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Rapporto Innovazione 2010
AIDAApportare Innovazione Direttamente in Azienda
Rapporto Innovazione 2010
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R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E
2 0 1 0 AIDA
3
SOMMARIO
	 PRESENTAZIONE	 5
1	 La	parola	alle	Aziende	coinvolte	AIDA	2006/2008	 7
	 	 ARS	Graphica	Tofani	 9
	 	 Ometec	 12
	 	 C.E.C.	 17
	 	 Carind	 19
	 	 Capoccia	 23
	 	 Tecno	Cosman	 27
	 	 Iacobucci	 29
	 	 Clizia	Confezioni	 32
	 	 Soleko	 37
	 	 Microme.S	 41
	 	 Guest	Star	 43
	 	 Iacobucci	HF	Electronics	 47
2	 Sintesi	dei	Progetti	di	Innovazione	Ammessi	AIDA	2009	 51
3	 La	Capacità	Innovativa	delle	Piccole	e	Medie	Imprese	della	Provincia	di	Frosinone	 63
	 1	 PREMESSA	 64
	 1.1	 Introduzione	 64
	 1.2	 Motivazioni	 64
	 2	 LEGENDA	-	GLOSSARIO	 65
	 3	 RIFERIMENTI	 68
	 4	 METODOLOGIA	DELLA	RICERCA	 69
	 4.1	 Interviste	 69
	 4.2	 Sintesi	dei	dati	 69
	 4.3	 Elenco	aziende	intervistate	 70
	 5	 STRUTTURA	DEL	CAMPIONE	 71
	 5.1	 Considerazioni	sulla	struttura	del	campione	 72
	 6	 RISULTATI	 72
	 6.1	 Propensione	attuale	verso	l’innovazione	ricerca	e	sviluppo
	 	 delle	PMI	della	Provincia	di	Frosinone	 73
	 6.1.1	 Considerazioni	di	sintesi	e	confronto	con	indagini	analoghe	 75
	 6.2	 Orientamento	verso	gli	accordi	per	l’innovazione	e	il	trasferimento	di	tecnologia	 77
	 6.2.1	 Considerazioni	di	sintesi	e	confronto	con	indagini	analoghe	 78
	 6.3	 Predisposizione	verso	le	attività	di	innovazione	e	ricerca	e	sviluppo	-
	 	 Percezione	dei	benefici	ottenibili	 80
	 6.3.1	 Considerazioni	di	sintesi	 81
	 7	 CONCLUSIONI	 82
	 	 Gli	autori	della	ricerca	 83
	 	 Ringraziamenti	 83
	 APPENDICE	A	–	Questionario	Completo	 84
	 APPENDICE	B	–	Questionario	Breve	 86
La parola alle Aziende coinvolte
AIDA 2006/2008
Sintesi dei Progetti di
Innovazione Ammessi AIDA 2009
La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Imprese
della Provincia di Frosinone
1
2
3
VISTO SI AUTORIZZA LA
PUBBLICAZIONE
Il Segretario generale
(dr. Mario Popolla)
Frosinone, 16 marzo 2010
4
R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E
2 0 1 0 AIDA
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PRESENTAZIONE
La Camera di Commercio di Frosinone ha mostrato nel corso degli anni un vivo interesse
per la tematica dell’innovazione tecnologica, rendendola una delle priorità della program-
mazione pluriennale dell’Ente stesso. Peraltro, in linea con un’evoluzione avvenuta nel
corso degli anni, il testo della legge 580/93, così come recentemente innovato e modificato,
riconosce nella “promozione dell’innovazione” e nel “trasferimento tecnologico” ambiti di
competenza specifica e prioritaria del sistema camerale.
In quest’ottica, già dal 2006 la CCIAA di Frosinone, vicina alle esigenze del sistema im-
prenditoriale locale, ha istituito il Fondo AIDA, al fine di finanziare programmi di inno-
vazione tecnologica per le PMI, di produzione e servizi, costituite o in via di costituzione,
aventi una sede operativa in provincia di Frosinone ed in regola con il pagamento del
diritto annuale. Ha, quindi, avviato una partnership con il Parco Scientifico e Tecnologico
del Lazio Meridionale - Pa.L.Mer. per la gestione ed il coordinamento delle attività con-
nesse al Fondo stesso.
I risultati raggiunti in questi anni vedono l’Ente soddisfatto dell’iniziativa, alla quale,
tuttavia, nel corso del tempo e attraverso i vari bandi, sono state apportate significative
modifiche. Le recenti difficoltà economico-finanziarie in cui versano le imprese di ogni
comparto nella nostra provincia, hanno indotto questo Ente a trasformare AIDA da fondo
rotativo a finanziamento a fondo perduto, finalizzato alla stimolo dell’innovazione tecno-
logica sia di processo che di prodotto.
La grande consistenza numerica e la validità da un punto di vista qualitativo delle pro-
poste presentate induce oggi a riflettere sulla significatività di questo strumento. Le ri-
sorse appostate dall’Ente si sono dimostrate esigue rispetto al numero abnorme delle
domande presentate. Questo ha comportato un’attenta selezione delle imprese ammesse
al finanziamento ed ha, altresì, stimolato una precisa riflessione della Giunta camerale.
Riconosciuta la validità dello strumento in sé quale stimolo per le imprese del territorio al
miglioramento tecnologico continuo, la cospicuità delle domande pervenute in occasione
dell’ultimo bando si mostra quale chiaro sintomo di una situazione generalizzata di crisi
imprenditoriale del nostro territorio. In tale contesto l’adozione di misure appropriate di
sostegno rappresenta una valida risposta, così come il progetto AIDA ha dimostrato di
essere nei suoi diversi bandi.
Mario	Papetti
Presidente	della	Camera	di	Commercio	di	Frosinone
La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
Quale	è	la	vostra	attività	aziendale?
La	 nostra	 azienda	 opera	 dal	 1945	 nel	
campo	grafico.	Durante	gli	oltre	cinquanta	
anni	di	attività	l’azienda	ha	visto	avvicen-
darsi	alla	proprietà	tre	generazioni.
La	prerogativa	più	importante	della	no-
stra	azienda	è	quella	di	prestare	grande	
attenzione	 alla	 clientela,	 attraverso	 il	
miglioramento	continuo	e	la	personaliz-
zazione	dei	servizi	offerti.
Come	ha	maturato	l’idea	di	partecipare	
al	fondo	AIDA?
L’idea	 di	 progetto	 è	 alla	 base	 della	 co-
stituzione	di	un	nuovo	ramo	di	azienda,
e	parte	da	una	analisi	di	mercato	che	ha	
evidenziato	 alcune	 criticità	 nell’offerta	
degli	 operatori	 del	 settore	 tipografico	
editoriale:	 l’offerta	 di	 servizi	 tipogra-
fici	 ed	 editoriali	 del	 territorio	 appariva	
frammentata	 e	 disorganica;	 vi	 era	 una	
totale	 assenza	 di	 strumenti	 informatici	
dinamici	di	reale	utilità	ed	interesse	per	
l’utente	 nell’esprimere	 al	 meglio	 le	 sue	
idee	ed	identificare	rapidamente	il	pro-
dotto	da	acquistare.
Ci	 siamo	 quindi	 posti	 l’obiettivo	 ambi-
zioso	di	porre	i	clienti	al	centro	del	core	
business	 aziendale,	 cercando	 di	 realiz-
zare	 una	 piattaforma	 informatica	 nella	
quale	 diversi	 soggetti	 operanti	 nel	 set-
tore	tipografico	ed	editoriale	(tipografie,	
grafici,	allestitori,	fotografi	ed	agenzie	di	
pubblicità)	 potessero	 trovare	 uno	 stru-
mento	utile	per	conseguire	rapidamente	
i	risultati	attesi.
Abbiamo	 capito	 immediatamente	 l’im-
portanza	del	progetto	anche	se	devo	dire	
che,	senza	il	necessario	supporto	di	tec-
nici	esperti,	non	sarebbe	mai	stato	possi-
bile	realizzarlo.
L’idea	di	innovare	il	processo	aziendale
è	stata	attuata	in	due	step.	Attraverso	il	
supporto	della	FILAS	e	di	uno	strumento	
a	sostegno	dell’e-commerce	è	stato	rea-
lizzato	il	sistema	software	di	base	e	dato	
l’avvio	al	sito,	mentre	tramite	AIDA	sono	
state	 automatizzate	 importanti	 fasi	 del	
processo	produttivo.	La	nostra	è	una	fi-
liera	controllata,	veloce,	economica	ed	
ecologica.
Dalla	prestampa	agli	allestimenti,	dalla	
materia	prima	al	prodotto	finito,	siamo	
in	 grado	 di	 svolgere	 internamente	 la	
La prima azienda ad essere intervistata è
stata la Ars Graphica Tofani S.r.l. di Alatri,
con l’intervento di Massimo Tofani.
ARS	GRAPHICA	TOFANI
10
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2 0 1 0 AIDA
La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
11
maggior	 parte	 delle  	 lavorazioni	 ri-
chieste	dal	mercato.
È	più	importante	l’aumento	di	compe-
titività	 dell’impresa	 o	 l’ottimizzazione	
dei	costi?
Tra	le	due	realtà	vige	un	rapporto	di	reci-
proca	 sussistenza,	 nel	 senso	 che	 se	 l’im-
presa	diventa	competitiva,	riuscendo	a	svi-
luppare	al	massimo	la	produttività,	riesce	
anche	a	ridurre	i	costi,	riuscendo	in	questo	
modo	 ad	 essere	 molto	 più	 competitiva	 e	
maggiormente	presente	sul	mercato.
Quali	risultati	pratici	avete	ottenuto	dal	
potenziamento	tecnologico	effettuato?
Attraverso	la	realizzazione	del	progetto	
è	stato	possibile	automatizzare	la	mag-
gior	parte	dei	processi	produttivi:
dal	 controllo	 file	 professionale	 incluso	
per	tutti	gli	ordini	di	ogni	entità	all’inci-
sione	lastre	con	tecnologia	CTP;
dalla	stampa	con	controllo	della	densità	
cromatica	alla	plastificazione,	principal-
mente	Lucida	e	Opaca;
dalla	 stampa	 a	 caldo	 (oro,	 argento	 e	
altri	 materiali	 metallici	 o	 plastici	 alla	
fascicolazione	con	punto	metallico	fino	
a	 80pgg	 fi	 f.to	 max	 aperto	 35x50cm	
(brochures,	 riviste);	 dalla	 fustellatura	
(scatole,	cartelline	ed	altro)	a	quella	co-
nica	(etichette	per	olio,	vino,	liquori),	al	
Piega-Incolla	 (buste	 intestate	 persona-
lizzate,	cartelline,	packaging...).
Gli	 errori	 si	 sono	 ridotti	 al	 minimo;	 in	
precedenza	 poteva	 anche	 accadere	 di	
mandare	in	stampa	un	file	in	tricromia	
anziché	 in	 quadricromia;	 oggi	 queste	
cose	non	succedono	più.
I	processi	sono	diventati	molto	più	rapidi	
e	snelli	sia	nella	fase	progettuale	che	in	
quella	di	stampa	vera	e	propria.
I	vantaggi	economici	sono	notevolmente	
cresciuti	 grazie	 all’implementazione	
delle	macchine,	sia	per	i	lavori	di	medio	
formato	che	di	piccolo	formato.
Possiamo	realizzare	la	plastificazione	in-
terna	e	una	serie	di	rifiniture	tra	le	quali	
la	stampa	in	oro	che,	nobilitando	il	pro-
dotto,	 lo	 fa	 diventare	 veramente	 unico	
all’interno	di	un	sistema	produttivo	con	
una	filiera	cortissima.
Inoltre,	abbiamo	raggiunto	un’efficienza	
nella	 fase	 logistica	 davvero	 notevole,	
con	il	massimo	rispetto	dei	tempi	di	con-
segna	dei	lavori.	
Secondo	lei	è	più	importante	l’innova-
zione	di	processo	o	quella	di	prodotto?
Non	credo	possa	esserci	un’innovazione	
di	prodotto	senza	quella	di	processo,	so-
prattutto	in	un	settore	particolare	come	
il	nostro.
Credo,	comunque	che	la	priorità	vada	ri-
servata	all’innovazione	di	processo.
Sintesi del programma di innovazione
L’intervento attuato dall’azienda Ars Graphica Tofani consiste nella ottimizzazione
di un sito internet orientato al commercio elettronico che ha permesso l’offerta e
l’acquisto on-line di servizi tipografici, grafici ed editoriali, nonché il coordina-
mento delle funzioni di incasso, del servizio di assistenza ai clienti e delle operazioni
di logistica connesse alle vendite, oltre all’automazione di alcuni processi produttivi.
Oltre a programmare una base dati integrata per la gestione delle transazioni, per la
contabilità, l’acquisto e la vendita dei servizi e dei prodotti, sono state implementate
le funzioni che riguardano il CRM (Customer Relationship Management) e il DMM
(Data Marketing Management) con l’obiettivo di fidelizzare i clienti ed assisterli
nelle loro scelte ed acquisti. Gli aspetti salienti del sistema software oggi operativo
sono complessivamente così riassumibili:
Front Office (sezioni del sito ad uso degli utenti)
• pagine web contenenti le informazioni generali, di presentazione, fotografiche e
multimediali, oltre a form di comunicazione utente-sistema (visualizzazione delle
disponibilità, procedure per le prenotazioni, pannelli per richiesta informazioni,
autocompilazione di moduli);
• pagine web SSL per procedere a pagamenti via carta di credito ed altre forme;
• contenuti che necessitano per loro stessa natura di frequenti aggiornamenti
(nuovi servizi e prodotti); sezioni ad aggiornamento periodico (promozioni, nuovi
prodotti); contenuti di tipo documentale.
Back Office (sezioni riservate ai soli amministratori)
Il sistema offre la possibilità di intervenire e gestire attraverso un accesso riservato
tutelato da password le seguenti attività:
• le disponibilità dei prodotti, le offerte speciali e le promozioni, i costi ed i paga-
menti;
• le comunicazioni da e verso i clienti mediante mailing, newsletters, posta elet-
tronica, SMS e fax;
• il controllo della logistica e delle attività dei fornitori;
• l’automazione dei principali processi.
Obiettivi
La realizzazione della piattaforma informatica dell’azienda Ars Graphica Tofani, ha
rappresentato per la stessa un efficace mezzo pubblicitario e ne ha favorito il suo
sviluppo nel ramo commerciale.
Il sistema software sviluppato, infatti, non vuole essere solo una vetrina di prodotti
ed un veicolo per l’acquisto on-line, ma anche uno strumento utile ed efficace per
concretizzare il prodotto tipografico desiderato.
Obiettivo ultimo è la fidelizzazione dei clienti, garantendo agli stessi assistenza al-
tamente qualificata nella scelta dei prodotti e nel conseguente acquisto.
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R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E
2 0 1 0 AIDA
La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
Quale	è	la	vostra	attività	aziendale?
OMETEC	 nasce	 nel	 2006	 e	 si	 propone	
come	partner	ideale	nella	progettazione	
e	costruzione	di	stampi	per	termoplastici	
a	 due	 piastre	 o	 a	 tre	 piastre,	 con	 inie-
zione	tradizionale	o	a	camera	calda;	co-
struzione	di	stampi	per	termoindurenti	a	
pressione	 diretta,	 inietto-compressione,	
iniezione	 transfer,	 iniezione	 con	 canali	
liberi	e	con	camera	fredda	per	BMC,	SMC	
e	CIC;	nonché	nella	costruzione	di	stampi	
trancia	 semplici,	 a	 blocco,	 a	 passo,	 a	
passo	con	punzoni	rigidi	e	a	passo	con	
punzoni	guidati	su	piastre	con	colonne	e	
bussole;	e	di	attrezzature	meccaniche	di	
precisione.
Al	termine	delle	lavorazioni	meccaniche	
richieste	dallo	stampo	o	dall’attrezzatura	
meccanica,	 tutti	 i	 componenti	 passano	
attraverso	 la	 mano	 attenta	 e	 paziente	
dell’aggiustatore,	che	con	le	sue	pietre	li	
accoppia	e	li	adatta.	
Affianco	alla	costruzione	di	stampi	e	di	
attrezzature	 di	 precisione	 vi	 è	 l’attività	
di	 stampaggio:	 di	 materie	 plastiche	 e	
gomma	termoplastica	ad	iniezione,	stam-
paggio	 termoindurente	 e	 di	 stampaggio	
ad	iniezione	veloce	(settore	alimentare	e	
della	floricoltura).
I	punti	di	forza	della	OMETEC	sono:	di-
namicità	e	flessibilità	che	assicurano	ri-
sposte	immediate	alle	mutazioni	del	mer-
cato;	 qualità	 e	 tecnologia	 dei	 prodotti	
realizzati;	 professionalità	 e	 competenza	
garantita	dall’esperienza	ultraventennale	
nei	propri	settori	di	competenza.
È	più	importante	l’aumento	di	compe-
titività	 dell’impresa	 o	 l’ottimizzazione	
dei	costi?
È	difficile	stabilire	una	gerarchia	di	va-
lore.	 Senza	 dubbio	 l’impatto	 della	 ma-
nodopera	sui	costi	totali	di	un’impresa	è	
diventato	molto	forte	ed	incisivo;	l’unico	
modo	 per	 fronteggiarlo	 è	 aumentare	 la	
produttività.
Noi	 abbiamo	 proceduto	 all’acquisto	
di	 altri	 stampi	 e	 ottimizzato	 al	 meglio	
l’automazione,	tutto	per	essere	più	com-
petitivi.	
La seconda azienda è la Ometec, il risultato della
cooperazione tra quattro aziende.
È intervenuto Gianluigi Raponi.
OMETEC
Officine	Meccaniche	e	Tecnologiche	Consorziate
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R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E
2 0 1 0 AIDA
La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
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Secondo	lei	è	più	importante	l’innova-
zione	di	processo	o	quella	di	prodotto?
L’innovazione	 di	 processo	 è	 fondamen-
tale.	Ottimizzare	le	risorse	e	i	costi	legati	
alla	produzione;	focalizzare	l’attenzione	
sul	prodotto,	individuare	prodotti	nuovi	
da	industrializzare	per	diversificare	l’at-
tività.
La	nostra	realtà	appartiene	in	ogni	caso	
alla	 subfornitura;	 quindi	 per	 noi	 inno-
vare	 è	 di	 vitale	 importanza,	 così	 come	
detenere	il	know	how	dei	nostri	prodotti.
Questo	 presupposto	 sta	 indirizzando	 la	
produzione	 verso	 il	 settore	 dell’arredo,	
del	casalingo	e	della	domotica.
Avete	 recentemente	 intrapreso	 parti-
colari	 iniziative	 in	 ambito	 di	 ricerca?	
Come	vi	ha	supportato	il	Fondo	AIDA?
Si,	in	particolare	con	l’Istituto	Reale	di	
Tecnologia	 (in	 svedese	 Kungliga	 Tek-
niska	 högskolan,	 spesso	 abbreviato	
“KTH”)	che	fa	parte	dell’università	sta-
tale	di	Stoccolma,	istituto	gestito	e	coor-
dinato	da	un	italiano,	tra	l’altro.
Con	loro	abbiamo	messo	a	punto	un	per-
corso	 orientato	 all’innovazione	 sia	 di	
processo	che	di	prodotto.	
Insieme	all’Istituto	di	Design	Europeo	ab-
biamo	realizzato	un	progetto	innovativo	
nel	 settore,	 sviluppando	 l’attenzione	 su	
5	 campi	 di	 ricerca:	 edilizia,	 bioedilizia,	
domotica,	arredo	urbano	e	per	interni.	
In	tutte	le	fasi	di	sviluppo,	poter	contare	
sul	supporto	del	Fondo	AIDA,	ha	note-
volmente	alleggerito	il	carico	finanziario	
che	qualsiasi	processo	di	innovazione	ri-
chiede.
Come	ha	maturato	l’idea	di	partecipare	
al	fondo	AIDA?
L’idea	del	progetto	nasce	da	un	notevole	
incremento,	 da	 parte	 dei	 clienti,	 della	
domanda	di	contenitori	in	Polypropylene	
per	l’industria	alimentare	a	cui	si	é	pen-
sato	di	far	fronte,	piuttosto	che	aumen-
tando	il	parco	macchine	esistente,	attra-
verso	 la	 realizzazione	 di	 una	 macchina	
capace	 di	 stampare	 simultaneamente	
vaschetta	e	coperchio	a	spessore	sottile	
(tecnologia	IML	-	IN-MOULD-LABEL).
Gli	obiettivi	che	l’azienda	si	era	prefis-
sata	erano	un	incremento	della	produt-
tività	e	contemporaneamente	della	fles-
sibilità.
Quali	risultati	pratici	avete	ottenuto	dal	
potenziamento	tecnologico	effettuato?
L’implementazione	di	tale	apparecchia-
tura	 ha	 consentito	 all’azienda	 di	 otte-
nere	 una	 innovazione	 assoluta	 di	 pro-
cesso,	 in	 quanto	 quello	 che	 finora	 è	
stato	sviluppato	nel	settore	sono	stampi	
pluri-impronta;	 soluzione	 che	 rispetto	
a	quella	proposta	dalla	Ometec	è	meno	
flessibile.
La	soluzione	realizzata	ci	permetterà	in-
fatti	di	cambiare	produzione	senza	dover	
riprogettare	 completamente	 lo	 stampo,	
il	sistema	di	iniezione	e	l’automazione,	
con	un	notevole	snellimento	e	velociz-
zazione	del	sistema	produttivo.
Sintesi del programma di innovazione
L’azienda si occupa della progettazione, costruzione e stampaggio di stampi per
materie plastiche e trancia.
Uno dei settori in cui opera Ometec é lo stampaggio veloce di prodotti a spessore
sottile per packaging (contenitori, vaschette, etc.), mediante la tecnologia IML.
Questa consiste nell’inserimento dell’etichetta già in fase di stampaggio e nell’acce-
lerazione del processo di iniezione del materiale plastico (tipicamente polipropilene)
nello stampo attraverso l’utilizzo di accumulatori di azoto.
Prima il coperchio veniva ottenuto su una macchina di iniezione di 270 ton con un
apposito stampo, mentre la vaschetta veniva ottenuta con una macchina di iniezione
di 380 ton con un apposito stampo.
Ometec si è trovata ad affrontare un incremento della domanda di contenitori e,
invece di acquistare due ulteriori sistemi di iniezione, ha pensato di orientarsi verso
un unico sistema di 300 ton che produca sia il coperchio che la vaschetta. In questo
modo Ometec ha cercato di incrementare l’efficienza del processo riducendo i costi
di investimento, i tempi ed i costi di produzione.
Per fare questo, oltre all’acquisto della nuova macchina di iniezione, l’azienda ha
progettato e realizzato una struttura porta-stampi, in grado di mantenere in posi-
zione in macchina entrambi gli stampi di cui dispone.
La progettazione e realizzazione della struttura porta-stampi, é stata ideata per con-
sentire di posizionare anche il gruppo di iniezione che conduce il materiale plastico
dalla camera calda dello stampo alle singole impronte da riempire.
Infine, tale struttura è stata interfacciata con un sistema automatico per l’inseri-
mento delle etichette e per l’estrazione dei pezzi finiti.
Tale struttura é risultata innovativa, perché, se pure vi sono stampati particolari di
forma differente con un unico sistema di iniezione, si é comunque sempre utilizzato
uno stampo con più impronte.
Obiettivi
A fronte di un rilevante aumento della domanda di acquisto di contenitori (costi-
tuiti da vaschetta più coperchio) realizzati dalla Ometec, l’azienda ha stabilito di
intervenire con l’obiettivo di incrementare l’efficienza del processo di produzione,
diminuendo i costi di investimento ed i tempi.
L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’acquisto di una nuova macchina per l’inie-
zione, ma anche grazie alla progettazione e realizzazione della struttura porta stampi
precedentemente descritta ed oggetto del programma di innovazione.
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R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E
2 0 1 0 AIDA
La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
La	nostra	camiceria	da	uomo	è	sul	mercato	
da	 15	 anni	 e	 realizza	 prevalentemente	
camicie	 da	 uomo	 di	 livello	 medio-alto.	
I	prodotti	di	camiceria	sono	interamente	
realizzati	da	noi,	senza	alcun	tipo	di	frap-
posizione	nel	processo	produttivo.
Come	ha	maturato	l’idea	di	partecipare	
al	fondo	AIDA?
La	 prima	 idea	 era	 di	 ottimizzare	 alcuni	
singoli	passaggi,	in	particolare	l’informa-
tizzazione	degli	ordini.
Inizialmente	lo	vedevo	come	un	aiuto	per	
il	personale.	Alla	fine	l’informatizzazione	
ha	riguardato	tutto	il	processo	produttivo	
fino	ad	arrivare	alla	registrazione	ed	alla	
rintracciabilità	del	singolo	prodotto.
Grazie	a	questo	intervento	abbiamo	deciso	
di	 aumentare	 la	 produzione	 giornaliera.	
Nel	 settore	 tessile,	 del	 resto,	 è	 difficile	
pensare	alla	diversificazione	del	prodotto.	
L’adesione	ad	AIDA	si	è	tradotta	in	compe-
titività	e	riduzione	dei	costi	fissi	aziendali.
Quali	risultati	pratici	avete	ottenuto	dal	
potenziamento	tecnologico	effettuato?
La	piattaforma	implementata	renderà	pos-
sibile	 la	 registrazione,	 in	 maniera	 infor-
matizzata,	di	tutte	le	informazioni	relative	
alle	specifiche	di	un	cliente,	necessarie	per	
la	produzione	di	un	capo	di	camiceria.
Naturale	 conseguenza	 sarà	 un	 consi-
derevole	 aumento	 della	 competitività	 e	
del	fatturato,	dovute	alla	velocizzazione	
dell’attività	 produttiva,	 con	 conseguente	
possibilità	di	ampliare	la	propria	clientela.
L’innovazione	realizzata	prevede	la	pos-
sibilità	di	subire	ulteriori	evoluzioni?
Conseguentemente	 alla	 realizzazione	
della	 piattaforma	 per	 la	 gestione	 delle	
commesse,	si	prevede	l’implementazione	
di	 etichette	 RFID	 posizionate	 diretta-
mente	sull’indumento	in	lavorazione,	in	
modo	da	poter	seguire	ogni	singolo	capo
durante	la	fase	produttiva.
La	nostra	idea	è	quella	di	migliorare	tutta	
la	catena	di	produzione,	attraverso	l’in-
formatizzazione	 della	 stessa,	 in	 modo	
da	poter	aumentare	la	produttività,	con-
centrandoci	anche	sul	miglioramento	del	
capo	realizzato	piuttosto	che	sulla	diver-
sificazione	del	prodotto	finale.
Secondo	lei	è	più	importante	l’innova-
zione	di	processo	o	quella	di	prodotto?
Riteniamo	fondamentale	mantenere	una	
elevata	 qualità	 del	 prodotto	 realizzato,	
soprattutto	nel	mercato	di	riferimento	in	
cui	c’è	una	elevatissima	concorrenza.	Il	
più	 delle	 volte	 ciò	 può	 essere	 garantito	
realizzando	una	innovazione	di	processo,	
quindi	 ritengo	 le	 due	 cose	 strettamente	
legate	tra	di	loro.
È la volta della C.E.C. S.r.l. di Sora, azienda
specializzata nella produzione di camicie.
È stato intervistato Andrea Attili.
C.E.C.
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Sintesi del programma di innovazione
Il progetto dell’azienda CEC S.r.l., denominato REPOSITORY MANAGEMENT, ha
previsto la realizzazione di un sistema di archiviazione documentale che ha per-
messo all’azienda di ottimizzare il proprio lavoro di ufficio in una scrivania virtuale
senza carta, con tutti i documenti disponibili in tempo reale per rapide decisioni,
sfruttando pienamente l’archiviazione documentale e la messaggistica unificata con
l’invio di FAX, SMS, TELEGRAMMI, POSTA CARTACEA e E-Mail CERTIFICATE
direttamente dal PC in Internet.
Il sistema è inoltre dotato della funzione “Protocollo” che permette una completa e
automatica archiviazione documentale, necessaria per il completamento dell’IDM
(Integrated Document Management) e consente di convertire i documenti in file di
tipo TIFF o PDF.
Particolare rilevanza è stata posta sulla semplicità di reperimento e d’utilizzo dei
dati e delle informazioni presentate all’utente, sulla semplicità d’uso (utilizzo di
interfacce grafiche e metafore adeguate capaci di rappresentare in maniera chiara
i dati e di effettuare operazioni in maniera immediata), sulla sua efficienza (poche
operazioni per sfruttare le potenzialità del sistema) e sulla sua omogeneità con le
interfacce standard.
Obiettivi
L’obiettivo del programma di innovazione è stato quello di velocizzare e rendere
maggiormente efficiente tutta la filiera che va dalla ricezione dell’ordine alla conse-
gna della commessa permettendo agli utenti, attraverso un idoneo portale, di veri-
ficare personalmente lo stato della lavorazione ed il rispetto dei tempi di consegna.
L’azienda CEC S.r.l. è così riuscita ad ottimizzare il proprio lavoro di ufficio, sia in
termini di qualità che di tempi.
CARIND
Altra azienda aderente al Fondo AIDA è la
Carind S.r.l., per la quale è stato intervistato
Tommaso De Santis.
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La	nostra	innovazione	è,	alla	fine,	frutto	
delle	nostre	esperienze,	dei	viaggi	e	degli	
incontri,	delle	esigenze	dei	clienti	o	dei	
consumatori.	In	altri	Paesi	come	l’Ame-
rica,	le	Università	lavorano	a	volte	anche	
indipendentemente	 e	 poi	 mettono	 a	 di-
sposizione	di	tutti	le	loro	conoscenze	e	i	
risultati	raggiunti.
Si	dovrebbe	quindi	lavorare	per	miglio-
rare	il	rapporto	tra	aziende	ed	enti	di	
ricerca?
Sicuramente	 questo	 è	 uno	 dei	 grandi	
obiettivi	che	tutti	dobbiamo	proporci,	a	
partire	dalle	istituzioni.	Si	dovrebbe	cer-
care	di	creare	delle	sinergie	tra	aziende,	
istituzioni	 ed	 enti	 di	 ricerca.	 Noi,	 per	
esempio,	abbiamo	intrapreso	un	progetto	
con	 l’Istituto	 di	 ricerca	 per	 l’Alimenta-
zione	su	loro	esplicita	richiesta.
La	nostra	azienda,	nata	nel	1988	ad	Ar-
pino,	 produce	 articoli	 di	 carta,	 sia	 per	
uso	igienico	industriale	che	per	uso	do-
mestico.
Attualmente	 la	 nostra	 azienda,	 grazie	
alla	 ragguardevole	 capacità	 produttiva,	
alle	 avanzate	 tecnologie	 di	 produzione	
ed	automazione,	alla	flessibilità	produt-
tiva,	nonchè	alla	facilità	di	adattamento	
alle	condizioni	di	mercati	internazionali	
ed	 alla	 qualità	 dei	 prodotti,	 si	 propone	
come	azienda	leader	nel	settore	igienico	
sanitario,	sia	a	livello	nazionale	che	in-
ternazionale.
Come	avete	maturato	l’idea	di	parteci-
pare	al	fondo	AIDA?
Carind	è	molto	avanti	a	livello	informa-
tico	grazie	alla	presenza	di	due	reti	in-
terne	 che	 ci	 permettono	 di	 controllare	
l’intero	 ciclo	 produttivo,	 dall’ordine	 del	
cliente	 fino	 all’ultimo	 rotolo	 che	 viene	
prodotto	e	consegnato.
Il	progetto	iniziale	consisteva	nell’avere	
un	 controllo	 ancora	 più	 sistematico	 e	
preciso	 dei	 dati	 di	 produzione,	 al	 fine	
di	 ottenere	 un	 monitoraggio	 in	 tempo	
reale	della	produzione;	oggi	abbiamo	dei	
report	 che	 in	 tempo	 reale	 ci	 informano	
su	come	sta	lavorando	una	determinata	
macchina.
Ciò	 ci	 consente	 di	 avere	 un	 migliora-
mento	nel	controllo:	degli	operatori,	delle	
materie	prime	e	di	modifiche	al	ciclo	pro-
duttivo.
Il	 progetto	 iniziale,	 partito	 dall’inseri-
mento	 del	 sistema	 di	 monitoraggio	 su	
due	 sole	 linee	 di	 produzione,	 entro	 il	
prossimo	anno	sarà	esteso	a	tutta	la	linea	
produttiva.
Avete	già	apprezzato	dei	miglioramenti?
Certamente,	 si	 pensi	 che	 mentre	 prima	
le	informazioni	relative	ad	esempio	alla	
produzione	ed	ai	 fermi	macchina	 veni-
vano	inserite	manualmente	dagli	opera-
tori	 nel	 sistema	 informatico	 aziendale,	
ora	 il	 tutto	 è	 gestito	 automaticamente,	
attraverso	il	collegamento	diretto	con	le	
macchine	di	produzione.
Quando	tutte	le	linee	saranno	gestite	dal	
sistema,	toglieremo	il	controllo	dell’ope-
ratore	ed	usufruiremo	dell’elevata	capa-
cità	di	autocontrollo	propria	del	sistema,	
con	la	catalogazione	dei	fermi	macchina	
e	 l’inserimento	 automatico	 dei	 processi	
di	lavorazione.	Questo	è	l’obiettivo	finale	
del	nostro	progetto.
Quindi	 siete	 maggiormente	 orientati	
all’innovazione	di	processo	che	a	quella	
di	prodotto?
Sicuramente	 si.	 Siamo	 da	 sempre	 con-
sapevoli	 che	 la	 prima	 è	 fondamentale	
affinché	 la	 seconda	 possa	 nascere	 e	
svilupparsi.	La	nuova	linea	che	sarà	in-
stallata	ci	consentirà	di	essere	una	delle	
prime	aziende	al	mondo	a	realizzare	al-
cuni	tipi	di	prodotti	a	livello	di	confe-
zionamento,	quindi	per	noi	innovazione	
di	processo	vuol	dire	anche	innovazione	
di	prodotto.
Secondo	lei	l’imprenditore	deve	essere	
assistito	da	enti	di	ricerca	specializzati,	
per	seguire	un	processo	di	innovazione?
Nel	nostro	territorio	non	abbiamo	la	pos-
sibilità	 di	 accedere	 a	 ricerche	 fatte	 da	
terzi	e	messeci	a	disposizione.
Sintesi del programma di innovazione
La proposta progettuale dell’azienda Carind S.r.l. prevedeva la realizzazione di un
sistema automatico per la diagnostica ed il monitoraggio della linea di produzione
denominata “Daily Gold”. La linea in oggetto ha vinto il 1° premio per il bando “In-
novaLazio 2005” quale migliore innovazione di processo.
Il sistema di monitoraggio realizzato, basato su di una architettura di rete di tipo
cablato con funzionamento “on query”, ha consentito il monitoraggio in tempo reale
dello stato di funzionamento della linea, la diagnostica dei guasti, e la realizzazione
in automatico delle ricette di funzionamento della produzione.
Tutte le informazioni ottenute dalla linea di produzione sono state conservate in un
server dotato di un software di monitoraggio specializzato per il tipo di produzione
in oggetto.
Nel dettaglio le fasi attraverso cui il progetto si è sviluppato:
• realizzazione e collaudo dell’hardware di rete;
• realizzazione del software di monitoraggio;
• documentazione finale di collaudo e formazione interna.
Obiettivi
La Carind S.r.l., attuando il programma di innovazione, è riuscita a migliorare la
gestione delle macchine e ad ottimizzare l’organizzazione della produzione e del
lavoro, con conseguente riduzione del rischio di infortuni ed aumento complessivo
della produttività attraverso un monitoraggio da remoto in tempo reale di alcune
fasi di produzione, quali l’attrezzaggio, la composizione delle ricette, le statistiche
di produzione, lo stato della linea, e realizzazione di statistiche del funzionamento
della linea.
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Può	 descriverci	 l’azienda	 e	 l’attività	
svolta?
L’azienda	è	stata	fondata	da	mio	padre	
(Capoccia	Ottavio)	nel	1978	ed	inizial-
mente	 riparava	 escavatori	 e	 macchine	
per	il	movimento	terra.
Oggi	 effettuiamo	 riparazioni	 anche	 su	
pompe,	elettrovalvole	e	su	tutto	ciò	che	
per	muoversi	ha	bisogno	dell’olio	idrau-
lico.
Come	avete	maturato	l’idea	di	parteci-
pare	al	fondo	AIDA?
L’idea	 di	 realizzare	 il	 progetto	 è	 nata	
dalla	volontà	di	inserirsi	nel	campo	della	
manutenzione	ed	assistenza	per	sistemi	
oleodinamici,	 settore	 in	 cui	 operano	 in	
maniera	prevalente	aziende	quali	la	Oil-
mec	di	Verona,	la	TFS	di	Salerno,	la	PRES-
SOIL	di	Torino,	ed	altre	ancora,	grazie	alle	
loro	dimensioni	e	processi	industriali.
La	possibilità	per	la	nostra	azienda	di	col-
locarsi	efficacemente	in	questa	nicchia	di	
mercato	 è	 indubbiamente	 condizionata	
all’innovazione	apportata	nei	processi	di	
lavorazione.
Il	progetto	che	abbiamo	presentato	pre-
vedeva	 la	 realizzazione	 di	 un	 impianto	
di	 controllo	 e	 collaudo	 gestito	 tramite	
un	 software	 in	 grado	 di	 fornirci	 uno	
screening	 sulle	 riparazioni	 effettuate	 in	
azienda.
Il	cliente	oggi	può	valutare	direttamente	
presso	il	nostro	stabilimento	quanto	ef-
ficace	 sia	 stata	 la	 riparazione	 del	 suo	
pezzo;	 insomma,	 facciamo	 un	 collaudo	
in	diretta.
Il	fondo	AIDA	è	stato	fondamentale	per	
poter	 portare	 a	 compimento	 l’innova-
zione.
Avete	 avuto	 dei	 benefici	 dall’innova-
zione?	L’impianto	è	attualmente	in	fun-
zione?
Certamente,	 devo	 dire	 con	 nostra	 im-
mensa	 soddisfazione,	 che	 l’impianto	 è	
stato	 realizzato	 nella	 sua	 completezza,	
secondo	 quella	 che	 era	 stata	 l’idea	 ini-
ziale	e	che	è	attualmente	operativo	e	fun-
zionante	e	completamente	integrato	nei	
processi	operativi	aziendali.
Il	programma	realizzato	consente	anche	
di	archiviare	tutto	lo	storico	aziendale,	in	
CAPOCCIA
La Capoccia S.r.l. si occupa di riparazione
meccanica a Vicalvi. Per parlare del progetto
AIDA è stata intervista Anna Capoccia.
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questo	modo	è	possibile	per	noi	effettuare	
anche	delle	elaborazioni	sui	dati	raccolti	
durante	le	lavorazioni.
È	possibile	quindi	sapere,	la	storia	di	tutti	
i	 pezzi	 entrati	 in	 officina	 per	 essere	 ri-
parati,	cosa	abbiamo	sostituito	e	perché;	
conoscere	le	prestazioni	che	il	pezzo	ha	
dato	successivamente.
In	questo	modo	possono	essere	effettuate	
anche	delle	comparazioni.
In	ordine	alla	riduzione	dei	tempi	di	la-
voro	come	ha	influito	il	sistema?
Su	 questo	 aspetto,	 avendo	 inserito	 nel	
nostro	processo	un	passaggio	in	più,	sa-
rebbe	stato	illogico	aspettarsi	anche	una	
riduzione	dei	tempi.
Diciamo	che	abbiamo	guadagnato	tanto	
in	 termini	 di	 soddisfazione	 del	 cliente,	
il	quale	può	constatare	in	qualsiasi	mo-
mento	la	qualità	dei	lavori	eseguiti.
I	dati	vengono	confrontati	con	le	schede	
messe	 a	 disposizione	 dalla	 casa	 madre.	
Quindi,	ad	esempio,	la	pompa	con	quel	
n.	di	matricola	ha	un	determinato	grafico	
di	potenza;	una	volta	riparata	viene	sot-
toposta	al	collaudo	e	i	nostri	dati	devono	
coincidere	con	quel	grafico.
Per	noi	c’è	la	certezza	che	il	lavoro	è	stato	
svolto	alla	perfezione.
Tutto	ciò	ha	migliorato	notevolmente	il	
processo	produttivo	ed	i	processi	di	con-
trollo.
Secondo	lei	è	più	importante	l’innova-
zione	di	processo	o	quella	di	prodotto?
All’interno	di	una	azienda	riteniamo	fon-
damentali	entrambe,	soprattutto	per	riu-
scire	ad	essere	competitivi.
Per	la	nostra	azienda	abbiamo	effettiva-
mente	 innovato	 prima	 il	 prodotto.	 Ora	
dobbiamo	 procedere	 ad	 innovare	 i	 pro-
cessi.
Sintesi del programma di innovazione
Il programma di innovazione proposto dalla Ditta Capoccia S.r.l. prevedeva la rea-
lizzazione e l’installazione di un sistema informatico per:
• la registrazione, l’analisi dei dati acquisiti e la produzione di report durante le
procedure di riparazione e collaudo per le unità idrauliche di impianti mobili ed
industriali;
• la gestione di una base-dati e relativa condivisione in rete aziendale.
Nello specifico, il sistema in oggetto era composto da:
un insieme di sensori e trasduttori per le grandezze fisiche di interesse distribuiti su
due banchi di collaudo;
un modulo di condizionamento ed acquisizione dei segnali;
un modulo di calcolo con relativo software per la memorizzazione, il trattamento e
l’analisi delle informazioni relative ai segnali acquisiti e la gestione delle procedure
di collaudo;
un modulo di calcolo per la memorizzazione, la gestione e la condivisione in rete
della base dati contenente:
• le informazioni sulle procedure di collaudo per ciascuna tipologia di unità idrau-
lica di impianti mobili ed industriali;
• i dati acquisiti;
• le schede di lavorazione;
• i reports di collaudo.
Obiettivi
Obiettivo principale del programma di innovazione della Ditta Capoccia S.r.l. è stato
il conseguimento di standard operativi necessari per garantire un più elevato grado
di efficienza ed una tracciabilità delle operazioni di collaudo eseguite.
Molto utile per l’azienda è stata anche la realizzazione di una base dati, condivisa
nella rete aziendale, contenente i dati acquisiti ed i report prodotti.
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Di	cosa	si	occupa	l’azienda?
La	 nostra	 azienda	 si	 occupa	 prevalen-
temente	 di	 costruzione	 e	 montaggio	 di	
impianti	industriali	e	di	meccaniche	nel	
campo	della	movimentazione.
Parallelamente	a	questa	attività	effettu-
iamo	manutenzione	e	carpenteria	metal-
lica.
Quale	progetto	avete	realizzato?
Per	 fronteggiare	 l’attuale	 crisi	 abbiamo	
cercato	 di	 realizzare	 un	 qualcosa	 di	
nuovo,	che	si	differenziasse	dalla	nostra	
attuale	 produzione	 e	 che	 potesse	 essere	
commercializzato.
Ovviamente	nella	ideazione	dell’innova-
zione	ci	siamo	basati	sulle	nostre	com-
petenze	 e	 conoscenze	 nel	 campo	 della	
carpenteria	metallica,	differenziando	sol-
tanto	quella	che	era	la	nicchia	di	mercato	
a	cui	si	rivolgeva.
In	particolare	abbiamo	deciso	di	concen-
trare	la	nostra	attenzione	sulla	meccanica	
per	tumulazione	in	profondità	e	su	tutti	
i	 problemi,	 anche	 a	 livello	 di	 sicurezza	
degli	operatori,	ad	essa	connessi.
Unitamente	 alla	 progettazione	 della	
macchina	abbiamo	pensato	a	strumenti	
meccanici	 per	 l’ausilio	 dei	 disabili	 che	
intendono	accedere	ai	cimiteri.
L’idea	è	nata	dalla	constatazione	che	sul	
mercato	 era	 assente	 un	 mezzo	 mecca-
nico,	 completamente	 automatizzato,	 in	
grado	di	compiere	tali	operazioni	senza	
l’intervento	 diretto	 di	 un	 operatore	 e	
dalla	constatazione	dei	pericoli	cui	po-
teva	 essere	 soggetto	 quest’ultimo	 do-
vendo	compiere	attività	di	tumulazione	
a	quote	elevate.
Avete	 avuto	 dei	 benefici	 dall’innova-
zione?	L’impianto	è	attualmente	in	fun-
zione?
L’ambizione	di	questo	progetto	era	quella	
di	 poter	 passare	 dalla	 lavorazione	 conto	
terzi	 alla	 progettazione,	 realizzazione	 e	
commercializzazione	 di	 un	 nostro	 pro-
dotto,	 che	 avrebbe	 potuto	 aprirci	 nuove	
nicchie	di	mercato	e	che	ci	avrebbe	per-
messo	di	fronteggiare	agevolmente	la	crisi.
Quali	 difficoltà	 avete	 riscontrato	 dopo	
la	realizzazione?
È la volta della Tecno Cosman S.r.l. di
Ferentino, con la partecipazione
di Peppino Cerroni.
TECNO	COSMAN
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L’innovazione	 è	 stata	 progettata	 intera-
mente	e	testata	all’interno	di	alcuni	ci-
miteri.	In	particolare	abbiamo	fatto	una	
dimostrazione	nel	cimitero	di	Castro	dei	
Volsci	e	provveduto	a	stimare	i	costi	so-
stenuti	durante	la	fase	di	progettazione,	
realizzazione	 e	 testing	 per	 definire	 l’ef-
fettivo	prezzo	di	vendita.	È	stato	anche	
realizzato	un	filmato	che	mostra	la	messa	
in	 funzione	 del	 macchinario	 realizzato,	
che	intendiamo	utilizzare	a	scopo	dimo-
strativo.
Attualmente	 stiamo	 implementando	 la	
fase	 di	 commercializzazione	 e	 distribu-
zione	del	prodotto.
Secondo	lei	è	più	importante	l’innova-
zione	di	processo	o	quella	di	prodotto?
Come	 azienda	 noi	 ci	 stiamo	 orientando	
sia	 sull’innovazione	 di	 prodotto	 che	 di	
processo,	in	quanto	riteniamo	fondamen-
tali	entrambe,	anche	se	la	prima	a	livello	
di	 attività	 aziendale	 può	 sembrare	 più	
nobile.
Per	una	azienda	è	sempre	più	prestigioso	
realizzare	 un	 prodotto	 nuovo	 ed	 inno-
vativo	da	commercializzare,	e	di	conse-
guenza	appetibile.
Del	resto	è	difficile	arrivare	ad	una	inno-
vazione	assoluta	di	prodotto	senza	inno-
vare	anche	i	processi	interni.
Sintesi del programma di innovazione
La proposta progettuale realizzata dell’azienda Tecno Cosman S.r.l., operante nel
campo delle costruzioni meccaniche e delle movimentazioni meccaniche, consiste
nella realizzazione di un prototipo per l’inserimento dei cofani funebri all’interno
dei loculi cimiteriali posti a diverse altezze da terra. La fase di inserimento e re-
cupero dei cofani funebri è infatti sempre stata effettuata manualmente, con gravi
rischi in termini di sicurezza per gli operatori. Il prototipo realizzato può essere
montato su diversi tipi di mezzi di movimentazione come carrelli elevatori, piat-
taforme, ecc. In tal modo il prodotto finale può essere acquistato dai comuni che
intendono agevolare e migliorare la sicurezza della fase di inserimento/recupero dei
feretri indipendentemente dai mezzi di sollevamento che attualmente utilizzano.
Obiettivi
Gli obiettivi attraverso cui si è sviluppato e concretizzato il progetto di innovazione
sono stati:
• realizzazione di un prototipo per verificarne la corretta funzionalità e verificare
la fattibilità tecnico-economica dell’iniziativa;
• iter per brevettare il sistema;
• produzione del prodotto.
IACOBUCCI
Altra azienda ad essere intervistata è la
Iacobucci S.p.a. di Ferentino, per la quale
abbiamo parlato con Angelo Iacobucci.
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La	 nostra	 azienda	 è	 presente	 sul	 mercato	
aeronautico	da	circa	35	anni;	inizialmente	
produceva	solo	carrelli	per	la	distribuzione	
di	cibi	e	bevande	a	bordo	degli	aerei,	ma	
con	il	passare	degli	anni	è	riuscita	a	con-
quistare	 primarie	 compagnie	 aeree	 come	
clienti,	inizialmente	in	Europa	e	successi-
vamente	anche	nel	resto	del	mondo.	Visto	il	
grande	successo	ottenuto	grazie	alla	qualità	
dei	prodotti	realizzati,	siamo	riusciti	ad	am-
pliare	la	produzione,	con	altre	linee	di	pro-
dotto	come	le	macchine	da	caffè	e	altri	equi-
paggiamenti	per	le	cucine	di	aerei	civili.	Il	
nostro	prodotto	principale	resta	comunque	
il	carrello	porta	vivande	e	bevande,	per	il	
quale	abbiamo	un	ottimo	bacino	di	utenza	
in	Medio	Oriente,	parte	dell’Europa,	Asia	e	
parte	dell’America	(American	Airlines).
Come	 avete	 maturato	 l’idea	 di	 parteci-
pare	al	fondo	AIDA	e	con	quale	progetto?
Il	 maggior	 problema	 per	 le	 compagnie	
aeree	è	ridurre	il	peso	a	bordo	per	ottenere	
un	notevole	risparmio	sul	carburante.	Il	
nostro	più	grande	cliente	aveva	richiesto	
di	ridurre	i	pesi	dei	nostri	prodotti	porta	
bevande	e	porta	vivande	di	circa	il	30%,	
tanto	da	consentirgli	di	coprire	tratte	più	
lunghe	con	minor	impiego	di	carburante.	
Abbiamo	 quindi	 iniziato	 a	 pensare	 alla	
realizzazione	di	un	nuovo	tipo	di	carrello,	
attraverso	 l’impiego	 di	 materiali	 nuovi,	
riuscendo	 così	 a	 soddisfare	 le	 richieste	
del	nostro	maggiore	cliente.	Il	carrello	è	
stato	interamente	realizzato	e	progettato	
presso	la	nostra	sede	di	Ferentino	anche	
grazie	all’adesione	al	Fondo	AIDA.	Dopo	
una	 prima	 fase	 di	 test,	 secondo	 le	 spe-
cifiche	 Airbus	 e	 Boeing,	 attualmente	 si	
trova	a	Dubai	dove	si	stanno	effettuando	
i	Flying	test,	che	per	il	momento	appa-
iono	molto	positivi.	Dopo	questa	fase	se-
guiranno	ulteriori	test	ed	un	periodo	di	
prova	in	volo	prima	della	definitiva	com-
mercializzazione	del	nuovo	prodotto.
Avete	ricevuto	qualche	riconoscimento	
per	la	produzione	del	nuovo	carrello?
Si,	siamo	arrivati	finalisti	al	Crystal	Cabin	
Award	2009,	in	quanto	ci	è	stato	ricono-
sciuto,	di	aver	impiegato,	nella	realizza-
zione	del	carrello,	materiali	ecologici	che	
hanno	permesso	di	realizzare	un	prodotto	
allo	stesso	costo,	pur	ottenendo	un	pro-
dotto	di	qualità	superiore,	che	rispettasse	
le	caratteristiche	di	minor	peso	richieste.
Secondo	lei	è	più	importante	l’innova-
zione	di	processo	o	quella	di	prodotto?
Io	 scindo	 sempre	 i	 due	 aspetti.	 Una	
azienda	produttrice	è	costretta	a	generare	
innovazione	 di	 prodotto	 per	 non	 essere	
fuori	dal	mercato.	Ritengo	l’innovazione	
di	 processo	 attualmente	 importante	 in	
Italia,	 ma	 non	 indispensabile	 se	 all’in-
terno	 di	 un’azienda	 non	 si	 evidenziano	
particolari	problematiche	legate	alla	ge-
stione	dei	flussi;	e	dico	questo	senza	con-
siderare	 i	 costi	 di	 un’operazione	 simile,	
in	un	mercato	che	poi	predilige	i	prodotti	
lavorati	con	manodopera	a	basso	costo	e	
con	materie	prime	di	scarsa	qualità.
L’innovazione	di	processo	e	di	prodotto	
spetta	 all’imprenditore	 o	 deve	 essere	
supportato	in	queste	attività?
L’imprenditore,	 come	 sempre,	 deve	 dare	
l’input,	poi	sono	necessarie	strutture	che	
possano	 camminare	 insieme	 a	 lui	 nello	
sviluppo	e	realizzazione	del	progetto.
Sintesi del programma di innovazione
Il progetto ha previsto la realizzazione di un prototipo di carrello basato su materiali
innovativi.
L’idea progettuale è nata dalla positiva esperienza di un studio per la caratteriz-
zazione dei materiali nel campo delle medie ed elevate velocità di deformazione,
condotto in collaborazione con il Pa.L.Mer. S.c.ar.l. e l’Università degli Studi di
Cassino, applicato al carrello Iacobucci.
A seguito di questo studio si è individuata una concreta possibilità di applicazione
per la riduzione del peso e l’impiego di materiali innovativi.
Lo sviluppo di un nuovo prodotto ha previsto una campagna di prove di laboratorio
su campioni di materiale e su carrelli interi, i cui risultati sono stati utilizzati per
sviluppare e validare i codici di calcolo e di simulazione.
Obiettivi
Risultato finale del programma di innovazione della Iacobucci S.p.a. è stato la re-
alizzazione di un prototipo di carrello di peso ridotto rispetto a quelli abitualmente
prodotti, e l’acquisizione dei codici di calcolo necessari per la progettazione.
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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
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Può	 descriverci	 l’azienda	 e	 l’attività	
svolta?
L’azienda	è	nata	nel	1985.	Abbiamo	ini-
ziato	 quasi	 per	 gioco,	 effettuando	 una	
fornitura	per	una	scuola	di	musica,	svi-
luppando	poi	l’attività	su	forniture	di	di-
vise	ospedaliere	su	misura.
In	 seguito	 l’attività	 aziendale	 si	 è	 evo-
luta	 ed	 abbiamo	 deciso	 di	 abbandonare	
definitivamente	 le	 forniture	 ospedaliere,	
in	quanto	le	ritenevamo	di	scarso	valore	
aggiunto,	e	di	specializzarci	(inizio	degli	
anni	‘90)	nell’uniforme	da	uomo	per	vigili	
urbani,	uscieri,	società	di	trasporto,	etc.
La	vostra	produzione	è	effettuata	tutta	
internamente	oppure	attraverso	terzia-
rizzazioni?
Si	 tipicamente	 svolgiamo	 tutte	 le	 lavo-
razioni	internamente,	soltanto	raramente	
appaltiamo	all’esterno	qualche	dettaglio	
della	lavorazione.
Considerando	che	eseguiamo	lavorazioni	
su	 ordinazione	 e	 dietro	 gare	 d’appalto,	
abbiamo	alcune	differenze	di	processo	ri-
spetto	a	chi	fa	forniture	per	negozi.	
Quindi	lavorate	su	commissione?
Le	nostre	forniture	non	sono	orientate	ai	
negozi,	ma	ad	Enti,	da	lì	l’esigenza	di	in-
novare.	Inizialmente	facevamo	il	su	mi-
sura	e	le	personalizzazioni	a	mano,	poi	
è	nata	l’esigenza	di	dotarsi	di	uno	stru-
mento	 per	 velocizzare	 questo	 processo	
e	 nel	 1993	 abbiamo	 comprato	 il	 primo	
sistema	CAD,	che	ci	ha	consentito	di	svi-
luppare	anche	il	prodotto	su	misura.	Nel	
1996	il	primo	CAM,	ossia	la	macchina	da	
taglio.
Da	cosa	è	nata	l’idea	del	progetto?
La	nostra	azienda	opera	in	un	mercato	
di	 nicchia,	 con	 una	 produzione	 molto	
varia,	dalla	giacca	a	vento	all’abito	da	
uomo.	Agli	inizi	del	2000	ci	siamo	spe-
cializzati	 nell’abbigliamento	 tecnico	
professionale.
È	nata	quindi	l’esigenza	dell’innovazione	
e	della	ricerca	sia	per	i	materiali	che	per	i	
processi	produttivi.
Abbiamo	deciso	di	adottare	la	tecnologia	
RFID	per	esigenze	di	tracciabilità	di	ma-
teriali	e	prodotti,	aspetto	essenziale	con	
una	 produzione	 così	 diversificata	 come	
la	nostra.	Le	nostre	commesse	subiscono	
delle	continue	variazioni	e	c’è	la	neces-
CLIZIA	CONFEZIONI
La Clizia Confezioni di Sora è un’altra
azienda che ha partecipato al progetto AIDA.
Ne parliamo con Isabella Tuzj.
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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
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sità	di	monitorare	in	tempo	reale	lo	stato	
di	ogni	singola	commessa.
L’idea	 è	 nata	 quindi	 per	 cercare	 di	 se-
guire	meglio	le	fasi	produttive	e	per	avere	
un’idea	dello	stato	effettivo	della	lavora-
zione,	ma	anche	per	controllare	i	tempi	
di	lavorazione	e	fare	un	corretto	calcolo	
dei	costi.
Attraverso	l’utilizzo	della	tecnologia	RFID	
si	pensava	di	avere	dati	sufficienti	per	la	
pianificazione	di	variazioni	da	applicare	
ad	 un	 ciclo	 produttivo.	 L’identificazione	
di	 un	 capo	 o	 di	 un	 materiale	 avviene	
usando	un’antenna	in	grado	di	leggere	un	
chip	digitale	(chiamato	tag,	o	transpon-
der),	applicato	sull’oggetto	in	esame.
Il	tag	contiene	un	certo	numero	di	infor-
mazioni	relative	all’oggetto	su	cui	è	ap-
plicato	(come	il	codice,	la	data	di	produ-
zione,	il	produttore),	che	possono	essere	
statiche,	 oppure	 cambiare	 nel	 corso	 del	
tempo,	e	che	sono	utili	per	tracciare	l’in-
tero	ciclo	produttivo.
L’innovazione	 introdotta	 ci	 consentirà	
quindi	 di	 verificare	 in	 tempo	 reale	 lo	
stato	 di	 avanzamento	 di	 ogni	 singola	
commessa.
Per	il	futuro	avete	intenzione	di	appor-
tare	dei	miglioramenti	o	delle	integra-
zioni	al	sistema?
Il	 sistema	 implementato	 al	 momento	 è	
attivo	nella	fase	di	immissione	del	ciclo	
produttivo,	 poi	 diventa	 passivo.	 Rileva	
sostanzialmente	il	passaggio	della	com-
messa	nei	vari	punti	dove	sono	state	po-
sizionate	le	antenne	che	rilevano	i	dati;	
bisogna	perciò	definire	a	priori	un	per-
corso	di	rilevamento.
Per	completare	il	processo	innovativo	ab-
biamo	pensato	di	rendere	il	sistema	attivo	
anche	 in	 fase	 di	 realizzazione	 del	 pro-
dotto,	 dotando	 ogni	 singola	 postazione	
di	lavoro	di	sistemi	interattivi,	attraverso	
i	quali	sarebbe	possibile	impartire	istru-
zioni	agli	operatori	o	acquisire	informa-
zioni	relative	a	problemi	o	anomalie	da	
parte	degli	stessi.
Secondo	lei	è	più	importante	l’innova-
zione	di	processo	o	quella	di	prodotto?
Normalmente	vanno	di	pari	passo	perché	
il	miglioramento	di	un	processo	ha	delle	
conseguenze	sia	sul	miglioramento	della	
qualità	che	dell’efficienza	di	tutto	un	per-
corso	produttivo.
È	anche	vero	però	che	si	può	migliorare	
un	processo	su	un	prodotto	già	standar-
dizzato;	 mentre	 se	 devo	 creare	 un	 pro-
dotto	nuovo	mi	servono	necessariamente	
nuovi	processi.
L’imprenditore	 oggi	 sa	 che	 innovare	 un	
processo	 significa	 introdurre	 qualità,	
ma	sa	anche	che	può	risultare	anti	eco-
nomico	 ed	 allora	 si	 cerca	 di	 bilanciare	
costi	e	benefici.	
Sintesi del programma di innovazione
Il programma GOL (Gestione Ordini di Lavoro) realizzato dall’azienda CLIZIA è basato
sul monitoraggio del flusso di lavoro dell’azienda, dalla fase di ricezione dell’ordine
da parte del cliente fino alla fase di consegna del prodotto. CLIZIA opera nel settore
del tessile abbigliamento con produzioni fortemente personalizzate ed ha realizzato un
sistema per l’identificazione automatica dei capi in lavorazione attraverso la tecnolo-
gia RFID. Tale tecnologia consente di identificare un elemento denominato TAG RFID
(dotato di microchip contenente informazioni sull’oggetto da identificare e di micro-
antenna per segnalare la posizione) che, posto in un campo elettromagnetico, viene
riconosciuto da un sistema di antenne Reader dedicate e restituisce le informazioni in
esso memorizzate, oltre ad informazioni sulla propria posizione. Il sistema GOL ha
permesso la realizzazione di un sistema software con funzioni di interfaccia, di gestione
e di controllo: l’informazione generata dal sistema RFID, infatti, deve essere conside-
rata come un dato grezzo che il sistema rende disponibile, ma non elabora né gestisce.
E’ solo attraverso un sistema informatico come il GOL che tale dato viene catturato,
colloquiando con il sistema RFID, interpretato e gestito. In tal modo questo contenuto
informativo viene reso disponibile e si rende possibile l’elaborazione e l’interpretazione
delle informazioni ai fini del business ed in particolare della gestione degli ordini.
Nello specifico sono state realizzate:
• un’interfaccia SW fra la applicazione informatica per la raccolta dati e il sistema
RFID che ha consentito di “tradurre” le informazioni catturate con l’infrastrut-
tura di trasmissione in un dato “intelleggibile” dall’applicazione destinata al
trattamento del dato;
• un’applicazione informatica per la gestione del dato rilevato dalle tecnologie
RFID per poter effettivamente effettuare il controllo gestionale e del processo
produttivo aziendale.
Obiettivi
Gli obiettivi raggiunti con il programma GOL sono stati:
• l’ottimizzazione del controllo gestionale;
• il miglioramento continuo dei cicli produttivi attraverso la loro modificazione
“in linea”;
• l’individuazione dei “punti critici” produttivi (colli di bottiglia);
• la “tracciabilità” delle produzioni e dei prodotti;
• la possibilità di fornire alla dirigenza aziendale il controllo in tempo reale dello
stato di avanzamento delle commesse;
• la possibilità per i clienti di CLIZIA di monitorare lo stato di avanzamento dei
loro ordini;
• la possibilità per il cliente “privato” di avere, attraverso internet, la “storia” del
proprio abito, giacca, etc.
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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
Può	 descriverci	 l’azienda	 e	 l’attività	
svolta?
La	 Soleko	 nasce	 nel	 1975	 dall’incontro	
delle	esperienze	professionali	nel	settore	
delle	lenti	a	contatto	di	Kawamukai	Mo-
tokage	e	dalle	mie	conoscenze	imprendi-
toriali.	Pioniera	nel	settore	della	contat-
tologia	in	Italia,	l’azienda	ha	contribuito	
negli	 anni	 alla	 diffusione	 delle	 lenti	 a	
contatto	sul	territorio	nazionale.	Il	nostro	
organico	 conta	 oltre	 50	 dipendenti	 ed	
esporta	il	50%	dei	suoi	prodotti,	ha	uffici	
a	Roma	e	Milano	e	consolidati	partners	
commerciali	nel	mondo.
L’intero	impianto	produttivo	dell’azienda	
è	stato	realizzato	a	Pontecorvo,	in	pro-
vincia	 di	 Frosinone,	 sfruttando	 i	 fondi	
della	cassa	del	Mezzogiorno.
L’impegno	 che	 ci	 proponiamo	 come	
azienda	è	quello	di	progettare	e	realizzare	
soluzioni	ai	problemi	correlati	alla	vista.
Come	avete	maturato	l’idea	di	parteci-
pare	 al	 fondo	 AIDA	 e	 con	 quale	 pro-
getto?
L’idea	 del	 progetto	 è	 nata	 da	 esigenze	
produttive,	 ed	 in	 particolare	 dalla	 ne-
cessità	di	realizzare	una	lente	a	contatto	
colorata	 che	 avesse	 il	 colore	 inglobato	
all’interno	della	lente	stessa	e	non	su	di	
una	delle	due	superfici.
Attualmente	 il	 nostro	 processo	 costrut-
tivo	consente	infatti	di	realizzare	la	lente	
a	 contatto	 depositando	 il	 colore	 diret-
tamente	 sulla	 superficie	 anteriore	 della	
lente	a	contatto.
Un	 nostro	 grandissimo	 cliente	 giappo-
nese,	dopo	aver	registrato	presso	il	mini-
stero	della	sanità	giapponese	il	brevetto	
per	una	lente	a	contatto	con	colore	inglo-
bato	all’interno	del	polimero,	ha	richiesto	
a	noi	di	effettuarne	la	produzione.
Quindi	 questa	 grande	 opportunità	 com-
merciale	ci	ha	spinto	a	pensare	di	ripro-
gettare	una	delle	nostre	linee	produttive,	
realizzando	un	sistema	in	grado	di	soddi-
sfare	tale	richiesta.
La	 messa	 in	 esercizio	 della	 linea	 pro-
duttiva	 realizzata	 con	 il	 fondo	 AIDA	
cosa	porterà	all’azienda?
Come	prima	conseguenza	positiva	ci	sarà	
la	chiusura	della	commessa	aperta	con	il	
committente,	da	cui	si	è	originata	l’idea	e	
quindi	un	incremento	del	volume	di	fat-
SOLEKO
Intervistiamo ora l’azienda Soleko S.p.a.,
che produce lenti a contatto, per la quale
abbiamo parlato con Guido Carnacina.
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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
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turato	e	degli	introiti,	con	un	eventuale	
risvolto	positivo	anche	sulla	manodopera	
aziendale.
Come	secondo	aspetto	importante	ci	sarà	
sicuramente	una	apertura	di	nuove	pos-
sibilità	di	mercato,	in	quanto	la	realizza-
zione	di	questo	nuovo	prodotto	potrebbe	
interessare	 altri	 nostri	 attuali	 e/o	 nuovi	
clienti.	In	questo	modo	riusciremmo	si-
curamente	ad	essere	più	competitivi	nei	
confronti	 di	 altri	 competitors	 operanti	
nel	settore.
Attualmente	 l’unica	 altra	 azienda	 che	
possiede	 una	 linea	 produttiva	 in	 grado	
di	effettuare	tale	lavorazione,	con	un	si-
stema	di	colorazione	a	sandwich	è	la	Jo-
hnson	&	Johnson.
Cosa	 ritiene	 più	 importante	 per	 una	
azienda,	 l’innovazione	 di	 processo	 o	
quella	di	prodotto?
Direi	che	le	due	cose	sono	molto	legate	
tra	 di	 loro;	 di	 solito	 il	 miglioramento	
di	 processo,	 se	 finalizzato	 a	 se	 stesso	 è	
orientato	 semplicemente	 alla	 riduzione	
dei	 costi	 legati	 alla	 produzione,	 ovvero	
ottenere	uno	stesso	prodotto	cercando	di	
abbattere	costi	oppure	consumi.
Nel	nostro	caso	l’innovazione	di	processo	
si	è	sposata	perfettamente	con	la	neces-
sità	di	realizzare	un	prodotto	nuovo,	la	
quale	 non	 sarebbe	 stata	 possibile	 senza	
una	totale	ridefinizione	del	ciclo	produt-
tivo	ad	esso	legato.
L’innovazione	di	processo	e	di	prodotto	
spetta	 all’imprenditore	 o	 deve	 essere	
supportato	in	queste	attività?
Credo	che	nessuno	meglio	dell’imprendi-
tore	possa	capire	quali	sono	le	reali	esi-
genze	 della	 propria	 azienda	 oppure	 del	
mercato	di	riferimento	e	quindi	dovrebbe	
essere	sua	la	scintilla	che	porta	alla	rea-
lizzazione	di	una	innovazione.	Nella	fase	
di	progettazione	e	realizzazione	a	volte	è	
però	necessario	ricorrere	ad	aiuti	esterni	
sia	per	un	quanto	riguarda	l’aspetto	eco-
nomico,	che	per	determinate	competenze	
tecniche	che	magari	non	sono	disponibili	
direttamente	 in	 azienda.	 In	 questo	 caso	
sono	utilissime	collaborazioni	con	Enti	di	
Ricerca	e	Università	ed	Istituzioni.
Sintesi del programma di innovazione
Soleko S.p.a. è l’unica azienda italiana produttrice di dispositivi medici, quali lenti
a contatto, lenti intraoculari, soluzioni per lenti a contatto. Le lenti a contatto
prodotte di serie sono realizzate con un brevetto Soleko di semistampaggio, che
rappresenta un sistema valido per produzioni medie di 600.000/700.000 lenti/
anno. L’idea progettuale della Soleko si è basata sull’inserimento di una nuova linea
di stampaggio di lenti colorate. La progettazione dell’impianto è stata condotta in
collaborazione dell’ing. John Wu che ha sviluppato a Taiwan uno dei più moderni
impianti di stampaggio. L’impianto complessivo è composto da 6 isole di processo:
• prepolimerizzazione e colorazione;
• iniezione del polimero negli stampi, chiusura e polimerizzazione della lente;
• separazione dello stampo, prelievo della lente, inserimento della lente nel conte-
nitore d’idratazione e lavaggio;
• controllo;
• inserimento della lente nel blister, saldatura, stampa delle caratteristiche della lente;
• confezionamento.
L’oggetto del programma di innovazione è stato la progettazione e implementazione
della prima delle 6 isole, quella che dal punto di vista tecnico risulta essere la più
importante e innovativa in quanto permette la colorazione del disegno della lente
inglobato all’interno del polimero e non a contatto con la superficie oculare. In
estrema sintesi il processo di colorazione sviluppato si svolge nella parte concava
dello stampo con il seguente iter:
• deposito sullo stampo di uno strato molto sottile della miscela di monomeri della
lente;
• polimerizzazione dello strato;
• trasferimento del pezzo alla macchina tampografica che imprime il disegno della
colorazione (il colore è miscelato con la miscela di monomeri che compongono
la lente);
• polimerizzazione dello strato.
Dopo questa operazione il processo risulta identico a quello di produzione delle lenti
non colorate.
Obiettivi
Obiettivo principale del programma di innovazione dell’azienda Soleko è stato lo
sviluppo e realizzazione della fase di prepolimerizzazione e colorazione delle lenti,
che rappresenta il primo step del processo di stampaggio di lenti colorate. Questa è
infatti la fase più delicata del processo di produzione delle lenti colorate, poiché è
l’unica che si differenzia dal processo di produzione delle lenti non colorate; l’azienda
ha ritenuto quindi di fondamentale importanza la consulenza dell’ing. John Wu,
utile per l’acquisizione del know-how e la progettazione definitiva dell’impianto.
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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
Può	descriverci	l’azienda?
La	 Microme.s	 è	 sorta	 nel	 1989,	 occu-
pandosi	 principalmente	 di	 subfornitura	
nel	settore	della	Torneria	Automatica	di	
Precisione	per	il	comparto	elettromecca-
nico,	automobilistico,	elettronico	e	della	
Micromeccanica	di	Precisione	per	i	com-
parti	dell’Implantologia	Dentale,	Ortope-
dia,	 Oftalmologia,	 Maxillo-Facciale.	 La	
nostra	 azienda,	 nata	 facendo	 essenzial-
mente	 micromeccanica,	 si	 è	 evoluta	 da	
oltre	quindici	anni	nel	campo	medicale,	
facendo	 soprattutto	 implantologia	 den-
tale.	Tale	attività	è	ora	divenuta	uno	dei	
settori	prevalenti	in	cui	opera.
Come	avete	maturato	l’idea	di	parteci-
pare	al	fondo	AIDA	e	con	quale	progetto?
L’idea	 di	 partecipare	 al	 fondo	 AIDA	 è	
nata	dal	tentativo	di	cercare	delle	diver-
sificazioni	all’attuale	attività	produttiva.	
Si	 è	 deciso	 quindi,	 sempre	 rimanendo	
nell’ambito	 medicale,	 di	 puntare	 al	 set-
tore	dell’ortopedia	piuttosto	che	a	quello	
dell’implantologia.
L’obiettivo	principale	che	ci	ha	portato	ad	
ideare	il	progetto	è	stato	quindi	il	tenta-
tivo	di	entrare	in	nuove	nicchie	di	mer-
cato	in	modo	da	poter	fronteggiare	alla	
attuale	crisi.	L’idea	tenta	di	abbinare	in-
sieme	il	nostro	attuale	lavoro	con	attività	
di	ricerca	finalizzata	ad	ottenere	prodotti	
innovativi.	Il	nostro	attuale	mercato	è	so-
prattutto	 italiano,	 effettuando	 subforni-
tura	per	grandi	distributori.
Avete	 avuto	 dei	 benefici	 dall’innova-
zione?	È	stata	implementata?
La	 realizzazione	 dell’innovazione,	 che	
consisteva	 nella	 ideazione	 di	 un	 nuovo	
sistema	 di	 aggancio	 di	 protesi	 per	 arti	
artificiali,	 è	 stata	 pienamente	 soddisfa-
cente,	 in	 quanto	 la	 protesi	 realizzata	
consentirà	al	chirurgo	di	essere	il	meno	
invasivo	possibile.
Anche	i	test	di	tenuta	e	solidità	effettuati	
hanno	 pienamente	 rispettato	 le	 nostre	
aspettative	iniziali.	Non	abbiamo	ancora	
effettuato	uno	studio	dal	punto	di	vista	
clinico,	ma	questo	è	un	obiettivo	che	ci	
proponiamo	 per	 l’immediato	 futuro.	 Il	
nuovo	modello	di	aggancio	realizzato	di-
venterà	un	nuovo	prodotto	non	appena	
sarà	validato	dal	punto	di	vista	medico.
Per	il	futuro	avete	intenzione	quindi	di	
apportare	dei	miglioramenti	o	integra-
zioni	all’innovazione?
Il	prossimo	obiettivo	ambizioso	che	ci	po-
niamo	 è	 quello	 di	 realizzare	 una	 protesi	
robotizzata	della	mano	che	possa	sfruttare	
questa	tipologia	di	agganci.	Il	progetto	più	
ampio	è	dunque	a	lungo	termine	e	conta	
di	realizzare	l’intero	arto	artificiale.
La Microme.S S.r.l. di Alatri è un’altra azienda
che ha partecipato al progetto AIDA.
Ne parliamo con l’imprenditore Enrico Scaccia.
MICROME.S
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Cosa	 ritiene	 più	 importante	 per	 una	
azienda,	 l’innovazione	 di	 processo	 o	
quella	di	prodotto?
Direi	che	le	due	cose	sono	molto	legate	
tra	di	loro.	Nel	nostro	caso	direi	che	l’in-
novazione	 di	 prodotto	 è	 fondamentale	
per	poter	essere	competitivi	sul	mercato	
rispetto	a	nostri	competitor.
L’innovazione	di	processo	e	di	prodotto	
spetta	 all’imprenditore	 o	 deve	 essere	
supportato	in	queste	attività?
Penso	 che	 l’imprenditore	 sia	 la	 per-
sona	 più	 indicata	 a	 capire	 le	 reali	 esi-
genze	della	propria	azienda,	ovviamente,	
nell’ideazione	di		qualcosa	di	innovativo,	
l’azienda	e	l’imprenditore	stesso	devono	
poter	contare	sull’aiuto	di	Enti	di	Ricerca,	
Università	e	Istituzioni.
Sintesi del programma di innovazione
L’azienda MICROME.S S.r.l. opera nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di pro-
tesi umane. La proposta progettuale ha previsto lo sviluppo, attraverso attività di
ricerca, di un nuovo sistema protesico di aggancio per mani artificiali, che consente
di migliorare la qualità della vita nell’utilizzo di protesi d’arto.
Tale sistema consta di due placche in titanio fissate con microviti speciali di titanio
direttamente sulle ossa del polso, solidali con le placche un perno che fuoriesce dal
polso con all’estremità una piccola piattaforma di aggancio per la protesi.
In particolare, le microviti di fissaggio sono state progettate per essere più piccole
di quelle già esistenti e sono state adattate all’osso del paziente.
Obiettivi
L’obiettivo del sistema protesico di aggancio per mani artificiali realizzato dalla
Microme.s S.r.l. è quello di migliorare l’utilizzo della protesi e di conseguenza la
qualità della vita del soggetto a cui viene impiantata.
I vantaggi evidenti di un sistema così fatto rispetto all’aggancio esistente, la cui
struttura portante è vincolata all’avanbraccio e che fa rimanere la protesi esterna
all’osso, sono:
• stabilità di fissaggio (direttamente sull’osso);
• utilizzo di materiali completamente compatibili e di estrema leggerezza come
titanio e materiali plastici speciali;
• completa integrazione dell’attacco protesico nel braccio;
• piattaforma di agganci con polso sferico che simula la mobilità reale del polso;
• possibilità di mantenere lo stesso aggancio protesico.
Intervistiamo ora l’azienda Guest Star di Fiuggi,
operante nel settore turistico, per la quale
abbiamo parlato con Antonio Russo.
GUEST	STAR
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Può	 descriverci	 l’azienda	 e	 l’attività	
svolta?
La	mia	azienda	è	nata	nel	febbraio	2008,	
è	una	azienda	giovane	ed	opera	prevalen-
temente	nel	settore	del	turismo	e	più	pre-
cisamente	è	specializzata	nella	organizza-
zione	degli	eventi.	Essendo	una	azienda	
giovane,	ovviamente	tutto	ciò	che	è	in-
novazione	 è	 appetibile	 per	 noi	 e	 quindi	
siamo	sempre	alla	ricerca	di	nuove	pos-
sibilità	di	crescita.	Siamo	quindi	sempre	
alla	ricerca	di	nuovi	sistemi	e	tecnologie	
che	possano	essere	di	supporto	al	settore	
turistico,	 come	 per	 esempio	 piattaforme	
on-line	di	e-commerce,	e-business.
Come	avete	maturato	l’idea	di	parteci-
pare	al	fondo	AIDA	e	con	quale	progetto?
L’idea	nasce	dalla	consapevolezza	che	nel	
territorio	in	cui	opera	la	mia	azienda,	nel	
settore	turistico	c’è	ancora	molto	da	fare,	
ci	sono	dei	competitor	che	svolgono	atti-
vità	legate	all’organizzazione	degli	eventi	
sul	 territorio,	 ma	 credo	 che	 sfruttando	
tutto	ciò	che	può	essere	innovazione	ed	
i	canali	legati	alla	filiera	del	turismo	(dal	
trasporto	 al	 catering)	 si	 potrà	 notevol-
mente	 incrementare	 l’offerta	 di	 servizi	
riferibili	al	settore	turistico.	Da	qui	l’idea	
di	realizzare	l’innovazione	per	cercare	di	
essere	maggiormente	competitivi	e	di	al-
largare	l’attuale	mercato.
Avete	 avuto	 dei	 benefici	 dall’innova-
zione?	È	stata	implementata?
Il	 progetto	 non	 è	 ancora	 stato	 comple-
tato,	ma	è	in	fase	di	realizzazione.	Sono	
molto	 contento	 di	 quello	 che	 abbiamo	
sviluppato	insieme	ai	tecnici	e	credo	che	
avremo	 un	 buon	 feedback	 dal	 mercato,	
per	come	è	stata	impostata	tutta	l’attività.	
Ci	sarà	un	sicuro	ritorno	di	immagine	e	
di	visibilità	per	l’azienda.	Auspico	anche	
un	buon	incremento	economico	e	di	fat-
turato.
Una	volta	che	l’innovazione	sarà	stata	
completata,	cosa	sarà	in	grado	di	offrire	
alla	clientela?
Sicuramente	l’ambizione	è	quella	di	es-
sere	un	portale	di	riferimento	per	turisti	
che	vogliono	avvicinarsi	al	territorio	per	
qualsiasi	 tipologia	 di	 servizio,	 dal	 sem-
plice	noleggio	di	una	vettura,	all’utilizzo	
di	una	struttura,	all’acquisto	di	prodotti	
enogastronomici	 ed	 altro	 ancora.	 Vor-
remmo	 essere	 promotori	 di	 tutte	 quelle	
cose	che	possono	essere	attrattori	del	no-
stro	territorio.
Cosa	 ritiene	 più	 importante	 per	 una	
azienda,	 l’innovazione	 di	 processo	 o	
quella	di	prodotto?
Ritengo	fondamentale	per	la	mia	azienda	
l’innovazione	di	processo,	in	quanto	per	
attrarre	alcuni	segmenti	di	mercato,	nel	
nostro	 settore	 occorre	 migliorare	 conti-
nuamente	 propri	 processi	 di	 erogazione	
di	servizi	in	modo	da	poter	rimanere	ap-
petibili	e	competitivi.
Sintesi del programma di innovazione
L’idea progettuale sviluppata ed attuata dall’azienda Guest Star S.r.l., operante nel
settore del turismo, consiste nella realizzazione di un sito di commercio elettronico
che consente l’acquisto e l’offerta on-line di servizi/pacchetti turistici e prodotti
tipici, nonché il coordinamento delle funzioni di incasso e del servizio di assistenza
ai clienti.
La realizzazione della piattaforma di e-commerce è stata pianificata in modo da
offrire le seguenti funzionalità:
• Acquisizione in esclusiva di beni e servizi riferibili al settore turistico, alber-
ghiero, enogastronomico, di prodotti tipici ed altri servizi logistici (trasporti,
guide, ecc.) e vendita on-line di pacchetti turistici a prezzi competitivi;
• Promozione e vendita di servizi aggiuntivi, quali l’offerta di modalità alternative
di pagamento come carte di credito o schede prepagate.
• La piattaforma comprende un data-base per la gestione semplificata ed integrata
di tutti i processi che caratterizzano le transazioni on-line.
Obiettivi
L’obiettivo del programma di innovazione è stato dotare la società di strumenti con i
quali rendere possibile una maggior competitività sul mercato del turismo.
Il sistema permette infatti, se opportunamente ampliato e gestito, di pervenire ad un
database dei clienti reali e potenziali.
Da tale archivio possono essere estratte informazioni utili a rimodulare i servizi
turistici offerti in funzione delle caratteristiche delle mutevoli esigenze dei clienti.
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2 0 1 0 AIDA
La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
Può	 descriverci	 l’azienda	 e	 l’attività	
svolta?
La	 nostra	 azienda	 nasce	 nel	 1994,	 da	
un’idea	 semplice	 quanto	 straordinaria-
mente	 innovativa.	 Forti	 di	 una	 venten-
nale	esperienza	nel	settore	del	trasporto	
aereo	come	uno	dei	maggiori	gruppi	pro-
duttori	di	carrelli	portavivande,	abbiamo	
dato	vita	ad	una	nuova	divisione	di	pro-
dotto	 per	 lo	 sviluppo	 della	 prima	 vera	
macchina	da	caffè	espresso	destinata	al	
mercato	di	alta	quota:	la	Hi-Fly	division,	
sotto	la	mia	diretta	responsabilità.	Gra-
zie	alla	consolidata	conoscenza	del	mer-
cato,	 in	 pochi	 anni	 la	 nostra	 macchina	
espresso	 è	 diventata	 leader	 nel	 mercato	
del	trasporto	aereo.
Nel	2003,	la	nostra	azienda	si	divide	dalla	
Iacobucci	 S.p.a.	 e	 nasce	 una	 nuova	 so-
cietà	la	IACOBUCCI	HF	Electronics,	ope-
rante	nella	progettazione,	certificazione,	
produzione	 e	 manutenzione	 di	 inserti	
elettrici	 per	 galley	 installati	 su	 velivoli	
dell’Aviazione	Civile	(Commerciale	e	Bu-
siness	Jet)	come	le	macchine	per	la	pro-
duzione	di	caffè	espresso	ed	americano	e	
compattatori	per	i	rifiuti.	Ad	oggi	i	nostri	
prodotti	sono	stati	scelti	da	tutte	le	più	
note	compagnie	aeree	nazionali	ed	inter-
nazionali,	come	Emirates,	Singapore	Ai-
rlines,	Lufthansa,	AirFrance,	Continental	
Airlines,	ed	i	due	più	importanti	costrut-
tori	di	aeromobili	Airbus	e	Boeing,	oltre	
ad	essere	presenti	a	bordo	dei	più	eleganti	
private	jet	del	mondo,	come	anche	sulla	
American	Presidential	Fleet.
Tra	 gli	 obiettivi	 aziendali	 è	 sentito	 un	
progetto	 di	 diversificazione	 dei	 mercati	
e	l’ingresso	nella	nautica	di	lusso	e	nel	
comparto	 domestico,	 del	 resto	 l’azienda	
da	sempre	ha	fortemente	creduto	ed	in-
vestito	in	attività	di	Ricerca	&	Sviluppo	
per	la	realizzazione	di	nuovi	prodotti.
Come	avete	maturato	l’idea	di	parteci-
pare	al	fondo	AIDA	e	con	quale	progetto?
Il	progetto	è	nato	dalla	intenzione	di	of-
frire	ai	mercati	della	nautica	e	dell’aero-
nautica	prodotti	ideati	ad	hoc	con	carat-
teristiche	peculiari	che	possano	garantire	
soluzioni	specifiche	in	termini	di	gestione	
degli	spazi	ed	economia	dei	consumi.	Il	
L’ultima azienda ad essere stata intervistata è
la Iacobucci HF Electronics S.p.a. per la quale
abbiamo parlato con Lucio Iacobucci.
IACOBUCCI	HF	ELECTRONICS
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La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008
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fine	ultimo	è	quello	di	essere	sempre	più	
competitivi	 sul	 mercato.	 Il	 progetto	 ha	
avuto	come	scopo	la	realizzazione	di
un	 forno	 innovativo	 per	 aerei	 (FIA),	
mentre	 attualmente	 si	 sta	 lavorando	 ad	
una	 macchina	 da	 caffè	 espresso	 “HFE	
Luxury”	 ad	 incasso	 che	 potesse	 coniu-
gare	esigenze	estetiche,	qualità,	sicurezza	
e	bassi	consumi,	individuate	come	carat-
teristiche	peculiari	del	mercato	nautico.	
Su	cosa	si	basa	l’idea	progettuale?	Quali	
sono	le	sue	caratteristiche	di	innovatività?
Nel	caso	ad	esempio	della	macchina	da	
caffè	 “HFE	 Luxury”,	 il	 nuovo	 prodotto	
porterà	 una	 reale	 innovazione	 garan-
tendo:	 una	 riduzione	 dei	 consumi	 a	
bordo	 mediante	 l’introduzione	 di	 uno	
scambiatore	 di	 calore,	 rispetto	 al	 tradi-
zionale	“water	boiler”;	un	sistema	di	con-
trollo	delle	funzionalità	e	della	sicurezza	
a	 microprocessore	 in	 tempo	 reale;	 uti-
lizzo	di	materiali	UL	ed	alimentari	per	le	
parti	che	saranno	a	contatto	con	l’acqua;	
un	sistema	ad	incasso	modulare	studiato	
per	rispondere	alle	esigenze	di	economia	
degli	spazi	a	bordo.
Quali	sono	i	vantaggi	che	vi	aspettate	di	
ricevere	dall’innovazione?
Successivamente	 al	 lancio	 del	 prodotto,	
si	attendono	notevoli	vantaggi	di	natura	
commerciale,	grazie	alle	maggiori	entrate	
previste;	 vantaggi	 indiretti	 di	 natura	
ambientale,	 legati	 al	 minore	 consumo	
previsto	 dalla	 HFE	 Luxury,	 rispetto	 agli	
elettrodomestici	al	momento	presenti	sul	
mercato;	 e	 vantaggi	 in	 termini	 di	 sicu-
rezza	 a	 bordo,	 dati	 gli	 elevati	 standard	
qualitativi.
Sintesi del programma di innovazione
Il programma FIA (Forno Innovativo per Aerei) è nato con l’esigenza di consolidare
la posizione della Iacobucci HF Electronics nel settore della ristorazione a bordo
aereo. La fornitura di apparecchi a bordo aereo può avvenire solo in seguito ad un
iter certificativo molto severo. Inoltre, per spazi, tecnologie e tempi di preparazione
richiesti, le apparecchiature per la ristorazione a bordo aereo risultano progettate e
realizzate con materiali e prestazioni specifiche.
La ristorazione in aereo è spesso eccessivamente legata all’iniziativa umana e per-
tanto è frequente il caso in cui il consumo di cibi riscuota maggiore o minore favore
da parte della clientela a seconda dell’equipaggio e delle circostanze.
L’azienda Iacobucci HF Electronics ha quindi realizzato un forno intelligente che da
un lato presenta caratteristiche meccaniche di base adeguate, dall’altro ha la capa-
cità di riconoscere gli alimenti da cuocere e imposta i parametri di cottura in modo
automatico, evitando l’intervento dell’operatore umano.
Il risultato finale del programma FIA è stato quindi la realizzazione di un prototipo
di forno funzionante. Le funzioni maggiormente innovative del prototipo di forno
realizzato consistono nell’automatizzazione del processo di impostazione delle va-
riabili di cottura (tempi, temperature e vapore).
Il forno è stato attrezzato con un sistema per il riconoscimento dei cibi introdotti
e si autoregola in funzione del programma di cottura. E’ stato inoltre studiato un
sistema per l’immagazzinamento di tali informazioni, per la sua interpretazione e
per la regolazione delle impostazioni.
Obiettivi
Obiettivo primario del programma di innovazione FIA è stato quindi la realizzazione
di un prodotto (forno per aerei) studiato e progettato per soddisfare le necessità del
settore della ristorazione negli aerei.
In tal modo, l’azienda Iacobucci HF è riuscita ad ampliare la gamma di prodotti che
già realizza per il settore aeronautico e a rafforzare la propria posizione nello stesso.
Il prodotto ottenuto è in grado di coniugare caratteristiche estetiche di design con la
migliore tecnologia di cottura dei cibi, ottenuta grazie all’innovativo sistema per il
riconoscimento dei cibi introdotti che ne avvia uno specifico programma di cottura.
Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009
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Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009
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investendo	in	tecnologie.	Il	sistema	sarà	composto	da	un	sistema	informatico	di	indicizzazione	
in	grado	di	utilizzare	sia	barcode	che	tag	RFID,	dotato	di	una	postazione	informatica	predispo-
sta	sul	commissionatore	in	grado	di	mutare	completamente	le	attuali	attività	di	facchinaggio	
effettuate	in	archivio	per	le	attività	di	inserimento,	ricerca,	duplicazione,	riposizionamento	della	
documentazione.	L’introduzione	di	questa	innovativa	soluzione	permetterà	di	semplificare	la	
ricerca,	scansione	ed	invio	di	un	documento	al	proprio	cliente	e	di	semplificare	notevolmente	le	
operazioni	che	deve	compiere	l’operatore,	riducendo	di	circa	il	50	–	60	%	il	tempo	di	esecuzione	
delle	stesse.
Obiettivi
Semplificazione	 delle	 attività	 necessarie	 alla	 gestione	 degli	 archivi	 documentali	 dei	 propri	
clienti,	attraverso	l’ottimizzazione	del	lavoro	svolto	dagli	operatori,	sia	in	termini	qualitativi	
che	in	termini	temporali.	Il	progetto,	oltre	a	soddisfare	una	esigenza	interna,	risulta	essere	molto	
coerente	con	le	necessità	di	biblioteche	e	luoghi	di	archiviazione	documentale.
CPT	Engineering	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
La	CPT	Engineering	nel	corso	del	2008	ed	in	parte	del	2009	ha	portato	a	termine,	con	successo,	
la	certificazione	di	un	Rivelatore	di	Guasto	Direzionale	a	Terra	(RGDAT)	per	reti	in	media	ten-
sione	esercite	a	neutro	isolato	o	a	neutro	compensato	con	bobina	di	Petersen.	Il	progetto	di	
ulteriore	sviluppo	di	questo	prodotto,	che	ne	allargherebbe	l’impiego	ad	una	più	ampia	fascia	di	
possibili	utilizzi	(tutte	le	derivazioni	MT	non	effettuate	in	cabina),	consiste	nell’industrializza-
zione	di	un	sensore	integrato	di	tensione	e	corrente	che	ne	permetta	l’inglobamento	nella	resina	
siliconica	di	cui	sono	costituiti	gli	isolatori	MT	per	l’impiego	in	esterno.	Tale	sistema	decupli-
cherebbe	il	mercato	potenziale	di	prodotto.	L’azienda	prevede	inoltre	la	possibilità	di	avere	il	
condizionamento	dei	segnali	analogici	integrato	a	bordo	dell’isolatore	ed	anche	tutto	il	sistema	
di	acquisizione	dati	e	processing.	L’uscita	del	sensore	sarebbe	perciò	un	segnale	interamente	
digitale	facilmente	gestibile.
Obiettivi
Il	programma	mira	ad	ampliare	il	campo	di	possibili	impieghi	del	sistema	Rivelatore	di	Guasto	
Direzionale	a	Terra;	questo	sistema	potrà	essere	adottato	per	le	derivazioni	MT	non	effettuate	
in	cabina.
MECAL	s.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
La	Mecal	s.r.l.,	già	attiva	e	in	possesso	del	know	how	per	la	fabbricazione	di	parti	in	composito,	
intende	progettare,	implementare	e	mettere	in	opera	un	impianto	per	lo	stampaggio	di	mate-
riali	compositi	tramite	pressa	elettroidraulica	automatica,	con	la	possibilità	di	movimentazione	
QUATTROZETA	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
Quattrozeta	S.r.l.	propone	di	realizzare	un	prototipo	di	sistema	di	cottura	Barbecue	TZ	84.	Par-
ticolare	attenzione	sarà	dedicata	alla	verifica	della	rispondenza	alle	norme	UNI	ed	alla	confor-
mità	ai	requisiti	di	sicurezza	del	prototipo.	Il	brevetto	nazionale	ad	oggi	in	possesso	(per	tale	
innovazione)	dell’azienda	verrà	inoltre	esteso	in	campo	europeo	e/o	internazionale.	Elementi	
essenziali	del	progetto	sono	la	ricerca	a	scopo	pre-competitivo,	e	l’applicazione	di	risultati	già	
noti,	quali:	lo	studio	e	la	realizzazione	di	sistemi	di	preaccensione	a	gas	GPL	del	combustibile	
solido	(legna	e/o	carbonella),	la	nitrurazione	e	la	verniciatura	degli	elementi	in	acciaio	soggetti	
alle	alte	temperature,	la	definizione	di	misure	di	prevenzione	e	protezione.
Obiettivi
Immettere	sul	mercato	un	dispositivo	di	cottura	innovativo,	che	possa	soddisfare	le	esigenze	di	
una	pluralità	di	utenti	grazie	all’efficiente,	oltre	che	efficace,	sistema	di	cottura.
G.P.R.	Granulati	Perlato	Royal	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
G.P.R.	Granulati	Perlato	Royal	S.r.l.	intende	realizzare	un	impianto	prototipale	per	la	produzione	
di	blocchi,	destinati	all’industria	lapidea,	ottenuti	mediante	vibro-compattazione	di	aggregati	
provenienti	dalla	frantumazione	degli	scarti	prodotti	nell’attività	di	estrazione	del	Perlato	Co-
reno.	L’impianto	sarà	dimensionato	per	una	produzione	di	circa	600	blocchi/anno.	I	blocchi	
costituiranno	loro	stessi	la	materia	prima	per	realizzare:	manufatti	di	varie	forme	e	spessori	
quali:	pavimenti,	davanzali,	gradini,	rivestimenti	per	interni	ed	esterni,	pavimenti	sopraelevati,	
pezzi	speciali.	L’azienda	intende	utilizzare	come	materia	prima	quella	presente	sul	territorio	di	
appartenenza,	cioè	il	marmo	Perlato	Coreno.
Obiettivi
Dotarsi	di	un	nuovo	impianto	prototipale	per	la	produzione	di	blocchi	che	utilizza	come	mate-
ria	prima	gli	scarti	prodotti	nell’attività	di	estrazione	del	marmo	Perlato	Coreno.	Si	otterranno,	
inoltre	indubbi	benefici	indiretti	sull’ambiente,	generati	dal	processo	di	recupero	e	riutilizzo	di	
scarti	di	lavorazione.
Seret	S.p.a
Sintesi	del	programma	di	innovazione
Il	progetto	consiste	nella	progettazione	di	un	sistema	di	archiviazione	massiva	industrializzato	
in	grado	di	gestire	centinaia	di	milioni	di	documenti	in	scatole	e	faldoni	su	scaffalature	metal-
liche	con	tecnologie	innovative	servite	da	commissionatori	specializzati.	Questo	permetterà	di	
rispondere	alle	attuali	esigenze	del	mercato	dell’outsourcing	documentale	a	costi	competitivi
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Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009
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mercato	di	riferimento.	Per	aumentare	il	vantaggio	competitivo	del	prodotto	/	servizio	l’azienda	
mirerà	ad	attuare:	un	miglioramento	qualitativo	dell’usabilità	del	prodotto	mediante	una	inter-
faccia	grafica	di	nuova	generazione	(touch	screen)	ed	un	nuovo	livello	di	approfondimento	sulla	
gestione	del	dato	mediante	analisi	multidimensionale.
Obiettivi
Intervenire	sul	prodotto	esistente	con	nuove	funzionalità	che	distinguano	nettamente	le	qualità	
professionali	della	stessa	rispetto	alla	numerosa	concorrenza	presente	nel	settore	di	riferimento	
e	di	migliorare	l’offerta	di	servizi	alla	clientela.	Le	linee	di	azione	saranno	due:	miglioramento	
dell’interfaccia	utente	mediante	tecnologie	multitouch	e	design	WPF;	creazione	di	uno	stru-
mento	di	analisi	tecnico	economica	dei	dati	relativi	alla	gestione	di	una	farmacia.	I	dati	risiede-
ranno	in	un	server	comune	e	delocalizzato	al	quale	le	Farmacie	che	aderiscono	e	comprano	il	
servizio	potranno	accedere	con	collegamenti	dedicati.
Regis	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
La	proposta	progettuale	dell’azienda	Regis	S.r.l.,	si	basa	sulla	progettazione	e	realizzazione	di	
una	pressa	meccanica	per	lo	stampaggio	di	anelli	battistrada.	L’attuale	processo	produttivo,	in	
essere	presso	le	maggiori	aziende	che	si	occupano	di	stampaggi	a	freddo	di	anelli	battistrada	per	
uso	medio	e	pesante,	prevede	l’utilizzo	di	una	pressa	centripeta	che,	nonostante	impieghi	una	
tecnologia	consolidata	negli	anni,	non	è	esente	da	limitazioni.	Tali	limitazioni	si	riflettono	ine-
vitabilmente	sulla	qualità	del	prodotto	finale,	inficiato	da	una	non	sistematica	riproducibilità/
qualità	del	processo	stesso.
Obiettivi
Migliorare	la	qualità	del	prodotto	finale,	garantendo	una	riproducibilità	elevatissima	del	pro-
cesso	di	stampaggio,	sfruttando	un	innovativo	sistema	di	movimentazione	dei	settori	porta	
stampo.
Agierre	S.a.s.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
L’azienda	Agierre	S.a.s.	opera	nel	campo	della	realizzazione	di	innovative	soluzioni	tecnologi-
che	per	le	industrie	chimiche	e	farmaceutiche,	con	particolare	riferimento	alla	progettazione	e	
realizzazione	di	impianti	per	il	dosaggio	delle	polveri.	Il	progetto	POLARIZZATORE	MAGNE-
TICO	MODULARE	consiste	nello	sviluppo	di	un	dispositivo	per	l’eliminazione	del	calcare	sulle	
tubazioni	dell’acqua	e	mira	allo	sviluppo	di	un	brevetto	depositato	dal	titolare	dell’azienda.	
L’obiettivo	è	massimizzare	gli	effetti	generati	da	“magneti	permanenti	a	terre	rare”,	partendo	da	
applicazioni	tecnologiche	note,	il	cui	principio	ispiratore	si	basa	sul	fatto	che	il	passaggio	dei	
sali	minerali	disciolti	e	trasportati	da	un	fluido	in	pressione	attraverso	un	campo	magnetico	di	
manuale.	Tale	pressa	consente	di	gestire	cicli	di	funzionamento	modificabili	in	base	alle	esi-
genze	dell’utilizzatore	tramite	un’interfaccia	programmabile,	con	cui	possono	essere	impostate	
sequenze	di	movimentazioni	cilindri	(e.g.	corse	e	tempi),	pressioni	di	esercizio	e	step	di	pre-
compattazione	e	compattazione	del	materiale	composito	posto	su	apposito	stampo	di	formatura.	
L’impianto	sarà	integrato	con	sensoristica	di	processo	e	controllo,	quali	mano	pressostati,	che	
permetteranno	di	impostare	e	regolare	le	pressioni	di	esercizio.
Obiettivi
Migliorare	l’organizzazione	del	lavoro	e	ridurre	considerevolmente	i	tempi	ed	i	costi,	realiz-
zando	un	unico	impianto	automatico.	Miglioramento	della	qualità	del	prodotto	grazie	alla	ripe-
tibilità	nel	tempo	´delle	lavorazioni	con	lo	stesso	elevato	standard	di	qualità.
Seneca	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
La	Seneca	S.r.l.	intende	progettare,	sviluppare	e	brevettare	un	innovativo	nebulizzatore	di	pro-
dotti	attivi	disinfettanti,	insetticidi,	neutralizzanti	e/o	profumanti	per	il	trattamento	degli	spazi	
commerciali	e	industriali:	negozi,	uffici,	gallerie	commerciali,	cucine,	parcheggi,	metropolitane,	
aeroporti,	allevamenti.
L’innovazione	si	avvarrebbe	dei	risultati	di	una	precedente	attività	di	ricerca	in	ambito	mi-
croelettronico	e	di	un	brevetto	depositato	dall’azienda,	che	utilizza	una	tecnologia	capace	di	
moltiplicare	per	migliaia	di	volte	la	superficie	di	scambio	tra	il	prodotto	attivo	e	l’aria	circo-
stante	e	punta	a	consentire	la	sterilizzazione	di	ampi	spazi	in	tempi	brevi,	grazie	alla	capacità	
del	prodotto	di	nebulizzare	qualsiasi	disinfettante.	Una	delle	peculiarità	di	questo	prodotto	è	
legata	alla	molteplicità	dei	suoi	utilizzi	potenziali:	disinfettare	e	prevenire	rischi	nosocomiali	
delle	epidemie,	disinfettare	e	sterilizzare	luoghi	pubblici,	trattamento	deodorante	per	ambiente,	
trattamento	degli	odori	e	delle	nocività	olfattive,	negli	ospedali	e	sale	operatorie.
Obiettivi
Realizzazione	di	un	prodotto	in	grado	di	nebulizzare	ovunque	prodotti	attivi	di	diverse	tipo-
logie,	sfruttando	il	fenomeno	della	diffusione	secca.	L’apparecchio	mira	quindi	ad	eliminare	
qualsiasi	nocività	olfattiva	con	una	tecnologia	che	trasforma	in	gas	secco	convogliato	i	liquidi	
attivi	nocivi	neutralizzati,	assicurando	il	trattamento	dell’aria.
CSF	Sistemi	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
La	società	CSF	Sistemi	opera	nel	campo	dello	sviluppo	di	software	destinati	ed	utilizzati	nelle	
farmacie.	L’esigenza	fortemente	avvertita	dall’azienda	è	quella	di	innovare	alcune	funzionalità	
fondamentali	del	prodotto	software	di	punta,	Sistema	F	Platinum	(di	proprietà	intellettuale	della	
CSF	Sistemi),	e	di	realizzare	soluzioni	maggiormente	aderenti	alle	nuove	mutate	esigenze	del
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Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009
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possono	essere	riutilizzati	nel	processo	di	produzione	di	nuovi	filtri.	
A	seguito	di	studi	di	fattibilità	tecnico/economica,	l’azienda	stessa	si	occuperà	del	ritiro	dei	filtri	
motore	presso	il	cliente	in	un	raggio	di	azione	di	circa	70	km	dalla	propria	ubicazione	(Anagni).
Obiettivi
Recupero	delle	parti	strutturali	non	deperibili	di	vecchi	filtri,	che	potranno	essere	riutilizzate	
nella	fase	di	produzione	di	nuovi	filtri,	con	risparmio	in	termini	economici	e	benefici	in	termini	
di	impatto	ambientale;	fidelizzare	ed	aumentare	il	parco	clienti,	soprattutto	tramite	il	servizio	
gratuito	di	ritiro	dei	filtri	esausti.
Elettro	Rail	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
L’azienda	Elettro	Rail	S.r.l.	opera	nel	settore	dell’industria	metalmeccanica	e	nell’ambito	del	
Bando	AIDA	intende	realizzare	la	progettazione	di	un	convertitore	dc/ac	per	lampade	a	fluore-
scenza	per	impiego	ferro-tranviario	basato	su	tecnologia	SMD.	Questo	consentirà	di	realizzare	
una	innovazione	tecnologica	nell’ambito	della	propria	linea	di	produzione	di	circuiti	elettronici.	
Attualmente,	tutti	gli	apparati	prodotti	da	Elettro	Rail	sono	prodotti	con	tecnologia	tradizionale,	
con	l’utilizzo	di	componenti	di	dimensioni	da	5	a	8	volte	più	grandi	degli	attuali	componenti	
usati	dalla	maggior	parte	dei	produttori	a	livello	mondiale.	L’utilizzo	della	consolidata	tec-
nologia	SMD	consentirebbe	di:	miniaturizzare	tutti	i	componenti	elettronici,	automatizzare	e	
velocizzare	le	procedure	di	montaggio,	ridurre	gli	scarti	per	errato	montaggio	di	componenti,	
montare	i	componenti	su	entrambe	le	facce	del	circuito	stampato,	effettuare	produzioni	di	si-
stemi	di	illuminazione	a	LED.
Obiettivi
Soddisfare	un	mercato	caratterizzato	da	esigenze	sempre	più	restrittive	e	dalla	presenza	di	una	
forte	concorrenza	a	livello	mondiale.	Con	l’innovazione	dei	prodotti	e	del	processo	produttivo,	
ottenuti	riprogettando	i	circuiti	stampati	in	base	alla	nuova	tecnologia,	e	con	una	adeguata	
istruzione	del	personale	addetto,	la	Elettro	Rail	consoliderà	la	propria	posizione	nel	campo	
dell’industria	metalmeccanica.
S.T.I.	Sviluppo	Tecnologie	Industriali
Sintesi	del	programma	di	innovazione
La	proposta	progettuale	dell’azienda	S.T.I.	S.r.l.	nasce	dalla	necessità	di	realizzare	delle	verifiche	
non	distruttive	su	dispositivi	di	sicurezza	da	utilizzare	in	ambito	industriale	e	necessarie	per	
la	certificazione	CE.	L’obiettivo	è	quello	di	poter	realizzare	più	tipologie	di	controlli	contem-
poraneamente	 attraverso	 un	 unico	 dispositivo	 (apparecchiatura).	 Verrà	 quindi	 realizzato	 un	
prototipo	in	grado	di	rilevare	in	diversi	punti	(in	base	a	determinate	coordinate)	sul	dispositivo	
di	sicurezza	valori	di:	pressione;	angolo	di	incidenza;	livello	di	umidità;	temperatura.	Il	pro-
forte	intensità	dà	luogo	ad	una	accelerazione	e	spostamento	degli	ioni	che,	per	effetto	dell’ec-
citazione	del	campo	stesso,	evita	l’aggregazione	delle	strutture	in	grossi	agglomerati	che	cau-
sano	la	produzione	di	incrostazioni	sulle	tubature,	lasciando	al	contempo	inalterato	l’equilibrio	
chimico	dell’acqua.	Il	dispositivo	da	realizzare	su	brevetto	dell’azienda,	partendo	quindi	da	una	
tecnologia	nota,	fonda	la	sua	innovatività	nella	capacità,	a	parità	di	lunghezza,	di	moltiplicare	
per	10	volte	la	superficie	a	contatto	con	il	campo	magnetico,	lavorando	sul	diametro	interno	ed	
esterno	del	magnete.
Obiettivi
Realizzare	un	dispositivo	capace	di	eliminare	il	calcare	sulle	tubazioni	dell’acqua,	evitando	
l’impiego	di	agenti	chimici	disincrostanti,	aggressivi	ed	inquinanti.
Di	Cosimo	S.p.a.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
L’azienda	Di	Cosimo	S.p.a.	intende	proporre	un	nuovo	sistema	distributivo	per	il	vino	sfuso.	Il	
sistema	si	distinguerà	rispetto	alle	attuali	soluzioni	già	presenti	sul	mercato	per	tre	aspetti	fon-
damentali:	utilizzo	di	materiali	innovativi	per	la	composizione	dei	serbatoi;	utilizzo	dell’azoto	
per	il	riempimento	dei	serbatoi;	utilizzo	di	un	sistema	di	lavaggio	a	sfera	capace	di	garantire	
una	buona	pulizia	dei	serbatoi.	Ulteriore	novità	introdotta	dalla	proposta	progettuale	della	Di	
Cosimo	S.p.a.	consiste	nella	realizzazione	di	contenitori	da	3	–	5	litri	di	vino,	che	garantiscono	
una	migliore	conservazione	e	la	giusta	temperatura	per	la	degustazione	del	prodotto,	che	po-
tranno	essere	forniti	al	consumatore	in	comodato	d’uso	gratuito.
Una	volta	realizzato	il	programma	di	innovazione	sarà	costituito	un	punto	vendita	prototipale	
che	consentirà	al	consumatore,	come	già	sta	accadendo	per	il	latte	ed	i	cereali,	l’opportunità	di	
creare	un	blend	personalizzato.	
Obiettivi
Aumentare	il	proprio	fatturato	ed	aggredire	il	mercato	della	grande	distribuzione,	soprattutto	
tramite	la	realizzazione	di	propri	punti	vendita.	il	sistema	distributivo	per	il	vino	sfuso	andrà	a	
migliorare	l’impatto	ambientale	generato	dalle	bottiglie	di	vetro	contenenti	il	vino.
Omega	Filters	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
Il	progetto	scaturisce	dalla	problematica	legata	allo	smaltimento	dei	filtri	aria/motore	da	parte	
dell’utilizzatore	finale.	La	Omega	Filters	S.r.l.	ha	quindi	ideato	un	innovativo	metodo	di	destrut-
turazione	del	filtro	che	presenta	il	vantaggio	di	agevolare:	il	cliente	nello	smaltimento	dei	filtri	
esausti,	con	conseguente	riduzione	dei	costi;	l’azienda,	potrà	infatti	recuperare	e	riutilizzare	le	
strutture	metalliche	del	filtro.	Tale	processo	di	destrutturazione	su	filtri	esausti	consentirà	quindi	
il	recupero	di	parti	strutturali	non	deperibili,	come	la	rete	metallica	ed	i	fondelli	metallici,	che
58
R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E
2 0 1 0 AIDA
Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009
59
mano	e	le	prese	principali	della	stessa.	All’interno	di	questa	progettualità	più	ampia	l’azienda	
intende,	nell’ambito	del	bando	AIDA,	sviluppare	la	sola	parte	meccanica	e	l’attuazione	speri-
mentale	di	un	primo	prototipo	a	grandezza	naturale	della	mano	a	tre	dita.
Obiettivi
Uso	della	tecnologia	robotica	per	risolvere	il	problema	di	manipolazione	di	protesi	della	mano;	
progettazione	incentrata	sulla	leggerezza,	sul	confort	e	sull’alta	manipolabilità	della	protesi;	
integrazione	con	un	precedente	progetto	di	aggancio	diretto	di	protesi	sull’osso	del	braccio.	L’in-
tervento	permetterà	di	realizzare	uno	studio	delle	tematiche	del	progetto	e	la	prototipazione	di	un	
primo	sistema	necessario	per	realizzare	tutti	i	test		di	mobilità	ed	efficienza	della	protesi	robotica.
Domolignea	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
L’idea	progettuale	della	Domolignea	S.r.l.	consiste	nella	progettazione	e	realizzazione	di	pareti	
e	solai	composti	da	pannelli	realizzati	tramite	l’incollaggio	di	strati	di	tavole	incrociate,	sistema	
già	noto	come	X	LAM	(cross	laminated	timber).	Il	sistema	X	LAM,	basato	su	pannelli	lamellari	
di	legno	massiccio	a	strati	incrociati	è	nato	in	Germania	meno	di	dieci	anni	fa.	Questa	tecnica	
costruttiva	si	basa	sull’utilizzo	di	pannelli	lamellari	di	legno	massiccio	di	spessore	variabile	dai	
5	ai	30	cm	realizzati	incollando	strati	incrociati	di	tavole	di	spessore	medio	di	2	cm.	I	pannelli	
vengono	poi	tagliati	a	seconda	delle	esigenze	architettoniche.
Obiettivi
La	realizzazione	di	prodotti	con	sistema	X	LAM	rappresenta	quindi	la	base	di	partenza	per	
l’inizio	di	un’attività	di	ricerca	legata	all’innovazione	di	processo,	con	lo	scopo	di	realizzare	un	
prodotto	X	LAM	ventilato.
CRF	Cooperativa	Ricerca	Finalizzata
Sintesi	del	programma	di	innovazione
La	proposta	progettuale	presentata	sul	Bando	AIDA	2009	ha	come	scopo	la	tracciabilità	isotopica	
della	filiera	vitivinicola	di	un’area	e	di	un’azienda	campione,	realizzando	un	modello	identifica-
tivo	e	di	certificazione	di	origine	del	vino.	Nello	sviluppo	di	tale	progetto	CRF	si	avvarrà	della	
collaborazione	di	Massa	Spin-off	e	del	CNR	–	Istituto	di	Geoscienze	e	Georisorse	di	Pisa.	Il	la-
boratorio	CRF	si	occuperà	di	acquisire	dati,	effettuare	misurazioni	e	realizzare	i	campionamenti	
sulla	specifica	realtà	territoriale	e	di	trasferirli	a	Massa	Spin-off	e	CNR	di	Pisa	che	realizzeranno	
le	determinazioni	isotopiche	e	la	loro	interpretazione	con	adeguati	modelli	validati.	Il	controllo	
analitico	a	campione	necessita	non	solo	di	una	caratterizzazione	del	prodotto	ma	anche	delle	
“condizioni	al	contorno”	che	lo	influenzano.	La	traccia	isotopica	rappresenta	l’impronta	digitale	
del	prodotto	e	deve	essere:	oggettiva,	dettagliata,	ripetibile	e	soprattutto	specifica.
getto	si	inserisce	nell’ottica	delle	strategie	che	mirano	alla	riduzione	dei	rischi	suIle	macchine.	
I	dispositivi	di	protezione	sensibili	non	si	frappongono	fisicamente	tra	la	fonte	di	pericolo	e	Ie	
persone	(rilevano	solo	la	presenza	dell’operatore).	Essi	svolgono	la	propria	funzione	di	barriera	
intrinseca	ponendo	in	campo	la	propria	“sensibilità”.	Occorre	quindi	essere	sicuri	della	loro	
corretta	funzionalità.
Obiettivi
Consentire	di	effettuare	delle	agevoli	e	realistiche	simulazioni	sulle	apparecchiature	di	sicurezza	
messe	a	protezione	di	apparecchiature	industriali	e	necessarie	per	la	certificazione	delle	stesse.	
L’obiettivo	è	di	innovare	la	gamma	dei	servizi	offerti,	date	Ie	necessità	presenti	nel	settore	d’in-
tervento.
BCM	Power	and	Tools	S.a.s.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
Il	programma	di	innovazione	proposto	dall’azienda	BCM	Power	and	Tools	consiste	nello	stu-
dio	e	progettazione	di	motori	brushless	miniaturizzati	del	tipo	out-runner	(con	rotore	esterno	
rispetto	agli	avvolgimenti)	per	applicazioni	industriali	e	commerciali	caratterizzate	da	bassi	
consumi,	buona	affidabilità	e	buona	coppia.	In	particolare,	si	vogliono	ottimizzare	le	tecniche	
di	dimensionamento	elettrico,	magnetico	e	termico	del	prodotto.	Possibili	applicazioni	di	mer-
cato	potrebbero	essere	gli	elettroutensili	a	batteria,	i	mezzi	di	locomozione	leggera	come	bici	e	
monopattini,	i	mezzi	di	locomozione	per	disabili,	ecc.
La	caratteristica	innovativa	del	progetto	consiste	nel	mettere	a	disposizione	questi	motori	per	
progettisti	ed	aziende	che	necessitano	di	prestazioni	nettamente	superiori	in	termini	di	affidabi-
lità,	durata,	potenza	e	consumi	rispetto	ai	concorrenti	motori	a	spazzole	fino	ad	oggi	utilizzati.	
Nello	specifico	l’azienda	intende	incentrare	il	programma	di	ricerca	sullo	sviluppo	di	un	primo	
esemplare	prototipale	da	implementare	su	macchine	utensili	a	batteria	per	l’inserimento	di	ri-
vetti	ed	inserti.
Obiettivi
L’azienda	intende	consolidare	la	sua	presenza	nel	campo	di	appartenenza	e	rispondere	alle	
esigenze	di	un	settore	in	continua	evoluzione.	L’azienda	vorrebbe	inoltre,	aumentare	il	proprio	
know	how	progettuale	al	fine	di	poter	realizzare	sempre	più	soluzioni	ad	hoc	su	commissione.
Microme.s	S.r.l.
Sintesi	del	programma	di	innovazione
L’azienda	MICROME.S	S.r.l.	è	da	anni	impegnata	nell’ambito	della	ricerca	e	dello	sviluppo	di	
protesi	umane.	In	tale	ambito	l’azienda	sta	sviluppando	un	progetto	di	ricerca	che	prevede	lo	
sviluppo	di	un	nuovo	sistema	mano	artificiale	robotizzata	da	poter	collegare	su	attacchi	pro-
tesici	integrati	nell’osso	del	braccio.	Tale	protesi	robotica	simulerà	i	movimenti	principali	della
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Pal pubblicazione aida-

  • 1. Rapporto Innovazione 2010 AIDAApportare Innovazione Direttamente in Azienda
  • 3. 2 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA 3 SOMMARIO PRESENTAZIONE 5 1 La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 7 ARS Graphica Tofani 9 Ometec 12 C.E.C. 17 Carind 19 Capoccia 23 Tecno Cosman 27 Iacobucci 29 Clizia Confezioni 32 Soleko 37 Microme.S 41 Guest Star 43 Iacobucci HF Electronics 47 2 Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 51 3 La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Imprese della Provincia di Frosinone 63 1 PREMESSA 64 1.1 Introduzione 64 1.2 Motivazioni 64 2 LEGENDA - GLOSSARIO 65 3 RIFERIMENTI 68 4 METODOLOGIA DELLA RICERCA 69 4.1 Interviste 69 4.2 Sintesi dei dati 69 4.3 Elenco aziende intervistate 70 5 STRUTTURA DEL CAMPIONE 71 5.1 Considerazioni sulla struttura del campione 72 6 RISULTATI 72 6.1 Propensione attuale verso l’innovazione ricerca e sviluppo delle PMI della Provincia di Frosinone 73 6.1.1 Considerazioni di sintesi e confronto con indagini analoghe 75 6.2 Orientamento verso gli accordi per l’innovazione e il trasferimento di tecnologia 77 6.2.1 Considerazioni di sintesi e confronto con indagini analoghe 78 6.3 Predisposizione verso le attività di innovazione e ricerca e sviluppo - Percezione dei benefici ottenibili 80 6.3.1 Considerazioni di sintesi 81 7 CONCLUSIONI 82 Gli autori della ricerca 83 Ringraziamenti 83 APPENDICE A – Questionario Completo 84 APPENDICE B – Questionario Breve 86 La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 La Capacità Innovativa delle Piccole e Medie Imprese della Provincia di Frosinone 1 2 3 VISTO SI AUTORIZZA LA PUBBLICAZIONE Il Segretario generale (dr. Mario Popolla) Frosinone, 16 marzo 2010
  • 4. 4 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA 5 PRESENTAZIONE La Camera di Commercio di Frosinone ha mostrato nel corso degli anni un vivo interesse per la tematica dell’innovazione tecnologica, rendendola una delle priorità della program- mazione pluriennale dell’Ente stesso. Peraltro, in linea con un’evoluzione avvenuta nel corso degli anni, il testo della legge 580/93, così come recentemente innovato e modificato, riconosce nella “promozione dell’innovazione” e nel “trasferimento tecnologico” ambiti di competenza specifica e prioritaria del sistema camerale. In quest’ottica, già dal 2006 la CCIAA di Frosinone, vicina alle esigenze del sistema im- prenditoriale locale, ha istituito il Fondo AIDA, al fine di finanziare programmi di inno- vazione tecnologica per le PMI, di produzione e servizi, costituite o in via di costituzione, aventi una sede operativa in provincia di Frosinone ed in regola con il pagamento del diritto annuale. Ha, quindi, avviato una partnership con il Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale - Pa.L.Mer. per la gestione ed il coordinamento delle attività con- nesse al Fondo stesso. I risultati raggiunti in questi anni vedono l’Ente soddisfatto dell’iniziativa, alla quale, tuttavia, nel corso del tempo e attraverso i vari bandi, sono state apportate significative modifiche. Le recenti difficoltà economico-finanziarie in cui versano le imprese di ogni comparto nella nostra provincia, hanno indotto questo Ente a trasformare AIDA da fondo rotativo a finanziamento a fondo perduto, finalizzato alla stimolo dell’innovazione tecno- logica sia di processo che di prodotto. La grande consistenza numerica e la validità da un punto di vista qualitativo delle pro- poste presentate induce oggi a riflettere sulla significatività di questo strumento. Le ri- sorse appostate dall’Ente si sono dimostrate esigue rispetto al numero abnorme delle domande presentate. Questo ha comportato un’attenta selezione delle imprese ammesse al finanziamento ed ha, altresì, stimolato una precisa riflessione della Giunta camerale. Riconosciuta la validità dello strumento in sé quale stimolo per le imprese del territorio al miglioramento tecnologico continuo, la cospicuità delle domande pervenute in occasione dell’ultimo bando si mostra quale chiaro sintomo di una situazione generalizzata di crisi imprenditoriale del nostro territorio. In tale contesto l’adozione di misure appropriate di sostegno rappresenta una valida risposta, così come il progetto AIDA ha dimostrato di essere nei suoi diversi bandi. Mario Papetti Presidente della Camera di Commercio di Frosinone
  • 5. La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 1
  • 6. 8 9 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 Quale è la vostra attività aziendale? La nostra azienda opera dal 1945 nel campo grafico. Durante gli oltre cinquanta anni di attività l’azienda ha visto avvicen- darsi alla proprietà tre generazioni. La prerogativa più importante della no- stra azienda è quella di prestare grande attenzione alla clientela, attraverso il miglioramento continuo e la personaliz- zazione dei servizi offerti. Come ha maturato l’idea di partecipare al fondo AIDA? L’idea di progetto è alla base della co- stituzione di un nuovo ramo di azienda, e parte da una analisi di mercato che ha evidenziato alcune criticità nell’offerta degli operatori del settore tipografico editoriale: l’offerta di servizi tipogra- fici ed editoriali del territorio appariva frammentata e disorganica; vi era una totale assenza di strumenti informatici dinamici di reale utilità ed interesse per l’utente nell’esprimere al meglio le sue idee ed identificare rapidamente il pro- dotto da acquistare. Ci siamo quindi posti l’obiettivo ambi- zioso di porre i clienti al centro del core business aziendale, cercando di realiz- zare una piattaforma informatica nella quale diversi soggetti operanti nel set- tore tipografico ed editoriale (tipografie, grafici, allestitori, fotografi ed agenzie di pubblicità) potessero trovare uno stru- mento utile per conseguire rapidamente i risultati attesi. Abbiamo capito immediatamente l’im- portanza del progetto anche se devo dire che, senza il necessario supporto di tec- nici esperti, non sarebbe mai stato possi- bile realizzarlo. L’idea di innovare il processo aziendale è stata attuata in due step. Attraverso il supporto della FILAS e di uno strumento a sostegno dell’e-commerce è stato rea- lizzato il sistema software di base e dato l’avvio al sito, mentre tramite AIDA sono state automatizzate importanti fasi del processo produttivo. La nostra è una fi- liera controllata, veloce, economica ed ecologica. Dalla prestampa agli allestimenti, dalla materia prima al prodotto finito, siamo in grado di svolgere internamente la La prima azienda ad essere intervistata è stata la Ars Graphica Tofani S.r.l. di Alatri, con l’intervento di Massimo Tofani. ARS GRAPHICA TOFANI
  • 7. 10 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 11 maggior parte delle  lavorazioni ri- chieste dal mercato. È più importante l’aumento di compe- titività dell’impresa o l’ottimizzazione dei costi? Tra le due realtà vige un rapporto di reci- proca sussistenza, nel senso che se l’im- presa diventa competitiva, riuscendo a svi- luppare al massimo la produttività, riesce anche a ridurre i costi, riuscendo in questo modo ad essere molto più competitiva e maggiormente presente sul mercato. Quali risultati pratici avete ottenuto dal potenziamento tecnologico effettuato? Attraverso la realizzazione del progetto è stato possibile automatizzare la mag- gior parte dei processi produttivi: dal controllo file professionale incluso per tutti gli ordini di ogni entità all’inci- sione lastre con tecnologia CTP; dalla stampa con controllo della densità cromatica alla plastificazione, principal- mente Lucida e Opaca; dalla stampa a caldo (oro, argento e altri materiali metallici o plastici alla fascicolazione con punto metallico fino a 80pgg fi f.to max aperto 35x50cm (brochures, riviste); dalla fustellatura (scatole, cartelline ed altro) a quella co- nica (etichette per olio, vino, liquori), al Piega-Incolla (buste intestate persona- lizzate, cartelline, packaging...). Gli errori si sono ridotti al minimo; in precedenza poteva anche accadere di mandare in stampa un file in tricromia anziché in quadricromia; oggi queste cose non succedono più. I processi sono diventati molto più rapidi e snelli sia nella fase progettuale che in quella di stampa vera e propria. I vantaggi economici sono notevolmente cresciuti grazie all’implementazione delle macchine, sia per i lavori di medio formato che di piccolo formato. Possiamo realizzare la plastificazione in- terna e una serie di rifiniture tra le quali la stampa in oro che, nobilitando il pro- dotto, lo fa diventare veramente unico all’interno di un sistema produttivo con una filiera cortissima. Inoltre, abbiamo raggiunto un’efficienza nella fase logistica davvero notevole, con il massimo rispetto dei tempi di con- segna dei lavori. Secondo lei è più importante l’innova- zione di processo o quella di prodotto? Non credo possa esserci un’innovazione di prodotto senza quella di processo, so- prattutto in un settore particolare come il nostro. Credo, comunque che la priorità vada ri- servata all’innovazione di processo. Sintesi del programma di innovazione L’intervento attuato dall’azienda Ars Graphica Tofani consiste nella ottimizzazione di un sito internet orientato al commercio elettronico che ha permesso l’offerta e l’acquisto on-line di servizi tipografici, grafici ed editoriali, nonché il coordina- mento delle funzioni di incasso, del servizio di assistenza ai clienti e delle operazioni di logistica connesse alle vendite, oltre all’automazione di alcuni processi produttivi. Oltre a programmare una base dati integrata per la gestione delle transazioni, per la contabilità, l’acquisto e la vendita dei servizi e dei prodotti, sono state implementate le funzioni che riguardano il CRM (Customer Relationship Management) e il DMM (Data Marketing Management) con l’obiettivo di fidelizzare i clienti ed assisterli nelle loro scelte ed acquisti. Gli aspetti salienti del sistema software oggi operativo sono complessivamente così riassumibili: Front Office (sezioni del sito ad uso degli utenti) • pagine web contenenti le informazioni generali, di presentazione, fotografiche e multimediali, oltre a form di comunicazione utente-sistema (visualizzazione delle disponibilità, procedure per le prenotazioni, pannelli per richiesta informazioni, autocompilazione di moduli); • pagine web SSL per procedere a pagamenti via carta di credito ed altre forme; • contenuti che necessitano per loro stessa natura di frequenti aggiornamenti (nuovi servizi e prodotti); sezioni ad aggiornamento periodico (promozioni, nuovi prodotti); contenuti di tipo documentale. Back Office (sezioni riservate ai soli amministratori) Il sistema offre la possibilità di intervenire e gestire attraverso un accesso riservato tutelato da password le seguenti attività: • le disponibilità dei prodotti, le offerte speciali e le promozioni, i costi ed i paga- menti; • le comunicazioni da e verso i clienti mediante mailing, newsletters, posta elet- tronica, SMS e fax; • il controllo della logistica e delle attività dei fornitori; • l’automazione dei principali processi. Obiettivi La realizzazione della piattaforma informatica dell’azienda Ars Graphica Tofani, ha rappresentato per la stessa un efficace mezzo pubblicitario e ne ha favorito il suo sviluppo nel ramo commerciale. Il sistema software sviluppato, infatti, non vuole essere solo una vetrina di prodotti ed un veicolo per l’acquisto on-line, ma anche uno strumento utile ed efficace per concretizzare il prodotto tipografico desiderato. Obiettivo ultimo è la fidelizzazione dei clienti, garantendo agli stessi assistenza al- tamente qualificata nella scelta dei prodotti e nel conseguente acquisto.
  • 8. 12 13 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 Quale è la vostra attività aziendale? OMETEC nasce nel 2006 e si propone come partner ideale nella progettazione e costruzione di stampi per termoplastici a due piastre o a tre piastre, con inie- zione tradizionale o a camera calda; co- struzione di stampi per termoindurenti a pressione diretta, inietto-compressione, iniezione transfer, iniezione con canali liberi e con camera fredda per BMC, SMC e CIC; nonché nella costruzione di stampi trancia semplici, a blocco, a passo, a passo con punzoni rigidi e a passo con punzoni guidati su piastre con colonne e bussole; e di attrezzature meccaniche di precisione. Al termine delle lavorazioni meccaniche richieste dallo stampo o dall’attrezzatura meccanica, tutti i componenti passano attraverso la mano attenta e paziente dell’aggiustatore, che con le sue pietre li accoppia e li adatta. Affianco alla costruzione di stampi e di attrezzature di precisione vi è l’attività di stampaggio: di materie plastiche e gomma termoplastica ad iniezione, stam- paggio termoindurente e di stampaggio ad iniezione veloce (settore alimentare e della floricoltura). I punti di forza della OMETEC sono: di- namicità e flessibilità che assicurano ri- sposte immediate alle mutazioni del mer- cato; qualità e tecnologia dei prodotti realizzati; professionalità e competenza garantita dall’esperienza ultraventennale nei propri settori di competenza. È più importante l’aumento di compe- titività dell’impresa o l’ottimizzazione dei costi? È difficile stabilire una gerarchia di va- lore. Senza dubbio l’impatto della ma- nodopera sui costi totali di un’impresa è diventato molto forte ed incisivo; l’unico modo per fronteggiarlo è aumentare la produttività. Noi abbiamo proceduto all’acquisto di altri stampi e ottimizzato al meglio l’automazione, tutto per essere più com- petitivi. La seconda azienda è la Ometec, il risultato della cooperazione tra quattro aziende. È intervenuto Gianluigi Raponi. OMETEC Officine Meccaniche e Tecnologiche Consorziate
  • 9. 14 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 15 Secondo lei è più importante l’innova- zione di processo o quella di prodotto? L’innovazione di processo è fondamen- tale. Ottimizzare le risorse e i costi legati alla produzione; focalizzare l’attenzione sul prodotto, individuare prodotti nuovi da industrializzare per diversificare l’at- tività. La nostra realtà appartiene in ogni caso alla subfornitura; quindi per noi inno- vare è di vitale importanza, così come detenere il know how dei nostri prodotti. Questo presupposto sta indirizzando la produzione verso il settore dell’arredo, del casalingo e della domotica. Avete recentemente intrapreso parti- colari iniziative in ambito di ricerca? Come vi ha supportato il Fondo AIDA? Si, in particolare con l’Istituto Reale di Tecnologia (in svedese Kungliga Tek- niska högskolan, spesso abbreviato “KTH”) che fa parte dell’università sta- tale di Stoccolma, istituto gestito e coor- dinato da un italiano, tra l’altro. Con loro abbiamo messo a punto un per- corso orientato all’innovazione sia di processo che di prodotto. Insieme all’Istituto di Design Europeo ab- biamo realizzato un progetto innovativo nel settore, sviluppando l’attenzione su 5 campi di ricerca: edilizia, bioedilizia, domotica, arredo urbano e per interni. In tutte le fasi di sviluppo, poter contare sul supporto del Fondo AIDA, ha note- volmente alleggerito il carico finanziario che qualsiasi processo di innovazione ri- chiede. Come ha maturato l’idea di partecipare al fondo AIDA? L’idea del progetto nasce da un notevole incremento, da parte dei clienti, della domanda di contenitori in Polypropylene per l’industria alimentare a cui si é pen- sato di far fronte, piuttosto che aumen- tando il parco macchine esistente, attra- verso la realizzazione di una macchina capace di stampare simultaneamente vaschetta e coperchio a spessore sottile (tecnologia IML - IN-MOULD-LABEL). Gli obiettivi che l’azienda si era prefis- sata erano un incremento della produt- tività e contemporaneamente della fles- sibilità. Quali risultati pratici avete ottenuto dal potenziamento tecnologico effettuato? L’implementazione di tale apparecchia- tura ha consentito all’azienda di otte- nere una innovazione assoluta di pro- cesso, in quanto quello che finora è stato sviluppato nel settore sono stampi pluri-impronta; soluzione che rispetto a quella proposta dalla Ometec è meno flessibile. La soluzione realizzata ci permetterà in- fatti di cambiare produzione senza dover riprogettare completamente lo stampo, il sistema di iniezione e l’automazione, con un notevole snellimento e velociz- zazione del sistema produttivo. Sintesi del programma di innovazione L’azienda si occupa della progettazione, costruzione e stampaggio di stampi per materie plastiche e trancia. Uno dei settori in cui opera Ometec é lo stampaggio veloce di prodotti a spessore sottile per packaging (contenitori, vaschette, etc.), mediante la tecnologia IML. Questa consiste nell’inserimento dell’etichetta già in fase di stampaggio e nell’acce- lerazione del processo di iniezione del materiale plastico (tipicamente polipropilene) nello stampo attraverso l’utilizzo di accumulatori di azoto. Prima il coperchio veniva ottenuto su una macchina di iniezione di 270 ton con un apposito stampo, mentre la vaschetta veniva ottenuta con una macchina di iniezione di 380 ton con un apposito stampo. Ometec si è trovata ad affrontare un incremento della domanda di contenitori e, invece di acquistare due ulteriori sistemi di iniezione, ha pensato di orientarsi verso un unico sistema di 300 ton che produca sia il coperchio che la vaschetta. In questo modo Ometec ha cercato di incrementare l’efficienza del processo riducendo i costi di investimento, i tempi ed i costi di produzione. Per fare questo, oltre all’acquisto della nuova macchina di iniezione, l’azienda ha progettato e realizzato una struttura porta-stampi, in grado di mantenere in posi- zione in macchina entrambi gli stampi di cui dispone. La progettazione e realizzazione della struttura porta-stampi, é stata ideata per con- sentire di posizionare anche il gruppo di iniezione che conduce il materiale plastico dalla camera calda dello stampo alle singole impronte da riempire. Infine, tale struttura è stata interfacciata con un sistema automatico per l’inseri- mento delle etichette e per l’estrazione dei pezzi finiti. Tale struttura é risultata innovativa, perché, se pure vi sono stampati particolari di forma differente con un unico sistema di iniezione, si é comunque sempre utilizzato uno stampo con più impronte. Obiettivi A fronte di un rilevante aumento della domanda di acquisto di contenitori (costi- tuiti da vaschetta più coperchio) realizzati dalla Ometec, l’azienda ha stabilito di intervenire con l’obiettivo di incrementare l’efficienza del processo di produzione, diminuendo i costi di investimento ed i tempi. L’obiettivo è stato raggiunto grazie all’acquisto di una nuova macchina per l’inie- zione, ma anche grazie alla progettazione e realizzazione della struttura porta stampi precedentemente descritta ed oggetto del programma di innovazione.
  • 10. 16 17 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 La nostra camiceria da uomo è sul mercato da 15 anni e realizza prevalentemente camicie da uomo di livello medio-alto. I prodotti di camiceria sono interamente realizzati da noi, senza alcun tipo di frap- posizione nel processo produttivo. Come ha maturato l’idea di partecipare al fondo AIDA? La prima idea era di ottimizzare alcuni singoli passaggi, in particolare l’informa- tizzazione degli ordini. Inizialmente lo vedevo come un aiuto per il personale. Alla fine l’informatizzazione ha riguardato tutto il processo produttivo fino ad arrivare alla registrazione ed alla rintracciabilità del singolo prodotto. Grazie a questo intervento abbiamo deciso di aumentare la produzione giornaliera. Nel settore tessile, del resto, è difficile pensare alla diversificazione del prodotto. L’adesione ad AIDA si è tradotta in compe- titività e riduzione dei costi fissi aziendali. Quali risultati pratici avete ottenuto dal potenziamento tecnologico effettuato? La piattaforma implementata renderà pos- sibile la registrazione, in maniera infor- matizzata, di tutte le informazioni relative alle specifiche di un cliente, necessarie per la produzione di un capo di camiceria. Naturale conseguenza sarà un consi- derevole aumento della competitività e del fatturato, dovute alla velocizzazione dell’attività produttiva, con conseguente possibilità di ampliare la propria clientela. L’innovazione realizzata prevede la pos- sibilità di subire ulteriori evoluzioni? Conseguentemente alla realizzazione della piattaforma per la gestione delle commesse, si prevede l’implementazione di etichette RFID posizionate diretta- mente sull’indumento in lavorazione, in modo da poter seguire ogni singolo capo durante la fase produttiva. La nostra idea è quella di migliorare tutta la catena di produzione, attraverso l’in- formatizzazione della stessa, in modo da poter aumentare la produttività, con- centrandoci anche sul miglioramento del capo realizzato piuttosto che sulla diver- sificazione del prodotto finale. Secondo lei è più importante l’innova- zione di processo o quella di prodotto? Riteniamo fondamentale mantenere una elevata qualità del prodotto realizzato, soprattutto nel mercato di riferimento in cui c’è una elevatissima concorrenza. Il più delle volte ciò può essere garantito realizzando una innovazione di processo, quindi ritengo le due cose strettamente legate tra di loro. È la volta della C.E.C. S.r.l. di Sora, azienda specializzata nella produzione di camicie. È stato intervistato Andrea Attili. C.E.C.
  • 11. 18 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 19 Sintesi del programma di innovazione Il progetto dell’azienda CEC S.r.l., denominato REPOSITORY MANAGEMENT, ha previsto la realizzazione di un sistema di archiviazione documentale che ha per- messo all’azienda di ottimizzare il proprio lavoro di ufficio in una scrivania virtuale senza carta, con tutti i documenti disponibili in tempo reale per rapide decisioni, sfruttando pienamente l’archiviazione documentale e la messaggistica unificata con l’invio di FAX, SMS, TELEGRAMMI, POSTA CARTACEA e E-Mail CERTIFICATE direttamente dal PC in Internet. Il sistema è inoltre dotato della funzione “Protocollo” che permette una completa e automatica archiviazione documentale, necessaria per il completamento dell’IDM (Integrated Document Management) e consente di convertire i documenti in file di tipo TIFF o PDF. Particolare rilevanza è stata posta sulla semplicità di reperimento e d’utilizzo dei dati e delle informazioni presentate all’utente, sulla semplicità d’uso (utilizzo di interfacce grafiche e metafore adeguate capaci di rappresentare in maniera chiara i dati e di effettuare operazioni in maniera immediata), sulla sua efficienza (poche operazioni per sfruttare le potenzialità del sistema) e sulla sua omogeneità con le interfacce standard. Obiettivi L’obiettivo del programma di innovazione è stato quello di velocizzare e rendere maggiormente efficiente tutta la filiera che va dalla ricezione dell’ordine alla conse- gna della commessa permettendo agli utenti, attraverso un idoneo portale, di veri- ficare personalmente lo stato della lavorazione ed il rispetto dei tempi di consegna. L’azienda CEC S.r.l. è così riuscita ad ottimizzare il proprio lavoro di ufficio, sia in termini di qualità che di tempi. CARIND Altra azienda aderente al Fondo AIDA è la Carind S.r.l., per la quale è stato intervistato Tommaso De Santis.
  • 12. 20 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 21 La nostra innovazione è, alla fine, frutto delle nostre esperienze, dei viaggi e degli incontri, delle esigenze dei clienti o dei consumatori. In altri Paesi come l’Ame- rica, le Università lavorano a volte anche indipendentemente e poi mettono a di- sposizione di tutti le loro conoscenze e i risultati raggiunti. Si dovrebbe quindi lavorare per miglio- rare il rapporto tra aziende ed enti di ricerca? Sicuramente questo è uno dei grandi obiettivi che tutti dobbiamo proporci, a partire dalle istituzioni. Si dovrebbe cer- care di creare delle sinergie tra aziende, istituzioni ed enti di ricerca. Noi, per esempio, abbiamo intrapreso un progetto con l’Istituto di ricerca per l’Alimenta- zione su loro esplicita richiesta. La nostra azienda, nata nel 1988 ad Ar- pino, produce articoli di carta, sia per uso igienico industriale che per uso do- mestico. Attualmente la nostra azienda, grazie alla ragguardevole capacità produttiva, alle avanzate tecnologie di produzione ed automazione, alla flessibilità produt- tiva, nonchè alla facilità di adattamento alle condizioni di mercati internazionali ed alla qualità dei prodotti, si propone come azienda leader nel settore igienico sanitario, sia a livello nazionale che in- ternazionale. Come avete maturato l’idea di parteci- pare al fondo AIDA? Carind è molto avanti a livello informa- tico grazie alla presenza di due reti in- terne che ci permettono di controllare l’intero ciclo produttivo, dall’ordine del cliente fino all’ultimo rotolo che viene prodotto e consegnato. Il progetto iniziale consisteva nell’avere un controllo ancora più sistematico e preciso dei dati di produzione, al fine di ottenere un monitoraggio in tempo reale della produzione; oggi abbiamo dei report che in tempo reale ci informano su come sta lavorando una determinata macchina. Ciò ci consente di avere un migliora- mento nel controllo: degli operatori, delle materie prime e di modifiche al ciclo pro- duttivo. Il progetto iniziale, partito dall’inseri- mento del sistema di monitoraggio su due sole linee di produzione, entro il prossimo anno sarà esteso a tutta la linea produttiva. Avete già apprezzato dei miglioramenti? Certamente, si pensi che mentre prima le informazioni relative ad esempio alla produzione ed ai fermi macchina veni- vano inserite manualmente dagli opera- tori nel sistema informatico aziendale, ora il tutto è gestito automaticamente, attraverso il collegamento diretto con le macchine di produzione. Quando tutte le linee saranno gestite dal sistema, toglieremo il controllo dell’ope- ratore ed usufruiremo dell’elevata capa- cità di autocontrollo propria del sistema, con la catalogazione dei fermi macchina e l’inserimento automatico dei processi di lavorazione. Questo è l’obiettivo finale del nostro progetto. Quindi siete maggiormente orientati all’innovazione di processo che a quella di prodotto? Sicuramente si. Siamo da sempre con- sapevoli che la prima è fondamentale affinché la seconda possa nascere e svilupparsi. La nuova linea che sarà in- stallata ci consentirà di essere una delle prime aziende al mondo a realizzare al- cuni tipi di prodotti a livello di confe- zionamento, quindi per noi innovazione di processo vuol dire anche innovazione di prodotto. Secondo lei l’imprenditore deve essere assistito da enti di ricerca specializzati, per seguire un processo di innovazione? Nel nostro territorio non abbiamo la pos- sibilità di accedere a ricerche fatte da terzi e messeci a disposizione. Sintesi del programma di innovazione La proposta progettuale dell’azienda Carind S.r.l. prevedeva la realizzazione di un sistema automatico per la diagnostica ed il monitoraggio della linea di produzione denominata “Daily Gold”. La linea in oggetto ha vinto il 1° premio per il bando “In- novaLazio 2005” quale migliore innovazione di processo. Il sistema di monitoraggio realizzato, basato su di una architettura di rete di tipo cablato con funzionamento “on query”, ha consentito il monitoraggio in tempo reale dello stato di funzionamento della linea, la diagnostica dei guasti, e la realizzazione in automatico delle ricette di funzionamento della produzione. Tutte le informazioni ottenute dalla linea di produzione sono state conservate in un server dotato di un software di monitoraggio specializzato per il tipo di produzione in oggetto. Nel dettaglio le fasi attraverso cui il progetto si è sviluppato: • realizzazione e collaudo dell’hardware di rete; • realizzazione del software di monitoraggio; • documentazione finale di collaudo e formazione interna. Obiettivi La Carind S.r.l., attuando il programma di innovazione, è riuscita a migliorare la gestione delle macchine e ad ottimizzare l’organizzazione della produzione e del lavoro, con conseguente riduzione del rischio di infortuni ed aumento complessivo della produttività attraverso un monitoraggio da remoto in tempo reale di alcune fasi di produzione, quali l’attrezzaggio, la composizione delle ricette, le statistiche di produzione, lo stato della linea, e realizzazione di statistiche del funzionamento della linea.
  • 13. 22 23 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 Può descriverci l’azienda e l’attività svolta? L’azienda è stata fondata da mio padre (Capoccia Ottavio) nel 1978 ed inizial- mente riparava escavatori e macchine per il movimento terra. Oggi effettuiamo riparazioni anche su pompe, elettrovalvole e su tutto ciò che per muoversi ha bisogno dell’olio idrau- lico. Come avete maturato l’idea di parteci- pare al fondo AIDA? L’idea di realizzare il progetto è nata dalla volontà di inserirsi nel campo della manutenzione ed assistenza per sistemi oleodinamici, settore in cui operano in maniera prevalente aziende quali la Oil- mec di Verona, la TFS di Salerno, la PRES- SOIL di Torino, ed altre ancora, grazie alle loro dimensioni e processi industriali. La possibilità per la nostra azienda di col- locarsi efficacemente in questa nicchia di mercato è indubbiamente condizionata all’innovazione apportata nei processi di lavorazione. Il progetto che abbiamo presentato pre- vedeva la realizzazione di un impianto di controllo e collaudo gestito tramite un software in grado di fornirci uno screening sulle riparazioni effettuate in azienda. Il cliente oggi può valutare direttamente presso il nostro stabilimento quanto ef- ficace sia stata la riparazione del suo pezzo; insomma, facciamo un collaudo in diretta. Il fondo AIDA è stato fondamentale per poter portare a compimento l’innova- zione. Avete avuto dei benefici dall’innova- zione? L’impianto è attualmente in fun- zione? Certamente, devo dire con nostra im- mensa soddisfazione, che l’impianto è stato realizzato nella sua completezza, secondo quella che era stata l’idea ini- ziale e che è attualmente operativo e fun- zionante e completamente integrato nei processi operativi aziendali. Il programma realizzato consente anche di archiviare tutto lo storico aziendale, in CAPOCCIA La Capoccia S.r.l. si occupa di riparazione meccanica a Vicalvi. Per parlare del progetto AIDA è stata intervista Anna Capoccia.
  • 14. 24 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 25 questo modo è possibile per noi effettuare anche delle elaborazioni sui dati raccolti durante le lavorazioni. È possibile quindi sapere, la storia di tutti i pezzi entrati in officina per essere ri- parati, cosa abbiamo sostituito e perché; conoscere le prestazioni che il pezzo ha dato successivamente. In questo modo possono essere effettuate anche delle comparazioni. In ordine alla riduzione dei tempi di la- voro come ha influito il sistema? Su questo aspetto, avendo inserito nel nostro processo un passaggio in più, sa- rebbe stato illogico aspettarsi anche una riduzione dei tempi. Diciamo che abbiamo guadagnato tanto in termini di soddisfazione del cliente, il quale può constatare in qualsiasi mo- mento la qualità dei lavori eseguiti. I dati vengono confrontati con le schede messe a disposizione dalla casa madre. Quindi, ad esempio, la pompa con quel n. di matricola ha un determinato grafico di potenza; una volta riparata viene sot- toposta al collaudo e i nostri dati devono coincidere con quel grafico. Per noi c’è la certezza che il lavoro è stato svolto alla perfezione. Tutto ciò ha migliorato notevolmente il processo produttivo ed i processi di con- trollo. Secondo lei è più importante l’innova- zione di processo o quella di prodotto? All’interno di una azienda riteniamo fon- damentali entrambe, soprattutto per riu- scire ad essere competitivi. Per la nostra azienda abbiamo effettiva- mente innovato prima il prodotto. Ora dobbiamo procedere ad innovare i pro- cessi. Sintesi del programma di innovazione Il programma di innovazione proposto dalla Ditta Capoccia S.r.l. prevedeva la rea- lizzazione e l’installazione di un sistema informatico per: • la registrazione, l’analisi dei dati acquisiti e la produzione di report durante le procedure di riparazione e collaudo per le unità idrauliche di impianti mobili ed industriali; • la gestione di una base-dati e relativa condivisione in rete aziendale. Nello specifico, il sistema in oggetto era composto da: un insieme di sensori e trasduttori per le grandezze fisiche di interesse distribuiti su due banchi di collaudo; un modulo di condizionamento ed acquisizione dei segnali; un modulo di calcolo con relativo software per la memorizzazione, il trattamento e l’analisi delle informazioni relative ai segnali acquisiti e la gestione delle procedure di collaudo; un modulo di calcolo per la memorizzazione, la gestione e la condivisione in rete della base dati contenente: • le informazioni sulle procedure di collaudo per ciascuna tipologia di unità idrau- lica di impianti mobili ed industriali; • i dati acquisiti; • le schede di lavorazione; • i reports di collaudo. Obiettivi Obiettivo principale del programma di innovazione della Ditta Capoccia S.r.l. è stato il conseguimento di standard operativi necessari per garantire un più elevato grado di efficienza ed una tracciabilità delle operazioni di collaudo eseguite. Molto utile per l’azienda è stata anche la realizzazione di una base dati, condivisa nella rete aziendale, contenente i dati acquisiti ed i report prodotti.
  • 15. 26 27 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 Di cosa si occupa l’azienda? La nostra azienda si occupa prevalen- temente di costruzione e montaggio di impianti industriali e di meccaniche nel campo della movimentazione. Parallelamente a questa attività effettu- iamo manutenzione e carpenteria metal- lica. Quale progetto avete realizzato? Per fronteggiare l’attuale crisi abbiamo cercato di realizzare un qualcosa di nuovo, che si differenziasse dalla nostra attuale produzione e che potesse essere commercializzato. Ovviamente nella ideazione dell’innova- zione ci siamo basati sulle nostre com- petenze e conoscenze nel campo della carpenteria metallica, differenziando sol- tanto quella che era la nicchia di mercato a cui si rivolgeva. In particolare abbiamo deciso di concen- trare la nostra attenzione sulla meccanica per tumulazione in profondità e su tutti i problemi, anche a livello di sicurezza degli operatori, ad essa connessi. Unitamente alla progettazione della macchina abbiamo pensato a strumenti meccanici per l’ausilio dei disabili che intendono accedere ai cimiteri. L’idea è nata dalla constatazione che sul mercato era assente un mezzo mecca- nico, completamente automatizzato, in grado di compiere tali operazioni senza l’intervento diretto di un operatore e dalla constatazione dei pericoli cui po- teva essere soggetto quest’ultimo do- vendo compiere attività di tumulazione a quote elevate. Avete avuto dei benefici dall’innova- zione? L’impianto è attualmente in fun- zione? L’ambizione di questo progetto era quella di poter passare dalla lavorazione conto terzi alla progettazione, realizzazione e commercializzazione di un nostro pro- dotto, che avrebbe potuto aprirci nuove nicchie di mercato e che ci avrebbe per- messo di fronteggiare agevolmente la crisi. Quali difficoltà avete riscontrato dopo la realizzazione? È la volta della Tecno Cosman S.r.l. di Ferentino, con la partecipazione di Peppino Cerroni. TECNO COSMAN
  • 16. 28 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 29 L’innovazione è stata progettata intera- mente e testata all’interno di alcuni ci- miteri. In particolare abbiamo fatto una dimostrazione nel cimitero di Castro dei Volsci e provveduto a stimare i costi so- stenuti durante la fase di progettazione, realizzazione e testing per definire l’ef- fettivo prezzo di vendita. È stato anche realizzato un filmato che mostra la messa in funzione del macchinario realizzato, che intendiamo utilizzare a scopo dimo- strativo. Attualmente stiamo implementando la fase di commercializzazione e distribu- zione del prodotto. Secondo lei è più importante l’innova- zione di processo o quella di prodotto? Come azienda noi ci stiamo orientando sia sull’innovazione di prodotto che di processo, in quanto riteniamo fondamen- tali entrambe, anche se la prima a livello di attività aziendale può sembrare più nobile. Per una azienda è sempre più prestigioso realizzare un prodotto nuovo ed inno- vativo da commercializzare, e di conse- guenza appetibile. Del resto è difficile arrivare ad una inno- vazione assoluta di prodotto senza inno- vare anche i processi interni. Sintesi del programma di innovazione La proposta progettuale realizzata dell’azienda Tecno Cosman S.r.l., operante nel campo delle costruzioni meccaniche e delle movimentazioni meccaniche, consiste nella realizzazione di un prototipo per l’inserimento dei cofani funebri all’interno dei loculi cimiteriali posti a diverse altezze da terra. La fase di inserimento e re- cupero dei cofani funebri è infatti sempre stata effettuata manualmente, con gravi rischi in termini di sicurezza per gli operatori. Il prototipo realizzato può essere montato su diversi tipi di mezzi di movimentazione come carrelli elevatori, piat- taforme, ecc. In tal modo il prodotto finale può essere acquistato dai comuni che intendono agevolare e migliorare la sicurezza della fase di inserimento/recupero dei feretri indipendentemente dai mezzi di sollevamento che attualmente utilizzano. Obiettivi Gli obiettivi attraverso cui si è sviluppato e concretizzato il progetto di innovazione sono stati: • realizzazione di un prototipo per verificarne la corretta funzionalità e verificare la fattibilità tecnico-economica dell’iniziativa; • iter per brevettare il sistema; • produzione del prodotto. IACOBUCCI Altra azienda ad essere intervistata è la Iacobucci S.p.a. di Ferentino, per la quale abbiamo parlato con Angelo Iacobucci.
  • 17. 30 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 31 La nostra azienda è presente sul mercato aeronautico da circa 35 anni; inizialmente produceva solo carrelli per la distribuzione di cibi e bevande a bordo degli aerei, ma con il passare degli anni è riuscita a con- quistare primarie compagnie aeree come clienti, inizialmente in Europa e successi- vamente anche nel resto del mondo. Visto il grande successo ottenuto grazie alla qualità dei prodotti realizzati, siamo riusciti ad am- pliare la produzione, con altre linee di pro- dotto come le macchine da caffè e altri equi- paggiamenti per le cucine di aerei civili. Il nostro prodotto principale resta comunque il carrello porta vivande e bevande, per il quale abbiamo un ottimo bacino di utenza in Medio Oriente, parte dell’Europa, Asia e parte dell’America (American Airlines). Come avete maturato l’idea di parteci- pare al fondo AIDA e con quale progetto? Il maggior problema per le compagnie aeree è ridurre il peso a bordo per ottenere un notevole risparmio sul carburante. Il nostro più grande cliente aveva richiesto di ridurre i pesi dei nostri prodotti porta bevande e porta vivande di circa il 30%, tanto da consentirgli di coprire tratte più lunghe con minor impiego di carburante. Abbiamo quindi iniziato a pensare alla realizzazione di un nuovo tipo di carrello, attraverso l’impiego di materiali nuovi, riuscendo così a soddisfare le richieste del nostro maggiore cliente. Il carrello è stato interamente realizzato e progettato presso la nostra sede di Ferentino anche grazie all’adesione al Fondo AIDA. Dopo una prima fase di test, secondo le spe- cifiche Airbus e Boeing, attualmente si trova a Dubai dove si stanno effettuando i Flying test, che per il momento appa- iono molto positivi. Dopo questa fase se- guiranno ulteriori test ed un periodo di prova in volo prima della definitiva com- mercializzazione del nuovo prodotto. Avete ricevuto qualche riconoscimento per la produzione del nuovo carrello? Si, siamo arrivati finalisti al Crystal Cabin Award 2009, in quanto ci è stato ricono- sciuto, di aver impiegato, nella realizza- zione del carrello, materiali ecologici che hanno permesso di realizzare un prodotto allo stesso costo, pur ottenendo un pro- dotto di qualità superiore, che rispettasse le caratteristiche di minor peso richieste. Secondo lei è più importante l’innova- zione di processo o quella di prodotto? Io scindo sempre i due aspetti. Una azienda produttrice è costretta a generare innovazione di prodotto per non essere fuori dal mercato. Ritengo l’innovazione di processo attualmente importante in Italia, ma non indispensabile se all’in- terno di un’azienda non si evidenziano particolari problematiche legate alla ge- stione dei flussi; e dico questo senza con- siderare i costi di un’operazione simile, in un mercato che poi predilige i prodotti lavorati con manodopera a basso costo e con materie prime di scarsa qualità. L’innovazione di processo e di prodotto spetta all’imprenditore o deve essere supportato in queste attività? L’imprenditore, come sempre, deve dare l’input, poi sono necessarie strutture che possano camminare insieme a lui nello sviluppo e realizzazione del progetto. Sintesi del programma di innovazione Il progetto ha previsto la realizzazione di un prototipo di carrello basato su materiali innovativi. L’idea progettuale è nata dalla positiva esperienza di un studio per la caratteriz- zazione dei materiali nel campo delle medie ed elevate velocità di deformazione, condotto in collaborazione con il Pa.L.Mer. S.c.ar.l. e l’Università degli Studi di Cassino, applicato al carrello Iacobucci. A seguito di questo studio si è individuata una concreta possibilità di applicazione per la riduzione del peso e l’impiego di materiali innovativi. Lo sviluppo di un nuovo prodotto ha previsto una campagna di prove di laboratorio su campioni di materiale e su carrelli interi, i cui risultati sono stati utilizzati per sviluppare e validare i codici di calcolo e di simulazione. Obiettivi Risultato finale del programma di innovazione della Iacobucci S.p.a. è stato la re- alizzazione di un prototipo di carrello di peso ridotto rispetto a quelli abitualmente prodotti, e l’acquisizione dei codici di calcolo necessari per la progettazione.
  • 18. 32 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 33 Può descriverci l’azienda e l’attività svolta? L’azienda è nata nel 1985. Abbiamo ini- ziato quasi per gioco, effettuando una fornitura per una scuola di musica, svi- luppando poi l’attività su forniture di di- vise ospedaliere su misura. In seguito l’attività aziendale si è evo- luta ed abbiamo deciso di abbandonare definitivamente le forniture ospedaliere, in quanto le ritenevamo di scarso valore aggiunto, e di specializzarci (inizio degli anni ‘90) nell’uniforme da uomo per vigili urbani, uscieri, società di trasporto, etc. La vostra produzione è effettuata tutta internamente oppure attraverso terzia- rizzazioni? Si tipicamente svolgiamo tutte le lavo- razioni internamente, soltanto raramente appaltiamo all’esterno qualche dettaglio della lavorazione. Considerando che eseguiamo lavorazioni su ordinazione e dietro gare d’appalto, abbiamo alcune differenze di processo ri- spetto a chi fa forniture per negozi. Quindi lavorate su commissione? Le nostre forniture non sono orientate ai negozi, ma ad Enti, da lì l’esigenza di in- novare. Inizialmente facevamo il su mi- sura e le personalizzazioni a mano, poi è nata l’esigenza di dotarsi di uno stru- mento per velocizzare questo processo e nel 1993 abbiamo comprato il primo sistema CAD, che ci ha consentito di svi- luppare anche il prodotto su misura. Nel 1996 il primo CAM, ossia la macchina da taglio. Da cosa è nata l’idea del progetto? La nostra azienda opera in un mercato di nicchia, con una produzione molto varia, dalla giacca a vento all’abito da uomo. Agli inizi del 2000 ci siamo spe- cializzati nell’abbigliamento tecnico professionale. È nata quindi l’esigenza dell’innovazione e della ricerca sia per i materiali che per i processi produttivi. Abbiamo deciso di adottare la tecnologia RFID per esigenze di tracciabilità di ma- teriali e prodotti, aspetto essenziale con una produzione così diversificata come la nostra. Le nostre commesse subiscono delle continue variazioni e c’è la neces- CLIZIA CONFEZIONI La Clizia Confezioni di Sora è un’altra azienda che ha partecipato al progetto AIDA. Ne parliamo con Isabella Tuzj.
  • 19. 34 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 35 sità di monitorare in tempo reale lo stato di ogni singola commessa. L’idea è nata quindi per cercare di se- guire meglio le fasi produttive e per avere un’idea dello stato effettivo della lavora- zione, ma anche per controllare i tempi di lavorazione e fare un corretto calcolo dei costi. Attraverso l’utilizzo della tecnologia RFID si pensava di avere dati sufficienti per la pianificazione di variazioni da applicare ad un ciclo produttivo. L’identificazione di un capo o di un materiale avviene usando un’antenna in grado di leggere un chip digitale (chiamato tag, o transpon- der), applicato sull’oggetto in esame. Il tag contiene un certo numero di infor- mazioni relative all’oggetto su cui è ap- plicato (come il codice, la data di produ- zione, il produttore), che possono essere statiche, oppure cambiare nel corso del tempo, e che sono utili per tracciare l’in- tero ciclo produttivo. L’innovazione introdotta ci consentirà quindi di verificare in tempo reale lo stato di avanzamento di ogni singola commessa. Per il futuro avete intenzione di appor- tare dei miglioramenti o delle integra- zioni al sistema? Il sistema implementato al momento è attivo nella fase di immissione del ciclo produttivo, poi diventa passivo. Rileva sostanzialmente il passaggio della com- messa nei vari punti dove sono state po- sizionate le antenne che rilevano i dati; bisogna perciò definire a priori un per- corso di rilevamento. Per completare il processo innovativo ab- biamo pensato di rendere il sistema attivo anche in fase di realizzazione del pro- dotto, dotando ogni singola postazione di lavoro di sistemi interattivi, attraverso i quali sarebbe possibile impartire istru- zioni agli operatori o acquisire informa- zioni relative a problemi o anomalie da parte degli stessi. Secondo lei è più importante l’innova- zione di processo o quella di prodotto? Normalmente vanno di pari passo perché il miglioramento di un processo ha delle conseguenze sia sul miglioramento della qualità che dell’efficienza di tutto un per- corso produttivo. È anche vero però che si può migliorare un processo su un prodotto già standar- dizzato; mentre se devo creare un pro- dotto nuovo mi servono necessariamente nuovi processi. L’imprenditore oggi sa che innovare un processo significa introdurre qualità, ma sa anche che può risultare anti eco- nomico ed allora si cerca di bilanciare costi e benefici. Sintesi del programma di innovazione Il programma GOL (Gestione Ordini di Lavoro) realizzato dall’azienda CLIZIA è basato sul monitoraggio del flusso di lavoro dell’azienda, dalla fase di ricezione dell’ordine da parte del cliente fino alla fase di consegna del prodotto. CLIZIA opera nel settore del tessile abbigliamento con produzioni fortemente personalizzate ed ha realizzato un sistema per l’identificazione automatica dei capi in lavorazione attraverso la tecnolo- gia RFID. Tale tecnologia consente di identificare un elemento denominato TAG RFID (dotato di microchip contenente informazioni sull’oggetto da identificare e di micro- antenna per segnalare la posizione) che, posto in un campo elettromagnetico, viene riconosciuto da un sistema di antenne Reader dedicate e restituisce le informazioni in esso memorizzate, oltre ad informazioni sulla propria posizione. Il sistema GOL ha permesso la realizzazione di un sistema software con funzioni di interfaccia, di gestione e di controllo: l’informazione generata dal sistema RFID, infatti, deve essere conside- rata come un dato grezzo che il sistema rende disponibile, ma non elabora né gestisce. E’ solo attraverso un sistema informatico come il GOL che tale dato viene catturato, colloquiando con il sistema RFID, interpretato e gestito. In tal modo questo contenuto informativo viene reso disponibile e si rende possibile l’elaborazione e l’interpretazione delle informazioni ai fini del business ed in particolare della gestione degli ordini. Nello specifico sono state realizzate: • un’interfaccia SW fra la applicazione informatica per la raccolta dati e il sistema RFID che ha consentito di “tradurre” le informazioni catturate con l’infrastrut- tura di trasmissione in un dato “intelleggibile” dall’applicazione destinata al trattamento del dato; • un’applicazione informatica per la gestione del dato rilevato dalle tecnologie RFID per poter effettivamente effettuare il controllo gestionale e del processo produttivo aziendale. Obiettivi Gli obiettivi raggiunti con il programma GOL sono stati: • l’ottimizzazione del controllo gestionale; • il miglioramento continuo dei cicli produttivi attraverso la loro modificazione “in linea”; • l’individuazione dei “punti critici” produttivi (colli di bottiglia); • la “tracciabilità” delle produzioni e dei prodotti; • la possibilità di fornire alla dirigenza aziendale il controllo in tempo reale dello stato di avanzamento delle commesse; • la possibilità per i clienti di CLIZIA di monitorare lo stato di avanzamento dei loro ordini; • la possibilità per il cliente “privato” di avere, attraverso internet, la “storia” del proprio abito, giacca, etc.
  • 20. 36 37 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 Può descriverci l’azienda e l’attività svolta? La Soleko nasce nel 1975 dall’incontro delle esperienze professionali nel settore delle lenti a contatto di Kawamukai Mo- tokage e dalle mie conoscenze imprendi- toriali. Pioniera nel settore della contat- tologia in Italia, l’azienda ha contribuito negli anni alla diffusione delle lenti a contatto sul territorio nazionale. Il nostro organico conta oltre 50 dipendenti ed esporta il 50% dei suoi prodotti, ha uffici a Roma e Milano e consolidati partners commerciali nel mondo. L’intero impianto produttivo dell’azienda è stato realizzato a Pontecorvo, in pro- vincia di Frosinone, sfruttando i fondi della cassa del Mezzogiorno. L’impegno che ci proponiamo come azienda è quello di progettare e realizzare soluzioni ai problemi correlati alla vista. Come avete maturato l’idea di parteci- pare al fondo AIDA e con quale pro- getto? L’idea del progetto è nata da esigenze produttive, ed in particolare dalla ne- cessità di realizzare una lente a contatto colorata che avesse il colore inglobato all’interno della lente stessa e non su di una delle due superfici. Attualmente il nostro processo costrut- tivo consente infatti di realizzare la lente a contatto depositando il colore diret- tamente sulla superficie anteriore della lente a contatto. Un nostro grandissimo cliente giappo- nese, dopo aver registrato presso il mini- stero della sanità giapponese il brevetto per una lente a contatto con colore inglo- bato all’interno del polimero, ha richiesto a noi di effettuarne la produzione. Quindi questa grande opportunità com- merciale ci ha spinto a pensare di ripro- gettare una delle nostre linee produttive, realizzando un sistema in grado di soddi- sfare tale richiesta. La messa in esercizio della linea pro- duttiva realizzata con il fondo AIDA cosa porterà all’azienda? Come prima conseguenza positiva ci sarà la chiusura della commessa aperta con il committente, da cui si è originata l’idea e quindi un incremento del volume di fat- SOLEKO Intervistiamo ora l’azienda Soleko S.p.a., che produce lenti a contatto, per la quale abbiamo parlato con Guido Carnacina.
  • 21. 38 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 39 turato e degli introiti, con un eventuale risvolto positivo anche sulla manodopera aziendale. Come secondo aspetto importante ci sarà sicuramente una apertura di nuove pos- sibilità di mercato, in quanto la realizza- zione di questo nuovo prodotto potrebbe interessare altri nostri attuali e/o nuovi clienti. In questo modo riusciremmo si- curamente ad essere più competitivi nei confronti di altri competitors operanti nel settore. Attualmente l’unica altra azienda che possiede una linea produttiva in grado di effettuare tale lavorazione, con un si- stema di colorazione a sandwich è la Jo- hnson & Johnson. Cosa ritiene più importante per una azienda, l’innovazione di processo o quella di prodotto? Direi che le due cose sono molto legate tra di loro; di solito il miglioramento di processo, se finalizzato a se stesso è orientato semplicemente alla riduzione dei costi legati alla produzione, ovvero ottenere uno stesso prodotto cercando di abbattere costi oppure consumi. Nel nostro caso l’innovazione di processo si è sposata perfettamente con la neces- sità di realizzare un prodotto nuovo, la quale non sarebbe stata possibile senza una totale ridefinizione del ciclo produt- tivo ad esso legato. L’innovazione di processo e di prodotto spetta all’imprenditore o deve essere supportato in queste attività? Credo che nessuno meglio dell’imprendi- tore possa capire quali sono le reali esi- genze della propria azienda oppure del mercato di riferimento e quindi dovrebbe essere sua la scintilla che porta alla rea- lizzazione di una innovazione. Nella fase di progettazione e realizzazione a volte è però necessario ricorrere ad aiuti esterni sia per un quanto riguarda l’aspetto eco- nomico, che per determinate competenze tecniche che magari non sono disponibili direttamente in azienda. In questo caso sono utilissime collaborazioni con Enti di Ricerca e Università ed Istituzioni. Sintesi del programma di innovazione Soleko S.p.a. è l’unica azienda italiana produttrice di dispositivi medici, quali lenti a contatto, lenti intraoculari, soluzioni per lenti a contatto. Le lenti a contatto prodotte di serie sono realizzate con un brevetto Soleko di semistampaggio, che rappresenta un sistema valido per produzioni medie di 600.000/700.000 lenti/ anno. L’idea progettuale della Soleko si è basata sull’inserimento di una nuova linea di stampaggio di lenti colorate. La progettazione dell’impianto è stata condotta in collaborazione dell’ing. John Wu che ha sviluppato a Taiwan uno dei più moderni impianti di stampaggio. L’impianto complessivo è composto da 6 isole di processo: • prepolimerizzazione e colorazione; • iniezione del polimero negli stampi, chiusura e polimerizzazione della lente; • separazione dello stampo, prelievo della lente, inserimento della lente nel conte- nitore d’idratazione e lavaggio; • controllo; • inserimento della lente nel blister, saldatura, stampa delle caratteristiche della lente; • confezionamento. L’oggetto del programma di innovazione è stato la progettazione e implementazione della prima delle 6 isole, quella che dal punto di vista tecnico risulta essere la più importante e innovativa in quanto permette la colorazione del disegno della lente inglobato all’interno del polimero e non a contatto con la superficie oculare. In estrema sintesi il processo di colorazione sviluppato si svolge nella parte concava dello stampo con il seguente iter: • deposito sullo stampo di uno strato molto sottile della miscela di monomeri della lente; • polimerizzazione dello strato; • trasferimento del pezzo alla macchina tampografica che imprime il disegno della colorazione (il colore è miscelato con la miscela di monomeri che compongono la lente); • polimerizzazione dello strato. Dopo questa operazione il processo risulta identico a quello di produzione delle lenti non colorate. Obiettivi Obiettivo principale del programma di innovazione dell’azienda Soleko è stato lo sviluppo e realizzazione della fase di prepolimerizzazione e colorazione delle lenti, che rappresenta il primo step del processo di stampaggio di lenti colorate. Questa è infatti la fase più delicata del processo di produzione delle lenti colorate, poiché è l’unica che si differenzia dal processo di produzione delle lenti non colorate; l’azienda ha ritenuto quindi di fondamentale importanza la consulenza dell’ing. John Wu, utile per l’acquisizione del know-how e la progettazione definitiva dell’impianto.
  • 22. 40 41 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 Può descriverci l’azienda? La Microme.s è sorta nel 1989, occu- pandosi principalmente di subfornitura nel settore della Torneria Automatica di Precisione per il comparto elettromecca- nico, automobilistico, elettronico e della Micromeccanica di Precisione per i com- parti dell’Implantologia Dentale, Ortope- dia, Oftalmologia, Maxillo-Facciale. La nostra azienda, nata facendo essenzial- mente micromeccanica, si è evoluta da oltre quindici anni nel campo medicale, facendo soprattutto implantologia den- tale. Tale attività è ora divenuta uno dei settori prevalenti in cui opera. Come avete maturato l’idea di parteci- pare al fondo AIDA e con quale progetto? L’idea di partecipare al fondo AIDA è nata dal tentativo di cercare delle diver- sificazioni all’attuale attività produttiva. Si è deciso quindi, sempre rimanendo nell’ambito medicale, di puntare al set- tore dell’ortopedia piuttosto che a quello dell’implantologia. L’obiettivo principale che ci ha portato ad ideare il progetto è stato quindi il tenta- tivo di entrare in nuove nicchie di mer- cato in modo da poter fronteggiare alla attuale crisi. L’idea tenta di abbinare in- sieme il nostro attuale lavoro con attività di ricerca finalizzata ad ottenere prodotti innovativi. Il nostro attuale mercato è so- prattutto italiano, effettuando subforni- tura per grandi distributori. Avete avuto dei benefici dall’innova- zione? È stata implementata? La realizzazione dell’innovazione, che consisteva nella ideazione di un nuovo sistema di aggancio di protesi per arti artificiali, è stata pienamente soddisfa- cente, in quanto la protesi realizzata consentirà al chirurgo di essere il meno invasivo possibile. Anche i test di tenuta e solidità effettuati hanno pienamente rispettato le nostre aspettative iniziali. Non abbiamo ancora effettuato uno studio dal punto di vista clinico, ma questo è un obiettivo che ci proponiamo per l’immediato futuro. Il nuovo modello di aggancio realizzato di- venterà un nuovo prodotto non appena sarà validato dal punto di vista medico. Per il futuro avete intenzione quindi di apportare dei miglioramenti o integra- zioni all’innovazione? Il prossimo obiettivo ambizioso che ci po- niamo è quello di realizzare una protesi robotizzata della mano che possa sfruttare questa tipologia di agganci. Il progetto più ampio è dunque a lungo termine e conta di realizzare l’intero arto artificiale. La Microme.S S.r.l. di Alatri è un’altra azienda che ha partecipato al progetto AIDA. Ne parliamo con l’imprenditore Enrico Scaccia. MICROME.S
  • 23. 42 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 43 Cosa ritiene più importante per una azienda, l’innovazione di processo o quella di prodotto? Direi che le due cose sono molto legate tra di loro. Nel nostro caso direi che l’in- novazione di prodotto è fondamentale per poter essere competitivi sul mercato rispetto a nostri competitor. L’innovazione di processo e di prodotto spetta all’imprenditore o deve essere supportato in queste attività? Penso che l’imprenditore sia la per- sona più indicata a capire le reali esi- genze della propria azienda, ovviamente, nell’ideazione di qualcosa di innovativo, l’azienda e l’imprenditore stesso devono poter contare sull’aiuto di Enti di Ricerca, Università e Istituzioni. Sintesi del programma di innovazione L’azienda MICROME.S S.r.l. opera nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di pro- tesi umane. La proposta progettuale ha previsto lo sviluppo, attraverso attività di ricerca, di un nuovo sistema protesico di aggancio per mani artificiali, che consente di migliorare la qualità della vita nell’utilizzo di protesi d’arto. Tale sistema consta di due placche in titanio fissate con microviti speciali di titanio direttamente sulle ossa del polso, solidali con le placche un perno che fuoriesce dal polso con all’estremità una piccola piattaforma di aggancio per la protesi. In particolare, le microviti di fissaggio sono state progettate per essere più piccole di quelle già esistenti e sono state adattate all’osso del paziente. Obiettivi L’obiettivo del sistema protesico di aggancio per mani artificiali realizzato dalla Microme.s S.r.l. è quello di migliorare l’utilizzo della protesi e di conseguenza la qualità della vita del soggetto a cui viene impiantata. I vantaggi evidenti di un sistema così fatto rispetto all’aggancio esistente, la cui struttura portante è vincolata all’avanbraccio e che fa rimanere la protesi esterna all’osso, sono: • stabilità di fissaggio (direttamente sull’osso); • utilizzo di materiali completamente compatibili e di estrema leggerezza come titanio e materiali plastici speciali; • completa integrazione dell’attacco protesico nel braccio; • piattaforma di agganci con polso sferico che simula la mobilità reale del polso; • possibilità di mantenere lo stesso aggancio protesico. Intervistiamo ora l’azienda Guest Star di Fiuggi, operante nel settore turistico, per la quale abbiamo parlato con Antonio Russo. GUEST STAR
  • 24. 44 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 45 Può descriverci l’azienda e l’attività svolta? La mia azienda è nata nel febbraio 2008, è una azienda giovane ed opera prevalen- temente nel settore del turismo e più pre- cisamente è specializzata nella organizza- zione degli eventi. Essendo una azienda giovane, ovviamente tutto ciò che è in- novazione è appetibile per noi e quindi siamo sempre alla ricerca di nuove pos- sibilità di crescita. Siamo quindi sempre alla ricerca di nuovi sistemi e tecnologie che possano essere di supporto al settore turistico, come per esempio piattaforme on-line di e-commerce, e-business. Come avete maturato l’idea di parteci- pare al fondo AIDA e con quale progetto? L’idea nasce dalla consapevolezza che nel territorio in cui opera la mia azienda, nel settore turistico c’è ancora molto da fare, ci sono dei competitor che svolgono atti- vità legate all’organizzazione degli eventi sul territorio, ma credo che sfruttando tutto ciò che può essere innovazione ed i canali legati alla filiera del turismo (dal trasporto al catering) si potrà notevol- mente incrementare l’offerta di servizi riferibili al settore turistico. Da qui l’idea di realizzare l’innovazione per cercare di essere maggiormente competitivi e di al- largare l’attuale mercato. Avete avuto dei benefici dall’innova- zione? È stata implementata? Il progetto non è ancora stato comple- tato, ma è in fase di realizzazione. Sono molto contento di quello che abbiamo sviluppato insieme ai tecnici e credo che avremo un buon feedback dal mercato, per come è stata impostata tutta l’attività. Ci sarà un sicuro ritorno di immagine e di visibilità per l’azienda. Auspico anche un buon incremento economico e di fat- turato. Una volta che l’innovazione sarà stata completata, cosa sarà in grado di offrire alla clientela? Sicuramente l’ambizione è quella di es- sere un portale di riferimento per turisti che vogliono avvicinarsi al territorio per qualsiasi tipologia di servizio, dal sem- plice noleggio di una vettura, all’utilizzo di una struttura, all’acquisto di prodotti enogastronomici ed altro ancora. Vor- remmo essere promotori di tutte quelle cose che possono essere attrattori del no- stro territorio. Cosa ritiene più importante per una azienda, l’innovazione di processo o quella di prodotto? Ritengo fondamentale per la mia azienda l’innovazione di processo, in quanto per attrarre alcuni segmenti di mercato, nel nostro settore occorre migliorare conti- nuamente propri processi di erogazione di servizi in modo da poter rimanere ap- petibili e competitivi. Sintesi del programma di innovazione L’idea progettuale sviluppata ed attuata dall’azienda Guest Star S.r.l., operante nel settore del turismo, consiste nella realizzazione di un sito di commercio elettronico che consente l’acquisto e l’offerta on-line di servizi/pacchetti turistici e prodotti tipici, nonché il coordinamento delle funzioni di incasso e del servizio di assistenza ai clienti. La realizzazione della piattaforma di e-commerce è stata pianificata in modo da offrire le seguenti funzionalità: • Acquisizione in esclusiva di beni e servizi riferibili al settore turistico, alber- ghiero, enogastronomico, di prodotti tipici ed altri servizi logistici (trasporti, guide, ecc.) e vendita on-line di pacchetti turistici a prezzi competitivi; • Promozione e vendita di servizi aggiuntivi, quali l’offerta di modalità alternative di pagamento come carte di credito o schede prepagate. • La piattaforma comprende un data-base per la gestione semplificata ed integrata di tutti i processi che caratterizzano le transazioni on-line. Obiettivi L’obiettivo del programma di innovazione è stato dotare la società di strumenti con i quali rendere possibile una maggior competitività sul mercato del turismo. Il sistema permette infatti, se opportunamente ampliato e gestito, di pervenire ad un database dei clienti reali e potenziali. Da tale archivio possono essere estratte informazioni utili a rimodulare i servizi turistici offerti in funzione delle caratteristiche delle mutevoli esigenze dei clienti.
  • 25. 46 47 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 Può descriverci l’azienda e l’attività svolta? La nostra azienda nasce nel 1994, da un’idea semplice quanto straordinaria- mente innovativa. Forti di una venten- nale esperienza nel settore del trasporto aereo come uno dei maggiori gruppi pro- duttori di carrelli portavivande, abbiamo dato vita ad una nuova divisione di pro- dotto per lo sviluppo della prima vera macchina da caffè espresso destinata al mercato di alta quota: la Hi-Fly division, sotto la mia diretta responsabilità. Gra- zie alla consolidata conoscenza del mer- cato, in pochi anni la nostra macchina espresso è diventata leader nel mercato del trasporto aereo. Nel 2003, la nostra azienda si divide dalla Iacobucci S.p.a. e nasce una nuova so- cietà la IACOBUCCI HF Electronics, ope- rante nella progettazione, certificazione, produzione e manutenzione di inserti elettrici per galley installati su velivoli dell’Aviazione Civile (Commerciale e Bu- siness Jet) come le macchine per la pro- duzione di caffè espresso ed americano e compattatori per i rifiuti. Ad oggi i nostri prodotti sono stati scelti da tutte le più note compagnie aeree nazionali ed inter- nazionali, come Emirates, Singapore Ai- rlines, Lufthansa, AirFrance, Continental Airlines, ed i due più importanti costrut- tori di aeromobili Airbus e Boeing, oltre ad essere presenti a bordo dei più eleganti private jet del mondo, come anche sulla American Presidential Fleet. Tra gli obiettivi aziendali è sentito un progetto di diversificazione dei mercati e l’ingresso nella nautica di lusso e nel comparto domestico, del resto l’azienda da sempre ha fortemente creduto ed in- vestito in attività di Ricerca & Sviluppo per la realizzazione di nuovi prodotti. Come avete maturato l’idea di parteci- pare al fondo AIDA e con quale progetto? Il progetto è nato dalla intenzione di of- frire ai mercati della nautica e dell’aero- nautica prodotti ideati ad hoc con carat- teristiche peculiari che possano garantire soluzioni specifiche in termini di gestione degli spazi ed economia dei consumi. Il L’ultima azienda ad essere stata intervistata è la Iacobucci HF Electronics S.p.a. per la quale abbiamo parlato con Lucio Iacobucci. IACOBUCCI HF ELECTRONICS
  • 26. 48 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA La parola alle Aziende coinvolte AIDA 2006/2008 49 fine ultimo è quello di essere sempre più competitivi sul mercato. Il progetto ha avuto come scopo la realizzazione di un forno innovativo per aerei (FIA), mentre attualmente si sta lavorando ad una macchina da caffè espresso “HFE Luxury” ad incasso che potesse coniu- gare esigenze estetiche, qualità, sicurezza e bassi consumi, individuate come carat- teristiche peculiari del mercato nautico. Su cosa si basa l’idea progettuale? Quali sono le sue caratteristiche di innovatività? Nel caso ad esempio della macchina da caffè “HFE Luxury”, il nuovo prodotto porterà una reale innovazione garan- tendo: una riduzione dei consumi a bordo mediante l’introduzione di uno scambiatore di calore, rispetto al tradi- zionale “water boiler”; un sistema di con- trollo delle funzionalità e della sicurezza a microprocessore in tempo reale; uti- lizzo di materiali UL ed alimentari per le parti che saranno a contatto con l’acqua; un sistema ad incasso modulare studiato per rispondere alle esigenze di economia degli spazi a bordo. Quali sono i vantaggi che vi aspettate di ricevere dall’innovazione? Successivamente al lancio del prodotto, si attendono notevoli vantaggi di natura commerciale, grazie alle maggiori entrate previste; vantaggi indiretti di natura ambientale, legati al minore consumo previsto dalla HFE Luxury, rispetto agli elettrodomestici al momento presenti sul mercato; e vantaggi in termini di sicu- rezza a bordo, dati gli elevati standard qualitativi. Sintesi del programma di innovazione Il programma FIA (Forno Innovativo per Aerei) è nato con l’esigenza di consolidare la posizione della Iacobucci HF Electronics nel settore della ristorazione a bordo aereo. La fornitura di apparecchi a bordo aereo può avvenire solo in seguito ad un iter certificativo molto severo. Inoltre, per spazi, tecnologie e tempi di preparazione richiesti, le apparecchiature per la ristorazione a bordo aereo risultano progettate e realizzate con materiali e prestazioni specifiche. La ristorazione in aereo è spesso eccessivamente legata all’iniziativa umana e per- tanto è frequente il caso in cui il consumo di cibi riscuota maggiore o minore favore da parte della clientela a seconda dell’equipaggio e delle circostanze. L’azienda Iacobucci HF Electronics ha quindi realizzato un forno intelligente che da un lato presenta caratteristiche meccaniche di base adeguate, dall’altro ha la capa- cità di riconoscere gli alimenti da cuocere e imposta i parametri di cottura in modo automatico, evitando l’intervento dell’operatore umano. Il risultato finale del programma FIA è stato quindi la realizzazione di un prototipo di forno funzionante. Le funzioni maggiormente innovative del prototipo di forno realizzato consistono nell’automatizzazione del processo di impostazione delle va- riabili di cottura (tempi, temperature e vapore). Il forno è stato attrezzato con un sistema per il riconoscimento dei cibi introdotti e si autoregola in funzione del programma di cottura. E’ stato inoltre studiato un sistema per l’immagazzinamento di tali informazioni, per la sua interpretazione e per la regolazione delle impostazioni. Obiettivi Obiettivo primario del programma di innovazione FIA è stato quindi la realizzazione di un prodotto (forno per aerei) studiato e progettato per soddisfare le necessità del settore della ristorazione negli aerei. In tal modo, l’azienda Iacobucci HF è riuscita ad ampliare la gamma di prodotti che già realizza per il settore aeronautico e a rafforzare la propria posizione nello stesso. Il prodotto ottenuto è in grado di coniugare caratteristiche estetiche di design con la migliore tecnologia di cottura dei cibi, ottenuta grazie all’innovativo sistema per il riconoscimento dei cibi introdotti che ne avvia uno specifico programma di cottura.
  • 27. Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 2
  • 28. 52 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 53 investendo in tecnologie. Il sistema sarà composto da un sistema informatico di indicizzazione in grado di utilizzare sia barcode che tag RFID, dotato di una postazione informatica predispo- sta sul commissionatore in grado di mutare completamente le attuali attività di facchinaggio effettuate in archivio per le attività di inserimento, ricerca, duplicazione, riposizionamento della documentazione. L’introduzione di questa innovativa soluzione permetterà di semplificare la ricerca, scansione ed invio di un documento al proprio cliente e di semplificare notevolmente le operazioni che deve compiere l’operatore, riducendo di circa il 50 – 60 % il tempo di esecuzione delle stesse. Obiettivi Semplificazione delle attività necessarie alla gestione degli archivi documentali dei propri clienti, attraverso l’ottimizzazione del lavoro svolto dagli operatori, sia in termini qualitativi che in termini temporali. Il progetto, oltre a soddisfare una esigenza interna, risulta essere molto coerente con le necessità di biblioteche e luoghi di archiviazione documentale. CPT Engineering S.r.l. Sintesi del programma di innovazione La CPT Engineering nel corso del 2008 ed in parte del 2009 ha portato a termine, con successo, la certificazione di un Rivelatore di Guasto Direzionale a Terra (RGDAT) per reti in media ten- sione esercite a neutro isolato o a neutro compensato con bobina di Petersen. Il progetto di ulteriore sviluppo di questo prodotto, che ne allargherebbe l’impiego ad una più ampia fascia di possibili utilizzi (tutte le derivazioni MT non effettuate in cabina), consiste nell’industrializza- zione di un sensore integrato di tensione e corrente che ne permetta l’inglobamento nella resina siliconica di cui sono costituiti gli isolatori MT per l’impiego in esterno. Tale sistema decupli- cherebbe il mercato potenziale di prodotto. L’azienda prevede inoltre la possibilità di avere il condizionamento dei segnali analogici integrato a bordo dell’isolatore ed anche tutto il sistema di acquisizione dati e processing. L’uscita del sensore sarebbe perciò un segnale interamente digitale facilmente gestibile. Obiettivi Il programma mira ad ampliare il campo di possibili impieghi del sistema Rivelatore di Guasto Direzionale a Terra; questo sistema potrà essere adottato per le derivazioni MT non effettuate in cabina. MECAL s.r.l. Sintesi del programma di innovazione La Mecal s.r.l., già attiva e in possesso del know how per la fabbricazione di parti in composito, intende progettare, implementare e mettere in opera un impianto per lo stampaggio di mate- riali compositi tramite pressa elettroidraulica automatica, con la possibilità di movimentazione QUATTROZETA S.r.l. Sintesi del programma di innovazione Quattrozeta S.r.l. propone di realizzare un prototipo di sistema di cottura Barbecue TZ 84. Par- ticolare attenzione sarà dedicata alla verifica della rispondenza alle norme UNI ed alla confor- mità ai requisiti di sicurezza del prototipo. Il brevetto nazionale ad oggi in possesso (per tale innovazione) dell’azienda verrà inoltre esteso in campo europeo e/o internazionale. Elementi essenziali del progetto sono la ricerca a scopo pre-competitivo, e l’applicazione di risultati già noti, quali: lo studio e la realizzazione di sistemi di preaccensione a gas GPL del combustibile solido (legna e/o carbonella), la nitrurazione e la verniciatura degli elementi in acciaio soggetti alle alte temperature, la definizione di misure di prevenzione e protezione. Obiettivi Immettere sul mercato un dispositivo di cottura innovativo, che possa soddisfare le esigenze di una pluralità di utenti grazie all’efficiente, oltre che efficace, sistema di cottura. G.P.R. Granulati Perlato Royal S.r.l. Sintesi del programma di innovazione G.P.R. Granulati Perlato Royal S.r.l. intende realizzare un impianto prototipale per la produzione di blocchi, destinati all’industria lapidea, ottenuti mediante vibro-compattazione di aggregati provenienti dalla frantumazione degli scarti prodotti nell’attività di estrazione del Perlato Co- reno. L’impianto sarà dimensionato per una produzione di circa 600 blocchi/anno. I blocchi costituiranno loro stessi la materia prima per realizzare: manufatti di varie forme e spessori quali: pavimenti, davanzali, gradini, rivestimenti per interni ed esterni, pavimenti sopraelevati, pezzi speciali. L’azienda intende utilizzare come materia prima quella presente sul territorio di appartenenza, cioè il marmo Perlato Coreno. Obiettivi Dotarsi di un nuovo impianto prototipale per la produzione di blocchi che utilizza come mate- ria prima gli scarti prodotti nell’attività di estrazione del marmo Perlato Coreno. Si otterranno, inoltre indubbi benefici indiretti sull’ambiente, generati dal processo di recupero e riutilizzo di scarti di lavorazione. Seret S.p.a Sintesi del programma di innovazione Il progetto consiste nella progettazione di un sistema di archiviazione massiva industrializzato in grado di gestire centinaia di milioni di documenti in scatole e faldoni su scaffalature metal- liche con tecnologie innovative servite da commissionatori specializzati. Questo permetterà di rispondere alle attuali esigenze del mercato dell’outsourcing documentale a costi competitivi
  • 29. 54 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 55 mercato di riferimento. Per aumentare il vantaggio competitivo del prodotto / servizio l’azienda mirerà ad attuare: un miglioramento qualitativo dell’usabilità del prodotto mediante una inter- faccia grafica di nuova generazione (touch screen) ed un nuovo livello di approfondimento sulla gestione del dato mediante analisi multidimensionale. Obiettivi Intervenire sul prodotto esistente con nuove funzionalità che distinguano nettamente le qualità professionali della stessa rispetto alla numerosa concorrenza presente nel settore di riferimento e di migliorare l’offerta di servizi alla clientela. Le linee di azione saranno due: miglioramento dell’interfaccia utente mediante tecnologie multitouch e design WPF; creazione di uno stru- mento di analisi tecnico economica dei dati relativi alla gestione di una farmacia. I dati risiede- ranno in un server comune e delocalizzato al quale le Farmacie che aderiscono e comprano il servizio potranno accedere con collegamenti dedicati. Regis S.r.l. Sintesi del programma di innovazione La proposta progettuale dell’azienda Regis S.r.l., si basa sulla progettazione e realizzazione di una pressa meccanica per lo stampaggio di anelli battistrada. L’attuale processo produttivo, in essere presso le maggiori aziende che si occupano di stampaggi a freddo di anelli battistrada per uso medio e pesante, prevede l’utilizzo di una pressa centripeta che, nonostante impieghi una tecnologia consolidata negli anni, non è esente da limitazioni. Tali limitazioni si riflettono ine- vitabilmente sulla qualità del prodotto finale, inficiato da una non sistematica riproducibilità/ qualità del processo stesso. Obiettivi Migliorare la qualità del prodotto finale, garantendo una riproducibilità elevatissima del pro- cesso di stampaggio, sfruttando un innovativo sistema di movimentazione dei settori porta stampo. Agierre S.a.s. Sintesi del programma di innovazione L’azienda Agierre S.a.s. opera nel campo della realizzazione di innovative soluzioni tecnologi- che per le industrie chimiche e farmaceutiche, con particolare riferimento alla progettazione e realizzazione di impianti per il dosaggio delle polveri. Il progetto POLARIZZATORE MAGNE- TICO MODULARE consiste nello sviluppo di un dispositivo per l’eliminazione del calcare sulle tubazioni dell’acqua e mira allo sviluppo di un brevetto depositato dal titolare dell’azienda. L’obiettivo è massimizzare gli effetti generati da “magneti permanenti a terre rare”, partendo da applicazioni tecnologiche note, il cui principio ispiratore si basa sul fatto che il passaggio dei sali minerali disciolti e trasportati da un fluido in pressione attraverso un campo magnetico di manuale. Tale pressa consente di gestire cicli di funzionamento modificabili in base alle esi- genze dell’utilizzatore tramite un’interfaccia programmabile, con cui possono essere impostate sequenze di movimentazioni cilindri (e.g. corse e tempi), pressioni di esercizio e step di pre- compattazione e compattazione del materiale composito posto su apposito stampo di formatura. L’impianto sarà integrato con sensoristica di processo e controllo, quali mano pressostati, che permetteranno di impostare e regolare le pressioni di esercizio. Obiettivi Migliorare l’organizzazione del lavoro e ridurre considerevolmente i tempi ed i costi, realiz- zando un unico impianto automatico. Miglioramento della qualità del prodotto grazie alla ripe- tibilità nel tempo ´delle lavorazioni con lo stesso elevato standard di qualità. Seneca S.r.l. Sintesi del programma di innovazione La Seneca S.r.l. intende progettare, sviluppare e brevettare un innovativo nebulizzatore di pro- dotti attivi disinfettanti, insetticidi, neutralizzanti e/o profumanti per il trattamento degli spazi commerciali e industriali: negozi, uffici, gallerie commerciali, cucine, parcheggi, metropolitane, aeroporti, allevamenti. L’innovazione si avvarrebbe dei risultati di una precedente attività di ricerca in ambito mi- croelettronico e di un brevetto depositato dall’azienda, che utilizza una tecnologia capace di moltiplicare per migliaia di volte la superficie di scambio tra il prodotto attivo e l’aria circo- stante e punta a consentire la sterilizzazione di ampi spazi in tempi brevi, grazie alla capacità del prodotto di nebulizzare qualsiasi disinfettante. Una delle peculiarità di questo prodotto è legata alla molteplicità dei suoi utilizzi potenziali: disinfettare e prevenire rischi nosocomiali delle epidemie, disinfettare e sterilizzare luoghi pubblici, trattamento deodorante per ambiente, trattamento degli odori e delle nocività olfattive, negli ospedali e sale operatorie. Obiettivi Realizzazione di un prodotto in grado di nebulizzare ovunque prodotti attivi di diverse tipo- logie, sfruttando il fenomeno della diffusione secca. L’apparecchio mira quindi ad eliminare qualsiasi nocività olfattiva con una tecnologia che trasforma in gas secco convogliato i liquidi attivi nocivi neutralizzati, assicurando il trattamento dell’aria. CSF Sistemi S.r.l. Sintesi del programma di innovazione La società CSF Sistemi opera nel campo dello sviluppo di software destinati ed utilizzati nelle farmacie. L’esigenza fortemente avvertita dall’azienda è quella di innovare alcune funzionalità fondamentali del prodotto software di punta, Sistema F Platinum (di proprietà intellettuale della CSF Sistemi), e di realizzare soluzioni maggiormente aderenti alle nuove mutate esigenze del
  • 30. 56 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 57 possono essere riutilizzati nel processo di produzione di nuovi filtri. A seguito di studi di fattibilità tecnico/economica, l’azienda stessa si occuperà del ritiro dei filtri motore presso il cliente in un raggio di azione di circa 70 km dalla propria ubicazione (Anagni). Obiettivi Recupero delle parti strutturali non deperibili di vecchi filtri, che potranno essere riutilizzate nella fase di produzione di nuovi filtri, con risparmio in termini economici e benefici in termini di impatto ambientale; fidelizzare ed aumentare il parco clienti, soprattutto tramite il servizio gratuito di ritiro dei filtri esausti. Elettro Rail S.r.l. Sintesi del programma di innovazione L’azienda Elettro Rail S.r.l. opera nel settore dell’industria metalmeccanica e nell’ambito del Bando AIDA intende realizzare la progettazione di un convertitore dc/ac per lampade a fluore- scenza per impiego ferro-tranviario basato su tecnologia SMD. Questo consentirà di realizzare una innovazione tecnologica nell’ambito della propria linea di produzione di circuiti elettronici. Attualmente, tutti gli apparati prodotti da Elettro Rail sono prodotti con tecnologia tradizionale, con l’utilizzo di componenti di dimensioni da 5 a 8 volte più grandi degli attuali componenti usati dalla maggior parte dei produttori a livello mondiale. L’utilizzo della consolidata tec- nologia SMD consentirebbe di: miniaturizzare tutti i componenti elettronici, automatizzare e velocizzare le procedure di montaggio, ridurre gli scarti per errato montaggio di componenti, montare i componenti su entrambe le facce del circuito stampato, effettuare produzioni di si- stemi di illuminazione a LED. Obiettivi Soddisfare un mercato caratterizzato da esigenze sempre più restrittive e dalla presenza di una forte concorrenza a livello mondiale. Con l’innovazione dei prodotti e del processo produttivo, ottenuti riprogettando i circuiti stampati in base alla nuova tecnologia, e con una adeguata istruzione del personale addetto, la Elettro Rail consoliderà la propria posizione nel campo dell’industria metalmeccanica. S.T.I. Sviluppo Tecnologie Industriali Sintesi del programma di innovazione La proposta progettuale dell’azienda S.T.I. S.r.l. nasce dalla necessità di realizzare delle verifiche non distruttive su dispositivi di sicurezza da utilizzare in ambito industriale e necessarie per la certificazione CE. L’obiettivo è quello di poter realizzare più tipologie di controlli contem- poraneamente attraverso un unico dispositivo (apparecchiatura). Verrà quindi realizzato un prototipo in grado di rilevare in diversi punti (in base a determinate coordinate) sul dispositivo di sicurezza valori di: pressione; angolo di incidenza; livello di umidità; temperatura. Il pro- forte intensità dà luogo ad una accelerazione e spostamento degli ioni che, per effetto dell’ec- citazione del campo stesso, evita l’aggregazione delle strutture in grossi agglomerati che cau- sano la produzione di incrostazioni sulle tubature, lasciando al contempo inalterato l’equilibrio chimico dell’acqua. Il dispositivo da realizzare su brevetto dell’azienda, partendo quindi da una tecnologia nota, fonda la sua innovatività nella capacità, a parità di lunghezza, di moltiplicare per 10 volte la superficie a contatto con il campo magnetico, lavorando sul diametro interno ed esterno del magnete. Obiettivi Realizzare un dispositivo capace di eliminare il calcare sulle tubazioni dell’acqua, evitando l’impiego di agenti chimici disincrostanti, aggressivi ed inquinanti. Di Cosimo S.p.a. Sintesi del programma di innovazione L’azienda Di Cosimo S.p.a. intende proporre un nuovo sistema distributivo per il vino sfuso. Il sistema si distinguerà rispetto alle attuali soluzioni già presenti sul mercato per tre aspetti fon- damentali: utilizzo di materiali innovativi per la composizione dei serbatoi; utilizzo dell’azoto per il riempimento dei serbatoi; utilizzo di un sistema di lavaggio a sfera capace di garantire una buona pulizia dei serbatoi. Ulteriore novità introdotta dalla proposta progettuale della Di Cosimo S.p.a. consiste nella realizzazione di contenitori da 3 – 5 litri di vino, che garantiscono una migliore conservazione e la giusta temperatura per la degustazione del prodotto, che po- tranno essere forniti al consumatore in comodato d’uso gratuito. Una volta realizzato il programma di innovazione sarà costituito un punto vendita prototipale che consentirà al consumatore, come già sta accadendo per il latte ed i cereali, l’opportunità di creare un blend personalizzato. Obiettivi Aumentare il proprio fatturato ed aggredire il mercato della grande distribuzione, soprattutto tramite la realizzazione di propri punti vendita. il sistema distributivo per il vino sfuso andrà a migliorare l’impatto ambientale generato dalle bottiglie di vetro contenenti il vino. Omega Filters S.r.l. Sintesi del programma di innovazione Il progetto scaturisce dalla problematica legata allo smaltimento dei filtri aria/motore da parte dell’utilizzatore finale. La Omega Filters S.r.l. ha quindi ideato un innovativo metodo di destrut- turazione del filtro che presenta il vantaggio di agevolare: il cliente nello smaltimento dei filtri esausti, con conseguente riduzione dei costi; l’azienda, potrà infatti recuperare e riutilizzare le strutture metalliche del filtro. Tale processo di destrutturazione su filtri esausti consentirà quindi il recupero di parti strutturali non deperibili, come la rete metallica ed i fondelli metallici, che
  • 31. 58 R A P P O R T O I N N O V A Z I O N E 2 0 1 0 AIDA Sintesi dei Progetti di Innovazione Ammessi AIDA 2009 59 mano e le prese principali della stessa. All’interno di questa progettualità più ampia l’azienda intende, nell’ambito del bando AIDA, sviluppare la sola parte meccanica e l’attuazione speri- mentale di un primo prototipo a grandezza naturale della mano a tre dita. Obiettivi Uso della tecnologia robotica per risolvere il problema di manipolazione di protesi della mano; progettazione incentrata sulla leggerezza, sul confort e sull’alta manipolabilità della protesi; integrazione con un precedente progetto di aggancio diretto di protesi sull’osso del braccio. L’in- tervento permetterà di realizzare uno studio delle tematiche del progetto e la prototipazione di un primo sistema necessario per realizzare tutti i test di mobilità ed efficienza della protesi robotica. Domolignea S.r.l. Sintesi del programma di innovazione L’idea progettuale della Domolignea S.r.l. consiste nella progettazione e realizzazione di pareti e solai composti da pannelli realizzati tramite l’incollaggio di strati di tavole incrociate, sistema già noto come X LAM (cross laminated timber). Il sistema X LAM, basato su pannelli lamellari di legno massiccio a strati incrociati è nato in Germania meno di dieci anni fa. Questa tecnica costruttiva si basa sull’utilizzo di pannelli lamellari di legno massiccio di spessore variabile dai 5 ai 30 cm realizzati incollando strati incrociati di tavole di spessore medio di 2 cm. I pannelli vengono poi tagliati a seconda delle esigenze architettoniche. Obiettivi La realizzazione di prodotti con sistema X LAM rappresenta quindi la base di partenza per l’inizio di un’attività di ricerca legata all’innovazione di processo, con lo scopo di realizzare un prodotto X LAM ventilato. CRF Cooperativa Ricerca Finalizzata Sintesi del programma di innovazione La proposta progettuale presentata sul Bando AIDA 2009 ha come scopo la tracciabilità isotopica della filiera vitivinicola di un’area e di un’azienda campione, realizzando un modello identifica- tivo e di certificazione di origine del vino. Nello sviluppo di tale progetto CRF si avvarrà della collaborazione di Massa Spin-off e del CNR – Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pisa. Il la- boratorio CRF si occuperà di acquisire dati, effettuare misurazioni e realizzare i campionamenti sulla specifica realtà territoriale e di trasferirli a Massa Spin-off e CNR di Pisa che realizzeranno le determinazioni isotopiche e la loro interpretazione con adeguati modelli validati. Il controllo analitico a campione necessita non solo di una caratterizzazione del prodotto ma anche delle “condizioni al contorno” che lo influenzano. La traccia isotopica rappresenta l’impronta digitale del prodotto e deve essere: oggettiva, dettagliata, ripetibile e soprattutto specifica. getto si inserisce nell’ottica delle strategie che mirano alla riduzione dei rischi suIle macchine. I dispositivi di protezione sensibili non si frappongono fisicamente tra la fonte di pericolo e Ie persone (rilevano solo la presenza dell’operatore). Essi svolgono la propria funzione di barriera intrinseca ponendo in campo la propria “sensibilità”. Occorre quindi essere sicuri della loro corretta funzionalità. Obiettivi Consentire di effettuare delle agevoli e realistiche simulazioni sulle apparecchiature di sicurezza messe a protezione di apparecchiature industriali e necessarie per la certificazione delle stesse. L’obiettivo è di innovare la gamma dei servizi offerti, date Ie necessità presenti nel settore d’in- tervento. BCM Power and Tools S.a.s. Sintesi del programma di innovazione Il programma di innovazione proposto dall’azienda BCM Power and Tools consiste nello stu- dio e progettazione di motori brushless miniaturizzati del tipo out-runner (con rotore esterno rispetto agli avvolgimenti) per applicazioni industriali e commerciali caratterizzate da bassi consumi, buona affidabilità e buona coppia. In particolare, si vogliono ottimizzare le tecniche di dimensionamento elettrico, magnetico e termico del prodotto. Possibili applicazioni di mer- cato potrebbero essere gli elettroutensili a batteria, i mezzi di locomozione leggera come bici e monopattini, i mezzi di locomozione per disabili, ecc. La caratteristica innovativa del progetto consiste nel mettere a disposizione questi motori per progettisti ed aziende che necessitano di prestazioni nettamente superiori in termini di affidabi- lità, durata, potenza e consumi rispetto ai concorrenti motori a spazzole fino ad oggi utilizzati. Nello specifico l’azienda intende incentrare il programma di ricerca sullo sviluppo di un primo esemplare prototipale da implementare su macchine utensili a batteria per l’inserimento di ri- vetti ed inserti. Obiettivi L’azienda intende consolidare la sua presenza nel campo di appartenenza e rispondere alle esigenze di un settore in continua evoluzione. L’azienda vorrebbe inoltre, aumentare il proprio know how progettuale al fine di poter realizzare sempre più soluzioni ad hoc su commissione. Microme.s S.r.l. Sintesi del programma di innovazione L’azienda MICROME.S S.r.l. è da anni impegnata nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di protesi umane. In tale ambito l’azienda sta sviluppando un progetto di ricerca che prevede lo sviluppo di un nuovo sistema mano artificiale robotizzata da poter collegare su attacchi pro- tesici integrati nell’osso del braccio. Tale protesi robotica simulerà i movimenti principali della