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RdT
laRIVISTAdelTURISMO
CENTRO STUDI TOURING CLUB ITALIANO




TURISMO E SPORT
Coppia vincente
                                                        GOOGLE | Metti i viaggi nel motore
                                                        VIE E CAMMINI | Il modello Santiago

NKAAU - RdT - la Rivista del Turismo - Trimestrale -   15 - Poste Italiane spa sped. abb. postale 70% LO/MI
                                                                                                              1 | 2010
Touring Club Italiano

Presidente: Roberto Ruozi
                                                SOMMARIO
Direttore generale: Fabrizio Galeotti
                                                1 | 2010
Centro Studi Tci
Direttore
Massimiliano Vavassori                           EDITORIALE
Area Ricerche e Pubblicazioni                    La nuova bussola del turismo                                 3
Matteo Montebelli (responsabile)
Marta Bearzotti
Monica Martinelli                                MERCATI
Maria-Chiara Minciaroni
Jacopo Zurlo                                     La brochure non basta più                                    4
                                                 Josep Ejarque e Sara Peiroleri
RdT - laRIVISTAdelTURISMO
Touring Club Italiano
Corso Italia, 10 - 20122 Milano                  TENDENZE
Tel. 02 8526331 - Fax 02 8526482
rdt@touringclub.it                               Se il bene è comune                                          10
                                                 Martha M. Friel e Michele Trimarchi
Direttore responsabile
Marco Berchi
                                                 FOCUS: TURISMO SPORTIVO
Progetto grafico e impaginazione
Emmegi Multimedia Srl                            Turismo e sport: coppia vincente                             14
Stampa                                           a cura del Centro Studi Tci
Gruppo Stampa GB Srl, Cologno M. (MI)                 La Commissione sport e turismo                          16
                                                      Stefano Cagnoni
Ufficio Pubblicità
Tel. 02 8526216 - Fax 02 8526947                      Giro d’Italia e Milano City Marathon                    20
lara.cremonesi@touringclub.it                         Matteo Cavazzuti
                                                      Club di prodotto: “Treviso. La Provincia dello Sport”   24
Ricerca iconografica
Elisabetta Porro                                      Elena Bisiol e Matteo Marceddu
(Centro Documentazione Tci)                           La vacanza del tifoso                                   26
                                                      Fabio Sacco
Informazioni sugli abbonamenti
tel. 840 888802
prontotouring@touringclub.it                     MANAGEMENT
La Rivista del Turismo è in vendita
in abbonamento (per le tariffe si veda           Sistemi turistici complessi                                  30
la pagina con il coupon). Copie singole          Rodolfo Baggio
e arretrate sono disponibili al prezzo
di ? 15 chiamando il n. 840 888802
                                                 Altra spiaggia stesso mare                                   38
o presso i Punti Touring (l’elenco è sul sito    Franco Gaiarsa
www.touringclub.it)

Registrazione Tribunale di Milano                ESPERIENZE
10 febbraio 1999, n. 94
                                                 Seguendo la flecha amarilla                                  44
         © 2010 Touring Club Italiano,           Alberto Conte
         Milano                                  Venezia: maneggiare con cura                                 50
         Codice NKAAU
         Finito di stampare                      Giovanni Santoro
         nel mese di aprile 2010

ISSN 1972-1390                                   RUBRICHE

In copertina:                                    ON THE JOB Il NU.M.E. dei mercati emergenti                  59
Fausto Coppi ai Campionati mondiali              OPEN SPACE Google: i viaggi nel motore                       62
di ciclismo svoltisi in Svizzera a Lugano,
1953, Archivio Tci
A U T O R I                                                                                       E D I T O R I A L E




                                              LA NUOVA BUSSOLA
RODOLFO BAGGIO
docente del Master in Economia del Turismo,
Università Bocconi, Milano

ELENA BISIOL
responsabile
Unità Programmazione Turistica,
Provincia di Treviso
                                              DEL TURISMO

                                              P
                                                         arlare di turismo – e dell’andamento del settore negli ultimi mesi –
STEFANO CAGNONI
responsabile Comitato sport e turismo,
                                                         significa fare i conti con una delle parole inevitabilmente più usate,
Dipartimento per lo sviluppo e la                        e abusate, di questi tempi: “crisi”. Non è un caso, infatti, che anche
competitività del turismo                                alla recente Borsa Internazionale del Turismo di Milano l’interesse
MATTEO CAVAZZUTI                              di tanti operatori e giornalisti fosse capire com’era andato il turismo in Italia
giornalista e ufficio stampa ciclismo         e quali fossero le prospettive per il 2010.
RCS Sport
                                              Capire, dunque. Districarsi tra dati e statistiche, spesso contrastanti, che invece
ALBERTO CONTE                                 di spiegare rendono indecifrabile e oscuro un settore fondamentale per la nostra
direttore di itinerAria
                                              economia. È per rispondere a una diffusa esigenza di conoscenza che il Centro
JOSEP EJARQUE                                 Studi Tci ha dunque realizzato un nuovo strumento di ricerca e divulgazione –
presidente AIPMT e presidente
e amministratore delegato Fourtourism
                                              TurisMonitor 2010 – che, in 80 pagine ricche di grafici, mappe e tabelle,
                                              rappresenta un distillato dei dati-chiave del settore a livello internazionale
MARTHA MARY FRIEL                             e nazionale a supporto di coloro che si occupano di temi legati ai viaggi
Università IULM Milano
e Centro Studi Silvia Santagata-EBLA Torino   e alle vacanze in ambito professionale e di studio.
                                              Cosa emerge, in sintesi, dal TurisMonitor? Senz’altro che il turismo ha subìto a
FRANCO GAIARSA
consigliere Lisagest,                         livello globale una battuta d’arresto. Nella seconda metà del secolo scorso, infatti,
Lignano Sabbiadoro Gestioni                   il settore è cresciuto a ritmi impressionanti: gli arrivi internazionali sono triplicati
MATTEO MARCEDDU
                                              in trent’anni, passando la soglia dei 900 milioni. Lo scenario è cambiato a seguito
collaboratore                                 della crisi che ha provocato nel 2009 un calo dei flussi di circa il 4%: neppure le
Unità Programmazione Turistica,
Provincia di Treviso
                                              guerre, gli attentati, le calamità naturali e le epidemie degli ultimi anni erano
                                              riusciti a frenare così bruscamente la “corsa” dei viaggiatori.
GIANLUCA MELCHIORRE                           E per l’Italia? Il consuntivo 2009 ci dice che l’incoming tricolore è rimasto
senior industry analyst, Google Italia
                                              pressoché invariato rispetto al 2008. A cambiare sono stati, invece, i
SARA PEIROLERI                                comportamenti di consumo: soggiorni più brevi che hanno prodotto un calo dei
responsabile comunicazione
Fourtourism                                   pernottamenti e, conseguentemente, una spesa più contenuta degli stranieri (-
                                              7,3%). Per quanto riguarda le partenze degli italiani, al contrario, non sembra
MARCO PISCOPO
assistente per le Imprese e il Territorio
                                              diminuita la propensione all’outgoing: alla diminuzione del turismo domestico
Promuovi Italia                               nei primi otto mesi del 2009 (-2,6% per gli arrivi) è corrisposto un incremento
FABIO SACCO
                                              delle partenze verso l’estero (+3,7% tra gennaio e dicembre) anche se la relativa
consulente in marketing turistico             spesa è calata (-4,6%).
specializzato in turismo responsabile         Il prossimo banco di prova sarà l’estate che confermerà se la crisi – perlomeno
GIOVANNI SANTORO                              quella del turismo – è realmente alle spalle o se farà ancora sentire l’onda lunga
ricercatore COSES,                            dei suoi effetti.
Consorzio per la Ricerca e la Formazione

MICHELE TRIMARCHI
professore ordinario
Università di Catanzaro “Magna Graecia”




                                                                                                                                     3
M A N A G E M E N T




SISTEMI
TURISTICI
COMPLESSI
30                    laRIVISTAdelTURISMO
Lignano Pineta, frazione
                           di Lignano Sabbiadoro
                         (Udine) vista dall’aereo,
                                1965, Archivio TCI




    Come la scienza delle reti
    Come la scienza delle reti
    può essere applicata allo studio
    può essere applicata allo studio
    delle destinazioni turistiche
    delle destinazioni turistiche
    RODOLFO BAGGIO
    RODOLFO BAGGIO


2 l 2009                                      31
I
       sistemi biologici e chimici, Inter-      comportamenti e di processi dinamici
       net e il World Wide Web, i merca-        tanto da generare la convinzione, ormai
       ti finanziari, i gruppi sociali e        ben assestata e condivisa, che la topolo-
       quelli economici – una destina-          gia di un sistema complesso sia non più
zione turistica, per esempio – sono             da considerare come una curiosità acca-
esempi di sistemi complessi. Non sem-           demica, ma una proprietà caratteristica
plicemente grandi o formati da moltis-          e misurabile. Questa considerazione
sime parti. Un sistema complesso è tale         porta naturalmente a chiedersi come gli
quando le sue (pur numerose) compo-             sviluppi recenti di quella che ormai è no-
nenti sono legate da relazioni non linea-       ta come scienza delle reti (Watts, 2004)
ri. Nella maggior parte dei casi, poi, si-      possano contribuire a migliorare la no-
stemi di questo tipo sono dinamici e            stra conoscenza, e se e in che modo pos-
hanno intensi scambi con l’ambiente             sano fornire elementi utili per una mi-
esterno. Evolvono, si modificano in ba-         gliore e più efficace gestione del sistema.
se agli stimoli esterni e, spesso, modifi-      L’idea che i sistemi complessi possano
cano l’ambiente in cui si trovano. Que-         essere studiati attraverso la loro topolo-
ste caratteristiche fanno sì che sia            gia, ovvero la loro struttura, di fatto as-
praticamente impossibile comprendere            similabile a una rete, si è rivelata molto
il comportamento a partire da una sem-          importante. Reti informatiche ed elet-
plice scomposizione del sistema nei             triche, reti sociali o ecologiche o di tra-
suoi elementi e dunque che esso vada            sporto possono avere una struttura
descritto e studiato come un insieme            connettiva casuale, ma più spesso le
unitario. Alcuni di questi comporta-            strutture mostrano caratteristiche di-
menti possono apparire strani o inusua-         versificate.
li. Un sistema complesso può essere             Nata nella seconda metà del XVIII seco-
estremamente sensibile a variazioni, an-        lo con il lavoro di Eulero, e la sua solu-
che piccolissime, di alcuni parametri o         zione al famoso problema dei ponti di
mostrare la capacità di dar vita a strut-       Königsberg, l’analisi delle reti si è svi-
ture che emergono spontaneamente                luppata per oltre due secoli essenzial-
senza stimoli particolari. Tali caratteristi-   mente come branca della matematica.
che di innovazione e creatività lo rendo-       Poi, nella seconda metà del Novecento,
no particolarmente robusto – in grado,          ha cominciato a essere usata nello stu-
cioè, di sopportare in maniera flessibile       dio dei gruppi sociali. Ma è solo nell’ul-
molti disturbi esterni – ma anche fragile:      timo decennio che essa ha raggiunto
in determinate condizioni può essere            una buona maturità e una certa notorie-
completamente distrutto da perturba-            tà anche al di fuori dei circoli accademi-
zioni all’apparenza insignificanti.             ci. La possibilità di accedere a grandi
Comportamenti come quelli esposti               masse di dati su reti naturali e artificia-
non sono facilmente descrivibili con i          li, Internet in primis, ha attirato l’atten-
modelli che gli scienziati delle varie di-      zione di un folto gruppo di fisici e ma-
scipline sono abituati a usare. È quasi         tematici e l’ha fatta diventare una delle
impossibile formulare delle equazioni           linee di ricerca più avanzate della fisica     Se prendiamo in esame un sistema turi-
che simulino il loro comportamento e            statistica. Modelli e metodi della scien-      stico, una destinazione per esempio, la
quand’anche ciò fosse possibile, il loro        za delle reti hanno permesso di descrive-      sua complessità appare evidente così co-
trattamento risulterebbe, nella maggior         re un insieme molto vasto di fenomeni          me la sua organizzazione di rete.
parte di casi, impossibile.                     e sistemi. E di spiegarli: dalla neurobio-     L’insieme di organizzazioni pubbliche e
                                                logia ai sistemi ecologici, dai sistemi di     private che operano nel sistema e le
POSSIBILI AMBITI                                comunicazione ai sistemi sociali ed eco-       configurazioni dei legami che si instau-
DI APPLICAZIONI                                 nomici, lo studio delle reti complesse         rano fra di esse sono stati tradizional-
La struttura di un sistema complesso è          ha prodotto notevoli risultati nella com-      mente studiati e analizzati in diversi
di tipo reticolare e di solito la configu-      prensione del funzionamento di strut-          modi con tecniche derivate dalle disci-
razione dei legami ha caratteristiche           ture, meccanismi di evoluzione, o pro-         pline economiche e sociali. D’altra par-
ben definite e un’organizzazione non            cessi dinamici quali i meccanismi di           te, proprio questa sua natura di sistema
omogenea. Proprio tali peculiarità              formazione delle opinioni o l’efficacia        reticolare fa di una destinazione un
strutturali sono quelle che, negli ultimi       delle campagne di marketing o la diffu-        campo di applicazione naturale per la
anni, sono state associate a una serie di       sione delle malattie.                          scienza delle reti.


32                                                         laRIVISTAdelTURISMO
Veduta di Camogli (Genova) da Ponente, 1920-1930, Archivio TCI



LE CARATTERISTICHE                            usate per la descrizione della topologia di      - modularità: la presenza di regioni più
DELLE RETI                                    una rete sono le seguenti:                       densamente collegate che rappresentano
Una rete (matematicamente: un grafo) è        - distribuzione dei gradi P(k): la distribu-     di fatto delle comunità all’interno della
un insieme di elementi o agenti chiamati      zione del numero (e a volte del tipo) dei        rete. La misura rappresenta la differenza
nodi, connessi fra di loro da un certo nu-    collegamenti fra i nodi;                         in densità fra le connessioni all’interno di
mero di legami (archi o link) che posso-      - distanza media L: la media aritmetica          una comunità e quelle verso gli altri nodi
no rappresentare un qualunque tipo di         delle distanze (il cammino minimo che            della rete.
relazione fra i nodi. Gli archi possono       congiunge due nodi qualunque) fra i no-          Queste misure definiscono le caratteristi-
avere associato un peso che rappresenta       di della rete e diametro D: il più lungo         che strutturali di una rete che si rifletto-
la forza del legame fra due nodi (costo,      cammino minimo fra due nodi;                     no poi nei comportamenti dinamici del
velocità, intensità dei contatti ecc.).       - coefficiente di aggregazione (o coefficien-    sistema o influenzano il modo in cui
Moltissimi sono gli aspetti di una rete che   te di clustering) C: rappresenta quanto          molti processi si svolgono. La distribu-
possono essere misurati (vedi per esem-       ben connessi sono i vicini di ogni nodo; dà      zione dei gradi è un elemento fondamen-
pio: Boccaletti et al., 2006; da Fontoura     una misura della disomogeneità della di-         tale. Reti casuali hanno una distribuzio-
Costa et al., 2007). Le caratteristiche più   stribuzione degli archi di una rete;             ne Poissoniana (o gaussiana), alcune reti


                                                                1 l 2010                                                               33
chiamate piccolo-mondo (small-world)              di connessioni e fungono da hub della re-    primi studi di questo tipo è stato quello
possono essere caratterizzate da elevati          te, mentre la maggior parte dei nodi ha      di adattare le regole al caso specifico e di
coefficienti di aggregazione (clustering) e       un numero molto basso di link.               mettere a punto un percorso metodolo-
da cammini medi relativamente bassi.                                                           gico rigoroso. I primi risultati sono di
Altre reti, chiamate a invarianza di scala        UN’APPLICAZIONE                              grande interesse.
(scale-free), mostrano distribuzioni a leg-       AL MONDO DEL TURISMO                         Gli attori (operatori turistici) di alcune
ge di potenza (la cui forma è del tipo            Lo studio di una destinazione turistica      destinazioni e le connessioni esistenti fra
P(k)~kŸ). Molti sistemi naturali o artifi-        può essere affrontato con i metodi e le      di loro (legami di affari, informativi o or-
ciali mostrano questa caratteristica: alcu-       tecniche messe a punto per l’analisi di      ganizzativi) sono stati esaminati e rap-
ni (pochi) nodi hanno un gran numero              reti complesse. L’obiettivo principale dei   presentati come reti complesse (vedi per




Isola d’Elba, il Golfo della Biodola (Livorno), 1963, Archivio TCI
esempio in Figura 1 la rappresentazione        sultati sono in accordo con quanto studi         lo spazio web può essere utilizzato come
della rete degli operatori dell’isola d’El-    più tradizionali avevano evidenziato. La         campione significativo della sottostante
ba). La struttura topologica (una rete         loro importanza risiede nel fatto che            rete socio-economica. L’uso dei metodi di
scale-free) corrisponde a quella di molte      un’identificazione accurata – e ora misu-        analisi di rete richiede la raccolta di un
altre reti sociali, ma a differenza di altri   rabile in maniera oggettiva – delle debo-        adeguato insieme di dati, cosa di solito
sistemi le destinazioni esaminate mostra-      lezze di coesione in una destinazione            lunga e difficile quando si ha a che fare
no scarsa densità di collegamenti e ag-        può essere elemento importante nella             con organizzazioni o persone; il Web di-
gregazioni locali molto limitate (Baggio       formulazione di interventi di policy o di        venta allora un ottimo surrogato per la
et al., 2008; da Fontoura Costa & Bag-         marketing.                                       raccolta di un campione significativo.
gio, 2008). Anche se parziali, questi ri-      L’approccio seguito mette in risalto la          Usando tale congettura, il confronto fra
                                               necessità di un atteggiamento collabora-         diverse destinazioni ha consentito di veri-
                                               tivo che può essere misurato in termini          ficare, anche se solo a livello qualitativo, la
                                               quantitativi a partire dalle metriche del-       correlazione fra le modifiche della struttu-
                                               la rete, in particolare con il coefficiente      ra reticolare del sistema destinazione e il
                                               di clustering. Esso infatti può essere in-       suo cammino evolutivo (Butler, 1980).
                                               terpretato come la probabilità che un at-        Gli attori principali della destinazione so-
                                               tore sia coinvolto in una qualche forma          no stati identificati attraverso la misura
                                               di collaborazione con altri elementi del-        delle loro caratteristiche come nodi della
                                               la destinazione (Baggio, 2007).                  rete e la buona correlazione fra queste e
                                               Anche la rete dei siti web è stata esami-        l’importanza percepita assegnata a essi e
                                               nata con gli stessi criteri. I risultati con-    verificata con metodi tradizionali (inter-
                                               sentono di valutare il livello di utilizzo       viste sul campo) permette di meglio
                                               di tecnologie di comunicazione avanza-           comprendere la funzione dei singoli sta-
                                               te fra gli attori della destinazione e mi-       keholder. I più importanti, infatti, si tro-
                                               surare in che modo risorse essenziali            vano nel cuore del sistema e possono
                                               per la sopravvivenza nel moderno pa-             vantare un insieme denso e importante
                                               norama competitivo sono sfruttate o              di connessioni con gli altri attori. Questa
                                               sprecate (Baggio & Antonioli Coriglia-           élite controlla di fatto i meccanismi di
                                               no, 2009b). Inoltre, l’analisi ha mostrato       sviluppo e la governance del sistema,
                                               una sostanziale similarità fra le caratteri-     confermando il fatto che la formazione di
                                               stiche topologiche della rete reale (le          gruppi coesi è necessaria per la creazione
                                               aziende) e di quella virtuale (i siti web), il   di valore per il sistema (Cooper et al.,
                                               che suggerisce un’importante congettura:         2009). Come ci si poteva aspettare, in ge-


                                                FIGURA 1
                                                LA RETE DELLE CONNESSIONI FRA GLI OPERATORI DELL’ISOLA D’ELBA




                                                Fonte: elaborazione a cura dell’autore


                                                                                                                                           35
nerale le organizzazioni pubbliche svol-          struttura della rete che dalle capacità dei      generale è, almeno in parte, influenzata
gono un ruolo decisivo in questo senso            singoli. Inoltre, e cosa più importante, è       dalla struttura delle connessioni esistenti
(Presenza & Cipollina, 2009) come pos-            stato possibile misurare il miglioramen-         fra i diversi siti. Tali caratteristiche sono
sessori delle risorse più critiche e come         to nell’efficienza del processo quando si        misurabili e, attraverso una serie di simu-
detentori di potere sugli altri attori (Ti-       ottimizzino le capacità dei singoli e            lazioni, è possibile ottimizzarle in modo
mur & Getz, 2008). D’altra parte, attori          quando si modifichino, aumentandone il           da poter ottenere una maggiore visibilità
apparentemente poco importanti possono            grado di coesione, le caratteristiche strut-     dei siti web (Baggio & Antonioli Cori-
invece rivelarsi elementi essenziali per la       turali della rete. Si è anche verificato che     gliano, 2009a).
sopravvivenza del sistema in quanto tale,         in quest’ultimo caso, aumentando il co-
garantendone la stabilità complessiva. In         efficiente di aggregazione locale, e cioè il     RETI E GOVERNANCE
altri casi è possibile evidenziare tutti i col-   grado di collaborazione fra gli elementi         DELLE DESTINAZIONI
li di bottiglia che rischiano di alterare in      della destinazione, si ottengono miglio-         I principali metodi e le tecniche che la
maniera sostanziale alcune funzioni es-           ramenti di gran lunga più sensibili (Bag-        scienza delle reti ha sviluppato negli ul-
senziali per il sistema, quali lo scambio         gio & Cooper, 2010).                             timi anni possono essere applicati util-
informativo.                                                                                       mente allo studio di una destinazione
                                                  SISTEMI AUTO-ORGANIZZATI                         turistica. Questi metodi sono indubbia-
SIMULARE I POSSIBILI SCENARI                      E COLLABORATIVI                                  mente intriganti e stimolanti dal punto
Uno dei maggiori vantaggi della rappre-           Se si accetta questo risultato, un’altra         di vista intellettuale, ma, cosa più im-
sentazione di rete di un sistema comples-         considerazione va fatta. Un sistema com-         portante, i risultati delle analisi e le im-
so è che in questo modo diventa possibile         plesso tende ad auto-organizzarsi e la           plicazioni mostrano che essi possono es-
operare delle simulazioni che rappresen-          forza di questa auto-organizzazione è di         sere di aiuto nella governance del
tano uno strumento formidabile per con-           gran lunga più grande di qualunque ten-          sistema. Gli scienziati attivi in questa
durre esperimenti in tutti quei casi in cui       tativo dirigistico esterno. Tali condizio-       area, però, sanno bene che, per quanto
non è possibile, per motivi pratici o teori-      ni possono essere verificate attraverso          sofisticati ed efficaci, modelli e teorie
ci, fare altrimenti.                              un’analisi di modularità. È possibile mi-        hanno poco valore se non è possibile at-
È quindi possibile sperimentare situazio-         surare la differenza fra la densità dei col-     tribuire un “significato fisico” ai risultati
ni e configurazioni diverse da quelle esi-        legamenti presenti fra gli elementi di un        e alle simulazioni. Tradotto nella lingua
stenti e capire in che modo queste posso-         gruppo, o comunità, all’interno di una           delle scienze economiche e sociali ciò si-
no influire sulle dinamiche del sistema o         rete e quelli verso gli altri elementi del si-   gnifica che una buona conoscenza del-
sui processi che in esso si svolgono. La          stema. L ’indice di modularità misurato ri-      l’oggetto delle analisi è di fondamentale
diffusione di informazioni e di conoscen-         sulta estremamente basso quando si con-          importanza per ottenere risultati signifi-
za è sicuramente un elemento cruciale             sidera la destinazione divisa in termini         cativi dal punto di vista teorico e pratico,
per la buona salute e lo sviluppo armoni-         tradizionali per tipologia di operatore o        e questa conoscenza è quella che deriva
co di una destinazione turistica. Un modo         per localizzazione geografica. Se invece si      dai cosiddetti metodi qualitativi. Nelle
per studiare tale fenomeno è quello di ri-        utilizza uno degli algoritmi stocastici          parole di Gummesson (2007: 226): “eli-
correre ai modelli usati dagli epidemiologi       messi a punto (Clauset et al., 2009) si ve-      minando le sfortunate categorie di quali-
nell’analisi della diffusione delle malattie,     de che una certa modularità è presente,          tativo/quantitativo e scienze naturali/
diffusione che, come è stato provato, di-         ma che le componenti di queste comuni-           scienze sociali che finora sono state con-
pende fortemente dalla struttura delle            tà sono diverse da quelle che si conside-        trapposte, e unendo le forze per un
connessioni fra gli individui esaminati.          rava in maniera tradizionale (da Fontou-         obiettivo comune – imparare sulla vita –
Ora, se si assume che il processo di diffu-       ra Costa & Baggio, 2009).In altri termini,       si favorisce creatività metodologica”, per-
sione di un’informazione sia lo stesso – chi      gli attori di una destinazione, anche se in      tanto “qualitativo e quantitativo, naturale
possiede l’informazione infetta e chi è col-      misura troppo limitata come visto sopra,         e sociale non vanno visti in conflitto ma
legato trasmettendogliela – e si conosce la       tendono comunque a formare raggruppa-            dovrebbero essere trattati in simbiosi”.
topologia della rete di connessioni fra un        menti collaborativi, ma lo fanno in manie-       Di fronte alle grosse difficoltà che nella
certo numero di attori, è possibile non so-       ra diversa da quanto ci si aspetterebbe sul-     governance di una destinazione si hanno
lo verificare l'andamento del processo, ma        la base di ragionamenti di tipologia di          quando si cerca (nei purtroppo rari casi
anche controllare l’evoluzione del proces-        operatori o di posizione geografica. La          in cui si fa) di pianificare a lungo termine
so quando si modifichino la distribuzio-          conseguenza immediata è che nel mettere          uno sviluppo sostenibile del sistema, la
ne delle connessioni o alcune delle carat-        a punto misure di policy bisogna tener           scienza delle reti può fornire un valido
teristiche dei singoli attori (come ad            conto di queste configurazioni, pena la          aiuto nella costruzione di scenari da ana-
esempio la loro capacità di assorbire e ri-       scarsa efficacia delle soluzioni adottate.       lizzare e studiare. Inoltre, l’uso di simu-
trasmettere le informazioni ricevute).            Un altro esempio riguarda la rete tecno-         lazioni numeriche permette di appronta-
Le simulazioni effettuate hanno permes-           logica costituita dai siti web delle orga-       re migliori strumenti di gestione o di
so di confermare che la velocità e l’esten-       nizzazioni di una destinazione. La loro          preparare in maniera più efficace la rea-
sione dell’infezione dipendono sia dalla          visibilità e navigabilità nello spazio Web       zione a possibili eventi esterni o interni


36                                                            laRIVISTAdelTURISMO
riducendo il livello di incertezza e favo-
rendo un approccio più coerente nelle           BIBLIOGRAFIA
formulazione di piani e policy.
Al giorno d’oggi questioni quali colla-         • Baggio, R. (2007). The Web Graph of a Tourism System. Physica A 379(2), 727-734.
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e i benefici di metodi per l’analisi di tali      work Science Approach. In D. Buhalis, W. Höpken & U. Gretzel (Eds.), Information and Com-
relazioni e dei loro risultati hanno tro-         munication Technologies in Tourism 2009 - Proceedings of the International Conference in
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cializzata in management. Le implica-            • Baggio, R., & Antonioli Corigliano, M. (2009b). Tourism destinations: a network analysis
zioni, si ritiene, vanno ben al di là del         of the Web space. In M. Kozak, J. Gnoth & L. A. Andreu (Eds.), Advances in Tourism Desti-
semplice studio delle reti e si riconosce         nation Marketing: Managing Networks (pp. 127-137). London: Routledge.
un grosso potenziale come ausilio alla          • Baggio, R., & Cooper, C. (2010). Knowledge transfer in a tourism destination: the ef-
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possono dimostrarsi strumenti potenti in        • da Fontoura Costa, L., & Baggio, R. (2008). The Web of Connections between Tourism Com-
quell’approccio adattivo che molti riten-         panies in Elba: Structure and Dynamics (arXiv/physics/0803.2510). Retrieved March,
gono l’unica via efficace per la guida di         2008, from http://arxiv.org/abs/0803.2510.
tali sistemi (Bankes, 1993; Farrell & Twi-      • da Fontoura Costa, L., & Baggio, R. (2009). The Web of Connections between Tourism
ning-Ward, 2004).                                 Companies: Structure and Dynamics. Physica A, 388, 4286-4296.
La possibilità di utilizzare metodi quan-       • da Fontoura Costa, L., Rodrigues, A., Travieso, G., & Villas Boas, P R. (2007). Characterization
                                                                                                                      .
titativi per analizzare fenomeni e relazio-       of complex networks: A survey of measurements. Advances in Physics, 56(1), 167-242.
ni finora affrontabili solo con tecniche        • Davies, B. (2003). The Role of Quantitative and Qualitative Research in Industrial Stu-
qualitative apre nuovi orizzonti a chi è          dies of Tourism. International Journal of Tourism Research, 5, 97-111.
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e alla loro governance (Davies, 2003).            of Tourism Research, 24(4), 868-883.
Ricerche future forniranno quelle confer-       • Farrell, B. H., & Twining-Ward, L. (2004). Reconceptualizing Tourism. Annals of Tourism
me necessarie ai risultati presentati qui         Research, 31(2), 274-295.
attraverso un maggior numero di casi ed         • Gummesson, E. (2007). Case study research and network theory: birds of a feather.
esempi. I metodi presentati necessitano,          Qualitative Research in Organizations and Management, 2(3), 226-248.
ovviamente, di maggiori raffinamenti, sia       • Parkhe, A., Wasserman, S., & Ralston, D. (2006). New frontiers in network theory deve-
dal punto di vista teorico sia da quello          lopment. The Academy of Management Review, 31(3), 560-568.
applicato, e il crescente impegno nello         • Presenza, A., & Cipollina, M. (2009). Analysis of links and features of tourism destinatio-
studio interdisciplinare dei sistemi com-         n’s stakeholders. An empirical investigation of a Southern Italian Region. Paper presented
plessi e delle reti fornirà ulteriori spunti      at the EIASM Forum on Service: Service-Dominant Logic, Service Science, and Network
per l’applicazione al mondo del turismo.          Theory, Capri, June 16-19.
Ciò, fra le altre cose, potrà contribuire a     • Timur, S., & Getz, D. (2008). A network perspective on managing stakeholders for sustai-
un maggiore rigore metodologico gene-             nable urban tourism. International Journal of Contemporary Hospitality Management, 20(4),
rale che potrà consentire di fare più ordi-       445-461.
ne in quell’insieme a volte indisciplinato      • Tribe, J. (1997). The Indiscipline of Tourism. Annals of Tourism Research, 24(3), 638-657.
di idee, modelli e teorie che oggi caratte-     • Watts, D. J. (2004). The “New” Science of Networks. Annual Review of Sociology, 30,
rizzano gli studi sul turismo (Echtner &          243-270.
Jamal, 1997; Tribe, 1997). I


                                                                 1 l 2010                                                                     37
Rodolfo Baggio Articolo Jan 2010

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Rodolfo Baggio Articolo Jan 2010

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  • 2. Touring Club Italiano Presidente: Roberto Ruozi SOMMARIO Direttore generale: Fabrizio Galeotti 1 | 2010 Centro Studi Tci Direttore Massimiliano Vavassori EDITORIALE Area Ricerche e Pubblicazioni La nuova bussola del turismo 3 Matteo Montebelli (responsabile) Marta Bearzotti Monica Martinelli MERCATI Maria-Chiara Minciaroni Jacopo Zurlo La brochure non basta più 4 Josep Ejarque e Sara Peiroleri RdT - laRIVISTAdelTURISMO Touring Club Italiano Corso Italia, 10 - 20122 Milano TENDENZE Tel. 02 8526331 - Fax 02 8526482 rdt@touringclub.it Se il bene è comune 10 Martha M. Friel e Michele Trimarchi Direttore responsabile Marco Berchi FOCUS: TURISMO SPORTIVO Progetto grafico e impaginazione Emmegi Multimedia Srl Turismo e sport: coppia vincente 14 Stampa a cura del Centro Studi Tci Gruppo Stampa GB Srl, Cologno M. (MI) La Commissione sport e turismo 16 Stefano Cagnoni Ufficio Pubblicità Tel. 02 8526216 - Fax 02 8526947 Giro d’Italia e Milano City Marathon 20 lara.cremonesi@touringclub.it Matteo Cavazzuti Club di prodotto: “Treviso. La Provincia dello Sport” 24 Ricerca iconografica Elisabetta Porro Elena Bisiol e Matteo Marceddu (Centro Documentazione Tci) La vacanza del tifoso 26 Fabio Sacco Informazioni sugli abbonamenti tel. 840 888802 prontotouring@touringclub.it MANAGEMENT La Rivista del Turismo è in vendita in abbonamento (per le tariffe si veda Sistemi turistici complessi 30 la pagina con il coupon). Copie singole Rodolfo Baggio e arretrate sono disponibili al prezzo di ? 15 chiamando il n. 840 888802 Altra spiaggia stesso mare 38 o presso i Punti Touring (l’elenco è sul sito Franco Gaiarsa www.touringclub.it) Registrazione Tribunale di Milano ESPERIENZE 10 febbraio 1999, n. 94 Seguendo la flecha amarilla 44 © 2010 Touring Club Italiano, Alberto Conte Milano Venezia: maneggiare con cura 50 Codice NKAAU Finito di stampare Giovanni Santoro nel mese di aprile 2010 ISSN 1972-1390 RUBRICHE In copertina: ON THE JOB Il NU.M.E. dei mercati emergenti 59 Fausto Coppi ai Campionati mondiali OPEN SPACE Google: i viaggi nel motore 62 di ciclismo svoltisi in Svizzera a Lugano, 1953, Archivio Tci
  • 3. A U T O R I E D I T O R I A L E LA NUOVA BUSSOLA RODOLFO BAGGIO docente del Master in Economia del Turismo, Università Bocconi, Milano ELENA BISIOL responsabile Unità Programmazione Turistica, Provincia di Treviso DEL TURISMO P arlare di turismo – e dell’andamento del settore negli ultimi mesi – STEFANO CAGNONI responsabile Comitato sport e turismo, significa fare i conti con una delle parole inevitabilmente più usate, Dipartimento per lo sviluppo e la e abusate, di questi tempi: “crisi”. Non è un caso, infatti, che anche competitività del turismo alla recente Borsa Internazionale del Turismo di Milano l’interesse MATTEO CAVAZZUTI di tanti operatori e giornalisti fosse capire com’era andato il turismo in Italia giornalista e ufficio stampa ciclismo e quali fossero le prospettive per il 2010. RCS Sport Capire, dunque. Districarsi tra dati e statistiche, spesso contrastanti, che invece ALBERTO CONTE di spiegare rendono indecifrabile e oscuro un settore fondamentale per la nostra direttore di itinerAria economia. È per rispondere a una diffusa esigenza di conoscenza che il Centro JOSEP EJARQUE Studi Tci ha dunque realizzato un nuovo strumento di ricerca e divulgazione – presidente AIPMT e presidente e amministratore delegato Fourtourism TurisMonitor 2010 – che, in 80 pagine ricche di grafici, mappe e tabelle, rappresenta un distillato dei dati-chiave del settore a livello internazionale MARTHA MARY FRIEL e nazionale a supporto di coloro che si occupano di temi legati ai viaggi Università IULM Milano e Centro Studi Silvia Santagata-EBLA Torino e alle vacanze in ambito professionale e di studio. Cosa emerge, in sintesi, dal TurisMonitor? Senz’altro che il turismo ha subìto a FRANCO GAIARSA consigliere Lisagest, livello globale una battuta d’arresto. Nella seconda metà del secolo scorso, infatti, Lignano Sabbiadoro Gestioni il settore è cresciuto a ritmi impressionanti: gli arrivi internazionali sono triplicati MATTEO MARCEDDU in trent’anni, passando la soglia dei 900 milioni. Lo scenario è cambiato a seguito collaboratore della crisi che ha provocato nel 2009 un calo dei flussi di circa il 4%: neppure le Unità Programmazione Turistica, Provincia di Treviso guerre, gli attentati, le calamità naturali e le epidemie degli ultimi anni erano riusciti a frenare così bruscamente la “corsa” dei viaggiatori. GIANLUCA MELCHIORRE E per l’Italia? Il consuntivo 2009 ci dice che l’incoming tricolore è rimasto senior industry analyst, Google Italia pressoché invariato rispetto al 2008. A cambiare sono stati, invece, i SARA PEIROLERI comportamenti di consumo: soggiorni più brevi che hanno prodotto un calo dei responsabile comunicazione Fourtourism pernottamenti e, conseguentemente, una spesa più contenuta degli stranieri (- 7,3%). Per quanto riguarda le partenze degli italiani, al contrario, non sembra MARCO PISCOPO assistente per le Imprese e il Territorio diminuita la propensione all’outgoing: alla diminuzione del turismo domestico Promuovi Italia nei primi otto mesi del 2009 (-2,6% per gli arrivi) è corrisposto un incremento FABIO SACCO delle partenze verso l’estero (+3,7% tra gennaio e dicembre) anche se la relativa consulente in marketing turistico spesa è calata (-4,6%). specializzato in turismo responsabile Il prossimo banco di prova sarà l’estate che confermerà se la crisi – perlomeno GIOVANNI SANTORO quella del turismo – è realmente alle spalle o se farà ancora sentire l’onda lunga ricercatore COSES, dei suoi effetti. Consorzio per la Ricerca e la Formazione MICHELE TRIMARCHI professore ordinario Università di Catanzaro “Magna Graecia” 3
  • 4. M A N A G E M E N T SISTEMI TURISTICI COMPLESSI 30 laRIVISTAdelTURISMO
  • 5. Lignano Pineta, frazione di Lignano Sabbiadoro (Udine) vista dall’aereo, 1965, Archivio TCI Come la scienza delle reti Come la scienza delle reti può essere applicata allo studio può essere applicata allo studio delle destinazioni turistiche delle destinazioni turistiche RODOLFO BAGGIO RODOLFO BAGGIO 2 l 2009 31
  • 6. I sistemi biologici e chimici, Inter- comportamenti e di processi dinamici net e il World Wide Web, i merca- tanto da generare la convinzione, ormai ti finanziari, i gruppi sociali e ben assestata e condivisa, che la topolo- quelli economici – una destina- gia di un sistema complesso sia non più zione turistica, per esempio – sono da considerare come una curiosità acca- esempi di sistemi complessi. Non sem- demica, ma una proprietà caratteristica plicemente grandi o formati da moltis- e misurabile. Questa considerazione sime parti. Un sistema complesso è tale porta naturalmente a chiedersi come gli quando le sue (pur numerose) compo- sviluppi recenti di quella che ormai è no- nenti sono legate da relazioni non linea- ta come scienza delle reti (Watts, 2004) ri. Nella maggior parte dei casi, poi, si- possano contribuire a migliorare la no- stemi di questo tipo sono dinamici e stra conoscenza, e se e in che modo pos- hanno intensi scambi con l’ambiente sano fornire elementi utili per una mi- esterno. Evolvono, si modificano in ba- gliore e più efficace gestione del sistema. se agli stimoli esterni e, spesso, modifi- L’idea che i sistemi complessi possano cano l’ambiente in cui si trovano. Que- essere studiati attraverso la loro topolo- ste caratteristiche fanno sì che sia gia, ovvero la loro struttura, di fatto as- praticamente impossibile comprendere similabile a una rete, si è rivelata molto il comportamento a partire da una sem- importante. Reti informatiche ed elet- plice scomposizione del sistema nei triche, reti sociali o ecologiche o di tra- suoi elementi e dunque che esso vada sporto possono avere una struttura descritto e studiato come un insieme connettiva casuale, ma più spesso le unitario. Alcuni di questi comporta- strutture mostrano caratteristiche di- menti possono apparire strani o inusua- versificate. li. Un sistema complesso può essere Nata nella seconda metà del XVIII seco- estremamente sensibile a variazioni, an- lo con il lavoro di Eulero, e la sua solu- che piccolissime, di alcuni parametri o zione al famoso problema dei ponti di mostrare la capacità di dar vita a strut- Königsberg, l’analisi delle reti si è svi- ture che emergono spontaneamente luppata per oltre due secoli essenzial- senza stimoli particolari. Tali caratteristi- mente come branca della matematica. che di innovazione e creatività lo rendo- Poi, nella seconda metà del Novecento, no particolarmente robusto – in grado, ha cominciato a essere usata nello stu- cioè, di sopportare in maniera flessibile dio dei gruppi sociali. Ma è solo nell’ul- molti disturbi esterni – ma anche fragile: timo decennio che essa ha raggiunto in determinate condizioni può essere una buona maturità e una certa notorie- completamente distrutto da perturba- tà anche al di fuori dei circoli accademi- zioni all’apparenza insignificanti. ci. La possibilità di accedere a grandi Comportamenti come quelli esposti masse di dati su reti naturali e artificia- non sono facilmente descrivibili con i li, Internet in primis, ha attirato l’atten- modelli che gli scienziati delle varie di- zione di un folto gruppo di fisici e ma- scipline sono abituati a usare. È quasi tematici e l’ha fatta diventare una delle impossibile formulare delle equazioni linee di ricerca più avanzate della fisica Se prendiamo in esame un sistema turi- che simulino il loro comportamento e statistica. Modelli e metodi della scien- stico, una destinazione per esempio, la quand’anche ciò fosse possibile, il loro za delle reti hanno permesso di descrive- sua complessità appare evidente così co- trattamento risulterebbe, nella maggior re un insieme molto vasto di fenomeni me la sua organizzazione di rete. parte di casi, impossibile. e sistemi. E di spiegarli: dalla neurobio- L’insieme di organizzazioni pubbliche e logia ai sistemi ecologici, dai sistemi di private che operano nel sistema e le POSSIBILI AMBITI comunicazione ai sistemi sociali ed eco- configurazioni dei legami che si instau- DI APPLICAZIONI nomici, lo studio delle reti complesse rano fra di esse sono stati tradizional- La struttura di un sistema complesso è ha prodotto notevoli risultati nella com- mente studiati e analizzati in diversi di tipo reticolare e di solito la configu- prensione del funzionamento di strut- modi con tecniche derivate dalle disci- razione dei legami ha caratteristiche ture, meccanismi di evoluzione, o pro- pline economiche e sociali. D’altra par- ben definite e un’organizzazione non cessi dinamici quali i meccanismi di te, proprio questa sua natura di sistema omogenea. Proprio tali peculiarità formazione delle opinioni o l’efficacia reticolare fa di una destinazione un strutturali sono quelle che, negli ultimi delle campagne di marketing o la diffu- campo di applicazione naturale per la anni, sono state associate a una serie di sione delle malattie. scienza delle reti. 32 laRIVISTAdelTURISMO
  • 7. Veduta di Camogli (Genova) da Ponente, 1920-1930, Archivio TCI LE CARATTERISTICHE usate per la descrizione della topologia di - modularità: la presenza di regioni più DELLE RETI una rete sono le seguenti: densamente collegate che rappresentano Una rete (matematicamente: un grafo) è - distribuzione dei gradi P(k): la distribu- di fatto delle comunità all’interno della un insieme di elementi o agenti chiamati zione del numero (e a volte del tipo) dei rete. La misura rappresenta la differenza nodi, connessi fra di loro da un certo nu- collegamenti fra i nodi; in densità fra le connessioni all’interno di mero di legami (archi o link) che posso- - distanza media L: la media aritmetica una comunità e quelle verso gli altri nodi no rappresentare un qualunque tipo di delle distanze (il cammino minimo che della rete. relazione fra i nodi. Gli archi possono congiunge due nodi qualunque) fra i no- Queste misure definiscono le caratteristi- avere associato un peso che rappresenta di della rete e diametro D: il più lungo che strutturali di una rete che si rifletto- la forza del legame fra due nodi (costo, cammino minimo fra due nodi; no poi nei comportamenti dinamici del velocità, intensità dei contatti ecc.). - coefficiente di aggregazione (o coefficien- sistema o influenzano il modo in cui Moltissimi sono gli aspetti di una rete che te di clustering) C: rappresenta quanto molti processi si svolgono. La distribu- possono essere misurati (vedi per esem- ben connessi sono i vicini di ogni nodo; dà zione dei gradi è un elemento fondamen- pio: Boccaletti et al., 2006; da Fontoura una misura della disomogeneità della di- tale. Reti casuali hanno una distribuzio- Costa et al., 2007). Le caratteristiche più stribuzione degli archi di una rete; ne Poissoniana (o gaussiana), alcune reti 1 l 2010 33
  • 8. chiamate piccolo-mondo (small-world) di connessioni e fungono da hub della re- primi studi di questo tipo è stato quello possono essere caratterizzate da elevati te, mentre la maggior parte dei nodi ha di adattare le regole al caso specifico e di coefficienti di aggregazione (clustering) e un numero molto basso di link. mettere a punto un percorso metodolo- da cammini medi relativamente bassi. gico rigoroso. I primi risultati sono di Altre reti, chiamate a invarianza di scala UN’APPLICAZIONE grande interesse. (scale-free), mostrano distribuzioni a leg- AL MONDO DEL TURISMO Gli attori (operatori turistici) di alcune ge di potenza (la cui forma è del tipo Lo studio di una destinazione turistica destinazioni e le connessioni esistenti fra P(k)~kŸ). Molti sistemi naturali o artifi- può essere affrontato con i metodi e le di loro (legami di affari, informativi o or- ciali mostrano questa caratteristica: alcu- tecniche messe a punto per l’analisi di ganizzativi) sono stati esaminati e rap- ni (pochi) nodi hanno un gran numero reti complesse. L’obiettivo principale dei presentati come reti complesse (vedi per Isola d’Elba, il Golfo della Biodola (Livorno), 1963, Archivio TCI
  • 9. esempio in Figura 1 la rappresentazione sultati sono in accordo con quanto studi lo spazio web può essere utilizzato come della rete degli operatori dell’isola d’El- più tradizionali avevano evidenziato. La campione significativo della sottostante ba). La struttura topologica (una rete loro importanza risiede nel fatto che rete socio-economica. L’uso dei metodi di scale-free) corrisponde a quella di molte un’identificazione accurata – e ora misu- analisi di rete richiede la raccolta di un altre reti sociali, ma a differenza di altri rabile in maniera oggettiva – delle debo- adeguato insieme di dati, cosa di solito sistemi le destinazioni esaminate mostra- lezze di coesione in una destinazione lunga e difficile quando si ha a che fare no scarsa densità di collegamenti e ag- può essere elemento importante nella con organizzazioni o persone; il Web di- gregazioni locali molto limitate (Baggio formulazione di interventi di policy o di venta allora un ottimo surrogato per la et al., 2008; da Fontoura Costa & Bag- marketing. raccolta di un campione significativo. gio, 2008). Anche se parziali, questi ri- L’approccio seguito mette in risalto la Usando tale congettura, il confronto fra necessità di un atteggiamento collabora- diverse destinazioni ha consentito di veri- tivo che può essere misurato in termini ficare, anche se solo a livello qualitativo, la quantitativi a partire dalle metriche del- correlazione fra le modifiche della struttu- la rete, in particolare con il coefficiente ra reticolare del sistema destinazione e il di clustering. Esso infatti può essere in- suo cammino evolutivo (Butler, 1980). terpretato come la probabilità che un at- Gli attori principali della destinazione so- tore sia coinvolto in una qualche forma no stati identificati attraverso la misura di collaborazione con altri elementi del- delle loro caratteristiche come nodi della la destinazione (Baggio, 2007). rete e la buona correlazione fra queste e Anche la rete dei siti web è stata esami- l’importanza percepita assegnata a essi e nata con gli stessi criteri. I risultati con- verificata con metodi tradizionali (inter- sentono di valutare il livello di utilizzo viste sul campo) permette di meglio di tecnologie di comunicazione avanza- comprendere la funzione dei singoli sta- te fra gli attori della destinazione e mi- keholder. I più importanti, infatti, si tro- surare in che modo risorse essenziali vano nel cuore del sistema e possono per la sopravvivenza nel moderno pa- vantare un insieme denso e importante norama competitivo sono sfruttate o di connessioni con gli altri attori. Questa sprecate (Baggio & Antonioli Coriglia- élite controlla di fatto i meccanismi di no, 2009b). Inoltre, l’analisi ha mostrato sviluppo e la governance del sistema, una sostanziale similarità fra le caratteri- confermando il fatto che la formazione di stiche topologiche della rete reale (le gruppi coesi è necessaria per la creazione aziende) e di quella virtuale (i siti web), il di valore per il sistema (Cooper et al., che suggerisce un’importante congettura: 2009). Come ci si poteva aspettare, in ge- FIGURA 1 LA RETE DELLE CONNESSIONI FRA GLI OPERATORI DELL’ISOLA D’ELBA Fonte: elaborazione a cura dell’autore 35
  • 10. nerale le organizzazioni pubbliche svol- struttura della rete che dalle capacità dei generale è, almeno in parte, influenzata gono un ruolo decisivo in questo senso singoli. Inoltre, e cosa più importante, è dalla struttura delle connessioni esistenti (Presenza & Cipollina, 2009) come pos- stato possibile misurare il miglioramen- fra i diversi siti. Tali caratteristiche sono sessori delle risorse più critiche e come to nell’efficienza del processo quando si misurabili e, attraverso una serie di simu- detentori di potere sugli altri attori (Ti- ottimizzino le capacità dei singoli e lazioni, è possibile ottimizzarle in modo mur & Getz, 2008). D’altra parte, attori quando si modifichino, aumentandone il da poter ottenere una maggiore visibilità apparentemente poco importanti possono grado di coesione, le caratteristiche strut- dei siti web (Baggio & Antonioli Cori- invece rivelarsi elementi essenziali per la turali della rete. Si è anche verificato che gliano, 2009a). sopravvivenza del sistema in quanto tale, in quest’ultimo caso, aumentando il co- garantendone la stabilità complessiva. In efficiente di aggregazione locale, e cioè il RETI E GOVERNANCE altri casi è possibile evidenziare tutti i col- grado di collaborazione fra gli elementi DELLE DESTINAZIONI li di bottiglia che rischiano di alterare in della destinazione, si ottengono miglio- I principali metodi e le tecniche che la maniera sostanziale alcune funzioni es- ramenti di gran lunga più sensibili (Bag- scienza delle reti ha sviluppato negli ul- senziali per il sistema, quali lo scambio gio & Cooper, 2010). timi anni possono essere applicati util- informativo. mente allo studio di una destinazione SISTEMI AUTO-ORGANIZZATI turistica. Questi metodi sono indubbia- SIMULARE I POSSIBILI SCENARI E COLLABORATIVI mente intriganti e stimolanti dal punto Uno dei maggiori vantaggi della rappre- Se si accetta questo risultato, un’altra di vista intellettuale, ma, cosa più im- sentazione di rete di un sistema comples- considerazione va fatta. Un sistema com- portante, i risultati delle analisi e le im- so è che in questo modo diventa possibile plesso tende ad auto-organizzarsi e la plicazioni mostrano che essi possono es- operare delle simulazioni che rappresen- forza di questa auto-organizzazione è di sere di aiuto nella governance del tano uno strumento formidabile per con- gran lunga più grande di qualunque ten- sistema. Gli scienziati attivi in questa durre esperimenti in tutti quei casi in cui tativo dirigistico esterno. Tali condizio- area, però, sanno bene che, per quanto non è possibile, per motivi pratici o teori- ni possono essere verificate attraverso sofisticati ed efficaci, modelli e teorie ci, fare altrimenti. un’analisi di modularità. È possibile mi- hanno poco valore se non è possibile at- È quindi possibile sperimentare situazio- surare la differenza fra la densità dei col- tribuire un “significato fisico” ai risultati ni e configurazioni diverse da quelle esi- legamenti presenti fra gli elementi di un e alle simulazioni. Tradotto nella lingua stenti e capire in che modo queste posso- gruppo, o comunità, all’interno di una delle scienze economiche e sociali ciò si- no influire sulle dinamiche del sistema o rete e quelli verso gli altri elementi del si- gnifica che una buona conoscenza del- sui processi che in esso si svolgono. La stema. L ’indice di modularità misurato ri- l’oggetto delle analisi è di fondamentale diffusione di informazioni e di conoscen- sulta estremamente basso quando si con- importanza per ottenere risultati signifi- za è sicuramente un elemento cruciale sidera la destinazione divisa in termini cativi dal punto di vista teorico e pratico, per la buona salute e lo sviluppo armoni- tradizionali per tipologia di operatore o e questa conoscenza è quella che deriva co di una destinazione turistica. Un modo per localizzazione geografica. Se invece si dai cosiddetti metodi qualitativi. Nelle per studiare tale fenomeno è quello di ri- utilizza uno degli algoritmi stocastici parole di Gummesson (2007: 226): “eli- correre ai modelli usati dagli epidemiologi messi a punto (Clauset et al., 2009) si ve- minando le sfortunate categorie di quali- nell’analisi della diffusione delle malattie, de che una certa modularità è presente, tativo/quantitativo e scienze naturali/ diffusione che, come è stato provato, di- ma che le componenti di queste comuni- scienze sociali che finora sono state con- pende fortemente dalla struttura delle tà sono diverse da quelle che si conside- trapposte, e unendo le forze per un connessioni fra gli individui esaminati. rava in maniera tradizionale (da Fontou- obiettivo comune – imparare sulla vita – Ora, se si assume che il processo di diffu- ra Costa & Baggio, 2009).In altri termini, si favorisce creatività metodologica”, per- sione di un’informazione sia lo stesso – chi gli attori di una destinazione, anche se in tanto “qualitativo e quantitativo, naturale possiede l’informazione infetta e chi è col- misura troppo limitata come visto sopra, e sociale non vanno visti in conflitto ma legato trasmettendogliela – e si conosce la tendono comunque a formare raggruppa- dovrebbero essere trattati in simbiosi”. topologia della rete di connessioni fra un menti collaborativi, ma lo fanno in manie- Di fronte alle grosse difficoltà che nella certo numero di attori, è possibile non so- ra diversa da quanto ci si aspetterebbe sul- governance di una destinazione si hanno lo verificare l'andamento del processo, ma la base di ragionamenti di tipologia di quando si cerca (nei purtroppo rari casi anche controllare l’evoluzione del proces- operatori o di posizione geografica. La in cui si fa) di pianificare a lungo termine so quando si modifichino la distribuzio- conseguenza immediata è che nel mettere uno sviluppo sostenibile del sistema, la ne delle connessioni o alcune delle carat- a punto misure di policy bisogna tener scienza delle reti può fornire un valido teristiche dei singoli attori (come ad conto di queste configurazioni, pena la aiuto nella costruzione di scenari da ana- esempio la loro capacità di assorbire e ri- scarsa efficacia delle soluzioni adottate. lizzare e studiare. Inoltre, l’uso di simu- trasmettere le informazioni ricevute). Un altro esempio riguarda la rete tecno- lazioni numeriche permette di appronta- Le simulazioni effettuate hanno permes- logica costituita dai siti web delle orga- re migliori strumenti di gestione o di so di confermare che la velocità e l’esten- nizzazioni di una destinazione. La loro preparare in maniera più efficace la rea- sione dell’infezione dipendono sia dalla visibilità e navigabilità nello spazio Web zione a possibili eventi esterni o interni 36 laRIVISTAdelTURISMO
  • 11. riducendo il livello di incertezza e favo- rendo un approccio più coerente nelle BIBLIOGRAFIA formulazione di piani e policy. Al giorno d’oggi questioni quali colla- • Baggio, R. (2007). The Web Graph of a Tourism System. Physica A 379(2), 727-734. borazione, cooperazione o partnership • Baggio, R., & Antonioli Corigliano, M. (2009a). On the Importance of Hyperlinks: a Net- e i benefici di metodi per l’analisi di tali work Science Approach. In D. Buhalis, W. Höpken & U. Gretzel (Eds.), Information and Com- relazioni e dei loro risultati hanno tro- munication Technologies in Tourism 2009 - Proceedings of the International Conference in vato buon seguito nella letteratura spe- Amsterdam (NL) (pp. 309-318). Wien: Springer. cializzata in management. Le implica- • Baggio, R., & Antonioli Corigliano, M. (2009b). Tourism destinations: a network analysis zioni, si ritiene, vanno ben al di là del of the Web space. In M. Kozak, J. Gnoth & L. A. Andreu (Eds.), Advances in Tourism Desti- semplice studio delle reti e si riconosce nation Marketing: Managing Networks (pp. 127-137). London: Routledge. un grosso potenziale come ausilio alla • Baggio, R., & Cooper, C. (2010). Knowledge transfer in a tourism destination: the ef- soluzione di problemi quali la diffusio- fects of a network structure. The Service Industries Journal, 30(8), preprint at: ne dell’innovazione o di messaggi di http://arxiv.org/abs/0905.2734. marketing, l’uso della tecnologia, la for- • Baggio, R., Scott, N., & Cooper, C. (2008). Network science and socio-economic sy- mazione del consenso e la dinamica stems. A review focused on a tourism destination (Dondena Working Paper No. 7): “Car- delle opinioni e gli effetti che tutto ciò lo F. Dondena” Centre for Research on Social Dynamics, Bocconi University. 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(2009). Network Position and Perceptions of di procedure tradizionali già sviluppate, Destination Stakeholder Importance. Anatolia, 20(1), 33-45. possono dimostrarsi strumenti potenti in • da Fontoura Costa, L., & Baggio, R. (2008). The Web of Connections between Tourism Com- quell’approccio adattivo che molti riten- panies in Elba: Structure and Dynamics (arXiv/physics/0803.2510). Retrieved March, gono l’unica via efficace per la guida di 2008, from http://arxiv.org/abs/0803.2510. tali sistemi (Bankes, 1993; Farrell & Twi- • da Fontoura Costa, L., & Baggio, R. (2009). The Web of Connections between Tourism ning-Ward, 2004). Companies: Structure and Dynamics. Physica A, 388, 4286-4296. La possibilità di utilizzare metodi quan- • da Fontoura Costa, L., Rodrigues, A., Travieso, G., & Villas Boas, P R. (2007). Characterization . titativi per analizzare fenomeni e relazio- of complex networks: A survey of measurements. Advances in Physics, 56(1), 167-242. ni finora affrontabili solo con tecniche • Davies, B. (2003). The Role of Quantitative and Qualitative Research in Industrial Stu- qualitative apre nuovi orizzonti a chi è dies of Tourism. International Journal of Tourism Research, 5, 97-111. interessato allo studio dei sistemi turistici • Echtner, C. M., & Jamal, T. B. (1997). The Disciplinary Dilemma of Tourism Studies. Annals e alla loro governance (Davies, 2003). of Tourism Research, 24(4), 868-883. Ricerche future forniranno quelle confer- • Farrell, B. H., & Twining-Ward, L. (2004). Reconceptualizing Tourism. Annals of Tourism me necessarie ai risultati presentati qui Research, 31(2), 274-295. attraverso un maggior numero di casi ed • Gummesson, E. (2007). Case study research and network theory: birds of a feather. esempi. I metodi presentati necessitano, Qualitative Research in Organizations and Management, 2(3), 226-248. ovviamente, di maggiori raffinamenti, sia • Parkhe, A., Wasserman, S., & Ralston, D. (2006). New frontiers in network theory deve- dal punto di vista teorico sia da quello lopment. The Academy of Management Review, 31(3), 560-568. applicato, e il crescente impegno nello • Presenza, A., & Cipollina, M. (2009). Analysis of links and features of tourism destinatio- studio interdisciplinare dei sistemi com- n’s stakeholders. An empirical investigation of a Southern Italian Region. Paper presented plessi e delle reti fornirà ulteriori spunti at the EIASM Forum on Service: Service-Dominant Logic, Service Science, and Network per l’applicazione al mondo del turismo. Theory, Capri, June 16-19. Ciò, fra le altre cose, potrà contribuire a • Timur, S., & Getz, D. (2008). A network perspective on managing stakeholders for sustai- un maggiore rigore metodologico gene- nable urban tourism. International Journal of Contemporary Hospitality Management, 20(4), rale che potrà consentire di fare più ordi- 445-461. ne in quell’insieme a volte indisciplinato • Tribe, J. (1997). The Indiscipline of Tourism. Annals of Tourism Research, 24(3), 638-657. di idee, modelli e teorie che oggi caratte- • Watts, D. J. (2004). The “New” Science of Networks. Annual Review of Sociology, 30, rizzano gli studi sul turismo (Echtner & 243-270. Jamal, 1997; Tribe, 1997). I 1 l 2010 37