2. Gli accordi di Yalta
• I veri vincitori della Seconda Guerra Mondiale sono
USA e URSS. Tra le varie nazioni nasce la volontà di
costruire un nuovo ordine mondiale e i nazisti vengono
puniti con il processo di Norimberga, in modo che non
possano più succedere eventi come quelli avvenuti
durante la Seconda Guerra Mondiale. A Yalta nel
1945, le potenze decidono di dividere la Germania in
due aree di influenza, a est e a ovest, controllate da
URSS e USA, questa divisione però si applicò in tutta
l’Europa anche se non direttamente.
• Per evitare ulteriori conflitti, si decise di creare
l’Organizazzione delle nazioni unite (ONU) a San
Francisco sempre nel 1945, partecipavano 51 stati.
3. Due blocchi nel mondo
• Gli accordi di Yalta presentavano un compromesso: nacquerò
rivalità tra USA e URSS. L’area di influenza si trasformerà in un vero
e proprio territorio assegnato a partire dal 1948, infatti i due stati
erano completamente diversi politicamente. Gli Stati Uniti erano
basati sulla democrazia e sul libero mercato: capitalismo. L’Unione
Sovietica aveva un modello autoritario e statalista, l’economia
basata su pianificazione e intervento dello Stato.
• Erano state create anche istituzioni sovrannazionali ( l’OECE di paesi
occidentali e il COMECOM di paesi del blocco orientale). Si crearono
anche alleanze militari. Il blocco occidentale con la NATO nel 1949 e
nel 1955 gli stati comunisti col Patto di Varsavia.
• Si generò una pericolosa tensione internazionale. Un clima fatto di
sospetti e rivalità che favorì la corsa agli armamenti. Questo periodo
fu chiamato guerra fredda perché non si combatteva attraverso le
armi ma con lo spionaggio, la PROPAGANDA e l’escalation alle armi
(corsa agli armamenti).
4. Il blocco dell’Est
• Con l’accordo di Yalta si decise di dividere Berlino in quattro
settori, ognuno occupato dalle potenze vincitrici. Gli alleati
volevano unire i loro settori ma i Russi bloccarono tutti gli
accessi di Berlino tentando di impedire il progetto. Stati
Uniti e Inghilterra organizzarono un ponte aereo per
garantire i rifornimenti. Nel 1949 la Germania venne divisa
in Repubblica federale tedesca (USA) e dalla Repubblica
democratica tedesca (URSS).
• Altri stati che vennero influenzati dall’URSS erano
Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Albania e
Cecoslovacchia. La Jugoslavia invece era diventata
Repubblica socialista federativa dal maresciallo Tito nel
1946 ed essendo autonoma, Stalin giudicò un atto di
tradimento quello del maresciallo Tito.
5. Anticomunismo statunitense
• Da parte americana, nel 1947 fu enunciata la «dottrina Truman» che
prevedeva l’impegno degli Stati Uniti a intervenire a sostenere i popoli
liberi contro le pressioni di minoranze militari o estere, per evitare
l’espansione sovietica. Sempre nel 197 fu varato il piano Marhsall con il
quale gli USA intendevano sostenere finanziariamente i Paesi europei del
blocco occidentale per la ricostruzione in seguito ai danni della guerra, con
questo mezzo gli USA volevano anche controllare politicamente questi
stati.
• Nel 1950 scoppiò in Corea un conflitto tra Nord e Sud del Paese, sostenuti
da Unione Sovietica e Cina il prima e da Stati Uniti il secondo. A innescare
lo scontro fu un tentativo dei coreani del Nord di unificare politicamente i
due paesi in uno stampo comunista. Il conflitto si concluse nel 1953 con il
ripristino della situazione precedente.
• Negli USA si era diffusa un’atmosfera di sospetto nei confronti dei
comunisti. Il senatore american McCarthy ispirò una campagna
anticomunista: maccartismo. I primi anni ‘50 erano per questo segnati da
persecuzioni e intolleranze politiche
6. Gli anni della distensione
• Dopo la morte di Stalin nel 1953 la situazione sembrò più
rilassata. Nel 1955 quando divenne capo Nikita Krusciov i
rapporti USA-URSS conobbero un momento di distensione.
Krusciov criticò la tendenza autoritaria e dittatoriale della
politica di Stalin e ci fu una minore pressione militari
dell’URSS sui paesi del blocco dell’Est.
• Nel 1956, in Ungheria e in Polonia si verificarono
sollevazioni popolari per distogliersi dal controllo sovietico.
Krusciov temendo una rivolta nel blocco orientale, invia
l’esercito per reprimere le rivolte, gli USA non
intervengono.
• Nel 1957, in Egitto avvenne la nazionalizzazione del canale
di Suez. USA e URSS intimano Francia, Inghilterra e Israele
ad abbandonare il territorio occupato.
7. Crisi di Cuba e il Muro di Berlino
• A fornire ulteriore distensione contribuì l’elezione nel 1960 del
presidente americano John Fitzgerald Kennedy. Kennedy divenne
autore di una nuova politica. All’interno cercò di ridurre la
discriminazione, mentre a livello internazionale elaborò la teoria di una
nuova frontiera di pace.
• Nel 1961, ci fu un dibattito tra USA e URSS perché non si trovavano
d’accordo sulla divisione di Berlino. I sovietici decisero di erigervi un
muro che divideva la città.
• Dal 1955 al 1961, a Cuba scoppiò una rivoluzione guidata da Fidel
Castro che volevo eliminare la dittatura filoamericana e creare una
repubblica socialista.
• Nel 1962 si rischiò una guerra atomica in seguito al posizionamento di
testate nucleari sull’isola di Cuba, Kennedy cercava di convincere
l’URSS al ritiro dei missili e dopo giorni di tensione, Krusciov, grazie agli
appelli di Papa Giovanni XXIII e di JFK, ordinò il ritiro dei missili.
8. Fine del disgelo
• Dopo Krusciov la distensione terminò e assunse il potere in
URSS Leonid Breznev ideatore della «sovranità limitata» nei
confronti dei paesi dell’Est: Mosca si riservava il diritto di
impedire ogni rivendicazione e ogni forma di dissidenza.
Per questo motivo le truppe sovietiche invasero la
Cecoslovacchia per prevenire la diffusione della politica del
segretario del partito comunista cecoslovacco, Alexender
Dubcek, definita «primavera di Praga». Questa era basata
sulla concessione di libertà politiche e civili, regole
economiche meno rigide, concessione di maggior potere ai
sindacati e alla realizzazione di un comuniscmo più umano.
L’intervento sovietico non procurò alcuno spargimento di
sangue nel paese.
9. Guerra del Vietnam
• Succedette a Kennedy il presidente Lyndon
Johnson, il suo mandato fu segnato da una
politica imperialista nel Sud-Est asiatico. Il
Vietnam, nel 1954, era diviso in due Stati: uno a
Nord comunista e uno a sud appoggiato dagli
USA. Quando le truppe del Nord invasero lo stato
del sud, Kennedy decise di inviare delle truppe
americane nel 1962. Essendosi dimostrata
disastrosa e inutile, il presidente americano
Richard Nixon nel 1973 ritirò le truppe. Gli stati
vietnamiti vennere unificati sotto il potere di Ho
Chi Minh, leader comunista
10. Crolla il comunismo
• Con la perdita di prestigio degli USA, la forza sovietica aumentò. Breznev potenziò
l’arsenale bellico e il momento più significativo fu quando invase, nel
1979, l’Afghanistan ricco di petrolio. Ronald Reagan, presidente degli Stati Uniti
riprese la corsa agli armamenti. La prima metà degli anni ‘80 viene chiamata
«seconda guerra fredda».
• Nel 1985 fu eletto in URSS Mikhail Gorbaciov che ispirò la sua politica su due
principi: trasparenza e ristrutturazione. Fece ritirare le truppe
dall’Afghanistan, sospese gli esperimenti atomici e aprì gli accordi con gli USA per
la riduzioe degli armamenti. Cercò di ridimensionare il ruolo del Partito comunista
e promosse la liberalizzazione dell’informazione e della cultura. Attivò una serie di
riforme economiche: socialismo che introduceva il libero mercato.
• Fu sciolto il Patto di Varsavia e le truppe furono ritirate. Nel 1989 e nel 1990 in
Polonia e in Ungheria avvennero le prime elezioni. Come conseguenza crollarono
gli altri regimi comunisti europei. L’Ungheria aprì le porte all’Austria e i cittadini
della Germania dell’Est fggirono. Con una rivolta popolare pacifica, nel 1989 fu
abbattuto il muro di Berlino. In Romania continuavano gli scontri.
• Nel 1990 la Germania si riunificò e si ebbero libere elezioni in Cecoslovacchia che
si divise in Repubblica Ceca e Rep. Slovacca
11. Crolla l’URSS
Il crollo dell’URSS fu causato da:
• Diversa situazione interna dopo l’ascesa di Gorbaciov
• Nell’URSS, essedo costituita da territori con razze e
culture diverse, si crearono spinte separatiste.
Lo smantellamento del regime comunista causò una grava
crisi in Russia dove diventò popolare il politico Boris Eltsin
che proponeva di dare spazio al libero mercato. Eltsin nel
1991 venne eletto alla presidenza della Repubblica
federale russa. Eltsin proponeva la totale liberalizzazione
delle attività produttive ma una crescita di una minoranza
ricca spregiudicata e crudele e un aumento della povertà
nella maggioranza della popolazione.
12. Dall’URSS alla CSI
• Nel 1990 si proclamarono indipendenti
Estonia, Lettonia e Lituania, seguendo il loro
esempio, nel 1991 molte altre nazioni si
dichiaravano indipendenti.
• L’8 dicembre 1991 nasce la Comunità di Stati
Indipendenti (CSI), una confederazione di stati
legati fra loro per ragioni di difesa e rapporti
economici.
• Il 25 dicembre 1991, con la dimissione di
Gorbaciov si ha la fine ufficiale dell’URSS.
13. Solidarietà in Europa
• Dopo la fine della seconda guerra mondiale gli
Stati europei compresero l’importanza di
unirsi tra loro, dapprima economicamente e e
poi politicamente, inaugurando un percorso
comune che li avrebbe portati alla creazione
dell’Unione Europea.