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Energia da biomasse:
Aspetti fondamentali e prospettive
Fabrizio Bezzo
fabrizio.bezzo@unipd.it
 049 8275468



              www.capelab.dipic.unipd.it
Sommario
 L’umanità ha la capacità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di garantire che
 questo sviluppo soddisfi i bisogni della nostra generazione senza compromettere la
 possibilità delle generazioni future di fare altrettanto
                                                      (The Bruntland Report, 1987)



      Introduzione
      Int od ione
      Produzione di energia elettrica
                        g
      Produzione di biocarburanti
      Conclusioni
      C    l i i

Bezzo 2010
Introduzione


     Redditi e popolazione
     Mia nonna diceva: ci sono solo due famiglie al mondo, gli Hannotanto e gli Hannopoco
                                                   (Miguel de Cervantes, Don Chisciotte)

                               2000                 2025                 2050
        Regione           Pop,M PILpc,k$       Pop,M PILpc,k$       Pop,M PILpc,k$


        Nord America       306      30.6         370       40         440        50
        Amer. Latina       517       6.7         700       20         820        35
        Europa             727      14.7         710       30         660        40
        Africa             799       2.0       1260        12        1800        25
        Asia              3716       3.6       4760        20        5310        35


        Mondo             6065       6.3       7800        20        9030        33
     Bezzo 2010
Introduzione

     Costo del progresso
     Alcuni dati di fatto

                  benessere ed inquinamento
                  il pianeta si sta riscaldando
                  per promuovere la prosperità economica deve
                  crescere il PIL
                  per far crescere il PIL si deve aumentare il
                  consumo di energia
                    iù      i i               iù     i   d
                  più energia si consuma, più CO2 si produce
                  più CO2 viene immessa nell’atmosfera….
                   la CO2 “buona” e quella “cattiva”
                            buona            cattiva
                   quanto pesa la CO2 sul global warming?



     Bezzo 2010
Introduzione


     Consumo globale di energia




     Bezzo 2010   BOE=Barile di petrolio equivalente (159 L, ovvero 6.1 GJ)
Introduzione

     Consumo di energia
     Quale energia?


                                                                                     7%
                                                                                     6%

                                                                                     23%




                                                                                     38%


                                                                                     26%




             I combustibili fossili forniscono più dell’85% dell’energia consumata
     Bezzo 2010
Introduzione


     Prospettive e ipotesi (a 50 anni)
            La lotta per l’esistenza è la lotta per l’energia disponibile
                                                                 (Ludwig Boltzmann)

           Crescita lenta nei paesi industrializzati
           Crescita rapida nei paesi in via di sviluppo
           Popolazione mondiale a 9-10 miliardi
              p
           aumento di 6-7 volte del PIL mondiale
           aumento di 5-6 volte della produzione per
           la maggior parte dei beni di base (ferro,
                gg p                           (     ,
           prodotti chimici, legname, etc.)
           aumento di 3.5 volte della domanda
           energetica
                 aumento di 7 volte della domanda di
                  elettricità
                 richieste energetiche ancora più elevate per
                  affrontare questioni ambientali!

     Bezzo 2010
Introduzione

     Energia
     Riserve e consumo




     Bezzo 2010
Introduzione

     Energia nel mondo
     Fonti primarie (dati IEA)
       Consumo mondiale di energia
       C           di l         i
                (2006)
                  rinnovabili    0.3%   altro
                         12.7%

          nucleare                                  petrolio
                  6.2%                              34.3%

                                                                                     Rinnovabili
                                                                          geotermia 3.1%
                                                                     solare/maree 0.5%
                 26.0%                                         idroelettrico 17.5%
             carbone

                                            20.5%
                   6.7% 0.4%
                                            gas                  vento   0.7%
           8.9%




                                    44.0%




         40.0%                          Italia                                                     78.2%
     Bezzo 2010                                                                                    biomassa
Introduzione

     Il consumo di petrolio
     Qualche disequilibrio
     …seconno le statistiche d'adesso / risurta che te tocca un pollo all'anno: / e, se nun
     entra nelle spese tue, / t'entra ne la statistica lo stesso / perch'è c'è un antro che
     ne magna due                                                           (Trilussa)

           Ogni giorno sono estratti oltre 80 milioni di barili di
           petrolio (circa 2 litri al giorno per ogni abitante sulla
           terra). Ma:
             Africa

             India

             Cina

             Europa

             America


     Bezzo 2010
Introduzione

     Il consumo di petrolio
     Cosa ne facciamo?


                  58%


                  35%




                  7%



     Bezzo 2010
Introduzione

     Qualche confronto…
     Dati IEA

       % rinnovabili su energia totale

       Francia 6.5% (eolico 2%, solare 0.5%, biomassa 68%)
               6 5%         2%         0 5%

       Germania 6.9%: (eolico 15%, solare 2.7%, biomassa 74%)

       UK 2.1% (eolico 9%, solare 0.9%, biomassa 80%)

       Italia 6.7% (eolico 2%, solare 0.3%, biomassa 32%)




     Bezzo 2010
Introduzione

     Qualche confronto…
     Energia per abitante

          Intensità energetica (energia/abitante) rispetto a Italia
          Francia +40%
          Germania +33%
          G       i  33%
          UK +23%
          USA +150%
          Giappone +32%


          Intensità emissioni CO2 (CO2/abitante) rispetto a Italia
          Francia -22%
          Germania +29%
          UK +13%
          USA +148%
          Giappone +20%


     Bezzo 2010
Introduzione

     Qualche confronto…
     Energia per ricchezza prodotta

          Intensità energetica (energia/PIL) rispetto a Italia
          Francia +12%
          Germania +6%
          G       i  6%
          UK -12%
          USA +29%
          Giappone -35%
                    35%


          Intensità emissioni CO2 (CO2/PIL) rispetto a Italia
          Francia -34%
          Germania +5%
          UK -17%
              17%
          USA +31%
          Giappone -39%


     Bezzo 2010
Introduzione

     Come viene usata energia?
     E come viene prodotta CO2?

                                        30%

               edifici
      40%
               servizi      industria
             agricoltura
                                              CO2
                                                    12% edifici
                       trasporto
                                                    22% industria
                                                        i d    i

                              30%                   19% trasporto
                                                    11% trasformazione fonti primarie


                                                    36% produzione energia elettrica

     Bezzo 2010
Consumo di energia
L’uso dell’energia negli edifici




Bezzo 2010
Introduzione


     Scelta di materia prime
           Disponibilità
           Accessibilità
           Concentrazione
           Costo di estrazione (in termini di impatto e risorse
           necessarie)
           Concorrenza per materia prima
           Esistenza di alternative
           “Vicinanza” nella struttura chimica o fisica
            Vicinanza
                 “vicinanza” nello stato di ossidazione


     Bezzo 2010
Introduzione

     Riserve di carbonio
     (consumo petrolio: ~30 miliardi barili all’anno)
         Riserve di gas recuperabili – 75-90 GTC (1 Tera-BOE)
         Riserve di petrolio recuperabili – 120-150 GTC (1.2 Tera-BOE)
         Riserve di carbone recuperabili – 900-1000 GTC (6.6 Tera BOE)
                                    p                         (             )
         Argillite petrolifera (Oil Shale) – 225 GTC
         Sabbie bituminose – 250 GTC
         Altre riserve fossili (non estraibili con tecnologia attuale) – 2500
         GTC
         Torba e carbonio del suolo – 2000 GTC
         Idruri del metano – 10000 (??) GTC
         Biomassa – 500-800 GTC
                 Produzione annuale terrestre – 50-60 GTC/y (400 Giga-BOE/y)
                 Produzione annuale acquatica – 15-25 GTC/y (100 Giga BOE/y)
                                                  15 25            Giga-BOE/y)

         CO2 atmosferica (360ppm) – 750 GTC                  Uranio: 4 mil ton provate
         Carbonio oceanico (30ppm) – 40000 GTC
                           ( pp )                            ( 5 Tera-BOE
                                                             (~5 Tera BOE con
         Calcare/dolomite/gesso – 100000000 GTC              tecnologie attuali)
     Bezzo 2010                                              22 mil probabili
Introduzione

     Stima del consumo di energia
     Una previsione semplice

       Al giorno d’oggi:
       6.7 miliardi x 12 BOE/persona = 80 miliardi di BOE

       Fra 40 anni:
       10 miliardi x 15 BOE/persona = 150 miliardi di BOE




       Secondo alcuni calcoli, questo comporterebbe un
       esaurimento di TUTTE le fonti fossili in meno di 100 anni.


       In assenza di soluzioni emissioni di CO2 passeranno nel 2050 dalle attuali
       circa 7 GTC/anno ad almeno 26 GTC/anno.
                  /                          /

     Bezzo 2010
Introduzione




     Bezzo 2010
Introduzione




     Bezzo 2010
Introduzione


     Sviluppo sostenibile
           Controllo della qualità dell’aria
           Gestione delle risorse idriche
           Conservazione qualità del terreno
           Conservazione natura e paesaggio
            o       a o       a u a pa agg o
           Sicurezza ed efficienza energetica
           Gestione demografica
                            g
           Gestione rifiuti
           Pianificazione della mobilità
           Sviluppo tecnologico e pianificazione della produzione


     Bezzo 2010
La Produzione di Energia Elettrica
                       da Biomassa




Bezzo 2010
Energia elettrica

     Produzione mondiale di elettricità
     Fonti primarie (dati IEA)

                                    Produzione elettricità (2006)
             88% idroelettrico
             6% biomassa                            altro
                                                    0.2%
                                      rinnovabili                   gas
                                            18.1%                   20.1%




                                                                            5.8%
                                 nucleare                                   petrolio
                                                                              t li
                                   14.8%




                                                            41.0%
                                                            carbone
                                                               b

      Bezzo 2010
Energia elettrica

     Produzione di elettricità
     Fonti rinnovabili (dati IEA)




      Bezzo 2010
Energia elettrica

     Energia elettrica
     Fonti rinnovabili

            Le tre principali fonti rinnovabili oggi
            disponibili per la produzione di energia
            elettrica utilizzano:
                  sole: fotovoltaico e solare termodinamico
                     l f t     lt i       l    t    di   i
                   (concentrato)

                  vento: energia eolica (mulini)

                  biomassa: combustione e gassificazione

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Energia elettrica

     Costi dell’energia elettrica
           dell energia
     Dati e previsioni IEA 2008

                    Sequestro CO2 in impianti a carbone
                    o metano comporta costa aggiuntivo
                    di circa 20-40 $ per MWh prodotto.




 costo carbone



                                                          costo metano
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Energia elettrica

     Energia elettrica                                 Dal 2004 prezzo non è sceso a
     Il fotovoltaico                                   causa dell’aumento del costo del
                                                       silicio (da 25 $/kg a 400 $/kg!)



            Conversione diretta dell’energia solare (fotoni) in
            energia elettrica (elettroni)
                g             (         )
            Il modulo fotovoltaico è solitamente a base di silicio
            Rendimenti commerciali si attestano oggi attorno al
            15% (silicio monocristallino)
            Radiazione solare massima 1 kW/m2
                  sole: 1 GW  1 km2
                  considerata efficienza, variabilità insolazione, etc. per
                   ottenere 1 GW servono circa 40 km2
                  Italia necessita di circa 41 GW
            Possibile generazione distribuita (anche piccola scala)
            Erogazione discontin a
            E oga ione discontinua
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Energia elettrica

     Energia elettrica
     Il solare termodinamico (o concentrato)

            Raggi solari sono concentrati su ricevitore che scalda
            oli minerali (< 400 °C) o sali fusi (> 600 °C) che
                         (         )            (         )
            vengono utilizzati per produrre vapore che aziona
            turbina e produce energia elettrica
            Vantaggio: non c’è di
            V t      i        ’è discontinuità perché è possibile
                                        ti ità     hé         ibil
            accumulare oli o sali fusi in serbatoi di raccolta
            Efficienza 15-50%  serve minor superficie
                       15 50%




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Energia elettrica

     Energia elettrica
     L’eolico
     Vento muove pale e l’energia meccanica è trasformata in
                           l energia
     energia elettrica.
     Una installazione terrestre oggi può arrivare a 3 MW di
                                   gg p
     potenza
     Una installazione offshore oggi può produrre circa 6 MW (in
     progetto mulini d 10 MW), ma costi sono 40% superiori
            tt    li i da    MW)         ti                i i
     Efficienza è attorno al 20%, ma molto variabile  come
     fotovoltaico è un’energia discontinua
                     un energia




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Energia elettrica

     Energia elettrica
     La biomassa

            Oggi principali tecnologie che partono da biomassa
            prevedono (quasi) sempre la produzione di vapore
            che serve per azionare una turbina per la produzione
             h                i          t bi       l    d i
            di energia elettrica
            Vi sono principalmente tre strade
                o op      pa              ad
                  combustione diretta della biomassa (legno, residui agricoli,
                   pellets, oli vegetali)
                  gassificazione della biomassa: biomassa viene trasformata
                   ad elevata temperatura in un gas che contiene idrogeno,
                   monossido di carbonio e metano e questo viene bruciato
                  fermentazione della biomassa (rifiuti di tipo organico) per
                   produrre bi
                       d      biogas ((metano e anidride carbonica) che viene
                                                  id id      b i ) h i
                   bruciato



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Energia elettrica


     Il consumo di biomasse
            Attualmente circa il 10% del consumo primario di
            energia deriva da biomasse
                  paesi industrializzati solo 3.5% (anche se Finlandia 18%,
                   Svezia 17%, Austria 13%)
                  paesi in via di sviluppo 38%
                  sono intese come biomasse coltivazioni e residui legnosi
                   come pure i residui zootecnici
            Si noti che l’energia primaria è l’energia solare che si
                              g p                  g
            trasforma in biomassa attraverso la fotosintesi
                  efficienza media 0.1% (punte al 2%)

                        reazione per produzione lignocellulosa

                         CO2 + 0.72 H2O  CH1.44O0.66 + 0.66 O2
                               0 72                     0 66
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     Produttività biomasse
                à
                    Biomassa                   Produttività
                                               (t/ha/anno)
                    Colture oleaginose            1 (olio)
                    (colza, girasole, …)
                    Cereali (frumento, mais)       5-15

                    Colture energetiche            3-25
                    (pioppo, switchgrass, …)
                    Scarti erbacei                  2-5

                    Scarti legnosi                  1-4


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     Biomassa terrestre
     Sfruttamento umano delle risorse                           (Haberl et al., 2007)




       Superficie terrestre è già molto sfruttata. Uso biomassa per energia determina
       numerosi problemi:
           • tecnologici, economici, etici/sociali, ambientali

       Intervento su zone già sfruttate impone o rivoluzioni tecnologiche o cambio della
                             à f                     l            l    h       b d ll
       destinazione finale della biomassa coltivata
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Energia elettrica


     Elettricità e calore
               à
            Le biomasse possono essere trasformate attraverso
            p
            processi chimici (combustione, gassificazione, pirolisi)
                               (            ,g            ,p       )
            o biologici (fermentazione) allo scopo di produrre
            energia elettrica e calore
            Il potere calorifico delle biomasse è abbastanza vario:
                 t       l ifi d ll bi             bb t          i
                  legno (essiccazione naturale): 11 MJ/kg
                  legno (essiccazione termica): 14.5 MJ/kg
                  pellets: 17 MJ/kg
                  trucioli: 15.9 MJ/kg
                  paglia: 14.5 MJ/kg
                       li 14 5 MJ/k
                  granella di mais: 16.7 MJ/kg


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Energia elettrica

     Elettricità e calore
     I processi termochimici: combustione

            Le risorse sono molto varie: residui forestali e agricoli
                  solitamente il combustibile è solido, ma vi sono numerose
                                                       ,
                   eccezioni (biogas)
                  talvolta biomassa è “tagliata” con combustibili fossili per
                   aumentare potere calorifico (tipico per residui zootecnici)
            Si tratta di una complessa reazione di
            ossidoriduzione, esotermica nella quale il carbonio e
            l’id        d l    b tibil      i           l’ i
            l’idrogeno del combustibile reagiscono con l’ossigeno
            per formare CO2 e H2O. Sono riconoscibili 3 fasi:
                  riscaldamento ed essiccamento
                  gassificazione (distillazione)
                  reazioni in fase gassosa

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Energia elettrica


     Combustione diretta
            Impianti di piccole dimensioni: stufe, caminetti (a legna,
            tronchetti o pellets) a rendimento molto variabile:
                  caminetti aperti: 10% (ma con inserti: 50-60%)
                                                          50 60%)
                  stufe a pellets: 60-75%
            Impianti di grandi dimensioni: tecnologie a letto fisso e a letto
            fluido (>30 MW)
                  rendimento: 75-90%
            Negli impianti di grandi dimensioni la combustione è solitamente
            utilizzata per la produzione di vapore per la produzione di
            energia elettrica
              solo energia elettrica: e = 40% max (<30% se rifiuti organici
                   solidi)
                  cogenerazione di elettricità e calore: e = 30%
                                              à




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Energia elettrica


     Tipi di combustori
                                     Combustori a letto fisso: adatta anche per pezzatura
                                     disomogenea, umidità variabile.
                                     Solitamente avviene in due stadi: aria primaria poco
                                     turbolenta (per non smuovere braci); aria secondaria
                                                (p                       );
                                     per combustione ottimale degli effluenti gassosi.




 Combustori l tt fl id
 C b t i a letto fluido: aria fornita dal
                              i f it d l
 basso e mantiene materiale in stato
 fluido. Richiede omogeneità pezzatura.
 Si una minor eccesso d’aria (meno NOx),
                             (
 è possibile operare a bassa temperatura
 (800-900 ºC).
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Energia elettrica

     Elettricità e calore
     I processi termochimici: gassificazione

            La gassificazione è la conversione termochimica di un
            combustibile solido o liquido in un gas che avviene
                                    q           g
            attraverso un agente gassificante.
            Divisa in varie fasi: combustione, pirolisi,
            gassificazione.
                 ifi i
            Sono utilizzati come agenti gassificanti:
                  aria
                  ossigeno
                  vapore
            Differenza sostanziale con combustione è minor
            rapporto ossigeno/combustibile

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Energia elettrica


     Principali reazioni
            Reazioni principali:
                  Combustione: C + O2  CO2
                  Ossidazione parziale: C + 0.5O2  CO
                                             0 5O
                  Reforming: C + H2O  CO + H2
                  Reazione di Boudouard: C + CO2  2CO
                  Metanazione: C + 2H2  CH4
                  Water/Gas Shift: CO + H2O  CO2 + H2
            La composizione del gas è molto variabile e dipende dal tipo di
            biomassa dall’umidità della stessa, dall agente gasogeno, dalle
            biomassa, dall umidità      stessa dall’agente gasogeno
            condizioni operative (temperatura), dall’apparecchiatura:
                  CO: 10-15 (aria); 30-38% (ossigeno); 32-41% (vapore)
                  CO2: 14-20 (aria); 25-30% (ossigeno); 15-20% (vapore)
                               (    );        (   g    );        ( p )
                  H2: 9-10 (aria); 30-35% (ossigeno); 24-30% (vapore)
                  CH4: 2-5 (aria); 4-6% (ossigeno); 12-14% (vapore)
                  N2: 55-70 (aria); 2-5% (ossigeno); 2-5% (vapore)
                             (    )       (    g   )       ( p )

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Energia elettrica


     Gassificazione: uso del syngas
           Il potere calorifico del gas di sintesi: 3.8 – 5 MJ/Kg
           Se si utilizza per produrre energia elettrica rendimento è del 20-
           30%
                  consumo di biomassa 1.3-2 kg/kWh
                  cicli gassificazione + turbina a vapore: e = 20-30%
                  cicli gassificazione + ciclo combinato a gas: e = 30-40%
                                                                      30 40%
           Problemi:
                  tecnologia in molti gasi è ancora antieconomica (conviene in casi
                   particolari: gassificazione del black liquor delle cartiere)
                  qualità del syngas difficile da garantire
           Il syngas contiene contaminanti (acidi e vari composti solforati e
           clorurati). Il livello di depurazione dipende da uso finale
                    )                  p           p
                  bassa depurazione se usato come riducente in processi chimici
                  media depurazione per produzione energia elettrica
                  massima depurazione per produzione metanolo, carburanti sintetici, H2
                              p         p p                     ,                   ,

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     Gassificazione
     Schema di processo                                      vapore hp


                         acqua                      syngas
                                       Boiler                Purificazione

                   N2                      syngas

          Separazione       O2                                               elettr.
                                                                             elett
                                   Gassificatore             Turbina a gas
             aria

          aria
            i
                        biomassa
                        solida
                                      Macina                    Boiler

  Gassificazione è molto modulare e anche per                       vapore surr.
  questo permette grande flessibilità nella
  potenza degli impianti. Inoltre, ha minor     vapore l
                                                       lp      Turbina
                                                               T bi          elettr.
                                                                              l tt
  impatto ambientale rispetto a combustione.                   a vapore
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Energia elettrica


     Tipi di gassificatori
            Letto fisso: sono più flessibili nella
            granulometria del materiale; usati per media
            taglia
                  tiraggio updraft, downdraft, crossdraft
            Letto fluido: se agiscono sotto pressione
            consente una certa flessibilità nella
            granulometria (oltre a inerte, possono essere
            aggiunti catalizzatori)
                  letto fluido sospeso o circolante
            Letto trascinato: combustibile viene miscelato
            con ossigeno e vapore (o miscele
            acqua/carbone) e operato in equicorrente a
            temperature molto elevate (>1200 ºC); serve
            granulometria molto fine



      Bezzo 2010
Energia elettrica

     Elettricità e calore
     I processi termochimici: pirolisi

            La pirolisi è una decomposizione termochimica dei
            materiali organici, ottenuta fornendo calore a
                         g     ,
            temperature comprese tra i 400 e gli 800 ºC in
            assenza (o difetto) di ossigeno
            I prodotti sono gassosi, li idi e solidi a seconda della
                 d tti              i liquidi   lidi        d d ll
            biomassa e delle condizioni di reazione
                  pirolisi lenta: 35% so do (50% contenuto energetico), 25%
                   p o s e a            solido      co e u o e e ge co), 5%
                   liquido, acqua 20%, gas 20%
                  pirolisi rapida (flash; permanenza < 1 s) a bassa
                   temperatura (500 650 ºC): 80% liquido  pirolio
                                  (500-650
                  pirolisi rapida ad alta temperatura (>650 ºC): 80% gas
            Processo è costoso e di difficile manutenzione

      Bezzo 2010
Energia elettrica

     Pirolisi
     Uso prodotti

            Gas: utilizzato subito per combustione
            (
            (riscaldamento o generazione vapore)
                                g                 p )
            Solido: è carbone (utilizzato per forni e
            barbecue)
            Liquido: il pirolio (o bio-olio) è il prodotto
            potenzialmente più interessante, perché
            molto simile a petrolio. Ma:
                             petrolio
                  poco stabile (molti gruppi ossigenati)
                  composizione chimica molto complessa (composti
                   di potenziale valore, ma di difficile separazione)
                  poco economico

      Bezzo 2010
Energia elettrica

     Elettricità e calore
     I processi biochimici: la digestione anaerobica

            Si tratta di un processo biologico che trasforma biomassa liquida
            (deiezioni animali, spremitura di rifiuti organici, etc.) a biogas
            (60 65%
            (60-65% metano; 30 35% CO2)
                                30-35%
            Tre stadi di digestione:
                  enzimi extracellulari degradano molecole complesse (proteine,
                   cellulosa, grassi, carboidrati) in acidi grassi solubili, alcoli, NH3, CO2
                  batteri acetogenici (e formatori di acidi) trasformano prodoti
                   precedenti in acido acetico, acido propionico, H2, CO2, etc.
                  due gruppi di batteri metanogeni anaerobici trasformano
                   rispettivamente CO2 e H2 oppure acetato i metano
                    i   tti      t                          t t in     t
            In genere lo stadio limitante è il terzo (crescita lenta, alta
            sensibilità a fattori ambientali).
            Il biogas prodotto viene utilizzato per:
                  produzione calore
                  cogenerazione elettricità + calore


      Bezzo 2010
Energia elettrica

     Digestione anaerobica
     Condizioni operative

            Temperatura: solitamente 35 ºC (condizioni mesofile)
            pH: 6-8 (carbonato è sistema acido-base che più controlla pH in
            questi processi)
            Tempo di permanenza dipende da concentrazione, temperatura,
            tipo di batteri
            Devono essere garantire buone condizioni di mescolamento e
            apporto di adeguato nutrimento (spesso materiale in ingresso è
            sufficiente)
            Processo può essere:
                  continuo (serve sia digestore che serbatoio di post-digestione)
                  discontinuo
                  semicontinuo




      Bezzo 2010
Energia elettrica

     Digestione anaerobica
     Schema di processo
                                                 vapore

                       acqua                    fumi                  elettr.
                                 Boiler                   turbina

                                    biogas                     vapore lp

                       fango
                       f        Digestore
      pretrattamento
                               anaerobico
                                     fango
                                     digerito
                                                concime
                               centrifuga

                                     acqua


      Bezzo 2010
La Produzione di Carburanti
                    da Biomassa




Bezzo 2010
I biocarburanti

     La situazione europea
     Prossimi 25 anni
           Per EU 25 crescita annua media dello
           0.6% per energia primaria (2.4%
           incremento annuo del PIL)
           Dipendenza da importazioni: 47.1% 
           67.5%
           La UE ha stabilito una serie di obiettivi:
           incrementare la quota delle energie
            i     bili d 5 4% l            l
           rinnovabili da 5.4% nel 1997 al 12% nel    l
           2010 e sino al 20% nel 2020
                 direttiva 2003/30/CE: sostituzione di diesel e
                                / /
                  benzina del 5.75% entro il 2010
                 Presidenza UE 2007: sostituzione di diesel e
                  benzina del 10% entro 2020

     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Settore carburanti
     previsioni 2000-2030 (FONTE: DG-TREN, 2003)

           30% del consumo totale di energia nell’Unione
           Europea deriva dal settore trasporti
               p                          p
           Trasporto merci: +2.1% anno per EU 15
                 trasporto su gomma: 69%  77.4%
           Trasporto personale: +1.5% anno per EU 25
                 raddoppio trasporto aereo sino a quota del 10.8% sul totale
                  (consumo energia 16%)
                 auto e moto circa stabili: 77.7%  75.8%
           I carburanti liquidi continueranno a dominare il
           mercato
                 richiesta di diesel aumenterà più di quella della benzina


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Produzione di biocarburanti
     Mondo

         Nel mondo nel 2006 sono stati prodotti circa 46 milioni
         di ton di biocarburanti (40 etanolo e 6 biodiesel) e 1.4
         miliardi di ton di benzina e diesel
             USA dal 2005 primo produttore mondiale di etanolo: da 4
              milioni di ton nel 1996 a quasi 15 milioni di ton nel 2006 ( un
                                                                         (+
              milione di ton di biodiesel)
             Brasile per 25 anni il leader mondiale di etanolo: nel 2006
              produce circa 14 milioni di ton
             Cina: nel 2006 3 milioni di ton di etanolo
             Europa: nel 2006 circa 2.5 milioni di ton di etanolo e 4 milioni
              di ton di biodiesel




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il contesto politico italiano
     Incentivi

           Energia elettrica da fonti rinnovabili
                 certificati verdi
                 incentivi
           Biocarburanti (Legge n. 81/2006)
                 Dal 1º luglio 2006 i produttori di carburanti (diesel/benzina)
                  devono immettere al consumo biocarburanti di origine
                  agricola oggetto di un’intesa di filiera, o di un contratto
                  quadro, o di un contratto di programma agroenergetico in
                      d                t tt                               ti i
                  misura pari all’1 per cento dei carburanti diesel e della
                  benzina immessi al consumo nell’anno precedente. Tale
                  percentuale, espressa potere calorifico inferiore,
                  pe cent ale esp essa in pote e calo ifico infe io e è
                  incrementata di un punto per ogni anno, fino al 2010.

                      Previsioni per domanda di biocarburanti in Italia:
                          i i i      d    d     bi    b     ii      li
     Bezzo 2010
                      500mila t nel 2007 - 2.1 milioni di t nel 2010
I biocarburanti


     Emissioni CO2
                  Emissioni previste di CO2 (UE 25 2005-2020)




                                     Fonte: Commissione Europea, gennaio 2007
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Emissioni CO2
     Come produciamo CO2?

       Quando viene bruciato:
         1 kg di petrolio produce 2,6 kg di anidride carbonica
                 in termini energetici: 61 g/MJ
           1 kg di gas naturale produce 2,7 kg di anidride carbonica
                 in termini energetici: 57 g/MJ
           1 kg di carbone produce 2 6 kg di anidride carbonica
                                   2,6
                 in termini energetici: 91 g/MJ (valore medio)
           1 kg di legname produce 1,6 kg di anidride carbonica
                 in termini energetici: 85 g/MJ (valore medio)
                 ma questa non incrementa il contenuto nell’atmosfera

             BENE:
       NOTA BENE
         un ettaro di bosco cattura 1 kg di anidride carbonica ogni ora
         un’automobile media produce 1 kg di anidride carbonica ogni tre
         chilometri
     Bezzo 2010
I biocarburanti


     Auto per abitante




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Biocarburanti
     Il bioetanolo

           Vi sono due grandi categorie tecnologiche
           Bioetanolo di prima generazione
           Bi t     l      i          i
                 produzione da zuccheri semplici
                 produzione da amido
           Bioetanolo di seconda generazione
                 produzione di materiali lignocellulosici
                    via biologica
                    via termochimica



     Bezzo 2010
I biocarburanti

     I biocarburanti
     Diverso valore energetico


        In termini di potere calorifico:
        1 L EtOH = 0.65 L benzina
        1 kg EtOH = 0.6 kg benzina




           diesel        olio di colza     coke   etanolo   pellet




     Bezzo 2010
I biocarburanti

      La situazione americana
      Il piano energetico per l’etanolo
                                                obiettivo 2012 (superato g nel 2008!)
                                                               ( p       già         )
                                                >25% del mais americano finisce in etanolo
                             8
                                                                                               6.5 bgal nel 2007
                                                                                               >19 Mt
                             7     consumo benzina 2005: 350 Mt
       Miliardi di galloni




                             6
                                                                                      4.9 bgal nel 2006
                                                                                      >14.7 Mt
                             5
                d




                                                                                3.9 bgal nel 2005
                             4
       M




                             3

                             2

                             1

                             0

   Actual
   A t l
                                 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 '00 '02 '04 '06 '08 '10 '12
   New RFS
                                                                      Year
       Bezzo 2010
                Source: Renewable Fuel Association
I biocarburanti

     La situazione europea
     2006

           Circa 2.5 Mt/anno di bioetanolo
                 Francia: 750 kt
                 Germania: 600 kt
                 Spagna: 350 kt
                 Polonia:
                  Polonia 200 kt
                 Italia: 120 kt, ma collegato a industria vinicola (nessun
                  impianto rilevante da mais o frumento)
           Circa 4 Mt/anno biodiesel
                 Germania: 3000 kt
                 Francia: 700 kt
                 Italia: 400 kt (2005)
                 Repubblica Ceca: 130 kt (2005)

     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Produzione di biocarburanti
     Ulteriori dati sul biodiesel




     Bezzo 2010              Bezzo 2009
I biocarburanti

     Il bioetanolo
     Proprietà chimiche e motoristiche                        Numero di ottano: indice della
                                                              proprietà detonante di un
                                                              carburante in un motore Otto
                                                              (la detonazione è la conseguenza
           Potere calorifico inferiore: 26.7 MJ/kg            della autocombustione del carburante
                 Benzina: 45 MJ/kg                            battito in testa)

           Temperatura di ebollizione (1 atm): 78.4°C
           T       t       b lli i        t ) 78 4°C
           Vantaggi:
                 Numero di ottano elevato (>100); benzina ha in genere un numero
                  di ottano 95
                 No emissione benzene e SO2, minori emissioni di CO
                    tuttavia maggiori emissioni aldeidi
                 Elevato calore di vaporizzazione: permette raffreddamento della
                  miscela e maggiore compressione
           Svantaggi:
                 Igroscopico
                   g     p
                    smiscelazione
                 Chimicamente più aggressivo (corrosione)
                 Tensione di vapore bassa: problemi di accensione a freddo


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di I generazione
     Il processo attuale possibile in Italia
                    mais, frumento orzo barbabietola
                          frumento, orzo, barbabietola…


                                 Processo          Etanolo
                                                   Et   l
    Piante zuccherine
                                 biologico




                               100 kg mais



              31 kg (
                  g (40 L) etanolo ( 31 kg mangimi animali)
                         )         (+    g    g           )

     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di I generazione
     Schema di processo (dry milling)




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di I generazione
     Macina




                  Dimensioni granuli 2-4 mm
                                     24
     Bezzo 2010
f1
I biocarburanti

      Il bioetanolo di I generazione
      Produzione polpa, cottura e liquefazione
                    PRODUZIONE POLPA
                        (mashing)

        mais                                JET COOKING
        acqua
        azoto
        -amilasi
             il i
                                                110-140 °C
                        50-60 °C       vapore

                      LIQUEFAZIONE
                                          RAFFREDDAMENTO
     -amilasi



                                                             30-35
                                                             30 35 °C
                                               acqua di
       Bezzo 2010       80-90 °C           raffeddamento
Diapositiva 66

f1          acqua aggiunta nel mashing è 1.5-2 volte peso del mais
            fbezzo; 12/03/2009
I biocarburanti

     Cottura
     Gelatinizzazione
                                La struttura cristallina
                                dell’amido deve essere
                                rotta per consentire
                                      p
                                l’accesso agli enzimi.

                                La gelatinizzazione causa
                                un aumento di viscosità
                                (ridotta dall’ -amilasi
                                introdotta all inizio)
                                           all’inizio)




     67°C
                        75°C
     Bezzo 2010                85°C
I biocarburanti

     L amidolisi
     L’amidolisi
     Effetto degli enzimi

         amilosio (25%)
                                                          amilopectina (75%)




                  amilasi
                 -amilasi
              (legami -1,4)


           produzione destrine
              d i     d ti            glucoamilasi
                                 (legami -1,4 e -1,6)
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Degradazione dell’amido
                  dell amido
     Schema riassuntivo




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di I generazione
     Saccarificazione e fermentazione
                               SSF
                       (fermentazione e                   Serbatoio della
                  saccarificazione simultanee)                 birra
                               CO2      acqua di
                                        raffeddamento
      glucoamilasi
      lieviti




                          30-35 °C

    La SSF avviene in condizioni anaerobiche.
    La concentrazione è di circa il 9-12% in peso (12-15% v/v).
    Il tempo di permanenza è di circa 40-60 h.
           po d p    a     a d        a 0 60
    Il rapporto tra CO2 ed etanolo prodotti è circa 1.
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Fermentazione
     I lieviti
                                           C6H12O6  2C2H5OH + 2CO2 + 2H2O




      saccharomyces cerevisiae



     Cinetica:
                                       n
                         
                1  S 
     μG  μG ,0          
                 SG ,max 
                                            10% v/v
                                  n*
                      S 
     rF  rF , 0 1 
                  S
                              
                              
                     F , max 
     Bezzo 2010
                                            15% v/v
I biocarburanti

     Produzione di etanolo
     Esempio di calcolo per resa teorica

       Idrolisi dell’amido: (C6H12O5)n + n H2O  n C6H12O6
       Da 1 kg di amido si producono circa 1.111 kg di glucosio.
             g             p                       g g
       Da 1 kg di glucosio si ottengono 0.511 kg di etanolo.

       Il mais contiene circa il 15% di umidità; il suo contenuto in amido
       è circa del 70%. Qual è la resa teorica di 100 kg di mais?


                    0.85                    0.70
       100 kg mais  85 kg biomassa secca  59.5 kg amido
      1.111
       1 111                0.511
                             0 511
        66.1 kg glucosio  33.8 kg etanolo teorici.



     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di I generazione
     Distillazione e recupero dell’etanolo
                  STRIPPER                 RETTIFICA          DISIDRATAZIONE


                             etanolo 50%           etanolo 92.8%        etanolo 99.9%

      birra
                                                                      acqua




                       solidi, acqua             acqua
                                                           Setacci molecolari:
                       (whole stillage)
                                                           zeoliti con pori a 3 Å che
                                                               li i       i     Å, h
                                                           lasciano passare le
                             SERBATOIO                     molecole d’acqua (2.8 Å),
                             WHOLE STILLAGE                ma non quelle di etanolo
     Bezzo 2010                                            (4.4 Å).
I biocarburanti

     Distillazione acqua etanolo
                   acqua-etanolo
     Il punto azeotropico




                                   95.6% massa
                                   89.5% molare
                                   (T = 78.17 °C)




     Bezzo 2010
I biocarburanti
     Distillazione
     Particolari tecnici




                  Piatti
                  Pi tti spesso usati per separazioni con solidi
                                   ti            i i        lidi




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     La distillazione
     Necessità di un’integrazione energetica
       Circa 55-60% dell’energia termica è richiesta dalla sezione di recupero dell’etanolo.


    recuperi termici da
    correnti più calde a
    correnti più fredde




                           colonne a pressione maggiore
                           per avere flussi a temperatura
                           elevata per fornire calore per
                           bollitori nelle altre colonne.
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di I generazione
     Concentrazione dei residui solidi

                                                 EVAPORATORI (multiplo effetto)
                                                   (35-40% energia termica)

                                                                            vapore
           whole stillage CENTRIFUGA        thin stillage
           (
           (12% solidi))                    (
                                            (8% solidi) )




                  torta (cake)
                  (35% solidi)

                                                                  sciroppo
                      Una parte (15-30%) dello thin               (30% solidi)
                      stillage è riciclata in testa al
                      processo nel reattore di mash

     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di I generazione
     Essiccazione del DDGS

     torta +
     sciroppo
          pp        ESSICCATORE


                                             DDGS




                                                    PELLETTIZZATORE
                         fumi da caldaia o
                     impianto di cogenerazione
                                                            Composizione DDGS:
                                                            C     i i    DDGS
                  per l’essiccazione si usano               30% proteine
                  anche sistemi ring-dryer: più             11% grassi
                  complessi,
                  complessi ma più efficienti.
                                      efficienti            10 15%
                                                            10-15% acqua
                                                            fibre, minerali…
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di I generazione
     Servizi

           Torri di raffreddamento per ricircolo dell’acqua
                 impianto dolcificazione acque
           Vapore (2.7-3.5 kg/kgEtOH) ed elettricità (1.2-
           1.8MJ/kgEtOH)
                 cogenerazione a metano (turbina a gas) o biomassa
           Trattamento acque
                 acque di spurgo e prima pioggia
           T tt     t    i i i
           Trattamento emissioni gassose
                 lavaggio CO2 da fermentatori
                 trattamento fumi essiccazione DDGS
                 trattamento fumi caldaia/centrale cogenerazione
                 …


     Bezzo 2010
I biocarburanti
     Il bioetanolo di I generazione
                        g
     Schema di processo




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di I generazione
     Layout
                                         distillazione,
                                         distillazione
                                         disidratazione     stoccaggio DDGS



                                                 serbatoi birra e stillage

                                         fermentatori


                                          mash, liquefazione, propagazione, chemicals
                                                  q           p p g
                                                    essiccatori
   stoccaggio mais
                        evaporatori                                          trattamento acque

                           centrifughe                                 torri di raffreddamento
              mulini
                       centrale olio e
                       stoccaggio olio                    stoccaggio etanolo

     Bezzo 2010
I biocarburanti
     Il bioetanolo di I generazione
                        g
     Un impianto reale




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     I biocarburanti
     Food for fuel?

           Etanolo e (in parte) biodiesel sfruttano
           risorse alimentari per produrre
                              p p
           carburanti
                 in ogni caso sfruttano terre coltivabili




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Produzione di cereali
     Dati FAO

                                              In Italia da 1950 resa per
                                              ettaro nel mais è
                                              quintuplicata.

                                     anno       popolazione    produzione       disponibilità
                                                 (miliardi)   (milioni ton)    (kg/persona)
                                1950            2.5           630             248
                                1960            3.0
                                                30            820             272
                  Si stima che circa 4.5% della 3.8
                                  1970                        1080            286
                  produzione sia 1980
                                  utilizzato per 4.5          1430            321
                  biocarburanti. Questo abbassa la
                                  1990           5.3          1770            334
                  disponibilità per persona a 309 kg.
                                  2000           6.1          1840            301
                                2007            6.6
                                                66            2070            314
                                2008*           6.8           2200            324
     Bezzo 2010
                                                                              *previsioni   02/09
I biocarburanti

     Il prezzo nei cereali
     Un problema più complesso

                          300
                                prezzo mais in Italia
                          250

                          200

                  €/ton   150

                          100

                           50

                            0
                          se 3


                          se 4


                          se 5


                          se 6


                          se 7


                          se 8


                                 9
                          m 02


                          m 03


                          m 04


                          m 05


                          m 06


                          m 07


                          m 08
                              -0


                              -0


                              -0


                              -0


                              -0


                              -0


                              -0
                             t-


                             t-


                             t-


                             t-


                             t-


                             t-


                             t-
                           ar


                           ar


                           ar


                           ar


                           ar


                           ar


                           ar
                          se




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     L etanolo
     L’etanolo degli USA
     La produzione non è diminuita

                                        180 raffinerie di etanolo
                                        21 in costruzione




                  Produzione:
                  nel 2007 19 Mton
     Bezzo 2010
                  nel 2008 27 Mton (circa 5% della quota energetica)
I biocarburanti

     I biocarburanti
     Food for fuel?

           Etanolo e (in parte) biodiesel sfruttano
           risorse alimentari per produrre
                              p p
           carburanti
                 in ogni caso sfruttano terre coltivabili



           Sono ( parte) causa de au e to de
           So o (in pa te)        dell’aumento dei
           prezzi alimentari. Anche se:
                 consumo carne in aumento
                    7 kg cereali per 1 kg di carne bovina
                    3 kg cereali per 1 kg carne suina
                 problemi siccità

     Bezzo 2010
I biocarburanti

     I biocarburanti
     Non solo concorrenza alimentare

         Scarsa produttività
                 biodiesel (colza): 0.9 1.5 ton/ha (19000 30000 km/ha)
                                     0 9-1 5        (19000-30000
                 bioetanolo (mais): 3.5-4 ton/ha (35000-40000 km/ha)

         Costo elevato:
                 biodiesel: 0.8-0.9 €/L (equivalenza con diesel se
                  greggio 120 130 $/bbl)
                          120-130
                 bioetanolo: 0.45 €/L (mais: 160 €/ton; equivalenza
                  benzina se greggio 80 $/bbl)

         Dubbi su rilevanza dei vantaggi ambientali


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo
     La seconda generazione

           La cellulosa è uno zucchero complesso
                 potenzialmente fermentabile
           È il polimero naturale più abbondante sulla Terra
                 possibilità di sostituire una quota considerevole (forse la
                  totalità) del
                  t t lità) d l consumo di benzina
                                             b   i
           La produzione di etanolo via lignocellulosa può
           avvenire in due modi
                 processo enzimatico-biologico: cellulosa è ridotta
                  enzimaticamente a zuccheri semplici e quindi fermentata
                 processo termochimico biologico: cellulosa è distrutta
                            termochimico-biologico:
                  (gassificata) termicamente e gas viene fermentato



     Bezzo 2010
I biocarburanti

      Il bioetanolo da lignocellulosa
      Perché è un processo complicato?
                                                H3CO
                                                                                                                               H3CO
                                                HO                                    OCH3                                       O
                                                               O        O                                                                                OH
                                                                                                       OCH3
                                                                                                    OCH3                                             O
                                                                                               O                                              HO                        OH
                                                                                                                                                                         O
                                                                         OCH3
                                                                                                              OH                OCH3
                                                                                                                       O                      O
                                                                                                                                                          HO
                                                     HO                                                                    OH         O       OH
                                                                                           O                                                                     O HO
                                                                                             HO                                                             O                OH
                                                                                                                                                                              O
                                                                                             OH                                       OH                    OH
                                                                                                                               OH               OH O
                                                    OCH3                                      H3CO                                                             HO
                                                                                           OCH3                            O                                        O HO
                                                                                                              HO                                     OH
                                                                                                                                              OH
                                                                                                                                               O                 O       OH
                                                                                                                                                                          O
                                                                   OCH3
                                                                OCH3                                                                                             OH
                                                           O                                                   O                                     OH O
                                                                                           OCH3                                 HO                               HO
                                                                          OH                             O     OH
                                                                                                                                         O HO                         O HO
                                                                                  O                                                                       OH
                                                                                                                                    O              OH
                                                                                                                                                    O              O        OH
                                                                                                                                                                             O
                                                       O                              OH                 OH                         OH                             OH
                                                            HO                                 OH                  OH O                                 OH O
                                                            OH                                                                        HO                                HO
                                                                                           O                                               O HO                               O HO
                                                             H3CO              HO                                 OH
                                                                                                                   O       OH                                 OH
                                                                                                                                         O           OH
                                                                                                                                                      O                  O
                                                          OCH3                                                                           OH                              OH
                                                                                  O                                    OH O                               OH O
                                                                                                    HO                                   HO
                                                                         O        OH
                                                                                                             O HO                               O HO
                                                                                                     O                 OH
                                                                                                                        O       OH         O                       OH
                                                                                                     OH                                    OH             OH
                                                                                                                                                           O
                                                                         OH
                                                                   OH                  OH O                                    OH O
                                                                                                         HO                                   HO
                                                               O                                               O HO                                  O HO
                                                     HO                                        OH                                   OH
                                                                                      OH
                                                                                       O                     O             OH
                                                                                                                            O                   O
                                                                                                             OH                                 OH
                                                      O
                                                                        HO                   OH O            HO                     OH O
                                                O     O
                                                                               O HO                                O HO
                                                                          O                         OH        O                          OH
                                                                          OH               OH
                                                                                            O                 OH                OH
                                                                                                                                 O
                                                               OH O                             OH O

        fenoli
                                                                             HO                                   HO
                                                                   OH             O HO      OH                             O HO
                                                                               O       OH
                                                                                        O                          O
                                                                               OH                                  OH
                                                                   OH O        HO          OH O
                                                                                    O HO


                   LIGNINA
                                                                        OH       O             OH
                                                                                 OH       OH
                                                                                           O
                                                                    OH O
                                                                                      HO


                   EMICELLULOSA                                           OH                 O HO
                                                                                       O
                                                                                       OH
                                                                        OH O


  xilosio (C5)     CELLULOSA                                                   OH




      Bezzo 2010             glucosio e fruttosio (C6)
I biocarburanti

     I materiali lignocellulosici
     Struttura della parete cellulare


      La parete cellulare contiene
      cellulosa, emicellulosa, pectina,
      lignina e proteine solubili




                                          La li ifi i
                                          L lignificazione avviene nei tre
                                                               i       i
                                          strati (S1, S2, S3) della parete
                                          cellulare.



     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il bioetanolo di II generazione
     Il processo enzimatico-biologico
                                • esistono diverse
                                     i t    di
                                opzioni tecniche per
                                ogni step
                raccolta e      • esistono molte                distillazione e
                trasporto       possibili interazioni tra       disidratazione
  Il processo è energeticamente gli step
                                g       p
  autosufficiente.
     t   ffi i t
  0.25 MJ di energia elettrica in
  eccesso sono prodotti per kg
                                     produzione di
  di etanolo pre-processing
              pre processing
                                        energia
                                             i                       idrolisi
                                                                  enzimatica
                                                        Vengono prodotti 0.25 kg
                                                        (0.32 L) per kg di legno secco.
                                                                fermentazione
                      pre-                                     zuccheri (C5, C6)
                  trattamento       condizionamento



     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il processo enzimatico-biologico
                 enzimatico biologico
     Il pretrattamento

           Pretrattamento chimico
                 acido concentrato (H2SO4)
                                    (
                 acido diluito
                 ammoniaca
           Pretrattamento fi i
           P t tt      t fisico
                 steam explosion
                 steam explosion (190°C, 10 bar, 10 min) + SO2
                                   190 C,
           Pretrattamento biologico
                 funghi
           La scelta del pretrattamento dipende dalla biomassa
           da fermentare

     Bezzo 2010
I biocarburanti

     L idrolisi
     L’idrolisi della cellulosa
     Il meccanismo




                  Soluble phase




                       Endoglucanase   Cellobiohydrolase   Β-glucosidase



     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il processo enzimatico-biologico
                 enzimatico biologico
     Idrolisi e fermentazione (I)




                                                                                   TANOLO
                                                                                        O
                        MENTO
                  TRATTAM




                                                                             PERO ET
                                  saccarificazione    fermentazione C6
                                     cellulosa




                                                                         RECUP
              PRE-T




                                              fermentazione C5

                                                 SHF
                                (Sequential Hydrolysis & Fermentation)
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il processo enzimatico-biologico
                 enzimatico biologico
     Idrolisi e fermentazione (II)




                                                                                           TANOLO
                                                                                                O
                        MENTO
                  TRATTAM




                                                                                     PERO ET
                                            saccarificazione cellulosa
                                               & fermentazione C6




                                                                                 RECUP
              PRE-T




                                                fermentazione C5

                                                    SSF
                                (Simultaneous Saccharification & Fermentation)
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il processo enzimatico-biologico
                 enzimatico biologico
     Idrolisi e fermentazione (III)




                                                                                         TANOLO
                                                                                              O
                        MENTO
                  TRATTAM




                                                                                   PERO ET
                                                                               RECUP
              PRE-T




                                             saccarificazione cellulosa
                                             & fermentazione C5 e C6




                                                     SSCF
                                (Simultaneous Saccharification & Co-Fermentation)
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il processo enzimatico-biologico
                 enzimatico biologico
     La produzione di vapore ed energia elettrica
       La corrente di fondo dello stripper (che
       contiene i residui solidi) viene concentrata
       (filtri/centrifughe ed evaporazione) e
       inviata a una caldaia insieme al biogas                    fumi
       che deriva dal trattamento delle altre                                 TURBINA
       correnti organiche (correnti di fondo delle                           MULTISTADIO
       altre colonne, etc ) Il vapore prodotto
               colonne etc.).                           CALDAIA     vapore
       viene utilizzato per la produzione di
       energia elettrica.


                                                      biomassa
                                                       residua           acqua




                                                                          DIGESTORE
                                                                         ANAEROBICO
                                                    correnti
     Bezzo 2010                                   con organici
I biocarburanti

     Il processo enzimatico-biologico
                 enzimatico biologico
     Criticità tecnico-economiche

           Questioni tecniche da risolvere:
                 necessità di colture ad alta resa (>40 t/ha all’anno 
                  >10t/ha EtOH) e a basso consumo d’acqua e fertilizzanti
                    10t/h               b                 d’       f tili    ti
                 idrolisi e fermentazione più rapide (oggi per un impianto da
                  100mila t/a di EtOH servirebbe volume di fermentazione da
                  30-40mila
                  30 40mila m3 rispetto agli 8 12mila m3 della prima
                                                8-12mila
                  generazione)
                 possibilità di realizzare idrolisi e fermentazione in modo
                  meno diluito (in modo da rendere meno costoso il recupero
                  dell’etanolo)
           Costo dell’etanolo da materiali lignocellulosici è oggi
           concorrenziale a benzina per prezzo del greggio
           superiore a 110 $/bbl
                 deve essere concorrenziale per greggio a 40-50 $/bbl


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Coltivazione biomassa
     Ricerca in corso




                              Irrigazione a
                              g
                              goccia




                        Produttività raggiunte
                        sorgo: 30-35 t/ha
                        (Piemonte)
     Bezzo 2010                                  Bezzo 2009
I biocarburanti

     Il bioetanolo di II generazione
     Il processo termochimico-biologico

             raccolta e                    • processo meno maturo
                                                             Vengono prodotti 0.17 kg
             trasporto                     • diversi step non(0.21 L) per kg di legno secco.
                                                              ancora
                                           ben definiti


                                       produzione di            distillazione e
          pre-processing
                                          energia               disidratazione




                                      raffreddamento            fermentazione
           gassificazione              e purificazione              syngas
                                                                     y g
                                         del
                                         d l syngas
           Il processo è energeticamente
           autosufficiente.
           0.8 MJ di energia elettrica in
           eccesso sono prodotti per k
                            d tti      kg                      prod. di energia
                                                                  d          i
           di etanolo                                           da syngas non
     Bezzo 2010                                                  fermentato
I biocarburanti

     La fase termochimica
     La gassificazione

           La gassificazione è la conversione termochimica di un
           combustibile solido o liquido in un gas che avviene
           attraverso un agente gassificante.
            tt                  t     ifi   t
           Divisa in varie fasi: combustione, pirolisi,
           ga
           gassificazione.
                   a o
           Sono utilizzati come agenti gassificanti:
                 aria
                 ossigeno
                 vapore
           Differenza sostanziale con combustione è minor
           rapporto ossigeno/combustibile
                        i    /     b ibil
                 la gassificazione è un processo endotermico


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     La fermentazione del syngas
     Reazioni principali
                                           La produzione di acido
                                           acetico può essere inibita
       Set di reazioni:
       4CO + 2H2O  CH3COOH + 2CO2
       4H2 + 2CO2  CH3COOH + 2H2O
       6CO + 3H2O  C2H5OH + 4CO2
       6H2 + 2CO2  C2H5OH + 3H2O

                                        Conversione CO: 50-90%
 Conversione H2: 20-70%


     Concentrazione di etanolo nel brodo di fermentazione: 2-3%
                                                                        syngas

            Serve molta energia per recuperare l’etanolo
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il processo termochimico-biologico
                 termochimico biologico
     Criticità tecnico-economiche

           Questioni tecniche da risolvere:
                 g
                  gassificazione è processo complesso e costoso, specie se si
                                    p              p                , p
                  vuole garantire composizione costante nel gas di sintesi
                 possibilità di realizzare conversioni elevate in un reattore
                  industriale non è dimostrata
                 servono concentrazioni più elevate nel fermentatore per
                  ridurre le spese energetiche nel recupero dell’etanolo
                 l’effetto della produzione di inibitori nel processo di
                  l effetto
                  fermentazione non è chiaro
           Costo dell’etanolo da materiali lignocellulosici è oggi
           concorrenziale a benzina per prezzo del greggio
           superiore a 130 $/bbl

     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Il processo attuale
                        colza, soia, girasole, palma, mais…

             Semi oleosi               Processo               Biodiesel

                  Metanolo              chimico               Glicerina




                       100 kg colza  40 kg olio (trigligeridi)
                     40 kg olio (trigliceridi) + 5.5 kg metanolo


     Bezzo 2010
              39 kg biodiesel (estere metilico) + 4 kg glicerina
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Bilancio di materia

                           12%
                                 1%
                                            metanolo
                   87%                      base            INPUT
                                            olio




                                            1% 4%      9%
                                                                    metanolo
                                      86%                           glicerolo
                  OUTPUT                                            biodiesel
                                                                    altro




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Proprietà chimiche e motoristiche

           Potere calorifico inferiore: 37-39 MJ/kg
                                                       Numero di cetano: indice della
                 diesel: 42 43 MJ/kg
                          42-43                        attitudine all autoaccensione con
                                                                  all’autoaccensione

           Vantaggi:                                   combustione regolare di un
                                                       carburante in un motore diesel)
                 elevato numero di cetano (48-60), paragonabile o
                                              (      ), p g
                  superiore a diesel fossile (40-55)
                 minori emissioni di SO2 e di polveri sottili
                    ma aumentano NOx
                 elevato potere lubrificante
           Svantaggi
                 gg
                 minore stabilità rispetto a diesel
                 qualità variabile

     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Schema di processo
                                              Processo può essere
                                              batch
                                              b t h oppure
                                              continuo
                                riciclo metanolo

      metanolo Reattore
                             Separatore             Lavaggio
               60-70 °C

                      olio         glicerina grezza

        semi
           i
                  Pressa     Separatore            Evaporatore

                                          acidi grassi    biodiesel
                                                          bi di   l
                  mangimi
                             Evaporatore

     Bezzo 2010                      glicerina
I biocarburanti

     Il biodiesel
     La transesterificazione dei trigliceridi


                                                                  Estere metilico o Biodiesel
                                     Si usano metanolo o          (FAME: fatty acid methyl ester)
                                     etanolo (più costoso) in
                                     eccesso per spostare
                                     equilibrio verso prodotti.
                                                      prodotti




                                                                                     RCCOH
   Serve un catalizzatore per liberare la catena dell’acido
   grasso. Di solito si usa una base (NaOH o KOH o
                l               b    (
   metilato sodico), ma va bene anche un acido (H2SO4).
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     La chimica del processo

           Se come catalizzatore si usa una base:
                 eccesso d’alcol: da 6:1 a 20:1
                 temperatura: reazione avviene a temperatura ambiente, ma
                  si opera a >50 °C per diminuire viscosità
           Se come catalizzatore si usa un acido:
                 eccesso d’alcol: 50:1
                 temperatura: da temperatura di ebollizione dell’alcol a 120
                  °C (si opera sotto pressione)
                      (    p           p       )
                 la reazione è sensibilmente più lenta
                 la catalisi acida è vantaggiosa in oli ricchi di acidi grassi liberi
                  (
                  (come negli oli di cottura) perché oltre alla reazione di
                             g              )p
                  transesterificazione avviene anche l’esterificazione diretta
                  degli acidi grassi


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Le reazioni secondarie

       Reazioni indesiderate che che possono avvenire in ambiente basico:

       1.
       1 saponificazione:
                                        sapone
                      RCOOH + NaOH  RCOONa+ + H2O

       2. idrolisi:
                                 base
                      RCOOCH3 + H2O  RCOOH + CH3OH


      L’acidità dell’olio deve essere i f i
      L’ idità d ll’ li d             inferiore all1%, per i
                                                 ll1%      impedire
                                                               di
      saponificazione e conseguente formazione d’acqua che determina
      un’ulteriore formazione di acidi grassi.
      Analogamente, è importante che olio sia anidro.
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Fattori di innovazione

           Catalizzatori eterogenei acidi
                 vantaggi dei catalizzatori acidi (possibilità di trattare oli ricchi
                  di acidi grassi)
                        idi      i)
                 facilità di recupero e rigenerazione del catalizzatore (solido)
                 svantaggi attuali: costo, stabilità dei catalizzatori
           Catalisi enzimatica
                 condizioni blande, alta efficienza
                 costo elevato
           Transesterificazione ed esterificazione supercritica
                 reazioni senza catalizzatori
                 T = 300 350 °C P = 10-20 bar
                      300-350 °C;       10 20 b
                 svantaggi: processo più complesso e costoso


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Estrazione dell’olio

           Decortificazione del seme
                 si toglie involucro lignocellulosico (se
                  presente)
                          t )
           Macinazione del seme
           Riscaldamento e condizionamento
                 facilità velocità di estrazione
                 il condizionamento determina la
                  formazione di un film d acqua sulla
                                           d’acqua
                  superficie del seme che incrementa
                  diffusione
           Estrazione dell’olio dal seme
                      dell olio
                 meccanica (se contenuto olio > 20%)
                 chimica (se contenuto olio < 20%)


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Trattamento dell’olio

           Sedimentazione e filtrazione
           Degommazione
             g
                 rimozione gomme di fosfatidi che possono assorbire acqua e
                  formare incrostazioni
                 viene aggiunto 1% d’acqua che rende insolubili gomme poi
                         gg               q                      g      p
                  separate via centrifuga
           Neutralizzazione
                 gli acidi grassi sono saponificati (aggiunta di soluzione di
                  soda) e allontanati con fase acquosa
           Lavaggio ed essiccazione
                 i saponi residui sono lavati e separati via centrifuga
                 l’olio viene essiccato sotto vuoto per eliminare umidità
                  residua


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Il reattore

        Reazione avviene solitamente a pressione atmosferica e
        temperatura tra i 60 e i 70°C. I reattori sono dei reattori a
        mescolamento (essenziale per garantire un buon contatto tra la
        fase oleosa e quella alcolica).
        Nei processi continui si utilizzano due o tre reattori in serie (con
        rese complessive intorno al 99.9%)
                   l i i treattore99 9%)
                                     l                      regione di
        Possibile schema di                               mescolamento

       serpentino per
       riscaldamento
                                                                biodiesel, metanolo,
                                                                glicerina

            olio, metanolo, base

                                                               regione di
     biodiesel  880 kg/m3                                   decantazione
     glicerina  1050 kg/m3        glicerina
     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Purificazione biodiesel (I)
                                                 NEUTRALIZZAZIONE
                                                            acido fosforico
                   DECANTAZIONE                                               DECANTAZIONE



      biodiesel                            biodiesel           biodiesel
      metanolo                             metanolo            metanolo
      glicerina    glicerina               glicerina           glicerina       glicerina



                          metanolo
                                              DECANTAZIONE



       biodiesel               biodiesel                        biodiesel
       metanolo                metanolo                         metanolo
       glicerina               glicerina        glicerina

     Bezzo 2010    FLASH (sottovuoto)
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Purificazione biodiesel (II)
                  FLASH               LAVAGGIO

                      metanolo              acqua
                                                                         ESSICCAMENTO


                                                                                     vapori
                                                         CENTRIFUGA
     biodiesel
     metanolo             biodiesel

                                             biodiesel             biodiesel
                                             acqua           acqua
                                                             residui
                                                                               biodiesel
                                                                               bi di l




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Purificazione glicerina
                                        NEUTRALIZZAZIONE
                          metanolo                    acido cloridrico
                                                                          DECANTAZIONE    acidi grassi

                             acqua da
                             lavaggio biod.
     glicerina                                            glicerina
     metanolo                                             metanolo
                                                          acqua                           glicerina
                                 glicerina                                                metanolo
                     FLASH       metanolo                                                 acqua
                  (sottovuoto)                             acqua
                                                                               metanolo
                                                           metanolo




                                 glicerina
                                 metanolo
                                 acqua                                                acqua
                                                        glicerina
     Bezzo 2010                               FLASH                      RETTIFICA
I biocarburanti

     Il biodiesel
     Note finali

           Integrazione termica per recupero calore è essenziale
           p
           per economicità del processo
                                p
           Servono inoltre impianti di lavaggio per le emissioni
           gassose e trattamento acque
           Consumi vapore: 3 t/tbiodiesel
           Uso della glicerina:
                 parte per i d t i alimentare, zootecnica, cosmetica e
                     t      industria li    t       t   i        ti
                  farmaceutica
                 additivo per digestori anaerobici
                 combustibile
                 … sempre più è materiale da smaltire (costo)


     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel di III generazione
     La produzione da alghe

           Uno dei problemi del biodiesel è la scarsa produttività
           per ettaro:
                 palma: 5.5 t/ha
                 olivo: 1.1 t/ha
                 colza: 1.1 t/ha
                              /
                 girasole: 0.9 t/ha
                 soia: 0.4 t/ha
                 mais: 0.15 t/ha
           Le microalghe presentano una potenzialità ben
           diversa:
                 > 50 t/ha




     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel da alghe
     Alcuni dati generali

           Produzione di olio è generalmente pari a 20-50% della biomassa
           secca delle microalghe (ma si può arrivare a 80%)
           Crescita e accumulo di oli dipende da rapporto C:N
                 nella fase di crescita serve abbondanza di nutrienti (sia carboniosi
                  che azotati)
                 per accumulare olio si deve innalzare rapporto C:N (scarsità di
                  azoto)
           L’effetto della luce è sia importante per la crescita algale che
           per la produzione di oli
                 la maggior parte delle microalghe raggiungono livelli di saturazione
                  per intensità luminose intorno ai 200 Em-2s-1 (all’equatore
                  intensità è circa 2000 Em-2s-1); la sovrassaturazione danneggia il
                  meccanismo fotosintetico inibendo la crescita
           Crescita è autotrofa (luce e CO2), ma per molte specie può
           essere anche eterotrofa (senza luce, ma presenza di nutrienti)
                 crescita eterotrofa è più rapida
                                        p     p

     Bezzo 2010
I biocarburanti

     Il biodiesel da alghe
     Bacini aperti e fotobioreattori
                          Bacini aperti (open ponds)
                                  ape ti
                          produttività: 0.12-0.35 kg/m3/d




                                             Fotobioreattori
                                             p
                                             produttività: 0.6-1.5
                                             kg/m3/d
     Bezzo 2010
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  • 1. Energia da biomasse: Aspetti fondamentali e prospettive Fabrizio Bezzo fabrizio.bezzo@unipd.it  049 8275468 www.capelab.dipic.unipd.it
  • 2. Sommario L’umanità ha la capacità di rendere sostenibile lo sviluppo, cioè di garantire che questo sviluppo soddisfi i bisogni della nostra generazione senza compromettere la possibilità delle generazioni future di fare altrettanto (The Bruntland Report, 1987) Introduzione Int od ione Produzione di energia elettrica g Produzione di biocarburanti Conclusioni C l i i Bezzo 2010
  • 3. Introduzione Redditi e popolazione Mia nonna diceva: ci sono solo due famiglie al mondo, gli Hannotanto e gli Hannopoco (Miguel de Cervantes, Don Chisciotte) 2000 2025 2050 Regione Pop,M PILpc,k$ Pop,M PILpc,k$ Pop,M PILpc,k$ Nord America 306 30.6 370 40 440 50 Amer. Latina 517 6.7 700 20 820 35 Europa 727 14.7 710 30 660 40 Africa 799 2.0 1260 12 1800 25 Asia 3716 3.6 4760 20 5310 35 Mondo 6065 6.3 7800 20 9030 33 Bezzo 2010
  • 4. Introduzione Costo del progresso Alcuni dati di fatto benessere ed inquinamento il pianeta si sta riscaldando per promuovere la prosperità economica deve crescere il PIL per far crescere il PIL si deve aumentare il consumo di energia iù i i iù i d più energia si consuma, più CO2 si produce più CO2 viene immessa nell’atmosfera….  la CO2 “buona” e quella “cattiva” buona cattiva  quanto pesa la CO2 sul global warming? Bezzo 2010
  • 5. Introduzione Consumo globale di energia Bezzo 2010 BOE=Barile di petrolio equivalente (159 L, ovvero 6.1 GJ)
  • 6. Introduzione Consumo di energia Quale energia? 7% 6% 23% 38% 26% I combustibili fossili forniscono più dell’85% dell’energia consumata Bezzo 2010
  • 7. Introduzione Prospettive e ipotesi (a 50 anni) La lotta per l’esistenza è la lotta per l’energia disponibile (Ludwig Boltzmann) Crescita lenta nei paesi industrializzati Crescita rapida nei paesi in via di sviluppo Popolazione mondiale a 9-10 miliardi p aumento di 6-7 volte del PIL mondiale aumento di 5-6 volte della produzione per la maggior parte dei beni di base (ferro, gg p ( , prodotti chimici, legname, etc.) aumento di 3.5 volte della domanda energetica  aumento di 7 volte della domanda di elettricità  richieste energetiche ancora più elevate per affrontare questioni ambientali! Bezzo 2010
  • 8. Introduzione Energia Riserve e consumo Bezzo 2010
  • 9. Introduzione Energia nel mondo Fonti primarie (dati IEA) Consumo mondiale di energia C di l i (2006) rinnovabili 0.3% altro 12.7% nucleare petrolio 6.2% 34.3% Rinnovabili geotermia 3.1% solare/maree 0.5% 26.0% idroelettrico 17.5% carbone 20.5% 6.7% 0.4% gas vento 0.7% 8.9% 44.0% 40.0% Italia 78.2% Bezzo 2010 biomassa
  • 10. Introduzione Il consumo di petrolio Qualche disequilibrio …seconno le statistiche d'adesso / risurta che te tocca un pollo all'anno: / e, se nun entra nelle spese tue, / t'entra ne la statistica lo stesso / perch'è c'è un antro che ne magna due (Trilussa) Ogni giorno sono estratti oltre 80 milioni di barili di petrolio (circa 2 litri al giorno per ogni abitante sulla terra). Ma:  Africa  India  Cina  Europa  America Bezzo 2010
  • 11. Introduzione Il consumo di petrolio Cosa ne facciamo? 58% 35% 7% Bezzo 2010
  • 12. Introduzione Qualche confronto… Dati IEA % rinnovabili su energia totale Francia 6.5% (eolico 2%, solare 0.5%, biomassa 68%) 6 5% 2% 0 5% Germania 6.9%: (eolico 15%, solare 2.7%, biomassa 74%) UK 2.1% (eolico 9%, solare 0.9%, biomassa 80%) Italia 6.7% (eolico 2%, solare 0.3%, biomassa 32%) Bezzo 2010
  • 13. Introduzione Qualche confronto… Energia per abitante Intensità energetica (energia/abitante) rispetto a Italia Francia +40% Germania +33% G i 33% UK +23% USA +150% Giappone +32% Intensità emissioni CO2 (CO2/abitante) rispetto a Italia Francia -22% Germania +29% UK +13% USA +148% Giappone +20% Bezzo 2010
  • 14. Introduzione Qualche confronto… Energia per ricchezza prodotta Intensità energetica (energia/PIL) rispetto a Italia Francia +12% Germania +6% G i 6% UK -12% USA +29% Giappone -35% 35% Intensità emissioni CO2 (CO2/PIL) rispetto a Italia Francia -34% Germania +5% UK -17% 17% USA +31% Giappone -39% Bezzo 2010
  • 15. Introduzione Come viene usata energia? E come viene prodotta CO2? 30% edifici 40% servizi industria agricoltura CO2 12% edifici trasporto 22% industria i d i 30% 19% trasporto 11% trasformazione fonti primarie 36% produzione energia elettrica Bezzo 2010
  • 16. Consumo di energia L’uso dell’energia negli edifici Bezzo 2010
  • 17. Introduzione Scelta di materia prime Disponibilità Accessibilità Concentrazione Costo di estrazione (in termini di impatto e risorse necessarie) Concorrenza per materia prima Esistenza di alternative “Vicinanza” nella struttura chimica o fisica Vicinanza  “vicinanza” nello stato di ossidazione Bezzo 2010
  • 18. Introduzione Riserve di carbonio (consumo petrolio: ~30 miliardi barili all’anno) Riserve di gas recuperabili – 75-90 GTC (1 Tera-BOE) Riserve di petrolio recuperabili – 120-150 GTC (1.2 Tera-BOE) Riserve di carbone recuperabili – 900-1000 GTC (6.6 Tera BOE) p ( ) Argillite petrolifera (Oil Shale) – 225 GTC Sabbie bituminose – 250 GTC Altre riserve fossili (non estraibili con tecnologia attuale) – 2500 GTC Torba e carbonio del suolo – 2000 GTC Idruri del metano – 10000 (??) GTC Biomassa – 500-800 GTC  Produzione annuale terrestre – 50-60 GTC/y (400 Giga-BOE/y)  Produzione annuale acquatica – 15-25 GTC/y (100 Giga BOE/y) 15 25 Giga-BOE/y) CO2 atmosferica (360ppm) – 750 GTC Uranio: 4 mil ton provate Carbonio oceanico (30ppm) – 40000 GTC ( pp ) ( 5 Tera-BOE (~5 Tera BOE con Calcare/dolomite/gesso – 100000000 GTC tecnologie attuali) Bezzo 2010 22 mil probabili
  • 19. Introduzione Stima del consumo di energia Una previsione semplice Al giorno d’oggi: 6.7 miliardi x 12 BOE/persona = 80 miliardi di BOE Fra 40 anni: 10 miliardi x 15 BOE/persona = 150 miliardi di BOE Secondo alcuni calcoli, questo comporterebbe un esaurimento di TUTTE le fonti fossili in meno di 100 anni. In assenza di soluzioni emissioni di CO2 passeranno nel 2050 dalle attuali circa 7 GTC/anno ad almeno 26 GTC/anno. / / Bezzo 2010
  • 20. Introduzione Bezzo 2010
  • 21. Introduzione Bezzo 2010
  • 22. Introduzione Sviluppo sostenibile Controllo della qualità dell’aria Gestione delle risorse idriche Conservazione qualità del terreno Conservazione natura e paesaggio o a o a u a pa agg o Sicurezza ed efficienza energetica Gestione demografica g Gestione rifiuti Pianificazione della mobilità Sviluppo tecnologico e pianificazione della produzione Bezzo 2010
  • 23. La Produzione di Energia Elettrica da Biomassa Bezzo 2010
  • 24. Energia elettrica Produzione mondiale di elettricità Fonti primarie (dati IEA) Produzione elettricità (2006) 88% idroelettrico 6% biomassa altro 0.2% rinnovabili gas 18.1% 20.1% 5.8% nucleare petrolio t li 14.8% 41.0% carbone b Bezzo 2010
  • 25. Energia elettrica Produzione di elettricità Fonti rinnovabili (dati IEA) Bezzo 2010
  • 26. Energia elettrica Energia elettrica Fonti rinnovabili Le tre principali fonti rinnovabili oggi disponibili per la produzione di energia elettrica utilizzano:  sole: fotovoltaico e solare termodinamico l f t lt i l t di i (concentrato)  vento: energia eolica (mulini)  biomassa: combustione e gassificazione Bezzo 2010
  • 27. Energia elettrica Costi dell’energia elettrica dell energia Dati e previsioni IEA 2008 Sequestro CO2 in impianti a carbone o metano comporta costa aggiuntivo di circa 20-40 $ per MWh prodotto. costo carbone costo metano Bezzo 2010
  • 28. Energia elettrica Energia elettrica Dal 2004 prezzo non è sceso a Il fotovoltaico causa dell’aumento del costo del silicio (da 25 $/kg a 400 $/kg!) Conversione diretta dell’energia solare (fotoni) in energia elettrica (elettroni) g ( ) Il modulo fotovoltaico è solitamente a base di silicio Rendimenti commerciali si attestano oggi attorno al 15% (silicio monocristallino) Radiazione solare massima 1 kW/m2  sole: 1 GW  1 km2  considerata efficienza, variabilità insolazione, etc. per ottenere 1 GW servono circa 40 km2  Italia necessita di circa 41 GW Possibile generazione distribuita (anche piccola scala) Erogazione discontin a E oga ione discontinua Bezzo 2010
  • 29. Energia elettrica Energia elettrica Il solare termodinamico (o concentrato) Raggi solari sono concentrati su ricevitore che scalda oli minerali (< 400 °C) o sali fusi (> 600 °C) che ( ) ( ) vengono utilizzati per produrre vapore che aziona turbina e produce energia elettrica Vantaggio: non c’è di V t i ’è discontinuità perché è possibile ti ità hé ibil accumulare oli o sali fusi in serbatoi di raccolta Efficienza 15-50%  serve minor superficie 15 50% Bezzo 2010
  • 30. Energia elettrica Energia elettrica L’eolico Vento muove pale e l’energia meccanica è trasformata in l energia energia elettrica. Una installazione terrestre oggi può arrivare a 3 MW di gg p potenza Una installazione offshore oggi può produrre circa 6 MW (in progetto mulini d 10 MW), ma costi sono 40% superiori tt li i da MW) ti i i Efficienza è attorno al 20%, ma molto variabile  come fotovoltaico è un’energia discontinua un energia Bezzo 2010
  • 31. Energia elettrica Energia elettrica La biomassa Oggi principali tecnologie che partono da biomassa prevedono (quasi) sempre la produzione di vapore che serve per azionare una turbina per la produzione h i t bi l d i di energia elettrica Vi sono principalmente tre strade o op pa ad  combustione diretta della biomassa (legno, residui agricoli, pellets, oli vegetali)  gassificazione della biomassa: biomassa viene trasformata ad elevata temperatura in un gas che contiene idrogeno, monossido di carbonio e metano e questo viene bruciato  fermentazione della biomassa (rifiuti di tipo organico) per produrre bi d biogas ((metano e anidride carbonica) che viene id id b i ) h i bruciato Bezzo 2010
  • 32. Energia elettrica Il consumo di biomasse Attualmente circa il 10% del consumo primario di energia deriva da biomasse  paesi industrializzati solo 3.5% (anche se Finlandia 18%, Svezia 17%, Austria 13%)  paesi in via di sviluppo 38%  sono intese come biomasse coltivazioni e residui legnosi come pure i residui zootecnici Si noti che l’energia primaria è l’energia solare che si g p g trasforma in biomassa attraverso la fotosintesi  efficienza media 0.1% (punte al 2%) reazione per produzione lignocellulosa CO2 + 0.72 H2O  CH1.44O0.66 + 0.66 O2 0 72 0 66 Bezzo 2010
  • 33. Energia elettrica Produttività biomasse à Biomassa Produttività (t/ha/anno) Colture oleaginose 1 (olio) (colza, girasole, …) Cereali (frumento, mais) 5-15 Colture energetiche 3-25 (pioppo, switchgrass, …) Scarti erbacei 2-5 Scarti legnosi 1-4 Bezzo 2010
  • 34. Energia elettrica Biomassa terrestre Sfruttamento umano delle risorse (Haberl et al., 2007) Superficie terrestre è già molto sfruttata. Uso biomassa per energia determina numerosi problemi: • tecnologici, economici, etici/sociali, ambientali Intervento su zone già sfruttate impone o rivoluzioni tecnologiche o cambio della à f l l h b d ll destinazione finale della biomassa coltivata Bezzo 2010
  • 35. Energia elettrica Elettricità e calore à Le biomasse possono essere trasformate attraverso p processi chimici (combustione, gassificazione, pirolisi) ( ,g ,p ) o biologici (fermentazione) allo scopo di produrre energia elettrica e calore Il potere calorifico delle biomasse è abbastanza vario: t l ifi d ll bi bb t i  legno (essiccazione naturale): 11 MJ/kg  legno (essiccazione termica): 14.5 MJ/kg  pellets: 17 MJ/kg  trucioli: 15.9 MJ/kg  paglia: 14.5 MJ/kg li 14 5 MJ/k  granella di mais: 16.7 MJ/kg Bezzo 2010
  • 36. Energia elettrica Elettricità e calore I processi termochimici: combustione Le risorse sono molto varie: residui forestali e agricoli  solitamente il combustibile è solido, ma vi sono numerose , eccezioni (biogas)  talvolta biomassa è “tagliata” con combustibili fossili per aumentare potere calorifico (tipico per residui zootecnici) Si tratta di una complessa reazione di ossidoriduzione, esotermica nella quale il carbonio e l’id d l b tibil i l’ i l’idrogeno del combustibile reagiscono con l’ossigeno per formare CO2 e H2O. Sono riconoscibili 3 fasi:  riscaldamento ed essiccamento  gassificazione (distillazione)  reazioni in fase gassosa Bezzo 2010
  • 37. Energia elettrica Combustione diretta Impianti di piccole dimensioni: stufe, caminetti (a legna, tronchetti o pellets) a rendimento molto variabile:  caminetti aperti: 10% (ma con inserti: 50-60%) 50 60%)  stufe a pellets: 60-75% Impianti di grandi dimensioni: tecnologie a letto fisso e a letto fluido (>30 MW)  rendimento: 75-90% Negli impianti di grandi dimensioni la combustione è solitamente utilizzata per la produzione di vapore per la produzione di energia elettrica  solo energia elettrica: e = 40% max (<30% se rifiuti organici solidi)  cogenerazione di elettricità e calore: e = 30% à Bezzo 2010
  • 38. Energia elettrica Tipi di combustori Combustori a letto fisso: adatta anche per pezzatura disomogenea, umidità variabile. Solitamente avviene in due stadi: aria primaria poco turbolenta (per non smuovere braci); aria secondaria (p ); per combustione ottimale degli effluenti gassosi. Combustori l tt fl id C b t i a letto fluido: aria fornita dal i f it d l basso e mantiene materiale in stato fluido. Richiede omogeneità pezzatura. Si una minor eccesso d’aria (meno NOx), ( è possibile operare a bassa temperatura (800-900 ºC). Bezzo 2010
  • 39. Energia elettrica Elettricità e calore I processi termochimici: gassificazione La gassificazione è la conversione termochimica di un combustibile solido o liquido in un gas che avviene q g attraverso un agente gassificante. Divisa in varie fasi: combustione, pirolisi, gassificazione. ifi i Sono utilizzati come agenti gassificanti:  aria  ossigeno  vapore Differenza sostanziale con combustione è minor rapporto ossigeno/combustibile Bezzo 2010
  • 40. Energia elettrica Principali reazioni Reazioni principali:  Combustione: C + O2  CO2  Ossidazione parziale: C + 0.5O2  CO 0 5O  Reforming: C + H2O  CO + H2  Reazione di Boudouard: C + CO2  2CO  Metanazione: C + 2H2  CH4  Water/Gas Shift: CO + H2O  CO2 + H2 La composizione del gas è molto variabile e dipende dal tipo di biomassa dall’umidità della stessa, dall agente gasogeno, dalle biomassa, dall umidità stessa dall’agente gasogeno condizioni operative (temperatura), dall’apparecchiatura:  CO: 10-15 (aria); 30-38% (ossigeno); 32-41% (vapore)  CO2: 14-20 (aria); 25-30% (ossigeno); 15-20% (vapore) ( ); ( g ); ( p )  H2: 9-10 (aria); 30-35% (ossigeno); 24-30% (vapore)  CH4: 2-5 (aria); 4-6% (ossigeno); 12-14% (vapore)  N2: 55-70 (aria); 2-5% (ossigeno); 2-5% (vapore) ( ) ( g ) ( p ) Bezzo 2010
  • 41. Energia elettrica Gassificazione: uso del syngas Il potere calorifico del gas di sintesi: 3.8 – 5 MJ/Kg Se si utilizza per produrre energia elettrica rendimento è del 20- 30%  consumo di biomassa 1.3-2 kg/kWh  cicli gassificazione + turbina a vapore: e = 20-30%  cicli gassificazione + ciclo combinato a gas: e = 30-40% 30 40% Problemi:  tecnologia in molti gasi è ancora antieconomica (conviene in casi particolari: gassificazione del black liquor delle cartiere)  qualità del syngas difficile da garantire Il syngas contiene contaminanti (acidi e vari composti solforati e clorurati). Il livello di depurazione dipende da uso finale ) p p  bassa depurazione se usato come riducente in processi chimici  media depurazione per produzione energia elettrica  massima depurazione per produzione metanolo, carburanti sintetici, H2 p p p , , Bezzo 2010
  • 42. Energia elettrica Gassificazione Schema di processo vapore hp acqua syngas Boiler Purificazione N2 syngas Separazione O2 elettr. elett Gassificatore Turbina a gas aria aria i biomassa solida Macina Boiler Gassificazione è molto modulare e anche per vapore surr. questo permette grande flessibilità nella potenza degli impianti. Inoltre, ha minor vapore l lp Turbina T bi elettr. l tt impatto ambientale rispetto a combustione. a vapore Bezzo 2010
  • 43. Energia elettrica Tipi di gassificatori Letto fisso: sono più flessibili nella granulometria del materiale; usati per media taglia  tiraggio updraft, downdraft, crossdraft Letto fluido: se agiscono sotto pressione consente una certa flessibilità nella granulometria (oltre a inerte, possono essere aggiunti catalizzatori)  letto fluido sospeso o circolante Letto trascinato: combustibile viene miscelato con ossigeno e vapore (o miscele acqua/carbone) e operato in equicorrente a temperature molto elevate (>1200 ºC); serve granulometria molto fine Bezzo 2010
  • 44. Energia elettrica Elettricità e calore I processi termochimici: pirolisi La pirolisi è una decomposizione termochimica dei materiali organici, ottenuta fornendo calore a g , temperature comprese tra i 400 e gli 800 ºC in assenza (o difetto) di ossigeno I prodotti sono gassosi, li idi e solidi a seconda della d tti i liquidi lidi d d ll biomassa e delle condizioni di reazione  pirolisi lenta: 35% so do (50% contenuto energetico), 25% p o s e a solido co e u o e e ge co), 5% liquido, acqua 20%, gas 20%  pirolisi rapida (flash; permanenza < 1 s) a bassa temperatura (500 650 ºC): 80% liquido  pirolio (500-650  pirolisi rapida ad alta temperatura (>650 ºC): 80% gas Processo è costoso e di difficile manutenzione Bezzo 2010
  • 45. Energia elettrica Pirolisi Uso prodotti Gas: utilizzato subito per combustione ( (riscaldamento o generazione vapore) g p ) Solido: è carbone (utilizzato per forni e barbecue) Liquido: il pirolio (o bio-olio) è il prodotto potenzialmente più interessante, perché molto simile a petrolio. Ma: petrolio  poco stabile (molti gruppi ossigenati)  composizione chimica molto complessa (composti di potenziale valore, ma di difficile separazione)  poco economico Bezzo 2010
  • 46. Energia elettrica Elettricità e calore I processi biochimici: la digestione anaerobica Si tratta di un processo biologico che trasforma biomassa liquida (deiezioni animali, spremitura di rifiuti organici, etc.) a biogas (60 65% (60-65% metano; 30 35% CO2) 30-35% Tre stadi di digestione:  enzimi extracellulari degradano molecole complesse (proteine, cellulosa, grassi, carboidrati) in acidi grassi solubili, alcoli, NH3, CO2  batteri acetogenici (e formatori di acidi) trasformano prodoti precedenti in acido acetico, acido propionico, H2, CO2, etc.  due gruppi di batteri metanogeni anaerobici trasformano rispettivamente CO2 e H2 oppure acetato i metano i tti t t t in t In genere lo stadio limitante è il terzo (crescita lenta, alta sensibilità a fattori ambientali). Il biogas prodotto viene utilizzato per:  produzione calore  cogenerazione elettricità + calore Bezzo 2010
  • 47. Energia elettrica Digestione anaerobica Condizioni operative Temperatura: solitamente 35 ºC (condizioni mesofile) pH: 6-8 (carbonato è sistema acido-base che più controlla pH in questi processi) Tempo di permanenza dipende da concentrazione, temperatura, tipo di batteri Devono essere garantire buone condizioni di mescolamento e apporto di adeguato nutrimento (spesso materiale in ingresso è sufficiente) Processo può essere:  continuo (serve sia digestore che serbatoio di post-digestione)  discontinuo  semicontinuo Bezzo 2010
  • 48. Energia elettrica Digestione anaerobica Schema di processo vapore acqua fumi elettr. Boiler turbina biogas vapore lp fango f Digestore pretrattamento anaerobico fango digerito concime centrifuga acqua Bezzo 2010
  • 49. La Produzione di Carburanti da Biomassa Bezzo 2010
  • 50. I biocarburanti La situazione europea Prossimi 25 anni Per EU 25 crescita annua media dello 0.6% per energia primaria (2.4% incremento annuo del PIL) Dipendenza da importazioni: 47.1%  67.5% La UE ha stabilito una serie di obiettivi: incrementare la quota delle energie i bili d 5 4% l l rinnovabili da 5.4% nel 1997 al 12% nel l 2010 e sino al 20% nel 2020  direttiva 2003/30/CE: sostituzione di diesel e / / benzina del 5.75% entro il 2010  Presidenza UE 2007: sostituzione di diesel e benzina del 10% entro 2020 Bezzo 2010
  • 51. I biocarburanti Settore carburanti previsioni 2000-2030 (FONTE: DG-TREN, 2003) 30% del consumo totale di energia nell’Unione Europea deriva dal settore trasporti p p Trasporto merci: +2.1% anno per EU 15  trasporto su gomma: 69%  77.4% Trasporto personale: +1.5% anno per EU 25  raddoppio trasporto aereo sino a quota del 10.8% sul totale (consumo energia 16%)  auto e moto circa stabili: 77.7%  75.8% I carburanti liquidi continueranno a dominare il mercato  richiesta di diesel aumenterà più di quella della benzina Bezzo 2010
  • 52. I biocarburanti Produzione di biocarburanti Mondo Nel mondo nel 2006 sono stati prodotti circa 46 milioni di ton di biocarburanti (40 etanolo e 6 biodiesel) e 1.4 miliardi di ton di benzina e diesel  USA dal 2005 primo produttore mondiale di etanolo: da 4 milioni di ton nel 1996 a quasi 15 milioni di ton nel 2006 ( un (+ milione di ton di biodiesel)  Brasile per 25 anni il leader mondiale di etanolo: nel 2006 produce circa 14 milioni di ton  Cina: nel 2006 3 milioni di ton di etanolo  Europa: nel 2006 circa 2.5 milioni di ton di etanolo e 4 milioni di ton di biodiesel Bezzo 2010
  • 53. I biocarburanti Il contesto politico italiano Incentivi Energia elettrica da fonti rinnovabili  certificati verdi  incentivi Biocarburanti (Legge n. 81/2006)  Dal 1º luglio 2006 i produttori di carburanti (diesel/benzina) devono immettere al consumo biocarburanti di origine agricola oggetto di un’intesa di filiera, o di un contratto quadro, o di un contratto di programma agroenergetico in d t tt ti i misura pari all’1 per cento dei carburanti diesel e della benzina immessi al consumo nell’anno precedente. Tale percentuale, espressa potere calorifico inferiore, pe cent ale esp essa in pote e calo ifico infe io e è incrementata di un punto per ogni anno, fino al 2010. Previsioni per domanda di biocarburanti in Italia: i i i d d bi b ii li Bezzo 2010 500mila t nel 2007 - 2.1 milioni di t nel 2010
  • 54. I biocarburanti Emissioni CO2 Emissioni previste di CO2 (UE 25 2005-2020) Fonte: Commissione Europea, gennaio 2007 Bezzo 2010
  • 55. I biocarburanti Emissioni CO2 Come produciamo CO2? Quando viene bruciato: 1 kg di petrolio produce 2,6 kg di anidride carbonica  in termini energetici: 61 g/MJ 1 kg di gas naturale produce 2,7 kg di anidride carbonica  in termini energetici: 57 g/MJ 1 kg di carbone produce 2 6 kg di anidride carbonica 2,6  in termini energetici: 91 g/MJ (valore medio) 1 kg di legname produce 1,6 kg di anidride carbonica  in termini energetici: 85 g/MJ (valore medio)  ma questa non incrementa il contenuto nell’atmosfera BENE: NOTA BENE un ettaro di bosco cattura 1 kg di anidride carbonica ogni ora un’automobile media produce 1 kg di anidride carbonica ogni tre chilometri Bezzo 2010
  • 56. I biocarburanti Auto per abitante Bezzo 2010
  • 57. I biocarburanti Biocarburanti Il bioetanolo Vi sono due grandi categorie tecnologiche Bioetanolo di prima generazione Bi t l i i  produzione da zuccheri semplici  produzione da amido Bioetanolo di seconda generazione  produzione di materiali lignocellulosici  via biologica  via termochimica Bezzo 2010
  • 58. I biocarburanti I biocarburanti Diverso valore energetico In termini di potere calorifico: 1 L EtOH = 0.65 L benzina 1 kg EtOH = 0.6 kg benzina diesel olio di colza coke etanolo pellet Bezzo 2010
  • 59. I biocarburanti La situazione americana Il piano energetico per l’etanolo obiettivo 2012 (superato g nel 2008!) ( p già ) >25% del mais americano finisce in etanolo 8 6.5 bgal nel 2007 >19 Mt 7 consumo benzina 2005: 350 Mt Miliardi di galloni 6 4.9 bgal nel 2006 >14.7 Mt 5 d 3.9 bgal nel 2005 4 M 3 2 1 0 Actual A t l 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 '00 '02 '04 '06 '08 '10 '12 New RFS Year Bezzo 2010 Source: Renewable Fuel Association
  • 60. I biocarburanti La situazione europea 2006 Circa 2.5 Mt/anno di bioetanolo  Francia: 750 kt  Germania: 600 kt  Spagna: 350 kt  Polonia: Polonia 200 kt  Italia: 120 kt, ma collegato a industria vinicola (nessun impianto rilevante da mais o frumento) Circa 4 Mt/anno biodiesel  Germania: 3000 kt  Francia: 700 kt  Italia: 400 kt (2005)  Repubblica Ceca: 130 kt (2005) Bezzo 2010
  • 61. I biocarburanti Produzione di biocarburanti Ulteriori dati sul biodiesel Bezzo 2010 Bezzo 2009
  • 62. I biocarburanti Il bioetanolo Proprietà chimiche e motoristiche Numero di ottano: indice della proprietà detonante di un carburante in un motore Otto (la detonazione è la conseguenza Potere calorifico inferiore: 26.7 MJ/kg della autocombustione del carburante  Benzina: 45 MJ/kg  battito in testa) Temperatura di ebollizione (1 atm): 78.4°C T t b lli i t ) 78 4°C Vantaggi:  Numero di ottano elevato (>100); benzina ha in genere un numero di ottano 95  No emissione benzene e SO2, minori emissioni di CO  tuttavia maggiori emissioni aldeidi  Elevato calore di vaporizzazione: permette raffreddamento della miscela e maggiore compressione Svantaggi:  Igroscopico g p  smiscelazione  Chimicamente più aggressivo (corrosione)  Tensione di vapore bassa: problemi di accensione a freddo Bezzo 2010
  • 63. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Il processo attuale possibile in Italia mais, frumento orzo barbabietola frumento, orzo, barbabietola… Processo Etanolo Et l Piante zuccherine biologico 100 kg mais 31 kg ( g (40 L) etanolo ( 31 kg mangimi animali) ) (+ g g ) Bezzo 2010
  • 64. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Schema di processo (dry milling) Bezzo 2010
  • 65. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Macina Dimensioni granuli 2-4 mm 24 Bezzo 2010
  • 66. f1 I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Produzione polpa, cottura e liquefazione PRODUZIONE POLPA (mashing) mais JET COOKING acqua azoto -amilasi il i 110-140 °C 50-60 °C vapore LIQUEFAZIONE RAFFREDDAMENTO -amilasi 30-35 30 35 °C acqua di Bezzo 2010 80-90 °C raffeddamento
  • 67. Diapositiva 66 f1 acqua aggiunta nel mashing è 1.5-2 volte peso del mais fbezzo; 12/03/2009
  • 68. I biocarburanti Cottura Gelatinizzazione La struttura cristallina dell’amido deve essere rotta per consentire p l’accesso agli enzimi. La gelatinizzazione causa un aumento di viscosità (ridotta dall’ -amilasi introdotta all inizio) all’inizio) 67°C 75°C Bezzo 2010 85°C
  • 69. I biocarburanti L amidolisi L’amidolisi Effetto degli enzimi amilosio (25%) amilopectina (75%)  amilasi -amilasi (legami -1,4) produzione destrine d i d ti glucoamilasi (legami -1,4 e -1,6) Bezzo 2010
  • 70. I biocarburanti Degradazione dell’amido dell amido Schema riassuntivo Bezzo 2010
  • 71. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Saccarificazione e fermentazione SSF (fermentazione e Serbatoio della saccarificazione simultanee) birra CO2 acqua di raffeddamento glucoamilasi lieviti 30-35 °C La SSF avviene in condizioni anaerobiche. La concentrazione è di circa il 9-12% in peso (12-15% v/v). Il tempo di permanenza è di circa 40-60 h. po d p a a d a 0 60 Il rapporto tra CO2 ed etanolo prodotti è circa 1. Bezzo 2010
  • 72. I biocarburanti Fermentazione I lieviti C6H12O6  2C2H5OH + 2CO2 + 2H2O saccharomyces cerevisiae Cinetica: n   1  S  μG  μG ,0    SG ,max  10% v/v n*  S  rF  rF , 0 1   S    F , max  Bezzo 2010 15% v/v
  • 73. I biocarburanti Produzione di etanolo Esempio di calcolo per resa teorica Idrolisi dell’amido: (C6H12O5)n + n H2O  n C6H12O6 Da 1 kg di amido si producono circa 1.111 kg di glucosio. g p g g Da 1 kg di glucosio si ottengono 0.511 kg di etanolo. Il mais contiene circa il 15% di umidità; il suo contenuto in amido è circa del 70%. Qual è la resa teorica di 100 kg di mais? 0.85 0.70 100 kg mais  85 kg biomassa secca  59.5 kg amido 1.111 1 111 0.511 0 511  66.1 kg glucosio  33.8 kg etanolo teorici. Bezzo 2010
  • 74. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Distillazione e recupero dell’etanolo STRIPPER RETTIFICA DISIDRATAZIONE etanolo 50% etanolo 92.8% etanolo 99.9% birra acqua solidi, acqua acqua Setacci molecolari: (whole stillage) zeoliti con pori a 3 Å che li i i Å, h lasciano passare le SERBATOIO molecole d’acqua (2.8 Å), WHOLE STILLAGE ma non quelle di etanolo Bezzo 2010 (4.4 Å).
  • 75. I biocarburanti Distillazione acqua etanolo acqua-etanolo Il punto azeotropico 95.6% massa 89.5% molare (T = 78.17 °C) Bezzo 2010
  • 76. I biocarburanti Distillazione Particolari tecnici Piatti Pi tti spesso usati per separazioni con solidi ti i i lidi Bezzo 2010
  • 77. I biocarburanti La distillazione Necessità di un’integrazione energetica Circa 55-60% dell’energia termica è richiesta dalla sezione di recupero dell’etanolo. recuperi termici da correnti più calde a correnti più fredde colonne a pressione maggiore per avere flussi a temperatura elevata per fornire calore per bollitori nelle altre colonne. Bezzo 2010
  • 78. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Concentrazione dei residui solidi EVAPORATORI (multiplo effetto) (35-40% energia termica) vapore whole stillage CENTRIFUGA thin stillage ( (12% solidi)) ( (8% solidi) ) torta (cake) (35% solidi) sciroppo Una parte (15-30%) dello thin (30% solidi) stillage è riciclata in testa al processo nel reattore di mash Bezzo 2010
  • 79. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Essiccazione del DDGS torta + sciroppo pp ESSICCATORE DDGS PELLETTIZZATORE fumi da caldaia o impianto di cogenerazione Composizione DDGS: C i i DDGS per l’essiccazione si usano 30% proteine anche sistemi ring-dryer: più 11% grassi complessi, complessi ma più efficienti. efficienti 10 15% 10-15% acqua fibre, minerali… Bezzo 2010
  • 80. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Servizi Torri di raffreddamento per ricircolo dell’acqua  impianto dolcificazione acque Vapore (2.7-3.5 kg/kgEtOH) ed elettricità (1.2- 1.8MJ/kgEtOH)  cogenerazione a metano (turbina a gas) o biomassa Trattamento acque  acque di spurgo e prima pioggia T tt t i i i Trattamento emissioni gassose  lavaggio CO2 da fermentatori  trattamento fumi essiccazione DDGS  trattamento fumi caldaia/centrale cogenerazione  … Bezzo 2010
  • 81. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione g Schema di processo Bezzo 2010
  • 82. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione Layout distillazione, distillazione disidratazione stoccaggio DDGS serbatoi birra e stillage fermentatori mash, liquefazione, propagazione, chemicals q p p g essiccatori stoccaggio mais evaporatori trattamento acque centrifughe torri di raffreddamento mulini centrale olio e stoccaggio olio stoccaggio etanolo Bezzo 2010
  • 83. I biocarburanti Il bioetanolo di I generazione g Un impianto reale Bezzo 2010
  • 84. I biocarburanti I biocarburanti Food for fuel? Etanolo e (in parte) biodiesel sfruttano risorse alimentari per produrre p p carburanti  in ogni caso sfruttano terre coltivabili Bezzo 2010
  • 85. I biocarburanti Produzione di cereali Dati FAO In Italia da 1950 resa per ettaro nel mais è quintuplicata. anno popolazione produzione disponibilità (miliardi) (milioni ton) (kg/persona) 1950 2.5 630 248 1960 3.0 30 820 272 Si stima che circa 4.5% della 3.8 1970 1080 286 produzione sia 1980 utilizzato per 4.5 1430 321 biocarburanti. Questo abbassa la 1990 5.3 1770 334 disponibilità per persona a 309 kg. 2000 6.1 1840 301 2007 6.6 66 2070 314 2008* 6.8 2200 324 Bezzo 2010 *previsioni 02/09
  • 86. I biocarburanti Il prezzo nei cereali Un problema più complesso 300 prezzo mais in Italia 250 200 €/ton 150 100 50 0 se 3 se 4 se 5 se 6 se 7 se 8 9 m 02 m 03 m 04 m 05 m 06 m 07 m 08 -0 -0 -0 -0 -0 -0 -0 t- t- t- t- t- t- t- ar ar ar ar ar ar ar se Bezzo 2010
  • 87. I biocarburanti L etanolo L’etanolo degli USA La produzione non è diminuita 180 raffinerie di etanolo 21 in costruzione Produzione: nel 2007 19 Mton Bezzo 2010 nel 2008 27 Mton (circa 5% della quota energetica)
  • 88. I biocarburanti I biocarburanti Food for fuel? Etanolo e (in parte) biodiesel sfruttano risorse alimentari per produrre p p carburanti  in ogni caso sfruttano terre coltivabili Sono ( parte) causa de au e to de So o (in pa te) dell’aumento dei prezzi alimentari. Anche se:  consumo carne in aumento  7 kg cereali per 1 kg di carne bovina  3 kg cereali per 1 kg carne suina  problemi siccità Bezzo 2010
  • 89. I biocarburanti I biocarburanti Non solo concorrenza alimentare Scarsa produttività  biodiesel (colza): 0.9 1.5 ton/ha (19000 30000 km/ha) 0 9-1 5 (19000-30000  bioetanolo (mais): 3.5-4 ton/ha (35000-40000 km/ha) Costo elevato:  biodiesel: 0.8-0.9 €/L (equivalenza con diesel se greggio 120 130 $/bbl) 120-130  bioetanolo: 0.45 €/L (mais: 160 €/ton; equivalenza benzina se greggio 80 $/bbl) Dubbi su rilevanza dei vantaggi ambientali Bezzo 2010
  • 90. I biocarburanti Il bioetanolo La seconda generazione La cellulosa è uno zucchero complesso  potenzialmente fermentabile È il polimero naturale più abbondante sulla Terra  possibilità di sostituire una quota considerevole (forse la totalità) del t t lità) d l consumo di benzina b i La produzione di etanolo via lignocellulosa può avvenire in due modi  processo enzimatico-biologico: cellulosa è ridotta enzimaticamente a zuccheri semplici e quindi fermentata  processo termochimico biologico: cellulosa è distrutta termochimico-biologico: (gassificata) termicamente e gas viene fermentato Bezzo 2010
  • 91. I biocarburanti Il bioetanolo da lignocellulosa Perché è un processo complicato? H3CO H3CO HO OCH3 O O O OH OCH3 OCH3 O O HO OH O OCH3 OH OCH3 O O HO HO OH O OH O O HO HO O OH O OH OH OH OH OH O OCH3 H3CO HO OCH3 O O HO HO OH OH O O OH O OCH3 OCH3 OH O O OH O OCH3 HO HO OH O OH O HO O HO O OH O OH O O OH O O OH OH OH OH HO OH OH O OH O OH HO HO O O HO O HO H3CO HO OH O OH OH O OH O O OCH3 OH OH O OH O OH O HO HO O OH O HO O HO O OH O OH O OH OH OH OH O OH OH OH O OH O HO HO O O HO O HO HO OH OH OH O O OH O O OH OH O HO OH O HO OH O O O O HO O HO O OH O OH OH OH O OH OH O OH O OH O fenoli HO HO OH O HO OH O HO O OH O O OH OH OH O HO OH O O HO LIGNINA OH O OH OH OH O OH O HO EMICELLULOSA OH O HO O OH OH O xilosio (C5) CELLULOSA OH Bezzo 2010 glucosio e fruttosio (C6)
  • 92. I biocarburanti I materiali lignocellulosici Struttura della parete cellulare La parete cellulare contiene cellulosa, emicellulosa, pectina, lignina e proteine solubili La li ifi i L lignificazione avviene nei tre i i strati (S1, S2, S3) della parete cellulare. Bezzo 2010
  • 93. I biocarburanti Il bioetanolo di II generazione Il processo enzimatico-biologico • esistono diverse i t di opzioni tecniche per ogni step raccolta e • esistono molte distillazione e trasporto possibili interazioni tra disidratazione Il processo è energeticamente gli step g p autosufficiente. t ffi i t 0.25 MJ di energia elettrica in eccesso sono prodotti per kg produzione di di etanolo pre-processing pre processing energia i idrolisi enzimatica Vengono prodotti 0.25 kg (0.32 L) per kg di legno secco. fermentazione pre- zuccheri (C5, C6) trattamento condizionamento Bezzo 2010
  • 94. I biocarburanti Il processo enzimatico-biologico enzimatico biologico Il pretrattamento Pretrattamento chimico  acido concentrato (H2SO4) (  acido diluito  ammoniaca Pretrattamento fi i P t tt t fisico  steam explosion  steam explosion (190°C, 10 bar, 10 min) + SO2 190 C, Pretrattamento biologico  funghi La scelta del pretrattamento dipende dalla biomassa da fermentare Bezzo 2010
  • 95. I biocarburanti L idrolisi L’idrolisi della cellulosa Il meccanismo Soluble phase Endoglucanase Cellobiohydrolase Β-glucosidase Bezzo 2010
  • 96. I biocarburanti Il processo enzimatico-biologico enzimatico biologico Idrolisi e fermentazione (I) TANOLO O MENTO TRATTAM PERO ET saccarificazione fermentazione C6 cellulosa RECUP PRE-T fermentazione C5 SHF (Sequential Hydrolysis & Fermentation) Bezzo 2010
  • 97. I biocarburanti Il processo enzimatico-biologico enzimatico biologico Idrolisi e fermentazione (II) TANOLO O MENTO TRATTAM PERO ET saccarificazione cellulosa & fermentazione C6 RECUP PRE-T fermentazione C5 SSF (Simultaneous Saccharification & Fermentation) Bezzo 2010
  • 98. I biocarburanti Il processo enzimatico-biologico enzimatico biologico Idrolisi e fermentazione (III) TANOLO O MENTO TRATTAM PERO ET RECUP PRE-T saccarificazione cellulosa & fermentazione C5 e C6 SSCF (Simultaneous Saccharification & Co-Fermentation) Bezzo 2010
  • 99. I biocarburanti Il processo enzimatico-biologico enzimatico biologico La produzione di vapore ed energia elettrica La corrente di fondo dello stripper (che contiene i residui solidi) viene concentrata (filtri/centrifughe ed evaporazione) e inviata a una caldaia insieme al biogas fumi che deriva dal trattamento delle altre TURBINA correnti organiche (correnti di fondo delle MULTISTADIO altre colonne, etc ) Il vapore prodotto colonne etc.). CALDAIA vapore viene utilizzato per la produzione di energia elettrica. biomassa residua acqua DIGESTORE ANAEROBICO correnti Bezzo 2010 con organici
  • 100. I biocarburanti Il processo enzimatico-biologico enzimatico biologico Criticità tecnico-economiche Questioni tecniche da risolvere:  necessità di colture ad alta resa (>40 t/ha all’anno  >10t/ha EtOH) e a basso consumo d’acqua e fertilizzanti 10t/h b d’ f tili ti  idrolisi e fermentazione più rapide (oggi per un impianto da 100mila t/a di EtOH servirebbe volume di fermentazione da 30-40mila 30 40mila m3 rispetto agli 8 12mila m3 della prima 8-12mila generazione)  possibilità di realizzare idrolisi e fermentazione in modo meno diluito (in modo da rendere meno costoso il recupero dell’etanolo) Costo dell’etanolo da materiali lignocellulosici è oggi concorrenziale a benzina per prezzo del greggio superiore a 110 $/bbl  deve essere concorrenziale per greggio a 40-50 $/bbl Bezzo 2010
  • 101. I biocarburanti Coltivazione biomassa Ricerca in corso Irrigazione a g goccia Produttività raggiunte sorgo: 30-35 t/ha (Piemonte) Bezzo 2010 Bezzo 2009
  • 102. I biocarburanti Il bioetanolo di II generazione Il processo termochimico-biologico raccolta e • processo meno maturo Vengono prodotti 0.17 kg trasporto • diversi step non(0.21 L) per kg di legno secco. ancora ben definiti produzione di distillazione e pre-processing energia disidratazione raffreddamento fermentazione gassificazione e purificazione syngas y g del d l syngas Il processo è energeticamente autosufficiente. 0.8 MJ di energia elettrica in eccesso sono prodotti per k d tti kg prod. di energia d i di etanolo da syngas non Bezzo 2010 fermentato
  • 103. I biocarburanti La fase termochimica La gassificazione La gassificazione è la conversione termochimica di un combustibile solido o liquido in un gas che avviene attraverso un agente gassificante. tt t ifi t Divisa in varie fasi: combustione, pirolisi, ga gassificazione. a o Sono utilizzati come agenti gassificanti:  aria  ossigeno  vapore Differenza sostanziale con combustione è minor rapporto ossigeno/combustibile i / b ibil  la gassificazione è un processo endotermico Bezzo 2010
  • 104. I biocarburanti La fermentazione del syngas Reazioni principali La produzione di acido acetico può essere inibita Set di reazioni: 4CO + 2H2O  CH3COOH + 2CO2 4H2 + 2CO2  CH3COOH + 2H2O 6CO + 3H2O  C2H5OH + 4CO2 6H2 + 2CO2  C2H5OH + 3H2O Conversione CO: 50-90% Conversione H2: 20-70% Concentrazione di etanolo nel brodo di fermentazione: 2-3% syngas Serve molta energia per recuperare l’etanolo Bezzo 2010
  • 105. I biocarburanti Il processo termochimico-biologico termochimico biologico Criticità tecnico-economiche Questioni tecniche da risolvere:  g gassificazione è processo complesso e costoso, specie se si p p , p vuole garantire composizione costante nel gas di sintesi  possibilità di realizzare conversioni elevate in un reattore industriale non è dimostrata  servono concentrazioni più elevate nel fermentatore per ridurre le spese energetiche nel recupero dell’etanolo  l’effetto della produzione di inibitori nel processo di l effetto fermentazione non è chiaro Costo dell’etanolo da materiali lignocellulosici è oggi concorrenziale a benzina per prezzo del greggio superiore a 130 $/bbl Bezzo 2010
  • 106. I biocarburanti Il biodiesel Il processo attuale colza, soia, girasole, palma, mais… Semi oleosi Processo Biodiesel Metanolo chimico Glicerina 100 kg colza  40 kg olio (trigligeridi) 40 kg olio (trigliceridi) + 5.5 kg metanolo Bezzo 2010 39 kg biodiesel (estere metilico) + 4 kg glicerina
  • 107. I biocarburanti Il biodiesel Bilancio di materia 12% 1% metanolo 87% base INPUT olio 1% 4% 9% metanolo 86% glicerolo OUTPUT biodiesel altro Bezzo 2010
  • 108. I biocarburanti Il biodiesel Proprietà chimiche e motoristiche Potere calorifico inferiore: 37-39 MJ/kg Numero di cetano: indice della  diesel: 42 43 MJ/kg 42-43 attitudine all autoaccensione con all’autoaccensione Vantaggi: combustione regolare di un carburante in un motore diesel)  elevato numero di cetano (48-60), paragonabile o ( ), p g superiore a diesel fossile (40-55)  minori emissioni di SO2 e di polveri sottili  ma aumentano NOx  elevato potere lubrificante Svantaggi gg  minore stabilità rispetto a diesel  qualità variabile Bezzo 2010
  • 109. I biocarburanti Il biodiesel Schema di processo Processo può essere batch b t h oppure continuo riciclo metanolo metanolo Reattore Separatore Lavaggio 60-70 °C olio glicerina grezza semi i Pressa Separatore Evaporatore acidi grassi biodiesel bi di l mangimi Evaporatore Bezzo 2010 glicerina
  • 110. I biocarburanti Il biodiesel La transesterificazione dei trigliceridi Estere metilico o Biodiesel Si usano metanolo o (FAME: fatty acid methyl ester) etanolo (più costoso) in eccesso per spostare equilibrio verso prodotti. prodotti RCCOH Serve un catalizzatore per liberare la catena dell’acido grasso. Di solito si usa una base (NaOH o KOH o l b ( metilato sodico), ma va bene anche un acido (H2SO4). Bezzo 2010
  • 111. I biocarburanti Il biodiesel La chimica del processo Se come catalizzatore si usa una base:  eccesso d’alcol: da 6:1 a 20:1  temperatura: reazione avviene a temperatura ambiente, ma si opera a >50 °C per diminuire viscosità Se come catalizzatore si usa un acido:  eccesso d’alcol: 50:1  temperatura: da temperatura di ebollizione dell’alcol a 120 °C (si opera sotto pressione) ( p p )  la reazione è sensibilmente più lenta  la catalisi acida è vantaggiosa in oli ricchi di acidi grassi liberi ( (come negli oli di cottura) perché oltre alla reazione di g )p transesterificazione avviene anche l’esterificazione diretta degli acidi grassi Bezzo 2010
  • 112. I biocarburanti Il biodiesel Le reazioni secondarie Reazioni indesiderate che che possono avvenire in ambiente basico: 1. 1 saponificazione: sapone RCOOH + NaOH  RCOONa+ + H2O 2. idrolisi: base RCOOCH3 + H2O  RCOOH + CH3OH L’acidità dell’olio deve essere i f i L’ idità d ll’ li d inferiore all1%, per i ll1% impedire di saponificazione e conseguente formazione d’acqua che determina un’ulteriore formazione di acidi grassi. Analogamente, è importante che olio sia anidro. Bezzo 2010
  • 113. I biocarburanti Il biodiesel Fattori di innovazione Catalizzatori eterogenei acidi  vantaggi dei catalizzatori acidi (possibilità di trattare oli ricchi di acidi grassi) idi i)  facilità di recupero e rigenerazione del catalizzatore (solido)  svantaggi attuali: costo, stabilità dei catalizzatori Catalisi enzimatica  condizioni blande, alta efficienza  costo elevato Transesterificazione ed esterificazione supercritica  reazioni senza catalizzatori  T = 300 350 °C P = 10-20 bar 300-350 °C; 10 20 b  svantaggi: processo più complesso e costoso Bezzo 2010
  • 114. I biocarburanti Il biodiesel Estrazione dell’olio Decortificazione del seme  si toglie involucro lignocellulosico (se presente) t ) Macinazione del seme Riscaldamento e condizionamento  facilità velocità di estrazione  il condizionamento determina la formazione di un film d acqua sulla d’acqua superficie del seme che incrementa diffusione Estrazione dell’olio dal seme dell olio  meccanica (se contenuto olio > 20%)  chimica (se contenuto olio < 20%) Bezzo 2010
  • 115. I biocarburanti Il biodiesel Trattamento dell’olio Sedimentazione e filtrazione Degommazione g  rimozione gomme di fosfatidi che possono assorbire acqua e formare incrostazioni  viene aggiunto 1% d’acqua che rende insolubili gomme poi gg q g p separate via centrifuga Neutralizzazione  gli acidi grassi sono saponificati (aggiunta di soluzione di soda) e allontanati con fase acquosa Lavaggio ed essiccazione  i saponi residui sono lavati e separati via centrifuga  l’olio viene essiccato sotto vuoto per eliminare umidità residua Bezzo 2010
  • 116. I biocarburanti Il biodiesel Il reattore Reazione avviene solitamente a pressione atmosferica e temperatura tra i 60 e i 70°C. I reattori sono dei reattori a mescolamento (essenziale per garantire un buon contatto tra la fase oleosa e quella alcolica). Nei processi continui si utilizzano due o tre reattori in serie (con rese complessive intorno al 99.9%) l i i treattore99 9%) l regione di Possibile schema di mescolamento serpentino per riscaldamento biodiesel, metanolo, glicerina olio, metanolo, base regione di biodiesel  880 kg/m3 decantazione glicerina  1050 kg/m3 glicerina Bezzo 2010
  • 117. I biocarburanti Il biodiesel Purificazione biodiesel (I) NEUTRALIZZAZIONE acido fosforico DECANTAZIONE DECANTAZIONE biodiesel biodiesel biodiesel metanolo metanolo metanolo glicerina glicerina glicerina glicerina glicerina metanolo DECANTAZIONE biodiesel biodiesel biodiesel metanolo metanolo metanolo glicerina glicerina glicerina Bezzo 2010 FLASH (sottovuoto)
  • 118. I biocarburanti Il biodiesel Purificazione biodiesel (II) FLASH LAVAGGIO metanolo acqua ESSICCAMENTO vapori CENTRIFUGA biodiesel metanolo biodiesel biodiesel biodiesel acqua acqua residui biodiesel bi di l Bezzo 2010
  • 119. I biocarburanti Il biodiesel Purificazione glicerina NEUTRALIZZAZIONE metanolo acido cloridrico DECANTAZIONE acidi grassi acqua da lavaggio biod. glicerina glicerina metanolo metanolo acqua glicerina glicerina metanolo FLASH metanolo acqua (sottovuoto) acqua metanolo metanolo glicerina metanolo acqua acqua glicerina Bezzo 2010 FLASH RETTIFICA
  • 120. I biocarburanti Il biodiesel Note finali Integrazione termica per recupero calore è essenziale p per economicità del processo p Servono inoltre impianti di lavaggio per le emissioni gassose e trattamento acque Consumi vapore: 3 t/tbiodiesel Uso della glicerina:  parte per i d t i alimentare, zootecnica, cosmetica e t industria li t t i ti farmaceutica  additivo per digestori anaerobici  combustibile  … sempre più è materiale da smaltire (costo) Bezzo 2010
  • 121. I biocarburanti Il biodiesel di III generazione La produzione da alghe Uno dei problemi del biodiesel è la scarsa produttività per ettaro:  palma: 5.5 t/ha  olivo: 1.1 t/ha  colza: 1.1 t/ha /  girasole: 0.9 t/ha  soia: 0.4 t/ha  mais: 0.15 t/ha Le microalghe presentano una potenzialità ben diversa:  > 50 t/ha Bezzo 2010
  • 122. I biocarburanti Il biodiesel da alghe Alcuni dati generali Produzione di olio è generalmente pari a 20-50% della biomassa secca delle microalghe (ma si può arrivare a 80%) Crescita e accumulo di oli dipende da rapporto C:N  nella fase di crescita serve abbondanza di nutrienti (sia carboniosi che azotati)  per accumulare olio si deve innalzare rapporto C:N (scarsità di azoto) L’effetto della luce è sia importante per la crescita algale che per la produzione di oli  la maggior parte delle microalghe raggiungono livelli di saturazione per intensità luminose intorno ai 200 Em-2s-1 (all’equatore intensità è circa 2000 Em-2s-1); la sovrassaturazione danneggia il meccanismo fotosintetico inibendo la crescita Crescita è autotrofa (luce e CO2), ma per molte specie può essere anche eterotrofa (senza luce, ma presenza di nutrienti)  crescita eterotrofa è più rapida p p Bezzo 2010
  • 123. I biocarburanti Il biodiesel da alghe Bacini aperti e fotobioreattori Bacini aperti (open ponds) ape ti produttività: 0.12-0.35 kg/m3/d Fotobioreattori p produttività: 0.6-1.5 kg/m3/d Bezzo 2010