1. S.I.U.M.B. Congresso Nazionale
2013
Hotel Ergife
15-19 Novembre
LO STUDIO DELLA MOBILITÀ FASCIALE NELLA VALUTAZIONE DELLO
SPAZIO SUB-ACROMIALE (F.U.S.A.E.): NUOVA PROSPETTIVA PER LA
DIAGNOSI DELLE ALGIE DISFUNZIONALI DI SPALLA
Dott. D. BONGIORNO
Blog F.U.S.A.E. - www.davidebongiorno.com
#FUSAE
2. Cosa è F.U.S.A.E.?
Fascial-motion UltraSonographic Anatomic Evaluation
questo acronimo prova ad integrare le
caratteristiche dinamiche della
ecografica
indagine
e le recenti studi sulle fasce
e i piani di scivolamento
(*)
Perchè F.U.S.A.E.?
“implementare la valutazione ecografica attraverso l’osservazione
dei movimenti fasciali e delle relazioni anatomiche topografiche tra
le strutture”
3.
4. La “storia”
Volendo uscire dalla filosofia e dai soli concetti teorici
lo studio anatomico ecografico dinamico viene
comunemente utilizzato da tutti gli ecografisti che
vogliano avere dei parametri clinici oggettivi
validi...in particolare quando ci si trovi di fronte a
quelle che comunemente possiamo definire
“problematiche funzionali”...
...come Medico Ecografista e Osteopata non sono
nuovo a questo approccio...
5. Workshop
dynamic ultrasound evaluation
of the sliding motion of organs
related fascia layers in vivo,
before and after application of
manual fascia release techniques
Dr. Davide Bongiorno - Milan
Dr. Paolo Tozzi - Rome
6. VALUTAZIONE ECOGRAFICA DINAMICA DEGLI
SCIVOLAMENTI FASCIALI COME METODO DI
VALUTAZIONE QUALITATIVA PER PAZIENTI
DISFUNZIONALI SOTTOPOSTI A TERAPIA
MANUALE OSTEOPATICA
Dr. D. Bongiorno D.O., Dr. P. Tozzi D.O.
8. F.U.S.A.E. evaluation in shoulder dysfunctions. Evaluation
process and proposal for osteopathic therapeutic process
Humanitas Congress Centre in Milan - 15-17 November 2013
D. BONGIORNO M.D. D.O. M.R.O.(I)
9. Lo spazio anatomico
Lo studio ecografico dinamico dello spazio subacromiale e/o della
distanza tra acromion e testa omerale è stato già dibattuto in articoli
e pubblicazioni scientifiche ma in poche e anedottiche occasioni è
stato valutato dinamicamente:
• al di fuori dei casi di “IMPINGEMENT” cioè patologici
• facendo specificamente riferimento a quadri CON tendinopatia
sintomatica e con i quadri SENZA sintomatologia solo usati come
“gruppo di controllo”, prendendoli a modello come elementi di
normalità (!?)
• non tenendo sempre conto oltre che degli aspetti quantitativi
anche di quelli qualitativi: cioe della biomeccanica scapolo-omerale
11. La dinamica di spalla
“fisiologica”
durante il movimento di abduzione della spalla, elemento preso
in considerazione per questo studio e per la sua importanza
clinica, la testa omerale non esegue un semplice di
rotolamento sulla glena e sul cercine ma scivola
inferiormente trattenuta, nella sua spontanea risalita, da
elementi che ne garantiscono una fissazione inferiore (tra questi
dobbiamo considerare il t. del m. gran dorsale e il t. del m.
grande pettorale)
12. Corretto equilibrio SO
ABD
ADD
Passaggio ADD-ABD con due componenti di movimento
combinato (rotolamento/scivolamento inf.) della testa
omerale rispetto la glena per mantenere la corretta
centratura ( )
13. La dinamica di spalla
“afisiologica”
Definendo fondamentali gli “equilibri” tra le strutture che
richiamano in alto la testa e le strutture che la trazionano in
basso, associate anche ad “aggiustamenti” della scapola che, tramite
il suo movimento di fisiologico scivolamento esterno,
garantisce la perfetta e costante centratura gleno-omerale.
Il movimento scapolare è controllato tra gli altri anche da un
elemento spesso sottovalutato: t. del m. piccolo pettorale.
14. L’impingement funzionale
La sindrome da conflitto sub-acromiale o sindrome da
impingement ha, tra le sue varianti, quella nella quale il
disequilibrio scapolo-omerale porta ad una risalita, per
ridotto scivolamento inferiore, della testa dell’omero in
abduzione a cui segue lo “schiacciamento” della cuffia e
del recesso bursale tra omero e acromion
16. L’impingement dinamico clinico
Molti casi di impingement sono da inscriversi nell’ambito disfunzionale.
Molte spalle algiche potrebbero essere clinicamente riconosciute come dipendenti da una disfunzione
scapolo-omerale
e questo dopo un riconoscimento oggettivo con
l’ecografia.
Quando omero e scapola perdono la sincronia ecco che si verifica
la 1a fase della sindrome conflittuale, quella disfunzionale, più
clinica che strutturale. Questa si manifesta prima che si verifichino
tutti quegli aspetti strutturali in cui vengono coinvolte le strutture
anatomiche (tendinee e bursali)
17. Metodo di
indagine
•
Valutazione profilo della articolazione acromion-clavicolare:
• osteo-articolari
•
capsulo-legamentose.
•
In alcuni lavori scientifici viene riportato il calcolo della distanza tra acromion e testa dell’omero
a riposo utilizzandolo come valore predittivo di una sindrome da conflitto
•
Pochi o scarsi i rilievi dinamici.
•
L’indagine ecografia nelle pubblicazioni è stata per lo più correlata con le pose della radiologia
convenzionale e si è trovato un punto di convergenza … ciò mi pare limitativo relativamente alle
potenzialità dinamiche e real-time dell’ecografia.
•
F.U.S.A.E. è un modello di osservazione e di “calcolo” qualitativo e quantitativo che evidenzia e
dona elementi di grande utilità negli ambiti terapeutici manuali (osteopatia soprattutto) e di
clinica ortopedica e fisiatrica
18. Metodo F.U.S.A.E.
Nello studio in oggetto ho utilizzato una valutazione dinamica su due livelli:
• qualitativo
• quantitativo
Il primo osserva il tipo di movimento della testa omerale passando dalla posizione di
adduzione a quella di abduzione, ricercandone i caratteri di rotolamento/scivolamento;
il secondo calcola la distanza acromion/omerale in posizione di adduzione dell ’arto
superiore lungo il fianco e poi al grado massimo di abduzione confortevole (senza
dolore) sino al limite stabilito di 90°
Entrambi questi parametri di studio si riferiscono ad una somma di parametri meccanici, di
scivolamento e elasticità fasciale
24. LA SPALLA FUNZIONALE
Casistic
a
dal 01/01/2013 al 31/06/2013 sono stati esaminati ecograficamente 257 pazienti
(totale 262 spalle) di cui 94 valutati in modo standard (1) e 163 con metodo FUSAE.
Di questi il 20% ca. presenta solo caratteri disfunziali in assenza di danno
tendineo organico/strutturale (lieve-moderato-grave)*
*lieve: tendinosi
moderato: flogosi tendinea
grave: lesione tendinea
(1) - linee guida SIUMB e
ESMSR
25. Tabella 1
FUSAE_P: paz. positivi alla valutazione F.U.S.A.E.
FUSAE_N: paz. negativi alla valutazione F.U.S.A.E.
Gruppo T: paz. positivi per tendinopatia all’eco
Gruppo NT: paz. negativi per tendinopatia all’eco
26. LA SPALLA FUNZIONALE
I 35 casi, che possiamo chiamare “dis-funzionali” (risultati positivi alla
valutazione FUSAE ma senza segni di tendinite) rappresentano circa
il 20% del totale dei pazienti esaminati con metodo F.U.S.A.E.
Questi sono stati poi suddivisi in base alle 3 tipologie più
rappresentate:
✦disequilibrio s/o - conflitto funz. (27 pz.)
✦restrizione di mobilità in RE/RI (3 pz.)
✦cause extra (correlazioni anatomiche) (5 pz.)
27. LA SPALLA FUNZIONALE
I 35 casi sono stati in seguito analizzati anche in base alle combinazioni tra le 3 tipologie
principali:
• disequilibrio s/o - conflitto funz. (1 pz.)
• restrizione di mobilità in RE/RI (1 pz.)
• cause extra (correlazioni anatomiche*) (5 pz.)
Quindi appare evidente, pur non potendola definire un’evidenza statisticamente
significativa (!), di come le strutture correlate (* i.e. p. pettorale, gr. dorsale,
diaframma, ptosi viscerale...) siano quelle più frequentemente associate nelle algie di
spalla “funzionali” e questo dato influenza percentualmente i valori relativi al gruppo
valutato con “disfunzione prevalente” rispetto a quello con “disfunzioni combinate”.
29. C
N
O
L
C
S
U
N
O
I
I
L’osservazione F.U.S.A.E. risulta quindi più francamente positiva
quando vi sia una patologia tendinea (%TP vs %NTP):
questo potrebbe, e il verificarlo sarebbe interessante, diventare un
fattore prognostico predittvo utile nella prevenzione:
• nei pazienti FUSAE_P / NT il rischio di sviluppare una patologia
tendinea è maggiore rispetto alla correlazione tra TN (danno
avvenuto) e NTN (totalmente negativi).