La scrittura sofferente (abstract)_Stefano Cavaliere
1. Titolo tesi: La scrittura sofferente – Analisi, riflessioni e proposte per una risposta
tecnologica ai disturbi disgrafici e disortografici
Insegnamento: Sistemi e tecnologie della Comunicazione
Docente: Prof. Carlo Maria MEDAGLIA
Corelatore: Prof. Pasquale MALLOZZI
Laurea magistrale in Comunicazione Digitale
Facoltà di Scienze della Comunicazione
Università di Roma “La Sapienza”
L’era dell’informatizzazione, fatta di nuovi paradigmi d’interazione e di espressività liquide,
nasconde paradossi inconsueti: tutta protesa verso il futuro e la semplificazione ossessiva delle
attività umane, ci rende insensibili alle differenze e incapaci di oltrepassare la sottile linea che
divide il nostro concetto di normalità da quello degli altri.
Oggi le attività di scrittura sono totalmente demandate all’utilizzo della tecnologia. Mail,
messaggistica istantanea, pagine web sono ormai all’ordine del giorno.
Sottoposti alla costante pervasività delle nuove tecnologie è facile dare per scontato che
l’apprendimento delle capacità scrittorie sia una cosa naturale e condivisa. Si rimarrebbe stupiti
nell’apprendere come, al contrario, molte persone esperiscano quotidianamente difficoltà nella
scrittura e come tale condizione rappresenti per loro momento di sofferenza e frustrazione.
Quando parliamo di disturbi dell’apprendimento (nella fattispecie disgrafia e disortografia), ci
addentriamo in una dimensione parallela nella quale i concetti condivisi di “normalità” e
“apprendimento” vengono totalmente a decadere. Le parole non sono più parole; i testi si
trasformano in labirinti fatali dai quali è impossibile districarsi; la comunicazione diviene
problematica e difficoltosa.
L’incapacità di comprendere queste problematiche ci spinge spesso a metterle in secondo piano
se non a ignorarle, inducendoci a sbrigative etichettature. In realtà la disgrafia e la disortografia
non possono essere considerate delle vere e proprie malattie per quanto siano ugualmente
invalidanti. Grazie all’aumentata sensibilità nei confronti di queste tematiche, nell’ultimo decennio
si è assistito a un cambiamento notevole in merito al rapporto tra tecnologie e disabilità. Si è
voluto porre l’accento sulle differenze piuttosto che sulle uguaglianze, utilizzando la forza della
comunicazione digitale per rieducarci al rispetto e alla comprensione dell’altro.
Prendendo spunto da queste riflessioni, la presente tesi si prefigge l’obbiettivo di indagare le
cause dei disturbi della scrittura e analizzare l’evoluzione delle tecnologie in merito alla loro
prevenzione, supporto e recupero.
I due poli entro i quali si muoverà la trattazione sono rappresentati dalla psicologia cognitivista e
dall’accessibilità: la prima descrive in modo esaustivo le abilità coinvolte nei processi di scrittura,
rendendo evidente le cause dei disturbi a esse correlati; la seconda propone soluzioni
tecnologiche alternative che aiutino le persone affette da tali disabilità e assicurino autonomia
nell’esecuzione dei compiti.
Il punto di connessione tra questi due universi, apparentemente così distanti, rappresenta il
nucleo centrale dell’elaborato. Alla luce dei vantaggi e delle criticità messe in rilievo dai due ambiti
di studio, verrà infatti fornita un’inedita proposta progettuale che unisca allo stesso tempo
approcci tecnologici tradizionali e innovativi. Il risultato sarà un percorso evolutivo caratterizzato
da strategie alternative di comunicazione, basate sulla reinterpretazione del concetto stesso di
tecnologia con particolare riguardo ai contesti e alle pratiche d’uso comune.