3. 7. POLITICHE FISCALI E IMPRENDITORIA COMUNALE
POLITICHE FISCALI
Il 2010 non ha presentato particolari difficoltà gestionali per quanto riguarda l’attività ordinaria; le complessità maggiori sono derivate dalla
necessità di comprendere la direzione e la portata di alcune importanti modifiche normative, come il federalismo fiscale e la Tariffa di Igiene
Ambientale.
Sotto l’aspetto gestionale, la struttura del prelievo ICI è stata inevitabilmente caratterizzata dall’invarianza delle aliquote combinata con le esenzioni
per l’abitazione principale e per gli immobili assimilati con Regolamento comunale.
Sulle varie tipologie di esenzioni, agevolazioni e riduzioni è stata potenziata l’attività di controllo al fine di sanzionare abusi ed evasioni. Inoltre, per
prevenire comportamenti non conformi alla normativa, è stata avviata un’attività di verifica preliminare sulle dichiarazioni pervenute relative a
comodati gratuiti e affitti agevolati, finalizzata a mettere i contribuenti nelle condizioni di operare il ravvedimento senza emissione di successivi
provvedimenti da parte dell’ufficio.
Particolare attenzione è stata posta all’obiettivo primario di aggiornare i propri archivi informatizzati per una razionale ed efficace gestione del
tributo. L’automazione dei caricamenti delle compravendite immobiliari e delle variazioni anagrafiche costituisce un punto di forza dell’attuale
gestione e deve trovare un valido complemento nell’elaborazione dei bollettini precompilati per i contribuenti e nella fornitura di servizi on line
relativi alla situazione contributiva ai fini ICI.
I caricamenti manuali sono stati intensificati con l’inserimento delle successioni e lo smaltimento di gran parte della mole arretrata.
Come programmato, è stato effettuato un primo collegamento informatico tra data base ICI delle aree edificabili e Sistema Informativo Territoriale
del Comune, per evidenziare le aree non ancora controllate e di fornire ai restanti uffici comunali, e in prospettiva ai contribuenti tramite web, il
valore attribuito ai fini ICI alle aree.
E’ stato costantemente garantito il servizio di assistenza agli utenti attraverso gli sportelli, in particolare nei periodi delle scadenze; un significativo
passo in avanti è stato fatto anche nella qualità e quantità della bollettazione, con l’invio di 6 352 bollettini ICI con importi precompilati.
L’attività di lotta all’evasione ha prodotto l’emissione di 3 329 provvedimenti.
Sono state fatte delle verifiche sui classamenti catastali di alcune unità abitative, di fatto abitazioni di lusso, ma che a livello catastale risultavano
abitazioni in villini.
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4. Nell’ottica di un potenziamento dell’attività di riscossione coattiva dei crediti già iscritti a ruolo, è stato messo a punto un software interno per la
gestione delle comunicazioni di inesigibilità, al fine di controllare la situazione patrimoniale dei contribuenti iscritti a ruolo che, nonostante siano
possessori di beni, non hanno effettuato i versamenti richiesti neanche a seguito delle procedure esecutive di Equitalia Fvg Spa.
Nel 2010 è stata accelerata al massimo l’attività di riscossione coattiva tramite ruolo, alla luce della riforma di quest’attività di imminente
attuazione.
Con riferimento al controllo dei tributi erariali, in particolare sulle Imposte Dirette legate agli immobili, nel 2010 i controlli sono stati operati sulla
congruenza degli immobili dichiarati in Unico e 730 con gli immobili risultanti ai fini ICI.
Per quanto concerne la Tassa di Igiene Ambientale è stata operata la trasformazione da corrispettivo a tributo, modificando il Regolamento in
armonia con i principi stabiliti nella sentenza della Corte Costituzionale n. 238/2009. Sono stati internalizzati nel bilancio del Comune i relativi
movimenti finanziari ed è stata delegata alla Net Spa l’attività di materiale riscossione per conto del Comune.
Per quanto riguarda le imposte sulla pubblicità, affissioni e occupazione suolo pubblico sono stati effettuati controlli sul territorio delle
occupazioni e dei messaggi pubblicitari, avvalendosi del personale del Servizio Entrate, con particolare attenzione ad alcune tipologie di
occupazioni, quali le attività complementari a pubblici esercizi. Nel 2010 è stato modificato il Regolamento del Canone per l’Occupazione Spazi
ed Aree Pubbliche per adeguarlo alla Sentenza Corte Costituzionale che ha stabilito la natura di puro corrispettivo, escludendo quindi
l’applicazione di norme tributarie.
Con riferimento alla finanza locale, nel 2010, a seguito dell’estensione delle norme già vigenti nelle regioni a statuto ordinario, il Comune è stato
obbligato a restituire allo Stato le maggiori entrate di ICI ottenute a seguito dell’entrata in vigore del D.L. 262/2006. Tale norma ha incrementato dal
2006 il gettito ICI agendo sui moltiplicatori dei fabbricati gruppo B, sull’accatastamento di fabbricati ex rurali e sull’accatastamento di fabbricati
precedentemente non accatastati. Il maggior gettito che, a seguito della finanziaria del 2010, deve essere restituito allo Stato con effetto retroattivo, è
quantificato in circa 250 000 € e l’anno dal 2007 in poi.
COMUNE IMPRENDITORE
Relativamente alla gestione del Servizi Pubblici Locali il Comune si trova ad affrontare in un prossimo futuro delle sfide molto importanti.
In questo complesso ed articolato divenire che ormai si sta delineando il Comune si sta preparando ad attuare e gestire gli interventi rivolti alle sue
società partecipate che, tenendo conto del nuovo quadro normativo ed economico, garantiscano la qualità dei servizi resi ai cittadini salvaguardando
il patrimonio e le competenze fin qui accumulati.
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5. L’attuazione esternalizzata dei servizi pubblici rivolti ai cittadini attraverso le partecipazioni comunali sarà oggetto di una profonda trasformazione
che origina dalla ormai cospicua produzione normativa in materia quale risulta dalle manovre di finanza pubblica nonché dalle norme strutturali di
riforma i cui principali tasselli si trovano nel D.L. 223/2006 (c.d. Decreto Bersani), circa i limiti per le società strumentali, nella L. 244/2007
(Finanziaria 2008), che ha introdotto l’obbligo di dismissione delle partecipazioni non essenziali e nel D.L. 78/2010, che ha ulteriormente ristretto
agli EE.LL. la possibilità di gestire partecipazioni in relazione a precise soglie di popolazione.
L’elemento più importante di questo processo di svolta è però rappresentato dall’art. 23-bis del D.L. 112/2008 in materia di affidamento dei servizi
pubblici locali di rilevanza economica che pone termini certi e ravvicinati (2011) per la definitiva transizione verso i nuovi modelli di gestione
stabiliti a regime. In particolare è prevista la fine nel 2011 dei vigenti affidamenti diretti e il ricorso, rispetto a tutti i servizi di rilevanza economica,
al meccanismo della gara per operare nuovi affidamenti o per mantenerli in capo a società miste nelle quali il socio privato partecipi in misura non
inferiore al 40% e svolga specifici compiti operativi.
Gli attuali affidamenti “in house”, quindi, per poter proseguire fino alla loro scadenza naturale comporteranno l’espletamento, entro il 2011, di
apposite gare per l’individuazione del socio operativo privato che dovrà assumere almeno il 40% delle società di gestione. Forti restrizioni sono
invece introdotte in tema di nuovi affidamenti “in house” anche se parzialmente mitigate dal testo del Regolamento attuativo della predetta riforma,
ma con riferimento al solo settore idrico.
Tale quadro è attualmente gravato da una forte incognita costituita dalla probabile indizione di un referendum abrogativo dell’intero art. 23-bis che
la Corte Costituzionale ha recentemente dichiarato ammissibile; la conferma o meno del quadro innanzi delineato dipenderà quindi dall’esito del
suddetto referendum.
Vanno inoltre considerate le normative speciali di settore quali il D. Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) di cui varie parti risultano disallineate
rispetto alle previsioni del 23-bis e quindi presuppongono una loro revisione. A tale riguardo, inoltre, grava l’incerto destino delle Autorità
d’Ambito di cui la L. 191 del 23.12.2009 ha già sancito la soppressione e su cui dovrà legiferare anche la Regione.
Infine occorre ricordare il D. Lgs. 164/2000 (c.d. Decreto Letta) in materia di distribuzione del gas naturale che fissa precisi vincoli e termini
rispetto all’attuazione dei modelli organizzativi e concessori del relativo servizio i cui vigenti contratti di affidamento sono destinati a cessare
anticipatamente, non oltre il 2012. Al fine di consentire alle amministrazioni di operare i nuovi affidamenti la norma prevede l’emanazione di due
Regolamenti attuativi di cui uno relativo agli ambiti di gara è già stato pubblicato mentre il secondo, relativo alle gare vere e proprie, sta ultimando
gli ultimi adempimenti procedurali.
Amga Azienda Multiservizi S.p.A.
Relativamente al Servizio Idrico Integrato la riforma dell’art. 23 bis del DL 112/2008 ha determinato in prospettiva la cessazione del servizio al
31/12/2010. In attuazione delle delibere dell’AATO il Comune, l’Amga ed il Cafc a dicembre 2010 hanno sottoscritto un accordo che prevede il
passaggio del ramo Servizio idrico Integrato di Amga al nuovo gestore unico (Cafc Spa). Tale accordo ha permesso la proroga della scadenza da
dicembre 2010 a dicembre 2011, subordinato però al rispetto dei tempi previsti nel memorandum per il passaggio del ramo a Cafc.
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6. Nel settore dell’Energia il Consiglio Comunale ha elaborato a gennaio 2010 una delibera di indirizzo strategico per la società.
Rispetto alle linee individuate Amga ha partecipato alla gara per il ramo energia di Iris, ma la gara formale è stata chiusa senza nessun
aggiudicatario. Una successiva gara informale ha visto aggiudicarsi il ramo da Acegas-Aps ed Eni.
Amga ha proseguito le trattative per l‘acquisto di reti di distribuzione di gas in ambiti territoriali vicini a quello Udinese.
Il settore della vendita di energia, gestito tramite la controllata Amga Energia e Servizi Srl, assume sempre maggiore importanza all’interno del
gruppo sia in termini strategici che di contribuzione al risultato economico finale di Amga Spa che rappresenta ormai quasi 1/3 del totale.
La vendita di gas metano rappresenta un mercato fortemente concorrenziale soprattutto nel mercato industriale e terziario. Il numero di clienti è
abbastanza stabile mentre ha subito un incremento rilevante il totale dei metri cubi venduti ai clienti industriali fuori rete. Questa accresciuta
competitività della società deriva dallo sviluppo delle funzioni di grossista di gas, che permette l’acquisto di grosse partite di gas, lo stoccaggio
estivo ed il successivo rilascio invernale.
Discorso analogo per la vendita di Energia Elettrica dove sta proseguendo bene sia il nuovo mercato industriale mentre segna il passo lo sviluppo di
quello domestico.
La gestione dei servizi pubblici tradizionali non presenta particolari problematiche ad eccezione dell’Illuminazione Pubblica che è destinata a
scadere a fine 2011.
Sul fronte estero in Bulgaria la gestione è proseguita con dei buoni risultati nonostante la crisi economica internazionale abbia colpito maggiormente
le economie dei paesi dell’est Europa ed in particolare le imprese del settore manifatturiero. Gli investimenti si sono concentrati prevalentemente
sugli allacciamenti di utenti domestici utilizzando quasi esclusivamente la liquidità generata dalla gestione.
In Croazia la gestione non è stata soddisfacente a causa del blocco delle tariffe di teleriscaldamento che viene attuato dal governo centrale. E’ stato
iniziato uno studio volto alla separazione delle attività di distribuzione e vendita del gas metano dalla rete di teleriscaldamento.
In mancanza di un cambiamento nel sistema tariffario la società Energo doo continuerà ad avere una gestione in perdita.
Sono in corso degli approfondimenti per individuare e concordare eventuali modi e tempi di conferimento in Amga, da parte del socio E.On,
dell’ulteriore quota del 17% di Energo Doo come concordato nei patti parasociali rinnovati a primavera 2009.
Sistema Sosta e Mobilità S.p.A.
A giugno 2010 il Consiglio Comunale ha deliberato la concessione alla SSM dell’area Ex distributore Esso di P.zza I Maggio per la realizzazione di
una nuova autorimessa da 473 posti. Tale opera dovrebbe permettere un piu’ agevole accesso al centro storico e di ridurre la saturazione dei
parcheggi nell’area nelle ore di punta.
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7. L’investimento pari a circa 10 milioni di euro viene finanziato per 5 milioni da un contributo del Comune (in parte su fondi regionali ed in parte
dalla Fondazione Crup) e per la restante parte dalla società stessa attraverso mutuo con previsione di rientro dall’investimento dalla gestione
economica dell’opera.
E’ stata adottata la promozione sperimentale delle tariffe di sosta oraria dei parcheggi in struttura Andreuzzi, Caccia e Tribunale, relativa alla
gratuità della prima ora di sosta nella fascia oraria 14.00-21.00.
E’ proseguita la gestione della sosta cittadina a pagamento che presenta per quella a raso un incremento del 1,49 % rispetto al 2009 per quella in
autorimessa presenta invece una riduzione dello 0,83 % sempre rispetto all’anno precedente.
Al fine di ridurre i costi di gestione dei parcometri e di garantire un’elevata efficienza degli stessi è stata quasi ultimata la sostituzione di circa 140
parcometri; per alcune funzioni i nuovi parcometri vengono gestiti centralmente dalla sede SSM tramite telecontrollo.
Il Comune ha nuovamente collaborato nell’attività di monitoraggio della domanda di sosta all’interno del territorio comunale e delle tendenze dei
flussi veicolari, anche al fine della definizione del Piano Urbano della Mobilità.
Nel 2010 è stata presa una decisione fondamentale per l’assetto futuro di S.S.M.; in applicazione della riforma dei Servizi Pubblici Locali di cui
all’art. 23 bis del D.L. 112/2008, il Consiglio Comunale ha scelto il modello della società mista pubblico-privata con un socio tecnico al 40 % per
poter proseguire fino a scadenza l’attuale contratto di servizio
Udine Mercati S.p.A.
La società ha provveduto alla gestione degli spazi del mercato in un contesto economico di leggera contrazione dell’attività ed ha operato nella
promozione dell’utilizzo degli spazi mercatali favorendo il transito delle merci ortofrutticole verso il mercato regionale, interregionale, nonché verso
i mercati di destinazione dell’Austria e di vari paesi dell’Est Europa.
La politica promozionale di Udine Mercati è comunque proseguita mediante contatti ed incontri con gli operatori commerciali esteri interessati,
oltre alla consueta partecipazione alla “Fruit Logistica”, Fiera Mondiale della filiera Ortofrutticola e della logistica inerente, che si è tenuta a Berlino
lo scorso febbraio.
L’andamento della gestione del 2010 si è dimostrato ad ogni modo positivo anche se il fatturato segna una contrazione rispetto all’anno precedente a
causa di due magazzini resisi liberi e di una contenuta riduzione dei volumi di merce trattata, con conseguente riduzione dei corrispettivi d’ingresso,
nonché di una stagionalità climaticamente non favorevole.
Per quanto riguarda la ristrutturazione generale del Mercato nel 2010 è stata completata tutta la parte progettuale e di gara ed il cantiere verrà
consegnato alla ditta a fine di febbraio 2011.
Relativamente all’intervento di costruzione della nuova piattaforma logistica stanno per essere perfezionate le ultime modifiche apportate al
progetto esecutivo di costruzione delle nuove piattaforme logistiche con celle frigorifere già precedentemente aggiudicate con appalto integrato.
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8. Net Spa
Rimandando al paragrafo Politiche Fiscali in merito alla Tassa di Igiene Ambientale per quanto attiene l’aspetto economico il 2010 è stato positivo
grazie ad una discreta riduzione dei costi di smaltimento dei sovvalli e di termovalorizzazione del CDR; tale risultato ha avuto un impatto positivo
sul bilancio 2010.
Sotto l’aspetto quantitativo è continuato il trend di leggero calo dei rifiuti prodotti ad Udine.
Nell’ultimo trimestre del 2010 sono stati completati gli accordi per la fusione tra Net e Csr ed è stato depositato il relativo progetto di fusione.
L’operazione è strutturata come l’incorporazione da parte di Net del Csr; il Comune di Udine scende al 65 % di Net ed entrano nella compagine
sociale di Net 38 comuni della Bassa Friulana.
L’operazione prevede una serie di vantaggi a livello di piano industriale quali la possibilità di programmare la realizzazione di un unico impianto
più moderno ed efficiente a livello di bacino provinciale, l’ottimizzazione dei percorsi di raccolta dei rifiuti ed in genere maggiori economie ed
efficienze di gestione.
Udine Servizi Spa
La società detiene una partecipazione del 21% c.a in Autoservizi Fvg – Saf –Spa che gestisce il TPL in Provincia di Udine in base ad una
concessione decennale prorogata fino al 2014 in attesa del nuovo Piano regionale dei trasporti e quindi della prossima gara di affidamento del
servizio. E’ ragionevole ritenere che la Regione effettui una nuova gara distinta per il solo trasporto su gomma in ambito regionale rispetto a
quella del segmento ferroviario.
Durante il 2010 il gruppo Arriva, partner industriale di SAF già dal 2004, è entrato sotto il controllo della tedesca Deutsche Bahn, gruppo che pare
fortemente interessato a proseguire e sviluppare le sue attività in Friuli come nel resto d’Italia.
In merito al rinnovo del contratto di gestione dell’autostazione delle corriere di Udine il Comune è intervenuto nella contesa tra la Provincia e la
Tofina evitando la chiusura della struttura dalla seconda metà di luglio 2010, con l’impegno di considerare l’eventuale acquisto dell’autostazione, e
coordinando l’erogazione di un contributo in conto esercizio all’attuale gestore.
I dati dei passeggeri trasportati per il servizio urbano di Udine nel 2010 presentano un notevole incremento dell’ordine del 7,5 % ed i dati
economici aziendali sono previsti positivi in linea con gli esercizi precedenti.
Il Consiglio Comunale si è espresso a dicembre 2010 sulla valenza strategica di SAF, soprattutto nell’imminenza della redazione del nuovo piano
Regionale del Trasporto Pubblico Locale che dovrebbe riformulare le percorrenze anche per la Zona Urbana Udinese.
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9. Il Consiglio ha stabilito la messa in liquidazione di Udine Servizi in quanto è esaurita la sua missione, riportando pertanto la partecipazione in SAF
S.p.A. direttamente in Comune.
Si ritiene che l’andamento economico positivo in capo alla SAF si protrarrà almeno fino alla scadenza della proroga della concessione del
servizio.
Autorità d’Ambito ATO Centrale Friuli
L’Autorità d’Ambito dal 2009 è subentrata ai Comuni nelle loro competenze riferite al settore idrico per cui al Comune di Udine sono rimaste solo
limitate funzioni complementari di assistenza, supervisione e controllo, principalmente connesse al mantenimento della proprietà dei beni idrici
affidati in uso al gestore (AMGA SpA) per lo svolgimento del servizio integrato. E’ attualmente in fase avanzata di predisposizione, l’operazione
che dovrà consentire il trasferimento della gestione idrica udinese da Amga a Cafc SpA in quanto soggetto individuato dalla stessa ATO come
idoneo ad assumere il ruolo di unico gestore nella Provincia di Udine e nel quale si andranno aggregando le varie gestioni ancora presenti in capo ad
altri operatori.
L’ATO sta seguendo l’attuazione del Piano Stralcio degli investimenti per il triennio 2009-2011ed ha approvato vari progetti per la realizzazione di
importanti opere da parte del gestore quali il prolungamento della fognatura in via Liguria, il risanamento dei serbatoi di via Cotonificio e via don
Bosco o la fognatura di via Tavagnacco.
L’atteso passaggio delle competenze alle Province per ora non è stato effettuato, in Regione anzi la legge prefigura strutture denominate “Consulte
d’ambito per il servizio idrico integrato” che dovrebbero subentrare nelle funzioni delle AATO, una volta soppresse. Lo Stato è intervenuto con il
decreto Milleproroghe di dicembre 2010 rinviando la soppressione degli ATO esistenti al 31/03/2011 e con la possibilità di differirne ulteriormente
la cessazione a dicembre 2011.
Attualmente l’AATO ha comunque completato l’attività di ricognizione delle reti a livello provinciale ed è prossima all’indizione della gara per la
redazione del piano d’ambito provinciale.
SERVIZI FUNEBRI
Il numero di servizi svolti è in linea con quelli effettuati nella scorsa annualità e così pure per quanto riguarda gli introiti. Contestualmente è
proseguita la fase di monitoraggio dei dati relativi al servizio, a supporto delle scelte che l’Amministrazione riterrà opportuno effettuare in futuro.
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10. Opere per Mercato Ortofrutticolo
prev/ Progetto Progetto Progetto Indizione Aggiudicazi Consegna
N. Sub Descrizione Fine lavori Collaudo note
eff preliminare definitivo esecutivo Gara one lavori
INTERVENTI DI
AMPLIAMENTO E prev 25/09/07 25/11/08 20/11/09 20/11/09 15/04/10 31/07/10 30/11/11 30/04/12
RISTRUTTURAZIONE
Con variazione Peg DG n. 367/2010 le fasi
FUNZIONALE COMPLESSO
5238 000 successive all'aggiudicazione sono state
MERCATO
sospese
AGROALIMENTARE eff 25/09/07 25/11/08 20/11/09 20/11/09 20/07/10
ALL'INGROSSO, IMPIANTI E
STRUTTURE
COMPLETAMENTO
MERCATO prev 30/09/10 31/12/10 01/03/11 31/07/11 31/12/11
0191 000 ORTOFRUTTICOLO NELLA
Z.A.U. - 3° LOTTO - 3°
eff
STRALCIO
prev 15/04/09 09/07/09 09/07/09 09/07/09 12/01/10 31/01/11 31/01/12 31/07/12
INTERVENTI
INFRASTRUTTURALI PER
6638 000
MIGLIORAMENTO
LOGISTICA MOF
eff 15/04/09 09/07/09 09/07/09 09/07/09 12/01/10
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11. SPESA PER PROGRAMMI E PROGETTI - ANNO 2010
PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI ATTUALI IMPEGNI MANDATI
PROGRAMMA 7 2.304.810,00 2.280.810,00 2.185.780,68 1.955.393,41
TITOLO I SPESE CORRENTI 2.304.810,00 2.274.810,00 2.179.780,68 1.955.393,41
INTERVENTO 1 - PERSONALE 1.072.230,00 1.090.230,00 1.053.931,72 1.018.394,25
INTERVENTO 2 - ACQUISTO DI BENI DI CONSUMO E/O MATERIE PRIME 391.000,00 351.000,00 310.362,22 254.798,76
INTERVENTO 3 - PRESTAZIONI SERVIZI 195.470,00 155.970,00 143.000,77 74.197,27
INTERVENTO 4 - UTILIZZO DI BENI DI TERZI - - - -
INTERVENTO 5 - TRASFERIMENTI 1.800,00 1.800,00 1.620,00 1.620,00
INTERVENTO 6 - INTERESSI PASSIVI E ONERI FINANZIARI DIVERSI 518.800,00 517.800,00 517.585,24 517.585,24
INTERVENTO 7 - IMPOSTE E TASSE 70.510,00 73.010,00 69.956,73 58.973,93
INTERVENTO 8 - ONERI STRAORDINARI DELLA GESTIONE CORRENTE 55.000,00 85.000,00 83.324,00 29.823,96
INTERVENTO 9 - AMMORTAMENTI DI ESERCIZIO - - - -
TITOLO II SPESE IN CONTO CAPITALE - 6.000,00 6.000,00 -
INTERVENTO 1 - ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI - - - -
INTERVENTO 3 - ACQUISTO DI BENI SPECIFICI PER REALIZZAZIONI IN
ECONOMIA - - - -
INTERVENTO 5 - ACQUISIZIONE DI BENI MOBILI, MACCHINE E
ATTREZZATURE TECNICO-SCIENTIFICHE - 6.000,00 6.000,00 -
INTERVENTO 6 - INCARICHI PROFESSIONALI ESTERNI - - - -
INTERVENTO 7 - TRASFERIMENTI DI CAPITALE - - - -
INTERVENTO 8 - PARTECIPAZIONI AZIONARIE - - - -
INTERVENTO 9 - CONFERIMENTI DI CAPITALE - - - -
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