SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 17
NUOVI STRUMENTI
PER LO STUDIO DEI
PIANETI EXTRASOLARI
Dalla scoperta del primo pianeta extrasolare 51 Pegasi b da parte di Michel Mayor e Didler Queloz
nel 1995, enormi sono stati i progressi compiuti nella rilevazione e caratterizzazione dei pianeti
extrasolari, oltre che nella comprensione della formazione ed evoluzione di sistemi planetari e delle
atmosfere planetarie.
NUOVI STRUMENTI
Il numero dei pianeti scoperti negli
ultimi anni è aumentato in modo
considerevole.
Attualmente, uno dei temi tra i più
affascinanti della ricerca dei
pianeti extrasolari è l’individuazione
e la caratterizzazione di pianeti di
piccola massa.
NUOVI STRUMENTI
HARPS montato al telescopio di 3,6 metri all’ESO e HARPS-N montato al TNG svolgono un ruolo
fondamentale nel caratterizzare nuovi pianeti (e quindi nel definire massa e dimensioni) grazie
all’alta precisione nella misura delle velocità radiali delle stelle, che raggiunge valori del metro al
secondo.
Mentre HARPS osserva l’emisfero sud
del cielo, HARPS-N va a caccia di
pianeti nell’emisfero nord.
I due strumenti coprono l’intero cielo
alla ricerca di esopianeti attorno a
stelle simili al Sole.
ESPRESSO Echelle SPectrograph for Rochy Exoplanet and Stable Spectroscopic Observations è
uno spettrografo di nuova generazione per il VLT-Very Large Telescope dell’ESO-European
Southern Observatory in Cile.
ESPRESSO
L’obiettivo di ESPRESSO sarà la ricerca di
pianeti extrasolari rocciosi nella zona
abitabile delle stelle.
Oltre a questo, lo strumento permetterà di
studiare le abbondanze delle stelle nelle
galassie vicine, di fare spettroscopia extra
galattica, di compiere osservazioni di
quasar lontani e di fare studi cosmologici.
Sito web dell’ESO: https://www.eso.org/sci/facilities/develop/instruments/espresso.html (in inglese)
Con ESPRESSO, che osserverà nella regione del visibile (3500-7200 Ångström), si potrà misurare la
velocità radiale delle stelle con una precisione molto migliore, fino a dieci centimetri al secondo.
Il principale obiettivo sarà quello di arrivare ad un livello di precisione intorno al centimetro al
secondo, che equivale ad individuare pianeti delle dimensioni di Mercurio o Venere attorno a stelle
di tipo solare.
ESPRESSO
SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast
Exoplanet REsearch
Riuscire a catturare l’immagine di un moscerino di passaggio vicino a un potente faro posto a
qualche chilometro di distanza è possibile. Il primo pass da compiere è riuscire a eliminare
dall’immagine la luce accecante del faro, il secondo è ottenere un contrasto così alto da riuscire a
rilevare il moscerino.
In questo modo gli astronomi ottengono delle immagini dirette dei pianeti in orbita attorno a stelle
diverse dal nostro Sole.
Sono migliaia gli esopianeti rilevati fino a oggi, ma a parte una manciata di casa, sempre con
metodi indiretti, misurando cioè gli effetti che la loro presenza ha sulla luminosità e sul moto delle
stelle ospiti. Infatti le stelle attorno alle quali nascono ed evolvono i sistemi planetari sono
immensamente più luminose dei piccoli pianeti che orbitano attorno, per cui, fino ad oggi la
tecnologia non permetteva osservazioni dirette se non in pochi fortunati casi.
SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast
Exoplanet REsearch
Con SPHERE-Spectra-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch la rilevazione sarà in modo diretto
e si potrà raccogliere la luce proveniente dal pianeta stesso e risolta da quella della sua stella.
SPHERE è montato nell’unità 3 del VLT- Very Large Telescope, dell’ESO all’Osservatorio del Paranal, in
Cile.
SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast
Exoplanet REsearch
SPHERE è uno strumento altamente complesso che combina tre tecniche molto sofisticate:
1. La cosiddetta Ottica Adattiva, per correggere i disturbi dovuti all’atmosfera terrestre e allo
strumento, in grado di ottenere performance migliori da quelle raggiungibili persino dallo spazio.
SPHERE utilizza Ottiche Adattive estreme per risolvere angolarmente il lampione dalla falena.
In altre parole, SPHERE sarà in grado di isolare la luce proveniente dal pianeta annullando quella
della stella e ottenerne una vera e propria immagine diretta del pianeta.
2. La coronografia, utilizzata per sopprimere la luce
di sorgenti brillanti in modo da lasciar emergere ciò
che c’è nelle loro immediate vicinanze. In SPHERE
è necessaria per togliere la luce abbacinante del
lampione.
3. Tecniche di sottrazione di immagine a
particolari lunghezze d’onda per aumentare il
contrasto laddove la falena emette con
maggiore intensità. Queste tecniche permettono
anche la rimozione di ulteriori residui dovuti alla
turbolenza atmosferica.
SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast
Exoplanet REsearch
Sono 260 le notti di tempo garantito che il consorzio di SPHERE ha deciso di usare per un unico
grande lavoro di survey.
SPHERE permetterà di rivelare e caratterizzare
una ventina di pianeti, più che raddoppiando
quanti già noti da immagini diretti, e
permettendo per la prima volta di esplorare in
modo sistematico le regione esterne dei sistemi
planetari, che sono importanti per capire
come essi si formino.
Metaforicamente si potrebbe dire che la sfida
con SPHERE sarà quella di riuscire a rilevare,
stando a Roma, una falena in volo attorno ad
un lampione di Milano!
Sito web di ESO dedicato a SPHERE - https://www.eso.org/sci/facilities/paranal/instruments/sphere.html (in
inglese)
SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast
Exoplanet REsearch
Due immagini del sistema binario Iota Sgr. La stella principale – una gigante K a 180 anni-luce di distanza dal Sole
facilmente visibile ad occhio nudo – è al centro del campo di vista in entrambe le immagini ma la sua luce è stata
quasi completamente eliminata usando le speciali tecniche di sottrazione disponibili con SPHERE, anche se un
residuo è ancora visibile nell’immagine di destra. In entrambe le immagini si vede chiaramente la debole
compagna, una stella nana M mai osservata sinora, quattromila volte più debole della stella principale. La
separazione tra le due stelle è solo 0.24 arcsec, corrispondente a dodici volte la distanza tra la Terra e il Sole alla
distanza di Iota Sgr, ma solo 60 centimetri ad una distanza di 500 chilometri (Roma-Milano). In altre parole, è come
se la falena fosse distante 60 centimetri dal lampione.
Immagini così dettagliate ci dicono che, quando SPHERE raggiungerà le sue massime performance, sarà
sicuramente possibile osservare i pianeti extrasolari con un dettaglio mai raggiunto finora.
L’immagine di sinistra (a 1.2micron) è
stata ottenuta con lo spettrografo a
campo integrale, IFS (Integral Field
Spectrometer), uno dei tre strumenti
scientifici che costituiscono SPHERE, di
realizzazione italiana. Quella a destra
è l’immagine simultanea ottenuta con
la camera IRDIS. a 1.6micron. Le
bande scure in prossimità
dell’immagine della nana M sono
artefatti caratteristici delle tecniche
usate per visualizzare il debole
compagno di iota Sgr.
EPICS – ExoPlanet Imaging Camera and
Spectrograph
EPICS (Exoplanet Imaging Camera and Spectrograph) è uno strumento progettato per fare immagini
dirette e per caratterizzare i pianeti extrasolari con l’E-ELT (European – Extremely Large Telescope), il
futuro telescopio di 39 metri che sorgerà a Cerro Armazones, Paranal, a oltre 3 000 metri di quota. La
fase d costruzione del più grande telescopio al mondo è iniziata alla fine del 2014; la prima luce dello
strumento è prevista per il 2024.
EPICS – ExoPlanet Imaging Camera and
Spectrograph
EPICS è ottimizzato per osservazioni nel visibile e nel vicino infrarosso, nella rilevazione di pianeti di
piccola massa a grandi distanze dalla loro stella, oltre che di giovani pianeti (con un’età dell’ordine
di 10 milioni di anni).
Non solo: permetterà di chiarire se nell’atmosfera di un dato pianeta ci sia la presenza di molecole di
ossigeno.
Come si fa a sapere se effettivamente su un pianeta extrasolare si è già sviluppata la vita?
Per comprendere se un pianeta possa ospitare forme di vita occorre poterne studiare l’atmosfera.
Si pensa che l’indicazione fondamentale sia la presenza di molecole di ossigeno O2 che
dovrebbero essere abbondanti nell’atmosfera solo in presenza di fotosintesi clorofilliana. Forme di
vita che non usano la fotosintesi sono naturalmente possibili, ma sembra molto più difficile rivelarne
la presenza.
Nel caso dei pianeti attorno a
stelle simili al Sole che non
appaiono transitare sul disco della
loro stella, perché l’orbita è troppo
inclinata, i dati sull’atmosfera
(essenzialmente spettri) possono
essere ottenuti solo con immagini
dirette.
Si può ragionevolmente sperare
che con EPICS, strumento
progettato per E-ELT, si avranno
spettri che potranno chiarire se
nell’atmosfera di un dato pianeta
ci sia una quantità rilevante di O2 .
EPICS – ExoPlanet Imaging Camera and
Spectrograph
Sito ESO – Lo strumento EPICS - http://www.eso.org/sci/facilities/eelt/instrumentation/ (in inglese)
Sito ESO: E-ELT - https://www.eso.org/public/italy/teles-instr/e-elt/ (in inglese)
IL CONTRIBUTO A SPHERE
Il contributo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a SPHERE è molteplice.
Capeggiato dall’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova, ha visto l’attiva e preziosa
collaborazione anche degli Osservatorio Astronomici di Catania e Capodimonte, e dell’Istituto di
Astrofisica Spaziale e Fisica cosmica (INAF-IASF) di Milano.
La partecipazione di INAF al top management di SPHERE è stata garantita da Massimo Turatto nel
suo ruolo di Co-I di SPHERE coadiuvato in questo da Riccardo Claudi (PM del contributo INAF).
Un primo gruppo, coordinato da Andrea Baruffolo, e costituito Daniela Fantinel, Bernardo Salasnich
dell’INAF-Osservatorio di Padova e Pietro Bruno dell’INAF-Osservatorio di Catania si è occupato
dell’implementazione del software di controllo dell’intero strumento.
Un secondo gruppo, coordinato da Riccardo Claudi (INAF-OAPd) e costituito da (in ordine
alfabetico) Umberto Anselmi (INAF-OAPd), Jacopo Antichi (INAF-OAPd), Enrico Cascone (INAF-
OACa), Vincenzo DeCaprio (INAF-OACa), Silvano Desidera (INAF-OAPd), Giancarlo Farisato (INAF-
OAPd), Enrico Giro (INAF-OAPd), Raffaele Gratton (INAF-OAPd), Luigi Lessio (INAF-OAPd), Dino
Mesa (INAF-OAPd), Salvo Scuderi (INAF-OACt), ha progettato e costruito l’IFS, uno dei tre strumenti
scientifici di SPHERE.
La validazione scientifica dello strumento è stata guidata da Raffaele Gratton (INAF-OAPd),
scienziato dello strumento, coadiuvato da Riccardo Claudi, Silvano Desidera, coordinatore della
NIRSUR (NIR Survey), Dino Mesa e Alice Zurlo.
GLI ISTITUTI COINVOLTI
1 ESO
2 Institut de Planétologie et d’Astrophysique de Grenoble, France
3 Max-Planck-Institut für Astronomie, Heidelberg, Germany
4 Laboratoire d’Astrophysique de Marseille, France
5 Observatoire de Genève, Switzerland
6 Laboratoire Lagrange, Nice, France
7 INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, Italy
8 Laboratoire d’Etudes Spatiales et d’Instrumentation en Astrophysique, Paris, France
9 Eidgenössische Technische Hochschule Zürich, Switzerland
10 University of Amsterdam, the Netherlands
11 Office National d’Etudes et de Recherches Aérospatiales, Châtillon, France
12 Stichting ASTRonomisch Onderzoek in Nederland, the Netherlands
IL CONTRIBUTO A SPHERE
NUOVI STRUMENTI PER LO STUDIO DEI PIANETI EXTRASOLARI
IL TEAM:
GAPS SCIENCE TEAM
SABRINA MASIERO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA E FGG-TELESCOPIO
NAZIONALE GALILEO
CATERINA BOCCATO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA
RICCARDO CLAUDI, INAF- OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA
GLORIA ANDREUZZI, FGG-TELESCOIPIO NAZIONALAE GALILEO E INAF – OSSERVATORIO
ASTRONOMICO DI ROMA
EMILIO MOLINARI (DIRETTORE DEL TNG), FGG – TELESCOPIO NAZIONALE GALILEO E INAF-IAFS,
MILANO
Immagini:
diapositiva 1: Rappresentazione artistica di Kepler-186f. Crediti:
http://fc07.deviantart.net/fs71/i/2014/109/8/c/kepler_186f_by_alpha_element-d7f4op3.png
diapositiva 2: Rappresentazione artistica di Tau Boötis Ab. Crediti: NASA/G. Bacon (STScI/AVL) -
http://hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2001/38/image/a/
diapositiva 3: HARPS-N montato al Telescopio Nazionale Galileo (TNG). Crediti: FGG/TNG
diapositiva 4: una rappresentazione grafica di ESPRESSO. Crediti: ESA.
diapositiva 5: una rappresentazione artistica di un pianeta extrasolare. Crediti:
diapositiva 6: una rappresentazione artistica di un sistema planetario. Fonte NATURE,
http://www.nature.com/news/specials/exoplanets/index.html
diapositiva 7: Very Large Telescope, Cile. Crediti: ESO
diapositiva 8: Layout dell’intero SPHERE, in trasparenza lo strumento IFS. Crediti: INAF-OAPD
diapositiva 9: SPHERE montato al VLT. Crediti: INAF-OAPD
diapositiva 10: IFS (Integral Field Spectrometer) su SPHERE. Crediti: INAF.
diapositiva 11: Rappresentazione del futuro telescopio E-ELT. Crediti: ESO
diapositiva 12: Rappresentazione artistica di un pianeta abitabile. Fonte: http://media2.s-
nbcnews.com/i/MSNBC/Components/Video/__NEW/nn_11bw_arnd_world_131105.jpg
diapositiva 13: Rappresentazione artistica di un pianeta abitabile. Fonte:
http://i.telegraph.co.uk/multimedia/archive/02127/space_2127323b.jpg

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

1 la storia dei pianeti extrasolari
1 la storia dei pianeti extrasolari1 la storia dei pianeti extrasolari
1 la storia dei pianeti extrasolariCaterina Boccato
 
L’universo
L’universoL’universo
L’universotreccia1
 
Le distanze in astronomia
Le distanze in astronomiaLe distanze in astronomia
Le distanze in astronomiaMario Sandri
 
English astronomie2 (italiano)
English astronomie2 (italiano)English astronomie2 (italiano)
English astronomie2 (italiano)Attilio A. Romita
 
Nel regno delle galassie
Nel regno delle galassieNel regno delle galassie
Nel regno delle galassieMario Sandri
 
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...Roberto Gregoratti
 
Mestiere di astrofilo
Mestiere di  astrofiloMestiere di  astrofilo
Mestiere di astrofiloMario Sandri
 
Cannocchiali e microscopi
Cannocchiali e microscopiCannocchiali e microscopi
Cannocchiali e microscopiAnnaMarelli
 
Gli oggetti di messier
Gli oggetti di messierGli oggetti di messier
Gli oggetti di messierMario Sandri
 
Stelle e Costellazioni
Stelle e CostellazioniStelle e Costellazioni
Stelle e Costellazionivaleryblack
 

Was ist angesagt? (20)

4 le principali scoperte al tng con harps n
4 le principali scoperte al tng con harps n4 le principali scoperte al tng con harps n
4 le principali scoperte al tng con harps n
 
2.1 metodi diretti
2.1 metodi diretti2.1 metodi diretti
2.1 metodi diretti
 
1. VERSO ALTRE TERRE? La ricerca dei pianeti extrasolari nella Storia
1. VERSO ALTRE TERRE? La ricerca dei pianeti extrasolari nella Storia1. VERSO ALTRE TERRE? La ricerca dei pianeti extrasolari nella Storia
1. VERSO ALTRE TERRE? La ricerca dei pianeti extrasolari nella Storia
 
Che cosa rende un pianeta abitabile?
Che cosa rende un pianeta abitabile?Che cosa rende un pianeta abitabile?
Che cosa rende un pianeta abitabile?
 
3 la ricerca della vita
3 la ricerca della vita3 la ricerca della vita
3 la ricerca della vita
 
1 la storia dei pianeti extrasolari
1 la storia dei pianeti extrasolari1 la storia dei pianeti extrasolari
1 la storia dei pianeti extrasolari
 
L’universo
L’universoL’universo
L’universo
 
Le distanze in astronomia
Le distanze in astronomiaLe distanze in astronomia
Le distanze in astronomia
 
Il sistema solare
Il sistema solareIl sistema solare
Il sistema solare
 
English astronomie2 (italiano)
English astronomie2 (italiano)English astronomie2 (italiano)
English astronomie2 (italiano)
 
Mi sono perso
Mi sono persoMi sono perso
Mi sono perso
 
Il faro celeste
Il faro celesteIl faro celeste
Il faro celeste
 
Asteroidi e comete pericoli per la terra
Asteroidi e comete pericoli per la terraAsteroidi e comete pericoli per la terra
Asteroidi e comete pericoli per la terra
 
Nel regno delle galassie
Nel regno delle galassieNel regno delle galassie
Nel regno delle galassie
 
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
Galassie, sfera celeste, costellazioni, luce, spettroscopia e leggi del corpo...
 
Mestiere di astrofilo
Mestiere di  astrofiloMestiere di  astrofilo
Mestiere di astrofilo
 
SPHERE, il nuovo occhio per la caccia agli esopianeti
SPHERE, il nuovo occhio per la caccia agli esopianeti SPHERE, il nuovo occhio per la caccia agli esopianeti
SPHERE, il nuovo occhio per la caccia agli esopianeti
 
Cannocchiali e microscopi
Cannocchiali e microscopiCannocchiali e microscopi
Cannocchiali e microscopi
 
Gli oggetti di messier
Gli oggetti di messierGli oggetti di messier
Gli oggetti di messier
 
Stelle e Costellazioni
Stelle e CostellazioniStelle e Costellazioni
Stelle e Costellazioni
 

Andere mochten auch

Top 8 accounting supervisor resume samples
Top 8 accounting supervisor resume samplesTop 8 accounting supervisor resume samples
Top 8 accounting supervisor resume samplesderitresfu
 
Skillers company profile-new
Skillers company profile-newSkillers company profile-new
Skillers company profile-newSkillers MMC
 
Melissa Boyd Resume 2015
Melissa Boyd Resume 2015Melissa Boyd Resume 2015
Melissa Boyd Resume 2015Melissa Boyd
 
Top 8 security administrator resume samples
Top 8 security administrator resume samplesTop 8 security administrator resume samples
Top 8 security administrator resume samplesderitresfu
 
Saftey factor Verification
Saftey factor VerificationSaftey factor Verification
Saftey factor VerificationAjay Immanuel
 
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.Dharohar Developers Pvt.Ltd.
 

Andere mochten auch (7)

Top 8 accounting supervisor resume samples
Top 8 accounting supervisor resume samplesTop 8 accounting supervisor resume samples
Top 8 accounting supervisor resume samples
 
Skillers company profile-new
Skillers company profile-newSkillers company profile-new
Skillers company profile-new
 
CURRICULUM VITAE
CURRICULUM VITAECURRICULUM VITAE
CURRICULUM VITAE
 
Melissa Boyd Resume 2015
Melissa Boyd Resume 2015Melissa Boyd Resume 2015
Melissa Boyd Resume 2015
 
Top 8 security administrator resume samples
Top 8 security administrator resume samplesTop 8 security administrator resume samples
Top 8 security administrator resume samples
 
Saftey factor Verification
Saftey factor VerificationSaftey factor Verification
Saftey factor Verification
 
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
Florenza Residential Project in Sector 106A Alwar Road Bhiwadi by GTB Company.
 

Ähnlich wie 10 nuovi strumenti per lo studio esopianeti

Mestiere di astronomo
Mestiere di astronomoMestiere di astronomo
Mestiere di astronomoMario Sandri
 
Visita all'osservatorio di Roccapalumba, Ottobre 2013
Visita all'osservatorio di Roccapalumba, Ottobre 2013Visita all'osservatorio di Roccapalumba, Ottobre 2013
Visita all'osservatorio di Roccapalumba, Ottobre 2013classicoscadutoit
 
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema SolareGiuseppe Conzo
 
Stage2011 iasf-astrofisica spaziale
Stage2011 iasf-astrofisica spazialeStage2011 iasf-astrofisica spaziale
Stage2011 iasf-astrofisica spazialeIAPS
 
Slides Esperimenti Svolti Classe Prima
Slides Esperimenti Svolti Classe PrimaSlides Esperimenti Svolti Classe Prima
Slides Esperimenti Svolti Classe PrimaMassimo Bubani
 
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della ScienzaTesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della ScienzaGiorgio Manenti
 
Solar Astronomy Classe Seconda
Solar Astronomy Classe SecondaSolar Astronomy Classe Seconda
Solar Astronomy Classe SecondaMassimo Bubani
 
Mercurio Francesco Gaddoni
Mercurio Francesco GaddoniMercurio Francesco Gaddoni
Mercurio Francesco Gaddoniclaudiaterzi
 
Bernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolariBernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolariOAVdA_APACHE
 
Angeletti progetti in essere e i loro possibili sviluppi futuri
Angeletti  progetti in essere e i loro possibili sviluppi futuriAngeletti  progetti in essere e i loro possibili sviluppi futuri
Angeletti progetti in essere e i loro possibili sviluppi futurieanweb
 
Le comete e la missione Rosetta
Le comete e la missione RosettaLe comete e la missione Rosetta
Le comete e la missione RosettaClassi di V.Patti
 
Stage astrofisica 2010- 12. I colori dell'Universo - Gruppo Fisica Alte Energie
Stage astrofisica 2010- 12. I colori dell'Universo - Gruppo Fisica Alte EnergieStage astrofisica 2010- 12. I colori dell'Universo - Gruppo Fisica Alte Energie
Stage astrofisica 2010- 12. I colori dell'Universo - Gruppo Fisica Alte EnergieIAPS
 
Sett Scient. Pres.Finale
Sett Scient. Pres.FinaleSett Scient. Pres.Finale
Sett Scient. Pres.Finalepoliziano
 
Storia Astronomia Fino Al 600
Storia Astronomia Fino Al 600Storia Astronomia Fino Al 600
Storia Astronomia Fino Al 600martolomeo
 
Storia Astronomia Fino Al 600
Storia Astronomia Fino Al 600Storia Astronomia Fino Al 600
Storia Astronomia Fino Al 600martolomeo
 
Corso distanze astro 2
Corso distanze astro  2Corso distanze astro  2
Corso distanze astro 2frosinangel
 
Astroemagazine n13 pag.29-60
Astroemagazine n13 pag.29-60Astroemagazine n13 pag.29-60
Astroemagazine n13 pag.29-60astroemagazine
 
Spettri e diagramma hr
Spettri e diagramma hrSpettri e diagramma hr
Spettri e diagramma hrFabio Calvi
 
Il sistema solare martina n
Il sistema solare martina nIl sistema solare martina n
Il sistema solare martina nPaolo Muzzicato
 

Ähnlich wie 10 nuovi strumenti per lo studio esopianeti (20)

Mestiere di astronomo
Mestiere di astronomoMestiere di astronomo
Mestiere di astronomo
 
telerilevamento
telerilevamentotelerilevamento
telerilevamento
 
Visita all'osservatorio di Roccapalumba, Ottobre 2013
Visita all'osservatorio di Roccapalumba, Ottobre 2013Visita all'osservatorio di Roccapalumba, Ottobre 2013
Visita all'osservatorio di Roccapalumba, Ottobre 2013
 
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
1° Corso di Astronomia - Alla scoperta del Sistema Solare
 
Stage2011 iasf-astrofisica spaziale
Stage2011 iasf-astrofisica spazialeStage2011 iasf-astrofisica spaziale
Stage2011 iasf-astrofisica spaziale
 
Slides Esperimenti Svolti Classe Prima
Slides Esperimenti Svolti Classe PrimaSlides Esperimenti Svolti Classe Prima
Slides Esperimenti Svolti Classe Prima
 
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della ScienzaTesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
Tesina Maturita' 2014: La Materia Oscura e i limiti della Scienza
 
Solar Astronomy Classe Seconda
Solar Astronomy Classe SecondaSolar Astronomy Classe Seconda
Solar Astronomy Classe Seconda
 
Mercurio Francesco Gaddoni
Mercurio Francesco GaddoniMercurio Francesco Gaddoni
Mercurio Francesco Gaddoni
 
Bernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolariBernagozzi i pianeti extrasolari
Bernagozzi i pianeti extrasolari
 
Angeletti progetti in essere e i loro possibili sviluppi futuri
Angeletti  progetti in essere e i loro possibili sviluppi futuriAngeletti  progetti in essere e i loro possibili sviluppi futuri
Angeletti progetti in essere e i loro possibili sviluppi futuri
 
Le comete e la missione Rosetta
Le comete e la missione RosettaLe comete e la missione Rosetta
Le comete e la missione Rosetta
 
Stage astrofisica 2010- 12. I colori dell'Universo - Gruppo Fisica Alte Energie
Stage astrofisica 2010- 12. I colori dell'Universo - Gruppo Fisica Alte EnergieStage astrofisica 2010- 12. I colori dell'Universo - Gruppo Fisica Alte Energie
Stage astrofisica 2010- 12. I colori dell'Universo - Gruppo Fisica Alte Energie
 
Sett Scient. Pres.Finale
Sett Scient. Pres.FinaleSett Scient. Pres.Finale
Sett Scient. Pres.Finale
 
Storia Astronomia Fino Al 600
Storia Astronomia Fino Al 600Storia Astronomia Fino Al 600
Storia Astronomia Fino Al 600
 
Storia Astronomia Fino Al 600
Storia Astronomia Fino Al 600Storia Astronomia Fino Al 600
Storia Astronomia Fino Al 600
 
Corso distanze astro 2
Corso distanze astro  2Corso distanze astro  2
Corso distanze astro 2
 
Astroemagazine n13 pag.29-60
Astroemagazine n13 pag.29-60Astroemagazine n13 pag.29-60
Astroemagazine n13 pag.29-60
 
Spettri e diagramma hr
Spettri e diagramma hrSpettri e diagramma hr
Spettri e diagramma hr
 
Il sistema solare martina n
Il sistema solare martina nIl sistema solare martina n
Il sistema solare martina n
 

10 nuovi strumenti per lo studio esopianeti

  • 1. NUOVI STRUMENTI PER LO STUDIO DEI PIANETI EXTRASOLARI
  • 2. Dalla scoperta del primo pianeta extrasolare 51 Pegasi b da parte di Michel Mayor e Didler Queloz nel 1995, enormi sono stati i progressi compiuti nella rilevazione e caratterizzazione dei pianeti extrasolari, oltre che nella comprensione della formazione ed evoluzione di sistemi planetari e delle atmosfere planetarie. NUOVI STRUMENTI Il numero dei pianeti scoperti negli ultimi anni è aumentato in modo considerevole. Attualmente, uno dei temi tra i più affascinanti della ricerca dei pianeti extrasolari è l’individuazione e la caratterizzazione di pianeti di piccola massa.
  • 3. NUOVI STRUMENTI HARPS montato al telescopio di 3,6 metri all’ESO e HARPS-N montato al TNG svolgono un ruolo fondamentale nel caratterizzare nuovi pianeti (e quindi nel definire massa e dimensioni) grazie all’alta precisione nella misura delle velocità radiali delle stelle, che raggiunge valori del metro al secondo. Mentre HARPS osserva l’emisfero sud del cielo, HARPS-N va a caccia di pianeti nell’emisfero nord. I due strumenti coprono l’intero cielo alla ricerca di esopianeti attorno a stelle simili al Sole.
  • 4. ESPRESSO Echelle SPectrograph for Rochy Exoplanet and Stable Spectroscopic Observations è uno spettrografo di nuova generazione per il VLT-Very Large Telescope dell’ESO-European Southern Observatory in Cile. ESPRESSO L’obiettivo di ESPRESSO sarà la ricerca di pianeti extrasolari rocciosi nella zona abitabile delle stelle. Oltre a questo, lo strumento permetterà di studiare le abbondanze delle stelle nelle galassie vicine, di fare spettroscopia extra galattica, di compiere osservazioni di quasar lontani e di fare studi cosmologici. Sito web dell’ESO: https://www.eso.org/sci/facilities/develop/instruments/espresso.html (in inglese)
  • 5. Con ESPRESSO, che osserverà nella regione del visibile (3500-7200 Ångström), si potrà misurare la velocità radiale delle stelle con una precisione molto migliore, fino a dieci centimetri al secondo. Il principale obiettivo sarà quello di arrivare ad un livello di precisione intorno al centimetro al secondo, che equivale ad individuare pianeti delle dimensioni di Mercurio o Venere attorno a stelle di tipo solare. ESPRESSO
  • 6. SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch Riuscire a catturare l’immagine di un moscerino di passaggio vicino a un potente faro posto a qualche chilometro di distanza è possibile. Il primo pass da compiere è riuscire a eliminare dall’immagine la luce accecante del faro, il secondo è ottenere un contrasto così alto da riuscire a rilevare il moscerino. In questo modo gli astronomi ottengono delle immagini dirette dei pianeti in orbita attorno a stelle diverse dal nostro Sole. Sono migliaia gli esopianeti rilevati fino a oggi, ma a parte una manciata di casa, sempre con metodi indiretti, misurando cioè gli effetti che la loro presenza ha sulla luminosità e sul moto delle stelle ospiti. Infatti le stelle attorno alle quali nascono ed evolvono i sistemi planetari sono immensamente più luminose dei piccoli pianeti che orbitano attorno, per cui, fino ad oggi la tecnologia non permetteva osservazioni dirette se non in pochi fortunati casi.
  • 7. SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch Con SPHERE-Spectra-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch la rilevazione sarà in modo diretto e si potrà raccogliere la luce proveniente dal pianeta stesso e risolta da quella della sua stella. SPHERE è montato nell’unità 3 del VLT- Very Large Telescope, dell’ESO all’Osservatorio del Paranal, in Cile.
  • 8. SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch SPHERE è uno strumento altamente complesso che combina tre tecniche molto sofisticate: 1. La cosiddetta Ottica Adattiva, per correggere i disturbi dovuti all’atmosfera terrestre e allo strumento, in grado di ottenere performance migliori da quelle raggiungibili persino dallo spazio. SPHERE utilizza Ottiche Adattive estreme per risolvere angolarmente il lampione dalla falena. In altre parole, SPHERE sarà in grado di isolare la luce proveniente dal pianeta annullando quella della stella e ottenerne una vera e propria immagine diretta del pianeta. 2. La coronografia, utilizzata per sopprimere la luce di sorgenti brillanti in modo da lasciar emergere ciò che c’è nelle loro immediate vicinanze. In SPHERE è necessaria per togliere la luce abbacinante del lampione. 3. Tecniche di sottrazione di immagine a particolari lunghezze d’onda per aumentare il contrasto laddove la falena emette con maggiore intensità. Queste tecniche permettono anche la rimozione di ulteriori residui dovuti alla turbolenza atmosferica.
  • 9. SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch Sono 260 le notti di tempo garantito che il consorzio di SPHERE ha deciso di usare per un unico grande lavoro di survey. SPHERE permetterà di rivelare e caratterizzare una ventina di pianeti, più che raddoppiando quanti già noti da immagini diretti, e permettendo per la prima volta di esplorare in modo sistematico le regione esterne dei sistemi planetari, che sono importanti per capire come essi si formino. Metaforicamente si potrebbe dire che la sfida con SPHERE sarà quella di riuscire a rilevare, stando a Roma, una falena in volo attorno ad un lampione di Milano! Sito web di ESO dedicato a SPHERE - https://www.eso.org/sci/facilities/paranal/instruments/sphere.html (in inglese)
  • 10. SPHERE – Spectra-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch Due immagini del sistema binario Iota Sgr. La stella principale – una gigante K a 180 anni-luce di distanza dal Sole facilmente visibile ad occhio nudo – è al centro del campo di vista in entrambe le immagini ma la sua luce è stata quasi completamente eliminata usando le speciali tecniche di sottrazione disponibili con SPHERE, anche se un residuo è ancora visibile nell’immagine di destra. In entrambe le immagini si vede chiaramente la debole compagna, una stella nana M mai osservata sinora, quattromila volte più debole della stella principale. La separazione tra le due stelle è solo 0.24 arcsec, corrispondente a dodici volte la distanza tra la Terra e il Sole alla distanza di Iota Sgr, ma solo 60 centimetri ad una distanza di 500 chilometri (Roma-Milano). In altre parole, è come se la falena fosse distante 60 centimetri dal lampione. Immagini così dettagliate ci dicono che, quando SPHERE raggiungerà le sue massime performance, sarà sicuramente possibile osservare i pianeti extrasolari con un dettaglio mai raggiunto finora. L’immagine di sinistra (a 1.2micron) è stata ottenuta con lo spettrografo a campo integrale, IFS (Integral Field Spectrometer), uno dei tre strumenti scientifici che costituiscono SPHERE, di realizzazione italiana. Quella a destra è l’immagine simultanea ottenuta con la camera IRDIS. a 1.6micron. Le bande scure in prossimità dell’immagine della nana M sono artefatti caratteristici delle tecniche usate per visualizzare il debole compagno di iota Sgr.
  • 11. EPICS – ExoPlanet Imaging Camera and Spectrograph EPICS (Exoplanet Imaging Camera and Spectrograph) è uno strumento progettato per fare immagini dirette e per caratterizzare i pianeti extrasolari con l’E-ELT (European – Extremely Large Telescope), il futuro telescopio di 39 metri che sorgerà a Cerro Armazones, Paranal, a oltre 3 000 metri di quota. La fase d costruzione del più grande telescopio al mondo è iniziata alla fine del 2014; la prima luce dello strumento è prevista per il 2024.
  • 12. EPICS – ExoPlanet Imaging Camera and Spectrograph EPICS è ottimizzato per osservazioni nel visibile e nel vicino infrarosso, nella rilevazione di pianeti di piccola massa a grandi distanze dalla loro stella, oltre che di giovani pianeti (con un’età dell’ordine di 10 milioni di anni). Non solo: permetterà di chiarire se nell’atmosfera di un dato pianeta ci sia la presenza di molecole di ossigeno.
  • 13. Come si fa a sapere se effettivamente su un pianeta extrasolare si è già sviluppata la vita? Per comprendere se un pianeta possa ospitare forme di vita occorre poterne studiare l’atmosfera. Si pensa che l’indicazione fondamentale sia la presenza di molecole di ossigeno O2 che dovrebbero essere abbondanti nell’atmosfera solo in presenza di fotosintesi clorofilliana. Forme di vita che non usano la fotosintesi sono naturalmente possibili, ma sembra molto più difficile rivelarne la presenza. Nel caso dei pianeti attorno a stelle simili al Sole che non appaiono transitare sul disco della loro stella, perché l’orbita è troppo inclinata, i dati sull’atmosfera (essenzialmente spettri) possono essere ottenuti solo con immagini dirette. Si può ragionevolmente sperare che con EPICS, strumento progettato per E-ELT, si avranno spettri che potranno chiarire se nell’atmosfera di un dato pianeta ci sia una quantità rilevante di O2 . EPICS – ExoPlanet Imaging Camera and Spectrograph Sito ESO – Lo strumento EPICS - http://www.eso.org/sci/facilities/eelt/instrumentation/ (in inglese) Sito ESO: E-ELT - https://www.eso.org/public/italy/teles-instr/e-elt/ (in inglese)
  • 14. IL CONTRIBUTO A SPHERE Il contributo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) a SPHERE è molteplice. Capeggiato dall’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova, ha visto l’attiva e preziosa collaborazione anche degli Osservatorio Astronomici di Catania e Capodimonte, e dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica cosmica (INAF-IASF) di Milano. La partecipazione di INAF al top management di SPHERE è stata garantita da Massimo Turatto nel suo ruolo di Co-I di SPHERE coadiuvato in questo da Riccardo Claudi (PM del contributo INAF). Un primo gruppo, coordinato da Andrea Baruffolo, e costituito Daniela Fantinel, Bernardo Salasnich dell’INAF-Osservatorio di Padova e Pietro Bruno dell’INAF-Osservatorio di Catania si è occupato dell’implementazione del software di controllo dell’intero strumento. Un secondo gruppo, coordinato da Riccardo Claudi (INAF-OAPd) e costituito da (in ordine alfabetico) Umberto Anselmi (INAF-OAPd), Jacopo Antichi (INAF-OAPd), Enrico Cascone (INAF- OACa), Vincenzo DeCaprio (INAF-OACa), Silvano Desidera (INAF-OAPd), Giancarlo Farisato (INAF- OAPd), Enrico Giro (INAF-OAPd), Raffaele Gratton (INAF-OAPd), Luigi Lessio (INAF-OAPd), Dino Mesa (INAF-OAPd), Salvo Scuderi (INAF-OACt), ha progettato e costruito l’IFS, uno dei tre strumenti scientifici di SPHERE. La validazione scientifica dello strumento è stata guidata da Raffaele Gratton (INAF-OAPd), scienziato dello strumento, coadiuvato da Riccardo Claudi, Silvano Desidera, coordinatore della NIRSUR (NIR Survey), Dino Mesa e Alice Zurlo.
  • 15. GLI ISTITUTI COINVOLTI 1 ESO 2 Institut de Planétologie et d’Astrophysique de Grenoble, France 3 Max-Planck-Institut für Astronomie, Heidelberg, Germany 4 Laboratoire d’Astrophysique de Marseille, France 5 Observatoire de Genève, Switzerland 6 Laboratoire Lagrange, Nice, France 7 INAF Istituto Nazionale di Astrofisica, Italy 8 Laboratoire d’Etudes Spatiales et d’Instrumentation en Astrophysique, Paris, France 9 Eidgenössische Technische Hochschule Zürich, Switzerland 10 University of Amsterdam, the Netherlands 11 Office National d’Etudes et de Recherches Aérospatiales, Châtillon, France 12 Stichting ASTRonomisch Onderzoek in Nederland, the Netherlands IL CONTRIBUTO A SPHERE
  • 16. NUOVI STRUMENTI PER LO STUDIO DEI PIANETI EXTRASOLARI IL TEAM: GAPS SCIENCE TEAM SABRINA MASIERO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA E FGG-TELESCOPIO NAZIONALE GALILEO CATERINA BOCCATO, INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA RICCARDO CLAUDI, INAF- OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI PADOVA GLORIA ANDREUZZI, FGG-TELESCOIPIO NAZIONALAE GALILEO E INAF – OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI ROMA EMILIO MOLINARI (DIRETTORE DEL TNG), FGG – TELESCOPIO NAZIONALE GALILEO E INAF-IAFS, MILANO
  • 17. Immagini: diapositiva 1: Rappresentazione artistica di Kepler-186f. Crediti: http://fc07.deviantart.net/fs71/i/2014/109/8/c/kepler_186f_by_alpha_element-d7f4op3.png diapositiva 2: Rappresentazione artistica di Tau Boötis Ab. Crediti: NASA/G. Bacon (STScI/AVL) - http://hubblesite.org/newscenter/archive/releases/2001/38/image/a/ diapositiva 3: HARPS-N montato al Telescopio Nazionale Galileo (TNG). Crediti: FGG/TNG diapositiva 4: una rappresentazione grafica di ESPRESSO. Crediti: ESA. diapositiva 5: una rappresentazione artistica di un pianeta extrasolare. Crediti: diapositiva 6: una rappresentazione artistica di un sistema planetario. Fonte NATURE, http://www.nature.com/news/specials/exoplanets/index.html diapositiva 7: Very Large Telescope, Cile. Crediti: ESO diapositiva 8: Layout dell’intero SPHERE, in trasparenza lo strumento IFS. Crediti: INAF-OAPD diapositiva 9: SPHERE montato al VLT. Crediti: INAF-OAPD diapositiva 10: IFS (Integral Field Spectrometer) su SPHERE. Crediti: INAF. diapositiva 11: Rappresentazione del futuro telescopio E-ELT. Crediti: ESO diapositiva 12: Rappresentazione artistica di un pianeta abitabile. Fonte: http://media2.s- nbcnews.com/i/MSNBC/Components/Video/__NEW/nn_11bw_arnd_world_131105.jpg diapositiva 13: Rappresentazione artistica di un pianeta abitabile. Fonte: http://i.telegraph.co.uk/multimedia/archive/02127/space_2127323b.jpg