BTO - Buy Tourism Online
Day TWO
4 dicembre 2013
#COOL-TOUR
http://www.buytourismonline.com/eventi/cool-tour/
Cultura e Turismo, ingredienti del territorio per favorire l’eccellenza italiana.
Facilititore tra Speakers e Pubblico:
Robert Piattelli
Co-founder BTO Educational
Introduzione:
Flavia Maria Coccia
IS.NA.R.T.
Keynote:
Alessandro Rinaldi
CamCom-Universitas Mercatorum
Interverranno:
Marcello Masi
Direttore TG2
Carlo Cambi
Autore di “Il Mangiarozzo”
Diego Ciulli
Senior policy analyst presso Google
Modera:
Flavia Maria Coccia
IS.NA.R.T.
1.
“#COOL-‐TOUR”
-‐
CULTURA
E
TURISMO,
INGREDIENTI
DEL
TERRITORIO
PER
SERVIRE
L’ECCELLENZA
ITALIANA
EVIDENZE
DALLE
RICERCHE
DEL
SISEMA
CAMERALE
Alessandro
Rinaldi,
Dirigente
Area
studi
CamCom
Unioncamere
Firenze,
4
dicembre
2013
2. IO SONO CULTURA
scoprire il nuovo che si sta muovendo nella crisi
L’OBETTIVO È DI
PERIMETRARE I SETTORI CULTURALI E CREATIVI
E COMPRENDERE LE INTERCONNESSINI ESISTENTI,
PER DAR LORO IL LORO GIUSTO RUOLO
ALL’INTERNO DELLE POLITICHE DI SVILUPPO
3. IL PERIMETRO DEL SISTEMA
PRODUTTIVO CULTURALE
INDUSTRIE CREATIVE
INDUSTRIE CULTURALI
PATRIMONIO
STORICO-ARTISTICO
PERFORMING ARTS
E ARTI VISIVE
Architettura
Comunicazione e branding
Design e produzione di stile
Artigianato
Film, video, radio-tv
Videogiochi e software
Musica
Libri e stampa
Musei
Biblioteche e archivi
Luoghi e monumenti storici
Rappresentazioni artistiche
Spettacoli e manifestazioni
Convegni e fiere
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
NON PROFIT
Biblioteche, musei, teatri pubblici
Fondazioni e Associazioni
4. COSA DISTINGUE IL NOSTRO MODELLO
DI SVILUPPO A BASE CULTURALE?
INDUSTRIE CREATIVE
INDUSTRIE CULTURALI
Capitale
culturale
(materiale e
immateriale)
PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO
PERFORMING ARTS E ARTI VISIVE
Pubblica Amministrazione
Biblioteche, musei, teatri pubblici
Quota di
valore
economico
imputabile
alla cultura
Non Profit
Fondazioni e Associazioni
La valenza strategica dell’industria culturale italiana è
espressa dalla sua forte intersettorialità e capacità di
attivare altri importanti “segmenti” del sistema economico
5. LO STATO DI SALUTE DEL SISTEMA
PRODUTTIVO CULTURALE ITALIANO
75,5 MILIARDI
DI EURO DI VALORE
AGGIUNTO NEL 2012,
il 5,4% dell’intera
economia.
Il settore culturale
mostra una maggiore
tenuta alla crisi: in
termini nominali, perde
lo 0,3% rispetto al 2011,
contro il -0,8%
complessivo del Paese
458.243 IMPRESE,
il 7,5% dell’intero
tessuto produttivo
nel 2012.
Tra il 2011 e il 2012,
le imprese del sistema
produttivo culturale
sono aumentate del
3,3% (+14.590 unità),
circa 3 punti percentuali
in più del totale
dell’economia
Le imprese
dell’artigianato
«culturale»
crescono del
+8,0%
1 MILIONE E
397MILA ADDETTI
NEL 2012,
il 5,7% degli occupati
del Paese.
Tra il 2011 e il 2012,
gli occupati del settore
sono cresciuti del
+0,5%, a fronte di una
flessione dello 0,3%
riscontrata per l’intera
economia
Patrimonio
storico-artistico
e performing arts
sfidano la crisi e
crescono in termini
di imprese, occupati
e valore aggiunto
6. LE NUOVE FRONTIERE DELLA CRESCITA
DEI SISTEMI CULTURALI:
DONNE, GIOVANI E STRANIERI
• sono il 23% delle imprese culturali ma raggiungono un
picco del 29% in Abruzzo. Relativamente più presenti
nell’artigianato (35%) e nei libri e stampa (20%)
• sono l’11% delle imprese culturali ma raggiungono il
14% al Sud. Relativamente più presenti nei videogiochi e
software (16%) e nelle performing arts (13%)
• sono il 5,5% delle imprese culturali ma arrivano all’8%
nell’Italia centrale. Forte concentrazione nell’artigianato
(52%) ma rilevanti anche nelle performing arts (9%)
N.B.: tutti i dati fanno riferimento alle sole imprese iscritte al Registro Imprese delle Camere di commercio
7. L’ITALIA DELLA CULTURA
Vince la «cultura produttiva»
dei territori del Made in Italy:
nella top 10 dominano Arezzo,
Pordenone, Pesaro e Urbino,
Vicenza, Treviso e Macerata.
Ma forte è il ruolo delle province
metropolitane a connotazione
culturale e creativa come Milano,
Roma, Firenze e Torino.
8. LA GEOGRAFIA DELLE
«RETI CULTURALI»
465 IMPRESE
228 CONTRATTI DI RETE CON IMPRESE CULTURALI
(13,8% del totale)
(35,2% del totale)
N. di imprese nei
Contratti di Rete
23
contratti di rete
sono composti da
sole imprese
culturali, per
sviluppo nuovi
mercati,
R&S, ICT
Le prime 3 province per n° di
imprese inserite in contratti
Firenze
Milano
Bologna
67
37
25
Le prime 3 regioni per n° di
Contratti di rete
Lombardia
Emilia-Romagna
Dati al
31.XII.2012
Toscana
55
41
30
10. LE FINALITÀ DELLE «RETI CULTURALI»:
MERCATO, INNOVAZIONE, EFFICIENZA
MERCATI
INNOVAZIONE
EFFICIENZA
RETI PER RAGGIUNGERE
NUOVI MERCATI E CLIENTI:
• espansione in mercati
strategici (informatica in
India, infrastrutture in
Brasile, eccellenze in
Cina e Russia);
• integrazioni e ibridazioni
settoriali (agricoltura,
commercio, ospitalità,
cultura, artigianato);
• sbocchi per settori hightech (domotica, sistemi
audio-video intelligenti).
SOLUZIONI HIGH-TECH
MULTIFUNZIONALI:
• soluzioni software per il
packaging;
• impianti biogas;
• sostituzione della
vetroresina con
manufatti ottimizzati in
alluminio;
SOSTENIBILITÀ AD AMPIO
SPETTRO
• edilizia (residenziale e
non) a basso impatto
ambientale;
• sistemi di controllo
energetico Smart grid;
• impianti per ciclo
integrato delle acque
ed energia da fonti
rinnovabili;
• soluzioni eco-efficienti
legate alla nautica da
diporto.
•
•
acceleratori hardware
per algoritmi di visione
artificiale;
R&S congiunta nel made
in Italy (sistema moda)
11. LA DOMANDA ESTERA «PREMIA»
LE PRODUZIONI DEI TERRITORI
45.000
Export, import e saldi di bilancia commerciale
del sistema produttivo culturale italiano
40.000
39.418
(in milioni di euro)
35.000
31.940
30.000
30.696
25.000
18.679
20.000
22.703
16.116
12.644
15.000
10.000
5.000
16.715
13.261
6.868
14.579
5.776
0
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
EXPORT
Cultura
IMPORT
Cultura
SALDO
Cultura
Nel 2012, attivo record dal 1992 (22,7 miliardi): cresce l’export (+3,4%) e cala l’import (-5,7%)
1 EURO SU 10 ESPORTATI DALL’ITALIA È PRODOTTO DALLA CULTURA
12. LA CULTURA PRODUCE SUL TERRITORIO
LA QUALITÀ CHE PIACE AL MONDO
Esportazioni
(milioni
di
euro)
Filiera
meccanica
106.625
Filiera
chimico-‐farmaceu;ca
65.131
Filiera
metallurgica
SISTEMA
PRODUTTIVO
CULTURALE
Filiera
ele?ronica
Filiera
agro-‐alimentare
Filiera
energe;ca
50.779
39.418
32.536
31.851
21.453
Surplus
commerciale
(milioni
di
euro)
Filiera
meccanica
SISTEMA
PRODUTTIVO
CULTURALE
22.703
Filiera
metallurgica
Filiera
chimico -‐farmaceu;ca
-‐1.722
Filiera
ele?ronica
-‐5.423
Filiera
agro -‐alimentare
-‐7.681
Filiera
energe;ca
53.911
-‐ 62.995
-‐
13.026
14. L’ATTIVAZIONE DI SPESA TURISTICA
DA PARTE DELL’INDUSTRIA CULTURALE (1)
Spesa attivata
dall'industria culturale
(milioni di euro)
Tipologia di comuni
v.a.
(2012)
Località
Località
Località
Località
Località
Località
collinari
lacuali
marine
montane
religiose
termali
Città d'Arte
Capoluogo senza specifici interessi turistici
Altri comuni non altrimenti classificati
TOTALE
% su
tot.
% su
Italia
spesa
turistica
924
1.153
5.683
3.783
14
717
3,5
4,4
21,5
14,3
0,1
2,7
34,1
36,5
30,3
37,0
34,7
31,0
6.759
25,6
42,4
596
6.764
2,3
25,6
31,6
39,4
26.393 100,0
36,5
Su una spesa turistica
di circa 72,2 miliardi
di euro nel 2012,
26,4 miliardi
sono attivati dal
sistema culturale:
il 36,5% del totale,
in crescita rispetto al
33,6% del 2011.
15. L’ATTIVAZIONE DI SPESA TURISTICA
DA PARTE DELL’INDUSTRIA CULTURALE (2)
Spesa attivata dall'industria
Tipologia di comuni
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Sud e Isole
TOTALE
v.a. (2012)
1.730
181
3.267
1.560
3.128
751
954
2.479
2.195
287
872
3.099
628
102
1.093
1.039
178
926
1.325
599
6.132
7.919
6.453
5.889
% su
% su tot. spesa
Italia
turistica
6,6
47,1
0,7
23,4
12,4
45,5
5,9
26,0
11,9
39,3
2,8
49,8
3,6
28,1
9,4
35,6
8,3
36,5
1,1
37,0
3,3
49,9
11,7
48,7
2,4
37,2
0,4
33,3
4,1
29,7
3,9
32,7
0,7
37,0
3,5
32,9
5,0
26,2
2,3
22,4
23,2
30,0
24,4
22,3
40,8
35,3
43,3
29,6
26.393,0 100,0
36,5
A livello territoriale, il
Centro spicca con una
quota che oltrepassa i
quaranta punti
percentuali (43,3%),
performance che riesce
anche al Nord-Ovest
(40,8%), mentre nel
Nord-Est la spesa turistica
attivata dalle industrie
culturali si assesta su un
valore intorno ai
trentacinque punti
percentuali (35,3%),
quota sotto la quale si
pone il Mezzogiorno
(29,6%).
16. L’ATTIVAZIONE DI SPESA TURISTICA
DA PARTE DELL’INDUSTRIA CULTURALE (3)
La distribuzione per dimensione demografica dei comuni
17. QUALITA’ E CULTURA: IL VALORE DEL
TERRITORIO
II territori
caratterizzati da
maggiore
contributo
all’economia del
sistema produttivo
culturale sono
quelli in cui
maggiore è la
quota di Prodotto
Interno Qualità:
Lombardia,
Piemonte,
Friuli Venezia
Giulia, Veneto e
Lazio.
18. L’effetto moltiplicatore della cultura
LA CAPACITÀ DEI SISTEMI CULTURALI DI CREARE
RICCHEZZA NEL RESTO DELL’ECONOMIA
TOTALE
FILIERA
CULTURA
214,2
miliardi
(15,3%)
Attivazione
133,4
miliardi
di
euro
(9,5%)
Sistema
produttivo
culturale
80,8
miliardi
di
euro
(5,8%)
lo stesso valore
complessivamente
generato dalla
metallurgia, dalla
meccatronica,
dall’ICT e dal
bancarioassicurativo
19. I TEMI E LE AZIONI PER RENDERE
ATTUALE E CENTRALE LA CULTURA
NEL MODELLO DI SVILUPPO DELL’ITALIA
Favorire i processi di
AGGREGAZIONE IN RETE
(tra privati e pubblico-private) per
valorizzare e organizzare l’offerta
di prodotti culturali
Sostenere l’osmosi fra attività che
producono cultura e quelle che
vivono di cultura, valutando
l’EFFETTO MOLTIPLICATORE degli
investimenti in tutta la «filiera»
ALLARGARE LA BASE DI CONSUMO
e diffusione dei prodotti culturali e
creativi (es: benefici fiscali per
fruizione patrimonio minore)
Incentivare relazione PUBBLICOPRIVATO e apertura al NON PROFIT
per la gestione del patrimonio
RACCORDO CON UNIVERSITÀ E
CENTRI DI RICERCA su prototipi per
l’industria creativa e culturale
CULTURAL ENTERPRISE GUARANTEE:
sistema di assistenza alla nascita di
nuove imprese, con servizi omogenei
sul territorio per favorire
l’innovazione, l’accesso al
microcredito, l'utilizzo di fonti
alternative di finanziamento
Sviluppare PERCORSI FORMATIVI
per sviluppare relazioni tra l’ambito
della cultura-creatività e altri ambiti
Sperimentare parametri e indicatori
per VALUTARE LA RICADUTA delle
attività culturali sul territorio e per la
valutazione dell’efficienza della spesa