FONDAmentaLI: marketing sociale e comunicazione per l'ambiente
#Web2salute. Laboratorio FIASO "Comunicazione e promozione della salute" - FORUM PA 2013
1. #Web2salute: etica e tecnica
Laboratorio FIASO "Comunicazione e promozione della salute" - FORUM PA - Roma 2013
Materiale di lavoro:
- Giuseppe Fattori
- Luca Conti
- Giorgia Deiuri
- Sandro Spinsanti
- Michaela Liuccio
2. #web2salute: etica e tecnica
Giuseppe Fattori
Laboratorio FIASO “Comunicazione e promozione della salute” - 29 maggio 2013 - Roma
3. Il primo diluvio è stato di acqua, il secondo è il diluvio dell'informazione
(P. Levy, 1996)
5. Ma è necessario chiedersi:
• Cosa salvare, cosa mettere nell'arca
• Quale rotta scegliere
• Come selezionare la massa enorme di
informazioni rese disponibili dal cyber spazio
(Pierre Levy 1996)
Non è vero che queste tecnologie portano ad
un'atrofia dei sensi: piuttosto si ha una loro
virtualizzazione, imparando a collaborare con gli
altri.
6.
7.
8.
9. Le stagioni dell’etica in medicina
Modello post moderno
Preferenze del paziente
Appropriatezza
sociale
Lato - c
Lato - b
Co-creation
11. 10.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
E-CITIZEN
FITBIT
AVVENTURA
GRAVIDANZA
WHATC ME
MELT
WATCH ME
MELT
WATCH ME
MELT
12. 11.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
E-PATIENT
FORUM
SALUTE
HO IL
CANCRO
Anna
staccato Lisa
IL MIO
DIABETE
Roberto
13. 3 Categorie di e-Patient
I Sani:
65%
Gli acuti:
5%
I Cronici:
30%
http://e-patients.net/about-e-patientsnet
14. DISEGUAGLIANZE in Galles e Inghilterra:
Tasso di mortalità: aumento del differenziale
tra classi sociali
Classi sociali
Professionisti
Operaio generico
Media
Anni
1930-32 1959-63 1991-93
Scala logaritmica
160
100
50
25
Range 1.2
Range
2.9
Fonte: Our Healthier Nation - England & Wales
22. Social Media e Salute: aspetti pratici
Lefebvre, Digital Social Networks and Health,
Circulation 2013
Metti del social nel
social media
(opinion leader;
peer to peer;
passaparola; ecc)
Collabora per co-creare
(utenti non solo fruitori passivi di saperi esperti)
Crea esperienze
condivise
(la tua storia, la nostra storia)
Pensa al di là dei grandi numeri
e dei grandi network
(comunità, non bersagli)
Crea fiducia
(60% nei post dei medici
56% infermieri
54% associazioni di pazienti
45% istituzioni che si occupano di salute)
Segui standard
professionali
23. Quando la frutta diventa social
La promozione della sana alimentazione nel web 2.0
Tra gli articoli recenti:
Lohse B. J Nutr Educ Behav. 2013; Vandelanotte C, et al., J Health Commun. 2013.
24. Twitter & Health Promotion
Neiger, Thackeray & al. Evaluating Social Media's Capacity to Develop Engaged Audiences in Health
Promotion Settings : Use of Twitter Metrics as Case Study, Health Promotion Practice 2013
Medio coinvolgimento
nei programmi
METRICA DESCRIZIONE
Rapporti reciproci
(percentuale di utenti
following che sono anche
followers)
Dimostra che le persone sono
abbastanza interessati all'utente
che sono disposti a seguire, mostra
un livello di mutualità
Numero di tweet che sono
stati retwittati
Dimostra ricevimento e
accettazione del messaggio e
l’essere disposti a trasmetterlo
Numero di @ menzioni Dimostra che le persone sono
consapevoli dell’utente e stanno
discutendo l’organizzazione con gli
altri
Numero di domande rivolte
direttamente dall’utente
(@ user-name)
Le persone si rivolgono
specificamente all'utente come
risorsa di informazioni
Numero di messaggi diretti
(privati)
Questi possono venire solo da
qualcuno che l'utente segue e
diventa conosciuto per i due
individui
….
47. 31/05/2013
1
Sistema chiusure
EVOLUZIONE DIGITALE:
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-PATIENT
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e Promozione della Salute”
Roma, 29 Maggio 2013
FORUM PA - PALAZZO DEI CONGRESSI
Giorgia Deiuri
Facoltà di Scienze della Comunicazione Pubblica e Sociale
Università di Bologna
48. 31/05/2013
2
1.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
FORUM PA - Palazzo dei Congressi
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
NUOVI MEDIA
DIAMANTE CULTURALE:
PA R T E C I PA Z I O N E
*Santoro Marco, Nuovi e vecchi media, pp. 48-49, Il Mulino, Bologna, 2008.
49. 31/05/2013
3
2.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
FORUM PA - Palazzo dei Congressi
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
WEB 2.0
Il cosiddetto cyberspazio di cui parla Gibson in
“Neuromante” nel 1984 era visto come un
territorio da conquistare, tanto che gli operatori
esperti venivano visti come cowboys.
EMPOWERMENT
NAVIGATORE
50. 31/05/2013
4
3.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
FORUM PA - Palazzo dei Congressi
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
E-HEALTH
MEDICO-PAZIENTE
TRADIZIONALE
E-HEALTH
PATIENT
EMPOWERMENT
51. 31/05/2013
5
4.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
FORUM PA - Palazzo dei Congressi
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
E-PATIENT
[…] E-patients as individuals who
are equipped, enabled, empowered
and egaged in their own health care
needs […]
Tom Ferguston
52. 31/05/2013
6
5.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
FORUM PA - Palazzo dei Congressi
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
E-PATIENT
FORUM
SALUTE
FORUM
SALUTE
HO IL
CANCRO
Anna
staccato Lisa
HO IL
CANCRO
Anna
staccato Lisa
IL MIO
DIABETE
Roberto
IL MIO
DIABETE
Roberto
www.ilmiodiabete.com
www.forumsalute.it
www.annastaccatolis
a1.wordpress.com
www.annastaccatolisa1.wordpress.com
53. 31/05/2013
7
6.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
FORUM PA - Palazzo dei Congressi
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
E-CITIZEN
FITBIT
AVVENTURA
GRAVIDANZA
WHATC ME
MELT
WATCH ME
MELT
WATCH ME
MELT
www.avventuragravidanza.blogspot.it
www.watchmemelt.weebly.com
www.fitbit.com
54. 31/05/2013
8
7.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
FORUM PA - Palazzo dei Congressi
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
DA DOTTOR HOUSE A DOTTOR APP
Svolta tecnologica dei
medici senza distinzione
d’età;
Miglioramento della
gestione del rischio
clinico;
Informazioni più
approfondite e
personalizzate.
55. 31/05/2013
9
8.
Giorgia Deiuri
VII INCONTRO LABORATORIO
“Comunicazione e promozione della salute”
Roma, 29 Maggio 2013
FORUM PA - Palazzo dei Congressi
EVOLUZIONE DIGITALE :
DA CITTADINO INFORMATIZZATO A E-
PATIENT
CONCLUSIONI
[…] Physicians are no longer the primary gatekeepers of
medical information […]
Rajendram
56. Etica e valori
nella comunicazione 2.0 su temi di salute
Sandro Spinsanti
Istituto Giano, Roma
57. Due premesse:
1. La spinosa alleanza tra “etica” e
“valori”
(Parole che tendono a essere scritte con la Maiuscola …)
Profilo basso, senza scomodare i massimi
sistemi (quando il “virtuale” è “virtuoso”?
Comportamenti auspicabili nell’ambito della
comunicazione della salute)
58. 2. Tempo di cambiamento per le regole
tradizionali:
oggi l’etica in medicina si declina
al plurale
60. “Il medico agisce secondo il principio di
efficacia delle cure nel rispetto
dell’autonomia della persona tenendo conto
dell’uso appropriato delle risorse”
(Codice deontologico dei medici italiani, dicembre 2006)
Art. 6: Qualità professionale e gestionale
62. I tre principi
Il principio della centralità del
benessere dei pazienti
Il principio dell’autonomia dei
pazienti
Il principio della giustizia sociale
63. 1. fornire cure efficaci
(principio: “fare il bene del paziente”)
2. rispettare il paziente come persona autonoma (principio:
“autodeterminazione”)
3. garantire a tutti i cittadini stesse opportunità (principio:
“non discriminazione”/ “equità”)
Che cosa deve fare oggi il medico
per fare buona medicina:
64. I tre modelli comportano
rappresentazioni diverse
della salute e
dei comportamenti comunicativi
auspicabili (o “virtuosi”)
65. I. La comunicazione nell’ambito dell’
ETICA MEDICA
Obiettivo della “buona medicina”: Il bene
del paziente I
66. Il medico virtuoso:
Struttura un rapporto sul modello
dell’”alleanza terapeutica”, mediante la
quale si impegna a prendere le
decisioni per il bene del paziente
“in scienza e coscienza”
70. “E il medico mi ha detto: ‘Non crederà
mica di sapere lei che cosa è meglio per
lei’” (p.50).
“E siccome io insistevo per spiegare il mio
pensiero al dottore, lui mi ha detto: ‘ Voi
non dovete pensare! L’importante è che
pensiamo noi. Voi dovete solo andare
avanti come tanti pecoroni. Voi dovete
stare tutti in fila come le pecore e non
pensare’” (p.44).
71. Siamo entrati in una stagione
di (sana) diffidenza:
dubbi sulla SCIENZA e sulla COSCIENZA
dei professionisti sanitari…
74. Le informazioni che circolano sul web
sono davvero finalizzate a promuovere
il bene salute?
75. I dubbi suscitati dal mercato
Cfr. le offerte di Groupon
(“Vi analizziamo per pochi soldi e vi tenete
il referto tecnico” …)
76. Paternalismi duri a morire:
Prende piede un “biodiritto” che
autorizza degli “stranieri morali” a
decidere sulla vita dei cittadini,
pretendendo di fare il loro bene
77. La subalternità dei professionisti sanitari
alle esigenze e ai vincoli amministrativi
(idolatria del budget)
78.
79. II. La comunicazione nell’ambito della
BIOETICA
Obiettivo della “buona medicina”:
“Nel rispetto dell’autonomia della persona”
80. Le dimensioni del rispetto:
- dal minimo (“Niente su di me senza di
me”: OMS)
- al massimo (“Taylored medicine”,
ovvero scelte cliniche “tagliate su
misura”)
81. Il medico virtuoso:
- Raccoglie le preferenze
- Informa
- Decide con il paziente (non su di lui)
83. Incidenti di percorso:
- Professionisti diversi, non informati sulle
scelte precedenti
- Familiari che si sostituiscono al paziente
84. Quale aiuto dalla comunicazione 2.0?
- Per promuovere l’empowerment del
paziente
- Per la gestione delle malattie croniche
- Per le decisioni di fine vita
85. La app per far rispettare le decisioni di
fine vita (“End of Life Care: Delivering a
Digital Death”, BMJ 2013; 346, 24 aprile
2013)
I pazienti di Londra possono aggiungere una app al loro telefonino, che dà
accesso alla loro cartella “Coordinate my care”. Questo servizio
assicura alle persone che ricevono cure di fine vita i trattamenti
appropriati da tutti i professionisti sociali e sanitari che incontrano. Ciò
include il rispetto dei desideri riguardo alla rianimazione e la preferenza
di morire a casa o in ospedale.
87. Quando il paziente assume la posizione
dominante che tradizionalmente era
propria del medico
(“Mi sono già fatto la diagnosi da solo su internet. Sono qui per un
secondo parere”)
88. III. La comunicazione nell’ambito dell’
ETICA DELL’ORGANIZZAZIONE
Obiettivo: (fare buona medicina) “tenendo
conto dell’uso appropriato delle risorse”
89. “Il medico è tenuto a collaborare
all’eliminazione di ogni forma di
discriminazione in ambito sanitario, al
fine di garantire a tutti i cittadini stesse
opportunità di accesso, disponibilità,
utilizzazione e qualità delle cure”
Codice di deontologia medica, 2006. art.6
90. Il medico virtuoso:
Opta per trattamenti di provata efficacia
(Less is more), al fine di garantire un uso
delle risorse orientato al bene di tutti
91. I progetti
- “Choosing wisely”
- “Fare di più non significa fare meglio”
(promosso da Slow Medicine)
92. Il paziente virtuoso:
Decide per il proprio bene,
ma nell’orizzonte del limite
richiesto dall’esigenza di equità
98. Piuttosto:
un altro fronte su cui combattere la stessa
battaglia che mobilita i migliori tra i
professionisti e i cittadini
in tutti gli ambiti in cui si pratica la cura
100. Frame
• Prevenzione e la coltivazione di stili di vita sani e
corretti
• Stili di vita, scelte di vita(soggetto) e chance o possibilità
di vita (disponibilità oggettive, contestuali)
• Dal lifestyle al living condition (determinanti sociali
della salute e disuguaglianze di salute)
• Health literacy o alfabetizzazione alla salute: - cittadini
informati e competenti; - stili di vita; - determinanti
sociali della salute;- disuguaglianze di salute.
101. Attività legate alla salute svolte su internet, perAttività legate alla salute svolte su internet, perAttività legate alla salute svolte su internet, perAttività legate alla salute svolte su internet, per
livello di istruzionelivello di istruzionelivello di istruzionelivello di istruzione (val. %)(val. %)(val. %)(val. %)
102. La frequenza delle attività svolte su Internet perLa frequenza delle attività svolte su Internet perLa frequenza delle attività svolte su Internet perLa frequenza delle attività svolte su Internet per
classe di età (val %)classe di età (val %)classe di età (val %)classe di età (val %)
103. I vantaggi dell’informazione sanitaria su InternetI vantaggi dell’informazione sanitaria su InternetI vantaggi dell’informazione sanitaria su InternetI vantaggi dell’informazione sanitaria su Internet
(val.%)(val.%)(val.%)(val.%)
104. Gli aspetti negativi dell’informazione sanitaria suGli aspetti negativi dell’informazione sanitaria suGli aspetti negativi dell’informazione sanitaria suGli aspetti negativi dell’informazione sanitaria su
Internet che hanno creato più problemi (val.%)Internet che hanno creato più problemi (val.%)Internet che hanno creato più problemi (val.%)Internet che hanno creato più problemi (val.%)
105. Le risorse della rete
Siti di informazione
sanitaria (portali su
patologie specifiche)
Stimoli al cambiamento
comportamentale in
chiave preventiva
Strumenti
per
raggiungere
o mantenere
stili di vita
ottimali
Strumenti di
autovalutazione che
permettono agli
utenti di calcolare
alcuni parametri
clinici
Comunità online
attraverso cui gli utenti
possono interagire tra di
loro o con i
professionisti
Supporto nella
scelta dei
pazienti di
specialista o
struttura
sanitaria
107. Reti e salute
Social network e salute:
connection and contagion
“Germs are not the only
things that spread from
person to person. Behaviors
also spread, and many of
these behaviors have big
effects on your health”
(Christakis N., Fowler J.,
Connected, Hachette Book
Group, New York, 2009)
108. • Contagio sociale, peer pressure, cultura
condivisa nell’interconnessione, utilizzo
delle nuove tecnologie
• Identificare gli individui centrali (hubs
of the network, “who might or might not
be smokers, and target them with
smoking-cessation messages”)
• Identificare i conoscenti, coloro che
hanno più contatti (acquaintances)
Social network and
public health
109. Public health
• “People are placed at risk for
bad or good health by virtue of
their network position, and it is
to this position that public health
interventions might beneficially
be oriented. In addition to
focusing, for example, on
whether people are poor or where
they live, we might focus on
who they know and what kinds
of network they inhabit”
110. CDCCDCCDCCDC (Center for Desease Control and Prevention)(Center for Desease Control and Prevention)(Center for Desease Control and Prevention)(Center for Desease Control and Prevention) ’s Top’s Top’s Top’s Top
Lessons Learned from Using Social MediaLessons Learned from Using Social MediaLessons Learned from Using Social MediaLessons Learned from Using Social Media
• 1. Make Strategic Choices and
Understand the Level of Effort
(target e risorse)
• 2. Go Where the People Are
(nicchie e gruppi)
• 3. Adopt Low-Risk Tools First
(podcasts, video)
• 4. Make Sure Messages Are
Science-based
(fiducia,credibilità)
• 5. Create Portable Content
(partners, spread)
• 6. Facilitate Viral Information
Sharing (facebook, youtube)
• 7. Encourage Participation
(interazione, empatia)
• 8. Leverage Networks (network
stabilizzati, facebook)
• 9. Provide Multiple Formats
(messaggio rinforzato, maggiore
accessibilità)
• 10. Consider Mobile Technologies
(personale, portabile,conveniente)
• 11. Set Realistic Goals (cambiamenti di
comportamento, target)
• 12. Learn from Metrics and Evaluate
Your Efforts (analisi, monitoraggi,
misure, feedback diretto)
111. Tre chiavi dei social
media per la salute
• Personalizzazione dei contenuti su misura per le
esigenze individuali
• Presentazioni dei contenuti tempestive, pertinenti e
accessibili in diversi formati e contesti
• Partecipazione dei partners e del pubblico, che
contribuiscono in modo significativo ai contenuti
• Inoltre, molti canali di social media facilitano l'impegno
sociale, la condivisione virale delle informazioni e della
fiducia
112. Buttons and BadgesButtons and BadgesButtons and BadgesButtons and Badges
• I buttons sono elementi grafici che di solito comprendono una
foto, un breve messaggio call-to-action, e un link per ulteriori
informazioni. Essi sono spesso creati per essere condivisi
• I badges sono piccole immagini grafiche che includono un
messaggio e il link a una pagina web. Sono spesso pubblicati sul
profilo di rete sociale di un individuo o su un blog personale per
mostrare il supporto o l’ affiliazione ad una causa/problema
attraverso un messaggio ("I got tested." "Get tested.“)
113. Image SharingImage SharingImage SharingImage Sharing
• La condivisione delle immagini prevede l’inserimento di
immagini su siti web pubblici che possono essere
visualizzate, taggate e anche usate da altri.
• Possono essere usate per rafforzare un messaggio di
salute, o semplicemente reiterare informazioni già
esistenti in un nuovo formato, visivamente più
interessante
• Nella scelta delle immagini è utile pensare al target, ai
propri obiettivi comunicativi e comunque devono essere
culturalmente coerenti ed appropriate
114. eCardseCardseCardseCards
• Gli eCards sono biglietti di auguri elettronici che
vengono inviati a indirizzi di posta elettronica delle
persone, per incoraggiare un comportamento sano
comunicando programmi, prodotti e informazioni
• Sono un modo efficace ed economico per raggiungere le
persone con informazioni sanitarie personalizzate e
mirate.
115. Online Video SharingOnline Video SharingOnline Video SharingOnline Video Sharing
• Video sharing sta diventando molto popolare perché
chiunque abbia accesso a Internet può caricare,
visualizzare, condividere e commentare i video
• I contenuti edevono essere semplici, facile da seguire.
Le "storie" con un singolo messaggio o invito
all'azione, hanno maggiori probabilità di diventare
"virali”.
• E’ necessario inoltre mantenere i video brevi, perché
gli utenti iniziano a disinteressarsi dopo tre minuti