1. Progetto grafico di Stefania Costantini
PERIODICO DI INFORMAZIONE MARTANESE ANNO I° - N. 10 – DISTRIBUZIONE GRATUITA
Iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Lecce Direttore Responsabile Fernando Durante
1° Maggio
Una speranza ieri, come oggi?
Lavoro. Oggi, come negli anni 50. I primi del dopoguerra. Tempi duri, ragazzi. Quando anche le tabacchine di Martano furono costrette a
scendere in piazza per chiedere lavoro per i loro uomini disoccupati, di ritorno dalla guerra. Forse, però, il nostro tempo non registra un
sentimento che, all’epoca era forte: la speranza. Ed anche lo sciopero era un mezzo di forte persuasione. Fors’anche nel tentativo di gustare
il sapor della democrazia.
SOMMARIO
Le lotte contadine nella Martano del primo '900 pag. 1-2 Pennelli e scalpelli: Ada Castelluzzo pag. 5
di Paolo Saracino
La dignità dei dipendenti comunali pag. 5
Festa dei lavoratori pag. 1-2 di Salvatore Caracuta
di Paolo Perrino
Lavoro e lavoratori dagli anni '50 pag. 1-2 Iena Ridens pag. 6
di Marystella Chiriatti
Speciale Sport pag. 7
Eccesso di zelo: una pratica di vita pag. 1-2 di Fabio Tarantino e Marco Termo
di Marystella Chiriatti
Basta morti basta guerre pag. 7
A ciascuno il suo pag. 3 di Cesare Caracuta
di Anna Tamborrino
Non ci resta che l’intelligenza pag. 8
Azione Cattolica Martanese: Iniziative ed obiettivi pag. 4 per un futuro migliore
di Marystella Chiriatti di Davide Carati
25 Aprile: Festa della Liberazione pag. 4
di Fabio Tarantino e Marco Termo
Le lotte contadine nella Martano Festa del 1° Maggio, storia, problemi
del primo '900 attuali e aspettative future.
Paolo Saracino Paolo Perrino
Martano è stato -notoriamente- avvenuta a seguito dell’ultima La festa del 1 Maggio nasce come e condizioni di lavoro proibitivi.
per secoli, un paese di contadini, guerra mondiale, il lavoro che una momento di lotta internazionale In Italia la manifestazione più
di muratori, di scalpellini volta aveva costituito il mezzo di di tutti i lavoratori del mondo, ed importante che la storia del
finissimi, di fabbri, artigianato di scambio per la sopravvivenza, è ormai lontano l’episodio che ha sindacato ricordi è senza dubbio
ogni genere. Un paese in cui le una funzione “mutualistica”, di fatto sancito la sua nascita: la lo sciopero di Portella della
rivendicazioni che facevano andava perdendo terreno, a favore grande manifestazione di Chicago Ginestra nel 1947 dove la mafia,
notizia lasciavano il posto a quella di una nuova società basata sul nel 1886 in cui oltre 400.000 capeggiata dal bandito Giuliano,
specie di tacito, mutuo soccorso, pagamento della prestazione. lavoratori e lavoratrici scesero in al soldo di latifondisti ha fatto
fra le varie categorie di lavoratori. Soprattutto, perché le esigenze piazza per protestare contro orari fuoco sui manifestanti inermi
Nell’evoluzione socio-culturale aumentavano ed ogni lavoratore Segue a pagina 2
Segue a pagina 2
Lavoro e lavoratori dagli anni '50 Eccesso di zelo: una pratica di vita
Quando il padrone chiama
Marystella Chiriatti Si chiama eccesso di zelo. Nel Salento è una pratica di vita del debole
Molto di quel tempo si enfatizza. Ritornare indietro quando si aveva verso il più forte. Accade questo quando è lo stesso lavoratore a
poco più di vent’anni fa bene all’animo. Molto ancora non si sentirsi privilegiato nel servire il padrone l’unica possibilità in suo
considerava sacrifico, rispetto ai lavori della campagna. Tanto che le possesso che è la sua forza lavoro. Quando ciò accade, ed accade, c´è
tabacchine venivano considerate, per certi versi, privilegiate. Eppure poco da discutere, di parlare di diritti, di schiena dritta. Se rimanere
a guardare oggi quel rapporto di lavoro sembra impossibile. mezz´ora in più in fabbrica perché il padrone lo ha chiesto, non
Nella fabbrica di tabacco, degli anni ´50, si iniziava alle 7 e 30 del preteso, sperando che alla prima opportunità saprà ricompensare con
mattino. Ogni tabacchina prendeva posto cui era stata destinata. Era un gelato o con del buon pane, era ritenuto un dovere dall´operaio
una iniziale quanto primordiale, se vogliamo, forma di catena di degli anni ´50.
montaggio. Ognuna non poteva continuare nella sua mansione se la Che doveva considerarsi privilegiato di servire il suo padrone, allora
compagna precedente non aveva completato il proprio lavoro. A c´è poco da parlare, da scrivere o da raccontare di libertà e di diritti.
mezzogiorno, una pausa per il pranzo. Poi si riprendeva fino alle 4 Perché quando a questi ultimi si preferisce un contentino che lo fa
del pomeriggio. La maggior parte, però, si fermava qualche minuto sentire privilegiato rispetto agli altri, non c´è argomento che tenga.
in più per anticipare un po´ di lavoro o rimettere a posto per il giorno Perché se è nell´essenza stessa dell´uomo l´idea che l´umanità intera
dopo. I rapporti coi "padroni" erano buoni, ricordano testimoni del sia divisa in razze, dove il più potente comanda e il più debole
tempo. Segue a pagina 2
obbedisce, ogni discussione muore sul nascere. Segue a pagina 2
2. PAG. 2
continua dalla prima pagina Lavoro e lavoratori dagli anni '50 continua dalla prima pagina
Ma tutto era filtrato dalla “ mescia”: la dirigente all’interno della fabbrica.
faceva valere le proprie competenze. In paese la forza lavoro, in gran parte
La presenza era certificata dall’iscrizione sul registro giornaliero. Su cui
si firmava in entrata ed in uscita. Un "appello" improvviso, nell’intento di contadina, a servizio dei pochi grandi feudatari del luogo, andava perdendo
scoprire eventuali fughe, spaventava e garantiva la loro presenza in fabbrica. il suo potere “contrattuale” e non trovava orecchie sensibili nel padrone
Allontanarsi senza permesso costituiva motivo di licenziamento. Un´addetta per il recupero dei diritti fondamentali. E’ avvenuto nel periodo della storia
perquisiva le tabacchine all´uscita, per assicurarsi che non avessero portato locale che si è registrata, a cavallo fra la fine degli anni 40/50, l’azione di
via qualche foglia di tabacco. Se un giorno, ingiustificatamente, mancavano forza nell’occupazione delle terre, da parte di quella classe più numerosa
dal lavoro venivano sospese per il giorno successivo. Dovevano poi recarsi e meno specialistica. Anche Martano visse quella stagione di proteste. Molti
dalla "mescia" e chiedere di essere riammesse. Stava alla sua clemenza lavoratori della terra parteciparono alle occupazioni delle campagne. Fra
concedere il reintegro. Il rischio di licenziamento era alto. Per coloro che queste, le pur malsane e incolte terre, fra i laghi Alimini e l’entroterra, dove
avessero partorito si assicurava una mezz´ora di anticipo di fine lavoro per la malaria falciava numerose vite umane. Nonostante questo pericolo, i
allattare il neonato. Negli anni dell´immediato dopoguerra si ebbero alcuni contadini, che iniziavano a conquistare il diritto di libertà, le occuparono.
scioperi, organizzati dalle capolega( una forma di delegata del sindacato
Erano terre che appartenevano, per gran parte ai Tamborrino, di Maglie.
che muoveva i primi passi), per la conquista di diritti di rappresentanza, in
particolare. Ci furono fermate di lavoro anche per chiedere un lavoro per Cercavano, fra l’altro, di scrollarsi quel concetto mai messo in discussione
i numerosi reduci di guerra disoccupati. A "placare" gli animi più esagitati secondo cui un contadino doveva lavorare “de sule a sule”( dall’alba al
intervenne il "Battaglione San Marco". Fu impiegato per disperdere i tramonto), per un misero compenso molto spesso in beni naturali. In fondo,
manifestanti, raccolti davanti a palazzo Sicuro, dove risiedeva Mario Sicuro, non chiedevano altro che un un futuro migliore per i propri figli. Erano
dottore agrario della fabbrica. Nonostante i molti anni di lavoro le ex tempi in cui il sindacato usciva dallo stato di semiclandestinità in cui era
tabacchine lamentano la risibile consistenza della riscossione di pensione stato, fino a quel momento. Si videro i primi sindacalisti girare per le
al minimo, nonostante i molti contributi versati. Stesse condizioni per i campagne per sollevare le coscienze e portare in piazza la forza lavoro più
"tagliapietre". Nelle cave ve n’erano impiegati molti,. Fino a quando debole. In paese scesero, per la pria volta in campo le tabacchine, unica
l´avvento delle più moderne tecnologie non ha provveduto ad estinguere forza-lavoro femminile. Era il 7 giugno del 1948, e l’allora sindaco Corina-
questa figura di lavoratore. Era un lavoro durissimo, intervallato da una allarmato-avvisava il prefetto della manifestazione. Ma la crisi non accennava
pausa per la merenda e una per il pranzo. Per garantire agli operai la bevuta
d’acqua- ogni due ore- un ragazzo faceva il giro con una brocca. Si lavorava a diminuire. Tanto che nel giugno del 1956 i braccianti agricoli scendevano
in fondo alla cava sotto un sole implacabile. Il guadagno era direttamente in piazza. Salvatore Conte, primo cittadino, informava il Prefetto di Lecce.
collegato alla quantità di lavoro prodotto, o forse meno. Niente buonuscite, Ci furono scontri con la polizia. Oggi, come si diceva, non meno di ieri,
niente troppe spiegazioni se si decideva di licenziare qualcuno. I contributi la richiesta di posti di lavoro e di un domani meno incerto, è impellente.
venivano documentati attraverso la presenza del lavoratore riportata sul Ma è passato tanto tempo. Siamo nel 2006 e la conclusione definitiva del
registro apposito. I tempi non erano facili. Il lavoro era poco , per lo più, problema è ferma al palo e attende una risoluzione più garantista della
in nero. Era il periodo dello sfruttamento della forza lavoro, le mancate precarietà nascosta dietro le ingannevoli proposte di flessibilità.
garanzie e mancati versamenti di contributi rientravano nella normalità. Per Paolo Saracino
certi versi, i nostri giorni non sembrano dissimili. Anni ed anni di studio continua dalla prima pagina
umiliati dal precariato o da contratti di lavoro a tempo determinato. Distrutti
da un futuro che risulta sempre più incerto. Seppure c´è chi sostiene che uccidendo 11 persone, tra cui due bambini.
tutto va bene, non può essere normale togliere alle giovani generazioni la Altre 27 rimasero ferite.
speranza in un domani migliore. Non permettiamo che a causa di un sistema Oggi parlarne ha un senso, non solo per conservarne la memoria storica,
economico che mira esclusivamente al profitto, ed una serie di contratti sopratutto per il significato che essa rappresenta in termini di coscienza
lavorativi che non danno garanzie, mettano in discussione la dignità di chi
lavora. Perché a questi siano riconosciuti i diritti conquistati attraverso le di classe e di lotta degli sfruttati.
lotte. Soprattutto perché ai giovani non sia tolta la speranza che un domani In tema di orario di lavoro, diritti, salari, emancipazione, cambiamento
ci sia anche per loro. Perché il primo maggio continui a essere il giorno dei della società liberista imperante, c'è molto da fare.
diritti di chi lavora. Non solo per riconquistare diritti e dignità rubati, ma per gettare sullo
Marystella Chiriatti
scenario dello scontro di classe in atto, gestito-oggi-solo dal padronato, la
continua dalla prima pagina Eccesso di zelo: una pratica di vita forza e l'utopia delle masse lavoratrici.
Ma quando all´omologazione e al sopruso si risponde con un no, quando Quest’anno la Festa del 1 Maggio assume un significato ancor più importante
alle richieste del padrone si risponde con la parola "diritti" le cose cambiano. perché coincide con il centenario della fondazione della CGIL, il più grande
Perché il frutto del lavoro di un operaio non sta nell´oggetto in sé ma nel sindacato in Italia. Inoltre perché dopo un lungo periodo di oscurantismo,
plus- valore che il lavoro stesso dell´operaio garantisce. Perché se la forza perpetrato dalle forze massimaliste del centro destra, finalmente si apre una
lavoro non fosse garantita o non fosse stata garantita ci saremmo accontentati
prospettiva di dialogo e di collaborazione con le forze politiche che si
di continuare a barattare le merci. Ma l´utile non può sopraffare il diritto.
L´economia non esisterebbe senza forza lavoro, né quest´ultima senza apprestano a governare.
operai. E se negli anno ‘50 molti lavoratori preferivano assicurarsi la giornata A riprendere con esse un rapporto sulle politiche del lavoro, dell'occupazione
senza avanzare richieste di garanzie o diritti, non permettiamo- ora-che si e della lotta al precariato, interrotto da cinque anni.
continui a viverne senza. La lotta per la sopravvivenza non può continuare E’ ormai aspettativa di tutto il mondo del lavoro la modifica sostanziale o
a garantire l’arroganza del più forte, ma il diritto del più capace. Dell´uomo, “l’abolizione” della legge 30.
consapevole che il suo lavoro è il motore dell´economia e che non possano Per la prima volta in Italia, ha generato i precari, che, in percentuale,
esistere fattori genetici o ereditari che ghettizzino e releghino gli uomini superano-persino- i lavoratori a tempo indeterminato.
più deboli a favore dei più forti. L’essere uomo forte o debole è determinato Anche in ambito territoriale e comunale assistiamo impotenti ad episodi di
dal pregio del suo lavoro e attraverso le sue potenzialità determina la sfruttamento e di negazione dei diritti, sia in termini salariali che in termini
complessità del sistema economico e sociale. Non permettiamo che ai di sicurezza, sul posto di lavoro. Fino ad arrivare a minacce di licenziamento
lavoratori si neghino i loro diritti. Non permettiamo che continuino a
e la mancata applicazione dei contratti nazionali.
persistere distinzioni tra lavoratori e datori di lavoro, tra servi e padroni.
Perché non esistono servi e padroni, esistono uomini, liberi ed eguali, che Il Segr. della CGIL
col loro lavoro contribuiscono a costruire un domani migliore. di Martano
Marystella Chiriatti Paolo Perrino
Iscrizione al Registro della Stampa del Tribunale di Lecce.
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Benessere Redazione: Salvatore Caracuta, Paolo Saracino, Giuseppe Castrignanò,
Marco Termo, Fabio Tarantino, Cesare Caracuta.
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3. PAG. 3
A ciascuno il suo
Io do un euro a te, tu dai un euro a me…E NACQUE “ POLIS”
Riprendo il motto che servì a giustificare la nascita della rivista “ Polis”, Forse i cellulari delle ragazze del terzo mondo avranno più campo? Il
per rendere possibile un confronto tra realtà giornalistiche legate al paese. migliorare il funzionamento dei cellulari a spese della salute, è progresso?.
Credo sia inopinabile il concetto secondo cui chiunque scriva su una di Dal progresso ai giovani artefici o carnefici il nesso logico è lampante.
queste testate abbia un grado di coscienza e responsabilità tali da contribuire Nell’articolo dell’articolo della signorina Coricciati, si cita uno stralcio
alla crescita critica del cittadino. La seriosità degli argomenti viene alleggerita della canzonetta di Jovanotti, per definire uno stato concreto dell’essere
allo scopo di renderla più fruibile con rubriche come il “ Martano-calcio” giovani. Il cantante avendo perso, in nome della vendibilità dei dischi,
o con la nostra “ Iena”. Ciò premesso voglio ritenere lecito il confronto ideale di libertà per il quale componeva i suoi versi, è ridotto ad un puro
attraverso la critica. Nel secondo numero di “ Polis” sono apparsi gli articoli simulacro dell’apparire giovanile. Non ha alcun significato affermare, i
a firma di M.Grazia Palano, con il suo “ Le Donne”, di Valentina Costantini giovani stanno bene i giovani stanno male, egli pronuncia l’affermazione
e Maria Grazia Della Tommasa, “Il Progresso chiama il Comune risponde”, in positivo dello stato d’essere e subito- di rimando- la sconfessione in
“ I Giovani Artefici o Carnefici”, di Roberta Coricciati, ed- infine- “ Martano- negativo dello stato d’essere. Un tale artefatto, in filosofia, viene definito
terra d’immigrazione giovanile- di Gabriele De Marianis. E’ di questi che come qualunquismo. Trovo piuttosto qualunquista, infatti, l’articolo. La
voglio parlare. crisi sociale, derivata dal prevalere della società dell’immagine, si è tradotta-
La signorina Palano individua come esempi di conquistata parità fra uomini a livello socio-culturale- con l’omologazione dei giovani, che emulano i
e donne, cantanti, show girl, presentatrici, vetrine e petterine. La figura loro miti di copertina, come Jovanotti. I giovani hanno i loro punti di
donna è esemplificata in una rappresentanza femminile che è l’affermazione riferimento in ciò che la pubblicità vende loro. I giovani sono dei prodotti
del sistema maschilista. Non mi pare che le odierne cantanti abbiano dovuto commerciali, vengono usufruiti per le promozioni di prodotti, per la sicura
dar prova di bravura canora, difatti il basso profilo artistico dell’attuale riuscita dei film commerciali( vedi Muccino o Verdone). Vengono utilizzati
società dello spettacolo ne è la prova. Nell’odierno sistema dello spettacolo, come veicolo di approvazione massmediatica nei contriti altri giovani,
viene avvalorata più la forma fisica che la forma mentis. Questo è il frutto distanti da realtà patinate, che- per sentirsi tali- dimenticano la loro particolarità
di un patriarcato sociale che promuove le donne scosciate ed avvenenti, antropologica per cedere alla globalizzazione del sistema capitalistico.
secondo canoni anoressici e mediterranei, che hanno ridotto la donna a puro L’omologazione è il frutto della distruzione del carattere di locazione,
prodotto di copertina (vedi veline e letterine), o l’hanno ridotta a pura ovvero, del carattere di appartenenza ad una cultura ed un determinato
immagine rassicurante e materna, come le presentatrici. La donna si ritrova contesto sociale. Siamo tutti all’americana, verrebbe da dire. O, come cantò
a fare i conti con il proprio grado di vendibilità, ridotta a merce che si vende l’illustre Carosone, “ Tu vò fa l’ammericano”. Questo meccanismo di
e per vendersi. Deve, in sostanza, piacere a palati proposti dalla società dei controllo sui giovani si è innescato a seguito del valore mercantile sul valore
consumi. Questo non può essere motivo d’onore o essere considerato un uomo. Considerare come causa di omologazione la perdita di valori quali
metro di misura della parità fra uomo e donna. Ritengo, quindi, che gli la famiglia, l’amicizia, ecc… come la signorina Coricciati ha fatto, credo
esempi citati sono tristemente denigratori nei confronti delle donne. Inoltre, sia qualunquistico. Ogni sera al bar, due giovani si incontrano e si ripetono:”
trovo ci sia un altro errore di valutazione critica, nell’articolo. Viene scritto: Non ci sono più i valori di una volta…”. Inoltre, nell’articolo si auspica il
“ la società sa che le donne sono importanti, non meno degli uomini, per ritorno del gruppo a discapito delle tribù. Nel valore semiotico, il termine
il suo sviluppo e per questo cerca di essere solidale nelle loro battaglie per gruppo è fortemente denigratorio, poiché nel gruppo vige la regola del più
la parità dei diritti, per la lotta contro le violenze fisiche e morali ecc….”. forte. I suoi membri non sono degli individui alla pari, ma sono sottoposti
Nelle poche righe, sopracitate viene omesso un dato molto importante, che alla regola del più poderoso, che guida il branco. In adolescenza questo
rivela la falsità del contenuto in valore dello scritto. Fatti recenti, ci metodo è dei più diffusi. Nel gruppo tutte le donne tentano di emulare la
dimostrano, come le donne siano state sbeffeggiate dalla società. L’ex più carina, nei modi nel vestire. Tutti gli uomini, invece, tentano di apparire
ministro della Salute, Storace, ha bloccato la sperimentazione della pillola i più brillanti con la giacchetta giusta, il motorino all’ultima moda. Il gruppo,
abortiva. Inoltre, ha messo in serio rischio la legge 194 sull’aborto, che le inoltre, è fortemente discriminatorio. Isola, infatti, i soggetti ritenuti scomodi
donne ottennero negli anni 70, dopo dure lotte di piazza. Il provvedimento o non all’altezza richiesta per appartenervi. Le antiche società tribali, al
generò una azione di protesta in cui si ritrovarono, a Milano, donne contrario, erano composte da individui partecipanti, a seconda delle proprie
provenienti da tutta Italia. Chiesero il diritto all’autodeterminazione. Quella attinenze fisico-mentali, alle attività di sussistenza collettiva. Nelle tribù
manifestazione, registrò la discesa in campo di medici-donne. Fu la parziale ogni membro riconosceva una sorta di autorità nella figura del “vecchio”.
ripresa della sperimentazione e la garanzia di mantenere laico il sistema In sostanza come parametro di valore accrescitivo veniva utilizzata
dei consultori. Ma la minaccia sociale alle donne arrivò anche attraverso l’esperienza non la prestanza fisica. Non vedo perché si dovrebbe preferire
la Corte di Cassazione, con una sentenza di carattere penale: si decreta che il gruppo alla tribù.
il reato di violenza carnale è minore se protratto ai danni di una donna non Dai giovani all’immigrazione l’ovvietà è sconcertante
più illibata. Non mi pare che ci sia rispetto per la donna in questa sentenza. I termini in cui viene trattata l’immigrazione giovanile, dal signor De
Dalla donna al progresso il passo è breve Marianis, sono ridicoli. Si utilizza, senza ricorrere alle virgolette, in maniera
Mi chiedo con quali competenze mediche, con quale conoscenze nel campo arbitraria, un termine quale l’immigrazione, che è la piaga di molti giovani
della esposizione elettromagnetica, le signorine Costantini e Della Tommasa meridionali. Questi non emigrano al nord per mancanza di locali nei loro
abbiano scritto l’articolo che legittima la presenza di antenne per la telefonia paesi ma per assenza di lavoro.
mobile. Nell’articolo si cita la legge. Mi duole contraddire. Ma, secondo La mancanza dei luoghi di incontro è- oltremodo- palese. Ma, bisogna
ricerche mediche, i campi magnetici di propagazione sono nocivi, a chiarire cosa si intende per luogo di incontro. Come esempio di cittadina
prescindere. I corpi esposti a tali sorgenti, nel tempo, sviluppano malattie ricca di immigrati, viene nominata Castrignano dei Greci. Onestamente non
di tipo mortale: leucemie e tumori. Il tasso per tali cause di mortalità è, credo che una discoteca sul territorio sia un luogo d’incontro e di scambio,
infatti, aumentato. I medici indicano come nocivo l’uso eccessivo del a meno che per incontro non s’intende l’arte del rimorchiare, e per scambio
cellulare. Difatti, per evitarlo, sono stati inventati gli auricolari, per la non si riferisca a quello dei numeri di telefono!
ricezione. Ritengo superficiale il metodo di legittimazione delle antenne. Credo d’aver servito, oltre all’euro, molti punti di confronto e di scambio.
Il Progresso non è un deterrente di approvazione. L’energia nucleare venne L’onestà giornalistica si basa sul confronto. Su questo articolo ci sono le
etichettata come tale. Non credo ci sia qualcuno- oggi- in grado di sostenere basi per uno scambio di opinioni su argomenti comuni. Ho fiducia nel buon
che l’effetto dello scoppio della centrale di Chernobyl ne faccia parte. Anche senso di tutti. L’ultima volta che mi fidai del buon senso dei lettori il giornale
l’industrializzazione fu fatta passare come progresso, non credo che in rischiò una denuncia da parte dell’ormai noto avvocato. Spero vi sia -da
questo possa rientrare lo sfruttamento dell’operaio. parte di chi scrive- maggiore capacità d’animo nel cogliere le critiche non
Nell’accezione semantica del termine “ progresso”, si definisce tale un come ammonimenti ma come arricchimenti. Ovvio è che- volentieri- attendo
sistema di operazioni, che apportino una miglioria al sistema di vita le vostre critiche e le attendo come occasione di miglioramento. Ciò detto
dell’umanità. Per umanità non si intende la piccola percentuale di gestori vi saluto.
telefonici, ma l’insieme di essere viventi. Ora, legittimamente, mi chiedo In fede
che tipo di progresso possano apportare delle antenne di telefonia mobile. L’ormai dichiarata Anna Tamborrino.
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4. PAG. 4
AZIONE CATTOLICA MARTANESE: INIZIATIVE ED OBIETTIVI
"Intervista al presidente dell´associazione Cesare Caracuta"
L´Azione Cattolica a Martano era già stata istituita da tempo, ma riprende a pieno la sua attività nel 1987. Divisa in diversi gruppi, per fasce di età,
favorisce e cerca di sviluppare la crescita spirituale dei suoi membri.
Il presidente dell´Azione Cattolica, Cesare Caracuta, è stato disponibile a rispondere ad alcune domande.
D. Considerato il contesto socio- politico e l´odierna condizione giovanile, Baronale e un mercatino, il cui ricavato è stato interamente devoluto in
qual è il fine dell´associazione? beneficenza. Le diverse attività confluiscono, poi, durante l´estate, in un
R. Permettere la nascita o la crescita di un cammino individuale che porti campo- scuola o campo- lavoro.
ad atteggiamenti di tolleranza, di non violenza, di crescita comune, in un Tra i campi lavoro sono stati particolarmente formativi quello di tre anni
contesto sociale in cui molto è lasciato al caso o all´evolversi delle mode. fa, in collaborazione con il "Pax Christi" di Firenze in una casa di accoglienza
e quello del 1991- 92 in Albania, da cui è scaturito un gemellaggio con un
D. Su cosa si basano i vostri incontri e come i ragazzi, soprattutto paesino del posto.
giovanissimi, si rendono partecipi dell´attività dell´Azione Cattolica? Il presidente teneva a far riconoscere la presenza attiva di un movimento
R. I temi da discutere sono sempre vari. Tra questi la famiglia, l´amicizia, di studenti, che si impegna a perseguire gli obiettivi dell´Azione cattolica
l´amore e altri. anche all´interno dell´ambiente scolastico.
Ma, per noi, è fondamentale, comunque, che i ragazzi, soprattutto nell´età Adele, una ragazza sedicenne impegnata come educatrice all´interno
della crescita, sviluppino una coscienza critica, che li aiuti sempre nella dell´associazione, si è mostrata molto entusiasta di questa esperienza,
vita. I ragazzi partecipano molto attivamente alle varie iniziative. riconosciuta fondamentale per la sua formazione. Convinti dell´importanza
D. Quali iniziative ricordate con più piacere? di tali iniziative, ci auguriamo che continuino sempre con lo stesso esito
R. Sotto il periodo di Natale è stato allestito un presepe vivente nel palazzo positivo. M.S. Ch.
25 Aprile Festa della Liberazione
democratici?
A sottolineare la palese indifferenza dell’ Amministrazione Conte, c’è stato
il blitz della sezione locale del partito della Rifondazione Comunista, che
ha raggiunto la piazzetta, posando un vaso di fiori vicino la statua ed un
cartellone di “ringraziamento” al Sindaco per la passione civile dimostrata.
Fabio Tarantino e Marco Termo
A Martano non sono stati molti ad accorgersene.
Ci riferiamo all’Amministrazione Comunale, che non ha ritenuto importante
ricordare i propri concittadini che hanno contribuito con la vita alla rinascita
civile dell’Italia.
Eccetto un manifesto, non si è provveduto neanche a ripulire la piazzetta
che ospita il monumento ai Caduti per la libertà di tutti noi, lasciandola
nell’incuria e nell’abbandono. Collocare una corona di fiori sarebbe stato
poi chiedere troppo!!!
Come si fa a dire che il 25 Aprile deve essere una ricorrenza di tutti i
cittadini, se le istituzioni, a prescindere dal colore politico, latitano
clamorosamente dimostrando poca sensibilità nei confronti di un periodo
storico che ha contribuito per la prima volta all’affermazione dei principi Foto Antonio Tarantino
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5. Pag. 5
Pennelli e scalpelli
Artisti a Martano
ADA CASTELLUZZO
La leggerezza del tratto la delicatezza del colore
Il tratto pulito e quel passaggio graduale dei colori contraddistinguono la pittura di Ada Castelluzzo, docente di Disegno e Storia
dell’Arte, presso il liceo Scientifico, e Discipline plastico-artistiche nei licei Classici. “ Di questa mia caratteristica si era accorto
anche il mio docente di Prospettiva al liceo”, ricorda la pittrice. La sua carriera artistica muove i primi passi a seguito del diploma,
conseguito presso il liceo Artistico di Lecce. Era il 1974. Quattro anni dopo conclude gli studi dell’Accademia di Belle Arti, nel
capoluogo salentino. Da quel momento è un susseguirsi di Mostre, estemporanee, riconoscimenti alla sua arte. Il “ Convivio
letterario” di Milano la premia nel corso di una mostra ad Otranto. Si era nel 1977. Seguono partecipazioni e riconoscimenti, a
Maglie presso la Galleria d’arte, “ Il Gabbiano”, alla “ Tavolozza”, a Lecce. L’ultima sua partecipazione è ad una collettiva, risale
al 2004, a Calimera. Di lei hanno parlato anche riviste specializzate d’arte. Fra queste, la prestigiosa, “ Italia Artistica”. Vicina
alla corrente dell’impressionismo per quei chiaroscuri ed i passaggi graduali
dei colori. La Castelluzzo, fra l’altro, non disdegna di confrontarsi con la terza dimensione.
E qui si scopre tutto il suo amore verso la scultura classica greca.
Come ogni artista vive momenti di forte intensità ed ispirazione ad altri di grande travaglio.
Proprio come quello attuale contraddistinto da giornate di grande pessimismo ad altre di grande
voglia di vivere e speranza nel futuro.
Ma nella sua mente cresce l’idea di una grande mostra antologica.
“ Nel mio animo ci sono già tanti quadri realizzati. Bisognerebbe avere il tempo e la serenità giusta
per trasferirli sulla tela e sarebbe fatta. Ma è proprio quello che mi manca oggi”.
Ma non si rassegna: “ Sarà per un altro momento”. Per dirla con l’attrice: “ Domani è un altro giorno”.
Fernando Durante
LA DIGNITA’ DEI DIPENDENTI COMUNALI
Storie di episodi martanesi
Per un lavoratore, di qualsiasi ambito, di qualsiasi azienda, in qualsiasi Il dirigente, in quell’Ufficio da vent’anni, per motivi che solo il fegato del
condizione esso sia, c’è qualcosa di fondamentale: innanzitutto la certezza Sindaco conosce, è stato trasferito presso l’Ufficio Anagrafe. Il motivo lo
dei propri diritti e dei propri doveri; il rispetto della dignità. dice la stesso Conte: “bisogna mettere ordine”.
Tra i dipendenti del Comune di Martano, questa parola non ha sede. Come se l’Ufficio Anagrafe, colpevolmente lasciato senza dirigente per tre
Viene calpestata, con tale leggerezza, che fa rabbrividire. anni, non funzionasse. Non una parola sui lavoratori dell’Ufficio che lo
La pianta organica del Comune è stata asservita, modificata, a causa di hanno fatto funzionare al meglio, senza riconoscimenti alcuni.
spostamenti, punizioni, assunzioni camuffate, declassamenti di fatto. Intanto, la responsabilità dell’Ufficio Ragioneria veniva affidato al sostituto,
Tutto per mano del sindaco, Pasquale Conte, al quale non è concesso dire: affiancato dalla ragioniera del Comune di Caprarica. Motivo: qualcuno
"non è possibile". doveva fare un Bilancio (al limite della bancarotta) e qualcun’altro firmarlo.
In tal caso la sorte è segnata: si viene sbattuti altrove e viene sostituita con Ma il responsabile designato ed esprime tutta la sua protesta con la richiesta
una professionalità esterna. Una persona “vicina”, che prende il tuo posto. di sei mesi di aspettativa non retribuita. Tutti noi possiamo immaginare
In questo, la situazione degli uffici comunali si complica notevolmente. cosa significhi rinunciare a percepire stipendio e contributi per sei mesi.
Sul Municipio si percepisce la netta sensazione che la macchina non Ed il sindaco? Non ha fatto una piega.
funziona. Ma questa volta il Sindaco ha esagerato. Ha subito messo in quell’Ufficio un’altra persona "cara".
Si è cacciato in un vicolo cieco dal quale non riesce ad uscire. Non martanese, per essere coerente.
Dopo l’incomprensibile trasferimento di vigili e manutentori negli uffici, L’opposizione può denunciare questo scempio, può gridare la propria rabbia.
togliendoli dall’impegno all'esterno. Due di questi sono stati inseriti Ma poi non ha altri mezzi: diventa impotente.
nell’Ufficio Tecnico, perchè carente di personale. Dopo qualche mese, però, Ma, quanto meno, non possiamo esimerci dal sollecitare i dipendenti a
un funzionario dello stesso Ufficio viene trasferito in quello degli Affari difendere la propria dignità sul lavoro. Potrebbe toccare a chiunque altro,
Generali: incomprensibile. Non parliamo poi della creazione dello staff del adesso.
sindaco. Sono stati assunti due “amici” di cui fidarsi. E gli assessori cosa Una azione di solidarietà, nel pieno dei propri diritti sindacali, verso questi
ci stanno a fare? lavoratori vessati dimostrerebbe che i dipendenti non possono essere
Percorso più tortuoso ha subito l’Ufficio Ragioneria. maltrattati impunemente.
Salvatore Caracuta
Consigliere Comunale Ds
F.lli
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E-mail: flliperrottasnc@libero.it
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6. IENA RIDENS PAG. 6
Progetto grafico
Alberto Giammarruco
Il consigliere Ultrà Strano e sintomatico episodio avvenuto quest'anno durante la tradizionale Processione del
Allo stadio è esagitato Venerdì Santo. Come tutti gli anni, vi partecipava in forma ufficiale tutta l'Amministrazione
della squadra sfegatato Comunale in grande spolvero, maggioranza e opposizione (almeno una volta l'anno ne
Niente lo trattiene vediamo qualcuno). Alla testa del gruppo, il Sindaco con la fascia, accompagnato dal
quando la vittoria viene Presidente del Consiglio Comunale, anch'egli fasc..iato. E come da consuetudine, anche i
e si altera come una "spitta"
consiglieri e assessori provinciali di Martano partecipano al corteo, dietro al gonfalone, scortati
quando invece è sconfitta.
Contro l'arbitro parziale da Comandante dei Vigili Urbani e Maresciallo dei Carabinieri.
sempre gentile e leale. Purtroppo, però, ad un certo punto accade l'inimmaginabile: all'altezza di Santa Lucia, un
Ma tutti quanti in coro leggero ma fastidioso acciacco colpisce il Primo Cittadino.
davanti al suo decoro Non sopportando il risentimento fisico, capisce di essere costretto ad abbandonare la
si domandan, ma è veniale, Processione anzitempo.
perchè non parli in Consiglio Comunale. Ovviamente, si pone un problema: a chi consegnare la fascia tricolore? Si volta alla ricerca
Avvezzo ai numeri e alle leggi,
del suo sostituto, il vicesindaco Antonio Zacheo, o di un altro assessore che possa farne le
mai che la sua voce echeggi,
come al campo, alle partite, veci. In quel mentre, tra un secondo di incertezza e l'altro, si fa avanti dalle retrovie, con
tra le mura scolorite scatto repentino e guizzo da pesce-cane, il Consigliere Provinciale Franco Farì, che coglie
del palazzo comunale l'occasione e prova a farsela passare, approfittando della situazione, allungando una mano
nel consesso decisionale. per cogliere l'ambito vessillo. Il Sindaco sorride, ma dentro si rosica: possibile che nessuno
Forse è meglio, in realtà, dei suoi faccia niente per evitare questo passaggio di consegne?
se urla come un ultrà.
R i p u l i a m o l e
Ebbene si, lo confessiamo, ci hanno tolto il pane dalla
bocca. Eravamo pronti ad esporre al “Salone
internazionale dei Fiori” di Genova quel raro esemplare
di “zangune”( mt 1.05) cresciuto in ideale ambiente
tropicale( trasuda umidità), com’è quello che ha
dimostrato d’essere il carro merci creato per coprire
l’accesso a quello che fu- in altri tempi- un passaggio
segreto, di fronte al bar “Stella”.
“Una voce dal sen fuggita” ha tradito il progetto e fatto
precipitare gli addetti, sollecitati dal responsabile
dell’Ufficio tecnico, per estirpare il raro esemplare e
ripulire il tutto dal verde palude che l'umidità ha creato
Fontana degli angeli Giardino della conoscenza all'interno ed all'esterno della struttura.
Comunque sia, siamo contenti di aver contribuito a dare
del nostro paese un segnale di pulizia e di attenzione
per le piccole cose, che è l'anima di questa
amministrazione. Non sappiamo, però, se anche le
fontane, che sembrano intenzionate a dimostrare il
contrario, possano essere oggetto di intervento tecnico
per liberarle dalle erbe e dai segni di inciviltà presenti
che ormai le assediano, ed insidiano vasche e pareti.
Noi al nostro paese ci teniamo. Perciò riproponiamo il
loro stato di salute, nell’estremo tentativo di recuperarle
alla piacevole godibilità dell’occhio e dare all'ospite la
sensazione di un paese pulito e decoroso.
Ci vuole così poco… E dai!!!
Tempio della pace Monumento d'acqua Foto Antonio Tarantino
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7. Speciale Sport PAG. 7
ERCHIE-MARTANO 2-1
Per i numerosi martanesi giunti a Erchie non è ancora il momento di stappare A questo punto della stagione, la sconfitta non deve generare allarmismi.
lo champagne per dare il via ai festeggiamenti. Anzi, è opportuno evitare ogni tentazione disfattista e respingere un
Infatti, i gialloblu non sono riusciti a sfatare il tabù Erchie, squadra di improbabile calo di tensione. Infatti, al Martano basta vincere con un goal
“categoria” che sta diventando un autentica bestia nera per i ragazzi allenati di scarto la partita che si giocherà domenica prossima a Maglie, a causa
da Colagiorgio. delle pessime condizioni in cui versa il manto erboso del Via Soleto ( vi
La cronaca della partita vede il Martano passare in vantaggio con Zappatore, invitiamo ancora a farci giungere le vostre e-mail con il nome che vorreste
dopo cinque minuti dal fischio d’inizio. Sempre nel primo tempo, si sono- dare al nostro campo ), per sfidare in finale la vincente di Atletico Nardò-
poi - fatti raggiungere dai padroni di casa ed andati in svantaggio nella Aradeo. Finale che apre le porte all’ambito torneo di Promozione.
ripresa. FORZA GIALLOBLE’!!!
Il punteggio rimarrà invariato fino alla fine. Marco Termo
Intervista a Francesco DONATEO
Allenatore Giovanissimi 91-92
Il Martano Calcio sta vivendo una delle stagioni più intense, più esaltanti, più avvincenti e più incerte di questi ultimi anni.
Il 14 Maggio si concluderà con la finale di Coppa Puglia un anno che ha segnato la rinascita del calcio martanese e riacceso la curiosità
intorno alla squadra locale.
Tra i protagonisti di questa rinascita sportiva ci sono i giovani tecnici e i ragazzi del settore giovanile, che, con umiltà, sacrificio e passione
hanno raggiunto ottimi risultati. Questo piccolo laboratorio calcistico (sic! Sono 160 ragazzi!!!) può rappresentare una prospettiva
importante per una città di provincia come Martano.
Floriano Vitto-Portiere Curiosi di capire come si cura un “vivaio”, siamo andati a trovare il giovane allenatore Francesco Donateo.
D. A parte la passione per il calcio come nasce il Francesco allenatore? Ciò può avvenire creando con loro un rapporto umano, basato sul rispetto
R. Ho giocato a calcio da 7 a 18 anni, salvo poi fermarmi a causa di un reciproco e sul riconoscimento del ruolo che ognuno di noi ha all’interno
brutto infortunio proprio alla vigilia di un dello spogliatoio. Inoltre, è importante
importante “provino” con gli osservatori comportarsi allo stesso modo con tutti i
dell’Atalanta. E’ stato un vero colpo al cuore, giocatori a disposizione, in modo da non
per me il calcio era tutto e questo distacco creare disparità e discriminazioni.
forzato mi ha lasciato tanta amarezza. Per raggiungere un equilibrio di questo tipo
Solo dopo otto anni da quell’infortunio, mi è necessario che i ragazzi si comportino da
sono riavvicinato al rettangolo verde nella “professionisti” a prescindere dalla categoria
veste di allenatore. Ho scoperto che allenare in cui militano.
va oltre l’aspetto tecnico, è un vero e proprio D. Un bilancio sul gruppo da te guidato…
impegno sociale. R. Ho avuto la fortuna di guidare un gruppo
Ma ciò che mi mancava di più di questo di ragazzi eccezionali, che hanno
mondo era la preparazione alla partita, nel contraccambiato con i risultati tutti gli sforzi
gergo calcistico “la settimana”. fatti in allenamento. Infatti, siamo riusciti a
D. Come si forma un gruppo? raggiungere il secondo posto. Indubbiamente
R. Formare un gruppo è senza dubbio i miei ragazzi devono avere maggiore
l’impresa più ardua per un allenatore. Mister Colagiorgio mi ha trasmesso coscienza dei propri mezzi per poter ottenere risultati ancora più ambiziosi.
una visione ed un metodo eccezionale in tale formazione e gestione. Gli D. Prospettive future?
aspetti fondamentali sono, innanzitutto, la capacità di lavorare sulla “testa” R. Tra qualche mese diventerò papà… è mio figlio l’unica prospettiva
dei ragazzi. futura.
Tanti auguri da Corte Grande!!!!!!!!!!!!!!!
Fabio Tarantino e Marco Termo
BASTA MORTI – BASTA GUERRE
Parlare non serve, servono azioni.
Altri tre ragazzi, Nicola, Franco e Carlo, fatti a pezzi dall’ennesima ed invocare al nuovo Governo il ritiro immediato delle truppe (italiane,
esplosione. Ragazzi italiani. Ho pensato ai loro padri, ai loro figli, ai loro americane, inglesi..) da quello Stato. Solo la fine dei combattimenti potrà
familiari, lontani migliaia di chilometri, che forse non vedranno più i resti ridare alla popolazione irachena la possibilità di costruire il proprio futuro
dei loro figli. Ogni volta che la guerra si porta via una vita umana è una su basi pacifiche e di democratiche. Soltanto la rimozione delle cause del
sconfitta, per tutti, perché ha perso l’umanità, perchè si è persa umanità. terrorismo (povertà, emarginazione, disperazione) potrà davvero gettare le
Il rispetto per i morti, per il dolore dei loro congiunti può e deve provocare basi per un futuro di pace e sicurezza per tutti. L’umanità potrà avere un
una riflessione di tutti, anziché la polemica di alcuni. Ancora una volta futuro solo se verrà messa al bando la guerra. Se la guerra diventerà un
dobbiamo dire, con infinità tristezza “basta guerre, basta morti, basta tabù, schifoso e rivoltante per la coscienza e per la ragione. Il modo migliore
vittime”. “La guerra è sempre un avventura senza ritorno”, gridava forte per onorare i circa 29 soldati morti, 35 con civili, sarà quello di rafforzare
Giovanni Paolo II al mondo intero molti anni fa, perché ogni guerra è il nostro impegno contro tutte le guerre e gli strumenti che la rendono
sbagliata e inutile. Ogni occupazione militare produce morte e sofferenza, possibile. Bisogna sostenere la costituzione di Corpi Civili di Pace addestrati
nuova guerra e altra violenza. Solo la fine dell’occupazione militare può per tali missioni in contesti come quello iracheno. La Pace è possibile solo
mettere fine alla guerra. Dobbiamo tutti insieme ribadire il nostro fermo con il dialogo e la non violenza che dovrebbe abitare dentro ogni uomo che
no, “senza se e senza ma” all’occupazione militare dell’Iraq, crede nella vita. Cesare Caracuta
Prov.le Martano - Soleto Km 1,500 - 73025 Martano (Le) Italy
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NON CI RESTA CHE L’INTELLIGENZA PER UN FUTURO MIGLIORE
Forse non ti stupirai che a rispondere alle tue idee sia proprio io , uno dei fisiche di debolezza, di povertà. La vera povertà di ieri, di oggi e del terzo
tuoi migliori amici, che da sempre ti vuole tanto bene, e da sempre viaggia millennio sta nelle menti e nei cuori non nei portafogli o nelle banche.
su binari di idee totalmente diversi dai tuoi. Seguo la tua rubrica su Corte La povertà sta in una caduta dei valori verticale: vivere bene ora è fumare
Grande con grande interesse e tante volte sono rimasto scioccato positivamente una canna, ballare fino alle sette del mattino, fare uso di cocaina, ubriacarsi
dalla tua verve dialettica, così intrigante provocatoria e divertente, a volte e basta, e basta. Non sono un santo,per carità, anche noi ci siamo ubriacati,
sono stato in accordo con te, a volte un po’ meno. anche noi abbiamo ballato fino all’alba, per carità, ma ci accompagnavano
Però, cara Anna, il tuo ultimo articolo mi ha messo su tanta tristezza, mi le novelle di Bacco, i racconti di Rimbaud, il mare di Sant’Andrea..ora,
ha fatto un po’ innervosire, e mi sento in dovere oltre che in diritto di no…ora l’importante è distruggersi fegato,cuore,cervello e quant’altro.E
risponderti… BASTA.
Innanzitutto il rapporto sodomitico tra padrone e inserviente, che tu descrivi, E’ vero i contadini,non hanno fatto poesia nella storia, così come i re non
non è stato certo introdotto dalla società capitalistica del libero mercato, hanno coltivato pomodori o patate.
che anzi ha fra le sue caratteristiche e priorità proprio la possibilità di La storia è fatta di ruoli, che solo una società libera e democratica può
rendere questo tipo di rapporto molto più naturale e libero da qualsiasi permettere di sovvertire, di far avanzare, o di far arretrare.
vincolo. Proprio il concetto di concorrenza introdotto dal libero mercato E poi vogliamo uscire da questa maledetta idea che il contadino è arretrato
permette l’emersione del lavoro nero e dà la possibilità di emergere a tanti e sfruttato da non so quale classe sociale? Il contadino svolge il lavoro pìù
giovani dotati di coraggio e intraprendenza nel mondo del lavoro. bello del mondo, è a contatto gioioso con la natura, vive le giornate nella
Il mondo è pieno di uomini pronti al guadagno,sono d’accordo,ma guarda loro interezza, fiero. Per l’amor di Dio si fa un mazzo così, ma non c’è
che soprattutto nella nostra realtà meridionale, l’uomo appena svegliatosi soddisfazione pìù bella di farsi una bella insalata con pomodori,basilico e
DEVE mettersi in gioco, per sopravvivere, per dare da mangiare ai suoi finocchi che provengono dal tuo orto.
figli. Lo sai che mio padre col suo lavoro, cosi come tanti altri giù da noi, Credimi queste soddisfazioni nessun re se le potrà mai togliere.
ha la voglia di arrivare in alto, di far emergere il nostro territorio, i nostri Hai definito la democrazia un sistema fasullo di sfruttamento???
costumi, la nostra cultura troppo spesso derisa e dimenticata dai poteri(siano Ma stiamo scherzando,siamo fuori di testa. Ma hai pesato le parole che
essi politici,economici,di destra o di sinistra )e dai sapientoni settentrionali,o compongono questa tua frase. Lo sai che con una frase del genere deridi
lì trapiantati, e che ha nel guadagno solo quella piccola soddisfazione di milioni di persone morte per liberarsi dai regimi dittatoriali o dalle
sostenere agli studi il proprio figlio perché altro qui non si può pretendere. monarchie(siano esse assolute o costituzionali, la differenza è minima):
E poi, esistono davvero le suddivisioni sociali di stipendio che condizionano quelle erano le persone veramente sfruttate, quelle SONO le persone sfruttate
tanto la nostra esistenza? ancora oggi in Cina, a Taiwan, in Bangladesh, in India, paesi che non
Fra i miei amici ci sono artigiani, carpentieri,commercianti, medi imprenditori, chiedono altro se non una vera e propria democrazia per distaccarsi dalle
persone che guadagnano 30 euro al giorno lavorando 12 ore, persone che multinazionali sfruttatrici e non solo.
ne guadagnano 200 stando seduti. Eppure ognuno di noi ha le proprie La gioventù non è relegata né con l’apparire nè col possedere. E’ fortemente
possibilità d’azione da sfruttare nel lavoro,nell’economia,nell’amore, come condizionata, senza alcun dubbio.Il fatto è che dobbiamo essere noi giovani
egli crede, e di certo queste possibilità non sono legate né al cognome a liberarci da visioni pessimiste e frivole,da ideali senza testa e senza coda.
paterno né al suo conto in banca,in modo assoluto. Dobbiamo essere liberi di sognare, ma attaccandoci a quei valori come
Sono le suddivisioni mentali che ci poniamo in essere che condizionano la famiglia, la Patria, il vivere in società, la fede in Dio, il confrontarsi
la nostra esistenza,è questa la verità!!! ogni giorno su temi attuali e scottanti, per crescere e vivere la nostra
Assisto anch’io all’incapacità di alcuni figli di papà, però, per fortuna, gioventù in modo sano e virtuoso, senza essere relegati a niente, se non
ASSISTO ALLA VOGLIA DI LAVORARE, AL CORAGGIO DI alle nostre virtù e capacità.
DIVERTIRSI, ALLA DECISIONE DI IMPEGNARSI, ALLA Sembra che il quadro socio-economico che tu descrivi sia paragonabile ad
TESTARDAGGINE DI COGLIERE I PROPRI OBIETTIVI DEI FIGLI un vero e proprio inferno. Per carità, non siamo in Paradiso,ma, o con Prodi
DEI DISOCCUPATI… o con Berlusconi, domani si deve lavorare, domani si deve lottare, oppure
loro sono figli di mamma e di papà e non di certo figli di NN, nessuno vogliamo starcene seduti tutto il giorno davanti al televisore e aspettare il
e dico NESSUNO è figlio di NN come tu dici. 31 del mese per andare a prendere il nostro bel stipendiuccio e basta? E’
La sottomissione al potere capitalistico se la inventano coloro che la pensano a questo che mirate? Beh,res sic standibus, penso proprio di si.
come te giorno dopo giorno per trovare una via di fuga dalla situazione Gli spazi da dare ai giovani(e non da RIDARE,perché credo che nessuno
economico-politica contingente mondiale e nazionale e vedere realizzati i ce li abbia mai tolti) del progetto da te descritto sono molto interessanti e
vostri sogni. colgo l’occasione anch’io per invitare i giovani della Grecìa a partecipare.
Il potere capitale non ti sottomette Anna, sei tu che ti fai sottomettere Ma attenta, guarda la realtà. Insieme a ciò, servono anche e soprattutto i
da esso. rigassificatori,(dei sottomarini nucleari,possiamo farne a meno) servono le
Per realizzare un progetto artistico, e tu me lo hai insegnato, basta una centrali a biomassa, servono le centrali con i pannelli solari, quelle
penna e un foglio di carta, per tentare di soddisfare un sogno non c’è bisogno eoliche,servono idee per far muovere il Paese dal punto di vista economico
di andare alle Hawaii,no Anna. Basta aprire la finestra guardare il nostro ed energetico, per farci avere energia pulita e soprattutto energia che proviene
bel sole,guardare il sorriso della propria madre e uscire fuori a cogliere ciò dal nostro territorio.
che ci meritiamo,ciò che sogniamo. Forse non avremo tutto subito, ma, O vogliamo solo organizzare eventi musicali, di ballo, di pizzica, di teatro
come dice Paulo Coelho, iniziando a credere nella realizzazione dei nostri e quant’altro? Per carità, iniziative lodevoli, e guai se mancassero, ma
sogni, essi stessi iniziano a realizzarsi. quest’Italia la porteremo avanti solo così noi?Quanti black-out energetici
L’arte non è mai e dico MAI stata borghese e scusa se ti correggo in un dovremo avere ancora?A che prezzo deve arrivare il gas che importiamo
campo della cultura dove tu mi dovresti sovrastare. dall’Africa e dall’Est Europa?
L’arte è nata nelle caverne, è nata con la terra rossa e col sangue, è nata con Iniziamo a prenderci delle responsabilità per quanto riguarda la nostra
le pietre e col sudore. posizione nella società moderna e non cerchiamo di attribuire le colpe a
L’arte nasce oggi,ogni giorno sulle nostre strade,sulle nostre tavole,basta chi è al governo, iniziamo a fare una “rivoluzione intelligente e moderata”
un bicchiere di caffè che cade su un foglio…. che parte dal basso, iniziamo ad essere noi i deus ex machina del presente
Lo sai, terra,sangue,pietre,strada, e sudore non sono parole che e soprattutto del futuro sociale, politico e economico, ma facciamolo con
appartengono alla classe borghese. la giusta intelligenza, che di certo non ci manca, ma a volte risulta essere
L’arte è sempre stata la rivoluzione involuzione di quegli artisti, che potevano TOTALMENTE OSCURATA dalle nostre posizioni filo-politiche.
anche avere ville e quattrini, ma erano in delle situazioni psicologiche e/o Usiamo la nostra intelligenza per avere un futuro migliore!!!
Davide Carati
La New Medical Network ricerca persone di successo per creare una partnership commerciale per la promozione
e distribuzione dei propri prodotti (Casalinghi, Benessere e Salute), di alta qualità ed a basso costo, al cliente
finale tramite la vendita diretta.
L’inserimento di nuove unità non prevede alcun impegno economico da parte del nuovo consulente.
Per tutti coloro che si apprestano a formare una squadra di lavoro, offriamo corsi professionali quali: corso
vendite; corso vendite avanzato; leadership base; direttore vendite.
Con un impegno minimo di 3 ore giornaliere, si possono raggiungere guadagni che superano € 1.000,00 mensili.
Il nostro motto è VIVERE PER LAVORARE e non LAVORARE PER VIVERE!!!
NEW MEDICAL NETWORK ha inaugurato lo scorso 5 aprile la propria Filiale a Martano, in Via Verdi
n° 106, dove gli interessati possono chiedere informazioni sulle possibilità di lavorare presso questa azienda.
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