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fondazione aldini valeriani

Tecnologia, innovazione,
managerialità.
Il futuro passa da bologna

Percorsi Formativi 2014
Siamo con le imprese
e con le persone

Fondazione Aldini Valeriani e Cofimp insieme in un’unica
organizzazione per rispondere alle esigenze di formazione
tecnica e manageriale del territorio.
Questa scelta è stata fortemente appoggiata dai soci della Fondazione e in
particolare da Unindustria Bologna. Si tratta di un progetto importante per
la città di Bologna con il quale si intende realizzare un campus di eccellenza
in grado di aiutare le imprese e le persone in questa fase particolarmente
delicata dell’economia.
Siamo impegnati a offrire alle aziende la realizzazione di iniziative che
valorizzino la tecnologia, l’innovazione e la managerialità in quanto fattori
portanti di cultura e di sviluppo.

p. 1
“Facciamo tesoro della storia,
	 cogliamo le opportunità del presente,
	 ricerchiamo l’eccellenza
	 per migliorare il futuro”
	www.fav.it

p. 2 PERCORSI FORMATIVI 2014
Formazione per le imprese
Formazione con l’impresa

Il nostro obiettivo è portare l’innovazione in azienda,
trasformando la conoscenza in competitività.

Scegliere la nostra organizzazione significa farsi affiancare da un partner forte
e preparato, che da più di 30 anni propone molteplici soluzioni formative,
completamente personalizzabili. I nostri esperti lavorano in sinergia con le
aziende per creare programmi di sviluppo e ampliamento delle potenzialità
d’impresa.
Percorsi formativi 2014 diviene, dunque, uno strumento essenziale alla
crescita, sia personale che dell’intera organizzazione. Una guida che aiuta
ad orientarsi nella complessità del mondo della formazione e a conoscere
più da vicino il ventaglio di opportunità proposte.
I docenti
500 formatori, consulenti e manager d’azienda, selezionati tra i migliori a
livello nazionale e internazionale. Professionisti interni ed esterni, scelti con
cura tra esperienza e innovazione, in continuo contatto con l’impresa, con
le realtà produttive, con gli ambienti manageriali, che si avvalgono delle più
moderne tecniche formative.
Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dai Fondi
Interprofessionali. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella
scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e
amministrativi legati al loro utilizzo.

p. 3
Di cosa hanno bisogno
i nostri clienti?
Di sviluppare valore

La creazione di valore che ci impegnamo a garantire con la nostra proposta
formativa passa attraverso un miglioramento dell’efficienza dei processi e un
incremento delle competenze specialistiche, manageriali e interfunzionali
delle persone in azienda. Si allarga il concetto di professionalità, crescono
le competenze richieste anche per profili più tecnici, dal marketing
alla finanza alle risorse umane. Il primo passo verso la creazione di
valore è costituito dalla condivisione di linguaggi comuni ed integrati.
L’integrazione potrà essere raggiunta solo quando un direttore tecnico, un
addetto all’area marketing e un amministrativo o un commerciale avranno
un terreno comune, fatto di parole, concetti e visioni.
La nostra nuova organizzazione, che unisce l’esperienza di cultura tecnica
della Fondazione Aldini Valeriani e l’esperienza di cultura manageriale di
Cofimp, è in grado di offrire ai suoi clienti una risposta a questa necessità
con un’offerta formativa che punta all’integrazione e alla contaminazione
dei ruoli per eccellenti performance.

B

Area delle
Operations

D
A

Area del governo strategico
e della misurazione del valore

B

Area della misurazione
della produttività e dell’efficienza

C

Area della misurazione del valore
della relazione con il mercato

D

Area dell’innovazione di processo
e di prodotto: da flessibili a creativi

p. 4 PERCORSI FORMATIVI 2014

A
Area del
Marketing

Area della
Finanza

C
L’architettura formativa

L’architettura formativa si fonda sull’analisi e la mappatura delle dimensioni di
ruolo di alcuni profili aziendali.
Ogni profilo è stato mappato rispetto a tre ambiti di competenze:
- specialistiche
- manageriali
- interfunzionali
Il risultato è emerso da una survey condotta su aziende rappresentative
del territorio. La nostra proposta si basa su percorsi formativi modulari che
rispondono alle aree di competenza mappate e che permettono lo sviluppo
strutturato delle professionalità nel tempo. Ciascun modulo esaurisce,
comunque, in modo approfondito il tema affrontato e può essere acquistato
anche singolarmente. E’ possibile pertanto costruire, secondo le competenze
possedute, il percorso ideale al fine di migliorare la posizione e interpretare
a pieno il ruolo.
La metodologia
L’utilizzo integrato di diverse metodologie consente un apprendimento più
veloce, concreto ed efficace.
>Coaching in Company
Possibilità (facoltativa) di un training personalizzato nel luogo di lavoro
al termine del corso. Il docente affiancherà in azienda il partecipante per
aiutarlo ad applicare gli strumenti e le conoscenze apprese nella pratica
quotidiana o in uno specifico compito.
>Visual Thinking
“Comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini, usando
diagrammi e disegni”. Tom Wujec
>Skilla: “Un universo formativo, in un battito d’ali”
Pillole formative multimediali, per focalizzare i concetti fondamentali della
competenza, e stimolare l’approfondimento. I contenuti sono presentati
con un linguaggio coinvolgente, molteplice, visivo, sintetico, facilmente
memorizzabile. Skilla completa e rafforza l’apprendimento inserendosi in
due momenti temporali diversi:
- prima dell’aula, per creare una base informativa comune tra i corsisti
- dopo l’aula, per riepilogare e incrementare i concetti e i metodi acquisiti
>Testimonianze
Contributi di esperienze sul campo veicolate da chi vive l’azienda.

p. 5
Formazione linguistica
per le imprese

Le soluzioni offerte da Fondazione Aldini Valeriani consentono di
apprendere con modalità flessibile, anche in tempi e luoghi senza vincoli
logistici, di acquisire in modo rapido contenuti di particolare rilevanza
per la comunicazione professionale e di raggiungere obiettivi specifici e
concreti attraverso l’apprendimento step by step con tecniche innovative
e con il supporto di strumenti con un alto livello di personalizzazione.
La metodologia
La nostra ventennale esperienza nell’ambito della formazione linguistica
ci ha condotto a livelli di specializzazione progressivi, su misura delle
esigenze di ogni singolo cliente (persone o imprese), tanto da tracciare i
connotati distintivi della nostra attività:
- modalità integrate (aula e selftraining) per favorire l’apprendimento
linguistico nei tempi e nei modi più consoni alla persona
- contestualizzazione della formazione linguistica per ruoli e funzioni
aziendali, per settori economici e per competenze.
Tutti i programmi, fortemente pragmatici e innovativi, hanno come obiettivo
comune lo sviluppo di conoscenze linguistiche, relazionali e culturali per
lavorare meglio e creare valore per la propria impresa.
Ai partecipanti viene fornita una Personal Multimedia Collection: una
raccolta di contenuti audio in lingua e di carattere generale o specifico Podcast Library - fruibili su Pc o qualsiasi altro dispositivo multimediale.

English for Business
Full Immersion in English

p. 6 PERCORSI FORMATIVI 2014

ti

Percorsi di
formazione
linguistica

raining
ill T

Formazione di gruppo

za

Sk

Flying Start
You and Me

Persona
li z

Formazione Individuale

Presenting your
Company and
your Products
Communication
Skills in English
Powerful
Communication
Skills for
International
Meetings
DynEd, strumento multimediale
all’avanguardia per apprendere
la lingua inglese

DynEd è unico per innovazione tecnologica, rapidità d’apprendimento ed
efficacia nei risultati finali.
Fondazione Aldini Valeriani è partner in Italia di DynEd International Inc,
leader mondiale nella tecnologia per la formazione linguistica. Progettato
sulle dinamiche di apprendimento, il sistema DynEd consente un rapido
apprendimento della lingua diminuendo di oltre il 50% i tempi di
acquisizione rispetto ai metodi tradizionali. Inoltre, grazie all’innovativa
combinazione integrata delle tecniche di ascolto e di immagine, facilita
al massimo la memorizzazione a lungo termine, favorendo veri e propri
automatismi linguistici.
I benefici
I sistemi tecnologici utilizzati consentono in tempi rapidi di:
- facilitare la comprensione e il parlato
- esercitare il parlato, valutando il ritmo e la pronuncia
- adeguare il grado delle attività in base al proprio livello di difficoltà
- ricevere feedback articolati e stimolanti dal tutor
I corsi DynEd coprono tutti i livelli di General English per la comunicazione
internazionale, così come proposte più specifiche per il business. Con un’unica
licenza è possibile l’accesso a oltre 8 corsi.

ed Learnin
g
nd
e

d

ruppo
ig

Practice
Makes
perfect!

Tandem One to One

Bl

d leanrnig
de
1t
en

Bl

Blended Learning
è la modalità DynEd per
gruppi abbinata a lezioni
in presenza per rafforzare
la motivazione, la
fiducia in se stessi e
favorire l’apprendimento
a lungo termine. In
aula si approfondisce
quanto acquisito in
autoapprendimento.

o1

Tandem Business Course

English on Skype
DynEd viene proposto
come soluzione 1 to 1
in combinazione
con lezioni in presenza
o via Skype
per garantire la massima
flessibilità ed efficacia.

Un’App per studiare dove e quando vuoi
Ora è possibile utilizzare DynEd ovunque, ottimizzando il tempo personale,
grazie all’APP DynEd scaricabile gratuitamente sull’iPhone, sull’iPad e su
tutti gli altri dispositivi Android.

p. 7
Laboratori tecnologici

In collaborazione con l’Istituto Aldini Valeriani e con centri di ricerca del
territorio, la Fondazione Aldini Valeriani dispone di moderni laboratori
tecnologici dotati di attrezzature e macchine all’avanguardia per la
formazione in ambito meccanico, elettronico, elettrotecnico e grafico. In
particolare, tra le eccellenze, alcuni tra i migliori laboratori di Progettazione,
Prototipazione, Produzione Tradizionale e Moderna, Controllo e Collaudo.
Pneumatica
5 pannelli pneumatici per simulazioni di
sistemi pneumatici, elettropneumatici e
programmabili con PLC S7-300. 3 simulatori
PICK AND PLACE realizzati all’interno
del laboratorio. Lavagne LIM e 12 banchi
alimentati per prove di elettrotecnica
Oleodinamica
1 pannello Festo per l’oleodinamica di base e
proporzionale
1 banco dimostrativo per il funzionamento dei
componenti oleodinamici di base
1 banco di prova per pompe
20 personal computer con schermo Lcd
per la progettazione di circuiti pneumatici,
elettropneumatici ed oleodinamici
Prototipazione rapida
Il servizio tecnico di Prototipazione rapida è
realizzato con la macchina Dimension Elite.
La precisione di un modello fisico è
fondamentale per comunicare l’aspetto
reale del prodotto finito; per assicurare ciò
il sistema di stampa 3D deposita strati ultra
sottili di 0,17 mm o 0,25 mm, garantendo
superfici lisce e dettagli molto precisi

p. 9 PERCORSI FORMATIVI 2014
8

Dall’alto,
i laboratori
di pneumatica,
oleodinamica e
prototipazione
rapida
Qualifiche e Certificazioni

Per favorire in modo reale e concreto la spendibilità della formazione
nel mondo del lavoro, Fondazione Aldini Valeriani offre anche percorsi
collegati a standard condivisi, ovvero a Qualifiche e Certificazioni.

Certificazione CETOP
Grazie alla disponibilità di laboratori all’avanguardia e di personale docente
specializzato, Fondazione Aldini Valeriani è centro di eccellenza a livello
nazionale per il rilascio, in collaborazione con Assofluid, della Certificazione
CETOP relativa al Livello 1 di Oleoidraulica Industriale e Mobile e al livello 3
di Pneumatica.
Certificazione CND - Controlli Non Distruttivi
Fondazione Aldini Valeriani, in collaborazione con Bureau Veritas Italia,
organizza corsi certificati ed esami di certificazione di 1° e 2° livello, sui
Controlli Non Distruttivi superficiali e volumetrici, in ottemperanza alla
norma UNI EN ISO 9712. I metodi sono: VT Metodo Visivo; MT Metodo
Magnetoscopico; PT Metodo Liquidi Penetranti; UT Metodo Ultrasuoni.
Patente di saldatura
La patente di saldatura costituisce una qualifica valida in tutta l’Unione
Europea e certifica l’abilità nello svolgere l’attività di saldatura nel rispetto
degli standard qualitativi raccomandati dalla norma EN UNI 287 e in completa
sicurezza.

p. 9
p. 10 PERCORSI FORMATIVI 2014

Città di Bologna
PERCORSI
FORMATIVI
2014
TE&MA: Technical Execution & Management Accountability

14

progettazione, innovazione e SVILUPPO NUOVO PRODOTTO

17

MANUTENZIONE

45

PRODUZIONE, ACQUISTI

57

RISORSE UMANE

79

commerciale e marketing

91

information technology

107

amministrazione, finanza e controllo

117

INTERNAZIONALIZZAZIONE

137

CROSS SKILLS

147

SOFT SKILLS e Professional tools

153

i vantaggi delle convenzioni Fondazione Aldini Valeriani

169

MODALITÀ Di iSCRIZIONE

170

INFORMAZIONI GENERALI

173

p. 11
Indice analitico
TE&MA

Technical Execution & Management Accountability
Il progetto dedicato al Middle Management tecnico

14

Innovazione
e sviluppo nuovo
prodotto

Costruisci il tuo percorso:
Responsabile tecnico sviluppo prodotto
Progettista di macchine e sistemi di automazione

18
20

Ridurre il Time To Market
Modelli di sviluppo prodotto
Design to Cost
Value Analysis
LCA (Life Cycle Assessment)
Problem solving
R & D and EVA
Progettazione e gestione ATEX
Progettazione di sistemi oleodinamici
Motion control: architetture e programmazione
Progettazione e programmazione di sistemi di automazione basati su PLC
Direttiva Macchine
Sensori e attuatori
Progettazione impianto elettrico di macchine automatiche
Machine vision
ProEngineer base
ProEngineer avanzato
Prototipazione virtuale
Materiali innovativi per l’automazione
Progettazione nuovi prodotti in logica green&blue
Fieldbus e sistemi distribuiti

22
23
24
25
26
27
28
29
30
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43

Costruisci il tuo percorso: Specialista di manutenzione

46

Gestione impianti pneumatici
Diagnostica predittiva e monitoraggio dei sistemi industriali
Gestione impianti oleodinamici
Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi base
Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi avanzato
Il controllo statistico di processo
TPM (Total Productive Maintenance) e OEE (Overall Equipment Effectiveness)

48
49
50
52
53
54
55

Costruisci il tuo percorso:
Operation Manager
Buyer

58
60

TPS - Toyota Production System
Lean office - LOS
Lean Production e lean simulation game
5S e Visual Management
Just in time e Kanban
SMED: riduzione dei tempi di set-up
Pianificazione programmazione e schedulazione della produzione
Strategie green&blue per la produzione
Lean Six Sigma Green e Black Belt
Politiche e budget d’acquisto
Tecniche di valutazione e scelta dei fornitori
Trattativa d’acquisto
Gestione approvvigionamenti
Acquisti internazionali
Aspetti legali e contrattualistica per l’ufficio acquisti

62
63
64
65
66
67
68
69
70
72
73
74
75
76
77

Costruisci il tuo percorso: HR Manager
Il budget del personale
Formulazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioni
Politiche motivazionali, diversity management e sistemi incentivanti
I contratti
Amministrazione del personale e gestione delle buste paga
Amministrazione del personale e gestione delle buste paga avanzato
Collaborative Organization

80
82
83
84
85
86
88
89

Costruisci il tuo percorso: Responsabile commerciale marketing

92

Il piano commerciale
Key account manager

94
95

manutenzione

Produzione
Acquisti

Risorse Umane

Commerciale
e Marketing

p. 12 PERCORSI FORMATIVI 2014
Forecasting
Marketing dei servizi
Marketing B2B
Social Media Branding
Il lancio di nuovi prodotti
Pricing dei beni industriali
Realizzare la strategia di marketing
Strategie green&blue per il marketing e le vendite
Marketing metrics
Tam Tam: 6 modi per promuovere prodotti e servizi

Information Technology Costruisci il tuo percorso: IT Manager

96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
108

Active Directory
L’applicazione mobile
To cloud or not to cloud?
Sicurezza informatica
La virtualizzazione
I processi aziendali: dalla pianificazione alla gestione digitale con sharepoint
Costruisci il tuo percorso:
Responsabile amministrativo
Controller

118
120

Dal risultato economico al risultato finanziario
Il private equity
Analisi di bilancio
Financial Controller
Il bilancio secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS)
Missione controlling
Sustainable Growth Rate
Budgeting
Il bilancio consolidato
Gestione efficace della tesoreria
Contabilità clienti
Contabilità fornitori
Recupero crediti
Audit finanziario

122
123
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135

Pagamenti internazionali
Disciplina doganale
Iva nelle operazioni con l’estero
Strategie di internazionalizzazione
Negoziazione internazionale e multiculturalità
IPT: Intercultural Preference Tool
Gestione dei dipendenti all’estero
L’E-Commerce per vendere all’estero

138
139
140
141
142
143
144
145

Finanza per non specialisti
Formazione Formatori
Controllo strategico dei costi
Marketing per non specialisti

Amministrazione
finanza
e controllo

110
111
112
113
114
115

148
149
150
151

Il ruolo del Manager in tempi di innovazione
La gestione dei team virtuali multiculturali
Comunicazione efficace
Gestire il team per ottenere risultati
Capacità negoziali: successo nel business
Business writing
Public Speaking
I coach
UDrive
Project Management
Project Risk Management
Cost & Time Planning
Time & Meeting Management

154
155
156
157
158
159
160
162
163
164
165
166
167

Internazionalizzazione

Cross Skills

Soft Skills
e Professional Tools

p. 13
TE&MA: Technical Execution
& Management Accountability
Il progetto dedicato al Middle
Management Tecnico

Gli Specialisti per definizione sono persone che ricoprono un ruolo grazie al
pieno riconoscimento delle loro conoscenze tecnico-professionali, esperti
che affrontano il loro ruolo con grande passione e che contribuiscono con
le loro competenze tecniche al successo dei nostri prodotti nel mondo.
La credibilità che si costruiscono negli anni li porta spesso ad acquisire
responsabilità di tipo gestionale sempre crescenti, anche di tipo direzionale.
All’interno delle organizzazioni queste figure sono chiamate sempre più ad
assicurare continuità rispetto alla cultura aziendale, alla guida delle persone,
al presidio dei meccanismi e delle procedure interne.
Parallelamente alle esigenze di specializzazione assumono un’importanza
fondamentale, per ricoprire a pieno il ruolo, le competenze gestionali e
manageriali. I responsabili tecnici, di progettazione, i professionisti R&D, della
prototipazione, della manutenzione, in questa nuova connotazione devono
saper pianificare e controllare l’avanzamento delle attività, relazionarsi con
i clienti e i fornitori, interagire con i responsabili di altre funzioni aziendali,
confrontarsi con gli enti di regolamentazione e guidare team di persone.
Per questo abbiamo dedicato loro un percorso manageriale con l’obiettivo
di orientarli a interpretare in modo nuovo ruolo e responsabilità assegnate
all’interno di aziende sempre più snelle e veloci, puntando ad aumentare la
loro capacità di “pensare competitivo”.
TE&MA: Technical Execution & Management Accountability rappresenta
un’esperienza formativa per:
- approfondire e potenziare la conoscenza dei mercati e degli strumenti di
lavoro indispensabili per gestire progetti
- rendere più attuali ed innovativi i modelli organizzativi e le relazioni
interfunzionali
- valorizzare le persone, le idee, i risultati
- fare efficienza e re-investire in cambiamento e valore

p. 14 PERCORSI FORMATIVI 2014
ICOACH

UDRIVE

Oltre ai training, TE&MA offre un’attività di Self Assessment, UDrive, per
elevare la consapevolezza sulle capacità e sul potenziale manageriale, favorire
la condivisione di un processo di sviluppo manageriale ed individuare le aree
di miglioramento nella gestione delle risorse.

I TOOLS
MANAGERIALI
Capacità negoziali,
successo nel business
Gestire il team
per ottenere risultati
Comunicare con efficacia
Marketing di prodotto

IL RUOLO
DEL MANAGER
IN TEMPI
DI INNOVAZIONE

Il controllo dei costi:
Cost Sensitiveness
Analysis

p. 15
La sede della Fondazione Aldini Valeriani
PROGETTAZIONE,
INNOVAZIONE E
SVILUPPO NUOVO
PRODOTTO
Bologna

G F M A M G L A S O N D
17

Ridurre il time to market

5

14

Modelli di sviluppo di prodotto
Design to Cost

19

12

Value Analysis

8
10

23
22

LCA (Life Cycle Assessment)

4

4

Problem solving

18

3

R&D and EVA
Progettazione e gestione ATEX

10

7

Progettazione di sistemi oleodinamici

10

12

16

Motion control: architetture e
programmazione
Progettazione e programmazione di
sistemi di automazione basati su PLC

16

13

9
8

Direttiva Macchine

8
9
10

Sensori e attuatori
Progettazione impianto elettrico di
macchine automatiche

3
4

7

Machine vision

11

8

ProEngineer base

21

3
6

ProEngineer avanzato
Materiali innovativi per l’automazione
Progettare nuovi prodotti in logica
green&blue
Fieldbus e sistemi distribuiti

ferrara
Progettazione e gestione ATEX

5

14

Prototipazione virtuale

7
2

18
14
29

13

G F M A M G L A S O N D
20

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

p. 17
Crea
il tuo percorso

CORE
COMPETENCES

responsabile

TECNICO SVILUPPO
PRODOTTO

professional
tools
SOFT
SKILLS

CROSS
SKILLS

p. 18 PERCORSI FORMATIVI 2014
L’immagine della mappa mentale
del Responsabile Tecnico
Sviluppo Prodotto
è disponibile sul sito www.fav.it

Ridurre il time to market
Modelli di sviluppo di prodotto
Design to Cost
Value Analysis
LCA (Life Cycle Assessment)
Problem solving
R&D and EVA
Progettazione e gestione ATEX			
ProEngineer base						
ProEngineer avanzato					
Prototipazione virtuale
Materiali innovativi per l’automazione
Progettazione nuovi prodotti in logica green&blue	

p. 22
p. 23
p. 24
p. 25
p. 26
p. 27
p. 28
p. 29
p. 38
p. 39
p. 40
p. 41
p. 42

Project management
Project risk management
Cost&time Planning
Time&meeting management

p. 164
p. 165
p.166
p. 167

Il ruolo del manager in tempi di innovazione
Comunicazione efficace
Gestire il team per ottenere risultati
Capacità negoziali: successo nel businness
UDrive	

p. 154
p. 156
p. 157
p. 158
p. 163

Finanza per non specialisti
Controllo strategico dei costi
Marketing di prodotto

p. 148
p. 150
p. 151

p. 19
Crea
il tuo percorso

CORE
COMPETENCES

progettista

di macchine e sistemi
di automazione

professional
tools

SOFT
SKILLS

CROSS
SKILLS

p.20 PERCORSI FORMATIVI 2014
L’immagine della mappa mentale
del Progettista di Macchine
e Sistemi di Automazione
è disponibile sul sito www.fav.it

R&D and EVA
Progettazione di sistemi oleodinamici
Motion control architetture e programmazione
Progettazione e programmazione di sistemi di automazione basati su PLC
Direttiva Macchine
Sensori e attuatori	
Progettazione impianto elettrico di macchine automatiche			
Machine vision
ProEngineer base
ProEngineer avanzato
Prototipazione virtuale	
Materiali innovativi per l’automazione
Progettazione nuovi prodotti in logica green&blue
Fieldbus e sistemi distribuiti

p. 28
p. 30
p. 32
p. 33
p. 34
p. 35
p. 36
p. 37
p. 38
p. 39
p. 40
p. 41
p. 42
p. 43

Project management
Project risk management
Cost&time Planning
Time&meeting management

p. 164
p. 165
p. 166
p. 167

Il ruolo del manager in tempi di innovazione
Comunicazione efficace
Gestire il team per ottenere risultati
Capacità negoziali: successo nel businness
UDrive	

p. 154
p. 156
p. 157
p. 158
p. 163

Finanza per non specialisti
Controllo strategico dei costi
Marketing di prodotto

p. 148
p. 150
p. 151

p. 21
RIDURRE IL TIME TO MARKET

Obiettivi
L’approccio lean consente di perseguire in modo mirato ed efficace una
priorità strategica fondamentale nello scenario attuale: la riduzione del
“time to market”, il tempo che intercorre dall’ideazione di un prodotto
alla sua effettiva commercializzazione, con evidente vantaggio sui
competitors e sul miglioramento delle tecniche per l’esecuzione rapida
del progetto.
CONTENUTI
Lo sviluppo prodotto nel contesto attuale
I benefici di un approccio Lean allo sviluppo prodotto
La ‘sensibilità del progetto’: capire che differenza può fare il ritardo
di un giorno e dare un valore al tempo
Implementare uno Sviluppo Prodotto Snello: dai Silos ai Gates al
Flusso Continuo
Ridurre il numero dei gates
Rendere i gates ‘permeabili’
Allineare i gates al percorso critico
Eliminare le attività ridondanti e non a valore
Dalle Gates Review al Processo di Sviluppo a Flusso Continuo.
Costruire il nuovo Processo: gestire la Qualità, le Modifiche ed i Rischi:
Costruire un Team di Prodotto Integrato
Deliverables Roadmap
Stabilire i requisiti di progettazione
L’esecuzione ‘rapida’ del progetto:
Exception Management e l’indipendenza del Team
Stand up Meetings e Visual Project boards: esempi dal mondo reale
La strategia del ‘time slicing’ per l’allocazione delle capacità
Come assicurare il progresso alle iniziative strategiche
Lean Scheduling, gestione code e colli di bottiglia
Altri ‘time savers’
Standardizzazione del processo

Docente
Chiara Bosi
Consulente senior,
esperta di strumenti
Lean e Six Sigma con
oltre dieci anni di
esperienza nell’ambito
del miglioramento
qualità e ottimizzazione
di processo ha
realizzato con successo
numerosi progetti di
riduzione di sprechi e
di ottimizzazione delle
prestazioni.

Durata
16 ore

Date
Bologna
17, 24 luglio
09.00-18.00
5, 12 novembre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 740,00 + IVA

p. 22 PERCORSI FORMATIVI 2014
modelli
di sviluppo prodotto

Obiettivi
Progettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e
gestionali attraverso l’analisi di diversi modelli di sviluppo prodotto.
Incrementare la collaborazione tra le diverse aree aziendali per
sviluppare le migliori caratteristiche di un prodotto percepite dal
mercato e ottimizzarne i costi di realizzazione e di gestione.
CONTENUTI
QFD – Quality Function Deployment
Qfd, modello di Kano. Lean design. Rilevare la voce del cliente. Le
risposte tecniche ai bisogni percepiti dal cliente. Definizione dei
requisiti critici del prodotto/processo. Critical to Quality – Critical
to Business. La casa della qualità. Matrice delle relazioni tra requisiti
e caratteristiche tecniche. Relazioni tra i “cosa” e i “come”. I pesi
dei requisiti richiesti dal mercato e delle caratteristiche tecniche.
Il confronto con i punti forti e i punti deboli della concorrenza. Le
matrici successive. Matrice semilavorati/componenti, del processo,
del controllo qualità. Esercitazioni e Simulazioni: verranno sviluppate
con i partecipanti esempi di Matrici QFD
FMEA di Progetto e di Processo
Progettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi
e gestionali. Strumenti e tecniche di supporto per la qualità in
progettazione. Introduzione alla metodologia e alla terminologia
FMEA, DFMEA e PFMEA. Definizione delle possibili anomalie e modi
di guasto. Analisi degli effetti e delle cause. Catena di riferibilità
degli effetti. Gravità, Probabilità e Rilevabilità del modo di guasto,
Indice di rischio. Possibili modi di guasto del processo e possibili
conseguenze a valle. Cause potenziali dei difetti in produzione. Indici
di gravità, probabilità e rilevabilità: significato e criteri di valutazione.
Calcolo dell’indice di priorità rischio (IPR). Sistemi di controllo di tipo
preventivo e di rilevazione: influenza sull’IPR, gli interventi per ridurre
i rischi di “failure” del processo

Docente
Federico Colombo
Consulente senior da 20
anni svolge interventi di
consulenza e formazione
presso aziende
manifatturiere e di servizi
sviluppando progetti
di Lean manufacturing,
Project & Process Design
ed Analisi Valore

Durata
16 ore
Date
Bologna
14, 15 maggio
09.00-18.00
19, 20 novembre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 560,00 + IVA

DOE (Design of Experiments)
Le cause di non affidabilità dei prodotti e dei processi. I principi e
le fasi della tecnica DOE. Identificazione dei fattori critici. Fattori e
rispettivi livelli. Progettazione dei test (fattoriale, CCD, matrici di
Taguchi) ed esecuzione dei test di conferma. Rilevazione e analisi dei
dati, standardizzazione e miglioramento del prodotto e del processo.
Esempi di realizzazione di test e relative analisi dei dati

p. 23
design to cost

Obiettivi
Il corso ha l’obiettivo di offrire strumenti e metodologie che
permettano, a partire dalla fase di progettazione del prodotto, di
identificare soluzioni tecniche e funzionali che permettono di ottenere
economie di costo a parità di prestazione attraverso la riduzione del
costo totale (Design To Cost), dei costi di lavorazione dei componenti
e della complessità delle attrezzature (Design For Manufacturing), dei
costi di assemblaggio (Design For Assembly).
CONTENUTI
Design To Cost (DTC)
l Design to Cost come strumento di supporto alla progettazione
Identificare soluzioni tecniche e funzionali che permettono di
ottenere economie di costo a parità di prestazione
I principi del Design to Cost
Tecniche operative per il Target cost management
Riduzione delle Varianti
Designe for Manufacturing (DFM)
Ridurre, in fase di progettazione, i costi di lavorazione dei componenti e
la complessità delle attrezzature
Definizione delle tolleranze (GDT)
Progettazione integrata di prodotto e di processo
Tecniche per ridurre: il costo dei processi produttivi; il numero delle
operazioni; il tempo ciclo; le attrezzature necessarie; le scorte; gli scarti.
Design For Assembly (DFA)
Metodi per la progettazione orientata all’ottimizzazione dell’assemblaggio
Tipologie di assemblaggio e relativi costi
Analisi del sistema di assemblaggio
Analisi critica del progetto
Metodo BOOTHROYD – DEWHURST
Stima del tempo di assemblaggio
Analisi delle parti riducibili
Studio e ottimizzazione dell’efficienza di assemblaggio
Assemblability evaluation method

p. 24 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docente
Federico Colombo
Consulente senior
nelle aree produzione,
logistica, sviluppo
prodotto. Da 20 anni
svolge interventi di
consulenza e formazione
presso aziende
manifatturiere e di servizi
sviluppando progetti
di Lean manufacturing,
Project & Process Design,
Analisi Valore.

Durata
16 ore

Date
Bologna
12, 13 marzo
09.00-18.00
8, 9 ottobre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 560,00 + IVA
VALUE ANALYSIS

Obiettivi
Il corso si propone di fornire strumenti e metodi per migliorare la capacità
sia di valutazione e controllo dei costi dei prodotti, sia di riduzione del
costo dei prodotti, esistenti o nuovi, già nella fase di progettazione, a
parità di prestazioni e mantenendo costante il livello della qualità.
Inoltre ha come obiettivo quello di far lavorare insieme le aree
Marketing, Ricerca e Sviluppo, Industrializzazione prodotto, Acquisti,
Qualità e Controllo di gestione per sviluppare le migliori caratteristiche
di un prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di
realizzazione e di gestione; inoltre intende facilitare la costituzione di
creare un team in grado di concretizzare azioni e interventi per creare
il più alto valore possibile per l’azienda e di controllarne il piano di
attuazione.
CONTENUTI
L’ Analisi del Valore creato in azienda
La definizione di Valore
Il Valore generato dai processi
Il Valore percepito dai clienti
La redditività delle risorse impegnate e degli investimenti:
strumenti e metodi per valutare i costi connessi allo sviluppo e alla
realizzazione del prodotto
definizione dei vari tipi di costo industriale
metodi di classificazione dei costi
valutazione, rilevazione e calcolo dei costi
il margine lordo di contribuzione
il calcolo del punto di pareggio
Come organizzare e controllare in azienda il processo di creazione del Valore:
origini dell’analisi valore
campo e modalità di applicazione
Value Engineering e Value Analysis
Organizzazione dell’attività di analisi valore
La catena operativa del valore

Docente
Federico Colombo
Consulente senior nelle
aree produzione, logistica,
sviluppo prodotto. Da 20
anni svolge interventi di
consulenza e formazione
presso aziende
manifatturiere e di servizi
sviluppando progetti
di Lean manufacturing,
Project & Process Design,
Analisi Valore.v

Durata
8 ore

Date
Bologna
10 aprile
09.00-18.00
23 ottobre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 300,00 + IVA

p.25
LCA – Life Cycle Assessment

Obiettivi
Il Life Cycle Assessment – LCA – è una metodologia che valuta un
insieme di interazioni che un prodotto o un servizio ha con l’ambiente,
considerando il suo intero ciclo di vita, che include le fasi di progettazione,
produzione, distribuzione, uso, riciclaggio e dimissione finale.
Lo studio dell’LCA permette di operare con interventi volti alla
riduzione del consumo di risorse e delle emissioni di inquinanti,
catalogando i vari impatti ambientali attraverso la costruzione di
un profilo ambientale per ogni prodotto in uscita. Le modalità di
applicazione degli strumenti di LCA saranno definiti e implementati
nell’ambito dei sistemi di performance ambientale.
CONTENUTI
Il metodo standard UNI
Analisi di un prodotto o di un’idea di prodotto: definizione degli
obiettivi e del campo di applicazione, analisi dei flussi, emissioni lungo
l’intero ciclo di vita, analisi degli impatti, interpretazione dei risultati e
valutazione dei miglioramenti
L’LCA come strumento di benchmarking
Etichette ambientali di prodotto: requisiti e criteri per ottenere
un’etichetta ambientale, tipologie di etichette e norme di riferimento
Analisi dei campi di applicazione e casi di successo

Docente
Pier Luigi Porta
Dipendente presso Enea,
si è specializzato sui
temi dell’applicazione
della certificazione
ambientale, delle
nuove tecnologie per la
ricerca, la gestione ed il
monitoraggio ambientale
e territoriale, del
consumo sostenibile e
del life cycle assessment.
Cristian Chiavetta
Dipendente presso Enea
dove svolge attività
tecniche relative a
metodologie, procedure
e strumenti per le
valutazioni ambientali
e l’eco-progettazione
di prodotti e tecnologie
innovative.

Durata
7 ore

Date
Bologna
22 maggio
09.00-18.00
4 dicembre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 360,00 + IVA

p. 26 PERCORSI FORMATIVI 2014
Problem Solving
Strumenti & Tecniche
per affrontare le sfide

Obiettivi
Complessità crescente, tempi operativi sempre più compressi, budget
limitati, coesistenza di diverse tecnologie nel prodotto, rendono
sempre più difficile identificare tempestivamente ed efficacemente
le migliori risposte ai problemi e alle criticità.
Diventa quindi strategico migliorare la capacità di analisi e
soluzione dei problemi in azienda, capacità che non si esaurisce
nella competenza specialistica, ma che richiede la conoscenza e
l’applicazione di metodologie e tecniche mirate.
CONTENUTI
Problemi e atteggiamenti che aiutano ad affrontare i problemi
Strategie di reazione ai problemi
Individuazione e perimetrazione dei problemi
Tecniche di problem finding e problem setting
I vincoli autoimposti e i processi inconsci che ostacolano la ricerca
di soluzioni
Tecniche operative di problem solving (APS, FARE, Lasswell, Tecniche
di Processo)
Strumenti operativi di analisi (Ishikawa, Relazioni Causa-Effetto,
5-Why Analysis, FMEA)
Tecniche di Pensiero Laterale nel problem solving
Il corso comprende moduli didattici svolti con l’ausilio di strumenti
multimediali e simulazioni operative, in tal modo gli allievi avranno
l’opportunità di sperimentarsi in un processo di miglioramento,
nonché di fissare i concetti attraverso l’esperienza ed esser quindi
immediatamente operativi nelle tecniche apprese.

Docente
Giuseppe Gherardi
Manager in aziende
italiane e internazionali,
ha lavorato e realizzato
progetti in Germania,
Brasile, Romania, Cina
e USA. Professore a
contratto di Project
Management presso la
Facoltà di Economia
dell’Università di
Bologna. Formatore
specializzato in Project
Process Management,
Comunicazione, Sviluppo
del Pensiero Laterale,
Problem Solving,
Formazione Manageriale,
Leadership, Team
Building e Coaching.

Durata
16 ore

Date
Bologna
4, 11 Aprile
09.00-18.00
18, 25 novembre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 580,00 + IVA

p. 27
R&D and Eva
L’impiego del valore aggiunto
nella ricerca e sviluppo

Obiettivi
Finalizzare la ricerca alla crescita e alla competitività dell’impresa;
conoscere quali attività di ricerca portano valore; capire come e
quanto stanziare e come strutturare i progetti; analizzare la formula
dell’Economic Value Added e utilizzare la formula dell’Eva per la
selezione dei progetti di ricerca e sviluppo.
CONTENUTI
Premessa: il rapporto fra progresso scientifico e ricerca
Scoperta: la ricerca accademica e la ricerca empirica. Il parere di Nassim
Taleb
Ricerca: perché comprarla se produrla costa meno e vale di più?
Analfabetismo funzionale del maker or buyer
Rischi ed Opportunità: gli aspetti giuridici legati alla ricerca e sviluppo,
le opportunità derivanti dall’Europrogettazione
Formule: la formula dell’Economic Value Added nell’ambito dei metodi
di valutazione degli investimenti in R&D
Applicazioni: la selezione dei progetti mediante l’EVA
Comparazione con gli altri metodi
Casi applicativi
AULA IN VISUAL THINKING

Docente
Giovanni Ciafrè
Docente e consulente
senior specializzato in
Marketing & Finance e
docente presso Luiss
Business School.
Professore a contratto
di Analisi finanziaria e
piani aziendali presso
l’Università Politecnica
delle Marche.
Giovanni Fenati
Docente e consulente
senior specializzato in
Finance. Amministratore,
consigliere e direttore
finanziario di società di
capitale.
Filippo Fenati
Docente e consulente
junior è specializzato
nell’area del diritto
societario.

Durata
14 ore

Date
Bologna
3, 10 marzo
09.00-17.00
10, 17 ottobre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 580,00 + IVA

p. 28 PERCORSI FORMATIVI 2014
Progettazione e gestione ATEX
Leggi, norme, applicazioni

Obiettivi
Il corso ha lo scopo di fornire gli strumenti di base per affrontare la
progettazione di macchine e impianti destinati a operare in ambienti
industriali a rischio di esplosione (Gruppo II).
CONTENUTI
La legislazione sociale e di prodotto
Quadro legislativo - le direttive 99/92/CE e 94/9/CE
Quadro normativo - la norma EN 60079
Le norme tecniche di classificazione delle zone a rischio di esplosione
La valutazione dei rischi nella progettazione di  macchine destinate a
operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione 
Componenti certificati impiegabili per la realizzazione di macchine
e impianti destinati a operare in presenza di atmosfere a rischio di
esplosione
I parametri di esplosione e le condizioni di innesco delle Atex
Le procedure di classificazione delle zone Atex
Valutazione dei rischi di esplosione in ambienti industriali
Applicazioni delle direttive Atex

Docente
Luigi Franzoni
Dipendente presso
Cefla sc - Finishing
Division, ha operato
prima come responsabile
assicurazione qualità
poi come responsabile
tecnico presso lo
stabilimento di Imola,
ha approfondito le
direttive e le norme
relative alla sicurezza
macchine con particolare
riferimento alla
prevenzione dei rischi di
esplosione di macchine e
impianti di verniciatura.
Attualmente è Product
Development Coordinator
e responsabile  marketing
di prodotto del Gruppo
Divisionale Finishing.

Durata
7 ore

Date
Bologna
7 febbraio
09.00-17.00
10 ottobre
09.00-17.00
Ferrara
20 giugno
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 360,00 + IVA

p. 29
PROGETTAZIONE
DI SISTEMI OLEODINAMICI

Obiettivi
Il corso è conforme al programma CETOP e ha l’obiettivo di fornire
ai partecipanti le competenze tecnico professionali relative al
ruolo di progettista di impianti di oleodinamica, ponendo enfasi
su sistemi complessi, sulle operazioni integrate e sui controlli loro
associati inclusa l’interfaccia elettrica ed elettronica. Al termine del
percorso, i partecipanti saranno in grado di programmare, preparare,
interpretare e utilizzare i dettagli tecnici inseriti in uno schema
oleodinamico, ideare ed eseguire le procedure relative al montaggio
e installazione, alla messa in funzione, alle prove di prestazione, alla
diagnosi dei guasti, alla riparazione, manutenzione e assistenza, alla
rimozione dei componenti e loro sostituzione.
CONTENUTI
Principi fondamentali dell’oleoidraulica
Blocchi costruttivi di base e descrizione della loro funzione
Cause ed effetti di: generazione di pressione, perdite di pressione,
Generazione di calore, trafilamenti di fluido, cavitazione, aerazione,
rumore e vibrazione
Moto laminare e turbolento: effetti sulle prestazioni del sistema
Vantaggi e svantaggi dei sistemi oleoidraulici paragonati ai sistemi
meccanici, elettrici e pneumatici
Applicazione dei principi fondamentali
Relazione tra portata, caduta di pressione, restrizione, potenza
Controllo della pressione
Controllo della portata
Controllo del movimento
Fluidi oleoidraulici
Scelta dei fluidi per il loro utilizzo nei sistemi oleoidraulici industriali
e per applicazioni tipiche
Tipologia di montaggio delle valvole
Componenti del sistema oleoidraulico
Funzione, modo di operare e applicazione delle valvole di controllo e
interpretazione dei loro simboli grafici
Valvole logiche a cartuccia con flangia
Funzione, modo di operare e applicazione degli elementi logici a
cartuccia con flangia: costruzione e assemblaggio del blocco valvola
(manifold), taglie e relative portate, principi operativi, applicazioni
per il controllo della pressione, della portata e della direzione
Principi elettrici fondamentali
Descrizione dei principi fondamentali e del controllo, applicabili
all’utilizzo e all’applicazione della tecnologie elettrica ed elettronica
p. 30 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docente
Carlo Maria
Rozzi De Hieronymis 
Esperto nello studio e
realizzazione di impianti
oleodinamici. Ha
specifiche competenze
su linee per la produzione
di tubi, impianti di
laminazione di metalli,
macchine automatiche
per soffiaggio plastica
con tecnologia blow
moulding, macchine
agricole semoventi,
macchine utensili.

Durata
36 ore

Date
Bologna
12, 19, 26 febbraio,
5, 12, 19, 26 marzo,
2, 9 aprile
09.00–13.00
16, 23, 30 settembre,
7, 14, 21, 28 ottobre,
4, 11 novembre
09.00–13.00

Quota di iscrizione
€ 1.200,00 + IVA
Componenti elettrici/elettronici
Funzione e applicazione dei componenti elettrici ed elettronici
Tecnologia a valvola proporzionale
Potenziali benefici e applicazioni
Pompe e sistemi di controllo associati
Funzione e modo di operare delle pompe oleoidrauliche e delle
caratteristiche di controllo associate
Attuatori oleoidraulici (motori e cilindri)
Funzione, modo di operare, applicazione e caratteristiche di controllo
Trasmissioni idrostatiche a circuito chiuso
Funzione, il modo di operare e l’applicazione dei componenti
oleoidraulici associati a sistemi di trasmissione idrostatica a circuito
chiuso
Serbatoi, condizionamento del fluido e componenti ausiliari
Scopo del serbatoio di sistema, dei dispositivi associati per il
condizionamento del fluido e dei componenti ausiliari
Tubi e raccordi - procedure di installazione e messa in funzione
Procedure di installazione e di messa in funzione di tubi, tubi flessibili e
guarnizioni, e il processo associato per la scelta e il dimensionamento
in riferimento all’applicazione
Controllo della contaminazione
Sistemi circuitali e modalità di controllo (riconoscimento e uso dei
simboli idraulici ed elettrici)
Procedure di installazione e messa in funzione
Procedure di manutenzione, monitoraggio e diagnosi dei guasti
Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di
Certificazione CETOP di Oleoidraulica.

p. 31
MOTION CONTROL
Architetture e programmazione

Obiettivi
Le performance delle moderne macchine sono pesantemente
influenzate dalle performance dei sistemi di motion control. Il
corso vuole fornire gli strumenti per comprendere le differenti
architetture presenti sul mercato, andando ad analizzare le principali
caratteristiche dei moderni sistemi di motion control. Inoltre all’interno
del corso verranno illustrati i linguaggi di programmazione per il
motion control con particolare riferimento allo standard PLCopen.
CONTENUTI
Architetture di motion control
Principali differenze tra le varie architetture di motion control e
caratteristiche principali degli azionamenti
Interazione tra architettura PLC e sistema di motion control, e gestione
delle sincronizzazioni e dei comandi
Utilizzo dei sistemi di motion control
Configurazione dei sistemi di motion control nelle principali piattaforme
di controllo
Analisi del concetto di “asse” e sua gestione nelle principali piattaforme
di controllo
Programmazione del motion control mediante PLCopen
Funzioni e principali comandi definiti da PLCopen, per la gestione
dell’asse in velocità, posizionamenti e camme elettriche
Esempi di programmazione di motion control estratti da applicazioni
nelle macchine automatiche su diverse piattaforme di controllo

Docente
Matteo Sartini
È attualmente
responsabile tecnico
del LIAM e si occupa di
architetture software per
le macchine automatiche
e benchmarking delle
piattaforme di controllo.

Durata
14 ore

Date
Bologna
16, 23 giugno
09.00–17.00
13, 20 ottobre
09.00–17.00

Quota di iscrizione
€ 650,00 + IVA

p. 32 PERCORSI FORMATIVI 2014
PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE
DI SISTEMI DI AUTOMAZIONE
BASATI SU PLC

Obiettivi
Nelle moderne macchine automatiche il sistema di controllo svolge
un ruolo fondamentale per il raggiungimento delle performance
desiderate. Il corso vuole analizzare le architetture di controllo PLC e
PCbased, la gestione degli I/O distribuiti e dei task. Inoltre verranno
approfonditi i concetti che permetteranno una programmazione
avanzata rivolta al mondo macchine automatiche basata su
componenti di libreria software riutilizzabili.
CONTENUTI
Architettura PLC e PC-based
Introduzione alle diverse architetture di controllo, individuando i
componenti principali e le moderne funzionalità
Gestione degli I/O distribuiti ed analisi funzioni avanzate mediante
esempi applicativi
Gestione dei task e sincronizzazione con i bus di campo
Principali differenze tra le diverse architetture commerciali
Concetti base delle architetture di motion control
Architetture di motion control centralizzate e decentralizzate
Architetture di controllo negli azionamenti e funzionalità messe a
disposizione per l’utente
Utilizzo di un sistema di motion control all’interno di una architettura PLC
Programmazione in ambiente PLC
Descrizione dei principali linguaggi di programmazione mediante
esempi pratici
Approccio ad una programmazione modulare, basata sullo sviluppo
di una architettura riutilizzabile
Esempi di programmazione riferiti ad applicazioni di macchine
automatiche in testo strutturato

Docente
Matteo Sartini
È attualmente
responsabile tecnico
del LIAM e si occupa di
architetture software per
le macchine automatiche
e benchmarking delle
piattaforme di controllo.

Durata
21 ore

Date
Bologna
9, 16, 23 Aprile
09.00-17.00
8, 15, 22 Settembre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 980,00 + IVA

p. 33
DIRETTIVA MACCHINE

Obiettivi
Il corso permetterà di acquisire metodologie di progettazione
integrata della sicurezza, tecniche sistemiche e procedurali per
la valutazione dei rischi presenti sulla macchina, per la verifica di
conformità delle macchine esistenti e di quelle nuove che s’intendono
acquistare e per implementare in modo corretto i concetti di
affidabilità, ergonomicità, manutenibilità e sicurezza.
CONTENUTI
Il contesto normativo e la valutazione dei rischi
La Direttiva macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal D.Lgs 17/2010
Contenuti e struttura del Fascicolo Tecnico
Il manuale di installazione uso e manutenzione
Articolazione delle norme tecniche EN inerenti la sicurezza del macchinario
Vendita e acquisto di macchine usate
Messa a norme di vecchie macchine non marcate CE
Metodologie per la valutazione dei rischi presenti sulle macchine
La progettazione integrata della sicurezza
Individuazione delle misure di protezione
Studio dell’ergonomia della macchina
Caratteristiche di manutenibilità richieste alle macchine
Progettazione dei sistemi di comando in conformità alle Norme EN
13849-1 ed EN 13849-2
Validazione del progetto
Peculiarità dei principali dispositivi di sicurezza elettrici ed elettronici
Criteri di scelta, implementazione e installazione dei dispositivi di
sicurezza
Modalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzati
L’equipaggiamento elettrico delle macchine
Prove di funzionamento, verifiche a vista e verifiche strumentali
Conformità alla Direttiva Emce alle Direttive Atex
Segnaletica passiva di sicurezza da prevedere sulle macchine
Realizzazione e Validazione del Manuale di Istruzioni
Applicazioni pratiche
Esemplificazione stesura analisi dei RES con esempi pratici per
macchine/impianti del settore automotive e/o medicale
Esemplificazione stesura Manuale di Istruzioni con esempi pratici per
macchine/impianti
Case history

p. 34 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docente
Luca Milani
Consulente e formatore
esperto di sicurezza ed
igiene negli ambienti di
lavoro, progettazione
impiantistica e di
prevenzione incendi
all’interno di varie realtà
aziendali pubbliche e
private.

Durata
16 ore

Date
Bologna
8, 15 aprile
09.00–18.00
9, 16 settembre
09.00–18.00

Quota di iscrizione
€ 780,00 + IVA
SENSORI E ATTUATORI	

Obiettivi
A partire dall’analisi della natura delle grandezze monitorabili,
verranno caratterizzate le diverse famiglie di sensori e le più efficaci
tecniche di acquisizione. Verrà inoltre illustrato come utilizzare
queste misure all’interno di un sistema di controllo di meccanismi di
attuazione. Particolare enfasi sarà rivolta all’impiego delle più comuni
tecniche di pilotaggio di azionamenti elettrici.  
CONTENUTI
Catena di misura e attuazione
Sensori: applicazioni, sistemi di controllo e misura
Sensori dell’attuazione (controllo di spostamento, prossimità, deformazione
e di forza, visione)
Attuatori elettrici (motore a corrente continua, “brushless” a magnete
permanente, a corrente alternata, passo-passo)
Azionamenti elettrici

Docente
Augusto Pieracci
Sviluppatore e
project manager nelle
applicazioni embedded
hardware e software.

Durata
14 ore

Date
Bologna
10, 17 giugno
09.00-17.00
3, 10 dicembre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 560,00 + IVA

p. 35
PROGETTAZIONE IMPIANTO
ELETTRICO di MACCHINE
AUTOMATICHE

Obiettivi
Consolidare le conoscenze dei partecipanti per la progettazione
dell’impianto elettrico di macchine automatiche secondo i più alti
standard di qualità e sicurezza.
CONTENUTI
Teoria impianti elettrici
Tecnologia della costruzione e componentistica elettrica
Legislazione e normativa nel settore elettrico – D.Lgs. N. 81 – Direttiva
Macchine 2006/42/CE - CEI EN 60204
Disegno elettrico
Tecnologia della costruzione e delle apparecchiature a bordo macchina
Separazione e protezione dei circuiti
Configurazione circuiti di comando e di potenza
Protezione contro contatti diretti/indiretti
Soluzioni applicative ed esempi di schemi delle varie funzioni di
sicurezza: protezioni mobili, arresto d’emergenza, moduli di sicurezza
Determinazione dei livelli richiesti di sicurezza secondo le normative
europee (EN 13849-1 e IEC 62062) e come soddisfare la conformità ai
requisiti
Cenni sulla normativa nordamericana UL 508

Docente
Andrea Tinarelli
Esperienza più che
decennale nella
progettazione hardware
e software di impianti
elettrici per macchine
automatiche, con
un’approfondita
conoscenza dei più
diffusi sistemi di
controllo e bus di
campo e di integrazione
di sistemi complessi,
delle normative di
sicurezza europee e
nordamericane.

Durata
21 ore

Date
Bologna
07, 14, 21 maggio
09.00-17.00
04, 11, 18 novembre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 980,00 + IVA

p. 36 PERCORSI FORMATIVI 2014
MACHINE VISION	

Obiettivi
Verranno affrontati i fondamenti dell’image processing ed illustrati
i principali algoritmi, strumenti e sistemi dedicati alla gestione,
elaborazione e analisi di immagini digitali. In particolare saranno poi
approfondite le tematiche del riconoscimento e della localizzazione di
oggetti in una scena, sia nel modo 2D che in quello 3D. Infine saranno
presentate due librerie di visione molto diffuse, una commerciale
(Halcon della MVTec) e una open source (OpenCV).  
CONTENUTI
Teoria dei sistemi di visione
Riconoscimento di oggetti 2D e 3D
Riconoscimento di oggetti a partire da immagini digitali
Librerie di visione commerciali (HALCON) e open (OpenCV)
Casi di studio e applicazioni in campo industriale
I benefici della tecnologia e nuove tendenze

Docente
Luca Piccinini
Si occupa presso T3Lab
di Realtà Aumentata
per applicazioni
industriali. Il suo ruolo
è quello di sviluppare,
utilizzando librerie
commerciali e open
source, vari tipi
di algoritmi di “image
vision”, quali ad esempio
il riconoscimento di
oggetti a partire da
modelli CAD,
il controllo dimensionale
di parti meccaniche
e il riconoscimento
di codici e marker.

Durata
14 ore

Date
Bologna
11, 18 marzo
09.00-17.00
8, 15 ottobre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 560,00 + IVA

p. 37
PROENGINEER BASE

Obiettivi
ProEngineer è un sistema che consente di creare assiemi
complessi utilizzando un processo di progettazione topdown; oggi
rappresenta lo standard nella progettazione di prodotto 3D, in
grado di ottimizzare i processi di progettazione globali, inclusa la
progettazione elettromeccanica.
Permette di ottenere una velocizzazione del processo di progettazione
dettagliata, un miglioramento del processo di outsourcing della
progettazione, un miglioramento della verifica e di convalida,
un’ottimizzazione della progettazione di utensili di fabbricazione e
apparecchiature. Il corso fornisce le competenze  per  utilizzare  gli
ambienti di base di ProEngineer per creare parti, disegni (messa in
tavola) e assiemi.

Docente

CONTENUTI
Generalità
L’interfaccia utente: tipi di files, il browser, directory di lavoro, backup,
salva copia, rinomina. L’ambiente di Pro/E: concetto di sessione,
il searchpath, personalizzazione dell’interfaccia utente e files di
configurazione
Ambiente Part
Definire lo schizzo, riferimenti, strumenti di sketch, vincoli geometrici,
strumenti copia, scala, ruota. Funzioni di modellazione di base:
datumfeatures, estrusione dritta, estrusione di rivoluzione, fori, gusci,
raccordi e smussi. Funzioni di modellazione avanzate: sformo, nervatura
dritta e su traiettoria, serie di features, blend, sweep, sweep a sezione
variabile, blend con sweep. Funzioni di base del modulo Sheetmetal
Attribuzione di proprietà al modello: materiale, accuratezza, tolleranze
dimensionali e geometriche, viste di sezione e viste con nome
Misure sul modello: dimensioni, posizione del centro di massa, momenti
del primo e secondo ordine di una sezione
Ambiente Assembly
Strumenti e logiche di assemblaggio, modellazione bottom-up vs. topdown. Simplified presentation, ristrutturazione dell’albero modello,
funzione ripetizione. Skeleton e motionskeleton; Ambiente Motion,
verifiche cinematiche, verifiche di interferenza
Ambiente Drawing
Il cartiglio parametrico e le basi della messa in tavola. Distinta base
e pallinatura. Gestione delle sezioni, delle viste di dettaglio, parziali,
ribaltate. Background geometries e conversione ad entità di draft.
Note e associazioni. Disegni multi foglio. Stampa.

Date

p. 38 PERCORSI FORMATIVI 2014

Massimiliano De Agostinis
Consulente specializzato
nell’area progettazione
meccanica; è Professore
a contratto di
progettazione meccanica
e costruzione di macchine
presso la Facoltà di
Ingegneria dell’Università
di Bologna.

Durata
35 ore
Bologna
21, 28 marzo,
04, 11, 18 aprile
09.00-17.00
03, 10, 17, 24, 31 ottobre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 1.200,00 + IVA
PROENGINEER AVANZATO	

Obiettivi
Obiettivo del corso è di sviluppare tecniche e strategie per affrontare
nel quotidiano modellazione, montaggio e disegno di gruppi per i
quali non è necessaria una approfondita conoscenza del software.
Particolare attenzione verrà prestata agli aspetti organizzativi che il
software impone ed alle strategie per un corretto utilizzo dei relativi
Pdm e Plm così da integrarli a pieno negli esistenti workflow aziendali.
CONTENUTI
Utilizzo features avanzate di modellazione
Analisi dei principali comandi per l’ambiente di lamiera e superficie
Family tables
Relazioni
Relazioni tra componenti
Modellazione in ambiente di assieme
Rapporti padre-figlio
Distinte base
Analisi dei principali comandi di cinematica
Personalizzazione dell’ambiente di lavoro
Files di configurazione
Cartiglio
Mapkey
Analisi delle principali funzioni Pdm/Plm

Docente
Andrea Romagnoli
Esperienza pluriennale
nell’ambito della
progettazione meccanica
di macchine automatiche
e come docente
di ProEngineer
con particolare attenzione
agli aspetti di gestione
Pdm e Plm.

Durata
35 ore

Date
Bologna
6, 13, 20,27 maggio
e 3 giugno
09.00-17.00
5, 12, 19, 26 novembre,
3, 10 dicembre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 1.350,00 + IVA

p. 39
PROTOTIPAZIONE VIRTUALE

Obiettivi
La prototipazione virtuale è una tecnologia innovativa, o meglio
un’integrazione di diverse tecnologie, che consente la definizione di
un modello digitale per riprodurre il comportamento di un sistema
complesso a partire dal modello CAD 3D. Con particolare riferimento
alle macchine automatiche, il prototipo virtuale è poi oggetto di test
per lo sviluppo e la messa a punto della macchina e del sistema di
controllo, con tempi, costi e rischi molto ridotti se confrontati con
quelli di un prototipo fisico.
Il corso analizza le tecnologie di prototipazione virtuale in relazione
alle criticità del processo di sviluppo della macchina. Dall’analisi degli
strumenti allo stato dell’arte si estendono i requisiti e si definisce
l’approccio di un ambiente di prototipazione virtuale per le macchine
automatiche, per la verifica integrata dei dispositivi governati dalle
logiche di controllo.
CONTENUTI
Prototipazione virtuale
Analisi degli obiettivi
Prototipo reale e virtuale a confronto
Panoramica sui principali approcci alla simulazione di componenti,
macchine e sistemi
Simulazioni Hardware In the Loop, Model In the Loop e Software In the Loop
Modelli Real Time o Virtual Time
Strumenti per la prototipazione virtuale
Interfaccia con i processi aziendali
Rappresentazione CAD 3D realistica
Modellazione dei comportamenti
Simulazione di prodotto e processo
Comportamenti integrati con logiche di controllo
Test a diversi livelli di dettaglio
Debug del controller mediante test Hardware In the Loop
Verifica delle operazioni del sistema
Interattività con il modello
Caso applicativo
Case study, set up di un prototipo virtuale
Risultati del case study e di esperienze pregresse

p. 40 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docente
Alberto Vergnano
Ricercatore Universitario
nel settore “Disegno
e Metodi dell’Ingegneria
Industriale”
su simulazione integrata
di sistemi automatici
e modellazione dei
consumi energetici
in sistemi robotizzati.

Durata
7 ore

Date
Bologna
14 aprile
09.00-17.00
7 novembre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 420,00 + IVA
MATERIALI INNOVATIVI
PER L’AUTOMAZIONE

Obiettivi
I materiali tradizionali risultano in molte applicazioni obsoleti e non
più convenienti. Diventa indispensabile, per aumentare ulteriormente
le prestazioni delle macchine, utilizzare materiali e trattamenti più
innovativi, oggi disponibili sul mercato. In tale ottica il corso fornisce
una panoramica sia sui potenziali nuovi materiali metallici e non, sia
sui trattamenti utilizzabili per la realizzazione di particolari nel settore
delle macchine automatiche.
CONTENUTI
Materiali Metallici
Materiali metallici ferrosi provenienti da processi produttivi innovativi
Materiali metallici non ferrosi con elevate caratteristiche meccaniche
Trattamenti Termici dei materiali ferrosi
Trattamenti Termici dei materiali non ferrosi
Rivestimenti superficiali di nuova concezione per materiali metallici
Materiali Polimerici (Plastiche)
Generalità delle macromolecole: monomeri, polimeri e copolimeri
Polimeri di prima produzione e rigenerati
Polimeri termoplastici e termoindurenti
Fase amorfa e fase cristallina
Proprietà meccaniche e termiche
Tecniche di produzione: estrusione, stampaggio ad iniezione e
rotazionale
I principali polimeri utilizzabili nell’industria del packaging
Rivestimenti superficiali per materiali polimerici
Materiali Compositi
Introduzione ai materiali Compositi: elementi costituivi, proprietà
fisiche e caratteristiche meccaniche
Tipologie di Fibre: di Vetro, di Carbonio, Aramidiche, di Basalto e di
Polietilene
Tipologie di Matrici: Termoplastiche e Termoindurenti
Tecnologia di Fabbricazione dei Compositi Industriali

Docente
Vincenzo Sartori
Docente e consulente
sulle tematiche
dell’automazione,
delle macchine utensili,
delle materie plastiche.
Svolge attività di
progettazione meccanica
in tre dimensioni,
programmazione
di macchine a controllo
numerico, calcoli
su strutture realizzate
in materiali metallici,
analisi e sviluppo di nuovi
prodotti con utilizzo
di materiali innovativi
e tecniche avanzate
di produzione.

Durata
16 ore

Date
Bologna
18, 25 giugno
09.00-18.00
2, 9 dicembre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 680,00 + IVA

p. 41
Progettare nuovi prodotti
in logica green&blue

Obiettivi
Costruire nei destinatari una cultura comune dell’innovazione e
della gestione secondo una filosofia ed una pratica di management
sostenibile ed eco-orientata, applicando vere e proprie green practice.
CONTENUTI
Innovazione come molla per lo sviluppo
Innovazione incrementale, differenziale, esponenziale
Il metodo olistico per l’innovazione
Innovazione green&blue (g&b)
La conduzione del processo di innovazione di prodotto
Il ruolo del manager nell’innovazione di prodotto green&blue
Il project leader nell’innovazione di prodotto green&blue
La gestione dei collaboratori nell’innovazione di prodotto green&blue
I tools innovativi per la progettazione di nuovi prodotti
I KPI per la progettazione di nuovi prodotti
Innovation green&blue approach

Docente
Maurizio Morini
Consulente e formatore
sui temi della strategia,
del marketing e
dell’innovazione. Dal 2002
imprenditore nel settore
dei servizi per le imprese,
vanta una ventennale
esperienza come manager
d’azienda ed è autore di
diverse pubblicazioni e
libri sui temi di gestione
aziendale.

Durata
21 ore + 7 ore di followup
con case histories
aziendali commentate a 3
mesi dal corso

Date
Bologna
14, 21, 28 marzo
09.00-17.00
+ follow up 18 luglio
09.00–17.00

Quota di iscrizione
€ 800,00 + IVA

p. 42 PERCORSI FORMATIVI 2014
FIELDBUS E SISTEMI DISTRIBUITI		

Obiettivi
Obiettivo è quello di fornire i mezzi per capire motivazioni, vantaggi
e svantaggi delle tecnologie di comunicazione industriale Fieldbus.
Tali tecnologie rappresentano sistemi di comunicazione industriale
per lo scambio di informazioni tra automazioni e dispositivi di campo
distribuiti che trovano larga applicazione nell’ambito manufacturing,
nel controllo di processo e nell’automazione industriale.
Il modulo mostrerà le peculiarità dei principali bus di campo e di come
questi si stiano ora evolvendo per permettere lo scambio di dati su
reti ethernet standard. Infine si mostrerà come queste tecnologie
possano contribuire per eseguire il monitoraggio ed il controllo di
sistemi industriali complessi.
CONTENUTI
Protocolli di comunicazione
Caratteristiche dei principali sistemi Fieldbus utilizzati in campo
industriale
Vantaggi e problematiche relative al Fieldbus ed impatto sulla
progettazione dei sistemi di automazione
I principali bus di campo (CanOpen, Modbus, Profibus)
Come scegliere il bus di campo più adatto alla propria applicazione
I bus di campo su Ethernet (EthernetIP, PowerLink, EtherCat, Profinet)
Sistemi distribuiti per il monitoraggio (Scada) e il controllo (DTS)
Diagnostica e controllo
Sicurezza nelle comunicazioni e soluzioni per la sicurezza

Docente
Simone Cilli
Ricercatore presso T3Lab
nell’ambito dei protocolli
di rete. In particolare la
tecnologia di riferimento
è quella Ethernet in
ambiente industriale.

Durata
14 ore

Date
Bologna
29 aprile,
6 maggio
09.00-17.00
13, 20 novembre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 540,00 + IVA

p. 43
Veduta della Fondazione Aldini Valeriani
manutenzione
Bologna

G F M A M G L A S O N D
7

Gestione impianti pneumatici
Diagnostica predittiva e monitoraggio
di sistemi industriali

19
7

Gestione impianti oleodinamici

5

10
7

Gestione PLC e sensoristica:
programmazione e circuiti applicativi - base

10

3

Gestione PLC e sensoristica: programmazione
e circuiti applicativi - avanzato

24

17

Il controllo statistico di processo
TPM (total productive maintenance) e
OEE (overall equipment effectiveness)

10
18

11

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

p. 45
Crea
il tuo percorso

CORE
COMPETENCES

specialista

professional
tools

di manutenzione
SOFT
SKILLS

CROSS
SKILLS

p. 46 PERCORSI FORMATIVI 2014
L’immagine della mappa mentale
dello Specialista di Manutenzione
è disponibile sul sito www.fav.it

Gestione impianti pneumatici
Diagnostica predittiva e monitoraggio di sistemi industriali
Gestione impianti oleodinamici
Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - base
Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - avanzato
Il controllo statistico di processo
TPM (total productive maintenance) e OEE (overall equipment effectiveness)

p. 48
p. 49
p. 50
p. 52
p. 53
p. 54
p. 55

Project management
Project risk management
Cost Planning
Time&meeting management

p. 164
p. 165
p. 166
p. 167

Il ruolo del Manager in tempi di innovazione
Comunicazione efficace
Gestire il team per ottenere risultati
Capacità negoziali: successo nel businness
UDrive

p. 154
p. 156
p. 157
p. 158
p. 163

Formazione Formatori				
Controllo strategico dei costi
Marketing di prodotto

p. 149
p. 150
p. 151

p. 47
GESTIONE IMPIANTI PNEUMATICI

Obiettivi
Conforme al programma CETOP, il percorso si propone di illustrare
le principali caratteristiche dei circuiti e dei sistemi pneumatici,
analizzandone il funzionamento e interpretandone i diagrammi, di
fornire gli strumenti per la comprensione e l’assemblaggio dei circuiti
pneumatici per l’esecuzione della manutenzione ordinaria e per il
perfezionamento delle procedure per la sicurezza sul lavoro.
CONTENUTI
Principi scientifici fondamentali della trasmissione di potenza per
mezzo della pneumatica
Componenti di base e loro funzione; quantità e unità di misura di:
pressione, forza, superficie, consumo d’aria, portata, velocità, coppia e
potenza; relazione tra pressione, forza e superficie; vantaggi/svantaggi
dei sistemi pneumatici rispetto a quelli meccanici, elettrici, oleoidraulici.
Applicazione dei principi fondamentali
Relazione tra portata, calo di pressione, dimensione e lunghezza dei tubi;
controllo della pressione; controllo della portata; controllo del movimento.
Impianti ad aria compressa
Diagramma a blocchi e posizione dei seguenti componenti e loro
funzionalità: compressori, refrigeratori, collettore d’aria, essiccatori, filtri.
Disposizioni di legge per i sistemi pressurizzati
Funzioni dei Componenti delle linee ad aria
Componenti del circuito pneumatico
Cilindri, motori e attuatori semi-rotativi: conversione dell’energia fluida
in lavoro, variazione della velocità, cilindri a singolo effetto e a doppio
effetto; valvole di controllo: diversi metodi di funzionamento delle
valvole (manuale, meccanico, elettrico, pneumatico), principio e scopo
dei silenziatori; tubazioni e connettori.
Caratteristiche di circuito e di controllo (simbologia dei componenti
pneumatici)
Conoscenza e utilizzo dei simboli grafici ISO 1219/1 per: filtro, regolatore
di pressione e manometro, lubrificatore, cilindro a singolo e a doppio
effetto, valvole di controllo direzionale e di portata; diagrammi per
circuiti a cilindro singolo.
Procedure di manutenzione, monitoraggio e diagnosi dei guasti
Schema per la manutenzione; guasti comuni; procedure da seguire nella
formulazione della diagnosi di un guasto.
Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di
Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Pneumatica.

p. 48 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docente
Claudio Roversi
Responsabile sviluppo
prodotto e progettista
di macchine ed
automazioni per la
produzione delle valvole
e della componentistica
presso un’azienda
metalmeccanica.

Durata
16 ore

Date
Bologna
7, 14 marzo
09.00–18.00
19, 26 settembre
09.00–18.00

Quota di iscrizione
€ 640,00 + IVA
DIAGNOSTICA PREDITTIVA
E MONITORAGGIO
DI SISTEMI INDUSTRIALI	

Obiettivi
Verranno analizzate alcune tra le principali metodologie “modelbased” utilizzabili per affrontare il problema della diagnostica predittiva
nei sistemi industriali. Tale problema è comune alle principali aree
ingegneristiche, dai sistemi di produzione a quelli di trasporto,
dall’industria di processo a quella di produzione dell’energia, dalle
macchine automatiche, ai sistemi elettromeccanici in generale; pertanto
le metodologie saranno presentate con riferimento ad un contesto
generale seppur rappresentativo di scenari realistici. L’approccio
proposto è quello di una soluzione che prevede l’integrazione razionale
di ridondanze hardware con ridondanze analitiche progettate partendo
dalla conoscenza del modello del sistema analizzato.
CONTENUTI
Safety/diagnostica/tolleranza ai guasti nei sistemi industriali
Principi di diagnostica predittiva model-based
Metodi di ridondanza analitica per la diagnostica industriale
Diagnostica predittiva mediante ricostruzione dello stato
Le relazioni di parità per la rilevazione dei guasti
Metodi “knowledge-based”

Docente
Andrea Paoli
Ricercatore presso
l’Università degli Studi
di Bologna, esperto di
sistemi fault tolerant
e diagnostica, vanta
numerose collaborazioni
con aziende riguardo
ai temi di diagnosi e
monitoraggio di sistemi
industriali.

Durata
14 ore

Date
Bologna
7, 14 luglio
09.00-17.00
10, 17 novembre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 900,00 + IVA

p. 49
GESTIONE IMPIANTI OLEODINAMICI

Obiettivi
Il percorso è conforme al programma CETOP e si propone di illustrare
le principali caratteristiche dei componenti del settore analizzandone
il funzionamento; di fornire gli strumenti per la comprensione e
l’interpretazione di uno schema oleodinamico e per la formulazione
e il perfezionamento delle procedure per la sicurezza sul lavoro;
di analizzare i problemi più comuni riscontrati nell’ambito della
manutenzione di attrezzature a potenza oleoidraulica.
CONTENUTI
Principi fondamentali dell’oleoidraulica
Conoscere i principi fondamentali che stanno alla base delle
operazioni di tutti i sistemi oleoidraulici e di come essi influiscano
sulle prestazioni.
Unità di misura e terminologia relativa a portata, velocità, pressione,
temperatura, potenza, coppia, dimensione di motore e pompa,
concetto di rendimento.
Costruzione di un sistema oleoidraulico e sua rappresentazione
simbolica
Riconoscere i componenti utilizzati per costruire un sistema oleoidraulico
e la sua configurazione.
Funzione dei componenti utilizzati, con riferimento a: motore primo,
giunti e lanterne, pompe, serbatoio, filtri, tubi, valvole limitatrici, di
riduzione della pressione, di controllo della direzione, di controllo
della portata, motori oleoidraulici, cilindri oleoidraulici, manometri,
misuratore di portata, valvole di controllo, accumulatori.
Simbologia oleoidraulica.
Componenti – loro funzione e operatività
Funzionamento dei principali componenti utilizzati per costruire un
sistema oleoidraulico: pompa a ingranaggi; pompa a palette; pompa
a pistone; valvola imitatrice; valvola di riduzione della pressione;
valvole di controllo della direzione; valvola di ritegno pilotata;
valvola a farfalla; valvola di controllo della portata a compensazione
di pressione; filtro con by-pass e indicatore differenziale; motore

p. 50 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docente
Carlo  Maria Rozzi de 
Hieronymis
Esperto nello studio
e realizzazione di
impianti oleodinamici.
Ha specifiche
competenze su linee
per la produzione
di tubi, impianti di
laminazione di metalli,
macchine automatiche
per soffiaggio plastica
con tecnologia blow
moulding, macchine
agricole semoventi,
macchine utensili.

Durata
24 ore

Date
Bologna
5, 12, 19, 26 marzo,
2, 9 aprile
14.00–18.00
7, 14, 21, 28 ottobre,
4, 11 novembre
14.00–18.00

Quota di iscrizione
€ 950,00 + IVA
oleoidraulico; cilindri; ammortizzamento dei cilindri; accumulatore e
blocco di sicurezza.
Fluidi oleoidraulici e loro caratteristiche
Viscosità, gradi di viscosità e indice di viscosità.
Funzioni del fluido oleoidraulico: trasmissione di potenza, lubrificazione,
raffreddamento, trasporto degli agenti contaminanti.
Effetti della temperatura sulla viscosità dell’olio e sul rendimento del
sistema. Contaminazione, calore, umidità.
Controllo della contaminazione
Origine della contaminazione
Procedure per la riduzione dell’immissione di contaminazione
Effetti degli agenti contaminanti
Posizione dei filtri all’interno di un sistema
Rendimento di un filtro
Gestione dei sistemi oleoidraulici
Punti di ispezione e osservazioni riguardo alle unità di potenza e
motore primo, al sistema oleoidraulico.
Procedure di mantenimento
Requisiti per un programma di mantenimento pro-attivo
Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame
di Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Oleodinamica.

p. 51
GESTIONE PLC E SENSORISTICA
PROGRAMMAZIONE E CIRCUITI
APPLICATIVI - base

Obiettivi
L’obiettivo del percorso è fornire ai partecipanti le capacità per
identificare e programmare, secondo caratteristiche tecniche e
funzionali, le soluzioni e le prestazioni dei principali componenti
di automazione e controllo. Al termine del percorso i partecipanti
saranno in grado di configurare il sistema di automazione secondo
le specifiche richieste dall’applicazione, progettare l’hardware
del PLC e connettervi i dispositivi di input/output, programmare
il PLC, verificare la funzionalità del programma attraverso test di
simulazione, redigere la distinta componenti HW e SW necessari per
realizzare la soluzione identificata.
CONTENUTI
Sistemi sequenziali
Automi a stati finiti, sintesi di Moore
Diagrammi degli stati
HW
Logica cablata e logica programmabile; Hardware del PLC, con
riferimento a SIMATIC S7-300; Panoramica e funzione dei moduli
input/output; Definizione I/O e rappresentazione schematica delle
connessioni; I/O digitali
SW
Cenni su vari linguaggi di programmazione; Ambiente SIMATIC
Step 7; Principali funzioni SIMATIC Manager; S7_SIM simulazione del
programma; Istruzioni logiche combinatorie e sequenziali; Utilizzo della
programmazione sequenziale; GRAFCET, elementi del linguaggio,
regole sintattiche, strutture di controllo
Temporizzatori e contatori
Programmazione strutturata, utilizzo di FC
Assegnazione variabili, programmazione simbolica
Istruzioni di salto
Cenni sulle norme di sicurezza relative all’utilizzo del PLC nelle
applicazioni industriali
Ambiente TIA_PORTAL 11
Esercitazioni di programmazione del PLC S7 300 in ambiente Step 7
Simulazione e messa in servizio
La parte applicativa è inserita nello svolgimento del programma con lo
scopo di fissare l’effettivo apprendimento degli aspetti teorici, in particolare
verterà sulla compilazione e collaudo di programmi per ottenere cicli di
automazione industriale, utilizzando come input sensoristica di vario tipo
e come output sistemi pneumatici ed azionamenti elettrici.
p. 52 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docente
Marco Fanfoni
È docente e consulente
senior esperto nei settori
elettrico, elettronico e
automazione industriale.

Durata
24 ore
Date
Bologna
10, 11, 12 febbraio
09.00-13.00
13 febbraio
09.00-18.00
14 febbraio
09.00-13.00
3, 4, 5 novembre
09.00-13.00
6 novembre
09.00-18.00
7 novembre
09.00-13.00

Quota di iscrizione
€ 950,00 + IVA
GESTIONE PLC E SENSORISTICA
PROGRAMMAZIONE E CIRCUITI
APPLICATIVI - avanzato

Obiettivi
L’obiettivo del percorso è quello di fornire ai partecipanti le
conoscenze necessarie per predisporre e programmare impianti di
automazione e controllo e per gestire pannelli operatore.
Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di: utilizzare sia
il linguaggio KOP sia il linguaggio AWL per la scrittura dei programmi;
gestire i blocchi funzionali in ambiente Simatic Step 7; gestire le
analogiche di ingresso e di uscita in ambiente Simatic Step 7; tradurre
esigenze di funzionalità in modifiche al sistema automatizzato e
valutarne le condizioni di funzionalità operative; individuare modifiche
di hardware e software necessarie al funzionamento della macchina o
dell’impianto.
CONTENUTI
Sensori, trasduttori, connessione al PLC (NPN/PNP), elaborazione delle
informazioni
Analisi dei circuiti relativi ai dispositivi I/O digitali e analogici del PLC
Linguaggio KOP, linguaggio AWL e linguaggio SFC (GRAPH)
Linee generali del dialogo uomo macchina: pannelli operatore
Gestione di programmi mediante uso di subroutine
Gestione dei segnali analogici, introduzione, scaling
Wincc_flexible, programmazione pannelli operatore e visualizzazione in HMI
Esempi applicativi
Programmazione S7 1200 e pannello operatore KTP600 color PN in
ambiente TIA_PORTAL 11
Esercitazioni di programmazione del PLC S7 300 in ambiente Step 7

Docente
Marco Fanfoni
È docente e consulente
senior esperto nei settori
elettrico, elettronico e
automazione industriale.

Durata
24 ore
Date
Bologna
24, 25, 26 febbraio
09.00-13.00
27 febbraio
09.00-18.00
28 febbraio
09.00-13.00
17, 18, 19 novembre
09.00-13.00
20 novembre
09.00-18.00
21 novembre
09.00-13.00

Quota di iscrizione
€ 980,00 + IVA

p. 53
Il CONTROLLO STATISTICO
DI PROCESSO

Obiettivi
Il corso fornisce le tecniche e gli strumenti per il monitoraggio ed il
controllo delle prestazioni di processi produttivi aziendali favorendo
la qualità e il livello del servizio.
L’obiettivo è di saper utilizzare tecniche operative derivanti dalla
statistica per gestire e controllare i processi, per prevenire i difetti ed
identificare il grado di qualità che gli impianti possono fornire.
CONTENUTI
Introduzione al Controllo Statistico di Processo
Capire la variabilità
Strumenti per misurare la variabilità: Istogramma, Gaussiana, Carte di
Controllo e loro utilizzo
I processi controllabili
Limiti di controllo e Limiti di Specifica
Alcuni cenni sulla Capability di Processo
Fondamenti delle Carte di Controllo
Piani di Reazione

Docente
Chiara Bosi
Consulente senior,
esperta di strumenti
Lean e Six Sigma con
oltre dieci anni di
esperienza nell’ambito
del miglioramento
qualità e ottimizzazione
di processo, ha
realizzato con successo
numerosi progetti di
riduzione di sprechi e
di ottimizzazione delle
prestazioni.

Durata
8 ore

Date
Bologna
10 luglio
09.00–18.00

Quota di iscrizione
€ 360,00 + IVA

p. 54 PERCORSI FORMATIVI 2014
TPM (Total Productive
Maintenance) e OEE (Overall
Equipment Effectiveness) 	

Obiettivi
Il costo di impianti e macchine ha assunto nelle imprese moderne una
notevole rilevanza ed è indispensabile garantire una elevata e continua
efficienza di tutte le risorse. La logica di una manutenzione orientata
al pronto intervento sul guasto, che finora è stata la più adottata nella
maggior parte delle aziende, non è certamente sufficiente.
Il corso fornisce gli strumenti per implementare il metodo Total
Productive Maintenance (TPM) e quindi sviluppare un sistema completo
di manutenzione, migliorando l’efficienza globale degli impianti (OEE)
attraverso il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali.
CONTENUTI
I vari tipi di manutenzione
Perché applicare il TPM
Le 6 grandi perdite
Impiego efficace ed efficiente degli impianti
Gli indicatori del TPM: OEE
Gli indicatori del TPM: MTBF, MTTR
Condizioni per il successo del cantiere TPM
Consigli per la gestione del TPM

Docente
Chiara Bosi
Consulente senior,
esperta di strumenti
Lean e Six Sigma con
oltre dieci anni di
esperienza nell’ambito
del miglioramento
qualità e ottimizzazione
di processo, ha
realizzato con successo
numerosi progetti di
riduzione di sprechi e
di ottimizzazione delle
prestazioni.

Durata
8 ore

Date
Bologna
18 marzo
09.00-18.00
11 dicembre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 360,00 + IVA

p. 55
La sede della Fondazione Aldini Valeriani
Produzione
e acquisti
Bologna

G F M A M G L A S O N D

Il TPS - Toyota Production System

9

LOS - Lean office simulation

25

Lean Production e lean simulation game

27

Il metodo 5S e il Visual Management

19

Just in time e sistema Kanban

11

SMED: riduzione dei tempi di set-up
Pianificazione, programmazione
e schedulazione della produzione

3
15

11
25

Strategie green&blue per la produzione

20

Lean 6 Sigma Green Belt e Black Belt

9

Politiche e budget d’acquisto

12

3

Tecniche di valutazione e scelta dei fornitori	

19

10

Trattativa d’acquisto

9

17

Gestione approvvigionamenti

16

24

Acquisti internazionali	

4

Aspetti legali e contrattualistica
per l’ufficio acquisti

2

ferrara

2

G F M A M G L A S O N D

LOS - Lean office simulation

10

Lean Production e lean simulation game

1

Pianificazione programmazione
e schedulazione della produzione
Politiche e budget d’acquisto

5
25

11

Tecniche di valutazione e scelta dei fornitori	

2

18

Trattativa d’acquisto

8

25

Gestione approvvigionamenti

15

2

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

p. 57
Crea
il tuo percorso

CORE
COMPETENCES

Operation

professional
tools

manager
SOFT
SKILLS

CROSS
SKILLS

p. 58 PERCORSI FORMATIVI 2014
L’immagine della mappa mentale
dell’Operation Manager
è disponibile sul sito www.fav.it

Il TPS - Toyota Production System
LOS - Lean office simulation
Lean Production e lean simulation game
Il metodo 5S e il Visual Management
Just in time e sistema Kanban
SMED: riduzione dei tempi di set-up
Pianificazione, programmazione e schedulazione della produzione
Strategie green&blue per la produzione
Lean 6 sigma Green Belt e Black Belt

p. 62
p. 63
p. 64
p. 65
p. 66
p. 67
p. 68
p. 69
p. 70

Project management
Project risk management
Cost Planning
Time&meeting management

p. 164
p. 165
p. 166
p. 167

Il ruolo del Manager in tempi di innovazione
Comunicazione efficace
Gestire il team per ottenere risultati		
Capacità negoziali, successo nel businness
UDrive	

p. 154
p. 156
p. 157
p. 158
p. 163

Formazione Formatori				
Controllo strategico dei costi
Marketing di prodotto

p. 149
p. 150
p. 151

p. 59
Crea
il tuo percorso

CORE
COMPETENCES

buyer

professional
tools

SOFT
SKILLS

CROSS
SKILLS

p. 60 PERCORSI FORMATIVI 2014
L’immagine della mappa mentale
del Buyer è disponibile
sul sito www.fav.it

Politiche e budget d’acquisto
Tecniche di valutazione e scelta dei fornitori
Trattativa d’acquisto
Gestione approvvigionamenti
Acquisti internazionali	
Aspetti legali e contrattualistica per l’ufficio acquisti

p. 72
p. 73
p. 74
p. 75
p. 76
p. 77

Project management
Project risk management
Cost Planning
Time&meeting management

p. 164
p. 165
p. 166
p. 167

Il ruolo del Manager in tempi di innovazione
Comunicazione efficace
Gestire il team per ottenere risultati	
Capacità negoziali: successo nel businness
UDrive

p. 154
p. 156
p. 157
p. 158
p. 163

Formazione Formatori				
Controllo strategico dei costi
Finanza per non specialisti

p. 149
p. 150
p. 151

p. 61
IL TPS - TOYOTA PRODUCTION SYSTEM

Obiettivi
Il corso affronta contenuti ideati e sviluppati all’interno del gruppo
TOYOTA che hanno contribuito a definire il suo vantaggio competitivo
sui concorrenti fino a creare un vero e proprio esempio organizzativo
e gestionale preso a modello a livello mondiale. Tali contenuti possono
essere facilmente adattati alle diverse realtà aziendali, anche di medie
e piccole dimensioni.
Il corso si pone l’obiettivo di trasmettere ai partecipanti il concetto
di “produzione snella”, che consente di recuperare competitività e
flessibilità attraverso la semplificazione dei processi. Per poter essere
snella, ovvero in grado di rispondere velocemente ai cambiamenti del
mercato e di adattarsi alle nuove condizioni economiche, un’azienda
deve riuscire a riconoscere ed eliminare gli sprechi.
Il corso aiuta a identificare gli ambiti di miglioramento proponendo
sistemi innovativi per una migliore gestione dei processi aziendali.
CONTENUTI
Definizione di Toyota Production System
Storia del TPS
L’approccio tradizionale e l’approccio TPS
La messa in discussione dei processi consolidati
Nuove forme competitive e caratteristiche distintive dei modelli
“eccellenti” di gestione della produzione
Aree strategiche decisionali, performance del sistema produttivo e
vantaggi competitivi: il modello concettuale della catena operativa
del valore
Organizzazione, strumenti e metodi per ridurre e controllare gli sprechi
Aree di intervento e programmi di miglioramento della produzione
snella: un quadro unitario relativo alle diverse aree dell’impresa
Casi studio ed esempi concreti

Docente
Emanuele Cesari
Esperto in ambito
gestionale, sviluppo
ed efficientamento
del service e nella
generazione di processi
di miglioramento e
crescita delle reti di
assistenza e vendita. Ha
contribuito dal 2007 alla
nascita e allo sviluppo
di Toyota Academy. Dal
2010 è responsabile della
training e consulting
division di Toyota
Material Handling.
Roberto Landriscina
Senior Project di Toyota
Academy, esperto di
logistica e pianificazione
ha contribuito dal 2007
alla nascita e allo sviluppo
di Toyota Academy.

Durata
16 ore

Date
Bologna
9, 16 aprile
09.00–18.00

Quota di iscrizione
€ 740,00 + IVA

p. 62 PERCORSI FORMATIVI 2014
LOS - LEAN OFFICE SIMULATION	

Obiettivi
Lean Office Simulation è un training esperienziale che offre la possibilità
ai partecipanti di comprendere, attraverso la pratica diretta, i benefici
che derivano dall’applicazione dei principi e delle metodologie
Lean anche ai processi non produttivi. La simulazione permette di
sperimentare l’utilizzo dei principali strumenti del Toyota Production
System, quali la Value Stream Map, la Spaghetti Chart, l’analisi del Takt
Time, l’identificazione delle fasi non a valore aggiunto e l’eliminazione
delle fonti di spreco. Permette inoltre di introdurre alcuni concetti tipici
della filosofia Lean nonché metodologie per la soluzione dei problemi
(problem solving) e l’ottenimento di miglioramenti rapidi (quick wins).
CONTENUTI
Impersonando i dipendenti di una società come in un vero e proprio
gioco di ruolo i partecipanti dovranno:
Definire il processo ed il problema da risolvere
Identificare i requisiti critici dei clienti
Interpretare le misurazioni effettuate
Analizzare la variazione del processo, il flusso del valore ed identificare
le cause primarie
Lavorare come un team per progettare i miglioramenti
Sviluppare, testare ed implementare le soluzioni e quindi validare il
processo migliorato

Docente
Federico Lazzarini
Senior Consultant e
project leader di Considi,
Master Black Belt Lean
Six Sigma esperto in area
Operation. Si occupa
di sostenere aziende
e organizzazioni ad
analizzare e modificare i
processi per superare le
aspettative del cliente e
gli obiettivi di business,
applicando metodologie e
strumenti Lean Six Sigma,
formando e supportando
le persone nel loro ruolo
di team leader e agenti di
cambiamento.

Durata
16 ore

Date
Bologna
25, 26 marzo
09.00-18.00
Ferrara
10, 11 settembre
09.00- 18.00

Quota di iscrizione
€ 740,00 + IVA

p. 63
LEAN PRODUCTION
E LEAN SIMULATION GAME	

Obiettivi
Obiettivo del corso è quello di affrontare i temi della “produzione
snella”, che permette, attraverso la semplificazione dei processi, un
recupero di competitività e di flessibilità.
Un’azienda è snella quando risponde velocemente ai cambiamenti del
mercato e si sa adattare alla nuove condizioni economiche. Per ottenere
questa caratteristica è necessario riconoscere ed eliminare gli sprechi.
Durante il corso vengono identificati gli ambiti di miglioramento
proponendo dei sistemi innovativi per una migliore gestione dei
processi aziendali. Il Lean Game è una simulazione pratica per
apprendere in modo facile e interattivo i principi alla base del
Lean Thinking. L’obiettivo del gioco è la simulazione di un modello
produttivo snello partendo da un modello tradizionale (job shop),
introducendo azioni di miglioramento mirate a rimuovere i vincoli del
modello tradizionale.
CONTENUTI
Il pensiero snello: cos’è?
Il pensiero snello, i concetti di base: attenzione al cliente; il contributo
delle persone; lotta agli sprechi; miglioramento continuo
Per chi e perché?
Lean Game Round 1
I 5 principi LEAN
Value: Il valore per il cliente prima di tutto
Il senso di utilità per il cliente: capire il valore generato dalle attività
Map: Mappare il flusso del valore; Il concetto di “muda”: attività a
valore aggiunto; Esempi di mappatura e loro utilizzo: VSM, Flow Chart,
SIPOC;Spaghetti Chart; Work Sampling; Pro.Act.a
Flow: Creare un flusso senza interruzioni nel processo
Gli strumenti: Takt time e bilanciamento dei carichi di lavoro; 5S; SMED
Lean Game Round 2
Pull: il flusso tirato dal Cliente. Gli strumenti: Kanban; Supermarket
Heijunka Box
Lean Game Round 3
Perfection: il miglioramento continuo; I Cantieri Kaizen
L’Azienda visiva: concetti e strumenti di Visual Management

Docente

Chiara Bosi
Consulente senior,
esperta di strumenti
Lean e Six Sigma con
oltre dieci anni di
esperienza nell’ambito
del miglioramento
qualità e ottimizzazione
di processo.
Gianni Dal Pozzo
Socio fondatore
e amministratore
delegato di Considi;
esperto di Operation &
Innovation Management
ha contribuito ad
incrementare la
competitività di
numerose aziende del
Nord e Centro Italia
applicando i principi del
Sistema Toyota.

Durata
16 ore

Date
Bologna
27, 28 marzo
09.00-18.00
Ferrara
1, 2 luglio
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 740,00 + IVA

p. 64 PERCORSI FORMATIVI 2014
IL METODO 5S
E IL VISUAL MANAGEMENT	

Obiettivi
Il corso consente ai partecipanti di conoscere tutto ciò che serve per
implementare e gestire il programma 5S, con l’obiettivo di consolidare
nelle persone l’abitudine a mantenere ordinato e pulito un posto di
lavoro, migliorandone le condizioni, con grandi benefici per l’efficacia
e l’efficienza dei processi aziendali.
CONTENUTI
Cosa sono le 5S
Principali aree di intervento
Perché si applica il metodo 5S
Obiettivi delle 5S
Le 5 fasi del metodo 5S
Gli indicatori del metodo 5S
Come realizzare il metodo 5S
La Visual Factory
Casi studio ed esempi concreti

Docente
Chiara Bosi
Consulente senior,
esperta di strumenti
Lean e Six Sigma con
oltre dieci anni di
esperienza nell’ambito
del miglioramento
qualità e ottimizzazione
di processo, ha
realizzato con successo
numerosi progetti di
riduzione di sprechi e
di ottimizzazione delle
prestazioni.

Durata
8 ore

Date
Bologna
19 febbraio
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 360,00 + IVA

p. 65
JUST IN TIME E SISTEMA KANBAN	

Obiettivi
Il corso affronta il tema della gestione dei flussi dei materiali, della
riduzione delle scorte e dell’aumento delle prestazioni, con particolare
enfasi al sistema Just In Time; offre inoltre un approfondimento sul
sistema Kanban, definendone i principi di funzionamento, le logiche
e gli strumenti operativi per l’applicazione.
CONTENUTI
Sistemi Push / Pull per la gestione dei flussi dei materiali
La filosofia JIT (Just In Time)
Tipologie di sistemi Kanban
I parametri per il calcolo e il dimensionamento del Kanban
Il sistema a cartellini
Applicabilità del sistema Kanban ai fornitori
I campi di applicabilità, i vantaggi e i limiti della metodologia
Casi studio ed esempi concreti

Docente
Chiara Bosi
Consulente senior,
esperta di strumenti
Lean e Six Sigma con
oltre dieci anni di
esperienza nell’ambito
del miglioramento
qualità e ottimizzazione
di processo, ha
realizzato con successo
numerosi progetti di
riduzione di sprechi e
di ottimizzazione delle
prestazioni.

Durata
8 ore

Date
Bologna
11 febbraio
09.00-18.00
3 dicembre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 360,00 + IVA

p. 66 PERCORSI FORMATIVI 2014
SMED: RIDUZIONE DEI TEMPI
DI set-up		

Obiettivi
La necessità di ridurre i tempi di set-up (cambio di produzione) è di
fatto un obbligo per rispondere alle esigenze di competitività imposte
dal mercato. Il corso intende far comprendere l’importanza della
riduzione dei tempi di set-up sulla flessibilità degli impianti produttivi
e illustrare l’applicazione dei principi della metodologia SMED.
CONTENUTI
La rilevanza del set-up nei processi produttivi
Scomposizione del ciclo di attrezzaggio in attività elementari
Analisi reticolare delle attività di attrezzaggio
Riduzione e semplificazione delle attività di set-up: la metodologia SMED
Fasi di applicazione della tecnica SMED
Indici di efficacia ed efficienza dei set-up
Benefici della riduzione dei tempi di attrezzaggio
Casi studio ed esempi concreti

Docente
Chiara Bosi
Consulente senior,
esperta di strumenti
Lean e Six Sigma con
oltre dieci anni di
esperienza nell’ambito
del miglioramento
qualità e ottimizzazione
di processo, ha
realizzato con successo
numerosi progetti di
riduzione di sprechi e
di ottimizzazione delle
prestazioni.

Durata
8 ore

Date
Bologna
11 marzo
09.00-18.00
15 ottobre
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 360,00 + IVA

p. 67
PIANIFICAZIONE,
PROGRAMMAZIONE
E SCHEDULAZIONE
DELLA PRODUZIONE 	

Obiettivi
Il corso si propone di fornire un quadro esaustivo degli scenari e
delle problematiche connesse alla gestione dei flussi di materiali in
relazione al processo logistico, con particolare riferimento agli aspetti
legati alla pianificazione e programmazione della produzione e degli
approvvigionamenti nell’ambito dell’intera filiera logistica. L’obiettivo
primario è di assistere i responsabili aziendali nell’individuzione delle
aree critiche all’interno del processo di pianificazione e di aiutarli
nell’applicazione delle tecniche e dei metodi più adatti alla loro realtà.
CONTENUTI
Descrizione e classificazione dei sistemi produttivi
Obiettivi e leve decisionali del sistema produttivo
Grado di Certezza ed Indice di Programmazione
Ambienti produttivi e sistemi di programmazione
Dati di base della programmazione
Processo di pianificazione, programmazione e controllo della produzione
Demand management
Pianificazione della produzione
Programmazione della produzione con logica push
Programmazione della produzione con logica pull
Gestione dei materiali
Modello organizzativo lean per migliorare l’efficienza produttiva

Docente

Chiara Bosi
Consulente senior, esperta
di strumenti Lean e Six
Sigma con oltre dieci anni
di esperienza nell’ambito
del miglioramento qualità
e ottimizzazione di
processo, ha realizzato
con successo numerosi
progetti di riduzione di
sprechi e di ottimizzazione
delle prestazioni.
Alessandro Catazzo
Senior Consultant di
Considi, esperto di
logistica integrata e
docente prevalente
corsi TPS presso Toyota
Academy.

Durata
16 ore

Date
Bologna
25 febbraio,
4 marzo
09.00-18.00
Ferrara
5, 12 giugno
09.00-18.00

Quota di iscrizione
€ 740,00 + IVA

p. 68 PERCORSI FORMATIVI 2014
STRATEGIe GREEN & BLUE
PER LA PRODUZIONE		

Obiettivi
Costruire una cultura comune dell’innovazione e della gestione
secondo una filosofia ed una pratica di management sostenibile ed
eco-orientata, applicando vere e proprie green practises.
CONTENUTI
La visione green & blue
L’impatto sulle attività e sul ciclo produttivo
Una nuova visione di gestione del ciclo produttivo e dei flussi di prodotti
La compatibilità della soluzione adottata e le politiche del
miglioramento sostenibile
Il management produttivo green & blue
La conduzione dell’attività produttiva
I KPI green & blue
Le verifiche gestionali per il miglioramento

Docente
Maurizio Morini
Consulente e formatore
sui temi della strategia,
del marketing e
dell’innovazione. Dal
2002 imprenditore nel
settore dei servizi per
le imprese, vanta una
ventennale esperienza
come manager d’azienda
ed è autore di diverse
pubblicazioni e libri
sui temi di gestione
aziendale.

Durata
14 ore + 7 di follow up
dopo 3 mesi

Date
Bologna
20, 27 giugno
09.00-18.00
Follow up
26 settembre
09.00-17.00

Quota di iscrizione
€ 800,00 + IVA

p. 69
LEAN 6 SIGMA GREEN BELT
E BLACK BELT 	

Obiettivi
La globalizzazione dei mercati ha imposto alle aziende standard
qualitativi del prodotto/servizio offerto sempre più elevati.
Soprattutto a seguito della recente crisi economica, fattori quali
la qualità, la rapidità, i costi bassi e le modalità di consegna sono
diventati fondamentali per il successo di un’azienda. Ecco quindi
nascere l’esigenza di implementare un processo di miglioramento
continuo capace di incrementare le prestazioni di una realtà
industriale, attraverso l’applicazione di una rigorosa metodologia e
l’utilizzo di risorse dedicate. Il presente corso insegna gli strumenti
base delle metodologie Lean e Six Sigma, associando dunque la lotta
agli sprechi e la ricerca del Just In Time ai principali tool di Problem
Solving oltre che alle tecniche per ridurre la variabilità di Processo.
CONTENUTI
PERCORSO GREEN BELT
Introduzione al Lean 6 Sigma
Il metodo DMAIC: Definire
La Voce del Cliente
Il Project Charter
Analisi Input e Output del progetto
Elementi di Statistica ed Analisi grafica di base
I parametri e le misure chiave del Processo
Il metodo DMAIC: Misurare
L’Analisi dei sistemi di Misura
Stabilire una baseline: la raccolta dati
Il Work sampling
La capability di processo
Mappare il Processo: VSM, SIPOC ed altri metodi di mappatura
Esercizio di Team: Katachi
Il metodo DMAIC: Analizzare
Identificare, selezionare e prioritizzare cause alla radice
Matrice di causa effetto e PFMEA
I 7 sprechi
Il test delle Ipotesi e l’Anova
Ottimizzare le scorte di magazzino e Cross Analysis
Il metodo DMAIC: Migliorare
Le 5S
Esercizio di Team (5S)
I sistemi Pull
Gestire il Team: facilitazione e leadership del progetto

p. 70 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docente
Chiara Bosi
Consulente senior,
esperta di strumenti
Lean e Six Sigma con
oltre dieci anni di
esperienza nell’ambito
del miglioramento
qualità e ottimizzazione
di processo ha
realizzato con successo
numerosi progetti di
riduzione di sprechi e
di ottimizzazione delle
prestazioni.

Durata
Green Belt
64 ore
Black Belt
32 ore
Green + Black Belt
96 ore

Date
Bologna
9, 16, 22, 30 aprile
7, 14, 21, 28 Maggio
09.00-18.00
3, 10, 17, 24 giugno (solo
per Black Belt)
09.00-18.00
Fondazione Aldini Valeriani Percorsi formativi 2014
Fondazione Aldini Valeriani Percorsi formativi 2014
Fondazione Aldini Valeriani Percorsi formativi 2014
Fondazione Aldini Valeriani Percorsi formativi 2014
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Fondazione Aldini Valeriani Percorsi formativi 2014

  • 1. fav COFIMP fondazione aldini valeriani Tecnologia, innovazione, managerialità. Il futuro passa da bologna Percorsi Formativi 2014
  • 2. Siamo con le imprese e con le persone Fondazione Aldini Valeriani e Cofimp insieme in un’unica organizzazione per rispondere alle esigenze di formazione tecnica e manageriale del territorio. Questa scelta è stata fortemente appoggiata dai soci della Fondazione e in particolare da Unindustria Bologna. Si tratta di un progetto importante per la città di Bologna con il quale si intende realizzare un campus di eccellenza in grado di aiutare le imprese e le persone in questa fase particolarmente delicata dell’economia. Siamo impegnati a offrire alle aziende la realizzazione di iniziative che valorizzino la tecnologia, l’innovazione e la managerialità in quanto fattori portanti di cultura e di sviluppo. p. 1
  • 3. “Facciamo tesoro della storia, cogliamo le opportunità del presente, ricerchiamo l’eccellenza per migliorare il futuro” www.fav.it p. 2 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 4. Formazione per le imprese Formazione con l’impresa Il nostro obiettivo è portare l’innovazione in azienda, trasformando la conoscenza in competitività. Scegliere la nostra organizzazione significa farsi affiancare da un partner forte e preparato, che da più di 30 anni propone molteplici soluzioni formative, completamente personalizzabili. I nostri esperti lavorano in sinergia con le aziende per creare programmi di sviluppo e ampliamento delle potenzialità d’impresa. Percorsi formativi 2014 diviene, dunque, uno strumento essenziale alla crescita, sia personale che dell’intera organizzazione. Una guida che aiuta ad orientarsi nella complessità del mondo della formazione e a conoscere più da vicino il ventaglio di opportunità proposte. I docenti 500 formatori, consulenti e manager d’azienda, selezionati tra i migliori a livello nazionale e internazionale. Professionisti interni ed esterni, scelti con cura tra esperienza e innovazione, in continuo contatto con l’impresa, con le realtà produttive, con gli ambienti manageriali, che si avvalgono delle più moderne tecniche formative. Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dai Fondi Interprofessionali. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo. p. 3
  • 5. Di cosa hanno bisogno i nostri clienti? Di sviluppare valore La creazione di valore che ci impegnamo a garantire con la nostra proposta formativa passa attraverso un miglioramento dell’efficienza dei processi e un incremento delle competenze specialistiche, manageriali e interfunzionali delle persone in azienda. Si allarga il concetto di professionalità, crescono le competenze richieste anche per profili più tecnici, dal marketing alla finanza alle risorse umane. Il primo passo verso la creazione di valore è costituito dalla condivisione di linguaggi comuni ed integrati. L’integrazione potrà essere raggiunta solo quando un direttore tecnico, un addetto all’area marketing e un amministrativo o un commerciale avranno un terreno comune, fatto di parole, concetti e visioni. La nostra nuova organizzazione, che unisce l’esperienza di cultura tecnica della Fondazione Aldini Valeriani e l’esperienza di cultura manageriale di Cofimp, è in grado di offrire ai suoi clienti una risposta a questa necessità con un’offerta formativa che punta all’integrazione e alla contaminazione dei ruoli per eccellenti performance. B Area delle Operations D A Area del governo strategico e della misurazione del valore B Area della misurazione della produttività e dell’efficienza C Area della misurazione del valore della relazione con il mercato D Area dell’innovazione di processo e di prodotto: da flessibili a creativi p. 4 PERCORSI FORMATIVI 2014 A Area del Marketing Area della Finanza C
  • 6. L’architettura formativa L’architettura formativa si fonda sull’analisi e la mappatura delle dimensioni di ruolo di alcuni profili aziendali. Ogni profilo è stato mappato rispetto a tre ambiti di competenze: - specialistiche - manageriali - interfunzionali Il risultato è emerso da una survey condotta su aziende rappresentative del territorio. La nostra proposta si basa su percorsi formativi modulari che rispondono alle aree di competenza mappate e che permettono lo sviluppo strutturato delle professionalità nel tempo. Ciascun modulo esaurisce, comunque, in modo approfondito il tema affrontato e può essere acquistato anche singolarmente. E’ possibile pertanto costruire, secondo le competenze possedute, il percorso ideale al fine di migliorare la posizione e interpretare a pieno il ruolo. La metodologia L’utilizzo integrato di diverse metodologie consente un apprendimento più veloce, concreto ed efficace. >Coaching in Company Possibilità (facoltativa) di un training personalizzato nel luogo di lavoro al termine del corso. Il docente affiancherà in azienda il partecipante per aiutarlo ad applicare gli strumenti e le conoscenze apprese nella pratica quotidiana o in uno specifico compito. >Visual Thinking “Comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini, usando diagrammi e disegni”. Tom Wujec >Skilla: “Un universo formativo, in un battito d’ali” Pillole formative multimediali, per focalizzare i concetti fondamentali della competenza, e stimolare l’approfondimento. I contenuti sono presentati con un linguaggio coinvolgente, molteplice, visivo, sintetico, facilmente memorizzabile. Skilla completa e rafforza l’apprendimento inserendosi in due momenti temporali diversi: - prima dell’aula, per creare una base informativa comune tra i corsisti - dopo l’aula, per riepilogare e incrementare i concetti e i metodi acquisiti >Testimonianze Contributi di esperienze sul campo veicolate da chi vive l’azienda. p. 5
  • 7. Formazione linguistica per le imprese Le soluzioni offerte da Fondazione Aldini Valeriani consentono di apprendere con modalità flessibile, anche in tempi e luoghi senza vincoli logistici, di acquisire in modo rapido contenuti di particolare rilevanza per la comunicazione professionale e di raggiungere obiettivi specifici e concreti attraverso l’apprendimento step by step con tecniche innovative e con il supporto di strumenti con un alto livello di personalizzazione. La metodologia La nostra ventennale esperienza nell’ambito della formazione linguistica ci ha condotto a livelli di specializzazione progressivi, su misura delle esigenze di ogni singolo cliente (persone o imprese), tanto da tracciare i connotati distintivi della nostra attività: - modalità integrate (aula e selftraining) per favorire l’apprendimento linguistico nei tempi e nei modi più consoni alla persona - contestualizzazione della formazione linguistica per ruoli e funzioni aziendali, per settori economici e per competenze. Tutti i programmi, fortemente pragmatici e innovativi, hanno come obiettivo comune lo sviluppo di conoscenze linguistiche, relazionali e culturali per lavorare meglio e creare valore per la propria impresa. Ai partecipanti viene fornita una Personal Multimedia Collection: una raccolta di contenuti audio in lingua e di carattere generale o specifico Podcast Library - fruibili su Pc o qualsiasi altro dispositivo multimediale. English for Business Full Immersion in English p. 6 PERCORSI FORMATIVI 2014 ti Percorsi di formazione linguistica raining ill T Formazione di gruppo za Sk Flying Start You and Me Persona li z Formazione Individuale Presenting your Company and your Products Communication Skills in English Powerful Communication Skills for International Meetings
  • 8. DynEd, strumento multimediale all’avanguardia per apprendere la lingua inglese DynEd è unico per innovazione tecnologica, rapidità d’apprendimento ed efficacia nei risultati finali. Fondazione Aldini Valeriani è partner in Italia di DynEd International Inc, leader mondiale nella tecnologia per la formazione linguistica. Progettato sulle dinamiche di apprendimento, il sistema DynEd consente un rapido apprendimento della lingua diminuendo di oltre il 50% i tempi di acquisizione rispetto ai metodi tradizionali. Inoltre, grazie all’innovativa combinazione integrata delle tecniche di ascolto e di immagine, facilita al massimo la memorizzazione a lungo termine, favorendo veri e propri automatismi linguistici. I benefici I sistemi tecnologici utilizzati consentono in tempi rapidi di: - facilitare la comprensione e il parlato - esercitare il parlato, valutando il ritmo e la pronuncia - adeguare il grado delle attività in base al proprio livello di difficoltà - ricevere feedback articolati e stimolanti dal tutor I corsi DynEd coprono tutti i livelli di General English per la comunicazione internazionale, così come proposte più specifiche per il business. Con un’unica licenza è possibile l’accesso a oltre 8 corsi. ed Learnin g nd e d ruppo ig Practice Makes perfect! Tandem One to One Bl d leanrnig de 1t en Bl Blended Learning è la modalità DynEd per gruppi abbinata a lezioni in presenza per rafforzare la motivazione, la fiducia in se stessi e favorire l’apprendimento a lungo termine. In aula si approfondisce quanto acquisito in autoapprendimento. o1 Tandem Business Course English on Skype DynEd viene proposto come soluzione 1 to 1 in combinazione con lezioni in presenza o via Skype per garantire la massima flessibilità ed efficacia. Un’App per studiare dove e quando vuoi Ora è possibile utilizzare DynEd ovunque, ottimizzando il tempo personale, grazie all’APP DynEd scaricabile gratuitamente sull’iPhone, sull’iPad e su tutti gli altri dispositivi Android. p. 7
  • 9. Laboratori tecnologici In collaborazione con l’Istituto Aldini Valeriani e con centri di ricerca del territorio, la Fondazione Aldini Valeriani dispone di moderni laboratori tecnologici dotati di attrezzature e macchine all’avanguardia per la formazione in ambito meccanico, elettronico, elettrotecnico e grafico. In particolare, tra le eccellenze, alcuni tra i migliori laboratori di Progettazione, Prototipazione, Produzione Tradizionale e Moderna, Controllo e Collaudo. Pneumatica 5 pannelli pneumatici per simulazioni di sistemi pneumatici, elettropneumatici e programmabili con PLC S7-300. 3 simulatori PICK AND PLACE realizzati all’interno del laboratorio. Lavagne LIM e 12 banchi alimentati per prove di elettrotecnica Oleodinamica 1 pannello Festo per l’oleodinamica di base e proporzionale 1 banco dimostrativo per il funzionamento dei componenti oleodinamici di base 1 banco di prova per pompe 20 personal computer con schermo Lcd per la progettazione di circuiti pneumatici, elettropneumatici ed oleodinamici Prototipazione rapida Il servizio tecnico di Prototipazione rapida è realizzato con la macchina Dimension Elite. La precisione di un modello fisico è fondamentale per comunicare l’aspetto reale del prodotto finito; per assicurare ciò il sistema di stampa 3D deposita strati ultra sottili di 0,17 mm o 0,25 mm, garantendo superfici lisce e dettagli molto precisi p. 9 PERCORSI FORMATIVI 2014 8 Dall’alto, i laboratori di pneumatica, oleodinamica e prototipazione rapida
  • 10. Qualifiche e Certificazioni Per favorire in modo reale e concreto la spendibilità della formazione nel mondo del lavoro, Fondazione Aldini Valeriani offre anche percorsi collegati a standard condivisi, ovvero a Qualifiche e Certificazioni. Certificazione CETOP Grazie alla disponibilità di laboratori all’avanguardia e di personale docente specializzato, Fondazione Aldini Valeriani è centro di eccellenza a livello nazionale per il rilascio, in collaborazione con Assofluid, della Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Oleoidraulica Industriale e Mobile e al livello 3 di Pneumatica. Certificazione CND - Controlli Non Distruttivi Fondazione Aldini Valeriani, in collaborazione con Bureau Veritas Italia, organizza corsi certificati ed esami di certificazione di 1° e 2° livello, sui Controlli Non Distruttivi superficiali e volumetrici, in ottemperanza alla norma UNI EN ISO 9712. I metodi sono: VT Metodo Visivo; MT Metodo Magnetoscopico; PT Metodo Liquidi Penetranti; UT Metodo Ultrasuoni. Patente di saldatura La patente di saldatura costituisce una qualifica valida in tutta l’Unione Europea e certifica l’abilità nello svolgere l’attività di saldatura nel rispetto degli standard qualitativi raccomandati dalla norma EN UNI 287 e in completa sicurezza. p. 9
  • 11. p. 10 PERCORSI FORMATIVI 2014 Città di Bologna
  • 12. PERCORSI FORMATIVI 2014 TE&MA: Technical Execution & Management Accountability 14 progettazione, innovazione e SVILUPPO NUOVO PRODOTTO 17 MANUTENZIONE 45 PRODUZIONE, ACQUISTI 57 RISORSE UMANE 79 commerciale e marketing 91 information technology 107 amministrazione, finanza e controllo 117 INTERNAZIONALIZZAZIONE 137 CROSS SKILLS 147 SOFT SKILLS e Professional tools 153 i vantaggi delle convenzioni Fondazione Aldini Valeriani 169 MODALITÀ Di iSCRIZIONE 170 INFORMAZIONI GENERALI 173 p. 11
  • 13. Indice analitico TE&MA Technical Execution & Management Accountability Il progetto dedicato al Middle Management tecnico 14 Innovazione e sviluppo nuovo prodotto Costruisci il tuo percorso: Responsabile tecnico sviluppo prodotto Progettista di macchine e sistemi di automazione 18 20 Ridurre il Time To Market Modelli di sviluppo prodotto Design to Cost Value Analysis LCA (Life Cycle Assessment) Problem solving R & D and EVA Progettazione e gestione ATEX Progettazione di sistemi oleodinamici Motion control: architetture e programmazione Progettazione e programmazione di sistemi di automazione basati su PLC Direttiva Macchine Sensori e attuatori Progettazione impianto elettrico di macchine automatiche Machine vision ProEngineer base ProEngineer avanzato Prototipazione virtuale Materiali innovativi per l’automazione Progettazione nuovi prodotti in logica green&blue Fieldbus e sistemi distribuiti 22 23 24 25 26 27 28 29 30 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 Costruisci il tuo percorso: Specialista di manutenzione 46 Gestione impianti pneumatici Diagnostica predittiva e monitoraggio dei sistemi industriali Gestione impianti oleodinamici Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi base Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi avanzato Il controllo statistico di processo TPM (Total Productive Maintenance) e OEE (Overall Equipment Effectiveness) 48 49 50 52 53 54 55 Costruisci il tuo percorso: Operation Manager Buyer 58 60 TPS - Toyota Production System Lean office - LOS Lean Production e lean simulation game 5S e Visual Management Just in time e Kanban SMED: riduzione dei tempi di set-up Pianificazione programmazione e schedulazione della produzione Strategie green&blue per la produzione Lean Six Sigma Green e Black Belt Politiche e budget d’acquisto Tecniche di valutazione e scelta dei fornitori Trattativa d’acquisto Gestione approvvigionamenti Acquisti internazionali Aspetti legali e contrattualistica per l’ufficio acquisti 62 63 64 65 66 67 68 69 70 72 73 74 75 76 77 Costruisci il tuo percorso: HR Manager Il budget del personale Formulazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioni Politiche motivazionali, diversity management e sistemi incentivanti I contratti Amministrazione del personale e gestione delle buste paga Amministrazione del personale e gestione delle buste paga avanzato Collaborative Organization 80 82 83 84 85 86 88 89 Costruisci il tuo percorso: Responsabile commerciale marketing 92 Il piano commerciale Key account manager 94 95 manutenzione Produzione Acquisti Risorse Umane Commerciale e Marketing p. 12 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 14. Forecasting Marketing dei servizi Marketing B2B Social Media Branding Il lancio di nuovi prodotti Pricing dei beni industriali Realizzare la strategia di marketing Strategie green&blue per il marketing e le vendite Marketing metrics Tam Tam: 6 modi per promuovere prodotti e servizi Information Technology Costruisci il tuo percorso: IT Manager 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 108 Active Directory L’applicazione mobile To cloud or not to cloud? Sicurezza informatica La virtualizzazione I processi aziendali: dalla pianificazione alla gestione digitale con sharepoint Costruisci il tuo percorso: Responsabile amministrativo Controller 118 120 Dal risultato economico al risultato finanziario Il private equity Analisi di bilancio Financial Controller Il bilancio secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) Missione controlling Sustainable Growth Rate Budgeting Il bilancio consolidato Gestione efficace della tesoreria Contabilità clienti Contabilità fornitori Recupero crediti Audit finanziario 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 Pagamenti internazionali Disciplina doganale Iva nelle operazioni con l’estero Strategie di internazionalizzazione Negoziazione internazionale e multiculturalità IPT: Intercultural Preference Tool Gestione dei dipendenti all’estero L’E-Commerce per vendere all’estero 138 139 140 141 142 143 144 145 Finanza per non specialisti Formazione Formatori Controllo strategico dei costi Marketing per non specialisti Amministrazione finanza e controllo 110 111 112 113 114 115 148 149 150 151 Il ruolo del Manager in tempi di innovazione La gestione dei team virtuali multiculturali Comunicazione efficace Gestire il team per ottenere risultati Capacità negoziali: successo nel business Business writing Public Speaking I coach UDrive Project Management Project Risk Management Cost & Time Planning Time & Meeting Management 154 155 156 157 158 159 160 162 163 164 165 166 167 Internazionalizzazione Cross Skills Soft Skills e Professional Tools p. 13
  • 15. TE&MA: Technical Execution & Management Accountability Il progetto dedicato al Middle Management Tecnico Gli Specialisti per definizione sono persone che ricoprono un ruolo grazie al pieno riconoscimento delle loro conoscenze tecnico-professionali, esperti che affrontano il loro ruolo con grande passione e che contribuiscono con le loro competenze tecniche al successo dei nostri prodotti nel mondo. La credibilità che si costruiscono negli anni li porta spesso ad acquisire responsabilità di tipo gestionale sempre crescenti, anche di tipo direzionale. All’interno delle organizzazioni queste figure sono chiamate sempre più ad assicurare continuità rispetto alla cultura aziendale, alla guida delle persone, al presidio dei meccanismi e delle procedure interne. Parallelamente alle esigenze di specializzazione assumono un’importanza fondamentale, per ricoprire a pieno il ruolo, le competenze gestionali e manageriali. I responsabili tecnici, di progettazione, i professionisti R&D, della prototipazione, della manutenzione, in questa nuova connotazione devono saper pianificare e controllare l’avanzamento delle attività, relazionarsi con i clienti e i fornitori, interagire con i responsabili di altre funzioni aziendali, confrontarsi con gli enti di regolamentazione e guidare team di persone. Per questo abbiamo dedicato loro un percorso manageriale con l’obiettivo di orientarli a interpretare in modo nuovo ruolo e responsabilità assegnate all’interno di aziende sempre più snelle e veloci, puntando ad aumentare la loro capacità di “pensare competitivo”. TE&MA: Technical Execution & Management Accountability rappresenta un’esperienza formativa per: - approfondire e potenziare la conoscenza dei mercati e degli strumenti di lavoro indispensabili per gestire progetti - rendere più attuali ed innovativi i modelli organizzativi e le relazioni interfunzionali - valorizzare le persone, le idee, i risultati - fare efficienza e re-investire in cambiamento e valore p. 14 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 16. ICOACH UDRIVE Oltre ai training, TE&MA offre un’attività di Self Assessment, UDrive, per elevare la consapevolezza sulle capacità e sul potenziale manageriale, favorire la condivisione di un processo di sviluppo manageriale ed individuare le aree di miglioramento nella gestione delle risorse. I TOOLS MANAGERIALI Capacità negoziali, successo nel business Gestire il team per ottenere risultati Comunicare con efficacia Marketing di prodotto IL RUOLO DEL MANAGER IN TEMPI DI INNOVAZIONE Il controllo dei costi: Cost Sensitiveness Analysis p. 15
  • 17. La sede della Fondazione Aldini Valeriani
  • 18. PROGETTAZIONE, INNOVAZIONE E SVILUPPO NUOVO PRODOTTO Bologna G F M A M G L A S O N D 17 Ridurre il time to market 5 14 Modelli di sviluppo di prodotto Design to Cost 19 12 Value Analysis 8 10 23 22 LCA (Life Cycle Assessment) 4 4 Problem solving 18 3 R&D and EVA Progettazione e gestione ATEX 10 7 Progettazione di sistemi oleodinamici 10 12 16 Motion control: architetture e programmazione Progettazione e programmazione di sistemi di automazione basati su PLC 16 13 9 8 Direttiva Macchine 8 9 10 Sensori e attuatori Progettazione impianto elettrico di macchine automatiche 3 4 7 Machine vision 11 8 ProEngineer base 21 3 6 ProEngineer avanzato Materiali innovativi per l’automazione Progettare nuovi prodotti in logica green&blue Fieldbus e sistemi distribuiti ferrara Progettazione e gestione ATEX 5 14 Prototipazione virtuale 7 2 18 14 29 13 G F M A M G L A S O N D 20 Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica. p. 17
  • 19. Crea il tuo percorso CORE COMPETENCES responsabile TECNICO SVILUPPO PRODOTTO professional tools SOFT SKILLS CROSS SKILLS p. 18 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 20. L’immagine della mappa mentale del Responsabile Tecnico Sviluppo Prodotto è disponibile sul sito www.fav.it Ridurre il time to market Modelli di sviluppo di prodotto Design to Cost Value Analysis LCA (Life Cycle Assessment) Problem solving R&D and EVA Progettazione e gestione ATEX ProEngineer base ProEngineer avanzato Prototipazione virtuale Materiali innovativi per l’automazione Progettazione nuovi prodotti in logica green&blue p. 22 p. 23 p. 24 p. 25 p. 26 p. 27 p. 28 p. 29 p. 38 p. 39 p. 40 p. 41 p. 42 Project management Project risk management Cost&time Planning Time&meeting management p. 164 p. 165 p.166 p. 167 Il ruolo del manager in tempi di innovazione Comunicazione efficace Gestire il team per ottenere risultati Capacità negoziali: successo nel businness UDrive p. 154 p. 156 p. 157 p. 158 p. 163 Finanza per non specialisti Controllo strategico dei costi Marketing di prodotto p. 148 p. 150 p. 151 p. 19
  • 21. Crea il tuo percorso CORE COMPETENCES progettista di macchine e sistemi di automazione professional tools SOFT SKILLS CROSS SKILLS p.20 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 22. L’immagine della mappa mentale del Progettista di Macchine e Sistemi di Automazione è disponibile sul sito www.fav.it R&D and EVA Progettazione di sistemi oleodinamici Motion control architetture e programmazione Progettazione e programmazione di sistemi di automazione basati su PLC Direttiva Macchine Sensori e attuatori Progettazione impianto elettrico di macchine automatiche Machine vision ProEngineer base ProEngineer avanzato Prototipazione virtuale Materiali innovativi per l’automazione Progettazione nuovi prodotti in logica green&blue Fieldbus e sistemi distribuiti p. 28 p. 30 p. 32 p. 33 p. 34 p. 35 p. 36 p. 37 p. 38 p. 39 p. 40 p. 41 p. 42 p. 43 Project management Project risk management Cost&time Planning Time&meeting management p. 164 p. 165 p. 166 p. 167 Il ruolo del manager in tempi di innovazione Comunicazione efficace Gestire il team per ottenere risultati Capacità negoziali: successo nel businness UDrive p. 154 p. 156 p. 157 p. 158 p. 163 Finanza per non specialisti Controllo strategico dei costi Marketing di prodotto p. 148 p. 150 p. 151 p. 21
  • 23. RIDURRE IL TIME TO MARKET Obiettivi L’approccio lean consente di perseguire in modo mirato ed efficace una priorità strategica fondamentale nello scenario attuale: la riduzione del “time to market”, il tempo che intercorre dall’ideazione di un prodotto alla sua effettiva commercializzazione, con evidente vantaggio sui competitors e sul miglioramento delle tecniche per l’esecuzione rapida del progetto. CONTENUTI Lo sviluppo prodotto nel contesto attuale I benefici di un approccio Lean allo sviluppo prodotto La ‘sensibilità del progetto’: capire che differenza può fare il ritardo di un giorno e dare un valore al tempo Implementare uno Sviluppo Prodotto Snello: dai Silos ai Gates al Flusso Continuo Ridurre il numero dei gates Rendere i gates ‘permeabili’ Allineare i gates al percorso critico Eliminare le attività ridondanti e non a valore Dalle Gates Review al Processo di Sviluppo a Flusso Continuo. Costruire il nuovo Processo: gestire la Qualità, le Modifiche ed i Rischi: Costruire un Team di Prodotto Integrato Deliverables Roadmap Stabilire i requisiti di progettazione L’esecuzione ‘rapida’ del progetto: Exception Management e l’indipendenza del Team Stand up Meetings e Visual Project boards: esempi dal mondo reale La strategia del ‘time slicing’ per l’allocazione delle capacità Come assicurare il progresso alle iniziative strategiche Lean Scheduling, gestione code e colli di bottiglia Altri ‘time savers’ Standardizzazione del processo Docente Chiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni. Durata 16 ore Date Bologna 17, 24 luglio 09.00-18.00 5, 12 novembre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 740,00 + IVA p. 22 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 24. modelli di sviluppo prodotto Obiettivi Progettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali attraverso l’analisi di diversi modelli di sviluppo prodotto. Incrementare la collaborazione tra le diverse aree aziendali per sviluppare le migliori caratteristiche di un prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di realizzazione e di gestione. CONTENUTI QFD – Quality Function Deployment Qfd, modello di Kano. Lean design. Rilevare la voce del cliente. Le risposte tecniche ai bisogni percepiti dal cliente. Definizione dei requisiti critici del prodotto/processo. Critical to Quality – Critical to Business. La casa della qualità. Matrice delle relazioni tra requisiti e caratteristiche tecniche. Relazioni tra i “cosa” e i “come”. I pesi dei requisiti richiesti dal mercato e delle caratteristiche tecniche. Il confronto con i punti forti e i punti deboli della concorrenza. Le matrici successive. Matrice semilavorati/componenti, del processo, del controllo qualità. Esercitazioni e Simulazioni: verranno sviluppate con i partecipanti esempi di Matrici QFD FMEA di Progetto e di Processo Progettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali. Strumenti e tecniche di supporto per la qualità in progettazione. Introduzione alla metodologia e alla terminologia FMEA, DFMEA e PFMEA. Definizione delle possibili anomalie e modi di guasto. Analisi degli effetti e delle cause. Catena di riferibilità degli effetti. Gravità, Probabilità e Rilevabilità del modo di guasto, Indice di rischio. Possibili modi di guasto del processo e possibili conseguenze a valle. Cause potenziali dei difetti in produzione. Indici di gravità, probabilità e rilevabilità: significato e criteri di valutazione. Calcolo dell’indice di priorità rischio (IPR). Sistemi di controllo di tipo preventivo e di rilevazione: influenza sull’IPR, gli interventi per ridurre i rischi di “failure” del processo Docente Federico Colombo Consulente senior da 20 anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi sviluppando progetti di Lean manufacturing, Project & Process Design ed Analisi Valore Durata 16 ore Date Bologna 14, 15 maggio 09.00-18.00 19, 20 novembre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 560,00 + IVA DOE (Design of Experiments) Le cause di non affidabilità dei prodotti e dei processi. I principi e le fasi della tecnica DOE. Identificazione dei fattori critici. Fattori e rispettivi livelli. Progettazione dei test (fattoriale, CCD, matrici di Taguchi) ed esecuzione dei test di conferma. Rilevazione e analisi dei dati, standardizzazione e miglioramento del prodotto e del processo. Esempi di realizzazione di test e relative analisi dei dati p. 23
  • 25. design to cost Obiettivi Il corso ha l’obiettivo di offrire strumenti e metodologie che permettano, a partire dalla fase di progettazione del prodotto, di identificare soluzioni tecniche e funzionali che permettono di ottenere economie di costo a parità di prestazione attraverso la riduzione del costo totale (Design To Cost), dei costi di lavorazione dei componenti e della complessità delle attrezzature (Design For Manufacturing), dei costi di assemblaggio (Design For Assembly). CONTENUTI Design To Cost (DTC) l Design to Cost come strumento di supporto alla progettazione Identificare soluzioni tecniche e funzionali che permettono di ottenere economie di costo a parità di prestazione I principi del Design to Cost Tecniche operative per il Target cost management Riduzione delle Varianti Designe for Manufacturing (DFM) Ridurre, in fase di progettazione, i costi di lavorazione dei componenti e la complessità delle attrezzature Definizione delle tolleranze (GDT) Progettazione integrata di prodotto e di processo Tecniche per ridurre: il costo dei processi produttivi; il numero delle operazioni; il tempo ciclo; le attrezzature necessarie; le scorte; gli scarti. Design For Assembly (DFA) Metodi per la progettazione orientata all’ottimizzazione dell’assemblaggio Tipologie di assemblaggio e relativi costi Analisi del sistema di assemblaggio Analisi critica del progetto Metodo BOOTHROYD – DEWHURST Stima del tempo di assemblaggio Analisi delle parti riducibili Studio e ottimizzazione dell’efficienza di assemblaggio Assemblability evaluation method p. 24 PERCORSI FORMATIVI 2014 Docente Federico Colombo Consulente senior nelle aree produzione, logistica, sviluppo prodotto. Da 20 anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi sviluppando progetti di Lean manufacturing, Project & Process Design, Analisi Valore. Durata 16 ore Date Bologna 12, 13 marzo 09.00-18.00 8, 9 ottobre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 560,00 + IVA
  • 26. VALUE ANALYSIS Obiettivi Il corso si propone di fornire strumenti e metodi per migliorare la capacità sia di valutazione e controllo dei costi dei prodotti, sia di riduzione del costo dei prodotti, esistenti o nuovi, già nella fase di progettazione, a parità di prestazioni e mantenendo costante il livello della qualità. Inoltre ha come obiettivo quello di far lavorare insieme le aree Marketing, Ricerca e Sviluppo, Industrializzazione prodotto, Acquisti, Qualità e Controllo di gestione per sviluppare le migliori caratteristiche di un prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di realizzazione e di gestione; inoltre intende facilitare la costituzione di creare un team in grado di concretizzare azioni e interventi per creare il più alto valore possibile per l’azienda e di controllarne il piano di attuazione. CONTENUTI L’ Analisi del Valore creato in azienda La definizione di Valore Il Valore generato dai processi Il Valore percepito dai clienti La redditività delle risorse impegnate e degli investimenti: strumenti e metodi per valutare i costi connessi allo sviluppo e alla realizzazione del prodotto definizione dei vari tipi di costo industriale metodi di classificazione dei costi valutazione, rilevazione e calcolo dei costi il margine lordo di contribuzione il calcolo del punto di pareggio Come organizzare e controllare in azienda il processo di creazione del Valore: origini dell’analisi valore campo e modalità di applicazione Value Engineering e Value Analysis Organizzazione dell’attività di analisi valore La catena operativa del valore Docente Federico Colombo Consulente senior nelle aree produzione, logistica, sviluppo prodotto. Da 20 anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi sviluppando progetti di Lean manufacturing, Project & Process Design, Analisi Valore.v Durata 8 ore Date Bologna 10 aprile 09.00-18.00 23 ottobre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 300,00 + IVA p.25
  • 27. LCA – Life Cycle Assessment Obiettivi Il Life Cycle Assessment – LCA – è una metodologia che valuta un insieme di interazioni che un prodotto o un servizio ha con l’ambiente, considerando il suo intero ciclo di vita, che include le fasi di progettazione, produzione, distribuzione, uso, riciclaggio e dimissione finale. Lo studio dell’LCA permette di operare con interventi volti alla riduzione del consumo di risorse e delle emissioni di inquinanti, catalogando i vari impatti ambientali attraverso la costruzione di un profilo ambientale per ogni prodotto in uscita. Le modalità di applicazione degli strumenti di LCA saranno definiti e implementati nell’ambito dei sistemi di performance ambientale. CONTENUTI Il metodo standard UNI Analisi di un prodotto o di un’idea di prodotto: definizione degli obiettivi e del campo di applicazione, analisi dei flussi, emissioni lungo l’intero ciclo di vita, analisi degli impatti, interpretazione dei risultati e valutazione dei miglioramenti L’LCA come strumento di benchmarking Etichette ambientali di prodotto: requisiti e criteri per ottenere un’etichetta ambientale, tipologie di etichette e norme di riferimento Analisi dei campi di applicazione e casi di successo Docente Pier Luigi Porta Dipendente presso Enea, si è specializzato sui temi dell’applicazione della certificazione ambientale, delle nuove tecnologie per la ricerca, la gestione ed il monitoraggio ambientale e territoriale, del consumo sostenibile e del life cycle assessment. Cristian Chiavetta Dipendente presso Enea dove svolge attività tecniche relative a metodologie, procedure e strumenti per le valutazioni ambientali e l’eco-progettazione di prodotti e tecnologie innovative. Durata 7 ore Date Bologna 22 maggio 09.00-18.00 4 dicembre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 360,00 + IVA p. 26 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 28. Problem Solving Strumenti & Tecniche per affrontare le sfide Obiettivi Complessità crescente, tempi operativi sempre più compressi, budget limitati, coesistenza di diverse tecnologie nel prodotto, rendono sempre più difficile identificare tempestivamente ed efficacemente le migliori risposte ai problemi e alle criticità. Diventa quindi strategico migliorare la capacità di analisi e soluzione dei problemi in azienda, capacità che non si esaurisce nella competenza specialistica, ma che richiede la conoscenza e l’applicazione di metodologie e tecniche mirate. CONTENUTI Problemi e atteggiamenti che aiutano ad affrontare i problemi Strategie di reazione ai problemi Individuazione e perimetrazione dei problemi Tecniche di problem finding e problem setting I vincoli autoimposti e i processi inconsci che ostacolano la ricerca di soluzioni Tecniche operative di problem solving (APS, FARE, Lasswell, Tecniche di Processo) Strumenti operativi di analisi (Ishikawa, Relazioni Causa-Effetto, 5-Why Analysis, FMEA) Tecniche di Pensiero Laterale nel problem solving Il corso comprende moduli didattici svolti con l’ausilio di strumenti multimediali e simulazioni operative, in tal modo gli allievi avranno l’opportunità di sperimentarsi in un processo di miglioramento, nonché di fissare i concetti attraverso l’esperienza ed esser quindi immediatamente operativi nelle tecniche apprese. Docente Giuseppe Gherardi Manager in aziende italiane e internazionali, ha lavorato e realizzato progetti in Germania, Brasile, Romania, Cina e USA. Professore a contratto di Project Management presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bologna. Formatore specializzato in Project Process Management, Comunicazione, Sviluppo del Pensiero Laterale, Problem Solving, Formazione Manageriale, Leadership, Team Building e Coaching. Durata 16 ore Date Bologna 4, 11 Aprile 09.00-18.00 18, 25 novembre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 580,00 + IVA p. 27
  • 29. R&D and Eva L’impiego del valore aggiunto nella ricerca e sviluppo Obiettivi Finalizzare la ricerca alla crescita e alla competitività dell’impresa; conoscere quali attività di ricerca portano valore; capire come e quanto stanziare e come strutturare i progetti; analizzare la formula dell’Economic Value Added e utilizzare la formula dell’Eva per la selezione dei progetti di ricerca e sviluppo. CONTENUTI Premessa: il rapporto fra progresso scientifico e ricerca Scoperta: la ricerca accademica e la ricerca empirica. Il parere di Nassim Taleb Ricerca: perché comprarla se produrla costa meno e vale di più? Analfabetismo funzionale del maker or buyer Rischi ed Opportunità: gli aspetti giuridici legati alla ricerca e sviluppo, le opportunità derivanti dall’Europrogettazione Formule: la formula dell’Economic Value Added nell’ambito dei metodi di valutazione degli investimenti in R&D Applicazioni: la selezione dei progetti mediante l’EVA Comparazione con gli altri metodi Casi applicativi AULA IN VISUAL THINKING Docente Giovanni Ciafrè Docente e consulente senior specializzato in Marketing & Finance e docente presso Luiss Business School. Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche. Giovanni Fenati Docente e consulente senior specializzato in Finance. Amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale. Filippo Fenati Docente e consulente junior è specializzato nell’area del diritto societario. Durata 14 ore Date Bologna 3, 10 marzo 09.00-17.00 10, 17 ottobre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 580,00 + IVA p. 28 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 30. Progettazione e gestione ATEX Leggi, norme, applicazioni Obiettivi Il corso ha lo scopo di fornire gli strumenti di base per affrontare la progettazione di macchine e impianti destinati a operare in ambienti industriali a rischio di esplosione (Gruppo II). CONTENUTI La legislazione sociale e di prodotto Quadro legislativo - le direttive 99/92/CE e 94/9/CE Quadro normativo - la norma EN 60079 Le norme tecniche di classificazione delle zone a rischio di esplosione La valutazione dei rischi nella progettazione di  macchine destinate a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione  Componenti certificati impiegabili per la realizzazione di macchine e impianti destinati a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione I parametri di esplosione e le condizioni di innesco delle Atex Le procedure di classificazione delle zone Atex Valutazione dei rischi di esplosione in ambienti industriali Applicazioni delle direttive Atex Docente Luigi Franzoni Dipendente presso Cefla sc - Finishing Division, ha operato prima come responsabile assicurazione qualità poi come responsabile tecnico presso lo stabilimento di Imola, ha approfondito le direttive e le norme relative alla sicurezza macchine con particolare riferimento alla prevenzione dei rischi di esplosione di macchine e impianti di verniciatura. Attualmente è Product Development Coordinator e responsabile  marketing di prodotto del Gruppo Divisionale Finishing. Durata 7 ore Date Bologna 7 febbraio 09.00-17.00 10 ottobre 09.00-17.00 Ferrara 20 giugno 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 360,00 + IVA p. 29
  • 31. PROGETTAZIONE DI SISTEMI OLEODINAMICI Obiettivi Il corso è conforme al programma CETOP e ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti le competenze tecnico professionali relative al ruolo di progettista di impianti di oleodinamica, ponendo enfasi su sistemi complessi, sulle operazioni integrate e sui controlli loro associati inclusa l’interfaccia elettrica ed elettronica. Al termine del percorso, i partecipanti saranno in grado di programmare, preparare, interpretare e utilizzare i dettagli tecnici inseriti in uno schema oleodinamico, ideare ed eseguire le procedure relative al montaggio e installazione, alla messa in funzione, alle prove di prestazione, alla diagnosi dei guasti, alla riparazione, manutenzione e assistenza, alla rimozione dei componenti e loro sostituzione. CONTENUTI Principi fondamentali dell’oleoidraulica Blocchi costruttivi di base e descrizione della loro funzione Cause ed effetti di: generazione di pressione, perdite di pressione, Generazione di calore, trafilamenti di fluido, cavitazione, aerazione, rumore e vibrazione Moto laminare e turbolento: effetti sulle prestazioni del sistema Vantaggi e svantaggi dei sistemi oleoidraulici paragonati ai sistemi meccanici, elettrici e pneumatici Applicazione dei principi fondamentali Relazione tra portata, caduta di pressione, restrizione, potenza Controllo della pressione Controllo della portata Controllo del movimento Fluidi oleoidraulici Scelta dei fluidi per il loro utilizzo nei sistemi oleoidraulici industriali e per applicazioni tipiche Tipologia di montaggio delle valvole Componenti del sistema oleoidraulico Funzione, modo di operare e applicazione delle valvole di controllo e interpretazione dei loro simboli grafici Valvole logiche a cartuccia con flangia Funzione, modo di operare e applicazione degli elementi logici a cartuccia con flangia: costruzione e assemblaggio del blocco valvola (manifold), taglie e relative portate, principi operativi, applicazioni per il controllo della pressione, della portata e della direzione Principi elettrici fondamentali Descrizione dei principi fondamentali e del controllo, applicabili all’utilizzo e all’applicazione della tecnologie elettrica ed elettronica p. 30 PERCORSI FORMATIVI 2014 Docente Carlo Maria Rozzi De Hieronymis  Esperto nello studio e realizzazione di impianti oleodinamici. Ha specifiche competenze su linee per la produzione di tubi, impianti di laminazione di metalli, macchine automatiche per soffiaggio plastica con tecnologia blow moulding, macchine agricole semoventi, macchine utensili. Durata 36 ore Date Bologna 12, 19, 26 febbraio, 5, 12, 19, 26 marzo, 2, 9 aprile 09.00–13.00 16, 23, 30 settembre, 7, 14, 21, 28 ottobre, 4, 11 novembre 09.00–13.00 Quota di iscrizione € 1.200,00 + IVA
  • 32. Componenti elettrici/elettronici Funzione e applicazione dei componenti elettrici ed elettronici Tecnologia a valvola proporzionale Potenziali benefici e applicazioni Pompe e sistemi di controllo associati Funzione e modo di operare delle pompe oleoidrauliche e delle caratteristiche di controllo associate Attuatori oleoidraulici (motori e cilindri) Funzione, modo di operare, applicazione e caratteristiche di controllo Trasmissioni idrostatiche a circuito chiuso Funzione, il modo di operare e l’applicazione dei componenti oleoidraulici associati a sistemi di trasmissione idrostatica a circuito chiuso Serbatoi, condizionamento del fluido e componenti ausiliari Scopo del serbatoio di sistema, dei dispositivi associati per il condizionamento del fluido e dei componenti ausiliari Tubi e raccordi - procedure di installazione e messa in funzione Procedure di installazione e di messa in funzione di tubi, tubi flessibili e guarnizioni, e il processo associato per la scelta e il dimensionamento in riferimento all’applicazione Controllo della contaminazione Sistemi circuitali e modalità di controllo (riconoscimento e uso dei simboli idraulici ed elettrici) Procedure di installazione e messa in funzione Procedure di manutenzione, monitoraggio e diagnosi dei guasti Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di Certificazione CETOP di Oleoidraulica. p. 31
  • 33. MOTION CONTROL Architetture e programmazione Obiettivi Le performance delle moderne macchine sono pesantemente influenzate dalle performance dei sistemi di motion control. Il corso vuole fornire gli strumenti per comprendere le differenti architetture presenti sul mercato, andando ad analizzare le principali caratteristiche dei moderni sistemi di motion control. Inoltre all’interno del corso verranno illustrati i linguaggi di programmazione per il motion control con particolare riferimento allo standard PLCopen. CONTENUTI Architetture di motion control Principali differenze tra le varie architetture di motion control e caratteristiche principali degli azionamenti Interazione tra architettura PLC e sistema di motion control, e gestione delle sincronizzazioni e dei comandi Utilizzo dei sistemi di motion control Configurazione dei sistemi di motion control nelle principali piattaforme di controllo Analisi del concetto di “asse” e sua gestione nelle principali piattaforme di controllo Programmazione del motion control mediante PLCopen Funzioni e principali comandi definiti da PLCopen, per la gestione dell’asse in velocità, posizionamenti e camme elettriche Esempi di programmazione di motion control estratti da applicazioni nelle macchine automatiche su diverse piattaforme di controllo Docente Matteo Sartini È attualmente responsabile tecnico del LIAM e si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo. Durata 14 ore Date Bologna 16, 23 giugno 09.00–17.00 13, 20 ottobre 09.00–17.00 Quota di iscrizione € 650,00 + IVA p. 32 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 34. PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DI SISTEMI DI AUTOMAZIONE BASATI SU PLC Obiettivi Nelle moderne macchine automatiche il sistema di controllo svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento delle performance desiderate. Il corso vuole analizzare le architetture di controllo PLC e PCbased, la gestione degli I/O distribuiti e dei task. Inoltre verranno approfonditi i concetti che permetteranno una programmazione avanzata rivolta al mondo macchine automatiche basata su componenti di libreria software riutilizzabili. CONTENUTI Architettura PLC e PC-based Introduzione alle diverse architetture di controllo, individuando i componenti principali e le moderne funzionalità Gestione degli I/O distribuiti ed analisi funzioni avanzate mediante esempi applicativi Gestione dei task e sincronizzazione con i bus di campo Principali differenze tra le diverse architetture commerciali Concetti base delle architetture di motion control Architetture di motion control centralizzate e decentralizzate Architetture di controllo negli azionamenti e funzionalità messe a disposizione per l’utente Utilizzo di un sistema di motion control all’interno di una architettura PLC Programmazione in ambiente PLC Descrizione dei principali linguaggi di programmazione mediante esempi pratici Approccio ad una programmazione modulare, basata sullo sviluppo di una architettura riutilizzabile Esempi di programmazione riferiti ad applicazioni di macchine automatiche in testo strutturato Docente Matteo Sartini È attualmente responsabile tecnico del LIAM e si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo. Durata 21 ore Date Bologna 9, 16, 23 Aprile 09.00-17.00 8, 15, 22 Settembre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 980,00 + IVA p. 33
  • 35. DIRETTIVA MACCHINE Obiettivi Il corso permetterà di acquisire metodologie di progettazione integrata della sicurezza, tecniche sistemiche e procedurali per la valutazione dei rischi presenti sulla macchina, per la verifica di conformità delle macchine esistenti e di quelle nuove che s’intendono acquistare e per implementare in modo corretto i concetti di affidabilità, ergonomicità, manutenibilità e sicurezza. CONTENUTI Il contesto normativo e la valutazione dei rischi La Direttiva macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal D.Lgs 17/2010 Contenuti e struttura del Fascicolo Tecnico Il manuale di installazione uso e manutenzione Articolazione delle norme tecniche EN inerenti la sicurezza del macchinario Vendita e acquisto di macchine usate Messa a norme di vecchie macchine non marcate CE Metodologie per la valutazione dei rischi presenti sulle macchine La progettazione integrata della sicurezza Individuazione delle misure di protezione Studio dell’ergonomia della macchina Caratteristiche di manutenibilità richieste alle macchine Progettazione dei sistemi di comando in conformità alle Norme EN 13849-1 ed EN 13849-2 Validazione del progetto Peculiarità dei principali dispositivi di sicurezza elettrici ed elettronici Criteri di scelta, implementazione e installazione dei dispositivi di sicurezza Modalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzati L’equipaggiamento elettrico delle macchine Prove di funzionamento, verifiche a vista e verifiche strumentali Conformità alla Direttiva Emce alle Direttive Atex Segnaletica passiva di sicurezza da prevedere sulle macchine Realizzazione e Validazione del Manuale di Istruzioni Applicazioni pratiche Esemplificazione stesura analisi dei RES con esempi pratici per macchine/impianti del settore automotive e/o medicale Esemplificazione stesura Manuale di Istruzioni con esempi pratici per macchine/impianti Case history p. 34 PERCORSI FORMATIVI 2014 Docente Luca Milani Consulente e formatore esperto di sicurezza ed igiene negli ambienti di lavoro, progettazione impiantistica e di prevenzione incendi all’interno di varie realtà aziendali pubbliche e private. Durata 16 ore Date Bologna 8, 15 aprile 09.00–18.00 9, 16 settembre 09.00–18.00 Quota di iscrizione € 780,00 + IVA
  • 36. SENSORI E ATTUATORI Obiettivi A partire dall’analisi della natura delle grandezze monitorabili, verranno caratterizzate le diverse famiglie di sensori e le più efficaci tecniche di acquisizione. Verrà inoltre illustrato come utilizzare queste misure all’interno di un sistema di controllo di meccanismi di attuazione. Particolare enfasi sarà rivolta all’impiego delle più comuni tecniche di pilotaggio di azionamenti elettrici.   CONTENUTI Catena di misura e attuazione Sensori: applicazioni, sistemi di controllo e misura Sensori dell’attuazione (controllo di spostamento, prossimità, deformazione e di forza, visione) Attuatori elettrici (motore a corrente continua, “brushless” a magnete permanente, a corrente alternata, passo-passo) Azionamenti elettrici Docente Augusto Pieracci Sviluppatore e project manager nelle applicazioni embedded hardware e software. Durata 14 ore Date Bologna 10, 17 giugno 09.00-17.00 3, 10 dicembre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + IVA p. 35
  • 37. PROGETTAZIONE IMPIANTO ELETTRICO di MACCHINE AUTOMATICHE Obiettivi Consolidare le conoscenze dei partecipanti per la progettazione dell’impianto elettrico di macchine automatiche secondo i più alti standard di qualità e sicurezza. CONTENUTI Teoria impianti elettrici Tecnologia della costruzione e componentistica elettrica Legislazione e normativa nel settore elettrico – D.Lgs. N. 81 – Direttiva Macchine 2006/42/CE - CEI EN 60204 Disegno elettrico Tecnologia della costruzione e delle apparecchiature a bordo macchina Separazione e protezione dei circuiti Configurazione circuiti di comando e di potenza Protezione contro contatti diretti/indiretti Soluzioni applicative ed esempi di schemi delle varie funzioni di sicurezza: protezioni mobili, arresto d’emergenza, moduli di sicurezza Determinazione dei livelli richiesti di sicurezza secondo le normative europee (EN 13849-1 e IEC 62062) e come soddisfare la conformità ai requisiti Cenni sulla normativa nordamericana UL 508 Docente Andrea Tinarelli Esperienza più che decennale nella progettazione hardware e software di impianti elettrici per macchine automatiche, con un’approfondita conoscenza dei più diffusi sistemi di controllo e bus di campo e di integrazione di sistemi complessi, delle normative di sicurezza europee e nordamericane. Durata 21 ore Date Bologna 07, 14, 21 maggio 09.00-17.00 04, 11, 18 novembre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 980,00 + IVA p. 36 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 38. MACHINE VISION Obiettivi Verranno affrontati i fondamenti dell’image processing ed illustrati i principali algoritmi, strumenti e sistemi dedicati alla gestione, elaborazione e analisi di immagini digitali. In particolare saranno poi approfondite le tematiche del riconoscimento e della localizzazione di oggetti in una scena, sia nel modo 2D che in quello 3D. Infine saranno presentate due librerie di visione molto diffuse, una commerciale (Halcon della MVTec) e una open source (OpenCV).   CONTENUTI Teoria dei sistemi di visione Riconoscimento di oggetti 2D e 3D Riconoscimento di oggetti a partire da immagini digitali Librerie di visione commerciali (HALCON) e open (OpenCV) Casi di studio e applicazioni in campo industriale I benefici della tecnologia e nuove tendenze Docente Luca Piccinini Si occupa presso T3Lab di Realtà Aumentata per applicazioni industriali. Il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di “image vision”, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CAD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker. Durata 14 ore Date Bologna 11, 18 marzo 09.00-17.00 8, 15 ottobre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 560,00 + IVA p. 37
  • 39. PROENGINEER BASE Obiettivi ProEngineer è un sistema che consente di creare assiemi complessi utilizzando un processo di progettazione topdown; oggi rappresenta lo standard nella progettazione di prodotto 3D, in grado di ottimizzare i processi di progettazione globali, inclusa la progettazione elettromeccanica. Permette di ottenere una velocizzazione del processo di progettazione dettagliata, un miglioramento del processo di outsourcing della progettazione, un miglioramento della verifica e di convalida, un’ottimizzazione della progettazione di utensili di fabbricazione e apparecchiature. Il corso fornisce le competenze  per  utilizzare  gli ambienti di base di ProEngineer per creare parti, disegni (messa in tavola) e assiemi. Docente CONTENUTI Generalità L’interfaccia utente: tipi di files, il browser, directory di lavoro, backup, salva copia, rinomina. L’ambiente di Pro/E: concetto di sessione, il searchpath, personalizzazione dell’interfaccia utente e files di configurazione Ambiente Part Definire lo schizzo, riferimenti, strumenti di sketch, vincoli geometrici, strumenti copia, scala, ruota. Funzioni di modellazione di base: datumfeatures, estrusione dritta, estrusione di rivoluzione, fori, gusci, raccordi e smussi. Funzioni di modellazione avanzate: sformo, nervatura dritta e su traiettoria, serie di features, blend, sweep, sweep a sezione variabile, blend con sweep. Funzioni di base del modulo Sheetmetal Attribuzione di proprietà al modello: materiale, accuratezza, tolleranze dimensionali e geometriche, viste di sezione e viste con nome Misure sul modello: dimensioni, posizione del centro di massa, momenti del primo e secondo ordine di una sezione Ambiente Assembly Strumenti e logiche di assemblaggio, modellazione bottom-up vs. topdown. Simplified presentation, ristrutturazione dell’albero modello, funzione ripetizione. Skeleton e motionskeleton; Ambiente Motion, verifiche cinematiche, verifiche di interferenza Ambiente Drawing Il cartiglio parametrico e le basi della messa in tavola. Distinta base e pallinatura. Gestione delle sezioni, delle viste di dettaglio, parziali, ribaltate. Background geometries e conversione ad entità di draft. Note e associazioni. Disegni multi foglio. Stampa. Date p. 38 PERCORSI FORMATIVI 2014 Massimiliano De Agostinis Consulente specializzato nell’area progettazione meccanica; è Professore a contratto di progettazione meccanica e costruzione di macchine presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna. Durata 35 ore Bologna 21, 28 marzo, 04, 11, 18 aprile 09.00-17.00 03, 10, 17, 24, 31 ottobre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 1.200,00 + IVA
  • 40. PROENGINEER AVANZATO Obiettivi Obiettivo del corso è di sviluppare tecniche e strategie per affrontare nel quotidiano modellazione, montaggio e disegno di gruppi per i quali non è necessaria una approfondita conoscenza del software. Particolare attenzione verrà prestata agli aspetti organizzativi che il software impone ed alle strategie per un corretto utilizzo dei relativi Pdm e Plm così da integrarli a pieno negli esistenti workflow aziendali. CONTENUTI Utilizzo features avanzate di modellazione Analisi dei principali comandi per l’ambiente di lamiera e superficie Family tables Relazioni Relazioni tra componenti Modellazione in ambiente di assieme Rapporti padre-figlio Distinte base Analisi dei principali comandi di cinematica Personalizzazione dell’ambiente di lavoro Files di configurazione Cartiglio Mapkey Analisi delle principali funzioni Pdm/Plm Docente Andrea Romagnoli Esperienza pluriennale nell’ambito della progettazione meccanica di macchine automatiche e come docente di ProEngineer con particolare attenzione agli aspetti di gestione Pdm e Plm. Durata 35 ore Date Bologna 6, 13, 20,27 maggio e 3 giugno 09.00-17.00 5, 12, 19, 26 novembre, 3, 10 dicembre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 1.350,00 + IVA p. 39
  • 41. PROTOTIPAZIONE VIRTUALE Obiettivi La prototipazione virtuale è una tecnologia innovativa, o meglio un’integrazione di diverse tecnologie, che consente la definizione di un modello digitale per riprodurre il comportamento di un sistema complesso a partire dal modello CAD 3D. Con particolare riferimento alle macchine automatiche, il prototipo virtuale è poi oggetto di test per lo sviluppo e la messa a punto della macchina e del sistema di controllo, con tempi, costi e rischi molto ridotti se confrontati con quelli di un prototipo fisico. Il corso analizza le tecnologie di prototipazione virtuale in relazione alle criticità del processo di sviluppo della macchina. Dall’analisi degli strumenti allo stato dell’arte si estendono i requisiti e si definisce l’approccio di un ambiente di prototipazione virtuale per le macchine automatiche, per la verifica integrata dei dispositivi governati dalle logiche di controllo. CONTENUTI Prototipazione virtuale Analisi degli obiettivi Prototipo reale e virtuale a confronto Panoramica sui principali approcci alla simulazione di componenti, macchine e sistemi Simulazioni Hardware In the Loop, Model In the Loop e Software In the Loop Modelli Real Time o Virtual Time Strumenti per la prototipazione virtuale Interfaccia con i processi aziendali Rappresentazione CAD 3D realistica Modellazione dei comportamenti Simulazione di prodotto e processo Comportamenti integrati con logiche di controllo Test a diversi livelli di dettaglio Debug del controller mediante test Hardware In the Loop Verifica delle operazioni del sistema Interattività con il modello Caso applicativo Case study, set up di un prototipo virtuale Risultati del case study e di esperienze pregresse p. 40 PERCORSI FORMATIVI 2014 Docente Alberto Vergnano Ricercatore Universitario nel settore “Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale” su simulazione integrata di sistemi automatici e modellazione dei consumi energetici in sistemi robotizzati. Durata 7 ore Date Bologna 14 aprile 09.00-17.00 7 novembre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 420,00 + IVA
  • 42. MATERIALI INNOVATIVI PER L’AUTOMAZIONE Obiettivi I materiali tradizionali risultano in molte applicazioni obsoleti e non più convenienti. Diventa indispensabile, per aumentare ulteriormente le prestazioni delle macchine, utilizzare materiali e trattamenti più innovativi, oggi disponibili sul mercato. In tale ottica il corso fornisce una panoramica sia sui potenziali nuovi materiali metallici e non, sia sui trattamenti utilizzabili per la realizzazione di particolari nel settore delle macchine automatiche. CONTENUTI Materiali Metallici Materiali metallici ferrosi provenienti da processi produttivi innovativi Materiali metallici non ferrosi con elevate caratteristiche meccaniche Trattamenti Termici dei materiali ferrosi Trattamenti Termici dei materiali non ferrosi Rivestimenti superficiali di nuova concezione per materiali metallici Materiali Polimerici (Plastiche) Generalità delle macromolecole: monomeri, polimeri e copolimeri Polimeri di prima produzione e rigenerati Polimeri termoplastici e termoindurenti Fase amorfa e fase cristallina Proprietà meccaniche e termiche Tecniche di produzione: estrusione, stampaggio ad iniezione e rotazionale I principali polimeri utilizzabili nell’industria del packaging Rivestimenti superficiali per materiali polimerici Materiali Compositi Introduzione ai materiali Compositi: elementi costituivi, proprietà fisiche e caratteristiche meccaniche Tipologie di Fibre: di Vetro, di Carbonio, Aramidiche, di Basalto e di Polietilene Tipologie di Matrici: Termoplastiche e Termoindurenti Tecnologia di Fabbricazione dei Compositi Industriali Docente Vincenzo Sartori Docente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili, delle materie plastiche. Svolge attività di progettazione meccanica in tre dimensioni, programmazione di macchine a controllo numerico, calcoli su strutture realizzate in materiali metallici, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e tecniche avanzate di produzione. Durata 16 ore Date Bologna 18, 25 giugno 09.00-18.00 2, 9 dicembre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 680,00 + IVA p. 41
  • 43. Progettare nuovi prodotti in logica green&blue Obiettivi Costruire nei destinatari una cultura comune dell’innovazione e della gestione secondo una filosofia ed una pratica di management sostenibile ed eco-orientata, applicando vere e proprie green practice. CONTENUTI Innovazione come molla per lo sviluppo Innovazione incrementale, differenziale, esponenziale Il metodo olistico per l’innovazione Innovazione green&blue (g&b) La conduzione del processo di innovazione di prodotto Il ruolo del manager nell’innovazione di prodotto green&blue Il project leader nell’innovazione di prodotto green&blue La gestione dei collaboratori nell’innovazione di prodotto green&blue I tools innovativi per la progettazione di nuovi prodotti I KPI per la progettazione di nuovi prodotti Innovation green&blue approach Docente Maurizio Morini Consulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta una ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale. Durata 21 ore + 7 ore di followup con case histories aziendali commentate a 3 mesi dal corso Date Bologna 14, 21, 28 marzo 09.00-17.00 + follow up 18 luglio 09.00–17.00 Quota di iscrizione € 800,00 + IVA p. 42 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 44. FIELDBUS E SISTEMI DISTRIBUITI Obiettivi Obiettivo è quello di fornire i mezzi per capire motivazioni, vantaggi e svantaggi delle tecnologie di comunicazione industriale Fieldbus. Tali tecnologie rappresentano sistemi di comunicazione industriale per lo scambio di informazioni tra automazioni e dispositivi di campo distribuiti che trovano larga applicazione nell’ambito manufacturing, nel controllo di processo e nell’automazione industriale. Il modulo mostrerà le peculiarità dei principali bus di campo e di come questi si stiano ora evolvendo per permettere lo scambio di dati su reti ethernet standard. Infine si mostrerà come queste tecnologie possano contribuire per eseguire il monitoraggio ed il controllo di sistemi industriali complessi. CONTENUTI Protocolli di comunicazione Caratteristiche dei principali sistemi Fieldbus utilizzati in campo industriale Vantaggi e problematiche relative al Fieldbus ed impatto sulla progettazione dei sistemi di automazione I principali bus di campo (CanOpen, Modbus, Profibus) Come scegliere il bus di campo più adatto alla propria applicazione I bus di campo su Ethernet (EthernetIP, PowerLink, EtherCat, Profinet) Sistemi distribuiti per il monitoraggio (Scada) e il controllo (DTS) Diagnostica e controllo Sicurezza nelle comunicazioni e soluzioni per la sicurezza Docente Simone Cilli Ricercatore presso T3Lab nell’ambito dei protocolli di rete. In particolare la tecnologia di riferimento è quella Ethernet in ambiente industriale. Durata 14 ore Date Bologna 29 aprile, 6 maggio 09.00-17.00 13, 20 novembre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 540,00 + IVA p. 43
  • 45. Veduta della Fondazione Aldini Valeriani
  • 46. manutenzione Bologna G F M A M G L A S O N D 7 Gestione impianti pneumatici Diagnostica predittiva e monitoraggio di sistemi industriali 19 7 Gestione impianti oleodinamici 5 10 7 Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - base 10 3 Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - avanzato 24 17 Il controllo statistico di processo TPM (total productive maintenance) e OEE (overall equipment effectiveness) 10 18 11 Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica. p. 45
  • 47. Crea il tuo percorso CORE COMPETENCES specialista professional tools di manutenzione SOFT SKILLS CROSS SKILLS p. 46 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 48. L’immagine della mappa mentale dello Specialista di Manutenzione è disponibile sul sito www.fav.it Gestione impianti pneumatici Diagnostica predittiva e monitoraggio di sistemi industriali Gestione impianti oleodinamici Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - base Gestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - avanzato Il controllo statistico di processo TPM (total productive maintenance) e OEE (overall equipment effectiveness) p. 48 p. 49 p. 50 p. 52 p. 53 p. 54 p. 55 Project management Project risk management Cost Planning Time&meeting management p. 164 p. 165 p. 166 p. 167 Il ruolo del Manager in tempi di innovazione Comunicazione efficace Gestire il team per ottenere risultati Capacità negoziali: successo nel businness UDrive p. 154 p. 156 p. 157 p. 158 p. 163 Formazione Formatori Controllo strategico dei costi Marketing di prodotto p. 149 p. 150 p. 151 p. 47
  • 49. GESTIONE IMPIANTI PNEUMATICI Obiettivi Conforme al programma CETOP, il percorso si propone di illustrare le principali caratteristiche dei circuiti e dei sistemi pneumatici, analizzandone il funzionamento e interpretandone i diagrammi, di fornire gli strumenti per la comprensione e l’assemblaggio dei circuiti pneumatici per l’esecuzione della manutenzione ordinaria e per il perfezionamento delle procedure per la sicurezza sul lavoro. CONTENUTI Principi scientifici fondamentali della trasmissione di potenza per mezzo della pneumatica Componenti di base e loro funzione; quantità e unità di misura di: pressione, forza, superficie, consumo d’aria, portata, velocità, coppia e potenza; relazione tra pressione, forza e superficie; vantaggi/svantaggi dei sistemi pneumatici rispetto a quelli meccanici, elettrici, oleoidraulici. Applicazione dei principi fondamentali Relazione tra portata, calo di pressione, dimensione e lunghezza dei tubi; controllo della pressione; controllo della portata; controllo del movimento. Impianti ad aria compressa Diagramma a blocchi e posizione dei seguenti componenti e loro funzionalità: compressori, refrigeratori, collettore d’aria, essiccatori, filtri. Disposizioni di legge per i sistemi pressurizzati Funzioni dei Componenti delle linee ad aria Componenti del circuito pneumatico Cilindri, motori e attuatori semi-rotativi: conversione dell’energia fluida in lavoro, variazione della velocità, cilindri a singolo effetto e a doppio effetto; valvole di controllo: diversi metodi di funzionamento delle valvole (manuale, meccanico, elettrico, pneumatico), principio e scopo dei silenziatori; tubazioni e connettori. Caratteristiche di circuito e di controllo (simbologia dei componenti pneumatici) Conoscenza e utilizzo dei simboli grafici ISO 1219/1 per: filtro, regolatore di pressione e manometro, lubrificatore, cilindro a singolo e a doppio effetto, valvole di controllo direzionale e di portata; diagrammi per circuiti a cilindro singolo. Procedure di manutenzione, monitoraggio e diagnosi dei guasti Schema per la manutenzione; guasti comuni; procedure da seguire nella formulazione della diagnosi di un guasto. Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Pneumatica. p. 48 PERCORSI FORMATIVI 2014 Docente Claudio Roversi Responsabile sviluppo prodotto e progettista di macchine ed automazioni per la produzione delle valvole e della componentistica presso un’azienda metalmeccanica. Durata 16 ore Date Bologna 7, 14 marzo 09.00–18.00 19, 26 settembre 09.00–18.00 Quota di iscrizione € 640,00 + IVA
  • 50. DIAGNOSTICA PREDITTIVA E MONITORAGGIO DI SISTEMI INDUSTRIALI Obiettivi Verranno analizzate alcune tra le principali metodologie “modelbased” utilizzabili per affrontare il problema della diagnostica predittiva nei sistemi industriali. Tale problema è comune alle principali aree ingegneristiche, dai sistemi di produzione a quelli di trasporto, dall’industria di processo a quella di produzione dell’energia, dalle macchine automatiche, ai sistemi elettromeccanici in generale; pertanto le metodologie saranno presentate con riferimento ad un contesto generale seppur rappresentativo di scenari realistici. L’approccio proposto è quello di una soluzione che prevede l’integrazione razionale di ridondanze hardware con ridondanze analitiche progettate partendo dalla conoscenza del modello del sistema analizzato. CONTENUTI Safety/diagnostica/tolleranza ai guasti nei sistemi industriali Principi di diagnostica predittiva model-based Metodi di ridondanza analitica per la diagnostica industriale Diagnostica predittiva mediante ricostruzione dello stato Le relazioni di parità per la rilevazione dei guasti Metodi “knowledge-based” Docente Andrea Paoli Ricercatore presso l’Università degli Studi di Bologna, esperto di sistemi fault tolerant e diagnostica, vanta numerose collaborazioni con aziende riguardo ai temi di diagnosi e monitoraggio di sistemi industriali. Durata 14 ore Date Bologna 7, 14 luglio 09.00-17.00 10, 17 novembre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 900,00 + IVA p. 49
  • 51. GESTIONE IMPIANTI OLEODINAMICI Obiettivi Il percorso è conforme al programma CETOP e si propone di illustrare le principali caratteristiche dei componenti del settore analizzandone il funzionamento; di fornire gli strumenti per la comprensione e l’interpretazione di uno schema oleodinamico e per la formulazione e il perfezionamento delle procedure per la sicurezza sul lavoro; di analizzare i problemi più comuni riscontrati nell’ambito della manutenzione di attrezzature a potenza oleoidraulica. CONTENUTI Principi fondamentali dell’oleoidraulica Conoscere i principi fondamentali che stanno alla base delle operazioni di tutti i sistemi oleoidraulici e di come essi influiscano sulle prestazioni. Unità di misura e terminologia relativa a portata, velocità, pressione, temperatura, potenza, coppia, dimensione di motore e pompa, concetto di rendimento. Costruzione di un sistema oleoidraulico e sua rappresentazione simbolica Riconoscere i componenti utilizzati per costruire un sistema oleoidraulico e la sua configurazione. Funzione dei componenti utilizzati, con riferimento a: motore primo, giunti e lanterne, pompe, serbatoio, filtri, tubi, valvole limitatrici, di riduzione della pressione, di controllo della direzione, di controllo della portata, motori oleoidraulici, cilindri oleoidraulici, manometri, misuratore di portata, valvole di controllo, accumulatori. Simbologia oleoidraulica. Componenti – loro funzione e operatività Funzionamento dei principali componenti utilizzati per costruire un sistema oleoidraulico: pompa a ingranaggi; pompa a palette; pompa a pistone; valvola imitatrice; valvola di riduzione della pressione; valvole di controllo della direzione; valvola di ritegno pilotata; valvola a farfalla; valvola di controllo della portata a compensazione di pressione; filtro con by-pass e indicatore differenziale; motore p. 50 PERCORSI FORMATIVI 2014 Docente Carlo  Maria Rozzi de  Hieronymis Esperto nello studio e realizzazione di impianti oleodinamici. Ha specifiche competenze su linee per la produzione di tubi, impianti di laminazione di metalli, macchine automatiche per soffiaggio plastica con tecnologia blow moulding, macchine agricole semoventi, macchine utensili. Durata 24 ore Date Bologna 5, 12, 19, 26 marzo, 2, 9 aprile 14.00–18.00 7, 14, 21, 28 ottobre, 4, 11 novembre 14.00–18.00 Quota di iscrizione € 950,00 + IVA
  • 52. oleoidraulico; cilindri; ammortizzamento dei cilindri; accumulatore e blocco di sicurezza. Fluidi oleoidraulici e loro caratteristiche Viscosità, gradi di viscosità e indice di viscosità. Funzioni del fluido oleoidraulico: trasmissione di potenza, lubrificazione, raffreddamento, trasporto degli agenti contaminanti. Effetti della temperatura sulla viscosità dell’olio e sul rendimento del sistema. Contaminazione, calore, umidità. Controllo della contaminazione Origine della contaminazione Procedure per la riduzione dell’immissione di contaminazione Effetti degli agenti contaminanti Posizione dei filtri all’interno di un sistema Rendimento di un filtro Gestione dei sistemi oleoidraulici Punti di ispezione e osservazioni riguardo alle unità di potenza e motore primo, al sistema oleoidraulico. Procedure di mantenimento Requisiti per un programma di mantenimento pro-attivo Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Oleodinamica. p. 51
  • 53. GESTIONE PLC E SENSORISTICA PROGRAMMAZIONE E CIRCUITI APPLICATIVI - base Obiettivi L’obiettivo del percorso è fornire ai partecipanti le capacità per identificare e programmare, secondo caratteristiche tecniche e funzionali, le soluzioni e le prestazioni dei principali componenti di automazione e controllo. Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di configurare il sistema di automazione secondo le specifiche richieste dall’applicazione, progettare l’hardware del PLC e connettervi i dispositivi di input/output, programmare il PLC, verificare la funzionalità del programma attraverso test di simulazione, redigere la distinta componenti HW e SW necessari per realizzare la soluzione identificata. CONTENUTI Sistemi sequenziali Automi a stati finiti, sintesi di Moore Diagrammi degli stati HW Logica cablata e logica programmabile; Hardware del PLC, con riferimento a SIMATIC S7-300; Panoramica e funzione dei moduli input/output; Definizione I/O e rappresentazione schematica delle connessioni; I/O digitali SW Cenni su vari linguaggi di programmazione; Ambiente SIMATIC Step 7; Principali funzioni SIMATIC Manager; S7_SIM simulazione del programma; Istruzioni logiche combinatorie e sequenziali; Utilizzo della programmazione sequenziale; GRAFCET, elementi del linguaggio, regole sintattiche, strutture di controllo Temporizzatori e contatori Programmazione strutturata, utilizzo di FC Assegnazione variabili, programmazione simbolica Istruzioni di salto Cenni sulle norme di sicurezza relative all’utilizzo del PLC nelle applicazioni industriali Ambiente TIA_PORTAL 11 Esercitazioni di programmazione del PLC S7 300 in ambiente Step 7 Simulazione e messa in servizio La parte applicativa è inserita nello svolgimento del programma con lo scopo di fissare l’effettivo apprendimento degli aspetti teorici, in particolare verterà sulla compilazione e collaudo di programmi per ottenere cicli di automazione industriale, utilizzando come input sensoristica di vario tipo e come output sistemi pneumatici ed azionamenti elettrici. p. 52 PERCORSI FORMATIVI 2014 Docente Marco Fanfoni È docente e consulente senior esperto nei settori elettrico, elettronico e automazione industriale. Durata 24 ore Date Bologna 10, 11, 12 febbraio 09.00-13.00 13 febbraio 09.00-18.00 14 febbraio 09.00-13.00 3, 4, 5 novembre 09.00-13.00 6 novembre 09.00-18.00 7 novembre 09.00-13.00 Quota di iscrizione € 950,00 + IVA
  • 54. GESTIONE PLC E SENSORISTICA PROGRAMMAZIONE E CIRCUITI APPLICATIVI - avanzato Obiettivi L’obiettivo del percorso è quello di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per predisporre e programmare impianti di automazione e controllo e per gestire pannelli operatore. Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di: utilizzare sia il linguaggio KOP sia il linguaggio AWL per la scrittura dei programmi; gestire i blocchi funzionali in ambiente Simatic Step 7; gestire le analogiche di ingresso e di uscita in ambiente Simatic Step 7; tradurre esigenze di funzionalità in modifiche al sistema automatizzato e valutarne le condizioni di funzionalità operative; individuare modifiche di hardware e software necessarie al funzionamento della macchina o dell’impianto. CONTENUTI Sensori, trasduttori, connessione al PLC (NPN/PNP), elaborazione delle informazioni Analisi dei circuiti relativi ai dispositivi I/O digitali e analogici del PLC Linguaggio KOP, linguaggio AWL e linguaggio SFC (GRAPH) Linee generali del dialogo uomo macchina: pannelli operatore Gestione di programmi mediante uso di subroutine Gestione dei segnali analogici, introduzione, scaling Wincc_flexible, programmazione pannelli operatore e visualizzazione in HMI Esempi applicativi Programmazione S7 1200 e pannello operatore KTP600 color PN in ambiente TIA_PORTAL 11 Esercitazioni di programmazione del PLC S7 300 in ambiente Step 7 Docente Marco Fanfoni È docente e consulente senior esperto nei settori elettrico, elettronico e automazione industriale. Durata 24 ore Date Bologna 24, 25, 26 febbraio 09.00-13.00 27 febbraio 09.00-18.00 28 febbraio 09.00-13.00 17, 18, 19 novembre 09.00-13.00 20 novembre 09.00-18.00 21 novembre 09.00-13.00 Quota di iscrizione € 980,00 + IVA p. 53
  • 55. Il CONTROLLO STATISTICO DI PROCESSO Obiettivi Il corso fornisce le tecniche e gli strumenti per il monitoraggio ed il controllo delle prestazioni di processi produttivi aziendali favorendo la qualità e il livello del servizio. L’obiettivo è di saper utilizzare tecniche operative derivanti dalla statistica per gestire e controllare i processi, per prevenire i difetti ed identificare il grado di qualità che gli impianti possono fornire. CONTENUTI Introduzione al Controllo Statistico di Processo Capire la variabilità Strumenti per misurare la variabilità: Istogramma, Gaussiana, Carte di Controllo e loro utilizzo I processi controllabili Limiti di controllo e Limiti di Specifica Alcuni cenni sulla Capability di Processo Fondamenti delle Carte di Controllo Piani di Reazione Docente Chiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni. Durata 8 ore Date Bologna 10 luglio 09.00–18.00 Quota di iscrizione € 360,00 + IVA p. 54 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 56. TPM (Total Productive Maintenance) e OEE (Overall Equipment Effectiveness) Obiettivi Il costo di impianti e macchine ha assunto nelle imprese moderne una notevole rilevanza ed è indispensabile garantire una elevata e continua efficienza di tutte le risorse. La logica di una manutenzione orientata al pronto intervento sul guasto, che finora è stata la più adottata nella maggior parte delle aziende, non è certamente sufficiente. Il corso fornisce gli strumenti per implementare il metodo Total Productive Maintenance (TPM) e quindi sviluppare un sistema completo di manutenzione, migliorando l’efficienza globale degli impianti (OEE) attraverso il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali. CONTENUTI I vari tipi di manutenzione Perché applicare il TPM Le 6 grandi perdite Impiego efficace ed efficiente degli impianti Gli indicatori del TPM: OEE Gli indicatori del TPM: MTBF, MTTR Condizioni per il successo del cantiere TPM Consigli per la gestione del TPM Docente Chiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni. Durata 8 ore Date Bologna 18 marzo 09.00-18.00 11 dicembre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 360,00 + IVA p. 55
  • 57. La sede della Fondazione Aldini Valeriani
  • 58. Produzione e acquisti Bologna G F M A M G L A S O N D Il TPS - Toyota Production System 9 LOS - Lean office simulation 25 Lean Production e lean simulation game 27 Il metodo 5S e il Visual Management 19 Just in time e sistema Kanban 11 SMED: riduzione dei tempi di set-up Pianificazione, programmazione e schedulazione della produzione 3 15 11 25 Strategie green&blue per la produzione 20 Lean 6 Sigma Green Belt e Black Belt 9 Politiche e budget d’acquisto 12 3 Tecniche di valutazione e scelta dei fornitori 19 10 Trattativa d’acquisto 9 17 Gestione approvvigionamenti 16 24 Acquisti internazionali 4 Aspetti legali e contrattualistica per l’ufficio acquisti 2 ferrara 2 G F M A M G L A S O N D LOS - Lean office simulation 10 Lean Production e lean simulation game 1 Pianificazione programmazione e schedulazione della produzione Politiche e budget d’acquisto 5 25 11 Tecniche di valutazione e scelta dei fornitori 2 18 Trattativa d’acquisto 8 25 Gestione approvvigionamenti 15 2 Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica. p. 57
  • 60. L’immagine della mappa mentale dell’Operation Manager è disponibile sul sito www.fav.it Il TPS - Toyota Production System LOS - Lean office simulation Lean Production e lean simulation game Il metodo 5S e il Visual Management Just in time e sistema Kanban SMED: riduzione dei tempi di set-up Pianificazione, programmazione e schedulazione della produzione Strategie green&blue per la produzione Lean 6 sigma Green Belt e Black Belt p. 62 p. 63 p. 64 p. 65 p. 66 p. 67 p. 68 p. 69 p. 70 Project management Project risk management Cost Planning Time&meeting management p. 164 p. 165 p. 166 p. 167 Il ruolo del Manager in tempi di innovazione Comunicazione efficace Gestire il team per ottenere risultati Capacità negoziali, successo nel businness UDrive p. 154 p. 156 p. 157 p. 158 p. 163 Formazione Formatori Controllo strategico dei costi Marketing di prodotto p. 149 p. 150 p. 151 p. 59
  • 62. L’immagine della mappa mentale del Buyer è disponibile sul sito www.fav.it Politiche e budget d’acquisto Tecniche di valutazione e scelta dei fornitori Trattativa d’acquisto Gestione approvvigionamenti Acquisti internazionali Aspetti legali e contrattualistica per l’ufficio acquisti p. 72 p. 73 p. 74 p. 75 p. 76 p. 77 Project management Project risk management Cost Planning Time&meeting management p. 164 p. 165 p. 166 p. 167 Il ruolo del Manager in tempi di innovazione Comunicazione efficace Gestire il team per ottenere risultati Capacità negoziali: successo nel businness UDrive p. 154 p. 156 p. 157 p. 158 p. 163 Formazione Formatori Controllo strategico dei costi Finanza per non specialisti p. 149 p. 150 p. 151 p. 61
  • 63. IL TPS - TOYOTA PRODUCTION SYSTEM Obiettivi Il corso affronta contenuti ideati e sviluppati all’interno del gruppo TOYOTA che hanno contribuito a definire il suo vantaggio competitivo sui concorrenti fino a creare un vero e proprio esempio organizzativo e gestionale preso a modello a livello mondiale. Tali contenuti possono essere facilmente adattati alle diverse realtà aziendali, anche di medie e piccole dimensioni. Il corso si pone l’obiettivo di trasmettere ai partecipanti il concetto di “produzione snella”, che consente di recuperare competitività e flessibilità attraverso la semplificazione dei processi. Per poter essere snella, ovvero in grado di rispondere velocemente ai cambiamenti del mercato e di adattarsi alle nuove condizioni economiche, un’azienda deve riuscire a riconoscere ed eliminare gli sprechi. Il corso aiuta a identificare gli ambiti di miglioramento proponendo sistemi innovativi per una migliore gestione dei processi aziendali. CONTENUTI Definizione di Toyota Production System Storia del TPS L’approccio tradizionale e l’approccio TPS La messa in discussione dei processi consolidati Nuove forme competitive e caratteristiche distintive dei modelli “eccellenti” di gestione della produzione Aree strategiche decisionali, performance del sistema produttivo e vantaggi competitivi: il modello concettuale della catena operativa del valore Organizzazione, strumenti e metodi per ridurre e controllare gli sprechi Aree di intervento e programmi di miglioramento della produzione snella: un quadro unitario relativo alle diverse aree dell’impresa Casi studio ed esempi concreti Docente Emanuele Cesari Esperto in ambito gestionale, sviluppo ed efficientamento del service e nella generazione di processi di miglioramento e crescita delle reti di assistenza e vendita. Ha contribuito dal 2007 alla nascita e allo sviluppo di Toyota Academy. Dal 2010 è responsabile della training e consulting division di Toyota Material Handling. Roberto Landriscina Senior Project di Toyota Academy, esperto di logistica e pianificazione ha contribuito dal 2007 alla nascita e allo sviluppo di Toyota Academy. Durata 16 ore Date Bologna 9, 16 aprile 09.00–18.00 Quota di iscrizione € 740,00 + IVA p. 62 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 64. LOS - LEAN OFFICE SIMULATION Obiettivi Lean Office Simulation è un training esperienziale che offre la possibilità ai partecipanti di comprendere, attraverso la pratica diretta, i benefici che derivano dall’applicazione dei principi e delle metodologie Lean anche ai processi non produttivi. La simulazione permette di sperimentare l’utilizzo dei principali strumenti del Toyota Production System, quali la Value Stream Map, la Spaghetti Chart, l’analisi del Takt Time, l’identificazione delle fasi non a valore aggiunto e l’eliminazione delle fonti di spreco. Permette inoltre di introdurre alcuni concetti tipici della filosofia Lean nonché metodologie per la soluzione dei problemi (problem solving) e l’ottenimento di miglioramenti rapidi (quick wins). CONTENUTI Impersonando i dipendenti di una società come in un vero e proprio gioco di ruolo i partecipanti dovranno: Definire il processo ed il problema da risolvere Identificare i requisiti critici dei clienti Interpretare le misurazioni effettuate Analizzare la variazione del processo, il flusso del valore ed identificare le cause primarie Lavorare come un team per progettare i miglioramenti Sviluppare, testare ed implementare le soluzioni e quindi validare il processo migliorato Docente Federico Lazzarini Senior Consultant e project leader di Considi, Master Black Belt Lean Six Sigma esperto in area Operation. Si occupa di sostenere aziende e organizzazioni ad analizzare e modificare i processi per superare le aspettative del cliente e gli obiettivi di business, applicando metodologie e strumenti Lean Six Sigma, formando e supportando le persone nel loro ruolo di team leader e agenti di cambiamento. Durata 16 ore Date Bologna 25, 26 marzo 09.00-18.00 Ferrara 10, 11 settembre 09.00- 18.00 Quota di iscrizione € 740,00 + IVA p. 63
  • 65. LEAN PRODUCTION E LEAN SIMULATION GAME Obiettivi Obiettivo del corso è quello di affrontare i temi della “produzione snella”, che permette, attraverso la semplificazione dei processi, un recupero di competitività e di flessibilità. Un’azienda è snella quando risponde velocemente ai cambiamenti del mercato e si sa adattare alla nuove condizioni economiche. Per ottenere questa caratteristica è necessario riconoscere ed eliminare gli sprechi. Durante il corso vengono identificati gli ambiti di miglioramento proponendo dei sistemi innovativi per una migliore gestione dei processi aziendali. Il Lean Game è una simulazione pratica per apprendere in modo facile e interattivo i principi alla base del Lean Thinking. L’obiettivo del gioco è la simulazione di un modello produttivo snello partendo da un modello tradizionale (job shop), introducendo azioni di miglioramento mirate a rimuovere i vincoli del modello tradizionale. CONTENUTI Il pensiero snello: cos’è? Il pensiero snello, i concetti di base: attenzione al cliente; il contributo delle persone; lotta agli sprechi; miglioramento continuo Per chi e perché? Lean Game Round 1 I 5 principi LEAN Value: Il valore per il cliente prima di tutto Il senso di utilità per il cliente: capire il valore generato dalle attività Map: Mappare il flusso del valore; Il concetto di “muda”: attività a valore aggiunto; Esempi di mappatura e loro utilizzo: VSM, Flow Chart, SIPOC;Spaghetti Chart; Work Sampling; Pro.Act.a Flow: Creare un flusso senza interruzioni nel processo Gli strumenti: Takt time e bilanciamento dei carichi di lavoro; 5S; SMED Lean Game Round 2 Pull: il flusso tirato dal Cliente. Gli strumenti: Kanban; Supermarket Heijunka Box Lean Game Round 3 Perfection: il miglioramento continuo; I Cantieri Kaizen L’Azienda visiva: concetti e strumenti di Visual Management Docente Chiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo. Gianni Dal Pozzo Socio fondatore e amministratore delegato di Considi; esperto di Operation & Innovation Management ha contribuito ad incrementare la competitività di numerose aziende del Nord e Centro Italia applicando i principi del Sistema Toyota. Durata 16 ore Date Bologna 27, 28 marzo 09.00-18.00 Ferrara 1, 2 luglio 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 740,00 + IVA p. 64 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 66. IL METODO 5S E IL VISUAL MANAGEMENT Obiettivi Il corso consente ai partecipanti di conoscere tutto ciò che serve per implementare e gestire il programma 5S, con l’obiettivo di consolidare nelle persone l’abitudine a mantenere ordinato e pulito un posto di lavoro, migliorandone le condizioni, con grandi benefici per l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali. CONTENUTI Cosa sono le 5S Principali aree di intervento Perché si applica il metodo 5S Obiettivi delle 5S Le 5 fasi del metodo 5S Gli indicatori del metodo 5S Come realizzare il metodo 5S La Visual Factory Casi studio ed esempi concreti Docente Chiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni. Durata 8 ore Date Bologna 19 febbraio 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 360,00 + IVA p. 65
  • 67. JUST IN TIME E SISTEMA KANBAN Obiettivi Il corso affronta il tema della gestione dei flussi dei materiali, della riduzione delle scorte e dell’aumento delle prestazioni, con particolare enfasi al sistema Just In Time; offre inoltre un approfondimento sul sistema Kanban, definendone i principi di funzionamento, le logiche e gli strumenti operativi per l’applicazione. CONTENUTI Sistemi Push / Pull per la gestione dei flussi dei materiali La filosofia JIT (Just In Time) Tipologie di sistemi Kanban I parametri per il calcolo e il dimensionamento del Kanban Il sistema a cartellini Applicabilità del sistema Kanban ai fornitori I campi di applicabilità, i vantaggi e i limiti della metodologia Casi studio ed esempi concreti Docente Chiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni. Durata 8 ore Date Bologna 11 febbraio 09.00-18.00 3 dicembre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 360,00 + IVA p. 66 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 68. SMED: RIDUZIONE DEI TEMPI DI set-up Obiettivi La necessità di ridurre i tempi di set-up (cambio di produzione) è di fatto un obbligo per rispondere alle esigenze di competitività imposte dal mercato. Il corso intende far comprendere l’importanza della riduzione dei tempi di set-up sulla flessibilità degli impianti produttivi e illustrare l’applicazione dei principi della metodologia SMED. CONTENUTI La rilevanza del set-up nei processi produttivi Scomposizione del ciclo di attrezzaggio in attività elementari Analisi reticolare delle attività di attrezzaggio Riduzione e semplificazione delle attività di set-up: la metodologia SMED Fasi di applicazione della tecnica SMED Indici di efficacia ed efficienza dei set-up Benefici della riduzione dei tempi di attrezzaggio Casi studio ed esempi concreti Docente Chiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni. Durata 8 ore Date Bologna 11 marzo 09.00-18.00 15 ottobre 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 360,00 + IVA p. 67
  • 69. PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E SCHEDULAZIONE DELLA PRODUZIONE Obiettivi Il corso si propone di fornire un quadro esaustivo degli scenari e delle problematiche connesse alla gestione dei flussi di materiali in relazione al processo logistico, con particolare riferimento agli aspetti legati alla pianificazione e programmazione della produzione e degli approvvigionamenti nell’ambito dell’intera filiera logistica. L’obiettivo primario è di assistere i responsabili aziendali nell’individuzione delle aree critiche all’interno del processo di pianificazione e di aiutarli nell’applicazione delle tecniche e dei metodi più adatti alla loro realtà. CONTENUTI Descrizione e classificazione dei sistemi produttivi Obiettivi e leve decisionali del sistema produttivo Grado di Certezza ed Indice di Programmazione Ambienti produttivi e sistemi di programmazione Dati di base della programmazione Processo di pianificazione, programmazione e controllo della produzione Demand management Pianificazione della produzione Programmazione della produzione con logica push Programmazione della produzione con logica pull Gestione dei materiali Modello organizzativo lean per migliorare l’efficienza produttiva Docente Chiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni. Alessandro Catazzo Senior Consultant di Considi, esperto di logistica integrata e docente prevalente corsi TPS presso Toyota Academy. Durata 16 ore Date Bologna 25 febbraio, 4 marzo 09.00-18.00 Ferrara 5, 12 giugno 09.00-18.00 Quota di iscrizione € 740,00 + IVA p. 68 PERCORSI FORMATIVI 2014
  • 70. STRATEGIe GREEN & BLUE PER LA PRODUZIONE Obiettivi Costruire una cultura comune dell’innovazione e della gestione secondo una filosofia ed una pratica di management sostenibile ed eco-orientata, applicando vere e proprie green practises. CONTENUTI La visione green & blue L’impatto sulle attività e sul ciclo produttivo Una nuova visione di gestione del ciclo produttivo e dei flussi di prodotti La compatibilità della soluzione adottata e le politiche del miglioramento sostenibile Il management produttivo green & blue La conduzione dell’attività produttiva I KPI green & blue Le verifiche gestionali per il miglioramento Docente Maurizio Morini Consulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta una ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale. Durata 14 ore + 7 di follow up dopo 3 mesi Date Bologna 20, 27 giugno 09.00-18.00 Follow up 26 settembre 09.00-17.00 Quota di iscrizione € 800,00 + IVA p. 69
  • 71. LEAN 6 SIGMA GREEN BELT E BLACK BELT Obiettivi La globalizzazione dei mercati ha imposto alle aziende standard qualitativi del prodotto/servizio offerto sempre più elevati. Soprattutto a seguito della recente crisi economica, fattori quali la qualità, la rapidità, i costi bassi e le modalità di consegna sono diventati fondamentali per il successo di un’azienda. Ecco quindi nascere l’esigenza di implementare un processo di miglioramento continuo capace di incrementare le prestazioni di una realtà industriale, attraverso l’applicazione di una rigorosa metodologia e l’utilizzo di risorse dedicate. Il presente corso insegna gli strumenti base delle metodologie Lean e Six Sigma, associando dunque la lotta agli sprechi e la ricerca del Just In Time ai principali tool di Problem Solving oltre che alle tecniche per ridurre la variabilità di Processo. CONTENUTI PERCORSO GREEN BELT Introduzione al Lean 6 Sigma Il metodo DMAIC: Definire La Voce del Cliente Il Project Charter Analisi Input e Output del progetto Elementi di Statistica ed Analisi grafica di base I parametri e le misure chiave del Processo Il metodo DMAIC: Misurare L’Analisi dei sistemi di Misura Stabilire una baseline: la raccolta dati Il Work sampling La capability di processo Mappare il Processo: VSM, SIPOC ed altri metodi di mappatura Esercizio di Team: Katachi Il metodo DMAIC: Analizzare Identificare, selezionare e prioritizzare cause alla radice Matrice di causa effetto e PFMEA I 7 sprechi Il test delle Ipotesi e l’Anova Ottimizzare le scorte di magazzino e Cross Analysis Il metodo DMAIC: Migliorare Le 5S Esercizio di Team (5S) I sistemi Pull Gestire il Team: facilitazione e leadership del progetto p. 70 PERCORSI FORMATIVI 2014 Docente Chiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni. Durata Green Belt 64 ore Black Belt 32 ore Green + Black Belt 96 ore Date Bologna 9, 16, 22, 30 aprile 7, 14, 21, 28 Maggio 09.00-18.00 3, 10, 17, 24 giugno (solo per Black Belt) 09.00-18.00