1. IDENTITA’ in CONFLITTO Corpi e rappresentazioni postcoloniali Seminario a cura di: Ana Maria Forero Angel, Giulia Grechi, Luca Pandolfi e Antonella Passani Cattedra di Antropologia Culturale Proff. Massimo Canevacci
2. “ Ciò che si scrive su una persona o su un evento è chiaramente un’interpretazione, come lo sono i rendiconti visivi fatti a mano, quali la pittura e il disegno. Le immagini fotografate invece non sembrano tanto rendiconti del mondo, ma pezzi di esso, miniature di realtà che chiunque può produrre o acquisire” (Sontag , 2004: 4).
3. Quando qualcuno che ha l’autorità del maestro descrive il mondo, e là dentro voi non comparite, proverete un attimo di squilibrio psichico: come se guardaste in uno specchio e non vedeste nulla. Adrienne Rich
4. “ la macchina fotografica è l’arma ideale di una consapevolezza di tipo acquisitivo. Fotografare significa infatti appropriarsi della cosa che si fotografa. Significa stabilire con il mondo una relazione particolare che dà una sensazione di conoscenza e quindi di potere” (Sontag, 2004:4).
5. “ Se siamo più o meno abituati al gesto di afferrare l’accendisigaro o il cucchiaio, non sappiamo pressoché nulla di ciò che avviene tra la mano e il metallo [...] Qui interviene la telecamera con i suoi mezzi ausiliari, col suo interrompere o isolare, col suo ampliare o contrarre il processo, col suo ingrandire e ridurre” (Benjamin, 1966: 42).
9. Il corpo politico nero è regolarmente rappresentato come un corpo integro ma freaky …. alcuni corpi specifici […] diventano insunstanziazioni della comunità” Paul Gilroy
12. “ il mio argomento è il seguente: sì i ‘nativi’ sono rappresentati come immagini corrotte, che è il fatto reale della nostra storia. Ma dobbiamo rappresentarli una seconda volta mettendo la storia ‘sottosopra, questa volta dando loro lo status consacrato del ‘non truffato’? Corruzione e santificazione appartengono allo stesso ordine simbolico” (Chow, 2004: 55.)
13. “ Gli studi postcoloniali, commemorando involontariamente un oggetto perduto, possono diventare un alibi, […] possono servire alla produzione dell’attuale sapere neocoloniale” Spivak, 2004: 27
14. “ Cosa avverrebbe se io tenessi conto non solo delle mie vedute su me stesso ma anche delle vedute dell’altro su se stesso e su di me?” (Marleau-Ponty, 1969: 20)
15. “ Nella capanna è acceso un piccolo monitor che prende la sua energia da un generatore. Tre giovani Xavantes, Caimi, Arquimedes e Jorge, si osservano attraverso uno schermo che li riporta nei momenti da poco vissuti. Parte una discussione….”
17. “ Ho scoperto che gli esseri umani vivono in corpi, mentre prima pensavo che vivessero in comunità” Mindful body
18. Era odio. Ero odiato, detestato, disprezzato non dall’inquilino dirimpetto o dal cugino materno, ma da tutta una razza F. Fanon
19. “ Domando che mi si i consideri a partire dal mio desiderio . Non sono soltanto qui e ora rinchiuso nel regno delle cose. Sono per altrove e per altra cosa. Devo ricordarmi in ogni momento che il vero salto consiste nell ’introdurre l’invenzione nell’esistenza” Fanon, 1952
20. “ Reclamo che si tenga conto della mia attività negatrice nel senso che perseguo cose che non sono la vita, nel senso che lotto per la nascita di un mondo umano, vale a dire un mondo di riconoscimento reciproco”
22. “ Culture come fenomeni in perenne movimento, come il prodotto, mai finito, di contatti, di incontri e fusioni, ma anche di conflitti e di resistenze originati dall’interazione tra ciò che ‘risiede’ o è ‘dentro’ (locale) e ciò che viene da ‘fuori’ e ‘ passa attraverso’ (globale): media, merci, immagini, turisti, funzionari, eserciti, capitali” Clifford, 1999:118
24. “ Su chi, invece di accettare e catalogare, interpreta , viene appuntata la macula lutea che deve indicare chi con la sua impotente e degenerata intellgenza va a caccia di farfalle e si mette a implicare là dove non c’è nulla da esplicare” Adorno, 1955
31. Arrivammo nell’Emisfero Nord quando l’estate era ormai al suo culmine e illuminava di fiammate il cielo sopra la Piantagione. (...) Poi, un giorno, mi è capitato di imparare un’arte segreta: l ’ invisibilità , così la chiamavano. Credo proprio che abbia funzionato, dal momento che ancora oggi quando mi guardate - mi guardate sempre - non riuscite mai a vedermi, mai... Solo i miei occhi continueranno ad osservarvi e vi trapasseranno, e affolleranno i vostri sogni fino a trasformarli in caos (Jin, 1987: 126)
32. “ Uno dei principali meriti del termine post-coloniale è stato quello di dirigere la nostra attenzione sui molti modi in cui la colonizzazione non è mai stata semplicemente esterna alle società della metropoli imperiale. E’ sempre stata profondamente inscritta in esse” (Hall, 1997: 301).
34. La Nigeria nel 2005 ha prodotto 125 milioni di tonnellate di petrolio (dati BP), di cui circa 8 milioni in quota ENI. Ai prezzi attuali di circa 65 $ al barile questo significa una torta di 60 miliardi di dollari (di cui circa 4 sono italiani)
36. Chiediamo una equa soluzione della controversia che porti ad una bonifica ambientale pagata dalle imprese multinazionali, ad un risarcimento delle popolazioni locali per i danni subiti, ad una politica che consenta ai più poveri di beneficiare dello sfruttamento delle risorse e ad un rilascio di chi è stato ingiustamente arrestato. Alex Zanotelli, Giuseppe De Marzo, Alessandro Marescotti 7 gennaio 2007
37. L’ “ L’etnografia diffida anche di se stessa – perché è una sienza bianca, cioè intrisa di pregiudizi - e non negherà valore estetico a un oggetto perché è alla moda o perché è di serie” Griaule, 1930