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Ringraziamo  tutti  coloro  che  hanno  collaborato  alla  stesura  del  Bilancio  Sociale  
e  in  particolare  la  Professoressa  Mariagrazia  Messerini  per  la  correzione
dell’  elaborato.




        Questo  Bilancio  sociale  è  stato  realizzato  grazie  al  progetto  Cesvot  
        “Il   Bilancio   sociale   per   le   associazioni   di   volontariato”.   Il  
        documento  è  stato  redatto  secondo  le  linee  guida  pubblicate  in  “Il  
        bilancio   sociale   delle   organizzazioni   di   volontariato   –   Guida  
        pratica”  (“I  Quaderni”,  n.  34).  




                                                                                          2  
Il 2008 è per noi l’anno del primo bilancio sociale. Già
da tempo avevamo scelto di presentare il bilancio
economico con audiovisivi che mostrassero accanto ai
dati economico/finanziari le scuole costruite, i dispensari
realizzati, i pozzi perforati, i volti dei bambini adottati per
meglio “mostrare” il nostro impegno nella cooperazione
auto-sostenibile e nella scuola di pace.
Sentivamo la necessità di una demarcazione della nostra
identità, di una rendicontazione puntuale e trasparente e
di una presentazione quantitativa e qualitativa           delle
attività svolte.
Il bilancio sociale ci permette di raggiungere questi
obiettivi e vuole essere per noi:
     • una testimonianza di come la sinergia fra singoli
     cittadini, enti pubblici e privati, società commerciali,
     comunità civile e religiosa possa contribuire a
     migliorare la condizione di vita dei poveri fra i più
     poveri;
     • una dimostrazione come la pedagogia delle opere
     abbia un ruolo fondamentale nell’educazione alla
     pace;
     • una verifica della corrispondenza dei programmi
     con gli orientamenti etici e di missione del Movimento
     Shalom;
     • un momento di riflessione per progettare le linee di
     intervento future
                                                             3  
     • un dovere di rendere conto ai vari e diversi portatori
Questo   Bilancio   sociale   vuole   essere   una   rendicontazione   puntuale   e   chiara            
delle   varie   attività      Shalom.   Per   la   realizzazione   di   questo   strumento   è   stato  
costituito   un   ampio   gruppo   di   lavoro   che   avesse   conoscenza   diretta   dei   vari       
ambiti   in   cui   opera   il   Movimento.   Questo   team,   formato   da   volontari   e             
dipendenti,  si  è  confrontato  molte  volte  sulla  valenza  del  Bilancio  sociale,     sui          
contenuti  da  inserire  e  sui  temi  da  sviluppare.  
Il  tutto  è  stato  condiviso  con  il  Consiglio  di  Presidenza  e  il  Consiglio  Economico.        
Il   gruppo   di   lavoro   è   stato   affiancato   da   Riccardo   Bemi,   consulente   Cesvot,   il    
quale   ha   avuto   il   compito   di   fare   da   guida   nella   stesura   del   documento   nel    
rispetto  dei  principi  e  dei  criteri  di  rendicontazione.
Il   bilancio   sociale   2008   è   articolato   in   quattro   sezioni   (identità,   portatori   di  
interesse,   progetti,   indicatori   economici)   preceduti   dall’   introduzione,                    
composta   dalla   lettera   del   Presidente   e   dalla   scelta   metodologica,   e   dalle          
conclusioni   di   Riccardo   Bemi   e   le   valutazioni   del   Prof.   Marco   Frey   Direttore      
della   Divisione   di   Alta   Formazione   Universitaria   e   alla   Ricerca   della   Scuola        
Superiore  Sant’Anna  di  Pisa.
         •   Identità:
in  questa  sezione     si  ripercorre  la  storia  del  Movimento,  si  esplicitano  i  valori  e      
la  missione  della  sua  attività,  si  spiegano  le  prospettive  di  sviluppo  e  la  struttura      
organizzativa.  Si  sono  predisposte  delle  finestre  di  dialogo  con  il  fondatore  del             
Movimento  e  con  i  primi  volontari.
         •   Portatori  di  interesse:


in   questa   sezione   si   delineano   le   risorse   umane   del   Movimento   dai   soci   ai           
dipendenti,   dai   referenti   italiani   a   quelli   esteri,   dai   partner   ai   soggetti             
beneficiari.  I  dati  dell’anno  2008  sono  messi  in  relazione  all’anno  precedente  al                 
fine  di  evidenziare  i  punti  di  forza  e  di  criticità.  
        •   Progetti:
in   questa   parte   si   “racconta”   i   progetti   e   le   loro   varie   fasi   di   sviluppo   e   i
                                                                                                            
principali   risultati   ottenuti   nella   cooperazione   e   nella   scuola   di   pace.   Gli            
indicatori  numerici  che  misurano  la  validità  degli  interventi  sono  rappresentati                   
da  interviste  e/o  rilevamenti  quantitativi  e  qualificativi  nei  vari  paesi  beneficiari.
        •   Dati  economici:
nell’ultimo  capitolo,  insieme  al  rendiconto  gestionale,  si  illustra  la  composizione                
delle  entrate  e  delle  uscite  e  si  evidenzia  la  comparazione,  con  gli  anni  passati,             
dell’efficienza  della  gestione  dei  fondi  raccolti.
                                                                                                               4  
Lettera  del  Presidente
Scelta  metodologica
Cap.1  Identità
1.   1     
Missione
1.2        
Valori  e    Strategia  
1. 3       
La  Nostra  Storia
1.4        
Prospettive  di  Sviluppo

1.4.1     
Scuola  di  Pace

1.4.2     
Cooperazione  Internazionale
1.5        
Struttura  di  Governo
1.6        
Struttura  Operativa
1.7        
Struttura  Organizzativa

1.7.1     
Sezioni  territoriali

1.7.2     
Referenti  territoriali

1.7.3     
Commissioni

1.7.4     
Shalom  nel  Mondo
Cap.2  Portatori  d’interesse
2.1        
Relazione  con  i  Portatori  d’Interesse

2.1.1     
Soci

2.1.2     
Dipendenti  e  collaboratori

2.1.3     
Cooperative

2.1.4     
Referenti  internazionali

2.1.5     
Partner

2.1.6     
Beneficiari  finali

2.1.7     
Fornitori

                                                         5  
Cap.  3  Attività  svolte

Scuola  di  pace  e  Cooperazione  internazionale
3.1      
Scuola  di  Pace

3.1.1   
Educazione

3.1.2   
Informazione

3.1.3   
Sensibilizzazione

3.2      
Cooperazione  Internazionale

3.2.1   
Sviluppo  Autosostenibile

3.2.2   
Tutela  dei  Diritti  dell’Infanzia

3.2.3   
Tutela  del  Diritto  alla  Salute

3.2.4   
Tutela  del  Diritto  all’Istruzione

3.2.5   
Altri  Progetti

Cap.  4  Dati  Economici  e  Finanziari

4.1     
Tenuta  contabile

4.2     
Prospetto  sintetico

4.3     
Comparazione  delle  entrate

4.4     
Composizione  delle  uscite

4.5     
Quello  che  i  numeri  non  dicono

Conclusioni  del  dott.  Riccardo  Bemi
Valutazioni  del  prof.  Marco  Frey




                                                      6  
7  
MOVIMENTO SHALOM

                    34
         Anni… la nostra storia


                    92
Progetti di cooperazione allo sviluppo
             fino al 2008


              20.202
                    SOCI
 10.852 in Italia      9.350 all’ Estero


                    97
Iniziative Culturali di sensibilizzazione


                    102
        Attività di raccolta fondi

OLTRE 3,5 milioni di EURO
   Il vostro aiuto per i progetti di
 cooperazione e della scuola di pace
            nell’anno 2008                  8  
LA MISSIONE SHALOM
             EDUCAZIONE ALLA PACE
         COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Il    MOVIMENTO  SHALOM  è    nato,    nel  lontano  1974  a  Staffoli  nella  diocesi  di  San  Miniato  
(Pisa),   per   iniziativa   di   un   giovane   sacerdote,   con   lo   scopo   di   educare   alla   pace,   alla  
solidarietà  e  alla  condivisione  le  nuove  generazioni.  
Shalom   è   una   organizzazione   non   lucrativa   di   utilità   sociale   (ONLUS),   in   attesa   del  
riconoscimento  di  ONG.  Dal  2001  è  una  delle  78  associazioni  che  sono  state  riconosciute  
dal  Governo  Italiano  come  enti  autorizzati  per  le  adozioni  internazionali;  dal  2008  è  un  
ente  con  personalità  giuridica.





La   sua   attività   è   ricca   e   variegata.   Affianca   all’attività   formativa   i   progetti   di  
cooperazione  auto-­‐sostenibili  in  Africa,  in  Asia,  in  America  Latina  e  nell’Europa  dell’Est.  
Il   suo   fine   è   quello   di   contribuire   alla   promozione   della   pace   e   al   riequilibrio   della  
bilancia  fra  Sud  e  Nord  del  mondo.  Shalom  cerca  di  realizzare  la  sua  missione  facendo  
conoscere  le  condizioni  di  vita  dei  poveri  più  poveri  e  le  ingiustizie  che  colpiscono  gran  
parte  delle  popolazioni    della  terra.
Shalom  si  impegna  sia  nei  Paesi  del  Terzo  Mondo  come  in  Italia.      
Nei  paesi  in  via  di  sviluppo  promuove  interventi  fondati  non  sull’assistenzialismo  bensì  
sulla   crescita   delle   comunità   locali.   Ponendosi      quali   obiettivi   l’auto-­‐determinazione   e  
l’autosufficienza   delle   popolazioni   indigene,   realizza   ogni   anno   decine   e   decine   di  
progetti   auto-­‐sostenibili,   affiancati   a   percorsi   di   educazione   e   formazione.   In   questa  
area  rientrano  anche  le  adozioni  a  distanza  che  sostengono    ca.  9.000  bambini  in  tutto  
il  mondo.





Shalom   promuove   esperienze   di   economia   equo   e   solidale   e   modelli   di   sviluppo   non  
competitivi.   Realizza   ogni   anno   percorsi   di   educazione   alla   pace   e   allo   sviluppo  
sostenibile      nelle   scuole,   porta   avanti   campagne   di   sensibilizzazione   locali   e   nazionali  
sulla  fame  nel  mondo.  È  promotore  di  una  proposta  di  legge  per  istituire  la  giornata  dei  
morti  per  fame  e  per  sete.
Organizza  incontri  e  dibattiti  sui  temi  della  giustizia  sociale,  dell’alfabetizzazione  e  della  
sanità  nel  Terzo  Mondo.  
La  missione  è  prevenire  i  disagi,  non  limitarsi  a  curarli.
Il  Movimento  si  rivolge  a  tutti,  giovani  e  meno  giovani,  laici  e  religiosi,  per  farne  parte  
basta  voler  lottare  per  la  costruzione  della  casa  comune.
Nel  suo  percorso  ha  incontrato  persone  di  ogni  estrazione  sociale,  convinzione  politica  
e  religiosa.  





Negli  anni  Shalom  è  passato  dal  gruppo  di  ragazzi  delle  origini  a  migliaia  di  soci  sparsi  in:  
Italia,   Francia,   Germania,   Gran   Bretagna,   Svizzera,   Stati   Uniti,   Brasile,   Argentina,  
Ucraina,   Albania,   Iraq,   Pakistan,   Palestina,   Iran,   Isole   Fiji,   Burkina   Faso,   Congo,  
Bangladesh,   Etiopia,   Kenia,   Sudan,   Egitto,   Romania,   Panama,   Uganda,   India,   Eritrea,  
Burundi.
                                                                                                         9  
VALORI
                FRATELLANZA SOLIDARIETA’
                  CONDIVISIONE GIUSTIZIA

Il   Movimento   Shalom      nelle   sue   attività,   iniziative,   programmazioni   si   ispira   ai   valori  
della   fratellanza,   solidarietà,   condivisione   e   giustizia.   I   soci   e   gli   operatori  
dell’Associazione  hanno  fatto  propri  questi  valori  e  si  impegnano  a  favorire  una  cultura  
di  pace.


         • Fratellanza
Il  Movimento  Shalom  è  consapevole  che  la  pace  può  nascere  soltanto  quando  diventeremo                 
liberi  e  uguali,  quando  riconosceremo  nell’altro  non  un  nemico  o  comunque  una  minaccia                
ma   un   fratello.   Shalom      raggruppa   persone   dai   diversi   orientamenti   culturali,   politici   e  
religiosi.
Questo  impegno  unitario  e  comunitario  dà  forza  al  suo  agire.

         • Solidarietà






Il   Movimento   Shalom   si   propone   di   promuovere   la   solidarietà   attraverso   iniziative   di      
cooperazione  internazionale  ed  interventi  di  sostegno  in  Italia.
Cooperare   non   vuol   dire   solo   attuare   progetti   di   sviluppo,   ma   vuol   dire   fare   cultura  
solidale  attraverso  lo  scambio  fra  comunità  del  Nord  e  del  Sud  del  mondo.
Un   esempio   di   solidarietà   concreta   in   Italia   è   dato   dall’inserimento   di   persone           
svantaggiate  tramite  il  lavoro  e  l’aggregazione  nel  tessuto  sociale.

        • Condivisione       



Condividere  vuol  dire  camminare  insieme,  vuol  dire  partecipare  alla  vita  altrui.  Questo  fa                       
Shalom,  condivide  con  i  poveri  più  poveri  la  loro  miseria.  Va  nei  paesi  del  Terzo  Mondo  non                  
come   benefattore,   non   come   “salvatore”   ma   semplicemente   come   amico   pronto   a                              
mettersi  in  gioco.


          • Giustizia
Giustizia   è   ordine   dei   rapporti   umani,   è   la   volontà   di   riconoscere   a   ciascuno   ciò   che   gli   è  
dovuto,   è   l'esigenza   di   sopprimere   la   miseria,   la   disuguaglianza,   lo   sfruttamento.   Senza               
giustizia  non  c’è     pace.  Shalom  opera  in  Italia  e  all’Estero  nella  promozione  della  giustizia                 
sociale  e  nell’abbattimento  delle  differenze  fra  Nord  e  Sud  del  mondo.  Lavora  per  uno  stile                     
di  vita  sobrio  e  responsabile,  contribuisce  ad  una  società  più  equa.

                                                                                                                         10  
La parola a Don Andrea Cristiani, fondatore Movimento Shalom

Qual  è  la  missione  del  Movimento  che  ha  legato  e  lega  uomini  e  donne,  giovani  e  adulti  nel
                                                                                                            
nome  di    Shalom?
Educare alla pace, alla solidarietà e alla condivisione le nuove e le vecchie
generazioni è la nostra missione. Un’educazione che si serve delle opere
per arrivare alla mente e al cuore delle persone. Una pedagogia fatta più
di fatti e testimonianze che di parole. Un coinvolgimento dei giovani e
meno giovani, delle istituzioni ed enti su progetti di sostegno ai paesi in
via di sviluppo che aiutino gli indigeni a crescere e potenziare le loro
naturali inclinazioni. Una denuncia severa nei confronti di un mondo
dove la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi e quei pochi
consumano l’80% delle risorse della terra.
Si  può  fare  un  elenco  dei  valori  su  cui  si  basa  il  Movimento  Shalom?


Emerge sempre più chiaramente l’esigenza di rintracciare valori comuni a
carattere universale idonei a disciplinare i molteplici rapporti umani.
I valori morali riconosciuti dalla tradizione cristiana, in parte anche
dalle altre religioni e da chi dice di non credere ma vede nell’altro un
fratello da rispettare ed aiutare, sono a fondamento del nostro essere
Shalom. I valori in cui ci riconosciamo sono quelli della pace, della
giustizia e della comunione fraterna. Il messaggio del Papa per la giornata
mondiale della pace 2009 “Combattere la povertà, costruire la pace” ci
rafforza nel nostro cammino. Da sempre sosteniamo che solo la lotta alla
povertà può aprire spiragli di luce sulla pace fra i popoli.


                                                                                                         11  
Il   valore   della   pace   è   sempre   ben   presente   nelle  
attività  del  Movimento?


Con pace non intendiamo solo assenza di
guerra, ma fraternità universale.
La fraternità è riconosciuta come valore
non solo dai credenti delle varie
religioni, in quanto figli di un unico
Dio, ma anche dalle varie carte dei
diritti umani e dalle Organizzazioni
Unite. Se non ci convinciamo del valore
della fraternità universale, la pace
duratura sarà solo un’utopia.
Lavorare per la pace significa ricerca
della giustizia sociale, abbattimento delle
barriere che dividono gli uomini,
superamento degli individualismi.
Siamo profondamente convinti del fatto
che l’essere umano si realizza pienamente
solo quando si accorge che a viaggiare
nel tempo e nello spazio non è solo.




                                                                     12  
                                                                                                      
                                                                                                          
                                                                        Il   Movimento   Shalom   nasce   nel   1974   quando   don  
                                                   
                                                                        Andrea   Cristiani   si   impegna   a   radunare   un   piccolo  
          Perché  Movimento?                                            gruppo  di  giovani,  intorno  agli  ideali  della  pace  e  della  
                                                                        solidarietà.   Il   primo   nucleo   Shalom   formato   da   10  
Vogliamo dare risalto allo spirito di
                          iniziativa di ognuno.                         ragazzi   si   ritrova   a   Staffoli   in   Provincia   di   Pisa,   e   lì   i  
                                                                        giovani   Shalom   si   confrontano   sui   principi   che  
                      Perché  Shalom?  
                                                                        guideranno  la  loro  azione  e  sul  metodo.  Ben  presto  il  
Nella lingua di Gesù ha il significato Movimento   vede   nuovi   aderenti   grazie   all’attività   di  
 di “pace a te” nella sua accezione                                     sensibilizzazione   promossa   nei   paesi   vicini   dove  
                                            universale.
                                                                        nascono   altri   gruppi   giovanili.   La   neo-­‐nata  
                                            Silvio  Della  Maggiore   associazione   decide   di   chiamarsi   “SHALOM”   che   in  
                                                   a"uale  presidente   ebraico  significa  PACE.  

  
                                                                                
                                            Sono   gli   anni   della   formazione   dei   primi   “formatori”  
                                            Shalom,   sono   gli   anni   in   cui   si   dà   una   prima  
                                            o r g a n i z z a z i o n e   a l   M o v i m e n t o   m e d i a n t e  
                                            l’individuazione  di  ruoli  ed  incarichi.
 “… siamo di fronte ad un Movimento Nascono  nuovi  gruppi  e  sezioni  animate  da  educatori  
      che si sviluppa in modo non           appassionati  ed  aggreganti.  
     preordinato. Nel tempo si sono
                                            Il   gruppo   sente   l’esigenza   di   darsi   una   struttura  
  innescati nuovi meccanismi che ci
   hanno convinto ad impegnarci su          interna   più   ordinata,   per   questo   si   stila   il   primo  
    fronti sempre più difficili ed a        regolamento.
   puntare su obiettivi sempre più          Sono   gli   anni   delle   prime   attività   estive   per   i   ragazzi  
               ambiziosi.”                  nelle   località   della   Garfagnana,   dei   primi  
                                               
                                           pellegrinaggi.  
                        Luca  MarAni   Pellegrinaggi:   Roma,   700   persone,   Assisi,   500  
          presidente  dal  1988  al  2003   persone.




                                                                                                                                                   13  
                                                                                          
                                                Nell’ultimo   scorcio   degli   anni   ’80   prende   vita  
                                                l’attività   di   cooperazione   mediante   la   nascita   ed   il  
                                                lavoro   dei   gruppi      “missionari”.   Si   pone   l’attenzione  
                                                su   tre   paesi   che   vengono   ciclicamente   sostenuti   da  
   1988  Incontro  con                          Shalom  e  nei  quali  si  organizzano  viaggi  umanitari.
 Madre  Teresa  di  Calcu5a                     

                                                1987   Brasile   –   San   Paolo,   Favela   di   San   Bernardo   Do  
                                                Campo:   realizzazione   di   una   sala   polivalente.  
                                                Contributo  devoluto  £  11.000.000
                                                

                                                1988  India  –  Diocesi  di  Kochin:  restauro  di  una  scuola  
                                                elementare,   realizzazione   di   un’aula   dell’Università  
                                                Cattolica,   restauro   di   un   collegio   per   orfani  
                                                abbandonati.  Contributo  devoluto  £  60.000.000
       “… prendetevi cura dei più poveri        

                fra i poveri.”                        1989   Burkina   Faso      -­‐   Ouagadougou:   restauro   nel  
                                                      s e t t o r e   e d i l e ,   s a n i t a r i o   e d   a r t i g i a n a l e   i n  
                         Madre  Teresa  di  CalcuFa   collaborazione  con  la  Diocesi  ed  i  Padri  Cammilliani.
                                                      Contributo  devoluto  £  108.000.000
                                                                                           




  
                                                
                                                Negli   anni   ’90   il   Movimento   Shalom   ha   un   forte  
                                                impulso  in  termini  di  aderenti  (raggiunge  il  numero  di  
            Quali  sono  i  vostri              631)   e   di   attività   svolte.   Nasce   il   progetto   “Scuola   di  
                obieIvi?                        pace”,  sintesi  del  metodo  e  degli  obiettivi  educativi  e  
                                                formativi   promossi   dall’associazione   sul   territorio.  
 “… far conoscere le nostre finalità e          Questo   progetto   trova   consenso   all’interno   delle  
  gli ideali che promoviamo andando             scuole,   nelle   amministrazioni   pubbliche   e  
          incontro agli altri.”                 nell’aggregazione  giovanile.
                                                

            Cosa  vuol  dire                    Nel   1995   viene   restaurata   ed   inaugurata   la   casa   di  
          cooperazione  auto                    Collegalli,  centro  di  formazione  e  luogo  di  preghiera.
             sostenibile?                       

                                                Nel  1995  si  da  vita  alle  “adozioni  a  distanza”
 “… progetti che creino i presupposti           nel  Burkina  Faso.
  economici e gestionali per andare             


  avanti con le proprie gambe e che             A   partire   dal   1996   aumenta   il   numero   dei   paesi  
  creino sviluppo per il territorio.”           beneficiari  ed  il  numero  degli  aiuti  umanitari.  
                                                
                                                Nel   1998   nasce   il   “Progetto   Acqua”   e   sempre   in  
               don  Donato  AgosAnelli  
                     assistente  spirituale     questo  anno  viene  perforato  in  Burkina  Faso  il  PRIMO  
                                                POZZO.
                                                    14  
 
                                                                 In   questi   anni   Il   Movimento   Shalom   cresce  
                                                                 notevolmente  in  termini  di  aderenti  (nel  2007  n°  9537  
                                                                 soci)   e   di   attività   realizzate.   Nel   2000      7   operatori  
                                                                 provenienti   da   altrettanti   paesi   in   via   di   sviluppo  
                                                                 tornano  nei  loro  stati  dopo  un  anno  di  formazione  ed  
                                           
                                                                 iniziano   a   coordinare   direttamente   le   attività   di  
    “… avete sorvolato montagne per                              cooperazione   ed   educazione   promosse   dal   nostro  
   raggiungerci e vi siete impegnati Movimento.   Sempre   nel   2000   nasce   la   cooperativa  
   per lottare contro la povertà. … la sociale  Mahatma  Gandhi  che  si  occupa  di  servizi  socio  
        vostra presenza restringe le                             educativi.   Nel   2001   il   Movimento   viene   autorizzato  
   distanze e ci ravvicina gli uni agli come   Ente   per   le   adozioni   internazionali   dalla  
      altri …. se lo sviluppo è il nuovo                         Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri.  Si  strutturano  le  
nome della pace, la vostra pratica fa sezioni   Shalom   all’estero   e   la   cooperazione   ha   come  
                        di voi strumenti                         referenti   non   solo   ordini   missionari   o   Diocesi,   ma  
              e portatori di pace …”                             soprattutto   le   sezioni   Shalom   in   loco.   Nel   2004   il  
                                                                 Movimento  riceve  il  riconoscimento  di  ente  ecclesiale  
                                                                 da  parte  della  Diocesi  di  San  Miniato.  Nel  2006  hanno  
                                                                 un   grande   impulso   i   progetti   nel   settore   agricolo,  
                                       Soeur  Sabine  Kima      
                                            referente  Shalom  
                                                                 come   il   progetto   “fagiolini   del   Burkina   Faso”.   Nel  
                  per  le  adozioni  a  distanza  in   2007  nasce  la  cooperativa  Terra  Madre  che  opera  per  
                                                Burkina  Faso la  cooperazione  nel  settore  agricolo.  Prendono  corpo  
                                                                 collaborazioni   con   partner   importanti:   Coop   Italia,  
                                                                 Consorzio  Etruria,  Unido.
  
                                                                                                    
                                                                                                    
                                                                                                    
      … Abbiamo faticato non poco per                                                               
                                                                 L’anno   2008   è   stato   per   noi   l’anno   che   ci   ha   visti  
arrivare alla stesura definitiva del
                                                                 impegnati   nella   stesura   del   PRIMO   Bilancio   sociale,  
Bilancio Sociale. Speriamo che questo
                                                                 uno  strumento  credibile  e  trasparente  che  testimonia  
strumento,scritto a più mani, serva
                                                                 il  giusto  utilizzo  dei  fondi  raccolti;
tangibilmente a promuovere i valori
                                                                 un’occasione  di  confronto  con  i  portatori  d’interesse;  
della pace e della solidarietà.
                                                                 un’opportunità   per   riaffermare   i   valori   e   la   missione  
                                                                 del  Movimento.
                                       Gabriella  Messerini  
                               Coordinatore  
                   del  Consiglio  Economico    
                                                                                                                                    15  
Il  Movimento  Shalom  nel  prossimo  triennio  intende    consolidare  e  sviluppare  le  proprie  
azioni   nel   campo   dell’educazione   alla   pace   e   della   cooperazione   internazionale   con  
un’attenzione  particolare  all’Africa  nera  perché  è  il  continente  dove  i  diritti  umani  sono  
più  violati  a  motivo  delle  sue  risorse  naturali.



1.4.1               
La  Scuola  di  Pace

        q         Intensificare  a  livello  nazionale  e  internazionale  l’attenzione  e  la  formazione
        soprattutto  dei  giovani.  Coordinare  e  progettare  attività  che  tendano  a  stabilire             
        rapporti   continuativi   con   i   ragazzi   che   si   avvicinano   al   Movimento.   Strutturare     
        maggiormente   il   gruppo   di   coordinamento   dei   giovani.   Le   sezioni   dovranno              
        maggiormente  sviluppare  l’aggregazione    giovanile.
        
        q         Seguire  con  maggiore  attenzione  l’attività  dei  volontari  al  fine  di  strutturarsi  e  
        di   radicarsi   maggiormente   sul   territorio.   Favorire   la   condivisione   e   l’unità   nelle  
        iniziative  e  nei  progetti    che  si  promuovono  nell’anno.  Puntare  a  livello  italiano  ad      
        avere  almeno  una  sezione  o  un  referente  Shalom  per  ogni  regione.

        q              In   campo   internazionale   risulta   urgente   formare   nuovi   operatori           
        internazionali   nei   paesi   dove   siamo   approdati   di   recente,   ampliare   il   numero   in  
        quelli  “storici”,  favorendo  la  costituzione  in  loco  di  vere  e  proprie  sezioni  Shalom       
        sul  modello  di  quanto  fatto  in  Burkina  Faso.  Nei  prossimi  3  anni  potremo  pensare          
        a  una  strutturazione  di  questo  tipo  almeno  per:  Etiopia,  Repubblica  Democratica              
        del  Congo,  Uganda  e  Kenya.

        q         Migliorare  la  capacità  comunicativa  del  Movimento  Shalom  attraverso  i  nostri        
        strumenti   tradizionali   (giornale,   sito   internet).   Progettare   e   realizzare   uno          
        strumento   di   presentazione   del   Movimento   e   delle   proprie   attività   sia   a   livello  
        cartaceo  che  multimediale.

        q             Rafforzare   e   strutturare   l’ufficio   stampa   del   Movimento.   Pensare   a   nuovi
                                                                                                              
        mezzi  di  comunicazione  che  nei  prossimi  anni  potranno  essere  usufruibili  a  costi           
        contenuti,  come  web  radio  o  Tv  digitali.


                                                                                                             16  
1.4.2                
La  Cooperazione  Internazionale

Per  ciò  che  riguarda  la  cooperazione  l’impegno  di  Shalom  proseguirà  sulla  linea  intrapresa              
nel   promuovere   progetti   di   sviluppo   auto   sostenibili   in   quei   paesi   dove   localmente   sono     
presenti  o  sorgeranno  sezioni  internazionali  del  Movimento  Shalom.  I  settori  di  intervento               
saranno   quelli   dell’alfabetizzazione,   della   sanità,   dell’alimentazione,   dello   sviluppo                
agricolo   e   della   promozione   del   lavoro   come   mezzo   per   poter   dare   dignità   e   autonomia      
alle  persone.
  In  particolare  sarà  necessario:

         q             Migliorare   la   promozione   in   Italia   e   la   comunicazione   delle   “Adozioni   a  
         distanza”  per  consolidare  e  possibilmente  aumentare  il  numero  dei  bambini  e  delle               
         bambine  sostenute,  ampliando  anche  il  numero  dei  paesi  beneficiari

        q          Consolidare  il  lavoro  svolto  nel  settore  agricolo  con  riferimento  alla  coltura  dei      
        fagiolini   cercando   di   ampliare   le   filiere   di   produzione   ad   altri   tipi   di   colture   da  
        reddito  e  a  nuovi  paesi.  Una  sfida  sarà  quella  anche  di  individuare  forme  di  reddito             
        alternative   per   questo   settore,   compatibili   con   il   territorio   e   le   condizioni   sociali,  
        che  vengano  dallo  sviluppo  di  coltivazioni  tese  a  produrre  biocarburanti.
        
        q          Continuare  la  realizzazione  di  progetti  di  cooperazione  allo  sviluppo  nei  settori        
        della  scuola,  della  sanità  e  del  microcredito.

        q          Dovrà  sempre  più  delinearsi  all’interno  del  Movimento  una  strategia  comune  e    
        unitaria  nella  scelta  dei  paesi  dove  operare  e  di  quali  progetti  promuovere,  al  fine  di
                                                                                                             
        evitare  la  polverizzazione  delle  risorse  e  aumentare  l’efficacia  della  nostra  azione.

        q              Ampliare   il   numero   dei   paesi   con   i   quali   sarà   possibile   fare   adozioni
                                                                                                                   
        internazionali   tramite   il   nostro   Movimento.   Certamente   entro   1   anno   potremo              
        pensare  alla  Repubblica  Democratica  del  Congo  e  all’Etiopia.  

        q             Intensificare   il   lavoro   per   la   diffusione   del   commercio   equo   e   solidale   e   del
                                                                                                                          
        turismo   responsabile.   In   particolare   per   il   mercato   equo   e   solidale   nei   prossimi   3        
        anni  dovremo  cercare  di  diventare  sempre  più  compratori  diretti  nei  paesi  in  via  di                  
        sviluppo  dove  siamo  attivi,  in  modo  da  dare  più  opportunità  di  sbocco  di  mercato                     
        per  la  sostenibilità  dei  nostri  progetti  e  l’efficacia  delle  nostre  azioni.  


                                                                                                                     17  
ASSEMBLEA  DEI  SOCI

  “L’assemblea  è  l’organo  sovrano,  rappresenta  l’universalità  dei  soci  e  le  sue  decisioni,  
            prese  in  conformità  alla  legge  e  allo  statuto,  obbligano  i  soci.”  

Attualmente  fra  soci  fondatori,  ordinari,  sostenitori  e  onorari  si  arriva  a  20.202  

                                                               Nel  2008  si  è  riunita  2  volte.                                                                                                                                                    
                                                   Hanno  partecipato  agli  incontri  mediamente  120  soci  

                                                                                                     
                                                                                          CONSIGLIO  DI  INDIRIZZO

    “Il  Consiglio  d’indirizzo  è  formato  dal  responsabile  di  ciascuna  commissione,    dal  
 referente  delle  sezioni  territoriali,  dal  presidente,  dai  vice  presidenti,  dal  segretario,  da  
                             un  delegato  del  consiglio  economico.”

Attualmente  è  composto  da  35  soci  presenti  a  vario  titolo.

Nel  2008  si  è  riunito  6  volte.                                                                                                                                                                                                                    Hanno  
                             partecipato  agli  incontri  mediamente  30  soci


                                                                PRESIDENTE  E  CONSIGLIO  DI  PRESIDENZA

  “Il  presidente  è  il  legale  rappresentante  dell’associazione  e  massimo  organo,  viene  
 eletto  dal  consiglio  d’indirizzo  dopo  l’approvazione  delle  proposte  di  candidatura  da  
parte  dell’assemblea  generale.  Dura  in  carica  per  3  anni  ed  è  rieleggibile  per  non  più  di  2  
              volte  consecutive.  L’ufficio  di  presidenza  ha    poteri  decisionali.”

Attualmente  è  composto  da  8    soci.

Silvio  Della  Maggiore  (presidente),  Andrea  Sardelli,  LucianoErmelano,  Patrizia  Franconi  e  
Lucia  Parente  (vice  presidenti),  Maria  Grazia  Lazzeri  (segretaria),  Don  Andrea  Cristiani  
(fondatore),  Don  Donato  Agostinelli  (assistente  spirituale).

                                                                Nel  2008  si  è  riunito  10  volte.                                                                                                                                        
                                                      Hanno  partecipato  agli  incontri  mediamente  7  soci

                                                                                                                                                                                                                                                        18  
CONSIGLIO  ECONOMICO

             “Ha  la  funzione  di  predisporre  il  bilancio  consuntivo  e  preventivo.”  

Attualmente  è  composto  da    7    soci  e  3  sindaci  revisori.

Gabriella  Messerini  (coordinatore),  Gherardo  Leoli,  Alberio  Falaschi,  Cataldo  Buggiani  
(sindaci  revisori),  Aldo  Fogli,  Luciano  Ermelani,  Valter  Ulivieri,  Andrea  Gozzini,  Nicola  La  
Caria,  Don  Andrea  Cristiani.

                                  Nel  2008  si  è  riunito  3  volte.                                                                                                                                                    
                      Hanno  partecipano  agli  incontri  mediamente  10  soci.



                                                           COLLEGIO  SINDACALE

“La  gestione  dell’associazione  è  controllata  da  un  Collegio  dei  revisori,  costituito  da  tre  
membri,  eletti  ogni  tre  anni,  rieleggibili,  dall’assemblea  dei  soci.  Partecipano  agli  
incontri  del  Consiglio  Economico.”

Composto  da:  Gherardo  Leoli,  Alberio  Falaschi,  Cataldo  Buggiani




                                                                                                                                                                                                   19  
1.6.1                
La  Struttura  Operativa
 

 Fanno   parte   della   Struttura   Operativa   i   dipendenti   e   i   collaboratori   del       
 Movimento,  i  quali  sono  anche  i  volontari  più  impegnati,  a  vario  titolo,  nei  progetti
                                                                                                    
 Shalom.
                                          Direzione    e  
                                        Rappor,  esterni  
                Adozioni  a                    LUCA    
                distanza  e                                        Amministrazione  
                                             GEMIGNANI               e  Proge3  
              Organizzazione  
                  even,                                                   LUCA  
                 CHIARA                                                   TESTI  
                   BALDINI  


   Adozioni                                                                         Amministrazione  
Internazionali                                                                        e  Proge3  
GIUSEPPINA                                                                               ANDREA  
 LOPARDO                                                                                TAMBURINI  




     Proge3  Agricoli                                                               Scuola  di  Pace  
         VALTER                                                                       FEDERICO  
         ULIVIERI                                                                      ARRIGHI  

                               Segreteria  e  
                                Adozioni  a            Comunicazione  
                                 distanza  
                                                         SIMONA  
                                   KATIA  
                                                             GIUNTINI  
                                 CENTRONE  


                                                                                                    20  
Il  Movimento  Shalom  è  strutturato  sul  territorio  in  sezioni  o  gruppi,  referenti  e  
                              commissioni  operative:
                                            




                                                                                                  21  
ERRATA  CORRIGE  



                             1.7.1  LE  SEZIONI    TERRITORIALI    
Sono  gruppi  di  volontari  struEura,  sul  territorio  che  portano  avan,  le  a3vità  ed  
                                i  proge3  del  Movimento  

                LOCALITA’                                    COORDINATORE  

          ANDEZENO  (Torino)                                  Irene  Vacchina  

     CASELLE  IN  PITTARI  (Salerno)                          Antonio  Savino  

       CERRETO  GUIDI  (Firenze)                                 Luisa  Gini  

                 FIRENZE                                       Roberta  Boni  

             FORCOLI  (Pisa)                                   Marco  Bimbi  

          FUCECCHIO  (Firenze)                                 Stefano  Torre  

                LIVORNO                                    Anousciravan  Amini  

                  LUCCA                                     Stefano  MicheleI  

        MARCIGNANA  (Firenze)                                   Paola  Parigi  

           MERINE  (Taranto)                                 Alessandro  D’Elia  

          MOTTOLA  (Taranto)                                 Vita  Maria  Sasso  

                 NAPOLI                                      Donatella  MonA  

                   PISA                                          Aldo  Fogli  

            PONSACCO  (Pisa)                                     Paola  Bani  

           PONTEDERA  (Pisa)                                 Donatella  Sanesi  

          SAN  MINIATO  (Pisa)                               Luciano  Ermelani  

          SCARPERIA  (Firenze)                                Giancarlo  Carta  

             STAFFOLI  (Pisa)                                 Luciano  ParenA  

                TARANTO                                        Lucia  Parente  
                                                                                                 22  
1.7.2  REFERENTI  TERRITORIALI  
 Sono  singoli  volontari  che  rappresentano  localmente  il  Movimento  e  ne  
                     promuovono  le  a3vità  ed  i  proge3  
GIULIANO  BANDECCHI  BienAna              ELVIO  BOLANO  Portoferraio  
VINCENZINA  BULLITA  Cagliari             ALEMAIO  TECLE  Prato  

MANOLA  POLVEROSI  CastelfiorenAno         MARGHERITA  SOLIANI  Quarrata  
MARIA  LAURA  LAMI  Castelfranco          MARCO  PONTICELLI  Rignano  Sull’Arno  
GIANCARLO  BUCCI  Empoli                  SAMUELE  GIACHE’  San  Romano  
NORA  GORI  Follonica                     CRISTINA  CECCARINI  Santa  Croce  sull’Arno  

SARA  BRUNI    LazzereFo                  LEANDRO  CADREZZATI  Sieci  
PASQUALE  GIUSTINO  Milano                RICCARDO  CARLETTI  Siena  
CINZIA  MORELLI  Montaione                LUCA  CHICHI  Sovigliana  
EMIDIO  GRANCHI  Montecalvoli             GIANCARLO  CENCI  Stabbia  

SILVIA  ORSI  MontecaAni                  MARIA  VIRGINIA  DE  NEGRI  SAnAno  
CLAUDIO  TERRENI  Montopoli               MARIA  CRISTINA  FRANCESCHINI    Viareggio  
ALFONSO  CUOMO  Orentano                  FRANCESCA  GIOVANNONI  Vicopisano  

ANNA  MENCARELLI  San  Vincenzo           VALTER  ULIVIERI  Piombino  




                                                                                           23  
1.7.3  Le  Commissioni
          sono  gruppi  di  volontari  che  seguono  settori  specifici  di  intervento.


  COMMISSIONE               COORDINATORE                                    VOLONTARI  

ADOZIONI                                         Aldo  Fogli,  Candida  Villapiana,  Lida  Remorini,  Donato  
                           Luca  MarAni          AgosAnelli  
INTERNAZIONALI  
                                                 Lorenzo  Terreni,  Dilvo  LoI,  Andrea  Meini,  Fulvio  Taccini,  Sauro  
ARTISTI  PER  LA  PACE     Giorgio  Giolli       Mori,  Alessandro  Taccini,  ViForio  Taccini,  Carla  Turrini,  Piero  
                                                 ViA  

                                                 Andrea  Gozzini,  Nicola  La  Caria,  Luciano  CampinoA,  Franco  
BURKINA  FASO              Paolo  Corsi          Meoni,  Silvia  Lenzi,  Maria  Raffaella  NesA  

                                                 Elia  Mannucci,  Stefano  Boddi,  Gabriella  Messerini,  Maria  
COMUNICAZIONE              Margherita  Nieri     Grazia  Messerini,  Andrea  CrisAani  

                                                 Giacomo  Gozzini,  Simone  Giugni,  BenedeFa  Giugni,  Francesco  
DIRITTI  UMANI             Elia  Mannucci        Farnetani,  MarAna  Baldini,  Leandro  Bianconi,  Dani  Daniele,  
                                                 Luca  Lastri,  Cosimo  MarAni,  Joseph  Masumu  Nzimbala  

                                                 Bellarmino  Bellucci,  Stefano  Torre,  Paolo  Posarelli,  Francesca  
EDILE                      Luca  Lastri          Giovannoni,  Elvio  Bolano,  Paolo  Caparrini,  Francesco  Raffaele,  
                                                 Nico  GiusA,  MarAna  AncilloI  

                                                 Paola  Parigi,  Mario  Rossi,  Maresca  Morelli,  Alessandro  
                                                 Nassi,  ValenAno  TesA,  Leandro  Bianconi,  Alberto  
EVENTI                     Samuele  Giachè       CorradeI,  Claudia  Nacci,  MaFeo  Squicciarini,  Renzo  
                                                 Baldini  

                                                 Amalia  Signorini,  Giacomo  Mannini,  Elia  Moni,  Luca  
                                                 Chichi,  OFavia  Mossenta,  Sara  Mazzei,  Sara  Marucci,  
GIOVANI                    Nico  Russoniello     Francesco  Morelli,  Claudia  Mannari,  Laerte  Doni,  Elisa  
                                                 Spinosa,  Mario  Granchi,  Simone  Vignoli,  Davide  MarioI  

SCUOLA                     CrisAana  BaronA      Margherita  Nieri,  Gabriella  Messerini  

                                                 Stefano  Piemontese,  Fabrizio  MercaA,  Leandro  
SVILUPPO                   Maria  Grazia         CadrezzaA,  Andrea  Sardelli,  Giampaolo  Nieri,  Samuele  
AGRICOLO                   Lazzeri               Giachè,  Giulia  NuA,  Monica  Paolini  

UGANDA                     Massimo  Bucci        Luisa  Gini,  Donato  AgosAnelli  



                                                                                                                    24  
1.7.4                 
Shalom  nel  Mondo




Carta  di  Peters

      Collaboratori  Internazionali
      Sezioni  Internazionali
 Burkina  Faso:              Jonas  Hamidou  Guiatin  -­‐  Coordinatore
              
                  Achille  Kafando  -­‐  Adozioni  Internazionali
              
                  Jean  Paul  Mone  -­‐  Logistica  e  trasporti
              
                  Edouard  Minoungou  -­‐  Scuola  Agronomia
              
                  Sabine  Zongo  -­‐  Laafi  Roogo
              
                  Sr.  Sabine  Kima  –  Adozioni  a  Distanza        
   

 

 Uganda:          
                  Leonard  Kawuma  –  Coordinatore
                  
                  Fr.  Jonh  –  Responsabile  Progetti
                  
                   
                    


 Ethiopia:        
                  Paolo  Caneva  -­‐  Coordinatore
 

 R.D.  Congo:   
                  Joseph  Masumu  Nzimbala  -­‐  Coordinatore
 

 Egitto:          
                  Ayman  Lamei  –  Coordinatore
 

 Kenya:           
                  Eugenio  Lissandro  -­‐  Coordinatore
                                                                                        25  
26  
I  portatori  di  interesse  (stakeholders)  sono  tutti  coloro  che,  a  vario  titolo,  sono  coinvolti  
nell’attività  di  un  soggetto  profit  o  non  profit.
Nel  Movimento  gli  stakeholders  sono  individui  e  gruppi,    aziende  private  e  pubbliche,  enti  
e   istituzioni,   comunità   locali   italiane   e   straniere,   sono   i   lavoratori   dipendenti   e   i  
collaboratori,   i   fornitori,   i   beneficiari   e   i   beneficiati,   sono   la   comunità   e   la   collettività   in  
genere,  l’opinione  pubblica  e  i  soci.
Shalom   tiene   relazioni   aperte   al   confronto   e   al   rispetto   delle   attese   di   ogni   portatore   di  
interesse.  
Il   collante   che   tiene   legati   gli   stakeholders   tra   loro   e   col   Movimento   è   rappresentato   da  
“l’idem   sentire”   nei   confronti   dei   valori   della   pace   e   della   solidarietà.   I   particolarismi  
vengono  così  superati  in  ragione  di  un  rapporto  di  dialogo  continuo  ed  aperto.
In  questo  capitolo  verranno  presentati  gli  stakeholders  direttamente  coinvolti  nell’attività  
Shalom.
Altri   portatori   di   interesse,   come   le   comunità   territoriali,   sia   esse   italiane   che   straniere,  
verranno   rendicontate   nel   bilancio   sociale   del   prossimo   anno   attraverso   la   metodologia  
delle  interviste.


                                                         Soci  

                                                                                  DipendenA  e  
                           Partners                                               Collaboratori  




                                                                                           ReferenA  
                    Fornitori                                                            Internazionali  




                                        Beneficiari  
                                                                      CooperaAve  
                                          Finali  



                                                                                                                      27  
Soci
                                       Numero
              Soci  nel  mondo
                                                 20.202
              In  Italia
                                                         10.852

              All’  Estero
                                                        9.350

              Donne
                                                              6.096

              Uomini
                                                             4.486


Il   Movimento   ha   un   grande   patrimonio   rappresentato   dai   suoi   soci   che   mettono   a  
disposizione  degli  ideali  e  della  mission  Shalom  le  loro  professionalità,  capacità,  competenze  
ed  idee.  
I   soci   sono   tutti   coloro   che   a   qualsiasi   titolo   sostengono   gratuitamente   le   attività   del  
Movimento.
Si  possono  distinguere  in:  

           q                volontari   :   coloro   che   in   maniera   continuativa   lavorano   per   gli   ideali   del  
           Movimento,  promuovono  attività  di  raccolta  fondi,  seguono  progetti  di  cooperazione  
           e   sensibilizzazione,   affiancano   i   dipendenti   e   i   collaboratori      Shalom   nelle   attività   di  
           gestione;

        q                sostenitori   :   tutti   coloro   che   hanno   un’adozione   a   distanza   o   internazionale   e  
        coloro  che  hanno  contribuito  ad  uno  dei  progetti  Shalom;

        q            onorari  :  coloro  che  per  meriti  culturali,  umanisti,  scientifici  hanno  contribuito  allo  
        sviluppo  ed  alla  conoscenza  del  Movimento
  
                                                                                                                        28  
I  volontari  sono  un  tesoro  da  conservare  con  cura  ed  attenzione,  hanno  un  
                 valore  economico  e  sono  un  patrimonio  irrinunciabile.



      Volontari
         Numero
           N°  ore                  Valore  stimabile
                                       lavorate/anno

Volontari  in  sede         15
            1.600
         Pari  ad  1  dipendente  a  tempo  
operativa
                                                pieno  in  Italia

Volontari  in  Italia
      493
           17.700
        Pari  a  12  dipendenti  a  tempo  
                                                          pieno  in  Italia

Volontari  all’estero
      272
           13.000
        Pari  a  14  dipendenti  a  tempo  
                                                          pieno  in  Africa  




                                                                                                29  
I  VOLONTARI  E  GLI  EVENTI    PIU’  SIGNIFICATIVI  


             Eventi
                 Volontari
                    Dove  
                                     coinvolti

Campagna
                              438
        In  19  piazze  italiane  e  i
“Mele  della  Pace  2008”
                         n  .22  supermercati  Unicoop

XXXIII  Festa  della  Pace
             115
       Collegalli  –  Montaione
1°  Maggio  2008  
“Religioni  &  Pace”
XXXIV  Festa  della  Mondialità
        52
        Pisa
8  Dicembre  2008
“Smascheriamo  l’Orco”
Raduno  internazionale
                 23
        Ouagadougou  –  Burkina  Faso
“20  anni  di  Shalom”




                                                                                     30  
In  questi  ultimi  anni  si  sta  registrando  in  Italia  un  calo  del  numero  dei  volontari  ed  è  sempre  
più  difficile  coinvolgere  i  giovani  in  esperienze  di  solidarietà  e  cooperazione.  Shalom  ha  vinto  
la   sfida   del   nuovo   millennio   e   dimostra   di   essere   sempre   un’attrattiva   per   le   nuove   e   le  
vecchie  generazioni.
  




                                                                                          Giovani                          
     2008  
                                                                                          (dai  12  ai  
                                                                                          30anni)  
                                                                                          Volontari  
     2007  

                  0             200               400              600  



Un  indicatore  di  soddisfazione  è  necessario  per  misurare  l’interesse  che  il  Movimento  suscita  
nei   suoi   soci;   di   questa   indagine,   che   approfondiremo   nel   prossimo   anno,   vi   anticipiamo  
alcune  riflessioni  rese  dai  volontari.




                                                                                                                31  
Fare  volontariato  è  un  po’  come  avere  una  vocazione,  ricevere  una  chiamata:  in  effetti  
   non  è  un  passatempo,  né  può  essere  un’attività  saltuaria,  perché  il  volontariato  diventa  
   uno  stile  di  vita,  un  modo  di  pensare  e  di  operare  in  ogni  momento  della  giornata.  
   Alcuni  volontari  Shalom  intervistati  hanno  detto:



“…   fare   attività   con   Shalom   mi   rende   felice   perchè   crescendo   nel  
Movimento,   i   suoi   ideali   sono   diventati   i   miei   ideali,   e   poterli  
condividere  con  tante  persone,  più  o  meno  vicine  emotivamente,  mi  
fa   percepire   un   profondo   senso   di   unicità   e   di   forza.   Questo   mi  
permette  di  godere  della  bellezza  di  quando,  di  fronte  a  qualcuno,  e  
senza  bisogno  di  spiegare  niente,  si  percepisce  un  sentire  comune  e  
condiviso  …”.
                                                                               Serena




                                 “…   sono   una   studentessa   universitaria   di   26   anni,   il   mio   essere  
                                 volontario  Shalom  mi  porta  nelle  scuole  di  ogni  ordine  e  grado  a  
                                 parlare  di  Sud  e  Nord  del  mondo,  delle  ingiustizie  che  colpiscono  
                                 intere  popolazioni,  della  fame,  della  sete  e  della  morte  di  migliaia  
                                 di   bambini,   uno   ogni   cinque   secondi.   Spero   che   la   mia  
                                 testimonianza      e   gli   audiovisivi   girati   in      Burkina   Faso   possano  
                                 contribuire  alla  diffusione     di  ideali  solidali  e  alla     promozione  di  
                                 opere  di  cooperazione.
                                 Non   so   quali   frutti   potrà   dare      questo   mio   “spostarmi”   da   una  
                                 scuola   all’altra.   Una   cosa,   però,   è      certa:   dentro   di   me   ho   la  
                                 consapevolezza   di   fare      una   fra   le   esperienze   più   stimolanti,  
                                 interessanti  e  divertenti  della  mia  vita  …”
                                                                                                                       
                                                                                                                         
                                                                                                              Cristiana


                                                                                                                   32  
“…   mi   sono   avvicinato   al   Movimento   Shalom   attraverso   un  
viaggio  in  Burkina  Faso  …  
Il   rendersi   conto   che   ciascuno   di   noi,   nella   propria   piccola  
individualità,   può   contribuire   ad   alleviare   le   grandi   sofferenze  
degli   altri,   spinge   naturalmente   verso   il   volontariato.   Non   è   una  
scelta  razionale,  ponderata  e  ben  calcolata,  è  un  impulso  che  non  
si  può  ostacolare.  Qualcuno  mi  ha  anche  detto  che  è  qualcosa  che  
si   fa   più   per   noi,   per   appagare   egoisticamente   le   nostre  
mancanze,   che   non   per   gli   altri.   Non   è   così.   Quello   che   credo  
muova   tutti   noi,   è   di   renderci   veramente   utili,   avere   la   certezza  
che   le   nostre   azioni   possono,   nel   concreto,   determinare   migliori  
condizioni   di   vita   alle   persone   verso   cui   sono   indirizzate.   Essere  
volontario   vuole   anche   dire   essere   testimone   verso   gli   amici   e   le  
persone  che  ci  sono  più  care  che  il  mondo  non  è  solo  quello  della  
nostra  quotidianità,  attorniata  dai  nostri  "grandi  problemi".
                                                                                      
                                                                              Fabrizio





                                                                                          33  
La   struttura   operativa   del   Movimento   Shalom   è   formata   da   persone   che   ogni  
giorno   si   mettono   a   servizio   del   volontariato,   dei   progetti   e   delle   iniziative  
promosse.  
Il   personale,   facente   parte   di   tale   struttura,   opera   presso   la   sede   centrale   del  
Movimento   Shalom,   con   la   sola   eccezione   di   1   dipendente   che   presta   il   suo  
servizio  presso  la  sezione  di  Taranto.
Alcuni  componenti  (Luca  Gemignani,  Federico  Arrighi,  Giuseppina  Lopardo,  Katia  
Centrone,   Simona   Giuntini)   collaborano   o   sono   direttamente   assunti   dal  
Movimento   Shalom,   altri   (Luca   Testi,   Chiara   Baldini,   Andrea   Tamburini,   Valter  
Ulivieri)   sono   dipendenti   delle   cooperative   del   Movimento   Shalom,   le   quali  
operano   per   lo   svolgimento   di   quelle   attività   ed   iniziative   a   loro   strettamente  
demandate.
Non   esiste   una   suddivisione   gerarchica   degli   incarichi,   ma   una   suddivisione   dei  
compiti  in  base  alle  necessità  organizzative  ed  operative.  
Settimanalmente   l’organico   in   sede   si   riunisce   per   programmare   le   attività   e  
verificare  lo  stato  di  avanzamento  dei  progetti.  
I   dipendenti   sono   allo   stesso   tempo   operatori   e   volontari,   la   loro   è   più   una  
missione  che  una  attività  lavorativa  comunemente  intesa.




                                                                                                             34  
Il   Movimento   Shalom   si   è   dotato   di   due   cooperative,   al   fine      di   meglio   promuovere   e  
coordinare   attività   e   progetti   nei   settori   educativi,   amministrativi   e   di   cooperazione   allo  
sviluppo.   Esse   hanno   sede   in   San   Miniato,   presso   l’ufficio   centrale   del   Movimento   e  
perseguono   le   stesse   finalità   e   lo   stesso   metodo   Shalom.   Nascono   dall’esigenza   di  
sostenere  settori  ed  interventi  specifici,  non  perseguibili  dall’  ONLUS.




                                La   cooperativa   Mahatma   Gandhi   è   stata   costituita   nel   2000   ed   è  
                                una   cooperativa   sociale   a   mutualità   prevalente   di   tipo   A;   porta  
                                avanti   progetti   o   porzione   di   essi   nei   settori   educativi   e  
                                amministrativi.  È  composta  da  12  soci,  di  cui  3  lavoratori.  E’  iscritta  
                                alla  confederazione  di  cooperative  denominata  “Confcooperative”  
                                e  all’albo  della  Regione  Toscana  delle  cooperative  sociali.  Nel  2008,  
                                al   presidente   in   carica   Donatella   Sanesi,   è   subentrato   il   nuovo  
                                presidente   Franca   Baldini,   eletto   in   sede   di   rinnovo   cariche  
                                dall’assemblea  dei  soci.




 La   cooperativa   TerraMadre,   si   è   costituita   nel  
 2006   ed   è   configurata   come   una   cooperativa   di  
 lavoro.   Porta   avanti   progetti   di   cooperazione   e  
 attività   di   sviluppo   e   commercializzazione   nel  
 settore  agricolo  e  ortofrutticolo.  È  composta  da  
 5   soci   di   cui   1   lavoratore.   È   iscritta   alla   “Lega  
 delle  Cooperative”.
 Attualmente   il   presidente   in   carica   è   Valter  
 Ulivieri  che  è  anche  socio  lavoratore.  




                                                                                                             35  
All’estero   le   attività   di   educazione   alla   pace   e   di   cooperazione   sono   coordinate   dai  
referenti  internazionali.
Nel  paese  di  riferimento  il  referente  è  il  coordinatore  per  tutte  le  attività  Shalom  ed  è  colui  
che   guida   il   gruppo   di   persone   autoctone   che   contribuiscono,   con   compiti   e   funzioni  
diversificate,  alla  realizzazione  dei  progetti  di  educazione  alla  pace  e  di  cooperazione.
In   seguito   ad   un   periodo   di   formazione,   i   referenti   svolgono   i   propri   compiti   con    
autonomia  ma  in  relazione  costante  e  continua  con  la  sede  centrale.  
I   referenti   sono   formati   in   Italia   ai   valori   Shalom   e   devono   seguire   un   seminario  
internazionale  la  cui  durata  varia  dai  3  ai  6  mesi.




   In   Burkina   Faso   collaborano   3   referenti   che   si   occupano   di   diversi   settori   di   intervento,             

   coordinano   le   sezioni   locali   del   Movimento   Shalom,   rappresentano   la   sezione   locale                          

   (regolarmente  riconosciuta  come  ONG  dal  Governon  Burkinabè)  presso  le  istituzioni  civili  e                           

   religiose

   

   Guaitin  Hamidou  Jonas:  Coordinatore  nazionale  –  Microcredito,  Agricoltura                                           


   Achille  Kafando:                                Vice  coordinatore  nazionale  –  Casa  Matteo,  adozioni  

                                                                                                   internazionali

   Jean  Paul  Mone:                                Vice  coordinatore  nazionale  –  logistica,  rapporti  con  gli  enti  

   Suor  Sabine  Kima:                        Referente  nazionale  per  le  adozioni  a  distanza



I  REFERENTI  NEL  RESTO  DEL  MONDO
Congo:                    
Joseph  Masumu  Nzimbala
Egitto:                   
Ayman  Lamei  Riad
Eritrea:                  
suor  Giuseppina  M.  Lete  Vosief  Miab
Etiopia:                  
Paolo  Caneva
Uganda:                 
John  Leonard  Kawuma

Nei   Paesi   in   cui   il   Movimento   Shalom   Onlus   ha   ottenuto   formale   accreditamento   dalle  
autorità   del   luogo,   il   referente   assume   anche   il   compito   di   rappresentare   ufficialmente  
l’associazione  dinanzi  alle  Istituzioni.

                                                                                                                                 36  
Sono  Partner  Shalom  aziende  ed  enti  privati  e  pubblici,  che  partecipano  economicamente  
ai  progetti  promossi  dal  Movimento.  

           Principali  sostenitori  che  hanno  contribuito  alle  attività  nell’anno  2008:



         CATEGORIA
                            PARTNER
                               ATTIVITA’

                                  Regione  Toscana
                       Scuola  di  pace
                                                                          Progetto  Laafi  Roogo
                                                                          Progetto  Amahoro

                                  Provincia  di  Pisa  –  Istituzione     Progetto  Acqua
                                  Centro  Nord  Sud

                                  Comune  di  Cerreto  Guidi
             Attività  estive
                                                                          Progetti  sanitari

 ENTI  E  AMMINISTRAZIONI         Comune  di  Piombino
                   Progetto  Matteo
           PUBBLICHE
                                  Comune  di  Pontedera
                  Scuola  di  pace
                                                                          Progetto  7  gennaio

                                  Comune  di  Fucecchio
                  Progetto  Laafi  Roogo
                                  Comune  di  Ponsacco
                   Scuola  di  Pace
                                  Comune  di  San  Miniato
               Attività  estive
                                                                          Scuola  di  pace

                                  Unido
                                  Progetto  agricoltura
                                  Fondazione  Cassa  di  Risparmio        Scuola  di  pace
                                  di  San  Miniato

                                  Fondazione  Cattolica
                  Scuola  di  pace
   BANCHE  E  FONDAZIONI
                                  Fondazione  Monte  dei  Paschi          Progetto  Laafi  Roogo
                                  di  Siena
                              Progetto    Amahoro

                                  Water  right  fundation
                Progetto  Acqua




                                                                                                   37  
CATEGORIA
                         PARTNER
                       ATTIVITA’

                            Associazione  Culturale         Progetto  Uguali
                            Fantagiokando
                  Progetto  Acqua

                            Cesvot
                         Scuola  di  Pace
                            Cedit  –  Livorno
              Progetto  Scuola  Congo
                            Consorzio  Etruria
             Le  Batisseur  du  Sahel
                                                            Consumo  Critico

                            Gruppo  Lupi  Estintori  Spa
   Progetto  7  gtennaio
ASSOCIAZIONI,  ENTI  ED  
  AZIENDE  PRIVATE
         Misericordia  di  Empoli
       Adozioni  a  distanza

                            Unicoop  Firenze
               Adozioni  a  distanza
                                                            Progetto  Laafi  Roogo
                                                            Scuola  di  Pace

                            Unicoop  Tirreno
               Progetto  Matteo

                            Acque  Spa
                     Progetto  Acqua
                            Lorenzini  &  C.  s.r.l
        Spedizioni  navali  per  la  
                                                            Cooperazione




                                                                                            38  
Nel  prospetto  vengono  indicati  i  beneficiari  finali  dei  progetti.
 Questi   sono   diversificati   fra   beneficiari   diretti   ed   indiretti,   fra   quelli   della  
 cooperazione   internazionale   e   quelli   della   scuola   di   pace,   in   riferimento   alla  
 specificità  del  progetto,  ai  contesti  di  riferimento  e  al  numero  dei  beneficiari



 Tipologia  di  intervento
                       Chi
                      Quanti
                 Dove



Scuola  di  Pace
              Giovani  e  adulti  dai  3  ai  90  anni,
   2.503
    Italia  ,Burkina  Faso,  
Educazione
                    Famiglie,  coppie  adottive,                           Uganda,  Congo,  Kenya,  
                               diversamente  abili,    scuole
                        Etiopia,  Eritrea

Scuola  di  Pace
              Soci  Shalom,  Comunità  locali,
            57.400
   Italia,  Estero  e    via  
Informazione
                  Istituzioni,  simpatizzanti,                           Internet
                               sostenitori,  lettori

Scuola  di  Pace
              Partecipanti  alle  attività
                37.232
   Taranto,  Firenze,  Napoli,  
Sensibilizzazione
                                                                    Pisa,  Collegalli,  Burkina  
                                                                                      Faso,  Congo,  Uganda,  
                                                                                      Etiopia

Cooperazione                   produttori  equosolidali,  donne             33.240
   Panama,  Burkina  Faso
Internazionale
                e  uomini  burkinabè,  coltivatori  
Sviluppo  Autosostenibile
     e  lavoratori  panamensi  e  
                               burkinabè

Cooperazione                   Bambini  e  ragazzi  da  0  a  18  anni
     8.967
    Brasile,  Burkina  Faso,  
Internazionale
                                                                       Egitto,  Eritrea,  Etiopia,  
Tutela  dei  Diritti                                                                  India,  Kenya,  Sudan,  
dell’Infanzia
                                                                        Ucraina,  Uganda

Cooperazione                   Bambini,  famiglie
                          2.225
    Burkina  Faso
Internazionale
Tutela  del  Diritto  alla  
Salute

Cooperazione                   Studenti  da  6  a  25  anni,  adulti
       650
      Burkina  Faso,  Burundi  e  
Internazionele
                                                                       Congo
Tutela  del  Diritto  
all’Istruzione



                                                                                                                    39  
Tipologia  di  intervento
                        Chi
                                         Dove



Scuola  di  Pace
              Famiglie,  scuole,  docenti,                 Italia  ,Burkina  Faso,  Uganda,  Congo,  
Educazione
                    comunità  locali  e  volontari  Shalom
      Kenya,  Etiopia,  Eritrea


Scuola  di  Pace
              Sponsor,  partner  e  volontari  
Informazione
                  Shalom

   
Scuola  di  Pace
 
                             Comunità  locali,  enti,  istituzioni  e     Taranto,  Firenze,  Napoli,  Pisa,  
Sensibilizzazione
 
                             volontari  Shalom
                           Collegalli,  Burkina  Faso,  Congo,  
                                                                            Uganda,  Etiopia
 
    
Cooperazione                   Referenti  locali,    consumatori            Panama,  Burkina  Faso
Internazionale
                equosolidali,  comunità  locali,  
Sviluppo                       partner  e  volontari  Shalom
Autosostenibile

Cooperazione                   Famiglie,  scuole,  referenti  locali,       Brasile,  Burkina  Faso,  Egitto,  Eritrea,  
Internazionale
                partner  e  volontari  Shalom
               Etiopia,  India,  Kenya,  Sudan,  
Tutela  dei  Diritti                                                        Ucraina,  Uganda
dell’Infanzia

Cooperazione                   Comunità  locali,  istituzioni               Burkina  Faso
Internazionale
                sanitarie  locali,  partner,  personale  
Tutela  del  Diritto  alla     medico  e  volontari  Shalom
Salute

Cooperazione                   Scuole,  comunità  locali,  docenti,         Burkina  Faso,  Burundi  e  Congo
Internazionale
                famiglie,  partner  e  volontari  
Tutela  del  Diritto           Shalom
all’Istruzione




                                                                                                                  40  
La  scelta  dei  fornitori  avviene  in  base  alla  professionalità  ed  alla  sensibilità  che
         questi   hanno   rispetto   alle   attività   educative   e   di   solidarietà   promosse   dalla   nostra  
         associazione.  Di  seguito  forniamo  l’elenco  dei  principali  fornitori  storici  del  Movimento
DENOMINAZIONE                               CITTA’                  PROV.           CATEGORIA  


Rusconi  Viaggi  Srl                        Lecco                   LC              AGENZIE  VIAGGI  
Fondiaria  –  Sai  Spa                      Firenze                 FI  
                                                                                    ASSICURAZIONI  
CaFolica  Assicurazione  Soc.  Coop.        Verona                  VR  
Libero  Mondo  Soc  Coop  Sociale           Bra                     CN  
Equoland  Soc  Coop  a  rl                  Campi  Bisenzio         FI  

Roba  dell’altro  mondo  Soc  Coop          Rapallo                 GE  
Emporio  Equo  e  solidale  Coop  Soc       Marina  di  Pisa        PI              MERCATO  EQUO  E  SOLIDALE  
Alce  Nero  &  Mielizia                     Monterenzio             BO  
Il  Villaggio  dei  Popoli                  Firenze                 FI  

L’Utopia  a  rl                             Gioiosa  Jonica         RC  
Menicagli  doF.  Gianluca                   Pontedera               PI  
Nencioni  Lucia  Elaborazione  daA          Pontedera               PI              CONSULENTI  
Studio  Falaschi                            San  Miniato            PI  

Eurografica                                  Ponsacco                PI  
                                                                                    TIPOGRAFIE  
Nuovastampa  Snc                            Ponsacco                PI  
Banca  Toscana                              Piombino                LI  

Banca  Popolare  Puglia  &  Basilicata      Taranto                 TA  
Cassa  di  Risparmio  di  Lucca  Pisa       Pontedera               PI  
Livorno  
                                                                                    BANCHE  E  POSTE  
Cassa  di  Risparmio  di  San  Miniato      San  Miniato            PI  
Cassa  di  Risparmio  di  Volterra          San  Miniato            PI  

Monte  dei  Paschi  di  Siena               Fucecchio               FI  

Poste  Italiane                             Pisa                    PI  
Di  Gioia                                   Genova                  GE              SPEDIZIONI  
                                                                                                       41  
Omat                                        Pordenone               PN              MANUTENZIONE  TRIVELLE  
42  
Il   Movimento   Shalom   opera   in   due   ambiti   principali,   la   scuola   di   pace   e   la  
cooperazione  internazionale.
I  due  ambiti  di  attività  del  Movimento  non  sono  distinti,  ma  l’uno  si  interseca  con  
l’altro;   non   ci   sono   campi   principali   e   secondari,   perché   tutti   e   due   sono  
fondamentali  e  complementari  fra  loro.
Non   c’è   educazione   alla   pace   e   alla   giustizia   senza   cooperazione   e   non   c’è  
cooperazione  senza  educazione  alla  pace  e  alla  giustizia.




                                                              COOPERAZIONE  
                 SCUOLA  DI  PACE
                           INTERNAZIONALE


                                         Volontari  

                      Cooperazione                              Scuola  di  Pace  
                      internazionale                                44%  
                           56%    
                                                                                                 43  
Nella   scuola   di   pace   rientrano   tutte   le   attività  
      “politiche”,   sociali   e   culturali   tese   all’educazione,    
      alla   sensibilizzazione   e   all’informazione   sui   temi  
      della  pace,  della  solidarietà  e  della  giustizia.  
      La   scuola   di   pace   è   il   laboratorio   dove   si  
      chiariscono   gli   obiettivi,   dove   si   consolidano   i  
      valori,   dove   prendono   forma   le   idee   a   sostegno  
      della  cooperazione.
      In  questa  “fabbrica”  i  giovani  sono  i  protagonisti  e  
      sono  proprio  loro  che,  in  Italia  e  nei  paesi  in  via  di  
      sviluppo   dove   Shalom   opera,   presentano   ai   loro  
      coetanei   un   percorso   formativo   nella   denuncia  
      delle  cause  dell’ingiustizia,  della  marginalizzazione  
      e  nella  diffusione  di  una  cultura  della  solidarietà  e  
      della   cooperazione.   Nella   scuola   di   pace   si   offre  
      opportunità   concrete   di   coinvolgimento   per  
      sviluppare  una  cittadinanza  attiva  e  responsabile.  




                             SCUOLA  DI  PACE




Educazione
                      Informazione
                     Sensibilizzazione



                                                                                  44  
45  
L’educazione   alla   pace,   alla  
solidarietà   e   alla   giustizia   è   una  
delle   attività   svolte   da   Shalom  
nel   programma   della   scuola   di  
pace.   L’obiettivo   è   quello   di  
coinvolgere  i  giovani  e  le  famiglie  
nella   costruzione   di   un   mondo  
dove   la      pace   prevalga   sulla  
guerra,   la   separazione   sulla  
condivisione,   la   cooperazione    
sulla   competizione   selvaggia,                Giovani  
l'egoismo  sulla  solidarietà
                   Shalom  



                                                         Famiglia  
                                                         Shalom  




                                                              AdulA  
                                                             Shalom  



                                                 Arte  e  
                                                 Pace  
                                                                        46  
Cantieri  di  PACE

Localizzazione  
Ponsacco,  
Pontedera,  San           Descrizione  
Miniato,  Fucecchio,      incontri  settimanali,  coordinati  da  Educatori  Shalom.
Taranto,  Napoli,         Temi  trattati  
Andezeno,    Cerreto      diritti   umani,   disagi   giovanili,   progetti   di   cooperazione      
Guidi,  Forcoli,          internazionale,  valori  quali  amicizia  e  giustizia  sociale.  
Empoli,                   Giovani   coinvolti   numero   418   in   Italia   238   all’estero   180  
Ouagadougou,              età  compresa  fra  i  10  e  i  30  anni.  
Nouna,  Fada              Attività  svolte
N’Gourma  e  Dorì         attività   ludiche,   raccolta   fondi,   uscite   didattiche,   gite      
(Burkina  Faso),          turistiche,   proiezione   film   e   documentari,   incontri   con         
Matadi  e  Nzioni         persone  svantaggiate.
(Bas-­‐Congo),  Addis     Risultati  ottenuti  
Abeba,  Ghecce  e         •     n°  336  incontri  annuali  all’estero;
Zizencho  (Etiopia),      •     n°  850  incontri  annuali  in  Italia.
Asmara  e  Hiebo          Risorse  umane  impegnate  
(Eritrea),  Ngong  e      55  educatori  volontari  Shalom;
Bugnore  (Kenya),         1  lavoratore  dipendente.
Mytiana  (Uganda).  
     Fattori  di  forza  

                         esperienza  di  35  anni  nell’educazione  dei  giovani.  Servizio         
Entrate    2008
          alla   collettività   in   collaborazione   con   le   amministrazioni     
€  18.040,00
             locali.  Educatori  volontari.

Uscite  2008
€  18.040,00

Risorse  Finanziarie
Contributi  da  Enti       Obiettivi di miglioramento
pubblici  e  privati,      istituzione di un centro di formazione continuativa del
autofinanziamento           gruppo educatori, miglior coinvolgimento delle nuove
e  proventi  da            generazioni e ricerca di maggiori spazi adeguati
raccolta  fondi.
          all’aggregazione di giovani.

                                                                                                 47  
Progetto  Scuola
       Descrizione  

                        incontri  nelle  scuole  di  ogni  ordine  e  grado.
Localizzazione           Temi  trattati
scuole  dei  comuni      diritti   umani,   cultura   della   nonviolenza,   mercato  
di  Empoli,  San         equosolidale,   volontariato   e   progetti   di   cooperazione   allo  
Miniato,  Pisa,          sviluppo.
Pontedera,               Beneficiari
Ponsacco,                studenti,  loro  famiglie  e  insegnanti  delle  scuole  coinvolte.
Lamporecchio,            Attività  svolte  
Larciano,                proiezione  di  filmati  tematici,  giochi  didattici,  testimonianze  
Montelupo                di   referenti   internazionali   Shalom,   discussioni,   dibattiti   e  
Fiorentino,              confronti.
Castelfiorentino,         Risultati  ottenuti  
Fucecchio  e  Siena
     incontro   con   1229   ragazzi   nell’anno   scolastico   2007/2008.  

                        Coinvolgimento  di  alcuni  giovani  nelle  attività  Shalom.

                        La  classe  4°  dell’istituto  di  Agraria  di  Siena  ha  partecipato  ad  
Entrate  2008
           un   viaggio   umanitario   in   Burkina   Faso   e   ha   contribuito   alla  
€  4.200,00
             realizzazione  di  un  orto  con  un  impianto  di  irrigazione.

                        Risorse  umane  impegnate  
Uscite  2008  
          2  educatori  dipendenti;  
€  4.200,00
             3  volontari  della  Commissione  Scuola.

                        Fattori  di  forza

                        contatto  diretto  con  i  ragazzi  e  con  i  docenti,  inserimento  di  
Risorse  finanziarie
     figure  educative  nelle  varie  realtà  locali.
contributi  da:
enti  pubblici  e  
privati  e  
autofinanziamento.    
    Obiettivi di miglioramento
                          aggiornamento del materiale audiovisivo.


                                                                                                 48  
Progetto  Scuola
       Descrizione  

                        sostegno  post-­‐scolastico.  Attività  ludica  e  di  socializzazione.
Localizzazione           Beneficiari
Ponsacco  e              ragazzi,  famiglie  ed  istituti  scolastici.
Pontedera
               Attività  svolte  

                        supporto  nello  svolgimento  dei  compiti  scolastici.
Durata  
                Risultati  ottenuti  
anno  scolastico
        sostegno  a  63  ragazzi  e  relative  famiglie.
  
                      Risorse  umane  impegnate  

                        6  collaboratori  occasionali  remunerati;
Entrate  2008
           4    insegnanti  volontari.
€  8.000,00
             Fattori  di  forza

                        •   gratuità  e  continuità  del  servizio;
Uscite  2008  
          •    contatto  diretto  con  i  ragazzi  e  con  i  docenti,  inserimento  
€  5.000,00
             di  figure  educative  nelle  varie  realtà  locali;

                        •   supporto  alle  istituzioni.
Risorse  finanziarie
contributi  da:
enti  pubblici  e  
autofinanziamento     

                            Obiettivi di miglioramento
                            dotazioni di ulteriori attrezzature didattiche.




                                                                                              49  
Corso  per         Descrizione  
     Educatori
         corso   formativo   per   educatori   sulle   nuove   tecniche   di  

                       aggregazione  giovanile.
Localizzazione  
       Temi  trattati  
Sedi  Shalom  di        la   figura   dell’   educatore   e   l’organizzazione   di   un   campo  
Pontedera  e            estivo.
Fucecchio
              Beneficiari

                       50  giovani  di  età  compresa  fra  i  16  e  i  30  anni.
Durata    
             Attività  svolte  
2  mesi
                dibattiti,  visione  filmati,  simulazione  di  giochi  socializzanti.

                       Risultati  ottenuti
Entrate    2008  
      ampia  ed  attiva  partecipazione  di  ragazzi  e  giovani  al  corso  
€    4.230,00
          formativo.  Gradimento  degli  incontri  formativi  e  richiesta  di  

                       nuovi  corsi  a  cadenza  periodica.  Coinvolgimento  del  30%  dei  
Uscite  2008  
         partecipanti  alle  attività  estive  Shalom.
€  8.511,56
            Risorse  umane  impegnate  

                       2  docenti  dell’agenzia  formativa  Performat;
Risorse  finanziarie
    3  docenti  Shalom;
autofinanziamento    
   15  volontari  per  l’organizzazione.
                        Fattori  di  forza  
                        alta  partecipazione  e  rispondenza  alle  aspettative.




                         Obiettivi di miglioramento
                         ricerca di un metodo di formazione più coinvolgente ed
                         esperenzale.



                                                                                           50  
Descrizione  
                            campeggi  estivi  residenziali  e  diurni    
                            Temi  trattati
   Attività  Estive
                              durante  tutti  i  campi  è  stato  sviluppato  il  tema  

                            “Protagonisti  di  un  nuovo  mondo”.
Localizzazione  
                            Beneficiari  
Collegalli,  Monte  
                            280  ragazzi  di  età  compresa  fra  3  e  30  anni
Argegna,  Fivizzano,  
                            Attività  svolte  
Napoli,  San  
                            tenendo   conto   della   fascia   di   età   con   cui   ci   si   rapporta  
Miniato,  Buti.
                            durante   i   campi   si   svolgono   attività   ludiche,   momenti   di  

                            preghiera,  attività  di  formazione  ed  escursioni
Durata  
                            Numero  di  attività  svolte:
Giugno  e  Luglio  
                              3  campi  residenziali  per  i  bambini  dai  6  agli  11  anni,  
2008
                            2  campi  residenziali  per  ragazzi  dagli  11  ai  15  anni  

                            1  campo  residenziale  per  giovani  dai  15  ai  30  anni,
Entrate    2008
                            2  campi  diurni  per  bambini  dai  3  agli  11  anni
€  39.423,68
                            Risultati  ottenuti  

                            sensibilizzazione  di  244  nuclei  familiari  ai  valori  promossi  
Uscite  2008
                            dal  Movimento,  ricaduta  sociale  su  13  territori  comunali  di  
€  19.826,18
                            provenienza  dei  partecipanti  ai  campeggi.

                            Inserimento  di  6  ragazzi  diversamente  abili
Risorse  finanziarie
                            Sostegno   alle   famiglie   nel   periodo   delle   vacanze  
contributi  da:
                            scolastiche
Regione  Toscana,  
                            Risorse  umane  impegnate    
Comune  di  San  
                            6  direttori  di  campo,
Miniato,  Comune  di  
                            2  assistenti  spirituali,  
Buti,  quote  
                            35  educatori,  
partecipanti. 
             6  seminaristi  stranieri  
                            20  ausiliari
                            per   un   totale   di   69   soggetti   di   cui   7   dipendenti   e   62  
                            Volontari
                            Fattori  di  forza  33  anni  di  esperienza  nei  campeggi  estivi.
                            62  volontari  impegnati  nell’attività.
                  Obiettivi di miglioramento
                  realizzazione di nuove strutture.                                                  51  
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Bilancio sociale 2008

  • 2. Ringraziamo  tutti  coloro  che  hanno  collaborato  alla  stesura  del  Bilancio  Sociale   e  in  particolare  la  Professoressa  Mariagrazia  Messerini  per  la  correzione dell’  elaborato. Questo  Bilancio  sociale  è  stato  realizzato  grazie  al  progetto  Cesvot   “Il   Bilancio   sociale   per   le   associazioni   di   volontariato”.   Il   documento  è  stato  redatto  secondo  le  linee  guida  pubblicate  in  “Il   bilancio   sociale   delle   organizzazioni   di   volontariato   –   Guida   pratica”  (“I  Quaderni”,  n.  34).   2  
  • 3. Il 2008 è per noi l’anno del primo bilancio sociale. Già da tempo avevamo scelto di presentare il bilancio economico con audiovisivi che mostrassero accanto ai dati economico/finanziari le scuole costruite, i dispensari realizzati, i pozzi perforati, i volti dei bambini adottati per meglio “mostrare” il nostro impegno nella cooperazione auto-sostenibile e nella scuola di pace. Sentivamo la necessità di una demarcazione della nostra identità, di una rendicontazione puntuale e trasparente e di una presentazione quantitativa e qualitativa delle attività svolte. Il bilancio sociale ci permette di raggiungere questi obiettivi e vuole essere per noi: • una testimonianza di come la sinergia fra singoli cittadini, enti pubblici e privati, società commerciali, comunità civile e religiosa possa contribuire a migliorare la condizione di vita dei poveri fra i più poveri; • una dimostrazione come la pedagogia delle opere abbia un ruolo fondamentale nell’educazione alla pace; • una verifica della corrispondenza dei programmi con gli orientamenti etici e di missione del Movimento Shalom; • un momento di riflessione per progettare le linee di intervento future 3   • un dovere di rendere conto ai vari e diversi portatori
  • 4. Questo   Bilancio   sociale   vuole   essere   una   rendicontazione   puntuale   e   chiara   delle   varie   attività     Shalom.   Per   la   realizzazione   di   questo   strumento   è   stato   costituito   un   ampio   gruppo   di   lavoro   che   avesse   conoscenza   diretta   dei   vari   ambiti   in   cui   opera   il   Movimento.   Questo   team,   formato   da   volontari   e   dipendenti,  si  è  confrontato  molte  volte  sulla  valenza  del  Bilancio  sociale,    sui   contenuti  da  inserire  e  sui  temi  da  sviluppare.   Il  tutto  è  stato  condiviso  con  il  Consiglio  di  Presidenza  e  il  Consiglio  Economico.   Il   gruppo   di   lavoro   è   stato   affiancato   da   Riccardo   Bemi,   consulente   Cesvot,   il   quale   ha   avuto   il   compito   di   fare   da   guida   nella   stesura   del   documento   nel   rispetto  dei  principi  e  dei  criteri  di  rendicontazione. Il   bilancio   sociale   2008   è   articolato   in   quattro   sezioni   (identità,   portatori   di   interesse,   progetti,   indicatori   economici)   preceduti   dall’   introduzione,   composta   dalla   lettera   del   Presidente   e   dalla   scelta   metodologica,   e   dalle   conclusioni   di   Riccardo   Bemi   e   le   valutazioni   del   Prof.   Marco   Frey   Direttore   della   Divisione   di   Alta   Formazione   Universitaria   e   alla   Ricerca   della   Scuola   Superiore  Sant’Anna  di  Pisa. •   Identità: in  questa  sezione    si  ripercorre  la  storia  del  Movimento,  si  esplicitano  i  valori  e   la  missione  della  sua  attività,  si  spiegano  le  prospettive  di  sviluppo  e  la  struttura   organizzativa.  Si  sono  predisposte  delle  finestre  di  dialogo  con  il  fondatore  del   Movimento  e  con  i  primi  volontari. •   Portatori  di  interesse: in   questa   sezione   si   delineano   le   risorse   umane   del   Movimento   dai   soci   ai   dipendenti,   dai   referenti   italiani   a   quelli   esteri,   dai   partner   ai   soggetti   beneficiari.  I  dati  dell’anno  2008  sono  messi  in  relazione  all’anno  precedente  al   fine  di  evidenziare  i  punti  di  forza  e  di  criticità.   •   Progetti: in   questa   parte   si   “racconta”   i   progetti   e   le   loro   varie   fasi   di   sviluppo   e   i   principali   risultati   ottenuti   nella   cooperazione   e   nella   scuola   di   pace.   Gli   indicatori  numerici  che  misurano  la  validità  degli  interventi  sono  rappresentati   da  interviste  e/o  rilevamenti  quantitativi  e  qualificativi  nei  vari  paesi  beneficiari. •   Dati  economici: nell’ultimo  capitolo,  insieme  al  rendiconto  gestionale,  si  illustra  la  composizione   delle  entrate  e  delle  uscite  e  si  evidenzia  la  comparazione,  con  gli  anni  passati,   dell’efficienza  della  gestione  dei  fondi  raccolti. 4  
  • 5. Lettera  del  Presidente Scelta  metodologica Cap.1  Identità 1.   1 Missione 1.2 Valori  e    Strategia   1. 3 La  Nostra  Storia 1.4 Prospettive  di  Sviluppo 1.4.1   Scuola  di  Pace 1.4.2   Cooperazione  Internazionale 1.5 Struttura  di  Governo 1.6 Struttura  Operativa 1.7 Struttura  Organizzativa 1.7.1 Sezioni  territoriali 1.7.2 Referenti  territoriali 1.7.3 Commissioni 1.7.4 Shalom  nel  Mondo Cap.2  Portatori  d’interesse 2.1 Relazione  con  i  Portatori  d’Interesse 2.1.1 Soci 2.1.2   Dipendenti  e  collaboratori 2.1.3   Cooperative 2.1.4 Referenti  internazionali 2.1.5 Partner 2.1.6 Beneficiari  finali 2.1.7   Fornitori 5  
  • 6. Cap.  3  Attività  svolte Scuola  di  pace  e  Cooperazione  internazionale 3.1 Scuola  di  Pace 3.1.1 Educazione 3.1.2 Informazione 3.1.3 Sensibilizzazione 3.2 Cooperazione  Internazionale 3.2.1 Sviluppo  Autosostenibile 3.2.2 Tutela  dei  Diritti  dell’Infanzia 3.2.3 Tutela  del  Diritto  alla  Salute 3.2.4 Tutela  del  Diritto  all’Istruzione 3.2.5 Altri  Progetti Cap.  4  Dati  Economici  e  Finanziari 4.1   Tenuta  contabile 4.2   Prospetto  sintetico 4.3 Comparazione  delle  entrate 4.4 Composizione  delle  uscite 4.5 Quello  che  i  numeri  non  dicono Conclusioni  del  dott.  Riccardo  Bemi Valutazioni  del  prof.  Marco  Frey 6  
  • 8. MOVIMENTO SHALOM 34 Anni… la nostra storia 92 Progetti di cooperazione allo sviluppo fino al 2008 20.202 SOCI 10.852 in Italia 9.350 all’ Estero 97 Iniziative Culturali di sensibilizzazione 102 Attività di raccolta fondi OLTRE 3,5 milioni di EURO Il vostro aiuto per i progetti di cooperazione e della scuola di pace nell’anno 2008 8  
  • 9. LA MISSIONE SHALOM EDUCAZIONE ALLA PACE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Il    MOVIMENTO  SHALOM  è    nato,    nel  lontano  1974  a  Staffoli  nella  diocesi  di  San  Miniato   (Pisa),   per   iniziativa   di   un   giovane   sacerdote,   con   lo   scopo   di   educare   alla   pace,   alla   solidarietà  e  alla  condivisione  le  nuove  generazioni.   Shalom   è   una   organizzazione   non   lucrativa   di   utilità   sociale   (ONLUS),   in   attesa   del   riconoscimento  di  ONG.  Dal  2001  è  una  delle  78  associazioni  che  sono  state  riconosciute   dal  Governo  Italiano  come  enti  autorizzati  per  le  adozioni  internazionali;  dal  2008  è  un   ente  con  personalità  giuridica. La   sua   attività   è   ricca   e   variegata.   Affianca   all’attività   formativa   i   progetti   di   cooperazione  auto-­‐sostenibili  in  Africa,  in  Asia,  in  America  Latina  e  nell’Europa  dell’Est.   Il   suo   fine   è   quello   di   contribuire   alla   promozione   della   pace   e   al   riequilibrio   della   bilancia  fra  Sud  e  Nord  del  mondo.  Shalom  cerca  di  realizzare  la  sua  missione  facendo   conoscere  le  condizioni  di  vita  dei  poveri  più  poveri  e  le  ingiustizie  che  colpiscono  gran   parte  delle  popolazioni    della  terra. Shalom  si  impegna  sia  nei  Paesi  del  Terzo  Mondo  come  in  Italia.       Nei  paesi  in  via  di  sviluppo  promuove  interventi  fondati  non  sull’assistenzialismo  bensì   sulla   crescita   delle   comunità   locali.   Ponendosi     quali   obiettivi   l’auto-­‐determinazione   e   l’autosufficienza   delle   popolazioni   indigene,   realizza   ogni   anno   decine   e   decine   di   progetti   auto-­‐sostenibili,   affiancati   a   percorsi   di   educazione   e   formazione.   In   questa   area  rientrano  anche  le  adozioni  a  distanza  che  sostengono    ca.  9.000  bambini  in  tutto   il  mondo. Shalom   promuove   esperienze   di   economia   equo   e   solidale   e   modelli   di   sviluppo   non   competitivi.   Realizza   ogni   anno   percorsi   di   educazione   alla   pace   e   allo   sviluppo   sostenibile     nelle   scuole,   porta   avanti   campagne   di   sensibilizzazione   locali   e   nazionali   sulla  fame  nel  mondo.  È  promotore  di  una  proposta  di  legge  per  istituire  la  giornata  dei   morti  per  fame  e  per  sete. Organizza  incontri  e  dibattiti  sui  temi  della  giustizia  sociale,  dell’alfabetizzazione  e  della   sanità  nel  Terzo  Mondo.   La  missione  è  prevenire  i  disagi,  non  limitarsi  a  curarli. Il  Movimento  si  rivolge  a  tutti,  giovani  e  meno  giovani,  laici  e  religiosi,  per  farne  parte   basta  voler  lottare  per  la  costruzione  della  casa  comune. Nel  suo  percorso  ha  incontrato  persone  di  ogni  estrazione  sociale,  convinzione  politica   e  religiosa.   Negli  anni  Shalom  è  passato  dal  gruppo  di  ragazzi  delle  origini  a  migliaia  di  soci  sparsi  in:   Italia,   Francia,   Germania,   Gran   Bretagna,   Svizzera,   Stati   Uniti,   Brasile,   Argentina,   Ucraina,   Albania,   Iraq,   Pakistan,   Palestina,   Iran,   Isole   Fiji,   Burkina   Faso,   Congo,   Bangladesh,   Etiopia,   Kenia,   Sudan,   Egitto,   Romania,   Panama,   Uganda,   India,   Eritrea,   Burundi. 9  
  • 10. VALORI FRATELLANZA SOLIDARIETA’ CONDIVISIONE GIUSTIZIA Il   Movimento   Shalom     nelle   sue   attività,   iniziative,   programmazioni   si   ispira   ai   valori   della   fratellanza,   solidarietà,   condivisione   e   giustizia.   I   soci   e   gli   operatori   dell’Associazione  hanno  fatto  propri  questi  valori  e  si  impegnano  a  favorire  una  cultura   di  pace. • Fratellanza Il  Movimento  Shalom  è  consapevole  che  la  pace  può  nascere  soltanto  quando  diventeremo   liberi  e  uguali,  quando  riconosceremo  nell’altro  non  un  nemico  o  comunque  una  minaccia   ma   un   fratello.   Shalom     raggruppa   persone   dai   diversi   orientamenti   culturali,   politici   e   religiosi. Questo  impegno  unitario  e  comunitario  dà  forza  al  suo  agire. • Solidarietà Il   Movimento   Shalom   si   propone   di   promuovere   la   solidarietà   attraverso   iniziative   di   cooperazione  internazionale  ed  interventi  di  sostegno  in  Italia. Cooperare   non   vuol   dire   solo   attuare   progetti   di   sviluppo,   ma   vuol   dire   fare   cultura   solidale  attraverso  lo  scambio  fra  comunità  del  Nord  e  del  Sud  del  mondo. Un   esempio   di   solidarietà   concreta   in   Italia   è   dato   dall’inserimento   di   persone   svantaggiate  tramite  il  lavoro  e  l’aggregazione  nel  tessuto  sociale. • Condivisione Condividere  vuol  dire  camminare  insieme,  vuol  dire  partecipare  alla  vita  altrui.  Questo  fa   Shalom,  condivide  con  i  poveri  più  poveri  la  loro  miseria.  Va  nei  paesi  del  Terzo  Mondo  non   come   benefattore,   non   come   “salvatore”   ma   semplicemente   come   amico   pronto   a   mettersi  in  gioco. • Giustizia Giustizia   è   ordine   dei   rapporti   umani,   è   la   volontà   di   riconoscere   a   ciascuno   ciò   che   gli   è   dovuto,   è   l'esigenza   di   sopprimere   la   miseria,   la   disuguaglianza,   lo   sfruttamento.   Senza   giustizia  non  c’è    pace.  Shalom  opera  in  Italia  e  all’Estero  nella  promozione  della  giustizia   sociale  e  nell’abbattimento  delle  differenze  fra  Nord  e  Sud  del  mondo.  Lavora  per  uno  stile   di  vita  sobrio  e  responsabile,  contribuisce  ad  una  società  più  equa. 10  
  • 11. La parola a Don Andrea Cristiani, fondatore Movimento Shalom Qual  è  la  missione  del  Movimento  che  ha  legato  e  lega  uomini  e  donne,  giovani  e  adulti  nel   nome  di    Shalom? Educare alla pace, alla solidarietà e alla condivisione le nuove e le vecchie generazioni è la nostra missione. Un’educazione che si serve delle opere per arrivare alla mente e al cuore delle persone. Una pedagogia fatta più di fatti e testimonianze che di parole. Un coinvolgimento dei giovani e meno giovani, delle istituzioni ed enti su progetti di sostegno ai paesi in via di sviluppo che aiutino gli indigeni a crescere e potenziare le loro naturali inclinazioni. Una denuncia severa nei confronti di un mondo dove la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi e quei pochi consumano l’80% delle risorse della terra. Si  può  fare  un  elenco  dei  valori  su  cui  si  basa  il  Movimento  Shalom? Emerge sempre più chiaramente l’esigenza di rintracciare valori comuni a carattere universale idonei a disciplinare i molteplici rapporti umani. I valori morali riconosciuti dalla tradizione cristiana, in parte anche dalle altre religioni e da chi dice di non credere ma vede nell’altro un fratello da rispettare ed aiutare, sono a fondamento del nostro essere Shalom. I valori in cui ci riconosciamo sono quelli della pace, della giustizia e della comunione fraterna. Il messaggio del Papa per la giornata mondiale della pace 2009 “Combattere la povertà, costruire la pace” ci rafforza nel nostro cammino. Da sempre sosteniamo che solo la lotta alla povertà può aprire spiragli di luce sulla pace fra i popoli. 11  
  • 12. Il   valore   della   pace   è   sempre   ben   presente   nelle   attività  del  Movimento? Con pace non intendiamo solo assenza di guerra, ma fraternità universale. La fraternità è riconosciuta come valore non solo dai credenti delle varie religioni, in quanto figli di un unico Dio, ma anche dalle varie carte dei diritti umani e dalle Organizzazioni Unite. Se non ci convinciamo del valore della fraternità universale, la pace duratura sarà solo un’utopia. Lavorare per la pace significa ricerca della giustizia sociale, abbattimento delle barriere che dividono gli uomini, superamento degli individualismi. Siamo profondamente convinti del fatto che l’essere umano si realizza pienamente solo quando si accorge che a viaggiare nel tempo e nello spazio non è solo. 12  
  • 13.     Il   Movimento   Shalom   nasce   nel   1974   quando   don     Andrea   Cristiani   si   impegna   a   radunare   un   piccolo   Perché  Movimento?   gruppo  di  giovani,  intorno  agli  ideali  della  pace  e  della   solidarietà.   Il   primo   nucleo   Shalom   formato   da   10   Vogliamo dare risalto allo spirito di iniziativa di ognuno. ragazzi   si   ritrova   a   Staffoli   in   Provincia   di   Pisa,   e   lì   i   giovani   Shalom   si   confrontano   sui   principi   che   Perché  Shalom?     guideranno  la  loro  azione  e  sul  metodo.  Ben  presto  il   Nella lingua di Gesù ha il significato Movimento   vede   nuovi   aderenti   grazie   all’attività   di   di “pace a te” nella sua accezione sensibilizzazione   promossa   nei   paesi   vicini   dove   universale. nascono   altri   gruppi   giovanili.   La   neo-­‐nata                                            Silvio  Della  Maggiore   associazione   decide   di   chiamarsi   “SHALOM”   che   in   a"uale  presidente   ebraico  significa  PACE.     Sono   gli   anni   della   formazione   dei   primi   “formatori”   Shalom,   sono   gli   anni   in   cui   si   dà   una   prima   o r g a n i z z a z i o n e   a l   M o v i m e n t o   m e d i a n t e   l’individuazione  di  ruoli  ed  incarichi. “… siamo di fronte ad un Movimento Nascono  nuovi  gruppi  e  sezioni  animate  da  educatori   che si sviluppa in modo non appassionati  ed  aggreganti.   preordinato. Nel tempo si sono Il   gruppo   sente   l’esigenza   di   darsi   una   struttura   innescati nuovi meccanismi che ci hanno convinto ad impegnarci su interna   più   ordinata,   per   questo   si   stila   il   primo   fronti sempre più difficili ed a regolamento. puntare su obiettivi sempre più Sono   gli   anni   delle   prime   attività   estive   per   i   ragazzi   ambiziosi.” nelle   località   della   Garfagnana,   dei   primi       pellegrinaggi.   Luca  MarAni   Pellegrinaggi:   Roma,   700   persone,   Assisi,   500   presidente  dal  1988  al  2003   persone. 13  
  • 14.   Nell’ultimo   scorcio   degli   anni   ’80   prende   vita   l’attività   di   cooperazione   mediante   la   nascita   ed   il   lavoro   dei   gruppi     “missionari”.   Si   pone   l’attenzione       su   tre   paesi   che   vengono   ciclicamente   sostenuti   da   1988  Incontro  con   Shalom  e  nei  quali  si  organizzano  viaggi  umanitari. Madre  Teresa  di  Calcu5a   1987   Brasile   –   San   Paolo,   Favela   di   San   Bernardo   Do       Campo:   realizzazione   di   una   sala   polivalente.     Contributo  devoluto  £  11.000.000   1988  India  –  Diocesi  di  Kochin:  restauro  di  una  scuola     elementare,   realizzazione   di   un’aula   dell’Università   Cattolica,   restauro   di   un   collegio   per   orfani     abbandonati.  Contributo  devoluto  £  60.000.000 “… prendetevi cura dei più poveri fra i poveri.” 1989   Burkina   Faso     -­‐   Ouagadougou:   restauro   nel     s e t t o r e   e d i l e ,   s a n i t a r i o   e d   a r t i g i a n a l e   i n                          Madre  Teresa  di  CalcuFa   collaborazione  con  la  Diocesi  ed  i  Padri  Cammilliani. Contributo  devoluto  £  108.000.000   Negli   anni   ’90   il   Movimento   Shalom   ha   un   forte   impulso  in  termini  di  aderenti  (raggiunge  il  numero  di    Quali  sono  i  vostri   631)   e   di   attività   svolte.   Nasce   il   progetto   “Scuola   di   obieIvi?   pace”,  sintesi  del  metodo  e  degli  obiettivi  educativi  e     formativi   promossi   dall’associazione   sul   territorio.   “… far conoscere le nostre finalità e Questo   progetto   trova   consenso   all’interno   delle   gli ideali che promoviamo andando scuole,   nelle   amministrazioni   pubbliche   e   incontro agli altri.” nell’aggregazione  giovanile.   Cosa  vuol  dire   Nel   1995   viene   restaurata   ed   inaugurata   la   casa   di   cooperazione  auto   Collegalli,  centro  di  formazione  e  luogo  di  preghiera. sostenibile?   Nel  1995  si  da  vita  alle  “adozioni  a  distanza” “… progetti che creino i presupposti nel  Burkina  Faso. economici e gestionali per andare avanti con le proprie gambe e che A   partire   dal   1996   aumenta   il   numero   dei   paesi   creino sviluppo per il territorio.” beneficiari  ed  il  numero  degli  aiuti  umanitari.     Nel   1998   nasce   il   “Progetto   Acqua”   e   sempre   in   don  Donato  AgosAnelli   assistente  spirituale   questo  anno  viene  perforato  in  Burkina  Faso  il  PRIMO   POZZO. 14  
  • 15.   In   questi   anni   Il   Movimento   Shalom   cresce   notevolmente  in  termini  di  aderenti  (nel  2007  n°  9537   soci)   e   di   attività   realizzate.   Nel   2000     7   operatori   provenienti   da   altrettanti   paesi   in   via   di   sviluppo   tornano  nei  loro  stati  dopo  un  anno  di  formazione  ed       iniziano   a   coordinare   direttamente   le   attività   di   “… avete sorvolato montagne per cooperazione   ed   educazione   promosse   dal   nostro   raggiungerci e vi siete impegnati Movimento.   Sempre   nel   2000   nasce   la   cooperativa   per lottare contro la povertà. … la sociale  Mahatma  Gandhi  che  si  occupa  di  servizi  socio   vostra presenza restringe le educativi.   Nel   2001   il   Movimento   viene   autorizzato   distanze e ci ravvicina gli uni agli come   Ente   per   le   adozioni   internazionali   dalla   altri …. se lo sviluppo è il nuovo Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri.  Si  strutturano  le   nome della pace, la vostra pratica fa sezioni   Shalom   all’estero   e   la   cooperazione   ha   come   di voi strumenti referenti   non   solo   ordini   missionari   o   Diocesi,   ma   e portatori di pace …” soprattutto   le   sezioni   Shalom   in   loco.   Nel   2004   il     Movimento  riceve  il  riconoscimento  di  ente  ecclesiale     da  parte  della  Diocesi  di  San  Miniato.  Nel  2006  hanno     un   grande   impulso   i   progetti   nel   settore   agricolo,                                Soeur  Sabine  Kima       referente  Shalom   come   il   progetto   “fagiolini   del   Burkina   Faso”.   Nel   per  le  adozioni  a  distanza  in   2007  nasce  la  cooperativa  Terra  Madre  che  opera  per   Burkina  Faso la  cooperazione  nel  settore  agricolo.  Prendono  corpo   collaborazioni   con   partner   importanti:   Coop   Italia,   Consorzio  Etruria,  Unido.        … Abbiamo faticato non poco per L’anno   2008   è   stato   per   noi   l’anno   che   ci   ha   visti   arrivare alla stesura definitiva del impegnati   nella   stesura   del   PRIMO   Bilancio   sociale,   Bilancio Sociale. Speriamo che questo uno  strumento  credibile  e  trasparente  che  testimonia   strumento,scritto a più mani, serva il  giusto  utilizzo  dei  fondi  raccolti; tangibilmente a promuovere i valori un’occasione  di  confronto  con  i  portatori  d’interesse;   della pace e della solidarietà. un’opportunità   per   riaffermare   i   valori   e   la   missione         del  Movimento.                                  Gabriella  Messerini   Coordinatore   del  Consiglio  Economico     15  
  • 16. Il  Movimento  Shalom  nel  prossimo  triennio  intende    consolidare  e  sviluppare  le  proprie   azioni   nel   campo   dell’educazione   alla   pace   e   della   cooperazione   internazionale   con   un’attenzione  particolare  all’Africa  nera  perché  è  il  continente  dove  i  diritti  umani  sono   più  violati  a  motivo  delle  sue  risorse  naturali. 1.4.1 La  Scuola  di  Pace q         Intensificare  a  livello  nazionale  e  internazionale  l’attenzione  e  la  formazione soprattutto  dei  giovani.  Coordinare  e  progettare  attività  che  tendano  a  stabilire   rapporti   continuativi   con   i   ragazzi   che   si   avvicinano   al   Movimento.   Strutturare   maggiormente   il   gruppo   di   coordinamento   dei   giovani.   Le   sezioni   dovranno   maggiormente  sviluppare  l’aggregazione    giovanile. q         Seguire  con  maggiore  attenzione  l’attività  dei  volontari  al  fine  di  strutturarsi  e   di   radicarsi   maggiormente   sul   territorio.   Favorire   la   condivisione   e   l’unità   nelle   iniziative  e  nei  progetti    che  si  promuovono  nell’anno.  Puntare  a  livello  italiano  ad   avere  almeno  una  sezione  o  un  referente  Shalom  per  ogni  regione. q          In   campo   internazionale   risulta   urgente   formare   nuovi   operatori   internazionali   nei   paesi   dove   siamo   approdati   di   recente,   ampliare   il   numero   in   quelli  “storici”,  favorendo  la  costituzione  in  loco  di  vere  e  proprie  sezioni  Shalom   sul  modello  di  quanto  fatto  in  Burkina  Faso.  Nei  prossimi  3  anni  potremo  pensare   a  una  strutturazione  di  questo  tipo  almeno  per:  Etiopia,  Repubblica  Democratica   del  Congo,  Uganda  e  Kenya. q         Migliorare  la  capacità  comunicativa  del  Movimento  Shalom  attraverso  i  nostri   strumenti   tradizionali   (giornale,   sito   internet).   Progettare   e   realizzare   uno   strumento   di   presentazione   del   Movimento   e   delle   proprie   attività   sia   a   livello   cartaceo  che  multimediale. q          Rafforzare   e   strutturare   l’ufficio   stampa   del   Movimento.   Pensare   a   nuovi   mezzi  di  comunicazione  che  nei  prossimi  anni  potranno  essere  usufruibili  a  costi   contenuti,  come  web  radio  o  Tv  digitali. 16  
  • 17. 1.4.2 La  Cooperazione  Internazionale Per  ciò  che  riguarda  la  cooperazione  l’impegno  di  Shalom  proseguirà  sulla  linea  intrapresa   nel   promuovere   progetti   di   sviluppo   auto   sostenibili   in   quei   paesi   dove   localmente   sono   presenti  o  sorgeranno  sezioni  internazionali  del  Movimento  Shalom.  I  settori  di  intervento   saranno   quelli   dell’alfabetizzazione,   della   sanità,   dell’alimentazione,   dello   sviluppo   agricolo   e   della   promozione   del   lavoro   come   mezzo   per   poter   dare   dignità   e   autonomia   alle  persone.  In  particolare  sarà  necessario: q          Migliorare   la   promozione   in   Italia   e   la   comunicazione   delle   “Adozioni   a   distanza”  per  consolidare  e  possibilmente  aumentare  il  numero  dei  bambini  e  delle   bambine  sostenute,  ampliando  anche  il  numero  dei  paesi  beneficiari q         Consolidare  il  lavoro  svolto  nel  settore  agricolo  con  riferimento  alla  coltura  dei   fagiolini   cercando   di   ampliare   le   filiere   di   produzione   ad   altri   tipi   di   colture   da   reddito  e  a  nuovi  paesi.  Una  sfida  sarà  quella  anche  di  individuare  forme  di  reddito   alternative   per   questo   settore,   compatibili   con   il   territorio   e   le   condizioni   sociali,   che  vengano  dallo  sviluppo  di  coltivazioni  tese  a  produrre  biocarburanti. q         Continuare  la  realizzazione  di  progetti  di  cooperazione  allo  sviluppo  nei  settori   della  scuola,  della  sanità  e  del  microcredito. q         Dovrà  sempre  più  delinearsi  all’interno  del  Movimento  una  strategia  comune  e   unitaria  nella  scelta  dei  paesi  dove  operare  e  di  quali  progetti  promuovere,  al  fine  di   evitare  la  polverizzazione  delle  risorse  e  aumentare  l’efficacia  della  nostra  azione. q          Ampliare   il   numero   dei   paesi   con   i   quali   sarà   possibile   fare   adozioni   internazionali   tramite   il   nostro   Movimento.   Certamente   entro   1   anno   potremo   pensare  alla  Repubblica  Democratica  del  Congo  e  all’Etiopia.   q          Intensificare   il   lavoro   per   la   diffusione   del   commercio   equo   e   solidale   e   del   turismo   responsabile.   In   particolare   per   il   mercato   equo   e   solidale   nei   prossimi   3   anni  dovremo  cercare  di  diventare  sempre  più  compratori  diretti  nei  paesi  in  via  di   sviluppo  dove  siamo  attivi,  in  modo  da  dare  più  opportunità  di  sbocco  di  mercato   per  la  sostenibilità  dei  nostri  progetti  e  l’efficacia  delle  nostre  azioni.   17  
  • 18. ASSEMBLEA  DEI  SOCI “L’assemblea  è  l’organo  sovrano,  rappresenta  l’universalità  dei  soci  e  le  sue  decisioni,   prese  in  conformità  alla  legge  e  allo  statuto,  obbligano  i  soci.”   Attualmente  fra  soci  fondatori,  ordinari,  sostenitori  e  onorari  si  arriva  a  20.202   Nel  2008  si  è  riunita  2  volte.                                                                                                                                                     Hanno  partecipato  agli  incontri  mediamente  120  soci   CONSIGLIO  DI  INDIRIZZO “Il  Consiglio  d’indirizzo  è  formato  dal  responsabile  di  ciascuna  commissione,    dal   referente  delle  sezioni  territoriali,  dal  presidente,  dai  vice  presidenti,  dal  segretario,  da   un  delegato  del  consiglio  economico.” Attualmente  è  composto  da  35  soci  presenti  a  vario  titolo. Nel  2008  si  è  riunito  6  volte.                                                                                                                                                                                                                    Hanno   partecipato  agli  incontri  mediamente  30  soci PRESIDENTE  E  CONSIGLIO  DI  PRESIDENZA “Il  presidente  è  il  legale  rappresentante  dell’associazione  e  massimo  organo,  viene   eletto  dal  consiglio  d’indirizzo  dopo  l’approvazione  delle  proposte  di  candidatura  da   parte  dell’assemblea  generale.  Dura  in  carica  per  3  anni  ed  è  rieleggibile  per  non  più  di  2   volte  consecutive.  L’ufficio  di  presidenza  ha    poteri  decisionali.” Attualmente  è  composto  da  8    soci. Silvio  Della  Maggiore  (presidente),  Andrea  Sardelli,  LucianoErmelano,  Patrizia  Franconi  e   Lucia  Parente  (vice  presidenti),  Maria  Grazia  Lazzeri  (segretaria),  Don  Andrea  Cristiani   (fondatore),  Don  Donato  Agostinelli  (assistente  spirituale). Nel  2008  si  è  riunito  10  volte.                                                                                                                                         Hanno  partecipato  agli  incontri  mediamente  7  soci 18  
  • 19. CONSIGLIO  ECONOMICO “Ha  la  funzione  di  predisporre  il  bilancio  consuntivo  e  preventivo.”   Attualmente  è  composto  da    7    soci  e  3  sindaci  revisori. Gabriella  Messerini  (coordinatore),  Gherardo  Leoli,  Alberio  Falaschi,  Cataldo  Buggiani   (sindaci  revisori),  Aldo  Fogli,  Luciano  Ermelani,  Valter  Ulivieri,  Andrea  Gozzini,  Nicola  La   Caria,  Don  Andrea  Cristiani. Nel  2008  si  è  riunito  3  volte.                                                                                                                                                     Hanno  partecipano  agli  incontri  mediamente  10  soci. COLLEGIO  SINDACALE “La  gestione  dell’associazione  è  controllata  da  un  Collegio  dei  revisori,  costituito  da  tre   membri,  eletti  ogni  tre  anni,  rieleggibili,  dall’assemblea  dei  soci.  Partecipano  agli   incontri  del  Consiglio  Economico.” Composto  da:  Gherardo  Leoli,  Alberio  Falaschi,  Cataldo  Buggiani 19  
  • 20. 1.6.1 La  Struttura  Operativa Fanno   parte   della   Struttura   Operativa   i   dipendenti   e   i   collaboratori   del   Movimento,  i  quali  sono  anche  i  volontari  più  impegnati,  a  vario  titolo,  nei  progetti   Shalom. Direzione    e   Rappor,  esterni   Adozioni  a   LUCA     distanza  e   Amministrazione   GEMIGNANI   e  Proge3   Organizzazione   even,   LUCA   CHIARA   TESTI   BALDINI   Adozioni   Amministrazione   Internazionali   e  Proge3   GIUSEPPINA   ANDREA   LOPARDO   TAMBURINI   Proge3  Agricoli   Scuola  di  Pace   VALTER   FEDERICO   ULIVIERI   ARRIGHI   Segreteria  e   Adozioni  a   Comunicazione   distanza   SIMONA   KATIA   GIUNTINI   CENTRONE   20  
  • 21. Il  Movimento  Shalom  è  strutturato  sul  territorio  in  sezioni  o  gruppi,  referenti  e   commissioni  operative: 21  
  • 22. ERRATA  CORRIGE   1.7.1  LE  SEZIONI    TERRITORIALI     Sono  gruppi  di  volontari  struEura,  sul  territorio  che  portano  avan,  le  a3vità  ed   i  proge3  del  Movimento   LOCALITA’   COORDINATORE   ANDEZENO  (Torino)   Irene  Vacchina   CASELLE  IN  PITTARI  (Salerno)   Antonio  Savino   CERRETO  GUIDI  (Firenze)   Luisa  Gini   FIRENZE   Roberta  Boni   FORCOLI  (Pisa)   Marco  Bimbi   FUCECCHIO  (Firenze)   Stefano  Torre   LIVORNO   Anousciravan  Amini   LUCCA   Stefano  MicheleI   MARCIGNANA  (Firenze)   Paola  Parigi   MERINE  (Taranto)   Alessandro  D’Elia   MOTTOLA  (Taranto)   Vita  Maria  Sasso   NAPOLI   Donatella  MonA   PISA   Aldo  Fogli   PONSACCO  (Pisa)   Paola  Bani   PONTEDERA  (Pisa)   Donatella  Sanesi   SAN  MINIATO  (Pisa)   Luciano  Ermelani   SCARPERIA  (Firenze)   Giancarlo  Carta   STAFFOLI  (Pisa)   Luciano  ParenA   TARANTO     Lucia  Parente   22  
  • 23. 1.7.2  REFERENTI  TERRITORIALI   Sono  singoli  volontari  che  rappresentano  localmente  il  Movimento  e  ne   promuovono  le  a3vità  ed  i  proge3   GIULIANO  BANDECCHI  BienAna   ELVIO  BOLANO  Portoferraio   VINCENZINA  BULLITA  Cagliari   ALEMAIO  TECLE  Prato   MANOLA  POLVEROSI  CastelfiorenAno   MARGHERITA  SOLIANI  Quarrata   MARIA  LAURA  LAMI  Castelfranco   MARCO  PONTICELLI  Rignano  Sull’Arno   GIANCARLO  BUCCI  Empoli   SAMUELE  GIACHE’  San  Romano   NORA  GORI  Follonica   CRISTINA  CECCARINI  Santa  Croce  sull’Arno   SARA  BRUNI    LazzereFo   LEANDRO  CADREZZATI  Sieci   PASQUALE  GIUSTINO  Milano   RICCARDO  CARLETTI  Siena   CINZIA  MORELLI  Montaione   LUCA  CHICHI  Sovigliana   EMIDIO  GRANCHI  Montecalvoli   GIANCARLO  CENCI  Stabbia   SILVIA  ORSI  MontecaAni   MARIA  VIRGINIA  DE  NEGRI  SAnAno   CLAUDIO  TERRENI  Montopoli   MARIA  CRISTINA  FRANCESCHINI    Viareggio   ALFONSO  CUOMO  Orentano   FRANCESCA  GIOVANNONI  Vicopisano   ANNA  MENCARELLI  San  Vincenzo   VALTER  ULIVIERI  Piombino   23  
  • 24. 1.7.3  Le  Commissioni sono  gruppi  di  volontari  che  seguono  settori  specifici  di  intervento. COMMISSIONE   COORDINATORE   VOLONTARI   ADOZIONI   Aldo  Fogli,  Candida  Villapiana,  Lida  Remorini,  Donato   Luca  MarAni   AgosAnelli   INTERNAZIONALI   Lorenzo  Terreni,  Dilvo  LoI,  Andrea  Meini,  Fulvio  Taccini,  Sauro   ARTISTI  PER  LA  PACE   Giorgio  Giolli   Mori,  Alessandro  Taccini,  ViForio  Taccini,  Carla  Turrini,  Piero   ViA   Andrea  Gozzini,  Nicola  La  Caria,  Luciano  CampinoA,  Franco   BURKINA  FASO   Paolo  Corsi   Meoni,  Silvia  Lenzi,  Maria  Raffaella  NesA   Elia  Mannucci,  Stefano  Boddi,  Gabriella  Messerini,  Maria   COMUNICAZIONE   Margherita  Nieri   Grazia  Messerini,  Andrea  CrisAani   Giacomo  Gozzini,  Simone  Giugni,  BenedeFa  Giugni,  Francesco   DIRITTI  UMANI   Elia  Mannucci   Farnetani,  MarAna  Baldini,  Leandro  Bianconi,  Dani  Daniele,   Luca  Lastri,  Cosimo  MarAni,  Joseph  Masumu  Nzimbala   Bellarmino  Bellucci,  Stefano  Torre,  Paolo  Posarelli,  Francesca   EDILE   Luca  Lastri   Giovannoni,  Elvio  Bolano,  Paolo  Caparrini,  Francesco  Raffaele,   Nico  GiusA,  MarAna  AncilloI   Paola  Parigi,  Mario  Rossi,  Maresca  Morelli,  Alessandro   Nassi,  ValenAno  TesA,  Leandro  Bianconi,  Alberto   EVENTI   Samuele  Giachè   CorradeI,  Claudia  Nacci,  MaFeo  Squicciarini,  Renzo   Baldini   Amalia  Signorini,  Giacomo  Mannini,  Elia  Moni,  Luca   Chichi,  OFavia  Mossenta,  Sara  Mazzei,  Sara  Marucci,   GIOVANI   Nico  Russoniello   Francesco  Morelli,  Claudia  Mannari,  Laerte  Doni,  Elisa   Spinosa,  Mario  Granchi,  Simone  Vignoli,  Davide  MarioI   SCUOLA   CrisAana  BaronA   Margherita  Nieri,  Gabriella  Messerini   Stefano  Piemontese,  Fabrizio  MercaA,  Leandro   SVILUPPO   Maria  Grazia   CadrezzaA,  Andrea  Sardelli,  Giampaolo  Nieri,  Samuele   AGRICOLO   Lazzeri   Giachè,  Giulia  NuA,  Monica  Paolini   UGANDA   Massimo  Bucci   Luisa  Gini,  Donato  AgosAnelli   24  
  • 25. 1.7.4 Shalom  nel  Mondo Carta  di  Peters Collaboratori  Internazionali Sezioni  Internazionali Burkina  Faso:              Jonas  Hamidou  Guiatin  -­‐  Coordinatore                  Achille  Kafando  -­‐  Adozioni  Internazionali                  Jean  Paul  Mone  -­‐  Logistica  e  trasporti                  Edouard  Minoungou  -­‐  Scuola  Agronomia                  Sabine  Zongo  -­‐  Laafi  Roogo                  Sr.  Sabine  Kima  –  Adozioni  a  Distanza Uganda:                    Leonard  Kawuma  –  Coordinatore                  Fr.  Jonh  –  Responsabile  Progetti Ethiopia:                  Paolo  Caneva  -­‐  Coordinatore R.D.  Congo:                    Joseph  Masumu  Nzimbala  -­‐  Coordinatore Egitto:                  Ayman  Lamei  –  Coordinatore Kenya:                  Eugenio  Lissandro  -­‐  Coordinatore 25  
  • 26. 26  
  • 27. I  portatori  di  interesse  (stakeholders)  sono  tutti  coloro  che,  a  vario  titolo,  sono  coinvolti   nell’attività  di  un  soggetto  profit  o  non  profit. Nel  Movimento  gli  stakeholders  sono  individui  e  gruppi,    aziende  private  e  pubbliche,  enti   e   istituzioni,   comunità   locali   italiane   e   straniere,   sono   i   lavoratori   dipendenti   e   i   collaboratori,   i   fornitori,   i   beneficiari   e   i   beneficiati,   sono   la   comunità   e   la   collettività   in   genere,  l’opinione  pubblica  e  i  soci. Shalom   tiene   relazioni   aperte   al   confronto   e   al   rispetto   delle   attese   di   ogni   portatore   di   interesse.   Il   collante   che   tiene   legati   gli   stakeholders   tra   loro   e   col   Movimento   è   rappresentato   da   “l’idem   sentire”   nei   confronti   dei   valori   della   pace   e   della   solidarietà.   I   particolarismi   vengono  così  superati  in  ragione  di  un  rapporto  di  dialogo  continuo  ed  aperto. In  questo  capitolo  verranno  presentati  gli  stakeholders  direttamente  coinvolti  nell’attività   Shalom. Altri   portatori   di   interesse,   come   le   comunità   territoriali,   sia   esse   italiane   che   straniere,   verranno   rendicontate   nel   bilancio   sociale   del   prossimo   anno   attraverso   la   metodologia   delle  interviste. Soci   DipendenA  e   Partners   Collaboratori   ReferenA   Fornitori   Internazionali   Beneficiari   CooperaAve   Finali   27  
  • 28. Soci Numero Soci  nel  mondo 20.202 In  Italia 10.852 All’  Estero 9.350 Donne 6.096 Uomini 4.486 Il   Movimento   ha   un   grande   patrimonio   rappresentato   dai   suoi   soci   che   mettono   a   disposizione  degli  ideali  e  della  mission  Shalom  le  loro  professionalità,  capacità,  competenze   ed  idee.   I   soci   sono   tutti   coloro   che   a   qualsiasi   titolo   sostengono   gratuitamente   le   attività   del   Movimento. Si  possono  distinguere  in:   q            volontari   :   coloro   che   in   maniera   continuativa   lavorano   per   gli   ideali   del   Movimento,  promuovono  attività  di  raccolta  fondi,  seguono  progetti  di  cooperazione   e   sensibilizzazione,   affiancano   i   dipendenti   e   i   collaboratori     Shalom   nelle   attività   di   gestione; q            sostenitori   :   tutti   coloro   che   hanno   un’adozione   a   distanza   o   internazionale   e   coloro  che  hanno  contribuito  ad  uno  dei  progetti  Shalom; q           onorari  :  coloro  che  per  meriti  culturali,  umanisti,  scientifici  hanno  contribuito  allo   sviluppo  ed  alla  conoscenza  del  Movimento     28  
  • 29. I  volontari  sono  un  tesoro  da  conservare  con  cura  ed  attenzione,  hanno  un   valore  economico  e  sono  un  patrimonio  irrinunciabile. Volontari Numero N°  ore   Valore  stimabile lavorate/anno Volontari  in  sede   15 1.600 Pari  ad  1  dipendente  a  tempo   operativa pieno  in  Italia Volontari  in  Italia 493 17.700 Pari  a  12  dipendenti  a  tempo   pieno  in  Italia Volontari  all’estero 272 13.000 Pari  a  14  dipendenti  a  tempo   pieno  in  Africa   29  
  • 30. I  VOLONTARI  E  GLI  EVENTI    PIU’  SIGNIFICATIVI   Eventi Volontari Dove   coinvolti Campagna 438 In  19  piazze  italiane  e  i “Mele  della  Pace  2008” n  .22  supermercati  Unicoop XXXIII  Festa  della  Pace 115 Collegalli  –  Montaione 1°  Maggio  2008   “Religioni  &  Pace” XXXIV  Festa  della  Mondialità 52 Pisa 8  Dicembre  2008 “Smascheriamo  l’Orco” Raduno  internazionale 23 Ouagadougou  –  Burkina  Faso “20  anni  di  Shalom” 30  
  • 31. In  questi  ultimi  anni  si  sta  registrando  in  Italia  un  calo  del  numero  dei  volontari  ed  è  sempre   più  difficile  coinvolgere  i  giovani  in  esperienze  di  solidarietà  e  cooperazione.  Shalom  ha  vinto   la   sfida   del   nuovo   millennio   e   dimostra   di   essere   sempre   un’attrattiva   per   le   nuove   e   le   vecchie  generazioni.   Giovani                           2008   (dai  12  ai   30anni)   Volontari   2007   0   200   400   600   Un  indicatore  di  soddisfazione  è  necessario  per  misurare  l’interesse  che  il  Movimento  suscita   nei   suoi   soci;   di   questa   indagine,   che   approfondiremo   nel   prossimo   anno,   vi   anticipiamo   alcune  riflessioni  rese  dai  volontari. 31  
  • 32. Fare  volontariato  è  un  po’  come  avere  una  vocazione,  ricevere  una  chiamata:  in  effetti   non  è  un  passatempo,  né  può  essere  un’attività  saltuaria,  perché  il  volontariato  diventa   uno  stile  di  vita,  un  modo  di  pensare  e  di  operare  in  ogni  momento  della  giornata.   Alcuni  volontari  Shalom  intervistati  hanno  detto: “…   fare   attività   con   Shalom   mi   rende   felice   perchè   crescendo   nel   Movimento,   i   suoi   ideali   sono   diventati   i   miei   ideali,   e   poterli   condividere  con  tante  persone,  più  o  meno  vicine  emotivamente,  mi   fa   percepire   un   profondo   senso   di   unicità   e   di   forza.   Questo   mi   permette  di  godere  della  bellezza  di  quando,  di  fronte  a  qualcuno,  e   senza  bisogno  di  spiegare  niente,  si  percepisce  un  sentire  comune  e   condiviso  …”.  Serena “…   sono   una   studentessa   universitaria   di   26   anni,   il   mio   essere   volontario  Shalom  mi  porta  nelle  scuole  di  ogni  ordine  e  grado  a   parlare  di  Sud  e  Nord  del  mondo,  delle  ingiustizie  che  colpiscono   intere  popolazioni,  della  fame,  della  sete  e  della  morte  di  migliaia   di   bambini,   uno   ogni   cinque   secondi.   Spero   che   la   mia   testimonianza     e   gli   audiovisivi   girati   in     Burkina   Faso   possano   contribuire  alla  diffusione    di  ideali  solidali  e  alla    promozione  di   opere  di  cooperazione. Non   so   quali   frutti   potrà   dare     questo   mio   “spostarmi”   da   una   scuola   all’altra.   Una   cosa,   però,   è     certa:   dentro   di   me   ho   la   consapevolezza   di   fare     una   fra   le   esperienze   più   stimolanti,   interessanti  e  divertenti  della  mia  vita  …”   Cristiana 32  
  • 33. “…   mi   sono   avvicinato   al   Movimento   Shalom   attraverso   un   viaggio  in  Burkina  Faso  …   Il   rendersi   conto   che   ciascuno   di   noi,   nella   propria   piccola   individualità,   può   contribuire   ad   alleviare   le   grandi   sofferenze   degli   altri,   spinge   naturalmente   verso   il   volontariato.   Non   è   una   scelta  razionale,  ponderata  e  ben  calcolata,  è  un  impulso  che  non   si  può  ostacolare.  Qualcuno  mi  ha  anche  detto  che  è  qualcosa  che   si   fa   più   per   noi,   per   appagare   egoisticamente   le   nostre   mancanze,   che   non   per   gli   altri.   Non   è   così.   Quello   che   credo   muova   tutti   noi,   è   di   renderci   veramente   utili,   avere   la   certezza   che   le   nostre   azioni   possono,   nel   concreto,   determinare   migliori   condizioni   di   vita   alle   persone   verso   cui   sono   indirizzate.   Essere   volontario   vuole   anche   dire   essere   testimone   verso   gli   amici   e   le   persone  che  ci  sono  più  care  che  il  mondo  non  è  solo  quello  della   nostra  quotidianità,  attorniata  dai  nostri  "grandi  problemi". Fabrizio 33  
  • 34. La   struttura   operativa   del   Movimento   Shalom   è   formata   da   persone   che   ogni   giorno   si   mettono   a   servizio   del   volontariato,   dei   progetti   e   delle   iniziative   promosse.   Il   personale,   facente   parte   di   tale   struttura,   opera   presso   la   sede   centrale   del   Movimento   Shalom,   con   la   sola   eccezione   di   1   dipendente   che   presta   il   suo   servizio  presso  la  sezione  di  Taranto. Alcuni  componenti  (Luca  Gemignani,  Federico  Arrighi,  Giuseppina  Lopardo,  Katia   Centrone,   Simona   Giuntini)   collaborano   o   sono   direttamente   assunti   dal   Movimento   Shalom,   altri   (Luca   Testi,   Chiara   Baldini,   Andrea   Tamburini,   Valter   Ulivieri)   sono   dipendenti   delle   cooperative   del   Movimento   Shalom,   le   quali   operano   per   lo   svolgimento   di   quelle   attività   ed   iniziative   a   loro   strettamente   demandate. Non   esiste   una   suddivisione   gerarchica   degli   incarichi,   ma   una   suddivisione   dei   compiti  in  base  alle  necessità  organizzative  ed  operative.   Settimanalmente   l’organico   in   sede   si   riunisce   per   programmare   le   attività   e   verificare  lo  stato  di  avanzamento  dei  progetti.   I   dipendenti   sono   allo   stesso   tempo   operatori   e   volontari,   la   loro   è   più   una   missione  che  una  attività  lavorativa  comunemente  intesa. 34  
  • 35. Il   Movimento   Shalom   si   è   dotato   di   due   cooperative,   al   fine     di   meglio   promuovere   e   coordinare   attività   e   progetti   nei   settori   educativi,   amministrativi   e   di   cooperazione   allo   sviluppo.   Esse   hanno   sede   in   San   Miniato,   presso   l’ufficio   centrale   del   Movimento   e   perseguono   le   stesse   finalità   e   lo   stesso   metodo   Shalom.   Nascono   dall’esigenza   di   sostenere  settori  ed  interventi  specifici,  non  perseguibili  dall’  ONLUS. La   cooperativa   Mahatma   Gandhi   è   stata   costituita   nel   2000   ed   è   una   cooperativa   sociale   a   mutualità   prevalente   di   tipo   A;   porta   avanti   progetti   o   porzione   di   essi   nei   settori   educativi   e   amministrativi.  È  composta  da  12  soci,  di  cui  3  lavoratori.  E’  iscritta   alla  confederazione  di  cooperative  denominata  “Confcooperative”   e  all’albo  della  Regione  Toscana  delle  cooperative  sociali.  Nel  2008,   al   presidente   in   carica   Donatella   Sanesi,   è   subentrato   il   nuovo   presidente   Franca   Baldini,   eletto   in   sede   di   rinnovo   cariche   dall’assemblea  dei  soci. La   cooperativa   TerraMadre,   si   è   costituita   nel   2006   ed   è   configurata   come   una   cooperativa   di   lavoro.   Porta   avanti   progetti   di   cooperazione   e   attività   di   sviluppo   e   commercializzazione   nel   settore  agricolo  e  ortofrutticolo.  È  composta  da   5   soci   di   cui   1   lavoratore.   È   iscritta   alla   “Lega   delle  Cooperative”. Attualmente   il   presidente   in   carica   è   Valter   Ulivieri  che  è  anche  socio  lavoratore.   35  
  • 36. All’estero   le   attività   di   educazione   alla   pace   e   di   cooperazione   sono   coordinate   dai   referenti  internazionali. Nel  paese  di  riferimento  il  referente  è  il  coordinatore  per  tutte  le  attività  Shalom  ed  è  colui   che   guida   il   gruppo   di   persone   autoctone   che   contribuiscono,   con   compiti   e   funzioni   diversificate,  alla  realizzazione  dei  progetti  di  educazione  alla  pace  e  di  cooperazione. In   seguito   ad   un   periodo   di   formazione,   i   referenti   svolgono   i   propri   compiti   con     autonomia  ma  in  relazione  costante  e  continua  con  la  sede  centrale.   I   referenti   sono   formati   in   Italia   ai   valori   Shalom   e   devono   seguire   un   seminario   internazionale  la  cui  durata  varia  dai  3  ai  6  mesi. In   Burkina   Faso   collaborano   3   referenti   che   si   occupano   di   diversi   settori   di   intervento,   coordinano   le   sezioni   locali   del   Movimento   Shalom,   rappresentano   la   sezione   locale   (regolarmente  riconosciuta  come  ONG  dal  Governon  Burkinabè)  presso  le  istituzioni  civili  e   religiose Guaitin  Hamidou  Jonas:  Coordinatore  nazionale  –  Microcredito,  Agricoltura Achille  Kafando:                                Vice  coordinatore  nazionale  –  Casa  Matteo,  adozioni                                                                                                  internazionali Jean  Paul  Mone:                                Vice  coordinatore  nazionale  –  logistica,  rapporti  con  gli  enti   Suor  Sabine  Kima:                        Referente  nazionale  per  le  adozioni  a  distanza I  REFERENTI  NEL  RESTO  DEL  MONDO Congo: Joseph  Masumu  Nzimbala Egitto: Ayman  Lamei  Riad Eritrea: suor  Giuseppina  M.  Lete  Vosief  Miab Etiopia: Paolo  Caneva Uganda: John  Leonard  Kawuma Nei   Paesi   in   cui   il   Movimento   Shalom   Onlus   ha   ottenuto   formale   accreditamento   dalle   autorità   del   luogo,   il   referente   assume   anche   il   compito   di   rappresentare   ufficialmente   l’associazione  dinanzi  alle  Istituzioni. 36  
  • 37. Sono  Partner  Shalom  aziende  ed  enti  privati  e  pubblici,  che  partecipano  economicamente   ai  progetti  promossi  dal  Movimento.   Principali  sostenitori  che  hanno  contribuito  alle  attività  nell’anno  2008: CATEGORIA PARTNER ATTIVITA’ Regione  Toscana Scuola  di  pace Progetto  Laafi  Roogo Progetto  Amahoro Provincia  di  Pisa  –  Istituzione   Progetto  Acqua Centro  Nord  Sud Comune  di  Cerreto  Guidi Attività  estive Progetti  sanitari ENTI  E  AMMINISTRAZIONI   Comune  di  Piombino Progetto  Matteo PUBBLICHE Comune  di  Pontedera Scuola  di  pace Progetto  7  gennaio Comune  di  Fucecchio Progetto  Laafi  Roogo Comune  di  Ponsacco Scuola  di  Pace Comune  di  San  Miniato Attività  estive Scuola  di  pace Unido Progetto  agricoltura Fondazione  Cassa  di  Risparmio   Scuola  di  pace di  San  Miniato Fondazione  Cattolica Scuola  di  pace BANCHE  E  FONDAZIONI Fondazione  Monte  dei  Paschi   Progetto  Laafi  Roogo di  Siena Progetto    Amahoro Water  right  fundation Progetto  Acqua 37  
  • 38. CATEGORIA PARTNER ATTIVITA’ Associazione  Culturale   Progetto  Uguali Fantagiokando Progetto  Acqua Cesvot Scuola  di  Pace Cedit  –  Livorno Progetto  Scuola  Congo Consorzio  Etruria Le  Batisseur  du  Sahel Consumo  Critico Gruppo  Lupi  Estintori  Spa Progetto  7  gtennaio ASSOCIAZIONI,  ENTI  ED   AZIENDE  PRIVATE Misericordia  di  Empoli Adozioni  a  distanza Unicoop  Firenze Adozioni  a  distanza Progetto  Laafi  Roogo Scuola  di  Pace Unicoop  Tirreno Progetto  Matteo Acque  Spa Progetto  Acqua Lorenzini  &  C.  s.r.l Spedizioni  navali  per  la   Cooperazione 38  
  • 39. Nel  prospetto  vengono  indicati  i  beneficiari  finali  dei  progetti. Questi   sono   diversificati   fra   beneficiari   diretti   ed   indiretti,   fra   quelli   della   cooperazione   internazionale   e   quelli   della   scuola   di   pace,   in   riferimento   alla   specificità  del  progetto,  ai  contesti  di  riferimento  e  al  numero  dei  beneficiari Tipologia  di  intervento Chi Quanti Dove Scuola  di  Pace Giovani  e  adulti  dai  3  ai  90  anni, 2.503 Italia  ,Burkina  Faso,   Educazione Famiglie,  coppie  adottive,   Uganda,  Congo,  Kenya,   diversamente  abili,    scuole Etiopia,  Eritrea Scuola  di  Pace Soci  Shalom,  Comunità  locali, 57.400 Italia,  Estero  e    via   Informazione Istituzioni,  simpatizzanti,   Internet sostenitori,  lettori Scuola  di  Pace Partecipanti  alle  attività 37.232 Taranto,  Firenze,  Napoli,   Sensibilizzazione Pisa,  Collegalli,  Burkina   Faso,  Congo,  Uganda,   Etiopia Cooperazione   produttori  equosolidali,  donne   33.240 Panama,  Burkina  Faso Internazionale e  uomini  burkinabè,  coltivatori   Sviluppo  Autosostenibile e  lavoratori  panamensi  e   burkinabè Cooperazione   Bambini  e  ragazzi  da  0  a  18  anni 8.967 Brasile,  Burkina  Faso,   Internazionale Egitto,  Eritrea,  Etiopia,   Tutela  dei  Diritti   India,  Kenya,  Sudan,   dell’Infanzia Ucraina,  Uganda Cooperazione   Bambini,  famiglie 2.225 Burkina  Faso Internazionale Tutela  del  Diritto  alla   Salute Cooperazione   Studenti  da  6  a  25  anni,  adulti 650 Burkina  Faso,  Burundi  e   Internazionele Congo Tutela  del  Diritto   all’Istruzione 39  
  • 40. Tipologia  di  intervento Chi Dove Scuola  di  Pace Famiglie,  scuole,  docenti,   Italia  ,Burkina  Faso,  Uganda,  Congo,   Educazione comunità  locali  e  volontari  Shalom Kenya,  Etiopia,  Eritrea Scuola  di  Pace Sponsor,  partner  e  volontari   Informazione Shalom   Scuola  di  Pace Comunità  locali,  enti,  istituzioni  e   Taranto,  Firenze,  Napoli,  Pisa,   Sensibilizzazione volontari  Shalom Collegalli,  Burkina  Faso,  Congo,   Uganda,  Etiopia   Cooperazione   Referenti  locali,    consumatori   Panama,  Burkina  Faso Internazionale equosolidali,  comunità  locali,   Sviluppo   partner  e  volontari  Shalom Autosostenibile Cooperazione   Famiglie,  scuole,  referenti  locali,   Brasile,  Burkina  Faso,  Egitto,  Eritrea,   Internazionale partner  e  volontari  Shalom Etiopia,  India,  Kenya,  Sudan,   Tutela  dei  Diritti   Ucraina,  Uganda dell’Infanzia Cooperazione   Comunità  locali,  istituzioni   Burkina  Faso Internazionale sanitarie  locali,  partner,  personale   Tutela  del  Diritto  alla   medico  e  volontari  Shalom Salute Cooperazione   Scuole,  comunità  locali,  docenti,     Burkina  Faso,  Burundi  e  Congo Internazionale famiglie,  partner  e  volontari   Tutela  del  Diritto   Shalom all’Istruzione 40  
  • 41. La  scelta  dei  fornitori  avviene  in  base  alla  professionalità  ed  alla  sensibilità  che questi   hanno   rispetto   alle   attività   educative   e   di   solidarietà   promosse   dalla   nostra   associazione.  Di  seguito  forniamo  l’elenco  dei  principali  fornitori  storici  del  Movimento DENOMINAZIONE   CITTA’   PROV.   CATEGORIA   Rusconi  Viaggi  Srl   Lecco   LC   AGENZIE  VIAGGI   Fondiaria  –  Sai  Spa   Firenze   FI   ASSICURAZIONI   CaFolica  Assicurazione  Soc.  Coop.   Verona   VR   Libero  Mondo  Soc  Coop  Sociale   Bra   CN   Equoland  Soc  Coop  a  rl   Campi  Bisenzio   FI   Roba  dell’altro  mondo  Soc  Coop   Rapallo   GE   Emporio  Equo  e  solidale  Coop  Soc     Marina  di  Pisa   PI   MERCATO  EQUO  E  SOLIDALE   Alce  Nero  &  Mielizia   Monterenzio   BO   Il  Villaggio  dei  Popoli   Firenze   FI   L’Utopia  a  rl   Gioiosa  Jonica   RC   Menicagli  doF.  Gianluca   Pontedera   PI   Nencioni  Lucia  Elaborazione  daA   Pontedera   PI   CONSULENTI   Studio  Falaschi   San  Miniato   PI   Eurografica     Ponsacco   PI   TIPOGRAFIE   Nuovastampa  Snc   Ponsacco   PI   Banca  Toscana   Piombino   LI   Banca  Popolare  Puglia  &  Basilicata   Taranto   TA   Cassa  di  Risparmio  di  Lucca  Pisa   Pontedera   PI   Livorno   BANCHE  E  POSTE   Cassa  di  Risparmio  di  San  Miniato   San  Miniato   PI   Cassa  di  Risparmio  di  Volterra   San  Miniato   PI   Monte  dei  Paschi  di  Siena   Fucecchio   FI   Poste  Italiane   Pisa   PI   Di  Gioia   Genova   GE   SPEDIZIONI   41   Omat   Pordenone   PN   MANUTENZIONE  TRIVELLE  
  • 42. 42  
  • 43. Il   Movimento   Shalom   opera   in   due   ambiti   principali,   la   scuola   di   pace   e   la   cooperazione  internazionale. I  due  ambiti  di  attività  del  Movimento  non  sono  distinti,  ma  l’uno  si  interseca  con   l’altro;   non   ci   sono   campi   principali   e   secondari,   perché   tutti   e   due   sono   fondamentali  e  complementari  fra  loro. Non   c’è   educazione   alla   pace   e   alla   giustizia   senza   cooperazione   e   non   c’è   cooperazione  senza  educazione  alla  pace  e  alla  giustizia. COOPERAZIONE   SCUOLA  DI  PACE INTERNAZIONALE Volontari   Cooperazione   Scuola  di  Pace   internazionale   44%   56%   43  
  • 44. Nella   scuola   di   pace   rientrano   tutte   le   attività   “politiche”,   sociali   e   culturali   tese   all’educazione,     alla   sensibilizzazione   e   all’informazione   sui   temi   della  pace,  della  solidarietà  e  della  giustizia.   La   scuola   di   pace   è   il   laboratorio   dove   si   chiariscono   gli   obiettivi,   dove   si   consolidano   i   valori,   dove   prendono   forma   le   idee   a   sostegno   della  cooperazione. In  questa  “fabbrica”  i  giovani  sono  i  protagonisti  e   sono  proprio  loro  che,  in  Italia  e  nei  paesi  in  via  di   sviluppo   dove   Shalom   opera,   presentano   ai   loro   coetanei   un   percorso   formativo   nella   denuncia   delle  cause  dell’ingiustizia,  della  marginalizzazione   e  nella  diffusione  di  una  cultura  della  solidarietà  e   della   cooperazione.   Nella   scuola   di   pace   si   offre   opportunità   concrete   di   coinvolgimento   per   sviluppare  una  cittadinanza  attiva  e  responsabile.   SCUOLA  DI  PACE Educazione Informazione Sensibilizzazione 44  
  • 45. 45  
  • 46. L’educazione   alla   pace,   alla   solidarietà   e   alla   giustizia   è   una   delle   attività   svolte   da   Shalom   nel   programma   della   scuola   di   pace.   L’obiettivo   è   quello   di   coinvolgere  i  giovani  e  le  famiglie   nella   costruzione   di   un   mondo   dove   la     pace   prevalga   sulla   guerra,   la   separazione   sulla   condivisione,   la   cooperazione     sulla   competizione   selvaggia,   Giovani   l'egoismo  sulla  solidarietà Shalom   Famiglia   Shalom   AdulA   Shalom   Arte  e   Pace   46  
  • 47. Cantieri  di  PACE Localizzazione   Ponsacco,   Pontedera,  San   Descrizione   Miniato,  Fucecchio,   incontri  settimanali,  coordinati  da  Educatori  Shalom. Taranto,  Napoli,   Temi  trattati   Andezeno,    Cerreto   diritti   umani,   disagi   giovanili,   progetti   di   cooperazione   Guidi,  Forcoli,   internazionale,  valori  quali  amicizia  e  giustizia  sociale.   Empoli,   Giovani   coinvolti   numero   418   in   Italia   238   all’estero   180   Ouagadougou,   età  compresa  fra  i  10  e  i  30  anni.   Nouna,  Fada   Attività  svolte N’Gourma  e  Dorì   attività   ludiche,   raccolta   fondi,   uscite   didattiche,   gite   (Burkina  Faso),   turistiche,   proiezione   film   e   documentari,   incontri   con   Matadi  e  Nzioni   persone  svantaggiate. (Bas-­‐Congo),  Addis   Risultati  ottenuti   Abeba,  Ghecce  e   •     n°  336  incontri  annuali  all’estero; Zizencho  (Etiopia),   •     n°  850  incontri  annuali  in  Italia. Asmara  e  Hiebo   Risorse  umane  impegnate   (Eritrea),  Ngong  e   55  educatori  volontari  Shalom; Bugnore  (Kenya),   1  lavoratore  dipendente. Mytiana  (Uganda).   Fattori  di  forza   esperienza  di  35  anni  nell’educazione  dei  giovani.  Servizio   Entrate    2008 alla   collettività   in   collaborazione   con   le   amministrazioni   €  18.040,00 locali.  Educatori  volontari. Uscite  2008 €  18.040,00 Risorse  Finanziarie Contributi  da  Enti   Obiettivi di miglioramento pubblici  e  privati,   istituzione di un centro di formazione continuativa del autofinanziamento   gruppo educatori, miglior coinvolgimento delle nuove e  proventi  da   generazioni e ricerca di maggiori spazi adeguati raccolta  fondi. all’aggregazione di giovani. 47  
  • 48. Progetto  Scuola Descrizione   incontri  nelle  scuole  di  ogni  ordine  e  grado. Localizzazione   Temi  trattati scuole  dei  comuni   diritti   umani,   cultura   della   nonviolenza,   mercato   di  Empoli,  San   equosolidale,   volontariato   e   progetti   di   cooperazione   allo   Miniato,  Pisa,   sviluppo. Pontedera,   Beneficiari Ponsacco,   studenti,  loro  famiglie  e  insegnanti  delle  scuole  coinvolte. Lamporecchio,   Attività  svolte   Larciano,   proiezione  di  filmati  tematici,  giochi  didattici,  testimonianze   Montelupo   di   referenti   internazionali   Shalom,   discussioni,   dibattiti   e   Fiorentino,   confronti. Castelfiorentino,   Risultati  ottenuti   Fucecchio  e  Siena incontro   con   1229   ragazzi   nell’anno   scolastico   2007/2008.   Coinvolgimento  di  alcuni  giovani  nelle  attività  Shalom. La  classe  4°  dell’istituto  di  Agraria  di  Siena  ha  partecipato  ad   Entrate  2008 un   viaggio   umanitario   in   Burkina   Faso   e   ha   contribuito   alla   €  4.200,00 realizzazione  di  un  orto  con  un  impianto  di  irrigazione. Risorse  umane  impegnate   Uscite  2008   2  educatori  dipendenti;   €  4.200,00 3  volontari  della  Commissione  Scuola. Fattori  di  forza contatto  diretto  con  i  ragazzi  e  con  i  docenti,  inserimento  di   Risorse  finanziarie figure  educative  nelle  varie  realtà  locali. contributi  da: enti  pubblici  e   privati  e   autofinanziamento. Obiettivi di miglioramento aggiornamento del materiale audiovisivo. 48  
  • 49. Progetto  Scuola Descrizione   sostegno  post-­‐scolastico.  Attività  ludica  e  di  socializzazione. Localizzazione   Beneficiari Ponsacco  e   ragazzi,  famiglie  ed  istituti  scolastici. Pontedera Attività  svolte   supporto  nello  svolgimento  dei  compiti  scolastici. Durata   Risultati  ottenuti   anno  scolastico sostegno  a  63  ragazzi  e  relative  famiglie.   Risorse  umane  impegnate   6  collaboratori  occasionali  remunerati; Entrate  2008 4    insegnanti  volontari. €  8.000,00 Fattori  di  forza •   gratuità  e  continuità  del  servizio; Uscite  2008   •    contatto  diretto  con  i  ragazzi  e  con  i  docenti,  inserimento   €  5.000,00 di  figure  educative  nelle  varie  realtà  locali; •   supporto  alle  istituzioni. Risorse  finanziarie contributi  da: enti  pubblici  e   autofinanziamento Obiettivi di miglioramento dotazioni di ulteriori attrezzature didattiche. 49  
  • 50. Corso  per   Descrizione   Educatori corso   formativo   per   educatori   sulle   nuove   tecniche   di   aggregazione  giovanile. Localizzazione   Temi  trattati   Sedi  Shalom  di   la   figura   dell’   educatore   e   l’organizzazione   di   un   campo   Pontedera  e   estivo. Fucecchio Beneficiari 50  giovani  di  età  compresa  fra  i  16  e  i  30  anni. Durata     Attività  svolte   2  mesi dibattiti,  visione  filmati,  simulazione  di  giochi  socializzanti. Risultati  ottenuti Entrate    2008   ampia  ed  attiva  partecipazione  di  ragazzi  e  giovani  al  corso   €    4.230,00 formativo.  Gradimento  degli  incontri  formativi  e  richiesta  di   nuovi  corsi  a  cadenza  periodica.  Coinvolgimento  del  30%  dei   Uscite  2008   partecipanti  alle  attività  estive  Shalom. €  8.511,56 Risorse  umane  impegnate   2  docenti  dell’agenzia  formativa  Performat; Risorse  finanziarie 3  docenti  Shalom; autofinanziamento 15  volontari  per  l’organizzazione. Fattori  di  forza   alta  partecipazione  e  rispondenza  alle  aspettative. Obiettivi di miglioramento ricerca di un metodo di formazione più coinvolgente ed esperenzale. 50  
  • 51. Descrizione   campeggi  estivi  residenziali  e  diurni     Temi  trattati Attività  Estive  durante  tutti  i  campi  è  stato  sviluppato  il  tema   “Protagonisti  di  un  nuovo  mondo”. Localizzazione   Beneficiari   Collegalli,  Monte   280  ragazzi  di  età  compresa  fra  3  e  30  anni Argegna,  Fivizzano,   Attività  svolte   Napoli,  San   tenendo   conto   della   fascia   di   età   con   cui   ci   si   rapporta   Miniato,  Buti. durante   i   campi   si   svolgono   attività   ludiche,   momenti   di   preghiera,  attività  di  formazione  ed  escursioni Durata   Numero  di  attività  svolte: Giugno  e  Luglio    3  campi  residenziali  per  i  bambini  dai  6  agli  11  anni,   2008 2  campi  residenziali  per  ragazzi  dagli  11  ai  15  anni   1  campo  residenziale  per  giovani  dai  15  ai  30  anni, Entrate    2008 2  campi  diurni  per  bambini  dai  3  agli  11  anni €  39.423,68 Risultati  ottenuti   sensibilizzazione  di  244  nuclei  familiari  ai  valori  promossi   Uscite  2008 dal  Movimento,  ricaduta  sociale  su  13  territori  comunali  di   €  19.826,18 provenienza  dei  partecipanti  ai  campeggi. Inserimento  di  6  ragazzi  diversamente  abili Risorse  finanziarie Sostegno   alle   famiglie   nel   periodo   delle   vacanze   contributi  da: scolastiche Regione  Toscana,   Risorse  umane  impegnate     Comune  di  San   6  direttori  di  campo, Miniato,  Comune  di   2  assistenti  spirituali,   Buti,  quote   35  educatori,   partecipanti. 6  seminaristi  stranieri   20  ausiliari per   un   totale   di   69   soggetti   di   cui   7   dipendenti   e   62   Volontari Fattori  di  forza  33  anni  di  esperienza  nei  campeggi  estivi. 62  volontari  impegnati  nell’attività. Obiettivi di miglioramento realizzazione di nuove strutture. 51