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SOTTO LA NEVICATA di Caryl Philips
            Figlio di immigrati delle Indie Occidentali e dirigente in un ufficio per
            l'Integrazione razziale di Londra, Keith Gordon è un uomo allo sbando: si è
            appena separato dalla moglie Annabelle, che per sposarlo aveva tagliato i
            ponti con la sua famiglia; è in congedo forzato dal lavoro, dove una
            giovane collega sembra intenzionata a denunciarlo per molestie sessuali; il
            figlio diciassettenne, alle prese con i conflitti dell'integrazione e con i disagi
dell'adolescenza, fa di tutto per evitarlo. Insomma, non c'è niente che funzioni nella
sua vita. Ma quella di Keith Gordon non è solo una classica crisi di mezz'età. Dietro lo
scacco esistenziale di un uomo sospeso tra un passato in fondo sconosciuto - il pallido
ricordo della madre, l'ostile silenzio del padre, la terra d'origine mai visitata - e un
futuro carico solo di incertezze, c'è il disagio di una generazione che sta perdendo se
stessa in una città segnata da tensioni e contraddizioni sociali inedite, che rendono
quasi impossibile definire la propria identità. Come la Londra di oggi, anche Keith
Gordon deve passare da una vecchia a una nuova immagine di se stesso. In bilico tra
passato e presente, la narrazione di Caryl Phillips intreccia background sociale e
culturale, carattere e aspettative di un uomo colto in un momento critico della sua vita
e ne fa il prisma attraverso cui si riflettono le mille contraddizioni della società
multietnica, offrendo uno spaccato dell'Inghilterra contemporanea.

            SABATO ADDIO di Marco Archetti
            Gigi e Filippo. Due veri amici. Ciò che li unisce è ciò che non hanno: donne,
            avventure, occasioni. Ma in due, si sa, i pesi si sopportano meglio. Ed è per
            questo che uscire il sabato sera, passando il tempo a guardare il
            divertimento e le donne degli altri, non è poi così doloroso. Anzi, per Gigi e
            Filippo "odiare il sabato" è una forma di resistenza. Poi un giorno Gigi
            conosce una ragazza. Se ne innamora. Lei ricambia. Diventano una coppia.
            Il tacito patto tra i due amici salta e la bilancia della fortuna pende
all'improvviso verso Gigi. Filippo resta a guardare, ma "odiare il sabato" da solo è
impossibile. Così si ritrova a sperare nel fallimento sentimentale dell'amico. Finché un
giorno Gigi lo chiama. Ma per comunicargli che si sposa. Per Filippo è il baratro. Allora
parte, se ne va lontano, e finalmente qualcosa succede: conosce Marlén, una ballerina
straniera e bellissima, e la convince a tornare in Italia con lui. Sembrerebbe l'inizio di
una nuova vita, eppure il destino ha in serbo un'altra prova. La più terribile, la più
dura. Filippo continua a chiedersi perché, e fino all'ultima verità. Una verità che
trasforma vittime in carnefici. Una verità dove i buoni non vincono mai.

             LA BAMBINA CHE RACCONTAVA I FILM di Hernan Rivera Letelier
             Questa è la storia di Maria Margarita, una bambina, figlia di un invalido. La
             sua e quella dei suoi quattro fratelli è una vita povera e durissima, nella
             quale l'unica distrazione è il cinema, che fa giungere nel miserabile
             villaggio di minatori nel deserto di Atacama film con le stelle dell'epoca: da
             Marilyn Monroe a José Alfredo Jiménez, re della musica e del cinema
             messicano. Ma in casa non ci sono soldi e soltanto uno dei figli potrà
assistere agli spettacoli. Il fortunato verrà scelto in base a una caratteristica specifica:
chi riuscirà a narrare meglio il film conquisterà il diritto a vedere tutte le proiezioni,
raccontandole poi alla famiglia. Inaspettatamente è la bambina a dimostrare una
bravura straordinaria nel narrare i film, immedesimandosi nei personaggi, riuscendo a
coinvolgere gli ascoltatori, mimando, cantando ma soprattutto non trascurando
neanche il dettaglio più insignificante. Il talento della piccola raccontatrice di film fa
velocemente il giro dei villaggi e delle miniere vicine e la sua fama corre in fretta. È

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talmente brava che il padre decide di trasformare la povera casa attrezzandola alla
meglio come una sorta di sala cinematografica, alla quale si accede non pagando il
biglietto ma lasciando un'offerta a piacere. Ben presto Maria Margarita viene chiamata
anche a casa d'altri, e raccontare un film diventa alla fine per lei un modo di regalare
attimi di felicità. Ma tutto questo è destinato a finire quando nel villaggio fa la sua
comparsa la televisione.

             IL TEMPO DELLE DONNE di Elena Cizova
             Quando Antonina si trasferisce a Leningrado per lavorare in fabbrica è
             ancora piuttosto giovane e ingenua: ben presto, infatti, finisce nei guai,
             rimanendo incinta di un ragazzo che l'abbandona. Lo Stato sovietico la
             soccorre assegnandole una stanza in un appartamento comunitario dove
             vivono già tre anziane donne, affettuose e pronte ad aiutarla dopo la
             nascita di Susanna. Ariadna, Glikerija e Evdokija si rivelano poi
indispensabili quando Antonina si rende conto che la figlia non parla e, per paura di
vedersela rinchiudere in un istituto, decide di crescere in casa la piccola. Le "nonne" si
fanno allora carico dell'educazione della bimba, che impara a comunicare con loro
attraverso il disegno, e le parlano delle loro vite, raccontandole l'Unione Sovietica
della loro giovinezza, scene di vita nei Gulag, la storia dell'assedio di Leningrado e dei
soprusi bolscevichi. Un romanzo ricco, pieno di valori, di ideali e di coraggio. Il ritratto
di un gruppo di donne forti e autentiche, che hanno affrontato e superato prove
durissime sostenute solo dalla loro dignità. Ma è anche una riflessione profonda e a
tratti perfino commovente sul passato, sulla memoria, sulla Storia, il romanzo che ci
fa capire come siano state le donne queste donne, le vere, silenziose, intense
protagoniste della storia russa del secolo scorso.

            OGGI MI SA CHE MUOIO di Severi Silvestrini Jole
            Pietro ha diciotto anni, una famiglia benestante, maglioni puliti, la
            macchina del papà da usare quando serve. La sua città è quella dei
            quartieri centrali, delle settimane bianche, delle serate con gli amici.
            Jasmina ha quindici anni, una famiglia che vive di espedienti. La sua Roma
            è quella del quartiere popolare di Tor Bella Monaca. Ed è qui che i due
            ragazzi si incontrano, in un centro di volontariato che assiste la gente del
quartiere, indipendentemente dalle origini o dal colore della pelle. Pietro si ritrova a
condurre un piccolo laboratorio di scrittura per bambini insieme a Jasmina. E di lei si
innamora perdutamente. I loro mondi sono lontani, paiono inconciliabili. I contrasti tra
le famiglie, così diverse, e tra le rispettive comunità, costringono i due ragazzi a
vivere clandestinamente la loro passione.

             OCCHI NEGLI OCCHI di Roberto Perrone
             Sebastiano Schiappacasse, giornalista sportivo di un grande quotidiano
             milanese, vive i propri cinquant'anni tra affetti inconsistenti e
             "marchette", come vengono chiamate in gergo le collaborazioni con altri
             giornali. Una grigia domenica di gennaio, allo stadio per la solita partita di
             campionato, gli squilla il cellulare: è una convocazione del vicedirettore.
             Sebastiano deve partire per il Western Australia, subito. Laggiù, in una
cittadina sconosciuta, è ricomparso Michele Monari: sì, proprio lui, la star della
televisione, l'autore di un famoso bestseller, l'uomo scomparso da dieci anni senza
lasciare traccia... Ma soprattutto il migliore amico di Sebastiano, con cui ha diviso la
giovinezza. Sebastiano non vuole partire: non solo perché il vicedirettore gli chiede di
costruire uno scoop sulla vita dell'amico che ora giace in un letto d'ospedale all'altro
capo del mondo, ma soprattutto perché intuisce che l'incontro con Michele
rischierebbe di compromettere un equilibrio raggiunto con estrema fatica. Ancora non

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sa che in Australia un incontro felice e un mistero inatteso lo costringeranno a
rimettersi in gioco, trascinandolo in un'avventura che richiede coraggio, la forza di
guardare indietro e ripercorrere la propria vita come alla moviola, di fare i conti con il
passato per affrontare il futuro. Non sa, Sebastiano, che l'amico di una vita sarà in
grado di stupirlo ancora una volta, insegnandogli che l'amicizia e l'amore sono
nascosti proprio dove non li si aspetta.

              LA MORTE NON E’ COSA PER RAGAZZINE di Alan Bradley
              Torna la terribile e precocissima detective undicenne Flavia de Luce, con
              la sua passione pericolosa per la chimica e per la soluzione di omicidi
              misteriosi. Siamo sempre nella magica atmosfera della campagna inglese
              degli anni Cinquanta, e questa volta Flavia si ritrova alle prese con ben
              due morti, separate nel tempo ma collegate nel più inverosimile dei modi.
              Proprio quando la nostra eroina pensava che la sua carriera di
investigatrice fosse finita, l'adorato burattinaio Rupert Porson ha uno sfortunato e
fatale appuntamento con la corrente elettrica attraverso le corde che reggono le sue
marionette di legno. Ma chi può aver voluto una cosa del genere e perché? La vicenda
è talmente curiosa che Flavia lascia perdere i suoi esperimenti chimici e i suoi progetti
vendicativi contro le sorelle maggiori Ophelia e Daphne e, inforcata la fidata bicicletta
Gladys, parte dall'antica magione di famiglia decisa a risolvere questi misteri mortali.
La pazza che vive a Gibbet Wood sa più di quanto non dica? E che ruolo hanno nella
faccenda uno strano pilota tedesco ossessionato dalle sorelle Bronté, una zia zitella
acidissima, per non parlare di una scatola di cioccolatini avvelenati? Ma la figura più
enigmatica si rivela Nialla, l'affascinante e bizzarra assistente di Porson. Tutto sembra
rinviare a un legame con una morte sospetta, avvenuta anni prima, e a un caso che la
polizia locale non riesce a risolvere.

            UNA DOLCE VOLUTTA’ di Kyung Ran Jo
            Quando il suo fidanzato la lascia per una ex modella, Chiwon, chef di
            trentatré anni, chiude la scuola di cucina fondata con lui e sprofonda nel
            baratro della depressione. Giorno dopo giorno svanisce in lei la voglia di
            cucinare e creare nuovi piatti, così come il suo raffinato senso del gusto.
            Perché per Chiwon l'amore e il gusto sono una cosa sola, un insieme
            inscindibile, dove la perdita del primo significa anche l'annullamento del
secondo. E più la solitudine e i ricordi la attanagliano, sera dopo sera, in quella cucina
che aveva progettato con lui, più il caldo, il freddo, l'amaro, il dolce, il salato e tutte le
infinite sfumature dei sapori e degli odori diventano per lei un'indistinta miscela di
percezioni sensoriali senza significato. Solo tornando a lavorare nel ristorante dove è
cominciata la sua carriera, riappropriandosi dei ricordi e di una nuova idea di se
stessa, riuscirà a capire che ci sono cose che non possono cambiare, amori che non
possono rinascere solo perché lo si vuole. E allora, complica la più originale ricetta
della sua vita, solo la vendetta potrà restituire a Chiwon ciò che le è stato tolto.
Un'ultima sublime seduzione culinaria impossibile da dimenticare.

             TERESA di Claudio Fava
             Teresa è in fuga. Dalla sua terra - la Sicilia. Da un padre ostinato che non
             c'è più. Da una madre lamentosa e implacabile. Eppure Teresa è una
             ragazza che sa sorridere e ridere della vita. Trova riparo a Roma. L'amica
             Gisella le ha offerto un lavoro: tenere compagnia ai malati terminali.
             Teresa accetta, titubante. Scopre un'umanità vigorosa, uomini e donne
             feriti a morte ma capaci di sorprendenti impennate di vitalità, quella
vitalità che anche lei sembrava aver smarrito e che ora, lentamente, tenacemente, sta
riacquistando. Le cose cominciano a girare per il verso giusto - trova addirittura un

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ragazzo che sembra troppo perfetto per essere vero - ma un passato archiviato in
fretta torna ad affacciarsi e non le dà tregua. Teresa mastica pensieri di rabbia.
All'inizio sono soltanto pensieri, ma quando conosce il suo nuovo assistito Libero
Ferrari, un ruvido e scorbutico ex brigatista, condannato per omicidio - allora quei
pensieri vogliono l'azione. È giunto il momento di saldare i conti.

               VITE CHE NON SONO LA MIA di Emmanuel Carrere
               Nell'esperienza di ogni lettore c'è sempre l'incontro - spesso casuale, a
               volte unico - con un libro dall'apparenza innocua, inoffensiva, ma che poi
               si rivelerà essere una di quelle letture che cambiano la vita, o,
               quantomeno, ne sconvolgono le più sedimentate convinzioni. Ecco: "Vite
               che non sono la mia" è uno di quei libri. La storia è, come spesso lo sono
               le storie vere, semplice e terribile. Durante le feste di Natale del 2004,
               Emmanuel Carrère è in vacanza con la famiglia in Sri Lanka. Sono i giorni
in cui lo tsunami devasta le coste del Pacifico: tra le migliaia di morti c'è anche
Juliette, la figlia di quattro anni di una coppia di francesi a cui Carrère - accidentale
testimone dello strazio di una famiglia - si lega. Qualche mese dopo, al ritorno in
Francia, un altro lutto: la sorella della compagna dello scrittore - che casualmente si
chiama anche lei Juliette - ha avuto una ricaduta del cancro che già da ragazza l'aveva
colpita rendendola zoppa. Ha trentatre anni, un marito che adora, tre figlie, un lavoro
come giudice schierato dalla parte dei più deboli, e sta morendo. Dall'incontro con
Etienne, amico e collega di Juliette, anche lui passato attraverso l'esperienza della
malattia, Carrère capisce che non può nascondersi per sempre: deve in qualche modo
farsi carico di queste esistenze in un corpo a corpo con quell'informe che è la vita.
Raccontare ciò che ci fa più paura. Ritrovare nelle vite degli altri, in ciò che ci lega, la
propria. E quello che fa un testimone.

            HO ATTRAVERSATO IL MARE A PIEDI di Loredana Frescura
            "Dopo due femmine, mia madre e mio padre volevano un maschio. Invece
            sono arrivata io." Con queste parole inizia l'incredibile racconto di Anita, la
            sua avventura, il viaggio della sua vita che la porterà dal Brasile in Italia,
            da semplice ragazza a eroina dei due mondi. A soli quattordici anni Anita è
            costretta a sposare un uomo che non ama. Ma lei già sogna l'oceano che
            un giorno attraverserà, sogna un destino diverso, sogna l'amore, quello
vero. Anita non è fatta per obbedire ai prepotenti, non è fatta per subire i soprusi, non
può rinunciare ai suoi ideali. A diciotto anni incontra José Garibaldi, il "pirata italiano".
Se ne innamora perdutamente. "La mia felicità ha un nome: José. Non avevo mai
pensato che potesse accadere. A me." Questo libro racconta l'amore di Anita e
Giuseppe Garibaldi. E di una delle più forti passioni che li unì: l'Italia. Età di lettura: da
14 anni.

             LA PESCATRICE DI PLATANI di Stefano Malatesta
             Quando Malatesta si mette in viaggio, possibilmente a piedi, non si sa mai
             dove vada a parare. Molti racconti iniziano come recit de voyage e
             finiscono imprevedibilmente da qualche altra parte, in critica letteraria, in
             ricostruzione storica, in narrazioni di battaglie, in gastronomia, seguendo
             una sorta di filosofìa del deragliamento: "Chi marcia sempre sulle rotaie
             fisse - dice Malatesta - finisce nell'ovvio". Lui cerca la terra di nessuno,
dove si trova perfettamente a suo agio. "La pescatrice del Platani" inizia con un
viaggio in lambretta da Roma a Capo Passero, in compagnia di una ragazza svedese,
attraverso un'Italia bucolica e pastorale oggi scomparsa. E continua con passeggiate a
piedi lungo spiagge incantevoli, dove si nasconde il dio Pan, o gite in montagna alla
ricerca di un mitico formaggio. Ci sono ritratti di personaggi per bene come Piero

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Guccione, Leonardo Sciascia, Francesco Alliata, e di personaggi per male come
l'arcivescovo di Monreale Cassisa e molti altri ancora. Tutte le storie sono state scritte
in un baglio, un'antica masseria profumata di gelsomino che guarda il Mediterraneo,
diventato quasi un hotel di passo per molti continentali che scendono nel sud. La sera
li potete trovare radunati all'aperto intorno a un enorme tavolo a gustare le deliziose
alicette di Sciacca e zucchine e melanzane fritte al momento.

              IN QUESTA DOLCE ESTATE di Mari Jungstedt
              All'alba di un giorno d'estate, Peter Bovide, un piccolo imprenditore edile
              in vacanza con la famiglia sull'isola di Faro, si infila le scarpe da jogging
              ed esce a fare la sua abituale corsa mattutina. Poche ore più tardi il suo
              cadavere viene ritrovato su una spiaggia, crivellato di colpi. La dinamica
              dell'omicidio farebbe pensare a un'esecuzione. A quanto pare l'uomo
              aveva problemi a pagare i suoi operai, molti dei quali lavoravano in nero;
              non solo: nasce il sospetto che fosse implicato in traffici illeciti con la
Russia e i paesi baltici. Quando però, a pochi giorni di distanza, sull'isola di Gotland si
verifica un secondo omicidio del tutto simile al precedente, l'indagine prende una
piega diversa, anche perché entrambe le vittime sono state uccise con la stessa arma,
una pistola antiquata, un tempo in uso nell'esercito sovietico. È la prima volta che
Karin Jacobsson, viceispettrice di polizia, deve occuparsi in prima persona di un caso,
visto che Anders Knutas, direttore della polizia locale, è in ferie. Ed è con un intuito
tutto femminile che Karin cerca nel passato delle vittime per rintracciare il filo che le
collega. Pian piano dalle indagini emerge una storia tutta privata, una tragedia
avvenuta vent'anni prima, che ha scavato un abisso di dolore scatenando
un'inesauribile sete di vendetta nel cuore dell'imprevedibile assassino. Sullo sfondo di
una natura di straordinaria bellezza, si snoda una vicenda in cui alla suspense si
affianca una grande abilità nell'indagare nell'animo umano...

             UN PIRATA PICCOLO PICCOLO di Amara Lakhous
             "Algeri, 1993. Avevo ventitré anni. Il terrorismo stava entrando con
             prepotenza a far parte della nostra vita quotidiana, e la situazione non
             prometteva niente di buono: i militari, attraverso l'imposizione dello stato
             d'emergenza, intervenivano per "salvare la neonata democrazia", in
             realtà i propri interessi personali. I fondamentalisti, autoinvestitisi di una
             missione salvifica, tentavano di instaurare una teocrazia talebana sulle
             rive del Mediterraneo. Ogni giorno che passava lasciava morte e sangue
per le strade, pessimismo e disfattismo nel cuore. Bastava un briciolo di lucidità per
rendersi conto che ci trovavamo nel bel mezzo di una guerra civile e che il peggio
doveva ancora arrivare. Nell'89 mi ero iscritto alla facoltà di Filosofia dell'Università di
Algeri perché avevo voglia di iniziare a riflettere da solo, di pensare con la mia testa.
Le risposte che la società mi dava non mi convincevano, avevo bisogno di elaborare
una mia personale visione del mondo. Mi dovetti confrontare con una realtà molto
contraddittoria: una religione in crisi, una politica in crisi, un intero paese in crisi. Da
questo confronto nacque un romanzo che queste crisi racconta". Hassinu, il
protagonista del romanzo, è un impiegato alle poste di Algeri. Ha 40 anni ma non lo
sa, perché è nato il 29 febbraio: senza preavviso passa da 36 a 40 anni e si sente in
qualche modo scippato della propria vita, come molti della sua generazione cui hanno
rubato i migliori anni della vita.




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MIO PADRE FA LA DONNA DELLE PULIZIE di Saphia Azzeddine
             Polo, 14 anni, una madre disabile e un po' assente fissata con le
             telenovelas, una sorella il cui unico pensiero sono i concorsi di bellezza e
             Priscilla, l'amica dei quartieri alti di cui è segretamente innamorato. E un
             padre affettuoso, ma atipico, di cui non può che vergognarsi. Per le
             battute fiacche, per i troppi che nella stessa frase. E perché fa la "donna"
             delle pulizie. Polo spesso, dopo la scuola, lo raggiunge per dargli una
             mano, perché così tornano a casa prima. E anche perché è suo padre. E
tra un colpo di straccio e un giro di aspirapolvere, nella biblioteca del quartiere, cerca
un riscatto nei libri. O meglio, nelle parole. Ne impara di nuove, si appunta quelle
arroganti, sdegnose, trascendenti, "quelle che possono farti fare la peggior figuraccia
della tua vita se non ne conosci il significato. Quelle che si permettono di avere tre
consonanti di fila, come astruso. O addirittura quattro, come instradare". Ma non c'è
tempo per guardare, Polo è lì per pulire la biblioteca comunale e non per leggerla. Ma
le parole restano e saranno la breccia per espugnare Priscilla che, chissà, forse un
giorno potrebbe anche accorgersi di lui.

            MALCOM di Massimo Cuomo
            È la domenica più calda nella vita di Marcello Zanzini, trent'anni domani.
            La domenica di un luglio bollente che lo travolge dopo l'imprevisto
            licenziamento dalla BigBiz, l'azienda in cui sognava di realizzare una
            brillante carriera da manager. Trentasei giorni esatti da quello in cui
            Arianna l'ha tradito con un venditore di aspirapolvere. Fuma da un mese,
            Zan, si sottopone a improbabili colloqui di lavoro e per tirare a campare
mette all'asta su eBay i mobili di casa e i ricordi più cari, come gli album di figurine
Panini. Ma ecco che, in una piazza deserta immersa nel pomeriggio afoso di questa
domenica, un misterioso barbone gli regala una scheda telefonica che gli cambierà la
vita.

             YELLOW MEDICINE di Smith Neil Anthony
             Minnesota: fra i campi di granturco coperti di neve e il vento che fischia
             fra gli alberi Billy Lafitte cerca un nuovo inizio sulle pianure ghiacciate. È
             stato nominato vicesceriffo nella contea di Yellow Medicine, ma per uno
             come lui quel posto è solo un purgatorio. Perché Billy viene dal Golfo del
             Mississippi, è un uomo del sud, tutto temperamento e testosterone, e
             fatica a capire le leggi rurali che regolano i rapporti fra gli abitanti delle
terre del nord e i sioux dei casinò. In un universo popolato da perdenti e ubriaconi,
medici alcolizzati e guardie del corpo corrotte, Lafitte è una mina vagante. E quando
Drew, la ragazzina che gli ha acceso il sangue, gli chiede di rintracciare il suo
fidanzato, non se lo fa ripetere due volte. Troverà Ian quasi subito in un dormitorio
studentesco ma il ragazzo, che è a letto con un'altra, è già finito in un mare di guai:
marchiato con un ferro da mandriani, è ora sul libro nero di una gang che sta
progettando di fare del Minnesota la nuova raffineria di metanfetamine degli States.
Ma se è vero che ogni indagine ha un prezzo, ficcare il naso in questa costerà a Billy
molto caro, perché Ian e la sua nuova fiamma scompaiono e quando lui torna al
college trova ad aspettarlo una testa mozzata e un manipolo di scalcagnati terroristi
che ha l'obiettivo di ucciderlo.




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LA STRADA DRITTA di Francesco Pinto
                Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia
                di metri viene dato inizio ai lavori, non c'è nulla: non un progetto
                definitivo, non le tecnologie, non le competenze professionali, non i
                soldi necessari. Il 4 ottobre del 1964 - appena otto anni dopo e in
                anticipo sui tempi previsti una striscia di asfalto lunga 755 chilometri
                collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud: è l'Autostrada del Sole.
                Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici,
progettisti combatte per rispettare la promessa della sua costruzione. E su quella
strada trova il suo destino. Lì va a cercarlo Fedele Cova, l'amministratore delegato
della Società Autostrade. Lì va a cercarlo Gaetano De Angelis, operaio emigrato al
Nord che con Cova fa un giuramento: lo finiranno insieme quell'abbozzo di strada, e
lui potrà ritornare a casa, come ha promesso a Maria. Lì troveranno il loro destino
Giovanni Nigro, un ingegnere che nel gelo della campagna di Russia aveva perduto il
suo onore, e Bruna, una dei progettisti, che ha bisogno di quella strada per continuare
a correre. All'interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi di
invenzione e protagonisti reali, "La strada dritta" è il romanzo epico e corale di
quell'esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un
sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la
schiena dritta, come la strada che devono costruire.

             ALI DI BABBO di Milena Agus
             Nella smagliante Sardegna di Milena Agus, madame (così chiamata
             perché forse un giorno andrà in Francia) possiede un terreno sul mare
             assediato dagli speculatori. Ma madame, che è povera, non vende, e così
             facendo blocca i possibili affari delle famiglie vicine. Eppure i vicini non
             possono fare a meno di amarla, per la sua generosità e la sua candida
             resistenza. Questa storia, raccontata da una vicina quattordicenne, è
comica e truculenta, fiabesca e vera. È anche la storia del nonno della narratrice,
figura potente e silenziosa, il maggior alleato di madame. Ed è la storia di amori che
vanno un po' storti e dei sacrifici propiziatori per farli stare in piedi. Madame crede
nella magia e la distribuisce in modi personali e approssimativi allo scopo di rendere la
gente più felice, perché "senza la magia la vita è solo un grande spavento".

              AL MOMENTO DELLA SCOMPARSA LA RAGAZZA INDOSSAVA di
              Colin Dexter
              Nulla può impedire all'ispettore Morse di seguire le proprie intuizioni,
              anche se queste appaiono campate in aria. Per cui, quando gli viene
              assegnata l'inchiesta sulla scomparsa di Valerie Taylor, la sua mente
              irrequieta non riesce ad evitare di ripensare alla morte dell'investigatore
              che se ne occupava, l'ispettore capo Ainley. Il caso di Valerie,
studentessa non ancora diciottenne scomparsa nel tragitto casa-scuola, era stato
riaperto dopo due anni e tre mesi. Era infatti arrivata una lettera, a quanto pare di suo
pugno, che smentiva l'ipotesi della morte: "sto bene e sono a Londra" scriveva ai
genitori. La breve missiva era giunta esattamente il giorno prima che Ainley morisse
in un incidente automobilistico. Non è molto ma Morse è abbastanza fantasioso da
concepire "l'idea più strampalata del mondo" e comincia a rifare i passi presunti del
collega morto, cercando di intuire le stesse intuizioni. Lo guida l'ipotesi che la lettera
non sia ciò che sembra, che contenga un messaggio nel messaggio. E, in un ambiente
di studenti ex studenti e professori, ciascuno con le sue tendenze, e di una ragazzina
tutt'altro che sprovveduta, in un altalenarsi di sospetti e false credenze, una


                                            7
coincidenza nelle sue abili mani diventa un indizio e l'indizio si trasforma in una traccia
che "piano piano, un centimetro dopo l'altro, lo stava avvicinando alla verità".




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  • 1. SOTTO LA NEVICATA di Caryl Philips Figlio di immigrati delle Indie Occidentali e dirigente in un ufficio per l'Integrazione razziale di Londra, Keith Gordon è un uomo allo sbando: si è appena separato dalla moglie Annabelle, che per sposarlo aveva tagliato i ponti con la sua famiglia; è in congedo forzato dal lavoro, dove una giovane collega sembra intenzionata a denunciarlo per molestie sessuali; il figlio diciassettenne, alle prese con i conflitti dell'integrazione e con i disagi dell'adolescenza, fa di tutto per evitarlo. Insomma, non c'è niente che funzioni nella sua vita. Ma quella di Keith Gordon non è solo una classica crisi di mezz'età. Dietro lo scacco esistenziale di un uomo sospeso tra un passato in fondo sconosciuto - il pallido ricordo della madre, l'ostile silenzio del padre, la terra d'origine mai visitata - e un futuro carico solo di incertezze, c'è il disagio di una generazione che sta perdendo se stessa in una città segnata da tensioni e contraddizioni sociali inedite, che rendono quasi impossibile definire la propria identità. Come la Londra di oggi, anche Keith Gordon deve passare da una vecchia a una nuova immagine di se stesso. In bilico tra passato e presente, la narrazione di Caryl Phillips intreccia background sociale e culturale, carattere e aspettative di un uomo colto in un momento critico della sua vita e ne fa il prisma attraverso cui si riflettono le mille contraddizioni della società multietnica, offrendo uno spaccato dell'Inghilterra contemporanea. SABATO ADDIO di Marco Archetti Gigi e Filippo. Due veri amici. Ciò che li unisce è ciò che non hanno: donne, avventure, occasioni. Ma in due, si sa, i pesi si sopportano meglio. Ed è per questo che uscire il sabato sera, passando il tempo a guardare il divertimento e le donne degli altri, non è poi così doloroso. Anzi, per Gigi e Filippo "odiare il sabato" è una forma di resistenza. Poi un giorno Gigi conosce una ragazza. Se ne innamora. Lei ricambia. Diventano una coppia. Il tacito patto tra i due amici salta e la bilancia della fortuna pende all'improvviso verso Gigi. Filippo resta a guardare, ma "odiare il sabato" da solo è impossibile. Così si ritrova a sperare nel fallimento sentimentale dell'amico. Finché un giorno Gigi lo chiama. Ma per comunicargli che si sposa. Per Filippo è il baratro. Allora parte, se ne va lontano, e finalmente qualcosa succede: conosce Marlén, una ballerina straniera e bellissima, e la convince a tornare in Italia con lui. Sembrerebbe l'inizio di una nuova vita, eppure il destino ha in serbo un'altra prova. La più terribile, la più dura. Filippo continua a chiedersi perché, e fino all'ultima verità. Una verità che trasforma vittime in carnefici. Una verità dove i buoni non vincono mai. LA BAMBINA CHE RACCONTAVA I FILM di Hernan Rivera Letelier Questa è la storia di Maria Margarita, una bambina, figlia di un invalido. La sua e quella dei suoi quattro fratelli è una vita povera e durissima, nella quale l'unica distrazione è il cinema, che fa giungere nel miserabile villaggio di minatori nel deserto di Atacama film con le stelle dell'epoca: da Marilyn Monroe a José Alfredo Jiménez, re della musica e del cinema messicano. Ma in casa non ci sono soldi e soltanto uno dei figli potrà assistere agli spettacoli. Il fortunato verrà scelto in base a una caratteristica specifica: chi riuscirà a narrare meglio il film conquisterà il diritto a vedere tutte le proiezioni, raccontandole poi alla famiglia. Inaspettatamente è la bambina a dimostrare una bravura straordinaria nel narrare i film, immedesimandosi nei personaggi, riuscendo a coinvolgere gli ascoltatori, mimando, cantando ma soprattutto non trascurando neanche il dettaglio più insignificante. Il talento della piccola raccontatrice di film fa velocemente il giro dei villaggi e delle miniere vicine e la sua fama corre in fretta. È 1
  • 2. talmente brava che il padre decide di trasformare la povera casa attrezzandola alla meglio come una sorta di sala cinematografica, alla quale si accede non pagando il biglietto ma lasciando un'offerta a piacere. Ben presto Maria Margarita viene chiamata anche a casa d'altri, e raccontare un film diventa alla fine per lei un modo di regalare attimi di felicità. Ma tutto questo è destinato a finire quando nel villaggio fa la sua comparsa la televisione. IL TEMPO DELLE DONNE di Elena Cizova Quando Antonina si trasferisce a Leningrado per lavorare in fabbrica è ancora piuttosto giovane e ingenua: ben presto, infatti, finisce nei guai, rimanendo incinta di un ragazzo che l'abbandona. Lo Stato sovietico la soccorre assegnandole una stanza in un appartamento comunitario dove vivono già tre anziane donne, affettuose e pronte ad aiutarla dopo la nascita di Susanna. Ariadna, Glikerija e Evdokija si rivelano poi indispensabili quando Antonina si rende conto che la figlia non parla e, per paura di vedersela rinchiudere in un istituto, decide di crescere in casa la piccola. Le "nonne" si fanno allora carico dell'educazione della bimba, che impara a comunicare con loro attraverso il disegno, e le parlano delle loro vite, raccontandole l'Unione Sovietica della loro giovinezza, scene di vita nei Gulag, la storia dell'assedio di Leningrado e dei soprusi bolscevichi. Un romanzo ricco, pieno di valori, di ideali e di coraggio. Il ritratto di un gruppo di donne forti e autentiche, che hanno affrontato e superato prove durissime sostenute solo dalla loro dignità. Ma è anche una riflessione profonda e a tratti perfino commovente sul passato, sulla memoria, sulla Storia, il romanzo che ci fa capire come siano state le donne queste donne, le vere, silenziose, intense protagoniste della storia russa del secolo scorso. OGGI MI SA CHE MUOIO di Severi Silvestrini Jole Pietro ha diciotto anni, una famiglia benestante, maglioni puliti, la macchina del papà da usare quando serve. La sua città è quella dei quartieri centrali, delle settimane bianche, delle serate con gli amici. Jasmina ha quindici anni, una famiglia che vive di espedienti. La sua Roma è quella del quartiere popolare di Tor Bella Monaca. Ed è qui che i due ragazzi si incontrano, in un centro di volontariato che assiste la gente del quartiere, indipendentemente dalle origini o dal colore della pelle. Pietro si ritrova a condurre un piccolo laboratorio di scrittura per bambini insieme a Jasmina. E di lei si innamora perdutamente. I loro mondi sono lontani, paiono inconciliabili. I contrasti tra le famiglie, così diverse, e tra le rispettive comunità, costringono i due ragazzi a vivere clandestinamente la loro passione. OCCHI NEGLI OCCHI di Roberto Perrone Sebastiano Schiappacasse, giornalista sportivo di un grande quotidiano milanese, vive i propri cinquant'anni tra affetti inconsistenti e "marchette", come vengono chiamate in gergo le collaborazioni con altri giornali. Una grigia domenica di gennaio, allo stadio per la solita partita di campionato, gli squilla il cellulare: è una convocazione del vicedirettore. Sebastiano deve partire per il Western Australia, subito. Laggiù, in una cittadina sconosciuta, è ricomparso Michele Monari: sì, proprio lui, la star della televisione, l'autore di un famoso bestseller, l'uomo scomparso da dieci anni senza lasciare traccia... Ma soprattutto il migliore amico di Sebastiano, con cui ha diviso la giovinezza. Sebastiano non vuole partire: non solo perché il vicedirettore gli chiede di costruire uno scoop sulla vita dell'amico che ora giace in un letto d'ospedale all'altro capo del mondo, ma soprattutto perché intuisce che l'incontro con Michele rischierebbe di compromettere un equilibrio raggiunto con estrema fatica. Ancora non 2
  • 3. sa che in Australia un incontro felice e un mistero inatteso lo costringeranno a rimettersi in gioco, trascinandolo in un'avventura che richiede coraggio, la forza di guardare indietro e ripercorrere la propria vita come alla moviola, di fare i conti con il passato per affrontare il futuro. Non sa, Sebastiano, che l'amico di una vita sarà in grado di stupirlo ancora una volta, insegnandogli che l'amicizia e l'amore sono nascosti proprio dove non li si aspetta. LA MORTE NON E’ COSA PER RAGAZZINE di Alan Bradley Torna la terribile e precocissima detective undicenne Flavia de Luce, con la sua passione pericolosa per la chimica e per la soluzione di omicidi misteriosi. Siamo sempre nella magica atmosfera della campagna inglese degli anni Cinquanta, e questa volta Flavia si ritrova alle prese con ben due morti, separate nel tempo ma collegate nel più inverosimile dei modi. Proprio quando la nostra eroina pensava che la sua carriera di investigatrice fosse finita, l'adorato burattinaio Rupert Porson ha uno sfortunato e fatale appuntamento con la corrente elettrica attraverso le corde che reggono le sue marionette di legno. Ma chi può aver voluto una cosa del genere e perché? La vicenda è talmente curiosa che Flavia lascia perdere i suoi esperimenti chimici e i suoi progetti vendicativi contro le sorelle maggiori Ophelia e Daphne e, inforcata la fidata bicicletta Gladys, parte dall'antica magione di famiglia decisa a risolvere questi misteri mortali. La pazza che vive a Gibbet Wood sa più di quanto non dica? E che ruolo hanno nella faccenda uno strano pilota tedesco ossessionato dalle sorelle Bronté, una zia zitella acidissima, per non parlare di una scatola di cioccolatini avvelenati? Ma la figura più enigmatica si rivela Nialla, l'affascinante e bizzarra assistente di Porson. Tutto sembra rinviare a un legame con una morte sospetta, avvenuta anni prima, e a un caso che la polizia locale non riesce a risolvere. UNA DOLCE VOLUTTA’ di Kyung Ran Jo Quando il suo fidanzato la lascia per una ex modella, Chiwon, chef di trentatré anni, chiude la scuola di cucina fondata con lui e sprofonda nel baratro della depressione. Giorno dopo giorno svanisce in lei la voglia di cucinare e creare nuovi piatti, così come il suo raffinato senso del gusto. Perché per Chiwon l'amore e il gusto sono una cosa sola, un insieme inscindibile, dove la perdita del primo significa anche l'annullamento del secondo. E più la solitudine e i ricordi la attanagliano, sera dopo sera, in quella cucina che aveva progettato con lui, più il caldo, il freddo, l'amaro, il dolce, il salato e tutte le infinite sfumature dei sapori e degli odori diventano per lei un'indistinta miscela di percezioni sensoriali senza significato. Solo tornando a lavorare nel ristorante dove è cominciata la sua carriera, riappropriandosi dei ricordi e di una nuova idea di se stessa, riuscirà a capire che ci sono cose che non possono cambiare, amori che non possono rinascere solo perché lo si vuole. E allora, complica la più originale ricetta della sua vita, solo la vendetta potrà restituire a Chiwon ciò che le è stato tolto. Un'ultima sublime seduzione culinaria impossibile da dimenticare. TERESA di Claudio Fava Teresa è in fuga. Dalla sua terra - la Sicilia. Da un padre ostinato che non c'è più. Da una madre lamentosa e implacabile. Eppure Teresa è una ragazza che sa sorridere e ridere della vita. Trova riparo a Roma. L'amica Gisella le ha offerto un lavoro: tenere compagnia ai malati terminali. Teresa accetta, titubante. Scopre un'umanità vigorosa, uomini e donne feriti a morte ma capaci di sorprendenti impennate di vitalità, quella vitalità che anche lei sembrava aver smarrito e che ora, lentamente, tenacemente, sta riacquistando. Le cose cominciano a girare per il verso giusto - trova addirittura un 3
  • 4. ragazzo che sembra troppo perfetto per essere vero - ma un passato archiviato in fretta torna ad affacciarsi e non le dà tregua. Teresa mastica pensieri di rabbia. All'inizio sono soltanto pensieri, ma quando conosce il suo nuovo assistito Libero Ferrari, un ruvido e scorbutico ex brigatista, condannato per omicidio - allora quei pensieri vogliono l'azione. È giunto il momento di saldare i conti. VITE CHE NON SONO LA MIA di Emmanuel Carrere Nell'esperienza di ogni lettore c'è sempre l'incontro - spesso casuale, a volte unico - con un libro dall'apparenza innocua, inoffensiva, ma che poi si rivelerà essere una di quelle letture che cambiano la vita, o, quantomeno, ne sconvolgono le più sedimentate convinzioni. Ecco: "Vite che non sono la mia" è uno di quei libri. La storia è, come spesso lo sono le storie vere, semplice e terribile. Durante le feste di Natale del 2004, Emmanuel Carrère è in vacanza con la famiglia in Sri Lanka. Sono i giorni in cui lo tsunami devasta le coste del Pacifico: tra le migliaia di morti c'è anche Juliette, la figlia di quattro anni di una coppia di francesi a cui Carrère - accidentale testimone dello strazio di una famiglia - si lega. Qualche mese dopo, al ritorno in Francia, un altro lutto: la sorella della compagna dello scrittore - che casualmente si chiama anche lei Juliette - ha avuto una ricaduta del cancro che già da ragazza l'aveva colpita rendendola zoppa. Ha trentatre anni, un marito che adora, tre figlie, un lavoro come giudice schierato dalla parte dei più deboli, e sta morendo. Dall'incontro con Etienne, amico e collega di Juliette, anche lui passato attraverso l'esperienza della malattia, Carrère capisce che non può nascondersi per sempre: deve in qualche modo farsi carico di queste esistenze in un corpo a corpo con quell'informe che è la vita. Raccontare ciò che ci fa più paura. Ritrovare nelle vite degli altri, in ciò che ci lega, la propria. E quello che fa un testimone. HO ATTRAVERSATO IL MARE A PIEDI di Loredana Frescura "Dopo due femmine, mia madre e mio padre volevano un maschio. Invece sono arrivata io." Con queste parole inizia l'incredibile racconto di Anita, la sua avventura, il viaggio della sua vita che la porterà dal Brasile in Italia, da semplice ragazza a eroina dei due mondi. A soli quattordici anni Anita è costretta a sposare un uomo che non ama. Ma lei già sogna l'oceano che un giorno attraverserà, sogna un destino diverso, sogna l'amore, quello vero. Anita non è fatta per obbedire ai prepotenti, non è fatta per subire i soprusi, non può rinunciare ai suoi ideali. A diciotto anni incontra José Garibaldi, il "pirata italiano". Se ne innamora perdutamente. "La mia felicità ha un nome: José. Non avevo mai pensato che potesse accadere. A me." Questo libro racconta l'amore di Anita e Giuseppe Garibaldi. E di una delle più forti passioni che li unì: l'Italia. Età di lettura: da 14 anni. LA PESCATRICE DI PLATANI di Stefano Malatesta Quando Malatesta si mette in viaggio, possibilmente a piedi, non si sa mai dove vada a parare. Molti racconti iniziano come recit de voyage e finiscono imprevedibilmente da qualche altra parte, in critica letteraria, in ricostruzione storica, in narrazioni di battaglie, in gastronomia, seguendo una sorta di filosofìa del deragliamento: "Chi marcia sempre sulle rotaie fisse - dice Malatesta - finisce nell'ovvio". Lui cerca la terra di nessuno, dove si trova perfettamente a suo agio. "La pescatrice del Platani" inizia con un viaggio in lambretta da Roma a Capo Passero, in compagnia di una ragazza svedese, attraverso un'Italia bucolica e pastorale oggi scomparsa. E continua con passeggiate a piedi lungo spiagge incantevoli, dove si nasconde il dio Pan, o gite in montagna alla ricerca di un mitico formaggio. Ci sono ritratti di personaggi per bene come Piero 4
  • 5. Guccione, Leonardo Sciascia, Francesco Alliata, e di personaggi per male come l'arcivescovo di Monreale Cassisa e molti altri ancora. Tutte le storie sono state scritte in un baglio, un'antica masseria profumata di gelsomino che guarda il Mediterraneo, diventato quasi un hotel di passo per molti continentali che scendono nel sud. La sera li potete trovare radunati all'aperto intorno a un enorme tavolo a gustare le deliziose alicette di Sciacca e zucchine e melanzane fritte al momento. IN QUESTA DOLCE ESTATE di Mari Jungstedt All'alba di un giorno d'estate, Peter Bovide, un piccolo imprenditore edile in vacanza con la famiglia sull'isola di Faro, si infila le scarpe da jogging ed esce a fare la sua abituale corsa mattutina. Poche ore più tardi il suo cadavere viene ritrovato su una spiaggia, crivellato di colpi. La dinamica dell'omicidio farebbe pensare a un'esecuzione. A quanto pare l'uomo aveva problemi a pagare i suoi operai, molti dei quali lavoravano in nero; non solo: nasce il sospetto che fosse implicato in traffici illeciti con la Russia e i paesi baltici. Quando però, a pochi giorni di distanza, sull'isola di Gotland si verifica un secondo omicidio del tutto simile al precedente, l'indagine prende una piega diversa, anche perché entrambe le vittime sono state uccise con la stessa arma, una pistola antiquata, un tempo in uso nell'esercito sovietico. È la prima volta che Karin Jacobsson, viceispettrice di polizia, deve occuparsi in prima persona di un caso, visto che Anders Knutas, direttore della polizia locale, è in ferie. Ed è con un intuito tutto femminile che Karin cerca nel passato delle vittime per rintracciare il filo che le collega. Pian piano dalle indagini emerge una storia tutta privata, una tragedia avvenuta vent'anni prima, che ha scavato un abisso di dolore scatenando un'inesauribile sete di vendetta nel cuore dell'imprevedibile assassino. Sullo sfondo di una natura di straordinaria bellezza, si snoda una vicenda in cui alla suspense si affianca una grande abilità nell'indagare nell'animo umano... UN PIRATA PICCOLO PICCOLO di Amara Lakhous "Algeri, 1993. Avevo ventitré anni. Il terrorismo stava entrando con prepotenza a far parte della nostra vita quotidiana, e la situazione non prometteva niente di buono: i militari, attraverso l'imposizione dello stato d'emergenza, intervenivano per "salvare la neonata democrazia", in realtà i propri interessi personali. I fondamentalisti, autoinvestitisi di una missione salvifica, tentavano di instaurare una teocrazia talebana sulle rive del Mediterraneo. Ogni giorno che passava lasciava morte e sangue per le strade, pessimismo e disfattismo nel cuore. Bastava un briciolo di lucidità per rendersi conto che ci trovavamo nel bel mezzo di una guerra civile e che il peggio doveva ancora arrivare. Nell'89 mi ero iscritto alla facoltà di Filosofia dell'Università di Algeri perché avevo voglia di iniziare a riflettere da solo, di pensare con la mia testa. Le risposte che la società mi dava non mi convincevano, avevo bisogno di elaborare una mia personale visione del mondo. Mi dovetti confrontare con una realtà molto contraddittoria: una religione in crisi, una politica in crisi, un intero paese in crisi. Da questo confronto nacque un romanzo che queste crisi racconta". Hassinu, il protagonista del romanzo, è un impiegato alle poste di Algeri. Ha 40 anni ma non lo sa, perché è nato il 29 febbraio: senza preavviso passa da 36 a 40 anni e si sente in qualche modo scippato della propria vita, come molti della sua generazione cui hanno rubato i migliori anni della vita. 5
  • 6. MIO PADRE FA LA DONNA DELLE PULIZIE di Saphia Azzeddine Polo, 14 anni, una madre disabile e un po' assente fissata con le telenovelas, una sorella il cui unico pensiero sono i concorsi di bellezza e Priscilla, l'amica dei quartieri alti di cui è segretamente innamorato. E un padre affettuoso, ma atipico, di cui non può che vergognarsi. Per le battute fiacche, per i troppi che nella stessa frase. E perché fa la "donna" delle pulizie. Polo spesso, dopo la scuola, lo raggiunge per dargli una mano, perché così tornano a casa prima. E anche perché è suo padre. E tra un colpo di straccio e un giro di aspirapolvere, nella biblioteca del quartiere, cerca un riscatto nei libri. O meglio, nelle parole. Ne impara di nuove, si appunta quelle arroganti, sdegnose, trascendenti, "quelle che possono farti fare la peggior figuraccia della tua vita se non ne conosci il significato. Quelle che si permettono di avere tre consonanti di fila, come astruso. O addirittura quattro, come instradare". Ma non c'è tempo per guardare, Polo è lì per pulire la biblioteca comunale e non per leggerla. Ma le parole restano e saranno la breccia per espugnare Priscilla che, chissà, forse un giorno potrebbe anche accorgersi di lui. MALCOM di Massimo Cuomo È la domenica più calda nella vita di Marcello Zanzini, trent'anni domani. La domenica di un luglio bollente che lo travolge dopo l'imprevisto licenziamento dalla BigBiz, l'azienda in cui sognava di realizzare una brillante carriera da manager. Trentasei giorni esatti da quello in cui Arianna l'ha tradito con un venditore di aspirapolvere. Fuma da un mese, Zan, si sottopone a improbabili colloqui di lavoro e per tirare a campare mette all'asta su eBay i mobili di casa e i ricordi più cari, come gli album di figurine Panini. Ma ecco che, in una piazza deserta immersa nel pomeriggio afoso di questa domenica, un misterioso barbone gli regala una scheda telefonica che gli cambierà la vita. YELLOW MEDICINE di Smith Neil Anthony Minnesota: fra i campi di granturco coperti di neve e il vento che fischia fra gli alberi Billy Lafitte cerca un nuovo inizio sulle pianure ghiacciate. È stato nominato vicesceriffo nella contea di Yellow Medicine, ma per uno come lui quel posto è solo un purgatorio. Perché Billy viene dal Golfo del Mississippi, è un uomo del sud, tutto temperamento e testosterone, e fatica a capire le leggi rurali che regolano i rapporti fra gli abitanti delle terre del nord e i sioux dei casinò. In un universo popolato da perdenti e ubriaconi, medici alcolizzati e guardie del corpo corrotte, Lafitte è una mina vagante. E quando Drew, la ragazzina che gli ha acceso il sangue, gli chiede di rintracciare il suo fidanzato, non se lo fa ripetere due volte. Troverà Ian quasi subito in un dormitorio studentesco ma il ragazzo, che è a letto con un'altra, è già finito in un mare di guai: marchiato con un ferro da mandriani, è ora sul libro nero di una gang che sta progettando di fare del Minnesota la nuova raffineria di metanfetamine degli States. Ma se è vero che ogni indagine ha un prezzo, ficcare il naso in questa costerà a Billy molto caro, perché Ian e la sua nuova fiamma scompaiono e quando lui torna al college trova ad aspettarlo una testa mozzata e un manipolo di scalcagnati terroristi che ha l'obiettivo di ucciderlo. 6
  • 7. LA STRADA DRITTA di Francesco Pinto Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia di metri viene dato inizio ai lavori, non c'è nulla: non un progetto definitivo, non le tecnologie, non le competenze professionali, non i soldi necessari. Il 4 ottobre del 1964 - appena otto anni dopo e in anticipo sui tempi previsti una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud: è l'Autostrada del Sole. Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici, progettisti combatte per rispettare la promessa della sua costruzione. E su quella strada trova il suo destino. Lì va a cercarlo Fedele Cova, l'amministratore delegato della Società Autostrade. Lì va a cercarlo Gaetano De Angelis, operaio emigrato al Nord che con Cova fa un giuramento: lo finiranno insieme quell'abbozzo di strada, e lui potrà ritornare a casa, come ha promesso a Maria. Lì troveranno il loro destino Giovanni Nigro, un ingegnere che nel gelo della campagna di Russia aveva perduto il suo onore, e Bruna, una dei progettisti, che ha bisogno di quella strada per continuare a correre. All'interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi di invenzione e protagonisti reali, "La strada dritta" è il romanzo epico e corale di quell'esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che devono costruire. ALI DI BABBO di Milena Agus Nella smagliante Sardegna di Milena Agus, madame (così chiamata perché forse un giorno andrà in Francia) possiede un terreno sul mare assediato dagli speculatori. Ma madame, che è povera, non vende, e così facendo blocca i possibili affari delle famiglie vicine. Eppure i vicini non possono fare a meno di amarla, per la sua generosità e la sua candida resistenza. Questa storia, raccontata da una vicina quattordicenne, è comica e truculenta, fiabesca e vera. È anche la storia del nonno della narratrice, figura potente e silenziosa, il maggior alleato di madame. Ed è la storia di amori che vanno un po' storti e dei sacrifici propiziatori per farli stare in piedi. Madame crede nella magia e la distribuisce in modi personali e approssimativi allo scopo di rendere la gente più felice, perché "senza la magia la vita è solo un grande spavento". AL MOMENTO DELLA SCOMPARSA LA RAGAZZA INDOSSAVA di Colin Dexter Nulla può impedire all'ispettore Morse di seguire le proprie intuizioni, anche se queste appaiono campate in aria. Per cui, quando gli viene assegnata l'inchiesta sulla scomparsa di Valerie Taylor, la sua mente irrequieta non riesce ad evitare di ripensare alla morte dell'investigatore che se ne occupava, l'ispettore capo Ainley. Il caso di Valerie, studentessa non ancora diciottenne scomparsa nel tragitto casa-scuola, era stato riaperto dopo due anni e tre mesi. Era infatti arrivata una lettera, a quanto pare di suo pugno, che smentiva l'ipotesi della morte: "sto bene e sono a Londra" scriveva ai genitori. La breve missiva era giunta esattamente il giorno prima che Ainley morisse in un incidente automobilistico. Non è molto ma Morse è abbastanza fantasioso da concepire "l'idea più strampalata del mondo" e comincia a rifare i passi presunti del collega morto, cercando di intuire le stesse intuizioni. Lo guida l'ipotesi che la lettera non sia ciò che sembra, che contenga un messaggio nel messaggio. E, in un ambiente di studenti ex studenti e professori, ciascuno con le sue tendenze, e di una ragazzina tutt'altro che sprovveduta, in un altalenarsi di sospetti e false credenze, una 7
  • 8. coincidenza nelle sue abili mani diventa un indizio e l'indizio si trasforma in una traccia che "piano piano, un centimetro dopo l'altro, lo stava avvicinando alla verità". 8