1. Perché l’Italia può essere
la culla di un nuovo rinascimento
industriale europeo
Giovanni Ajassa
Responsabile Servizio Studi BNL Gruppo BNP Paribas
In BNL dal 1987, è responsabile del Servizio Studi
della Banca e fa parte del “network” globale della ricerca
economica del Gruppo BNP Paribas.
Ha studiato economia alla LUISS, Roma, dove si è laureato
ed ha svolto per due anni attività di docente a contratto e
all’Università di Oxford, dove è stato per due anni borsista
“Luciano Jona” dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino.
È membro del Comitato Scientifico di Nomisma - Società
di Studi Economici Spa, Bologna e fa parte del Consiglio
di Amministrazione dell’Associazione per lo Sviluppo degli
Studi di Banca e Borsa (ASSBB) presso l’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano.
È autore di articoli e saggi di analisi economica. Collabora
con il settimanale la Repubblica – Affari&Finanza, e
pubblica regolarmente propri interventi sul mensile
Uomini&Business e sulla testata web Firstonline.info .
Carlo Tunioli
Presidente e Amministratore Delegato Fabrica
Carlo Tunioli ha lavorato per 24 anni negli Stati Uniti, prima
con Esprit De Corp. e poi con Benetton Group.
Per Benetton Group ha ricoperto diversi ruoli e posizioni,
tra i più recenti quello di Presidente di Benetton Usa.
È membro del Consiglio di Amministrazione del GEI,
Gruppo Esponenti Italiani, a New York. È stato inoltre
membro dell’advisory board del Deming Center presso la
Columbia Business School.
Dal 2014 è Presidente e Amministratore Delegato
di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di
Benetton Group.
Gianluca Bisol
Presidente ed Amministratore Delegato Bisol
Fautore del progetto Venissa
Nato a Treviso il 9 aprile 1966, ha studiato Marketing
e Economia a Ca’ Foscari (Venezia) e Sociologia della
Comunicazione a Urbino ed ha partecipato a numerosi corsi
professionali di degustazione.
Attualmente è Presidente ed Amministratore Delegato
dell’azienda Bisol, storica famiglia del Prosecco e del Cartizze,
nota per la produzione di premiati Cru Valdobbiadene
Prosecco Superiore, Superiore di Cartizze e Spumanti
Talento Metodo Classico. Grazie alla sua passione e alla sua
filosofia imprenditoriale, è riuscito a portare con successo nel
mondo il Prosecco Bisol, Jeio e Belstar.
Insieme alla famiglia, che gestisce 20 poderi vocati in alta
collina nella Denominazione, ha recuperato l’antica vigna
murata di Venissa, sull’isola di Mazzorbo Burano, simbolo
della Venezia Nativa, nel cuore della Laguna di Venezia. In
questa storica tenuta, è stato piantato lo storico vitigno
veneziano Dorona, l’antico vino di Venezia amato dai Dogi.
Nella Tenuta, che ospita orti e frutteti, sorgono un ristorante
e un resort di Charme.
Nell’ottica di investire in eccellenze venete, Gianluca Bisol sta
sviluppando l’originale percorso turistico e enogastronomico
Venetian White Wine Experience, che comprende anche
Maeli, realtà delle Terre del Pirio, nel cuore dei Colli Euganei.
Patrizio Bof
Presidente e Fondatore Pat
Ha fondato Pat nel 1992 e con la carica di Amministratore
Unico, guida l’azienda che, in breve tempo, si è affermata
come il riferimento italiano per le soluzioni di CRM
esportando questo modello anche in Europa. Sin dagli
anni della formazione, Patrizio Bof è stato appassionato
di nuove tecnologie e delle modalità con cui le stesse
iniziavano a supportare l’evoluzione del business.
Al fine di creare importanti sinergie con Pat, nel 2009 è
divenuto socio di maggioranza di H-care e nel 2010 ne
ha completato il processo di acquisizione giungendo a
ricoprirne la carica di Amministratore Delegato.
Da sempre attento alle esigenze e alle spinte del mercato
nel settore IT, anche a livello internazionale, Patrizio Bof
a luglio 2013 stringe un’alleanza strategica col Gruppo
Zucchetti, portando quindi le proprie società a far parte
di questo gruppo, che è leader in Italia nel settore del
software applicativo.
Visionario e innovativo, Patrizio Bof è sempre pronto a
prefiggersi nuovi obiettivi e ad affrontare importanti sfide,
come Infinite Area, che lo coinvolgono direttamente nel
territorio dove si è formato e mantiene le sue radici.
Carlo Bagnoli
Professore di Strategia aziendale, Università Ca’ Foscari
Venezia
Responsabile scientifico del progetto Innovarea
Carlo Bagnoli è professore associato di Innovazione Strategica
presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’
Foscari Venezia. È stato visiting research fellow presso
l’Università della Florida (USA). È co-editore del Journal of
Strategic and International Studies e membro del comitato
editoriale del Journal of Management & Governance. I suoi
interessi di ricerca comprendono il knowledge management,
la competitive strategy, e l’innovazione strategica e di business
model. Il lavoro di ricerca di Bagnoli è stato pubblicato in
numerose riviste, tra cui il Journal of Business Economics and
Management, Industrial Management & Data System, Journal
of Management and Governance e Journal of Intellectual
Capital.
Attualmente il suo progetto di ricerca applicata più
significativo è “InnovArea” (generazione di nuovi modelli di
business per le PMI - Regione Veneto, Università Ca’ Foscari
Venezia, Confindustria Veneto) di cui è referente scientifico.
Alberto Baban
Vicepresidente Confindustria
Presidente Piccola Media Industria
È presidente della Piccola industria di Confindustria
Veneto. Imprenditore di prima generazione ha fondato,
nel 1998, la Tapì di Massanzago, una multinazionale che
produce tappi sintetici per spirits e vini con sedi produttive
in Nord America, Argentina ed Australia. Nel 2011 diventa
socio fondatore e presidente di VeNetWork, una società
composta da 42 imprenditori veneti che sfrutta le sinergie
per gestire nuovi investimenti in aziende legate al territorio
Un evento a cura di
11 dicembre 2014
Fabrica, Villa Pastega, Catena di Villorba, Treviso
in collaborazione con
2. Quando gli chiedono perché un imprenditore come lui abbia creato Fabrica, Luciano Benetton risponde
che il fare impresa, l’(intra)prendere, significa cominciare ma anche (ap)prendere: essere aperti a ciò che
l’esperienza e il rapporto con il mondo possono insegnarci.
Questo è lo spirito che da sempre anima questo luogo: la curiosità di capire cosa succede al di là
delle mura di casa nostra; la volontà di confrontarsi con il diverso per imparare cose nuove; la capacità di
interpretare le differenze come opportunità anziché come ostacoli.
Lo si vede anche in questa sede. Villa Pastega Manera, nei pressi di Treviso, è una residenza nobiliare del
Seicento restaurata e ampliata dall’architetto giapponese Tadao Ando. Un dialogo architettonico tra passato e
presente, tra Occidente e Oriente, che ben rappresenta la multiculturalità, il mix di esperienze, il ponte tra le
diversità che hanno ispirato e tuttora guidano il lavoro che si svolge qui tutti i giorni.
Oggi Fabrica invita e ospita ogni anno 40 giovani provenienti da tutto il mondo, che hanno dimostrato
nel loro paese di provenienza di avere un talento fuori dal comune nel campo della grafica, del design, del
video, della scrittura, della fotografia, della musica, delle arti interattive. Una volta arrivati qui, Fabrica chiede
loro di collaborare tra loro su una varietà di progetti pertinenti a tre macroaree: design, editoria, campagne
sociali. Non ci sono corsi o programmi di studio ma un immediato impegno sul campo, in ossequio al principio
dell’«apprendere facendo».
Chi arriva con un’idea da sviluppare viene aiutato a farlo. Diamo ai giovani la possibilità di aumentare il
capitale di conoscenza ma cerchiamo anche di promuovere lo spirito di iniziativa, la capacità di ragionamento,
il senso di responsabilità, di modo che l’anno passato a Fabrica si riveli per loro un’esperienza di vita, oltre che
un’opportunità professionale. Non è filantropismo. Crediamo fermamente che cultura e ricerca, formazione
e conoscenza, rappresentino un possibile antidoto alla crisi non solo economica, direi anche morale, dei nostri
tempi. Non c’è uscita possibile dalla crisi senza grandi idee e passioni a ispirarla e sostenerla, come non c’è
economia che possa fare a meno di un collante culturale.
Tutti i progetti qui a Fabrica nascono all’insegna dell’ispirazione multirazziale e della contaminazione tra
diversi linguaggi che nel corso degli anni ha dato valore e senso al marchio Benetton.
Basti vedere l’ultima campagna United Colors of Benetton, lanciata in occasione della Giornata
internazionale dell’Onu per l’eliminazione della violenza contro le donne, realizzata da un team formato da una
fotografa italiana, un illustratore dominicano, un grafico venezuelano, un fotografo di Hong Kong e un direttore
creativo cubano. In collaborazione con l’agenzia dell’ONU contro la violenza sulle donne, l’ultima di una lunga
serie di collaborazioni con le Nazioni Unite.
Oppure HOT&COLD, la serie d’installazioni sensoriali e artistiche che il dipartimento di design di Fabrica
ha presentato all’ultimo Salone del Mobile di Milano in collaborazione con la giapponese Daikin. L’obiettivo
dichiarato era ambizioso: “dare forma all’aria”, ma non impossibile, se pensate che l’anno precedente un team
multidisciplinare di Fabrica aveva “dato forma alla musica”, ideando e realizzando uno strumento musicale
inedito per MOHS, l’album del violinista colombiano Jhon William Castano de Montoya.
In più c’è sempre la ricerca di nuovi talenti attraverso modi ridefiniti dai linguaggi contemporanei come
il social media Flickr. In questo caso il direttore dell’area Editorial scova un giovane, 21 anni, fotografo tedesco
di origini siciliane. Viene invitato a Fabrica e poi inviato a Lampedusa a trarre una visione del luogo al di là del
clamore e delle prime pagine dei media.
Un lavoro che incrocia anche la ricerca dell’identità del giovane fotografo. Un progetto di grande interesse
internazionale.
Potrei parlarvi per ore dei progetti di Fabrica, ma non voglio rubare tempo prezioso agli interventi che
seguiranno. C’è un’ultima cosa però che vorrei farvi notare. Potrebbe non essere un caso il fatto che l’incontro
di oggi si stia svolgendo proprio qui. Che tutti noi, rappresentanti dell’eccellenza veneta e italiana, ci siamo
trovati in questo luogo, nato per aprirsi al mondo e stimolare la collaborazione e lo scambio di idee, per
discutere di nuove sinergie, nuovi progetti, nuove sfide da affrontare.
All’inizio del secolo scorso, un grande creativo di nome James Webb Young disse che “un’idea non è
niente di più né di meno che una nuova combinazione di elementi preesistenti”. Mi auguro allora che nel corso
di questo incontro noi si possa partire da chi già siamo per generare insieme una grande idea su chi potremmo
essere e saremo.
Da sempre, Fabrica è un luogo dove pensiero e azione si incontrano, i giovani trovano un’opportunità,
il talento viene sostenuto. È un ruolo che ci viene internazionalmente riconosciuto, ma il successo ci interessa
solo fino a un certo punto. Successo, a pensarci bene, è anche il participio passato di succedere.
A Fabrica, al contrario, interessa il futuro.
Carlo Tunioli
Presidente e Amministratore Delegato Fabrica spa