2. Per due o tre persone procuriamo una fetta di ventresca di pesce spada certamente nostrano come questo di Ischia.Si riconoscono prima di tutto per le dimensioni,al massimo 20-25 kg fino ad arrivare ai cosiddetti “pulcinella” che non superano i 3 Kg di peso
3. Una manciata di gamberi di nassa,ovviamente anche essi freschissimi-noi li procuriamo aspettando il rientro della cianciola-non dimentichiamo che abitiamo a Mergellina
5. Immancabili circa 400 gr di pomodorini del Vesuvio, ne profittiamo per evidenziarvi il colore del pesce spada nostrano.Ricordate,le dimensioni sono fondamentali.Gli spada della Grecia ad esempio pesano circa 150 kg e vi assicuro,non è la stessa cosa
6. Con un coltello affilato eliminiamo lo strato esterno- la pelle-
7. Eliminiamo anche la parte cartilaginea centrale,l’equivalente delle nostre vertebre
14. Mettiamo un filo di olio ev di oliva in una capace padella antiaderente e lasciamo imbiondire uno spicchio di aglio con una spruzzata di peperoncino di Soverato tritato
15. Una volta imbiondito l’aglio,metiamolo da parte e versiamo in padella lo spada a pezzetti
29. L’acqua bolle, caliamo le linguine,solita raccomandazione,la linguina è una pasta esigente,vuole 1 litro di acqua ogni 100 gr di pasta qui sono solo 300 gr ma noi abbondiamo
30. Le linguine sono poco più che scottate,devono risultare immangiabili al momento
43. Facciamoci coraggio e cominciamo a distruggere il nostro capolavoro degno di un posto di onore alla Biennale di Venezia
44. Buona fame a tutti i nostri amici d’’o mmusc’ magnà e gli altri non li menzioniamo altrimenti si blocca l’appetito che è ampiamente aumentato negli ultimi minuti.Alla prossima monsù Tina by Aflo [email_address]