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Dato e informazione

 Secondo quale forma il
  calcolatore possiede
     l'informazione
Dentro un calcolatore,
   l'informazione è memorizzata
          secondo due forme


• dati (ad esempio numeri o parole);
• istruzioni.
Il calcolatore che esegue
comprende allora il significato delle
              parola?



• Cosa succede quando noi, dopo aver scritto
  l'istruzione, facciamo click con il mouse o
  premiamo il tasto INVIO, ossia mandiamo in
  esecuzione l'istruzione?
Il significato è il comportamento
   associato a quella determinata
                 frase

• Quando diamo, con una qualche modalità,
  il "via" alla macchina, il calcolatore mette
  in funzione un AUTOMATISMO
• Non si può negare che il calcolatore "conosce"
  la parola DIR, ma è importante capire quale è
• il livello a cui si pone questa conoscenza.
• "Dalla sola sintassi non si può ottenere la
  semantica e da operazioni esclusivamente
  formali e simboliche non si può ottenere il
  contenuto mentale.
• Ciò che il calcolatore possiede come calcolatore
  è un livello di operazioni esclusivamente
  formale". (Scarle)
II calcolatore elabora informazione?
• Nella lingua italiana c'è una sottile differenza tra l'uso singolare e
  l'uso plurale del termine
• informazione (più astratto il primo per i quale si fa riferimento a
  conoscenza, mentre il
• secondo è sinonimo di notizie).
• In inglese invece non esiste questa differenza (Information:
  knowledge about something or
• someone in thè form of facts).
• In ogni caso è importante chiarire che sia nei termini di conoscenza
  che di insieme di notizie,
• l'informazione è la combinazione dei fatti più il significato che
  l'osservatore attribuisce loro.
• L'informazione perciò non può essere "elaborata".
• Possono essere invece elaborati i "dati", entità concrete e
  percepibili della realtà.
• L'uomo ricava informazione dal reale, traduce
  questa in dati che immette in un calcolatore;
• questo li elabora e ne fornisce altri, in uscita, che
  ancora l'uomo trasformerà in informazioni.
• Quindi osservatori diversi possono attribuire agli
  stessi dati un diverso contenuto di
• informazione.
• (cfr. Piero Mussio - Glossario di informatica
  operativo per l'utente - AGORÀ' duemila luglio-
• agosto 1985)
Il calcolatore come sistema
                  artificiale
• Sembra che i pastori preistorici, prima che esistesse
  l'idea di numero, avessero inventatoalcuni sistemi per
  accorgersi dell'eventuale smarrimento di qualcuno dei
  capi a loro affidati.
• Quando le pecore uscivano dall'ovile, rimaste
  avrebbero indicato invece capi smarriti. Sistemi analoghi
  erano nodi fatti e poi nuovamente sciolti ad una corda
  oppure tacche incise e poi cancellate dalla creta
• Nessun sistema di questo tipo è chiaramente necessario
  per chi porta al pascolo le suepoche pecore che conosce
  perfettamente e alle quali ha anche dato un nome. Un
  sistemaartificiale è utile quando il numero degli elementi
  è tale da non poter essere facilmentetenuto sotto
• Possiamo dire che il sacchetto con i sassi,
  la corda con i nodi o la tavoletta di creta
  sonosistemi artificiali che conservano e/o
  elaborano dati dai quali è possibile
  ricavareinformazioni sullo stato di una
  certa realtà.realtà: il gregge;dati: il numero
  iniziale di pecore;stato: quante pecore in
  un dato momento;informazione: qualche
  pecora si è persa?
• Tutto questo è ottenuto attraverso un numero
  finito di elementi (sassi, nodi, tacche)
  chepresentano due soli possibili stati (nel
  sacchetto/fuori dal sacchetto - annodato/sciolto -
  incisa/cancellata)II sistema artificiale calcolatore
  non è molto diverso da questi semplici sistemi
  appenadescritti. Invece di sassi, nodi, tacche,
  abbiamo dei segnali elettrici, tisicamente
  delletensioni, che possono assumere due valori
  (es. 5 o O volt). Per descrivere i due possibili
  statisi usano convenzionalmente le cifre O e 1.
Dato informazione

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Dato informazione

  • 1. Dato e informazione Secondo quale forma il calcolatore possiede l'informazione
  • 2. Dentro un calcolatore, l'informazione è memorizzata secondo due forme • dati (ad esempio numeri o parole); • istruzioni.
  • 3. Il calcolatore che esegue comprende allora il significato delle parola? • Cosa succede quando noi, dopo aver scritto l'istruzione, facciamo click con il mouse o premiamo il tasto INVIO, ossia mandiamo in esecuzione l'istruzione?
  • 4. Il significato è il comportamento associato a quella determinata frase • Quando diamo, con una qualche modalità, il "via" alla macchina, il calcolatore mette in funzione un AUTOMATISMO
  • 5. • Non si può negare che il calcolatore "conosce" la parola DIR, ma è importante capire quale è • il livello a cui si pone questa conoscenza. • "Dalla sola sintassi non si può ottenere la semantica e da operazioni esclusivamente formali e simboliche non si può ottenere il contenuto mentale. • Ciò che il calcolatore possiede come calcolatore è un livello di operazioni esclusivamente formale". (Scarle)
  • 6. II calcolatore elabora informazione? • Nella lingua italiana c'è una sottile differenza tra l'uso singolare e l'uso plurale del termine • informazione (più astratto il primo per i quale si fa riferimento a conoscenza, mentre il • secondo è sinonimo di notizie). • In inglese invece non esiste questa differenza (Information: knowledge about something or • someone in thè form of facts). • In ogni caso è importante chiarire che sia nei termini di conoscenza che di insieme di notizie, • l'informazione è la combinazione dei fatti più il significato che l'osservatore attribuisce loro. • L'informazione perciò non può essere "elaborata". • Possono essere invece elaborati i "dati", entità concrete e percepibili della realtà.
  • 7. • L'uomo ricava informazione dal reale, traduce questa in dati che immette in un calcolatore; • questo li elabora e ne fornisce altri, in uscita, che ancora l'uomo trasformerà in informazioni. • Quindi osservatori diversi possono attribuire agli stessi dati un diverso contenuto di • informazione. • (cfr. Piero Mussio - Glossario di informatica operativo per l'utente - AGORÀ' duemila luglio- • agosto 1985)
  • 8. Il calcolatore come sistema artificiale • Sembra che i pastori preistorici, prima che esistesse l'idea di numero, avessero inventatoalcuni sistemi per accorgersi dell'eventuale smarrimento di qualcuno dei capi a loro affidati. • Quando le pecore uscivano dall'ovile, rimaste avrebbero indicato invece capi smarriti. Sistemi analoghi erano nodi fatti e poi nuovamente sciolti ad una corda oppure tacche incise e poi cancellate dalla creta • Nessun sistema di questo tipo è chiaramente necessario per chi porta al pascolo le suepoche pecore che conosce perfettamente e alle quali ha anche dato un nome. Un sistemaartificiale è utile quando il numero degli elementi è tale da non poter essere facilmentetenuto sotto
  • 9. • Possiamo dire che il sacchetto con i sassi, la corda con i nodi o la tavoletta di creta sonosistemi artificiali che conservano e/o elaborano dati dai quali è possibile ricavareinformazioni sullo stato di una certa realtà.realtà: il gregge;dati: il numero iniziale di pecore;stato: quante pecore in un dato momento;informazione: qualche pecora si è persa?
  • 10. • Tutto questo è ottenuto attraverso un numero finito di elementi (sassi, nodi, tacche) chepresentano due soli possibili stati (nel sacchetto/fuori dal sacchetto - annodato/sciolto - incisa/cancellata)II sistema artificiale calcolatore non è molto diverso da questi semplici sistemi appenadescritti. Invece di sassi, nodi, tacche, abbiamo dei segnali elettrici, tisicamente delletensioni, che possono assumere due valori (es. 5 o O volt). Per descrivere i due possibili statisi usano convenzionalmente le cifre O e 1.