2. Indice
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Premessa: quadro complessivo e obiettivi di politica economica
La governance europea
Il Documento di economia e finanza
Le raccomandazioni della Commissione Europea
Il Consiglio Europeo del 23-24 giugno
Allegato: Semestre europeo e strategia “Europa 2020”
3. Premessa: quadro complessivo e obiettivi di
politica economica
li i i
3
Il Governo ha proseguito nella sua azione di rigore di bilancio che si
è concretizzata, sin dal 2008, con l’adozione anticipata all’estate
, , p
delle manovre finanziarie triennali
Nel corso del 2010 con la manovra finanziaria per il 2011 2013
2010, 2011-2013
approvata con il decreto legge n.78 del 2010 è stato previsto un
aggiustamento dei conti pubblici pari a 12 miliardi di euro nel
2011 e a circa 25 miliardi nel biennio successivo
4. Premessa: quadro complessivo e obiettivi di
politica economica
li i i
4
Fonte: Documento di Economia e Finanza 2011 - Sezione I: Programma di Stabilità dell’Italia
5. Premessa: quadro complessivo e obiettivi di
politica economica
li i i
5
Con la Legge di Stabilità per gli anni 2011-2013, approvata nel
dicembre scorso, è stata disposta una diversa allocazione delle
risorse,
risorse tuttavia senza determinare effetti correttivi
sull’indebitamento netto
L’insieme d ll misure consente al G
L’ delle l Governo d confermare gli
di f l
obiettivi di consolidamento: l’indebitamento netto torna al di sotto
del valore di riferimento entro il 2012 (primo anno considerato dal
(p
Programma) e prosegue la sua discesa nel biennio successivo
Alla fine del periodo l’indebitamento netto è previsto collocarsi
periodo,
al -0,2 per cento del PIL, per effetto di una manovra aggiuntiva
netta sul saldo primario pari in termini cumulati a circa 2,3 punti
percentuali di PIL
6. Premessa: quadro complessivo e obiettivi di
politica economica
li i i
6
Viene confermato l’impegno al raggiungimento dell’obiettivo di pareggio di
bilancio al netto delle condizioni cicliche e delle misure una tantum nel medio
termine
In termini strutturali il percorso di risanamento, ripreso a
partire dal 2010 prosegue: nell’anno in corso il saldo di
2010, nell anno corso,
bilancio corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum si
riduce di 0,5 punti percentuali, mentre negli anni 2012-2014
p p g
l’aggiustamento ammonta a 0,8 punti percentuali l’anno
Il coordinamento delle politiche economiche nell’Unione Europea che si
nell Unione Europea,
concretizza con l’avvio del semestre europeo a partire dal 2011, prevede la
presentazione congiunta dei due documenti finalizzati a consentire la verifica
in sede europea delle politiche di bilancio e delle strategie di riforma attuate
dagli Stati membri: il Programma di Stabilità (PS) e il Programma Nazionale
di Riforma (PNR)
7. Governance europea, da giugno in avanti
7
La nuova procedura di sorveglianza multilaterale dei bilanci
nazionali segue un ciclo annuale che, per questa seconda metà
dell anno,
dell’anno, prevede:
Inizio giugno: sulla base dei PNR e dei Programmi di Stabilità o
Convergenza (PSC) l
C (PSC), la C Commissione h
i i ha elaborato l
l b t le
raccomandazioni di politica economica e di bilancio rivolte ai
singoli Stati
23-24 giugno: il Consiglio europeo ha approvato le
Raccomandazioni della Commissione
Seconda metà dell’anno: gli Stati membri approvano le
rispettive l
leggi di bil i tenendo conto d ll raccomandazioni
i bilancio, d delle d
ricevute
8. Governance europea, il 2012
8
Nell’indagine annuale sulla crescita dell’anno successivo (2012), la
Commissione dà conto dei progressi conseguiti dai Paesi membri
nell’attuazione delle raccomandazioni stesse (2011)
Il Consiglio europeo di marzo 2012 valuterà, in base all'analisi
all analisi
annuale della crescita effettuata dalla Commissione, i progressi
degli Stati membri nell'attuazione delle raccomandazioni
specifiche per paese f
ifi h formulate d l C i li e d i rispettivi
l t dal Consiglio dei i tti i
impegni in forza del Patto
9. Documento di economia e finanza 2011
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L’Italia, per sincronizzare la propria agenda con quella europea, ha
approvato le modifiche alla legge di bilancio e di contabilità (Legge
n. 39 del 2011) così da anticipare ad aprile i documenti di
programmazione economico-finanziaria. In particolare ha:
approvato il 13 aprile il nuovo Documento di economia e
finanza (DEF) che accorpa:
la Decisione di Finanza Pubblica (già DPEF)
la Relazione unificata (RUEF)
il Programma Nazionale di Riforma (PNR)
il P
Programma di S bili à (PS)
Stabilità
Il 6 maggio l’Italia ha trasmesso all’Europa il Programma di
Stabilità (2011-2014) e il PNR 2011
10. Documento di economia e finanza 2011
10
Deficit/PIL
/
L’Italia si impegna a raggiungere entro il 2014 un livello prossimo al
pareggio di bilancio (close to balance) così conformando la dinamica
balance),
del nostro bilancio pubblico agli obiettivi europei di medio termine (per
il 2011, deficit/PIL: 3,9%; 2012: 2,7%; 2013: 1,5%; 2014: 0,2%)
Debito/PIL:
Riduzione del debito pubblico da operare tenendo conto non solo del
livello del debito pubblico, ma anche degli "altri fattori rilevanti",
relativi alla finanza privata ed all'economia, fattori che sono stati
concordati in sede europea
Previsioni di crescita del PIL:
+1,1% (2011); +1,3% (2012); 1,5% (2013); +1,6%
+1 1% (2011) +1 3% (2012) + 1 5% (2013) +1 6% (2014)
11. Le raccomandazioni europee: in pillole
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Il 7 Giugno la Commissione Europea ha approvato le valutazioni e le
raccomandazioni su PNR e Programma di Stabilità italiani, in particolare:
Il piano di consolidamento fiscale è considerato credibile fino al 2012
Si ritiene necessario un rafforzamento del piano di consolidamento con
nuove misure per il 2013 e 2014, da adottare entro ottobre 2011
p ,
Ulteriori interventi pro-crescita da adottare nel 2011-2012 per:
Migliorare il funzionamento del mercato del lavoro
g
Aumentare il grado di concorrenza
Migliorare l’ambiente normativo delle imprese
g p
Rafforzare le politiche di ricerca e innovazione
Migliorare l’uso dei fondi comunitari
g
23/24 giugno il Consiglio Europeo ha adottato le raccomandazioni
12. Le raccomandazioni della Commissione all’Italia
12
Per i nostri conti pubblici l’Europa ci suggerisce di:
2011-2012 – attuare quanto già previsto
Sfruttare ogni sviluppo di bilancio favorevole per accelerare la
riduzione del disavanzo e del debito
2013-2014
2013 2014 – rafforzare il piano di risanamento fiscale con
misure concrete entro ottobre 2011
Introdurre tetti di spesa vincolanti e migliorare il controllo dei vari
livelli di governo
13. Le raccomandazioni della Commissione all’Italia
13
Per crescere di più l’Europa ci suggerisce per il 2011–2012 di:
Migliorare il funzionamento del mercato del lavoro
g
combattere la segmentazione del mercato del lavoro attraverso
la revisione della legislazione a tutela dell’occupazione e la
dell occupazione
riforma degli ammortizzatori sociali
contrastare il lavoro nero
promuovere una maggiore partecipazione delle donne al
mercato del lavoro (servizi e incentivi finanziari ai secondi
(
redditi)
favorire un maggiore collegamento tra crescita dei salari,
produttività, condizioni locali e aziendali
Segue…
14. Le raccomandazioni della Commissione all’Italia
14
Migliorare l’ambiente normativo delle imprese
aprire il settore dei servizi ad ulteriore concorrenza, in
particolare nell’ambito dei servizi professionali
nell ambito
adottare nel 2011 la legge annuale per il mercato e la
concorrenza
ridurre la durata delle procedure di applicazione del diritto
contrattuale
migliorare il quadro per gli investimenti del settore privato nella
ricerca e nell’innovazione, estendendo gli attuali incentivi fiscali,
migliorando le condizioni per il venture capital e sostenendo
sistemi di appalto innovativi
p
promuovere l’accesso delle PMI ai mercati dei capitali eliminando
p
gli ostacoli normativi e riducendo i costi
Segue…
15. Le raccomandazioni della Commissione all’Italia
15
Accelerare la spesa pro crescita in particolare nelle Regioni del
Sud
migliorare la capacità amministrativa e la governance politica
dei fondi europei
rispettare gli impegni presi nel quadro di riferimento strategico
nazionale i t
i l in termini di quantità di risorse e qualità d ll spesa
i i tità i lità della
16. Il Consiglio Europeo del 23-24 giugno
23 24
16
Il Consiglio Europeo del 23-24 giugno segna la conclusione del
primo semestre europeo ed è l'occasione per una valutazione
collettiva dell'UE delle misure nazionali previste dagli Stati membri
dell UE
Sulla base di questa prima esperienza, il Consiglio europeo ritiene
che il semestre europeo possa di
h t diventare un metodo di governance
t t d
efficace per sostenere in modo integrato, trasparente e tempestivo
la definizione delle politiche nazionali e dell'UE
p
La presentazione contemporanea dei programmi di stabilità e di
convergenza e dei programmi nazionali di riforma permette all'UE all UE
di valutare allo stesso tempo le strategie nazionali di bilancio e di
crescita, e di prendere in considerazione eventuali rischi, squilibri o
compromessi
17. Il Consiglio Europeo del 23-24 giugno
23 24
17
In base alla valutazione della Commissione, il Consiglio europeo ha
discusso le politiche e le misure presentate dagli Stati membri.
Queste costituiscono un valido punto di partenza per sostenere la
ripresa dell'Europa, affrontare le sfide di bilancio e promuovere
riforme più ambiziose a livello nazionale
Il Consiglio europeo constata che tutti gli Stati membri sono
fortemente determinati a compiere tutto quanto necessario per
p q p
attuare pienamente il patto di stabilità e crescita
18. Il Consiglio Europeo del 23-24 giugno
23 24
18
Gli Stati membri hanno compiuto notevoli progressi nel definire
l'azione per conseguire gli obiettivi principali della strategia
Europa 2020 in ordine a occupazione e crescita sostenibile
La realizzazione di alcuni è sulla buona strada, per altri obiettivi
(concernenti occupazione, efficienza energetica, R&S, povertà e
istruzione terziaria) occorrono invece sforzi supplementari. In via
prioritaria occorre inoltre assicurare un ambiente macroeconomico
sano, ripristinare la sostenibilità dei conti pubblici, correggere gli
squilibri macroeconomici e rafforzare il settore finanziario
Il Consiglio europeo avalla le raccomandazioni specifiche per
g p p p
paese approvate dal Consiglio e invita tutti gli Stati membri a
integrarle nelle decisioni nazionali sul bilancio e le riforme
strutturali e ad ovviare alle carenze rilevate d t l esercizio
t tt li d i ll il t da tale i i
20. La strategia Europa 2020
20
Gli obiettivi di Europa 2020 sono un elemento centrale dei Programmi
Nazionali di Riforma che devono includere quattro componenti essenziali:
1. Uno scenario macroeconomico a medio termine, con particolare
attenzione agli ostacoli macrostrutturali alla crescita, soprattutto a livello
di bilancio
2. Gli obiettivi nazionali che traducono gli obiettivi principali di Europa
g p p p
2020
3. Un elenco dei principali ostacoli alla crescita e all'occupazione
all occupazione
4. Le principali misure per dare la massima priorità alle iniziative di
stimolo alla crescita
21. La strategia Europa 2020
21
MARZO 2010
Commissione ha proposto "Europa 2020”
GIUGNO 2010
Il Consiglio Europeo ha messo a punto la strategia “Europa 2020”
“Europa 2020” sostituisce e integra la Strategia di Lisbona
“Europa 2020” riserva una attenzione particolare alla riforma del bilancio dell'UE
“E 2 2 ” i i i l ll if d l bil i d ll'UE
OBIETTIVO
Definizione del quadro finanziario pluriennale post 2013 (2014-2019)
22. Il “semestre di bilancio europeo
semestre europeo”
22
La strategia “Europa 2020” ridisegna il ciclo della governance, introducendo
il “semestre di bilancio europeo” che occuperà, a partire dal 2011, la prima
metà di ogni anno
Il restante semestre sarà dedicato all’adeguamento delle politiche
nazionali agli indirizzi e alle guidelines definite nel semestre europeo
g g p
Nel quadro di questo nuovo ciclo, verrà realizzato un allineamento del
nuovo Patto di stabilità e crescita e della strategia “Europa 2020”, in modo
da dare un ancoraggio più forte (e “anticipato”) al coordinamento e alla
vigilanza macroeconomica all’interno della UE
Lo scopo è permettere da un lato alla UE di ricavare tempestivamente
permettere, lato,
informazioni utili dagli sviluppi delle situazioni economiche nazionali e,
dall’altro, agli Stati membri di includere integralmente la prospettiva e gli
orientamenti maturati a li ll europeo nelle l
i i i livello ll loro politiche nazionali
li i h i li
23. Europa 2020: Cronoprogramma (1/2)
23
• Presentazione dell’Annual Growth Survey (Commissione)
Gennaio
2011
• Il Parlamento europeo e i diversi consigli settoriali analizzano
Febbraio l’Annual Growth Survey
/marzo
/
• Il Consiglio Europeo adotta le conclusioni di cui dovranno tener
conto gli Stati membri al momento della presentazione dei PNR
Marzo e PSC nazionali
24. Europa 2020: Cronoprogramma (2/2)
24
• Presentazione da parte degli Stati membri dei PNR e dei PSC
Metà definitivi
aprile
p
• La Commissione formula una serie di raccomandazioni sia di natura
Fine
Fi generale che specifiche per ciascun St t membro
l h ifi h i Stato b
maggio/
giugno
Fine
• Consiglio europeo
giugno
• Gli Stati membri saranno chiamati a portare a termine le loro
Secondo
Seco do
manovre finanziarie e attuare le loro politiche tenendo in
semestre considerazioni l raccomandazioni f
id i i le d i i formulate d ll C
l t dalla Commissione
i i
25. La Strategia Europa 2020 (tre motori di crescita)
25
Europa 2020 i di id t motori di crescita d mettere i atto mediante
E individua tre t i it da in di
azioni concrete a livello europeo e nazionale:
CRESCITA CRESCITA CRESCITA
INTELLIGENTE SOSTENIBILE INCLUSIVA
• Promuovendo la • Rendendo la nostra • Incentivando la
conoscenza,
conoscenza produzione più partecipazione al
l'innovazione, efficiente sotto il mercato del lavoro,
l'istruzione e la società profilo delle risorse e l'acquisizione di
digitale rilanciando competenze e la lotta
contemporaneamente alla povertà
ll à
la nostra competitività
I progressi registrati saranno valutati sulla base di cinque obiettivi principali
(headline targets) che gli Stati membri saranno invitati a tradurre in obiettivi
nazionali definiti in funzione delle situazioni di partenza
Per raggiungere gli obiettivi principali, la Commissione propone una serie di
iniziative faro (flagship initiatives)
26. Gli obiettivi quantitativi a livello UE e per l’Italia
l Italia
26
Per raggiungere gli obiettivi nazionali i Paesi Membri definiscono i
nazionali,
Programmi Nazionali di Riforma, fornendo una descrizione dettagliata
delle misure da adottare, incluse tabelle di marcia e impatto sul bilancio,
nonché i di d come verranno utilizzati a t l fi i f di strutturali
hé indicando tili ti tal fine fondi t tt li
LIVELLO EU ITALIA ITALIA
OBIETTIVO EU AL 2020
OGGI OGGI AL 2020
75% delle persone
1 Tasso di occupazione 64,6% 57,5% 67%-69%
di età 20/64 anni
2 Spesa per R&S sul PIL 3% 1,9% 1.18% 1,53%
Almeno 40% dei
3.A Diploma o laurea 31% 19,2% Almeno 26%-27%
giovani
Meno del 15%-
3.B Abbandoni scolastici Meno del 10%
% 15%
% 19,7%
, %
16%
4 Efficienza energetica Migliorata del 20% 27%
20 milioni di persone 2,2 milioni di
5 Povertà in meno a rischio di persone in meno a
povertà rischio povertà
27. Le 7 flagship initiatives della Commissione (1/2)
27
Digital • Trarre vantaggi socio-economici sostenibili da un mercato
Agenda
A d unico del digitale basato sull internet superveloce
sull'internet
Youth on • Migliorare la qualità e l'attrattiva internazionale degli
istituti europei di insegnamento superiore, promuovendo
the move la mobilità di studenti e giovani professionisti
• Riorientare la politica in materia di R&S e innovazione in
Innovation
I i funzione delle sfide principali, colmando al tempo stesso
Union il divario tra scienza e mercato per trasformare le
invenzioni in prodotti
28. Le 7 flagship initiatives della Commissione (2/2)
28
New • Aiutare la base industriale dell'UE ad essere competitiva nel
Industrial mondo post-crisi, promuovere l'imprenditoria e sviluppare
Policy
y nuove competenze
• Porre le basi della modernizzazione dei mercati del lavoro
New Skills onde aumentare i livelli di occupazione e garantire la
and J b
d Jobs sostenibilità dei nostri modelli sociali a mano a mano che i
figli del baby boom andranno in pensione
Platform • Garantire coesione economica sociale e territoriale
economica,
against aiutando i poveri e le persone socialmente escluse,
Poverty consentendo loro di svolgere un ruolo attivo nella società
Resource • Favorire la transizione verso un’economia efficiente sotto il
Efficiency profilo delle risorse e a basse emissioni di carbonio