1. PERCORSI INSOLITI IN EMILIA ROMAGNA di Dario Gardiol
Ecco il volume dedicato all'Emilia Romagna, la bellissima Regione che la natura ha
arricchito di molte e notevoli eccellenze naturali. Da sempre l'autore va alla ricerca
di percorsi poco conosciuti, non scontati, insoliti ma fascinosi e coinvolgenti, che ha
raccolto in questo volume. Si tratta di escursioni o passeggiate per le quali non
sono richieste particolari capacità tecniche. Gli itinerari sono divisi per provincia da
ovest verso est per evidenziare la vicinanza di alcuni che si possono anche percorrere in due o
più giornate partendo da una sola base logistica. È indicato come arrivare al parcheggio più
vicino, periodo migliore di visita, tempi di percorrenza andata/ritorno, eventuale attrezzatura
necessaria.
SE VUOI FARE IL FIGO USA LO SCALOGNO di Carlo Cracco
Ricette classiche della tradizione e piatti rivisitati dall'estro di uno chef stellato,
lezioni di cucina con procedimenti spiegati fin nei minimi dettagli (per non
sbagliare) e racconti di una vita ai fornelli e non: dai picnic al lago con il sugo di
pomodoro fresco della mamma, alla cucina di Gualtiero Marchesi a Milano e di
Alain Ducasse a Montecarlo. Carlo Cracco accompagna gli amanti della cucina
(veri esperti e semplici principianti) in un percorso esclusivo e innovativo che
permetterà a tutti di apprendere le preparazioni di base, le tecniche di cottura dei cibi, i trucchi
e i segreti ai fornelli, con la soddisfazione garantita di portare in tavola piatti di alto livello. Si
impara cucinando, eseguendo le ricette dello chef che con precisione e rigore fa da Cicerone
nell'affascinante universo del cibo. Un corso di cucina unico, adatto sia a chi muove i primi
passi, sia a chi vuole avere l'opportunità di mettersi alla prova con le idee più sorprendenti
della cucina di Carlo Cracco.
INCHIESTA SUL LAVORO di Pietro Ichino
Da sindacalista della Cgil, poi da ricercatore, professore di diritto del lavoro,
avvocato, editorialista del "Corriere della Sera", e per qualche tratto anche come
politico in Parlamento, Pietro Ichino ha spesso sostenuto tesi scomode per
l'establishment, di sinistra e di destra, contribuendo in modo incisivo all'evoluzione
del sistema italiano delle relazioni industriali e raccogliendo tanto consensi ed
entusiasmo quanto critiche e contestazioni. Per via delle sue proposte è stato accusato di
eresia e addirittura di "intelligenza con il nemico", di essere cioè un portatore di idee liberiste
infiltrato nel centrosinistra. Attraverso un'avvincente inchiesta, un vero e proprio interrogatorio
senza esclusione di colpi, Ichino risponde a tutte le obiezioni e le accuse ricevute in questi
ultimi anni, messe in bocca a un immaginario interlocutore-inquisitore, affrontando i temi
fondamentali del lavoro in Italia. E grazie ad analisi precise ed esempi concreti mette a nudo i
meccanismi segreti di un sistema drammaticamente ingessato, prigioniero dei propri tabù e
delle proprie caste. Un paese in cui vige un regime di vero apartheid tra lavoratori protetti e
non protetti, dove agli stabili regolari è riconosciuta una sorta di job property, mentre agli
outsiders e ai new entrants, ben che vada, si offrono soltanto i posti di serie B, C e D, con un
futuro pensionistico misero, destinato a maturare soltanto dopo i settant'anni. Un sistema
chiuso da un tacito accordo protezionistico...
UNA VITA, QUASI DUE di Miriam Mafai
"Sono nata sotto il segno felice del disordine." È l'incipit di una vita, quella di Miriam
Mafai, che avrebbe conosciuto molti colpi di scena, in decenni tormentati della storia
europea: le persecuzioni razziali, la guerra mondiale, la Resistenza, la parabola
grandiosa e tragica del comunismo fino allo sgretolarsi di quella potente illusione.
Miriam era nata in una famiglia di artisti: pittore il padre. Mario Mafai, pittrice e
scultrice la madre, Antonietta Raphaël, ebrea fuggita dai pogrom della Lituania e giunta in
Italia dall'Inghilterra. Visse gli anni terribili dei bombardamenti a Genova e dell'occupazione
nazista a Roma, durante la quale assieme alla sorella distribuiva clandestinamente "l'Unità".
Nel dopoguerra la passione fortissima prima civile e solo in un secondo tempo politica che
ispirò molti della sua generazione la portò a proseguire la militanza come funzionaria del Pci in
Abruzzo e assessore comunale a Pescara. Poi gli eventi del 1956, le rivelazioni del XX
Congresso del Pcus, l'invasione dell'Ungheria, e il suo trasferimento a Parigi, per cominciare
1
2. una nuova pagina della sua esistenza. Purtroppo, questo appassionante racconto di una donna
e di un secolo si interrompe qui. L'autobiografia che per anni Miriam si era rifiutata di scrivere,
e a cui aveva messo mano solo negli ultimi tempi, con impegno crescente e incalzata dalla
malattia, non sarà mai terminata. La morte le ha impedito di narrarci la sua seconda vita,
quella da giornalista.
SBAGLIANDO L’ORDINE DELLE COSE di Alessandro Gassman
C'è un padre, Vittorio, e c'è un figlio, Alessandro. C'è un uomo che da figlio è
diventato padre, e che decide di mettere in scena l'esperienza più comune e meno
comunicabile della vita: il rapporto con chi ci ha generato, sospeso tra conoscenza
intima e irriducibile estraneità, amore e conflitto, eredità e libertà. In "Sbagliando
l'ordine delle cose" Alessandro Gassmann racconta la sua storia, le sue passioni, le
sue emozioni, i suoi dolori, fino al lutto per la morte del padre. Ha voluto per
questo libro un titolo che non odorasse di dolciastro, ma contenesse un'inquietudine,
raccontasse i suoi sbagli, le false partenze, le sfide più dure. Qualcosa che evocasse un disagio
e anche la sua storia dentro una famiglia celebre, numerosa, impegnativa. In cui tutti
parlavano lingue diverse provenendo da diverse culture. Sbagliando l'ordine delle cose perché
si può partire sognando di fare il pugile per disciplinare una primitiva, ancestrale e
incontenibile violenza e poi diventare un attore assai fine. Sbagliando l'ordine delle cose perché
si può fare l'attore e poi andare in scena davanti al pubblico massacrati da furibondi attacchi di
panico. Sbagliando l'ordine delle cose perché la bellezza è un involucro, il talento un risultato,
ottenuto con la fatica, la paura, il coraggio di accettare ogni sfida. A teatro, al cinema, in TV.
Nella vita. Con intensità fisica e poesia. Perché poi, Sbagliando l'ordine delle cose, ogni figlio
diventa un padre.
TESI E MALINTESI di Fulvio Cervini
Il libro è rivolto a tutti i laureandi. Generazioni di studenti hanno consultato con
profitto "Come si fa una tesi di laurea", il brillante manuale di Umberto Eco uscito
nel 1978, più volte ristampato ma chissà perché mai aggiornato. Dunque ci voleva
un nuovo vademecum. Non tanto un manuale di scrittura scientifica quanto un
piccolo strumento che aiuti studenti (e docenti) a capire quel che stanno facendo. E
li aiuti non soltanto a scrivere, ma ad organizzare e argomentare il pensiero, a
misurarsi tanto con i libri che con le persone. A superare, insomma, l'ossessione tutta
contemporanea per l'"immagine" e la "comunicazione", e riguadagnare un certo rapporto con
la "sostanza".
101 MODI PER VIVERE OGNI GIORNO RISPETTANDO L’AMBIENTE di Gloria
Mastrantonio
Come riconoscere frutta e verdura genuina e a chilometri zero? Che differenza c'è
tra il latte biologico e quello prodotto in allevamenti intensivi? Quale detergente è
più sicuro per il nostro bambino e per l'ambiente? Come possiamo ridurre la nostra
impronta di carbonio sul pianeta, senza sconvolgere totalmente l'esistenza di tutta la
famiglia? Ogni nostra singola azione ha un enorme impatto sulla Terra ed è arrivato il
momento di capire che cosa sia utile fare per vivere in modo ecosostenibile. Tante domande
che ci siamo posti chissà quante volte, troveranno qui la giusta risposta e ci consentiranno di
fare scelte più attente all'ambiente e alla salute. Dal modo migliore per utilizzare la
lavastoviglie alla cura del corpo, 101 consigli green che ci aiuteranno ad adottare uno stile di
vita più sano. Percorrendo una strada "verde", non solo contribuiremo a preservare foreste,
ecosistemi, biodiversità e risorse, ma miglioreremo la qualità del vivere comune, la nostra
alimentazione, il nostro lavoro e anche il nostro tempo libero. Un investimento che si
dimostrerà utile per noi e le generazioni future.
2
3. 101 COSE DA FARE A BERLINO ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA
Metà Parigi e metà Londra, la meno tedesca delle città tedesche. Berlino popolata di
giovani provenienti da tutta Europa, di artisti, "multikulti", Berlino per le famiglie,
Berlino "povera ma sexy". Da qualche anno la ritrovata capitale della Germania sta
vivendo un periodo d'oro. Forse perché qui le impronte della storia sono ben visibili,
ma il futuro è dietro l'angolo. I segni della seconda guerra mondiale, gli anni del
muro: la presenza di certe immagini è ancora forte nel nostro immaginario e a
Berlino è facile ritrovarsi a cercarne testimonianza negli sguardi di chi ci circonda. I testimoni
di quegli anni possono essere seduti vicino a noi, in metropolitana o in un bar dall'insegna
scolorita. Ma l'energia che si respira da oltre un ventennio a Berlino è quella della rinascita,
della trasformazione continua e anche l'architettura della città è capace di conciliare un'eredità
imponente e un presente tutto rivolto in avanti. In questa guida insolita troverete 101 spunti
per visitare Berlino come non avete mai fatto prima: partendo da curiosità, consigli culinari o
bellezze da visitare, si snoda un percorso e un racconto, come se passeggiaste in compagnia di
un amico. Scoprirete chi ha inventato la specialità berlinese, il "Currywurst", perché l'omino sul
semaforo porta il cappello, come l'arte sia capace di trasformare e far rinascere un bunker,
cosa c'è sulla montagna del diavolo e quali segreti si nascondono nei sotterranei berlinesi.
101 COSE DA FARE A BARCELLONA ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA
Barcellona negli ultimi anni ha saputo imporsi come meta turistica di primo piano a
livello mondiale. Ed è facile indovinare il perché: quale altra metropoli europea infatti
può offrire cultura e sole, musei e spiagge, monumenti e instancabile vita notturna?
Punto di riferimento internazionale per l'architettura e l'urbanistica, paradiso dei
giovani, rifugio di moltissimi artisti, è una città che ha saputo trasformarsi,
soprattutto negli ultimi trent'anni, in uno dei luoghi più dinamici del mondo. Ai primi
posti nell'immaginario giovanile per le opportunità che offre, il divertimento, la cucina, lo
shopping, la bellezza medievale della Città Vecchia, Barcellona è anche la capitale d'una
nazione senza Stato: la Catalogna. E a partire da qui si può comprendere l'orgoglio dei
barcellonesi per la storia della loro città. 101 cose da fare per scoprire lo spirito di questa
splendida metropoli, le sue radici storiche, la sua catalanità, il suo senso di diversità; senza
dimenticare naturalmente gli aspetti più turistici: dai locali che animano la movida notturna ai
ristorantini di pesce della Barceloneta, dalle spiagge ai parchi, dagli angoli meno noti ai
capolavori di Gaudi. 101 aspetti di una città viva, creativa e multietnica. Una città che non ha
mai avuto paura di cambiare.
QUANDO L’AMORE FINISCE di Donata Francescato
La fine di una relazione amorosa porta con sé conseguenze psicologiche importanti.
Facendo parlare i protagonisti, l'autrice individua le ragioni che portano alla rottura,
i modi in cui uomini e donne reagiscono alla separazione, le caratteristiche di chi
riesce a uscirne bene, e per converso anche le ragioni che rendono durature e felici
le coppie. Oggi in particolare si tratta di osservare l'impatto della crisi economica
sulle giovani coppie, il ruolo dei social network, i mutamenti indotti
dall'allungamento della vita, e cioè dalla presenza di genitori anziani e di figli e nipoti, e
l'esperienza di separarsi, ma anche di amarsi, in età più avanzata.
COSE CHE ABBIAMO IN COMUNE di Zygmunt Bauman
"Queste sono storie ispirate a delle esistenze comuni, da cui trarre spunti per
rivelare ed esporre una straordinarietà altrimenti difficile da cogliere. Se vogliamo
che ciò che all'apparenza ci è familiare lo diventi davvero, dobbiamo per prima cosa
rendercelo estraneo. Si tratta di un compito difficile e la piena riuscita è quanto
meno incerta. Tuttavia è questo l'obiettivo che noi, lo scrittore di queste
quarantaquattro lettere e i suoi lettori, ci prefiggiamo per la nostra avventura. Ma perché
proprio quarantaquattro? Sospetto che la maggior parte dei lettori si porrà questa domanda.
Sento di dover loro una spiegazione. Adam Mickiewicz, il più grande poeta romantico polacco,
inventò un personaggio misterioso, un portavoce della Libertà e suo rappresentante, o
vicereggente sulla Terra, il cui nome è Quarantaquattro. Grazie ad Adam Mickiewicz il numero
quarantaquattro simboleggia lo stupore e la speranza che accompagnano l'arrivo della Libertà.
È un numero che annuncia, in modo indiretto e solo agli iniziati, il tema conduttore di queste
3
4. missive. Lo spettro della libertà aleggia in ciascuna di loro. Anche quando si trattano temi del
tutto diversi. Anche quando la sua presenza, come per ogni spettro degno di questo nome,
appare invisibile." (Zygmunt Bauman)
LA VITA DELLA NOSTRA MENTE di Edoardo Boncinelli
Quando si è adulti si vive la propria mente in tutto il suo splendore e la sua forza.
Ma non si è sempre adulti; si è prima giovani e poi inevitabilmente anziani.
Qualcosa cambia nella nostra testa e nel nostro cuore e non possiamo certo far finta
di non saperlo. Ma cos'è che cambia e, soprattutto, cos'è la mente? È tutto ciò che
accade nella nostra testa, tutto ciò che ci fa vivere, che ci rende noi stessi, che ci
rende orgogliosi, che ci fa tribolare, che ci fa pensare e che cresce insieme a noi. Edoardo
Boncinelli ci conduce alla scoperta della vita della mente, del suo funzionamento e delle scienze
che la studiano - biologia, filosofia, antropologia fra le altre - per rispondere all'eterna
domanda su chi siamo. La mente nelle sue diverse età acquisisce e ci conferisce sempre nuove
facoltà che caratterizzano poi il nostro "io" la percezione, la memoria, l'emotività, il
ragionamento, la coscienza sono alcune delle componenti essenziali della vita psichica che
Boncinelli indaga in queste pagine. Passo dopo passo, fino ad arrivare all'età del tramonto e
alle domande che tutti ci poniamo: che cos'è l'invecchiamento? Perché si invecchia e si muore?
perché di recente la vita media si allunga sempre più e che riflesso ha tutto questo sulla
capacità del nostro cervello? È necessario che questo invecchi di pari passo con
l'invecchiamento del corpo o possiamo fare qualcosa per preservarlo pressoché intatto?
GEOMETRIA UITLE E DIVERTENTE di Mike Askew
Geometria utile e divertente vi farà scoprire i protagonisti e i concetti fondamentali
della geometria. Cos'hanno in comune broccoli, felci e litorali? I frattali ve lo
spiegheranno. Punti, linee e cerchi sono solo forme? In realtà poiché regolano ogni
costruzione entrano in gioco anche se volete mettere mano alle aiuole del giardino.
Unendo così l'utile al divertente, allenerete la mente e arricchirete i vostri temi di
conversazione. Da Euclide a Keplero, da Lobacevskij a Perel'man, tra teoremi, esercizi e
biografie che si alternano con ritmo incalzante e colpi di scena vi appassionerete a linee, figure
piane e solide... e addirittura a quattro dimensioni.
ARCHITETTURA MODERNA E CONTEMPORANEA
Per conoscere il cammino dell'arte del costruire negli ultimi due secoli, dalle
esperienze di inizio Ottocento fino al complesso panorama architettonico degli ultimi
decenni. Un quadro sintetico ma esauriente per una disciplina caratterizzata da un
forte spirito innovatore e sempre impegnata nella ricerca di una bellezza in sintonia
con il proprio tempo.
LA COSTITUZIONE E’ DI TUTTI di Sergio Bartole
In questi ultimi anni la Costituzione è stata esposta a ripetute aggressioni da parte
di partiti ed esponenti politici che ne disconoscevano l'autorità, accusandola, oltre
che di essere datata, di riflettere valori e concezioni di parte. Il volume intende
contrastare tali posizioni non tanto sottolineando l'inevitabile origine storica di un
documento riconducibile alla vittoriosa esperienza della Resistenza, come spesso
viene asserito, ma ribaltando il ragionamento: proprio perché frutto di un
compromesso politico essa è stata (ed è) in grado di volta in volta di rappresentare gli interessi
e i diritti di tutti i consociati, di essere fonte di risposte adeguate all'evoluzione sociale del
paese. Non bisogna stupirsi che essa venga usata e interpretata per sostenere varie posizioni
politiche, è il prezzo che deve essere pagato per il suo radicamento nella società civile, per
l'identificazione da parte dei cittadini.
SIATE LIBERI di Umberto Veronesi
Umberto Veronesi parla di tutto, parte dai giovani, ai quali si rivolge in modo
diretto, e richiama la loro attenzione sulla vita, l'amicizia, la libertà, il libero arbitrio
e le difficoltà di crescere, di diventare indipendenti, parla del rispetto per l'altro,
dell'impossibilità di giudicare e soprattutto dell'inutilità di giudicare, parla di
tolleranza, di religione, di amore, di futuro, di crescita, di pace, di cultura, di
4
5. famiglia. E parla soprattutto della libertà come garanzia dell'evoluzione della specie e della
dignità, valore di cui si parla ancora troppo poco ai giovani.
EREDITA’ di Lilli Gruber
È il novembre del 1918, e il mondo di Rosa Tiefenthaler è andato in frantumi.
L'Impero austroungarico in cui è nata e vissuta non esiste più: con poche righe su
un Trattato di pace la sua terra, il Sudtirolo, è passata all'Italia. "Il nostro cuore e la
nostra mente rimarranno tedeschi in eterno", scrive Rosa sul suo diario. Colta e
libera per il suo tempo, lo tiene da quasi vent'anni, dal giorno del suo matrimonio
con l'amato Jakob. Mai avrebbe pensato di riversare nelle sue pagine una così brutale
lacerazione. Ne seguiranno molte altre. In pochi anni l'avvento del fascismo cambia il suo
destino. Cominciano le persecuzioni per lei e per la sua famiglia, colpevoli di voler difendere la
loro lingua e la loro identità: saranno arrestati, incarcerati, mandati al confino. E Rosa assiste
impotente al naufragio di tutte le sue certezze. Intorno a lei, troppi si lasciano sedurre da un
sogno pericoloso che si sta affacciando sulla scena europea: quello della Germania nazista.
Non potrà impedire che Hella, la figlia minore, sia presa nel vortice dell'ideologia fatale di
Hitler. E presto dovrà affrontare la scelta impossibile tra l'oppressione e l'esilio. Nata austriaca,
vissuta sotto l'Italia, morta all'ombra del Reich, Rosa è il simbolo dei tormenti di una terra di
confine. Su quella frontiera è cresciuta Lilli Gruber, sua bisnipote, che oggi attinge alle parole
del suo diario. E racconta una pagina di storia personale e collettiva in questo libro teso sul filo
del ricordo.
LA FINE DEL MONDO di Telmo Pievani
Ogni cultura ha predetto inutilmente la sua fine, noi stessi siamo figli di catastrofi
altrui. Estinzioni di massa e colossali ecatombi del passato hanno infatti più volte
segnato un nuovo inizio per altre forme di vita. La "catastrofe", intesa come resa
dei conti finale con la storia, ci affascina da sempre perché soddisfa bisogni
psicologici e vincoli cognitivi, magnificamente rappresentati dall'immaginario
classico della fine del mondo interpretata come catarsi risolutiva, punizione,
vendetta. Il 21 dicembre 2012 - presunto compiersi di un ciclo di calendario dei maya - segna
ancora una volta l'avvicinarsi di una fine imminente. Telmo Pievani ci accompagna in un
viaggio fino alla fine del mondo guidandoci attraverso le parole chiave dell'attesa: apocalisse,
disastro, nemesi, estinzione. Tra scienza, filosofia e letteratura, un messaggio di umiltà
evoluzionistica e di accettazione della contingenza della vita sulla Terra, per decidere che cosa
fare quando anche questa volta il mondo non sarà finito.
LIBERI DI IMPARARE di Francesco Codello
È possibile imparare senza essere obbligati a frequentare lezioni? Senza essere
sottoposti a voti e alla minaccia di una bocciatura? Questo libro risponde di sì
attraverso le voci e le esperienze concrete di coloro che animano le scuole
democratiche libertarie in Italia e nel mondo. Gli autori, con linguaggio chiaro e
appassionato, ricostruiscono la storia e i presupposti teorici dell'educazione non
autoritaria, dall'assenza dei voti alla libertà d'apprendimento, dalle regole
condivise al protagonismo degli studenti. I tratti comuni a ogni esperienza educativa, così
come le peculiarità dovute ai diversi contesti ambientali, emergono attraverso le testimonianze
di studenti, insegnanti e genitori, che ci raccontano la vita e le scelte quotidiane in questi
gruppi educativi non convenzionali. In chiusura del volume potete trovare una mappa dei
progetti e delle esperienze di scuola democratica in Italia, alcune informazioni concrete per
diffonderle nel nostro paese e una ricca bibliografia per chi desidera approfondire.
LA CRISI DELL’IMPERO VATICANO di Massimo Franco
Le clamorose dimissioni di Benedetto XVI avvengono alla fine di una lunga
sequenza di scandali che hanno travolto il Vaticano dalla morte di Giovanni Paolo II
a oggi. Un Vaticano spinto quasi a forza dalla parte opposta di un simbolico
confessionale. Costretto a difendersi, a confessare "peccati" veri e presunti. E non
solo davanti a se stesso ma anche ai suoi fedeli disorientati, al tribunale
dell'opinione pubblica occidentale e a quello delle istituzioni finanziarie internazionali. La
Chiesa, "maestra di vita" per antonomasia, rischia di essere confinata dalla propria crisi di
5
6. identità nella posizione scomoda e inedita di "imputato globale". Gli scandali e i veleni che
hanno toccato alcune delle persone più vicine a Benedetto XVI sono dunque percepiti come il
sintomo di una decadenza allarmante. Al punto che fra gli avversari si parla del Vaticano come
di un "secondo Cremlino", destinato alla stessa rovinosa caduta dell'impero sovietico dopo la
guerra fredda. Massimo Franco analizza le cause profonde e le implicazioni di un affanno
emerso con il tramonto della Seconda Repubblica berlusconiana, legata alle gerarchie
ecclesiastiche da una lunga alleanza di fatto: una stagione da cui il cattolicesimo politico
riemerge diviso e debole, dopo avere cercato invano di ricompattarsi.
COME UNA SPECIE DI SORRISO di Lella Costa
La ragazza che al fidanzato in mostruoso e reiterato ritardo risponde con
nonchalance: "Oddio, scusami, non sono ancora pronta, mi dai cinque minuti?" sta
affermando la superiorità dell'essere umano su quello che gli capita. In poche
parole, sta facendo dell'ironia invece di usare un qualunque oggetto contundente. È
molto più pulito, dignitoso e decisamente liberatorio. Lella Costa, liquidatrice del
suddetto fidanzato e oggi, non per caso, signora dell'ironia, ci racconta come mai questa arte
dello sguardo obliquo sia indispensabile per affrontare con leggerezza gli sgambetti della vita.
Attingendo ai classici della letteratura e della musica, da Socrate all'immenso Shakespeare, da
Lewis Carroll al Signor Bonaventura, da Paolo Conte a De André, e dal proprio repertorio, ci fa
scoprire che l'ironia è un filo rosso, probabilmente il vero talismano che nei secoli ha protetto
l'umanità da adolescenze inquiete, cuori infranti, rughe precoci, su su fino a guerre, dittature
vere e democrazie da operetta. E benché l'ironia sia difficile da spiegare (esistono fior di saggi
per quello), forse impossibile da insegnare e da imparare (diffidare di chi si autoproclama
ironico), si può pur sempre viralizzare, sin dalla più tenera età. Anche il sorriso, come lo
sbadiglio, è contagioso.
L’ITALIA S’E’ RIDESTA di Aldo Cazzullo
"L'Italia oggi è spaventata, di cattivo umore, impaurita dal futuro. Invece sono
convinto che l'Italia abbia davanti a sé una grande occasione di ripresa e di
sviluppo. Una chance di rinascita, una nuova stagione." È possibile uscire da un
viaggio nell'Italia della grande crisi più ottimisti di prima. Perché c'è un paese che
alla crisi resiste, e che riparte. Perché il mondo globale, che consideriamo una
sciagura, è una grande opportunità per un paese come il nostro, capitale della
bellezza e dell'arte, del design e della creatività. Perché il mondo di domani - non solo
l'America ma anche la Cina, l'India, il Brasile - è pieno di consumatori che vorrebbero
comprare i nostri prodotti, vestirsi come noi, vivere come noi. Perché abbiamo ricchezze che
nessun ladro potrà mai rubare, bellezze che nessun falsario potrà mai imitare, saperi che
nessuna impresa potrà mai delocalizzare.
LA REPUBBLICA DI BARBAPAPA’ di Giampaolo Pansa
"Barbapapà è il soprannome che la redazione di 'Repubblica' aveva dato a Eugenio
Scalfari, il fondatore e il primo direttore. Ho lavorato accanto a lui per quattordici
anni, più altri diciassette all"Espresso'. E oggi qualche amico mi domanda sorpreso:
'Perché hai voluto scrivere da canaglia la storia del trionfo di Barbapapà e di quanto
è accaduto dopo?'. Rispondo che l'ho fatto per non sottostare alla regola plumbea
che tutela i grandi giornali. Fortezze sempre ben difese, capaci di incutere un timore
riverenziale che induce a cautele cortigiane e narrazioni felpate. Con un po' di presunzione,
sono convinto che nessun altro fosse pronto a costruire un racconto fondato su un'infinità di
ricordi personali e con l'aiuto di un diario tenuto per decenni. Tuttavia questo non è un libro
riservato ai soli addetti ai lavori. L'importanza acquisita da 'Repubblica' nell'ultimo trentennio
fa del quotidiano guidato da Scalfari e oggi da Ezio Mauro un testimone unico dell'Italia
odierna. Uno specchio autorevole, e in molti casi autoritario, che rimanda a un potere
invisibile, ma concreto. Lo detiene il gruppo raccolto attorno a una testata in grado di
influenzare partiti, governi, mode culturali, comportamenti di massa. Il mio racconto riporta
sulla scena le stagioni che hanno reso forte 'Repubblica': l'epoca violenta del Settantasette, la
bufera del terrorismo, l'assassinio di Moro, il caso P2, le battaglie con il Psi di Craxi e il Pci di
Berlinguer...
6