Ottiimo piatto Napoletano di pasta e raro pesce di scoglio con pomodoro.Eccezionale Aflo

1. Scorfano rosso ovvero Scorpena scrofa,corpo robusto testa grande ricco di appendici cutanee che ne arricchiscono le capacità mimetiche.Carnivoro,mascella robusta pinne grandi e arrotondata e pinna dorsale provvista di spine velenose e in alcuni casi mortali ma gustosissimo ‘ O scorfano

2. “ Accademia d’o mmusc’ magnà” Ragout di Scorfano Rosso monsù Tina by Aflo Cominciamo con l’imbiondire due spicchi d’aglio in olio ev di oliva senza dimenticare un pizzico di peperoncino tritato

3. Un’ultima lavatina al nostro scorfano

4. e…subito nella padella

5. La fiamma non sarà vivacissima,le carni dello Scorfano sono piuttosto compatte

6. Se il fuoco fosse troppo vivo la cottura risulterebbe solo superficiale

7. La prima fase della cottura è a buon punto

8. Aggiungiamo un buon bicchiere di vino bianco secco

9. Prepariamo ben lavati i”pomodorini del piennolo”,studiate le varie lezioni sono quelli saporitissimi del Vesuvio che conservao il profumo e il sapore dei terreni vulcanici dove viene coltivato

10. Comincimo ad aggiungerli a pezzetti al nostro scorfano

11. Una volta aggiunti tutti aggiungiamo un pizzico di sale

12. I pomodorini cominciano ad ammorbidirsi anche se la pellicina dei pomodorini resta sempre piuttosto soda

13. Continuiamo nella cottura

14. Leviamo il pesce dalla padella e continuiamo a cuocere il pomodoro

15. Disponiamolo in un piatto adeguato

16. Apprestiamoci a deliscare lo scorfano

17. Scusate la ripetitività ma il pesce non va “mai” sfiorato con una lama ma solo forchetta e cucchiaio

18. Man mano che delischiamo lo Scorfano,ne mettiamo la polpa nel sugo che sobolle

19. Continuiamo a isolare la polpa

20. L’operazione è semplice ma deve essere accurata

21. Il ragout di scorfano continua la sua lenta cottura

22. La polpa del pesce diventerà piano irriconoscibile ed incorporato nella polpa del pomodorino del piennolo

23. Cominciamo a preparare le linguine che sposeranno il sugo di scorfano

24. Non appena l’acqua bolle…buttiamo la pasta

25. Il ragout è pronto

26. Non scoliamo la pasta ma trasferiamola grondante nella padellona con il sugo

27. L’acqua di cottura che ci portiamo dietro oltre ad essere ricca di amido ci aiuterà a portare a termine la cottura

28. Rimestiamo a fuoco vivo

29. Amalgamiamo il piatto

30. Fino a portare a termine la cottura

31. Facciamo molta attenzione alla cottura delle linguine,una dei formati di pasta più difficili

32. Aggiungiamo con abbondanza prezzemolo tritato

33. Una bella rimestata

34. Un’ultimo sguardo al dipinto…

35. Si può cominciare a preparare i piatti

36. Ma…’na vota nun s’ausava ‘o forchettone????

37. I movimenti attenti e cauti

38. Fanno parte di un’antico cerimoniale che ogni famiglia conserva

39. Il primo piatto è sempre destinato al capofamiglia-ma solo in assenza di bambini che avrebbero laprecedenza-

40. Il capofamiglia cederà l’onore del primo piatto ad un’eventuale ospite

41. Come sempre la prima forchettata è di assaggio e il commensale vi si accosta come un’attento “sommellier”

42. Ma,un’attimo dopo “se perde ‘o scuorno”

43. E ci si butta a capofitto resi ebri dal profumo dello scorfano rosso “perdenn’ ‘o scuorno”

44. Certamente non è una ricettina sciuè sciuè,ma allora non saremmo oltre che i fondatori della “Accademia d’ ‘o mmusc’ magnà” sostenitori delle antiche tradizioni della cucina mediterranea e nemici dei fast food, buona fame a tutti da monsu Tina e Aflo [email_address]