Giornata economia 2011 - Intervento fabio porcellini
1. I punti di forza e le criticità del tessuto economico provinciale:
spunti di lettura e di analisi dal contatto diretto con le imprese
Fabio Porcellini
Dottore Commercialista
Revisore Legale
Presidente Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili
Sindacato Nazionale Unitario
Delegazione di Forlì Cesena
2. fattori esterni di crisi
fattori interni di crisi
Tabella sui fattori di crisi CNDCEC
Riconoscibilità esterna Possibilità d’intervento
Inefficienze finanziarie XX XX
Rigidità dei costi XX XX
Carenze di programmazione X XXX
Scarsi costi di ricerca XX XXX
Scarso numero di prodotti XX XX
Squilibri finanziari XXX XX
Squilibri patrimoniali XXX XX
Blocco dei prezzi XXX X
Appartenenza a settori maturi o decadenti XXX X
Appartenenza a settori in difficoltà per caduta della domanda XXX X
Perdita di quote di mercato XX XX
Inefficienze produttive X XXX
Inefficienze commerciali XX XXX
Inefficienze amministrative X XXX
Inefficienze organizzative X XXX
Legenda: X: minima (nulla) - XX: media - XXX = elevata
compito professionisti analizzare obiettivamente il reale “stato di salute” dell’impresa
3. Forlì, Cesena ed innovazione
Innovazione portatrice del “bene comune”
tutti gli operatori e soprattutto le istituzioni la “giusta misura”
Concetto di misura nell’ambito dell’economia locale
occorre misurare lo sforzo per esempio che stanno facendo i privati al rinnovamento
Perche?
Il motivo è che una volta “misurata” una cosa, si adottano i provvedimenti necessari per inserirla
nel contesto o per adeguare quest’ultimo ad essa (Prof Pierangelo Schiera - Presidente della
Fondazione Ruffilli)
la professione del Dottore Commercialista, può contribuire a “fiutare dove c’e’ innovazione” insieme agli imprenditori
INNOVAZIONE SOSTENIBILE
Mi è piaciuta molto l’iniziativa di una famosa azienda del cesenate che spinge sul wellness territoriale, visto come modo di
vivere ma anche di affrontare la vita, il lavoro e soprattutto come promotore e creatore di un modo di vivere la nostra terra
come zona nella quale si possa creare industria, artigianato, commercio, cooperazione, professioni e servizi, creando una
sorta di cooperazione nella crescita di un nuovo approccio anche al business
professionisti TUTORAGGIO anche in materia di INNOVAZIONE
Innovazione che deve partire dai nostri studi professionali, che devono adeguarsi ai tempi ed al cambiamento che sta’
avvenendo in Romagna
4. Caratteristiche del polo imprenditoriale di Forlì e Cesena
- qualità e la correttezza nell’approccio imprenditoriale
- estrema trasparenza di comportamenti in ogni fase del processo di business
La nostra è una terra SANA da tutti i punti di vista !
Pertanto occorre pensare POSITIVO!
Un noto politico ha detto:
“Cosa caratterizza la nostra terra rispetto alle altre?
Appena attraversato il Po, verso l’Emilia, Bologna, la Romagna, cambia il linguaggio. Colpisce il
costante ricorso ad una narrazione collettiva degli eventi.
Un ricondurre al “noi” piuttosto che all’ “io” “
Quale puo’ essere la capacità di reazione di fronte alla crisi nella nostra terra?
Conosco l’esempio di una grossa società quotata di Bologna, da un azienda capofila della
Packaging Valley. L’impresa capofila si impegna a programmare con le imprese di primo indotto le
commesse. Queste fanno altrettanto con il secondo cerchio sino all’artigianato e tutte le piccole
microimprese possono così accedere ai finanziamenti delle due banche sottoscrittrici del patto.
L’intera filiera garantisce per tutti. Un buon esempio di strategia per attraversare la crisi ove ha
senso e significato dire “noi”
5. Si parla molto in questi giorni, anche sulla stampa nazionale, di favorire il processo di creare
rete ed aggregazione tra le imprese
occorre farlo!!!
certezza del diritto necessario avere un quadro normativo stabile
business innovativi
tentativi di ricerca ed attivazione di convenzioni con il sistema stesso della ricerca
Si inizia a percepire come si inizi ad avere da parte degli imprenditori locali la necessità di
ricevere un supporto progettuale, necessario soprattutto alle piccole e medie imprese per poter
anche partecipare a bandi di finanziamento della ricerca, dell’innovazione e
dell’internazionalizzazione e ad azioni di trasferimento tecnologico, dovuto certamente allo sviluppo
del polo universitario che crea certamente i presupposti per un legame sempre più stretto tra
ricerca ed applicazione pratica nelle piccole e medie industrie
necessità di adeguare i nostri studi e quelli degli avvocati specializzati in diritto commerciale a
fornire consulenza anche in materia di contrattualistica commerciale specifica settoriale ed
internazionale
gruppi di lavoro interdisciplinari
collaborazione del mondo professionale con il mondo delle associazioni di categoria
6. Valutare e rivalutare il capitale intellettuale romagnolo
Le risorse intangibili
la conoscenza, la capacità d'innovazione, le risorse umane, il modello organizzativo adottato, la fedeltà dei
clienti costituiscono gli elementi strategici su cui misurare il valore di un'impresa
Il capitale intellettuale
la rappresentazione di tutte le risorse che costituiscono la fonte della differenza tra il valore di mercato e
quello contabile di un’organizzazione
Difficilmente misurabile, è fuori dubbio che esso contribuisca al valore che il mercato dà ad ogni azienda,
essendo uno dei patrimoni “invisibili” ed uno dei principali fattori nel processo di creazione di valore
In quale modo gli intangibles possono entrare o entrano nell’ambito del processo di rating di un’impresa?
Come dovrebbe essere comunicato alle banche ed agli altri stakeholders il valore degli intangibles (indicatori,
valori, bilanci, comunicazione volontaria, ecc.)?
Quali sono le prospettive per gli intangibles nel mercato del credito?
un report
con lo scopo di rendere conto del proprio capitale intellettuale, negli aspetti quantitativi e qualitativi
- migliorare la gestione degli intangibles, grazie ad una migliore conoscenza di essi
- estendere la trasparenza sui fatti aziendali verso il territorio
- fare conoscere la specificità strategica ed organizzativa della società
7. RISORSE
TANGIBILI
RICERCA
TECNOLOGIA
E INNOVAZIONE IMMAGINE
AZIENDALE
KNOW-HOW BREVETTI
PROCESSI AZIENDALI
RELAZIONE
RISORSE
CON I CLIENTI INTANGIBILI
8. [ Stimolare e riconoscere, individuare, sviluppare i valori intangibili ]
[ Metodologie scientifiche per la misurazione dei valori latenti ]
[ Asseverazione dei valori misurati da soggetti specializzati e riconosciuti dalla legge ]
[ Riconoscimento dei valori e inserimento nei processi di rating e reporting ]
[ Misurazione della variazione nel tempo del valore ]
9. prospettiva interna
Fornire al management un mix di strumenti di governo, misurazione e controllo delle risorse immateriali e di analisi
delle leve utilizzabili
in ossequio al noto adagio
“what you measure is what you can manage”
La necessità di rivedere i sistemi di management accounting e di creazione di valore
rivisitare, sviluppare e applicare agli intangibili tutti i concetti e profili economico-aziendali normalmente riferiti ai
beni tangibili
produttività, redditività, efficacia, efficienza, ecc.
rivedere i relativi modelli e strumenti di misurazione
prospettiva esterna
migliorare e ampliare il dispositivo informativo a disposizione degli stakeholders, utile a spiegare il rilevante gap tra valore di mercato e
valore di bilancio
far capire la reale dimensione del capitale aziendale
gestione ordinaria periodica (es. bilancio o nella comunicazione volontaria) operazioni straordinarie (fusioni, conferimenti, cessioni di
partecipazioni o di aziende, ecc.)
gli intangibles rappresentano un “grande assente” nei modelli e strumenti di accounting tradizionali, orientati sia all’interno
(“valutare per gestire”) che all’esterno (“valutare per comunicare”)
10. comunicazione istituzionale
può essere su base
obbligatoria (bilancio)
volontaria
Se il capitale intellettuale è assente dai tradizionali strumenti di controllo e
reporting economico-finanziario
come è possibile approcciarlo?
Più precisamente, come è possibile identificarlo visualizzarlo per poi
misurarlo-valutarlo?
IL CAPITALE INTELLETTUALE
Il processo di valutazione del capitale intellettuale può essere articolato in
tre macro-fasi:
la visualizzazione
la misurazione
la valutazione
12. AZIENDA VALUTATA CON I SOLI TANGIBLES
AZIENDA VALUTATA CON I TANGIBLES + INTANGIBLES
13. Nelle nostre imprese sono presenti beni “intangibili” – come ricerca, innovazione,
competenze, immagine aziendale, brevetti, know-how – che, opportunamente misurati,
potrebbero entrare a far parte del capitale aziendale aumentandone, di fatto, il valore.
L’economia della conoscenza è un settore che le istituzioni europee da tempo indicano come
terreno di sviluppo economico e sul quale gli economisti sono al lavoro in diversi paesi.
Informazione (dell’imprenditore, dei commercialisti e degli operatori)
Formazione (dell’imprenditore, dei commercialisti e degli operatori)
Accettazione del valore univoco e comparabile e suo monitoraggio nel tempo
Stimolo
mediante azioni congiunte tra governo e stakeholders privilegiati al fine di
all’utilizzo dell’idea
riconoscere, sopratutto alle PMI, l’utilità degli intangibili per l’accesso al
credito.
14. Obiettivi e soluzioni nel tempo:
• Rilancio dell’Economia Nazionale e Locale: mediante tale intervento (ricapitalizzazione
soprattutto delle PMI – motore pulsante dell’economia) effettuato a “costo zero” per il
Bilancio dello Stato.
• Possibilità di generare entrate nelle Casse dello Stato mediante l’introduzione di
“imposta sostitutiva” sul valore emergente dalla valutazione degli intangibili.
• Risoluzione del problema inerente la sottocapitalizzazione delle PMI con conseguente
soluzione relativamente alle regole troppo stringenti di Basilea 3.
• Determinazione di standard di redazione del “Bilancio del Capitale Intellettuale” con
report sempre costantemente monitorati, verificati e confrontati nel tempo.
• Acquisizione di metodologie scientifiche trasparenti ed universalmente riconosciute
(vedi linee guida proposte dall’Università delle Marche).
• Utilizzo ed applicazione della metodologia dopo che la stessa sia stata testata ed
approvata
• Certificazione e asseverazione da un soggetto terzo (deputato a ciò per legge che
fornisca idonee garanzie di imparzialità) del valore determinato, il quale potrà collocarsi
all’interno di un processo di rating.
15. Fonti:
Commissione Nazionale ADC sugli Intangibili
Università di Macerata
Politecnico delle Marche
ADC Roma
ADC Marche
Baruch Lev New York University - www.baruch‐lev.com
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
Fabio Porcellini Dottore Commercialista Revisore Legale - E-mail: fp@studioporcellini.com