2. La Rocca venne edificata nel 1540, per volere di Papa Paolo III, su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane L'edificio doveva simboleggiare la potenza del Papato che, in seguito alla vittoria nella Battaglia del Sale, aveva il potere sulla città. La Rocca, per questo motivo, divenne un edificio odiato dai cittadini, ma solo all'inizio dell'Ottocento se ne cominciò la demolizione. Inizialmente venne riempito il fossato antistante fino a trasformarlo in una piazza, mentre dopo l'Unità d'Italia la Rocca venne completamente distrutta. Dell'antica fortezza rimangono un muro di sostegno e il bastione con incastonata la Porta Marzia. Originariamente la costruzione era composta da due baluardi laterali e un mastio merlato al centro. Nella facciata si trovava una nicchia nella quale era collocata la scultura a grandezza naturale di Paolo III benedicente, realizzata in terracotta. Un fossato attorniava la Rocca e l'accesso avveniva tramite un ponte levatoio. Attualmente, attraverso un percorso di scale mobili, si può raggiungere l'itinerario delle antiche vie medievali, tra gli odierni edifici realizzati dopo la scomparsa della Rocca. Si segnala Porta Marzia, una costruzione etrusca, risalente al III secolo a.C., che venne inglobata nei lavori di edificazione della Rocca. Della porta rimangono l'arco a tutto sesto e il coronamento superiore composto da una piccola loggia, contornata da due fasce di iscrizioni romane, con le aperture scandite da pilastri.Decantata in una celebre poesia di Giosue Carducci, la Rocca Paolina è un’antica fortezza voluta dal Papa Paolo III e realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane. L’intento del Papa, in cui era ancora vivo il ricordo del Sacco di Roma, era quello di rendere la città sicura e di creare, così, un rifugio efficiente come lo era stato Castel Sant’Angelo. La sua costruzione rese necessaria la distruzione di più di cento case ma anche di monasteri e chiese, soprattutto di proprietà della famiglia Baglioni, odiatissima dal Papa. La Rocca è stata simbolo dell’autorità papale fino al 1860, anno in cui venne abbattuta in seguito all’annessione al Regno d’Italia. Di quell’antica costruzione sono visibili un tratto delle mura di sostegno ed il bastione che incorpora Porta Marzia. La parte più suggestiva di quel che resta della Rocca Paolina sono i sotterranei, in particolare le scale mobili che dal parcheggio di Piazza Partigiani attraversano la Rocca sotto il porticato laterale del Palazzo del Governo (1870, sede della Provincia) e arrivano in Piazza Italia. In questo scenario davvero unico e suggestivo, una specie di città nella città, ci sono negozi, boutique, bookshoop e si organizzano spesso manifestazioni culturali.