Product Customization, Personalization and Customer Centricity: Market Opport...
Scenari di sviluppo dell'impiego dei fanghi proteici in agricoltura
1. Scenari di sviluppo dell’impiego
dei fanghi proteici in agricoltura
Dai fanghi proteici dell’industria
conciaria all’utilizzo in agricoltura; un
percorso di sostenibilità
Presentazione e finalità del presente
lavoro
Il Consorzio Cuoio Depur fin dall’inizio degli
anni ‘80 ha riservato notevoli risorse
economiche ed umane agli studi e alle
ricerche tese all’individuazione di possibili
forme di riutilizzo in agricoltura delle
biomasse costituite dai fanghi proteici
prodotti, anticipando le esigenze e le
indicazioni formulate dalla Amministrazioni
locali e dalla Comunità Europea.
2. tale intuizione trae origine dall’analisi delle
caratteristiche dei materiali che si possono
sintetizzare nei seguenti punti:
una elevata presenza di sostanze derivanti dagli
estratti naturali di origine vegetale;
una elevata quantità della frazione di sostanza
organica di origine proteica, derivante dallo scarto
delle pelli;
da componenti (pelo, crini, carniccio, cuoiattolo
etc…), già riconosciuti singolarmente quali
fertilizzanti ai sensi della Legge n.748/84 (ora
D.lgs.n.217/2006).
3. I sottoprodotti della lavorazione conciaria, sotto il
profilo agronomico sono al livello dei migliori prodotti
nel settore dei fertilizzanti organici, tanto che oltre 25
anni fa furono ammessi a pieno titolo tra i concimi
organici previsti dalla ex L.748/84.
L’utilizzazione di questi concimi ha potuto contare nel
tempo di un supporto sperimentale di notevole
spessore, che ne ha agevolato e qualificato l’impiego.
Pertanto per il fango proteico prodotto si è progettato
fin dall’inizio un percorso similare che, attraverso
capillari sperimentazioni e costante monitoraggio,
portasse alla formulazione di un fertilizzante
riconosciuto dalla normativa nazionale.
4.
5.
6. Le Amministrazioni Regionali, Provinciali e Comunali,
nei diversi ruoli istituzionali e nelle diverse
competenze, hanno promosso, sostenuto e
cofinanziato il progetto, condividendone gli obiettivi e
le finalità.
Quindi in sintesi a partire dal 1982, il Consorzio Cuoio
Depur ha condotto sperimentazioni tese a verificare sia
in impianto pilota (vasche lisimetriche), sia a pieno
campo, l’idoneità agli effetti di un riutilizzo del
materiale prodotto in agricoltura, avvalendosi di Istituti
Universitari tra i più accreditati, quali:
Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Piacenza, l’Istituto di Coltivazione Erbacee
dell’Università di Pisa, il CNR di Pisa, l’Istituto di
Nutrizione delle Piante di Roma.
7. Si sono succeduti nelle sperimentazioni e negli studi del
materiale proteico e delle sue miscele, esperti di fama
nazionale quali tra gli altri: il Prof. Sandro Silva
dell’Università di Piacenza; i Proff. Guido Pardini e
Franco Massantini dell’Università di Pisa; il Prof.
Brunello Ceccanti del CNR di Pisa; il Prof. Paolo Sequi
Direttore dell’Istituto di nutrizione piante di Roma
E’ stata prodotta una notevole mole di lavori scientifici
che hanno arricchito la letteratura specializzata di
settore. Tutti i lavori hanno dimostrato e confermato le
proprietà agronomiche del materiale, sia come azione
fertilizzante sulle diverse colture testate che come
azione positiva sulla dei suoli, grazie alla sostanza
organica di tipo proteico.
NON SONO MAI STATE RILEVATE DURANTE LE
SPERIMENTAZIONI EFFETTUATE RICADUTE AMBIENTALI
NEGATIVE CHE NE SCONSIGLIASSERO L’IMPIEGO
8. Parallelamente agli studi sono stati effettuati notevoli
investimenti (oltre 12.000.000 di euro) per migliorare il
processo di produzione attraverso l’impiego delle più
avanzate tecnologie di lavorazione, con l’obiettivo di
rendere il materiale più omogeneo e stabile possibile.
A cavallo del 3°millennio a seguito di costanti risultati
positivi il progetto si è rafforzato e gli sforzi sono stati
concentrati nell’individuazione di possibili formulati
realizzati miscelando il materiale proteico ottenuto
dalla depurazione con pelo (pelli e crini) e cuoio,
ovvero prodotti derivanti dallo stesso ciclo produttivo e
comunque riconosciuti a loro volta come fertilizzanti.
Sfruttando le diverse proprietà dei componenti la
miscela si possono ottenere formulazioni ad hoc, che
permettono non solo di variare il tenore di azoto
organico, ma anche di garantire una liberazione di
azoto disponibile in funzione delle esigenze colturali.
SI E’ VERIFICATA LA POSSIBILITA’ DI MASSIMIZZARE
L’EFFICIENZA AGRONOMICA DI FORMULATI PARTENDO
DA MATRICI AZOTATE CHE DERIVANO DALLO STESSO
CICLO PRODUTTIVO
9. L’insieme delle esperienze ormai più che ventennali ha
consentito di istruire la pratica di riconoscimento quale
fertilizzante organo azotato di un formulato base (al 4%
di azoto) denominato “PELLICINO INTEGRATO” che ha
ottenuto il parere favorevole dell’apposita
Commissione Interministeriale (Ministero delle
Politiche Agricole, dell’Ambiente, della Salute e
dell’Industria).
Il D.M. 7‐12‐2001 del Ministero delle Politiche
Agricole, pubblicato su G.U. n°51 del 01 marzo 2002
recante disposizioni tecniche per l’aggiornamento degli
allegati 1B e 3 della Legge n°748/84 in materia di
fertilizzanti, di concerto con i Ministeri dell’Ambiente,
delle Attività Produttive e della Salute, ha incluso tra i
concimi organo‐azotati elencati nell’allegato 1B il
“PELLICINO INTEGRATO” definendo modo di
preparazione, componenti, titolo minimo in elementi
fertilizzanti e tenore massimo di cromo esavalente; il
riconoscimento come fertilizzante è stato riconfermato
con il numero d’ordine 5 del § 5.1 (Concimi Organo‐
azotati) allegato al Decreto Legislativo 29/04/06 n° 217.
10. La preparazione del Pellicino Integrato è effettuata
appunto a partire dal pellicino, un concime già
compreso nell’allegato 1B della L. n°748/84, e da fanghi
proteici stabilizzati provenienti da impianti di
trattamento delle acque del ciclo conciario
11. A seguito della pubblicazione del decreto di
riconoscimento sulla Gazzetta Ufficiale, ha istruito le
pratiche di ottenimento delle autorizzazioni provinciali
per la produzione di “Pellicino Integrato” e
successivamente di formulati tra Pellicino Integrato e
farine di carne:
In data 02/01/03, con Determinazione Dirigenziale
N°305, l’Amministrazione Provinciale di Pisa ha
autorizzato la trasformazione dell’impianto di
essiccazione, presso il depuratore Cuoio Depur S.p.A.
per il recupero dei fanghi proteici opportunamente
essiccati per la produzione del concime organo azotato
denominato “Pellicino Integrato” ai sensi del D.M.
07/12/2001
12. In data 25/05/06 la Provincia di Pisa ha autorizzato,
con Determinazione Dirigenziale N°2425, la
miscelazione del fango con i sottoprodotti dell’industria
conciaria o farina di carne per la produzione di
fertilizzanti misti, conformi alle disposizioni della L.
748/84 e s.m.i.
Il Consorzio Cuoio Depur a seguito delle
Autorizzazioni ottenute è regolarmente iscritto al
Registro dei “Fabbricanti di fertilizzanti” di cui all’art. 8
del D.lgs. n°217/06 nei tempi previsti dall’art. 15,
comma 2 del D. lgs. stesso.
Attualmente il materiale proteico prodotto
dall’impianto Cuoio Depur essiccato in miscela con
pellicino (sottoprodotti conciari tipo pelli e crini) è
totalmente trasformato in Pellicino Integrato e
mediante l’aggiunta di farine nei fertilizzanti misti. La
produzione annuale (circa 30.000 t) è interamente
commercializzata e venduta ai maggiori produttori
italiani di fertilizzanti.
Nel diagramma che segue viene schematizzata l’attuale
linea di produzione dei diversi fertilizzanti
13. PRODUZIONE FERTILIZZANTI
Fanghi
Pelli e crini
Disidratati
Essiccamento
Concime
• C organico
riconosciuto ed
• N min. 4%
inserito elenco del
D.lgs 217/06
Farine di carne e Altri fertilizzanti con azoto e
ossa fosforo:
• 3N‐3P
• 5N‐3P
Quanto rappresentato fino ad ora può apparire come il
risultato finale di un progetto sviluppato nel tempo,
certo è un bel risultato che ha richiesto notevoli risorse
e del quale consentiteci di essere orgogliosi, ma non ci
siamo fermati ed abbiamo continuato a sviluppare
azioni tese a consolidare i risultati raggiunti, a
qualificare e certificare il prodotto, a promuovere l’uso
attraverso la conoscenza in piena trasparenza delle sue
caratteristiche e qualità
14. Sviluppi futuri, progetti in corso di
realizzazione
Pellettizzazione ed insacchettamento del prodotto
allo scopo di poterli meglio commercializzare;
Sostituzione delle farine animali usate attualmente
nel processo con sottoprodotti di lavorazione delle
aziende conciarie;
Progetto europeo FERTILANDIA;
Derivati del Pellicino Integrato in agricoltura
biologica
Pellettizzazione del prodotto
sono in corso di istruttoria le autorizzazioni necessarie
per la realizzazione del progetto che prevede la
costruzione di un impianto di pellettizzazione ed
insacchettamento dei fertilizzanti prodotti, che
consentirà di raggiungere i seguenti obiettivi:
15. Valorizzazione merceologica dei fertilizzanti prodotti;
Potenziamento e miglioramento della possibilità di
stoccaggio dei materiali;
Maggiore facilità di trasporto ed immagazzinamento
presso l’utente finale;
Maggiore facilità di utilizzo da parte dell’utilizzatore
finale;
Possibilità di produrre una gamma più ampia di concimi
organo‐azotati con due prodotti innovativi (Fertiland 5 e
Fertiland 8) già ottenuti in collaborazione con la ditta
Organazoto per una campagna sperimentale di
promozione, utilizzando gli impianti e le strutture
dell’azienda;
Gli impianti del costo complessivo di oltre 3 milioni di
euro verranno realizzati a fianco dell’esistente fabbricato in
cui si produce il materiale proteico essiccato.
16. Utilizzo dei sottoprodotti delle
lavorazioni conciarie
L’uso delle farine animali non sempre consente un
approvvigionamento tempestivo e compatibile con il
processo, inoltre il loro mercato è controllato da altri
settori
L’utilizzo dei sottoprodotti della catena conciaria
consente di chiudere il ciclo virtuoso del completo
riutilizzo di tutte le risorse della filiera produttiva e
garantisce ulteriormente la costanza delle
caratteristiche dei prodotti e la loro qualità
Prodotto finito IMPIANTO DI
Pelli
DEPURAZIONE
Acqua Ricettore
CONCERIA Acque finale
di
Prodotti FANGHI PROTEICI
scarico
Sottoprodotti: pelli crini, pelo,
ESSICCAMENTO
carniccio, rasature etc
Impianto ai sensi MISCELAZIONE
del Reg.(CE)
1774/02
Agricoltura/ PELLICINO INTEGRATO e derivati
BIO (fertilizzanti organo‐azotati)
17. Progetto Fertilandia
Il progetto prevede l’utilizzo dei sottoprodotti conciari in
sinergia con i materiali proteici prodotti da Cuoio Depur, è
stato presentato alla Comunità Europea per un
finanziamento a valere sulla linea ambientale “ECO‐
INNOVATION”
Allo scopo è stato costituito un raggruppamento tra il Consorzio
Cuoio Depur, la CCT e Gozo Gottage quali promotori del
progetto. Il principale obiettivo di “FERTILANDIA” è la
valorizzazione commerciale di un FERTILIZZANTE ORGANICO
AZOTATO derivato dal “Pellicino Integrato” (integrated leather
meal) costituito da un mix di “leather meal” (sottoprodotti
conciari) e di fango proteico stabilizzato derivante da un
impianto di trattamento di acque reflue da attività del comparto
conciario
Progetto FERTILANDIA
I partners intendono lanciare il prodotto sia in Toscana
(regione in cui l’impianto di produzione si trova) sia a
Malta, con particolare riguardo a Gozo, che sta
diventando un’isola ecologica, a seguito di una
specifica strategia del governo.
Questi due settori principali sono quelli considerati per
la prima immissione e valorizzazione sul mercato, ma
ciò non esclude la diffusione in altri settori a seconda
della domanda e delle opportunità.
18. Il Progetto FERTILANDIA
La domanda di finanziamento è stata accolta
favorevolmente dalla Comunità Europea ed il progetto ha
avuto un punteggio così elevato da essere inserito tra i
migliori tre progetti finanziati con i fondi relativi
all’esercizio 2008. Infatti il progetto presentato a Bruxelles
il 20 aprile 2008 a carico della Comunità Europea, è stato
riconosciuto particolarmente innovativo e meritevole di
essere segnalato come esempio a tutti gli Stati Membri
della Comunità. A conferma del successo riscosso, l’Agenzia
Europea con sede a Malta ha richiesto per il 12 maggio una
presentazione dell’iniziativa a La Valletta da parte dei tre
partner e in quella sede è stato sancito l’avviamento del
progetto.
Un obiettivo ulteriore
I concimi della linea innovativa “Fertiland” che entrerà
in produzione industriale con l’ultimazione dei progetti
in corso di realizzazione, sono caratterizzati dalla
presenza di pregiate matrici organiche, dal contenuto
importante di N organico a cessione differenziata e
dalla presenza di molti macro e micro‐elementi della
fertilità. La loro composizione li rende adatti a nutrire la
maggior parte delle colture ed arricchire di ottima
sostanza organica il terreno. Considerando la sempre
maggiore richiesta di concimi organici di alta qualità, a
discapito dei concimi minerali di sintesi, da parte
dell’agricoltura biologica, sono stati avviati studi e
sperimentazioni per l’utilizzo di questa nuova linea di
fertilizzanti nell’agricoltura biologica, con risultati al
momento incoraggianti….