Sistemi economici e organismi viventi: cresce l'ordine? - di Giovanni Ferrero
Dato informazione
1. Dato e informazione
Secondo quale forma il
calcolatore possiede
l'informazione
2. Dentro un calcolatore,
l'informazione è memorizzata
secondo due forme
• dati (ad esempio numeri o parole);
• istruzioni.
3. Il calcolatore che esegue
comprende allora il significato delle
parola?
• Cosa succede quando noi, dopo aver scritto
l'istruzione, facciamo click con il mouse o
premiamo il tasto INVIO, ossia mandiamo in
esecuzione l'istruzione?
4. Il significato è il comportamento
associato a quella determinata
frase
• Quando diamo, con una qualche modalità,
il "via" alla macchina, il calcolatore mette
in funzione un AUTOMATISMO
5. • Non si può negare che il calcolatore "conosce"
la parola DIR, ma è importante capire quale è
• il livello a cui si pone questa conoscenza.
• "Dalla sola sintassi non si può ottenere la
semantica e da operazioni esclusivamente
formali e simboliche non si può ottenere il
contenuto mentale.
• Ciò che il calcolatore possiede come calcolatore
è un livello di operazioni esclusivamente
formale". (Scarle)
6. II calcolatore elabora informazione?
• Nella lingua italiana c'è una sottile differenza tra l'uso singolare e
l'uso plurale del termine
• informazione (più astratto il primo per i quale si fa riferimento a
conoscenza, mentre il
• secondo è sinonimo di notizie).
• In inglese invece non esiste questa differenza (Information:
knowledge about something or
• someone in thè form of facts).
• In ogni caso è importante chiarire che sia nei termini di conoscenza
che di insieme di notizie,
• l'informazione è la combinazione dei fatti più il significato che
l'osservatore attribuisce loro.
• L'informazione perciò non può essere "elaborata".
• Possono essere invece elaborati i "dati", entità concrete e
percepibili della realtà.
7. • L'uomo ricava informazione dal reale, traduce
questa in dati che immette in un calcolatore;
• questo li elabora e ne fornisce altri, in uscita, che
ancora l'uomo trasformerà in informazioni.
• Quindi osservatori diversi possono attribuire agli
stessi dati un diverso contenuto di
• informazione.
• (cfr. Piero Mussio - Glossario di informatica
operativo per l'utente - AGORÀ' duemila luglio-
• agosto 1985)
8. Il calcolatore come sistema
artificiale
• Sembra che i pastori preistorici, prima che esistesse
l'idea di numero, avessero inventatoalcuni sistemi per
accorgersi dell'eventuale smarrimento di qualcuno dei
capi a loro affidati.
• Quando le pecore uscivano dall'ovile, rimaste
avrebbero indicato invece capi smarriti. Sistemi analoghi
erano nodi fatti e poi nuovamente sciolti ad una corda
oppure tacche incise e poi cancellate dalla creta
• Nessun sistema di questo tipo è chiaramente necessario
per chi porta al pascolo le suepoche pecore che conosce
perfettamente e alle quali ha anche dato un nome. Un
sistemaartificiale è utile quando il numero degli elementi
è tale da non poter essere facilmentetenuto sotto
9. • Possiamo dire che il sacchetto con i sassi,
la corda con i nodi o la tavoletta di creta
sonosistemi artificiali che conservano e/o
elaborano dati dai quali è possibile
ricavareinformazioni sullo stato di una
certa realtà.realtà: il gregge;dati: il numero
iniziale di pecore;stato: quante pecore in
un dato momento;informazione: qualche
pecora si è persa?
10. • Tutto questo è ottenuto attraverso un numero
finito di elementi (sassi, nodi, tacche)
chepresentano due soli possibili stati (nel
sacchetto/fuori dal sacchetto - annodato/sciolto -
incisa/cancellata)II sistema artificiale calcolatore
non è molto diverso da questi semplici sistemi
appenadescritti. Invece di sassi, nodi, tacche,
abbiamo dei segnali elettrici, tisicamente
delletensioni, che possono assumere due valori
(es. 5 o O volt). Per descrivere i due possibili
statisi usano convenzionalmente le cifre O e 1.