4. La storia nel vino.
- Sarebbe lungo spiegarti.
- No, è che sembra un altro mondo,
la sala degustazione,
le bottiglie di vino
come piramidi luccicanti,
file indiane di tappi di ceralacca,
e poi fiori, pianoforti antichi...
6. La storia nel vino.
-
-
- Ma sì ... sono sicuro.
- A Campo di Pietra, a Salgareda,
dove c’è la casa di Parise,
il Piave dove fu ferito Hemingway.
7. La storia nel vino.
- Dai non ho tempo ...
come faccio a raccontarti tutto.
- Allora il Raboso, di solito
lo assaggi nei libri, ti rendi conto
cos’è, lo riconosci dal profumo
di violetta, dai sentori di cuoio,
di pelliccia, e poi di ciliegia fresca,
come quando la prendi
e te la mangi d’un fiato che
fa croc croc sotto i denti.
9. La storia nel vino.
- Con un riso allo scalogno, oppure
al radicchio trevigiano e salsiccia,
o con il gorgonzola, eccezionale
se cucini un brasato.
- Ok due minuti, un’altra scoperta
è il Cabernet barricato, un blend
settanta per cento Cabernet Sauvignon
e un trenta di Franc ... il 2007
ha un sentore di torrefazione,
un pepe nero molto evidente,
un chiodo di garofano.
10. La storia nel vino.
- No metti via i pregiudizi sui barricati,
ogni mese seguono il vino,
la botte è un microlaboratorio,
ci sta il tempo giusto, se no succede
quello che dici tu.
- Sì fa anche il Merlot e che Merlot,
è il Rosso di Villa, tiene testa
ai bordolesi.
- In Borgogna ti trovi tra Garonna e
Dordogna, qui tra Piave
e Monticano, pensa a cos’è questo
terreno, un misto di Dolomiti
e Laguna, e poi il clima, le nebbie
invernali, il vento del Lago di Garda.
- T’incanta, è un’esplosione di
fragranze, cioccolato, cassis, lamponi.
11. La storia nel vino.
- Certo che c’è altro ma
non ho tempo.
- Si chiama Eros.
- Anche Eros come
il dio dell’amore.
- È un blend di Pinot noir
e Malbech.
12. La storia nel vino.
- Da una parte senti il crunchy dei frutti
di bosco del Pinot nero,
dall’altro il Malbech più concentrato,
più vicino alla prugna,
sono come due persone diverse
che stanno bene insieme.
- Il vino è poesia, senza emozioni
come faccio a raccontarti qualcosa,
il vino è il territorio, l’Abbazia di Busco
si trova a pochi chilometri da qui,
fu prima dei benedettini e poi dei
cistercensi, e la villa fu di Giovanni
Querini Stampalia, ma ti racconto
meglio un’altra volta.