1. UN GIGANTE ARRETRATO
All’inizio del XX secolo la Russia era una nazione molto arretrata. La maggior parte delle persone viveva
ancora nelle campagne e praticava l’agricoltura come ai tempi del Medioevo. Il governo russo era guidato da un
monarca chiamato zar, che deteneva il potere assoluto. Agli inizi del XX secolo lo zar era Nicola II, appartenente
alla famiglia dei Romanov. Esso era un uomo intelligente ma dotato di scarsissima esperienza nel campo
degli affari e quindi poco adatto a guidare un governo grande come la Russia. I poveri ed alcuni intellettuali
chiedevano riforme economiche e politiche, infatti a causa della povertà vi era anche un elevato tasso di
analfabetismo. Con il termine rivoluzione Russa si indicano due rivoluzioni: una che rovesciò il regime
zarista instaurando un governo provvisorio liberale (rivoluzione di febbraio), e l’ altra (rivoluzione bolscevica d’
ottobre) che si concluse con la presa del potere da parte dei bolscevichi e la costituzione di uno stato
comunista.
3. La domenica di sangue.
• Nel 1904 la guerra contro il Giappone peggiorò la situazione. La guerra per il
possesso della Manciuria e della Corea durò fino al 1905, quando i russi si arresero
alle forze giapponesi:
• La sconfitta mise in luce le debolezze della Russia e quelle dello zar.
Il 22 gennaio 1905 i lavoratori organizzarono una manifestazione pacifica a San
Pietroburgo, per chiedere alcune riforme. Arrivati davanti al Palazzo imperiale,
furono colpiti dalla polizia che sparò sui manifestanti, uccidendo centinaia di
persone. In tutta la Russia scoppiarono rivolte e dimostrazioni a sostegno dei
morti nella cosiddetta domenica di sangue. L’agitazione proseguì per tutta
l’estate, con scioperi tra i lavoratori delle fabbriche e ammutinamenti nelle forze
armate.
4. I SOVIET E LA DUMA
• Nelle grandi città i lavoratori si organizzarono in consigli, che in
lingua russa si chiamano soviet. Essi chiedevano più diritti
politici e condizioni lavorative migliori. Nell’ottobre del 1905 tutta
la Russia era percorsa da scioperi e sembrava sul punto di
sfuggire al controllo dello zar, così esso costituì un parlamento
(la Duma); rimase però insufficiente perché il potere era
concentrato sempre nelle mani del re.
6. IL GOVERNO PROVVISORIO E LENIN
• Dopo l’abdicazione dello zar venne istituito un governo provvisorio con a
capo il principe Georgij L’ Vov. La sua posizione però si andò pian piano
indebolendo per le negative situazioni di guerra, e in questo periodo si
affermò la figura di Lenin, che sostenne la necessità di un ritiro dalla guerra
da parte della Russia.
7. LA RIVOLUZIONE D’ OTTOBRE
• Nel 1917 salì a capo del
governo provvisorio Kerenskij
che decise di proseguire la
guerra. In questo periodo, in
guerra c’ erano le diserzioni, i
contadini assaltavano le case
dei nobili e c’ erano rivolte
operaie. I bolscevichi guidati da
Lenin intrapresero una
rivoluzione armata dove si
impadronirono del potere
facendo fuggire i ministri e
Kerenskij. Lenin andò a capo
del nuovo governo, il
consiglio dei commissari del
popolo di cui faceva parte
anche Stalin.
8. Le riforme dei rivoluzionari:
• Confisca di grandi proprietà,
nazionalizzazione terre e banche.
• Controllo delle fabbriche agli operai.
• Indipendenza a tutti i popoli che avevano
fatto parte dell’ impero russo.
• Tribunali per il popolo.
• Pace e uscita dalla guerra.
• Assemblea costituente per scrivere nuova
costituzione.
9. Problemi della nuova Russia
• Gli stati europei avevano paura che le idee
bolsceviche influenzassero il popolo.
• Alcuni gruppi che volevano tornare al regime zarista,
erano chiamati armate bianche, che ebbero sostegno
di molti Stati, si trovarono poi in contrapposizione con
l’ armata rossa istituita da Lenin.
• Queste due armate causarono una sanguinosa
guerra civile che si risolse nel1921 a favore dei
bolscevichi.
10. LA NUOVA POLITICA ECONOMICA
Nel corso della prima guerra mondiale, in Russia vi fu una
grave insufficienza dei generi alimentari. Vi furono alcune
riforme:
Requisizione dei prodotti agricoli;
Il razionamento dei generi alimentari;
Divieto di commerciare la merce.
Ci fu una rivolta dei marinai, così Lenin capì che la ripresa
economica doveva fondarsi su altre basi:
- Nel 1921 venne costituita la Nep: Nuova politica
economica:
Abolite le requisizioni;
Libertà di commercio privato;
Lavoratori salariati;
gestione privata di piccole industrie;
La Nep ebbe risultati positivi.
11. CONSEGUENZE DELLA NEP
Lotta all’ analfabetismo;
Struttura sanitaria e assistenziale;
Limitazioni alla libertà di stampa;
Campagna antireligiosa;
12. Nascita dell’ URSS
Il 30 dicembre 1922, si formò l’ Urss, di cui facevano
parte: la Russia, L’ Ucraina, la Bielorussia,… il paese
era sotto il partito comunista, che esercitava un
pesante controllo, creando uno stato centralizzato. Gli
altri stati europei riconobbero il nuovo stato perché
non potevano contrastare questa enorme potenza.