2. COSA SI INTENDE PER INTERVENTO IN VERDE? L’INSIEME DEGLI INTERVENTI “CESORI” CHE AVVENGONO DURANTE IL PERIODO VEGETATIVO DELLA VITE
3. SI TRATTA DI DIVERSE OPERAZIONI CHE CONSISTONO NELLA RIMOZIONE DI GEMME, GERMOGLI, FOGLIE E GRAPPOLI ESEGUITE DURANTE LA FASE VEGETATIVA QUESTE SI PROPONGONO DI: Migliorare l’equilibrio vegeto-produttivo, Eliminare eventuali errori commessi con la potature invernale, Evitare dannose piaghe, Migliorare l’efficienza dei trattamenti antiparassitari, Rendere agevole la meccanizzazione,ecc.
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9. DEGEMMAZIONE E SCACCHIATURA Rimozione di gemme ai primi stadi di sviluppo (fase di gemma cotonosa e di punta verde) Rimozione di germogli ancora molto giovani (pochi centimetri di lunghezza) Quando effettuarli: assumono una rilevanza particolare all’inizio della terza stagione vegetativa quando, nella maggior parte di casi, la struttura della vite viene ad essere costituita in preponderanza da legno di un anno
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11. CIMATURA E CASTRAZIONE La cimatura è l’intervento che prevede la rimozione dell’apice vegetativo e di un numero variabile di foglie sottostanti Quando la cimatura è particolarmente leggera (rimozione del solo apice e di due o tre foglioline apicali) viene spesso denominata “castrazione”
12. Le finalità e gli scopi di questa operazione variano sensibilmente in rapporto alla fase del ciclo vitale della pianta, alla fase fenologica di intervento, ed alla intensità del taglio
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17. POSIZIONAMENTO E LEGATURA DEI TRALCI ERBACEI (condizionamento della vegetazione) Il palizzamento dei germogli è un operazione fondamentale ed obbligatoria in quasi tutte le forme d’allevamento della vite
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24. PERCHE’ DIRADARE I GRAPPOLI? Eseguito su viti adulte viene effettuato per conseguire diversi scopi: -indurre, in viti che presentano già un soddisfacente equilibrio vegeto-produttivo, caratteristiche compositive particolari (produrre vini destinate a fasce di mercato alte) -riportare in equilibrio viti che presentano un eccesso di carica di uva in rapporto alla propria capacità vegetativa (maturazione incompleta)
25. QUANDO INTERVENIRE ALLEGAGIONE -acini più grossi -stimola l’attività vegetativa (annullamento degli effetti benefici attesi) INVAIATURA -facile scelta dei grappoli da rimuovere -migliore risultato qualitativo
26. QUANTO ELIMINARE? -La quantità di uva asportata varia, di solito, fra il 20 ed il 60% di quella pendente -Eliminazione dei secondi e terzi grappoli in termini di inserzione sul germoglio, o con conformazione anomala Il diradamento potrà essere calibrato ogni anno in funzione della carica di uva pendente e della superficie fogliare funzionale al momento dell’intervento
27. APPASSIMENTO DEI GRAPPOLI SULLA PIANTA I frutti fisiologicamente maturi sono progressivamente isolati dalla pianta con la perdita delle funzioni (collegamento e trasporto) del rachide Privati di tutti gli apporti ed esposti all’azione del sole e dell’aria gli acini perdono consistenza e raggrinziscono
28. ANULAZIONE PRIMA DELLA FIORITURA Provoca un aumento dell’allegagione, grazie all’accumulo di gibberelline e di sostanze organiche che si viene a creare La produzione viene accresciuta e di conseguenza si ha una diminuzione dello zucchero, del vigore e della vitalità della pianta, per cui si consiglia di praticarla ad anni alterni
29. ANULAZIONE ALL’INVAIATURA Praticata alla fine dell’accrescimento dei germogli, provoca un aumento della pressione osmotica, aumenta il contenuto polifenolico, il grado zuccherino migliorando la qualità delle uve È ipotizzabile come tecnica alternativa al diradamento mantenendo standard produttivi elevati